StampaQuotidiana ,
Dato
che
i
Papi
non
partecipano
da
secoli
a
funerali
di
Stato
,
e
soprattutto
a
Roma
dopo
l
'
Unità
d
'
Italia
,
cercammo
di
guardare
bene
Paolo
VI
,
ieri
,
mentre
entrava
in
San
Giovanni
in
Laterano
per
la
cerimonia
in
suffragio
di
Moro
.
Il
pomeriggio
romano
,
fuori
,
era
freddo
e
livido
.
La
polizia
coi
nervi
tesi
,
gli
uomini
in
tuta
coi
mitra
spianati
,
avevano
creato
il
vuoto
intorno
alla
chiesa
,
salvo
sulla
piazza
principale
chiusa
in
un
reticolato
di
sbarramenti
.
Dentro
la
basilica
protetti
da
decine
di
poliziotti
,
sedevano
immobili
,
pietrificati
intorno
all
'
altare
,
gli
uomini
che
rappresentano
lo
Stato
italiano
,
il
governo
,
i
partiti
,
e
i
«
legati
»
e
gli
ambasciatori
degli
altri
Stati
.
Lo
sfondo
di
un
avvenimento
unico
nella
storia
moderna
non
ripeteva
affatto
le
riunioni
di
folla
che
a
Nuova
York
,
a
Gerusalemme
,
a
Calcutta
,
a
Manila
,
hanno
accompagnato
le
altre
tappe
inconsuete
di
questo
pontificato
.
Deve
aver
fatto
un
'
immensa
pena
a
questo
Papa
italiano
,
lombardo
,
uscire
dal
Vaticano
e
vedere
questa
povera
Roma
,
questo
povero
quartiere
di
San
Giovanni
,
e
questa
povera
basilica
,
precipitati
in
un
silenzio
agghiacciante
,
difesi
come
una
zona
di
guerra
.
Nel
livido
pomeriggio
si
guardò
intorno
,
raggiunse
la
sacrestia
,
vesti
i
paramenti
rossi
delle
Pentecoste
,
e
il
suo
pallore
di
vecchio
Papa
ottantenne
divenne
ancor
più
visibile
.
Quando
tutto
fu
pronto
,
congiunse
le
mani
(
e
si
vide
che
tremavano
)
facendo
il
suo
ingresso
nella
chiesa
illuminata
sulla
sedia
gestatoria
.
Tra
gli
uomini
di
Stato
,
immobili
,
pietrificati
,
apparve
un
pontefice
a
sua
volta
pietrificato
dalla
tragedia
italiana
.
Seduto
sul
trono
avviò
la
Messa
cosi
,
fino
al
Vangelo
,
con
voce
affaticata
,
senza
un
movimento
,
salvo
quelli
voluti
dal
rito
.
La
sua
tensione
cresceva
,
il
suo
viso
scavato
,
un
po
'
gotico
,
amaro
,
era
ancora
più
pallido
.
Dal
settore
dello
Stato
italiano
,
lo
guardavano
-
per
la
prima
volta
riuniti
per
una
sua
Messa
-
Berlinguer
,
Pajetta
,
Ingrao
,
e
gli
altri
comunisti
della
delegazione
.
Dal
settore
degli
Stati
stranieri
,
cinesi
,
russi
,
romeni
,
fissavano
questo
pontefice
drammatico
,
diventato
simbolo
del
dramma
italiano
,
forse
pensando
al
tempo
in
cui
Stalin
chiese
«
quante
divisioni
ha
il
Papa
?
»
.
Esile
,
la
voce
a
tratti
spezzata
nella
preghiera
,
Papa
Montini
era
un
vecchio
stanco
,
in
uno
dei
pomeriggi
più
angosciosi
della
storia
italiana
.
Poi
venne
il
momento
della
preghiera
e
il
Papa
disse
:
«
Ci
siamo
riuniti
per
pregare
e
testimoniare
in
un
mondo
di
odio
e
di
sangue
»
.
Poi
un
lettore
disse
per
lui
:
«
Preghiamo
per
coloro
che
governano
i
popoli
,
specialmente
per
i
responsabili
della
cosa
pubblica
del
nostro
Paese
,
e
per
le
autorità
di
questa
nostra
città
di
Roma
:
perché
al
di
sopra
delle
lotte
e
delle
divisioni
sappiano
unirsi
in
uno
sforzo
fraterno
al
servizio
della
giustizia
,
del
bene
comune
,
e
della
vera
libertà
»
.
Ancora
disse
il
lettore
:
«
Preghiamo
per
il
nostro
fratello
e
amico
Aldo
Moro
,
per
i
membri
della
sua
scorta
,
che
lo
hanno
preceduto
nella
morte
,
per
tutte
le
vittime
della
violenza
e
dell
'
odio
»
.
Di
nuovo
disse
il
lettore
:
«
Preghiamo
per
tutti
noi
qui
presenti
,
perché
lo
spirito
di
Dio
rianimi
la
nostra
debolezza
e
doni
la
forza
di
progredire
nella
riconciliazione
»
.
