StampaQuotidiana ,
In
realtà
,
i
cosiddetti
"
guai
giudiziari
"
di
Silvio
Berlusconi
non
appartengono
tutti
al
medesimo
ceppo
(
da
intendersi
come
blocco
...
)
.
Berlusconi
infatti
,
ha
molteplici
e
differenti
fronti
aperti
con
la
giustizia
-
più
qualcuno
appena
chiuso
con
pesanti
condanne
-
che
in
qualche
modo
rappresentano
,
dal
punto
di
vista
del
codice
penale
,
la
sua
intera
carriera
di
imprenditore
.
Andiamo
a
ritroso
.
RICICLAGGIO
SOLDI
DELLA
MAFIA
Attualmente
Silvio
Berlusconi
è
sotto
inchiesta
da
parte
della
Procura
della
Repubblica
di
Palermo
-
magistrato
delegato
alle
indagini
il
sostituto
procuratore
Domenico
Gozzo
-
per
l
'
ipotesi
di
reato
di
riciclaggio
di
capitali
provenienti
dalla
mafia
siciliana
,
la
meglio
nota
Cosa
Nostra
.
Questa
indagine
nasce
,
per
così
dire
,
come
"
costola
"
del
processo
in
corso
sempre
a
Palermo
contro
Marcello
Dell
'
Utri
,
a
sua
volta
accusato
di
connivenza
con
questa
organizzazione
criminale
(
vedi
articolo
in
pagina
).Stando
alle
scarne
informazioni
raccolte
in
ambienti
giudiziari
palermitani
,
a
dare
impulso
a
quest
'
azione
della
magistratura
contro
il
Cavaliere
è
stato
un
testimone
,
Filippo
Alberto
Rapisarda
,
potente
finanziere
siciliano
operante
a
Milano
dai
primi
anni
Settanta
.
Rapisarda
-
hanno
riferito
alcuni
giornali
fra
luglio
e
agosto
-
avrebbe
reso
a
più
riprese
testimonianze
il
cui
contenuto
sarebbe
di
estrema
gravità
.
Avrebbe
riferito
di
miliardi
ottenuti
da
Berlusconi
dalla
"
famiglia
"
(
in
senso
mafioso
)
dei
Salvo
,
boss
di
Salemi
.
Nino
e
Ignazio
Salvo
,
oggi
entrambi
deceduti
,
entrarono
nel
mirino
di
Giovanni
Falcone
già
a
metà
degli
anni
Ottanta
,
tanto
che
vennero
rinviati
a
giudizio
nel
primo
maxi
processo
alla
mafia
istruito
proprio
da
Falcone
.
Nino
non
fece
a
tempo
a
vedere
la
fine
del
dibattimento
,
morì
di
cancro
in
un
ospedale
di
Bellinzona
,
in
Svizzera
,
la
notte
del
18
gennaio
1986
.
Ignazio
verrà
ucciso
in
un
agguato
teso
da
Leoluca
Bagarella
e
altri
sicari
,
tra
i
quali
-
pensate
-
anche
Gaetano
Sangiorgi
,
marito
di
sua
nipote
,
Angela
Salvo
,
la
sera
del
17
settembre
1992.Ebbene
,
stando
alle
dichiarazioni
di
Rapisarda
,
sentito
-
ripeto
-
in
qualità
di
testimone
dalla
Procura
palermitana
,
il
Cavalier
Berlusconi
avrebbe
ottenuto
dai
cugini
Salvo
tramite
i
"
buoni
uffici
"
di
Marcello
Dell
'
Utri
un
ingentissimo
capitale.Il
"
prestito
"
,
sempre
che
si
possa
chiamare
così
,
sarebbe
stato
erogato
a
cavallo
tra
il
1977
e
il
1978
,
la
somma
era
di
5
miliardi
(
25
miliardi
e
353
milioni
di
oggi
-
fonte
Istat
)
.
Vero
,
falso
?
I
magistrati
,
coadiuvati
dalla
Direzione
Investigativa
Antimafia
e
da
esperti
della
Guardia
di
Finanza
,
stanno
verificando
.
Sempre
quest
'
estate
,
la
Procura
di
Palermo
ha
sequestrato
i
libri
societari
delle
22
Holding
(
Dalla
Holding
Italiana
Prima
alla
Ventiduesima
)
che
detengono
il
capitale
della
Fininvest
.
Anche
in
questo
caso
,
sono
in
corso
accertamenti
.
Soprattutto
,
si
cerca
di
capire
la
ragione
per
la
quale
Silvio
Berlusconi
per
una
larga
parte
degli
anni
Settanta
e
Ottanta
fece
amministrare
in
maniera
fiduciaria
forti
quote
di
queste
società
-
cassaforte
alla
finanziaria
Par.Ma.Fid
di
Milano
,
società
che
contemporaneamente
amministrava
parte
dei
beni
di
pericolosi
gangster
e
finanzieri
di
mafia
operanti
all
'
ombra
della
Madonnina
.
Come
vedete
,
al
di
là
delle
parole
di
molti
"
pentiti
"
,
non
ultimo
Francesco
Di
Carlo
,
che
ha
"
narrato
"
di
incontri
diretti
avvenuti
a
Milano
fra
Silvio
Berlusconi
,
Stefano
Bontate
e
Mimmo
Teresi
,
-
questi
ultimi
due
all
'
epoca
dei
fatti
(
metà
-
fine
anni
Settanta
)
ai
vertici
dell
'
organizzazione
mafiosa
-
c
'
è
ben
altro
su
cui
i
magistrati
vogliono
fare
chiarezza
.
E
per
la
verità
,
anche
noi
.
CORRUZIONE
DI
MAGISTRATI
ROMANI
Naturalmente
non
sono
solo
questi
-
come
si
diceva
-
i
"
guai
giudiziari
"
del
Cavaliere
di
Arcore
.
Ricordate
il
clamoroso
caso
Previti
,
Squillante
,
Pacifico
,
Acampora
?
Ebbene
,
a
Milano
i
magistrati
sospettano
fortemente
-
anzi
,
hanno
carte
bancarie
in
tal
senso
-
che
le
ingentissime
somme
"
girate
"
da
Cesare
Previti
ad
"
amici
"
magistrati
romani
(
leggermente
corrotti
...
)
in
realtà
provenissero
non
dai
"
risparmi
"
dell
'
avvocato
della
Fininvest
,
bensì
dalle
tasche
di
Berlusconi
tramite
la
vasta
ragnatela
societaria
estera
nelle
sue
mani
.
Anche
in
questo
caso
specifico
,
la
posta
è
altissima
.
Se
venisse
dimostrato
processualmente
il
ruolo
di
"
mandante
"
di
Berlusconi
nei
confronti
di
Previti
,
l
'
impero
finanziario
del
Cavaliere
crollerebbe
di
schianto
.
In
ballo
c
'
è
-
niente
di
meno
che
-
la
Mondadori
,
rimasta
per
un
lungo
periodo
al
centro
di
una
ferocissima
battaglia
legale
fra
De
Benedetti
e
il
Signore
della
Fininvest.Se
Previti
agì
per
corrompere
-
riuscendoci
-
i
magistrati
capitolini
che
alla
fine
in
effetti
diedero
"
ragione
"
al
Cavaliere
,
e
per
farlo
usò
proprio
i
soldi
del
Cavaliere
,
sarebbe
un
disastro
immane
per
Silvio
.
Dal
punto
di
vista
economico
,
si
innescherebbe
una
causa
per
danni
che
in
pratica
lo
porterebbe
diritto
alla
rovina
,
dal
punto
di
vista
dell
'
immagine
neanche
a
parlarne
,
sotto
il
profilo
strettamente
giudiziario
poi
,
nel
caso
venisse
condannato
,
il
reato
di
corruzione
di
magistrati
ha
una
rilevanza
assai
pesante
,
quanto
ad
anni
di
carcere
.