Infine
riprese
direttamente
il
Papa
:
«
Signore
,
Dio
,
ascolta
con
bontà
la
supplica
del
tuo
popolo
»
.
Per
lo
sforzo
,
un
lieve
rossore
gli
copri
quel
volto
pietrificato
.
Da
tre
punti
di
vista
,
come
si
sa
,
può
essere
considerata
questa
partecipazione
di
un
Papa
a
un
funerale
di
Stato
,
che
si
è
sommata
a
un
memorabile
passaggio
oltre
il
Tevere
per
lanciare
all
'
Italia
un
messaggio
di
riconciliazione
.
Esiste
una
motivazione
privata
e
religiosa
,
emersa
dal
comunicato
vaticano
di
venerdì
e
dalla
preghiera
scritta
dal
Papa
per
la
Messa
di
ieri
,
che
dipinge
Paolo
VI
spinto
alla
decisione
solo
in
base
a
un
impulso
del
cuore
:
«
Per
onorare
la
memoria
dello
statista
scomparso
,
unito
a
lui
da
vincoli
di
antica
amicizia
»
e
definito
appunto
«
fratello
e
amico
»
.
Esiste
quindi
una
motivazione
per
cosi
dire
pubblica
e
pastorale
,
che
si
riassume
nell
'
appello
lanciato
all
'
Italia
,
nel
«
dare
un
segno
del
suo
particolare
affetto
alla
nazione
»
,
nell
'
invito
alla
riconciliazione
generale
«
al
di
sopra
delle
lotte
e
delle
divisioni
»
.
Ma
non
mancano
poi
gli
osservatori
che
segnalano
(
almeno
come
ipotesi
)
una
motivazione
politica
.
Il
Papa
,
si
dice
,
avrebbe
voluto
testimoniare
anche
il
suo
appoggio
alla
formula
politica
ispirata
da
Moro
,
all
'
attuale
quadro
politico
,
suggellando
con
la
manifestazione
d
'
unità
intorno
alla
sua
persona
una
scelta
vaticana
.
Non
è
un
mistero
che
gli
esperti
romani
parlano
di
un
«
cambiamento
»
del
Papa
,
dopo
l
'
allontanamento
di
monsignor
Benelli
,
e
di
un
suo
orientamento
diverso
rispetto
alla
politica
iniziata
da
Moro
.
Si
dice
poi
che
vi
sarebbe
conferma
di
ciò
nel
fatto
che
i
messaggi
vaticani
di
cordoglio
hanno
avallato
questa
tesi
,
dato
che
il
Papa
ha
scritto
a
Leone
,
il
cardinale
di
stato
Villot
ad
Andreotti
,
ma
poi
Papa
Montini
ha
inviato
un
suo
biglietto
a
Zaccagnini
.
Infine
,
nel
mondo
stesso
dei
vaticanisti
,
s
'
insiste
nel
descrivere
un
Vaticano
montiniano
avviato
verso
la
«
seconda
conciliazione
»
:
e
quindi
incline
ad
elevare
al
massimo
grado
la
figura
di
Moro
«
statista
»
per
rendere
meno
reversibile
l
'
esperienza
iniziata
a
Roma
.
Fino
a
che
punto
può
essere
vera
questa
ipotesi
?
Non
c
'
è
dubbio
che
ieri
essa
circolasse
tra
i
giornalisti
italiani
e
stranieri
,
inclini
a
farla
circolare
,
almeno
come
tale
.
Ma
resta
il
fatto
che
il
Papa
non
ha
parlato
dopo
la
cerimonia
,
come
si
annunciava
,
limitandosi
alle
parole
della
preghiera
scritta
di
suo
pugno
,
che
non
sono
certo
un
segnale
politico
,
che
trascendono
la
politica
contingente
con
un
messaggio
accorato
e
pieno
di
pena
.
Stanco
,
oppresso
da
una
angoscia
crescente
,
lasciò
la
basilica
con
un
frettoloso
saluto
al
presidente
della
Repubblica
e
ai
parenti
di
Moro
.
Si
chiuse
nella
macchina
affranto
lasciando
dietro
di
sé
nel
fosco
pomeriggio
romano
un
appello
tra
i
più
caldi
ricevuti
dall
'
Italia
durante
il
suo
pontificato
.
Non
è
difficile
immaginare
,
del
resto
,
che
il
Papa
deve
aver
valutato
per
primo
il
pericolo
che
dal
suo
breve
viaggio
oltre
il
Tevere
,
e
dalla
sua
decisione
di
compiere
un
gesto
senza
precedenti
,
nascessero
«
ipotesi
politiche
»
.
Anni
fa
,
quando
rilasciò
a
chi
scrive
la
prima
intervista
della
storia
della
Chiesa
,
Papa
Montini
non
nascose
il
dramma
che
rappresenta
«
parlare
dell
'
Italia
»
per
un
Papa
«
che
ami
il
paese
dov
'
è
nato
»
.