VIOLAZIONE
LEGGI
ANTITRUST
IN
SPAGNA
Se
questi
due
eventi
giudiziari
già
bastano
per
capire
quale
"
futuro
"
potrebbe
aspettare
Berlusconi
in
Italia
,
c
'
è
da
aggiungere
che
perfino
in
Spagna
i
giudici
vogliono
vederci
molto
chiaro
sulla
gestione
patrimoniale
della
televisione
impiantata
in
quella
nazione
dal
signor
Fininvest
.
L
'
ipotesi
al
vaglio
dei
giudici
spagnoli
circa
le
"
azioni
"
di
Berlusconi
è
di
aver
bellamente
violato
le
leggi
sia
sull
'
antitrust
,
sia
per
ciò
che
attiene
più
semplicemente
alla
tassazione
.
Tra
l
'
altro
,
Berlusconi
deve
prestare
la
massima
attenzione
a
quello
che
fa
,
rispetto
la
magistratura
iberica
.
Là
,
l
'
immunità
parlamentare
italiana
non
vale
,
sia
ben
chiaro
.
In
ogni
caso
,
questi
sono
solo
i
primi
nodi
che
stanno
venendo
al
pettine
.
CAPITOLO
BANCA
RASINI
Quando
qualcuno
si
prenderà
la
briga
di
"
aprire
"
il
capitolo
Banca
Rasini
,
magari
sequestrandone
l
'
archivio
tutt
'
oggi
esistente
,
magari
interrogando
alcuni
dei
suoi
ex
funzionari
tutt
'
oggi
in
pensione
(
non
al
cimitero
)
,
e
magari
anche
ponendo
qualche
domanda
a
qualcuno
degli
ex
correntisti
tutt
'
oggi
facilmente
rintracciabili
,
si
scriverebbero
pagine
davvero
inedite
della
storia
di
Silvio
Berlusconi
e
famiglia
.
Certi
comportamenti
,
certa
spregiudicatezza
,
certe
amicizie
non
si
inventano
dalla
sera
alla
mattina
.
Bisogna
avere
dei
maestri
,
e
il
giovane
Silvio
di
allora
ne
ebbe
più
d
'
uno
,
nella
banca
dove
lavorò
suo
padre
per
vent
'
anni
.
E
LUI
?
A
tutto
ciò
,
comunque
,
Berlusconi
risponde
in
maniera
scomposta
.
A
chi
gli
domanda
pubblicamente
spiegazioni
-
ad
esempio
il
sottoscritto
-
,
oppone
l
'
ira
dei
suoi
fedelissimi
e
l
'
azione
dei
suoi
legali
.
A
chi
testimonia
presso
i
magistrati
,
vedi
Rapisarda
,
querele
amplificate
da
potenti
campagne
televisive
e
della
carta
stampata
(
tutti
mezzi
da
lui
controllati
)
e
infine
direttamente
ai
giudici
impressionanti
pressioni
concentriche
a
cui
portano
man
forte
"
legioni
"
di
deputati
e
senatori
di
Forza
Italia
in
Parlamento
.
Di
fronte
a
questo
esercito
formidabile
,
che
dire
?
Golia
sembrava
invincibile
.
StampaQuotidiana ,
Basta
.
Basta
con
questa
indicibile
manfrina
messa
in
piedi
dai
mezzi
di
comunicazione
di
massa
sulle
vicende
giudiziarie
-
specialmente
quelle
palermitane
-
di
Silvio
Berlusconi
.
È
arrivata
l
'
ora
delle
certezze
definitive
.
Di
seguito
presento
al
signor
Berlusconi
una
serie
di
domande
invitandolo
pubblicamente
a
rispondere
nel
merito
con
cristallina
chiarezza
affinché
una
volta
per
tutte
sia
lui
in
prima
persona
a
dimostrare
-
se
ne
è
capace
-
che
con
Cosa
Nostra
non
ha
e
non
ha
mai
avuto
nulla
a
che
fare
.
A
scanso
di
equivoci
e
strumentalizzazioni
,
già
da
ora
-
signor
Berlusconi
-
le
annuncio
che
nessuna
delle
notizie
sul
suo
conto
che
leggerà
in
questo
articolo
è
frutto
di
"
pentimenti
"
,
e
nessuna
delle
domande
che
le
sto
per
porre
si
basa
o
prende
spunto
anche
fosse
in
modo
marginale
dalle
parole
dei
cosiddetti
"
pentiti
"
.
Tutto
al
contrario
,
esse
si
basano
su
personali
indagini
e
su
documenti
amministrativi
che
in
ogni
momento
-
se
lo
riterrà
-
potrò
inviarle
perché
si
sinceri
della
loro
autenticità
.
Detto
questo
,
prego
,
legga
,
e
mi
sappia
poi
dire.Partiamo
da
lontano
,
perché
lontano
inizia
la
sua
storia
imprenditoriale
,
signor
Berlusconi.Primo
quesito
:
lei
certamente
ricorda
che
il
26
settembre
1968
la
sua
società
-
l
'
Edilnord
Sas
-
acquistò
dal
conte
Bonzi
l
'
intera
area
dove
di
lì
a
breve
lei
costruirà
il
quartiere
di
Milano2
.
Lei
pagò
l
'
area
circa
4.250
lire
al
metro
quadrato
,
per
un
totale
di
oltre
3
miliardi
.
Questa
somma
,
nel
1968
quando
lei
aveva
appena
32
anni
e
nessun
patrimonio
familiare
alle
spalle
,
è
di
enorme
portata
.
Oggi
,
tabelle
Istat
alla
mano
,
equivarrebbe
a
38
miliardi
,
739
milioni
e
spiccioli
.
Dopo
l
'
acquisto
-
intendo
dire
nei
mesi
successivi
-
lei
aprì
un
gigantesco
cantiere
edilizio
,
il
cui
costo
arriverà
a
sfiorare
500
milioni
al
giorno
,
che
in
circa
4-5
anni
porterà
all
'
edificazione
di
Milano2
così
come
è
oggi
.
Ecco
la
prima
domanda
:
signor
Berlusconi
,
a
lei
,
quando
aveva
32
anni
,
gli
oltre
30
miliardi
per
comprare
l
'
area
,
chi
li
diede
?
Inoltre
:
che
garanzie
offrì
e
a
chi
per
ricevere
tale
ingentissimo
credito
?
In
ultimo
:
il
denaro
per
avviare
e
portare
a
conclusione
il
super
-
cantiere
,
chi
glielo
fornì
?
Vede
,
se
lei
non
chiarisce
questi
punti
,
si
è
autorizzati
a
credere
che
le
due
misteriose
finanziarie
svizzere
amministrate
dall
'
avvocato
di
Lugano
Renzo
Rezzonico
"
sue
finanziatrici
"
,
così
come
altre
finanziarie
elvetiche
che
entreranno
in
scena
al
suo
fianco
e
che
tra
poco
incontreremo
,
sono
paraventi
dietro
i
quali
si
sono
nascosti
soggetti
tutt
'
altro
che
raccomandabili
.
Sì
,
perché
-
mi
creda
signor
Berlusconi
-
nel
1998
,
oggi
,
se
lei
chiarisse
una
volta
per
tutte
,
con
nomi
e
cognomi
,
chi
le
prestò
tale
gigantesca
fortuna
facendo
con
questo
crollare
ogni
genere
di
sospetto
e
insinuazione
sul
suo
conto
,
nessuno
e
dico
nessuno
si
alzerebbe
per
criticarla
sostenendo
che
lei
operò
con
capitali
sfuggiti
,
per
esempio
,
al
fisco
italiano
e
riparati
in
Svizzera
,
poi
rientrati
in
Italia
grazie
alla
sua
attività
imprenditoriale
.
Sarei
il
primo
ad
applaudirla
,
signor
Berlusconi
,
se
la
realtà
fosse
questa
.
Se
invece
di
denaro
frutto
di
attività
illecite
,
si
trattò
di
risparmi
onestamente
guadagnati
e
quindi
sottratti
dai
rispettivi
proprietari
al
fisco
assassino
italiota
che
grazie
a
lei
ridiventarono
investimenti
,
lei
sarebbe
da
osannare
.
Parli
,
signor
Berlusconi
,
faccia
i
nomi
e
il
castello
di
accuse
di
riciclaggio
cadrà
di
schianto
.
Secondo
quesito
:
il
22
maggio
1974
-
certamente
lo
ricorda
,
signor
Berlusconi
-
la
sua
società
"
Edilnord
Centri
Residenziali
Sas
"
compì
un
aumento
di
capitale
che
così
arrivò
a
600
milioni
(
4,8
miliardi
di
oggi
,
fonte
Istat
)
.
Il
22
luglio
1975
la
medesima
società
eseguì
un
altro
aumento
di
capitale
passando
dai
suddetti
600
milioni
a
2
miliardi
(
14
miliardi
di
oggi
,
fonte
Istat
)
.
Anche
in
questo
caso
,
vorrei
sapere
da
dove
e
da
chi
sono
arrivati
queste
forti
somme
di
denaro
in
contanti
.
Terzo
quesito
:
il
2
febbraio
1973
lei
fondò
un
'
altra
società
,
la
Italcantieri
Srl
.
Il
18
luglio
1975
questa
sua
piccola
impresa
diventò
una
Spa
con
un
aumento
di
capitale
a
500
milioni
.
In
seguito
,
quei
500
milioni
diventeranno
2
miliardi
e
lei
farà
in
modo
di
emettere
anche
un
prestito
obbligazionario
per
altri
2
miliardi
.
Signor
Berlusconi
,
anche
in
questo
caso
le
chiedo
:
il
denaro
in
contanti
per
queste
forti
operazioni
finanziarie
,
chi
glielo
diede
?
Fuori
i
nomi.Quarto
quesito
:
lei
non
può
essersi
scordato
che
il
15
settembre
1977
la
sua
società
Edilnord
cedette
alla
neo
-
costituita
"
Milano2
Spa
"
tutto
il
costruito
del
nuovo
quartiere
residenziale
nel
Comune
di
Segrate
battezzato
"
Milano2
"
più
alcune
aree
ancora
da
edificare
di
quell
'
immenso
terreno
che
lei
comperò
nel
'68
per
l
'
equivalente
di
più
di
32
miliardi
in
contanti
.
Tuttavia
quel
15
settembre
di
tanti
anni
fa
,
accadde
un
altro
fatto
:
lei
,
signor
Berlusconi
,
decise
il
contemporaneo
cambiamento
di
nome
della
società
acquirente
.
Infatti
l
'
impresa
Milano2
Spa
iniziò
a
chiamarsi
così
proprio
da
quella
data
.
Il
giorno
della
sua
fondazione
a
Roma
,
il
16
settembre
1974
,
la
futura
Milano2
Spa
-
come
lei
senza
dubbio
rammenta
-
viceversa
rispondeva
al
nome
di
Immobiliare
San
Martino
Spa
,
"
forte
"
di
un
capitale
di
lire
1
(
un
)
milione
,
il
cui
amministratore
era
Marcello
Dell
'
Utri
.
Lo
stesso
Dell
'
Utri
che
lei
,
signor
Berlusconi
,
sostiene
fosse
a
quell
'
epoca
un
«
mio
semplice
segretario
personale
»
.
Sempre
il
15
settembre
1977
,
quel
milione
venne
portato
a
500
e
la
sede
trasferita
da
Roma
a
Segrate
.
Il
19
luglio
1978
,
i
500
milioni
diventeranno
2
miliardi
di
capitale
sociale
.
Ecco
,
anche
in
questo
caso
,
vorrei
sapere
dove
ha
preso
e
chi
le
ha
fornito
tanto
denaro
contante
e
in
base
a
quali
garanzie.Quinto
quesito
:
signor
Berlusconi
,
il
cuore
del
suo
impero
,
la
notissima
Fininvest
,
certamente
ricorda
che
nacque
in
due
tappe
.
Partiamo
dalle
seconda
:
l'8
giugno
1978
lei
fondò
a
Roma
la
"
Finanziaria
d
'
Investimento
Srl
"
-
in
sigla
Fininvest
-
dotandola
di
un
capitale
di
20
milioni
e
di
un
amministratore
che
rispondeva
al
nome
di
Umberto
Previti
,
padre
del
noto
Cesare
di
questi
tempi
grami
(
per
lui
)
.
Il
30
giugno
1978
il
capitale
sociale
di
questa
sua
creatura
venne
portato
a
50
milioni
,
il
7
dicembre
1978
a
18
miliardi
,
che
al
valore
d
'
oggi
sarebbero
81
miliardi
,
167
milioni
e
400
mila
lire
.
In
6
mesi
,
quindi
,
lei
passò
dall
'
avere
avuto
in
tasca
20
milioni
per
fondare
la
Fininvest
Srl
a
Roma
,
a
18
miliardi
.
Fra
l
'
altro
,
come
lei
certamente
ricorda
,
la
società
in
questo
periodo
non
possedeva
alcun
dipendente
.
Nel
luglio
del
1979
la
Fininvest
Srl
,
con
tutti
quei
soldi
in
cassa
,
venne
trasferita
a
Milano
.
Poco
prima
,
il
26
gennaio
1979
era
stata
"
fusa
"
con
un
'
altra
sua
società
dall
'
identico
nome
,
signor
Berlusconi
:
la
Fininvest
Spa
di
Milano
.
Questa
società
fu
la
prima
delle
due
tappe
fondamentali
di
cui
dicevo
poc
'
anzi
alla
base
dell
'
edificazione
del
suo
impero
,
e
in
realtà
di
milanese
aveva
ben
poco
,
come
lei
ben
sa
.
Infatti
la
Fininvest
Spa
venne
anch
'
essa
fondata
a
Roma
il
21
marzo
del
1975
come
Srl
,
l'11
novembre
dello
stesso
anno
trasformata
in
Spa
con
2
miliardi
di
capitale
,
e
quindi
trasferita
nel
capoluogo
lombardo
.
Tutte
operazioni
,
queste
,
che
pensò
,
decise
e
attuò
proprio
lei
,
signor
Berlusconi.Dopo
la
fusione
,
ricorda
?
,
il
capitale
sociale
verrà
ulteriormente
aumentato
a
52
miliardi
(
al
valore
dell
'
epoca
,
equivalenti
a
più
di
166
miliardi
di
oggi
,
fonte
Istat
)
.
Bene
,
fermiamoci
qui
.
Signor
Berlusconi
,
i
17
miliardi
e
980
milioni
di
differenza
della
Fininvest
Srl
di
Roma
(
anno
1978
)
chi
glieli
fornì
?
Vorrei
conoscere
nomi
e
cognomi
di
questi
suoi
munifici
amici
e
anche
il
contenuto
delle
garanzie
che
lei
,
signor
Berlusconi
,
offrì
loro
.
Lo
stesso
dicasi
per
l
'
aumento
,
di
poco
successivo
,
a
52
miliardi
.
Naturalmente
le
chiedo
anche
notizie
sull
'
origine
dei
fondi
,
altri
2
miliardi
,
della
"
gemella
"
Fininvest
Spa
di
Milano
che
lei
fondò
nel
1975
,
anno
pessimo
per
ciò
che
attiene
al
credito
bancario
e
ancor
peggio
per
i
fondamentali
dell
'
economia
del
Paese
.
Sesto
quesito
:
lei
,
signor
Berlusconi
,
almeno
una
volta
in
passato
tentò
di
chiarire
il
motivo
dell
'
esistenza
delle
22
(
ma
c
'
è
chi
scrive
,
come
Giovanni
Ruggeri
,
autore
di
"
Berlusconi
,
gli
affari
del
Presidente
"
siano
molte
di
più
,
addirittura
38
)
"
Holding
Italiane
"
che
detengono
tuttora
il
capitale
della
Fininvest
,
esattamente
l
'
elenco
che
inizia
con
Holding
Italiana
Prima
e
termina
con
Holding
Italiana
Ventiduesima
.
Lei
sostenne
che
la
ragione
di
tale
castello
societario
sta
nell
'
aver
inventato
un
meccanismo
per
pagare
meno
tasse
allo
Stato
.
Così
pure
,
signor
Berlusconi
,
lei
ha
dichiarato
che
l
'
inventore
del
marchingegno
finanziario
,
che
ripeto
detiene
-
sono
sue
parole
-
l
'
intero
capitale
del
Gruppo
,
fu
Umberto
Previti
e
l
'
unico
scopo
per
il
quale
l
'
inventò
consisteva
-
e
consiste
tutt
'
oggi
-
nell
'
aver
abbattuto
di
una
considerevole
percentuale
le
tasse
,
ovvero
il
bottino
del
rapinoso
fisco
italiota
ai
suoi
danni
,
con
un
meccanismo
assolutamente
legale
.
Queste
,
mi
corregga
se
sbaglio
,
furono
le
ragioni
che
addusse
a
suo
tempo
,
signor
Berlusconi
,
per
spiegare
il
motivo
per
cui
il
capitale
della
Fininvest
è
suddiviso
così
.
È
una
motivazione
,
però
,
che
a
molti
appare
quanto
meno
curiosa
,
se
raffrontata
-
ad
esempio
-
con
l
'
assetto
patrimoniale
di
un
altro
big
dell
'
imprenditoria
nazionale
,
Giovanni
Agnelli
,
che
viceversa
ha
optato
da
molti
anni
per
una
trasparentissima
società
in
accomandita
per
detenere
e
definire
i
propri
beni
e
quote
del
Gruppo
Fiat
.
In
sostanza
lei
,
signor
Berlusconi
,
più
volte
ha
ribadito
che
"
dietro
"
le
22
Holding
c
'
è
soltanto
la
sua
persona
e
la
sua
famiglia
.
Non
avrò
mai
più
motivo
di
dubitare
di
questa
sua
affermazione
quando
lei
spiegherà
con
assoluta
chiarezza
le
ragioni
di
una
sua
scelta
a
dir
poco
stupefacente
.
Questa
:
c
'
è
un
indirizzo
-
a
Milano
-
che
lei
,
signor
Berlusconi
conosce
molto
bene
.
Si
tratta
di
via
Sant
'
Orsola
3
,
pieno
centro
cittadino
.
A
questo
indirizzo
nel
1978
nacque
una
società
fiduciaria
-
ovvero
dedita
alla
gestione
di
patrimoni
altrui
-
denominata
Par.Ma.Fid
.
A
fondarla
furono
due
commercialisti
,
Roberto
Massimo
Filippa
e
Michela
Patrizia
Natalini
.
Detto
questo
,
certo
rammenta
,
signor
Berlusconi
,
che
importanti
quote
di
diverse
delle
suddette
22
Holding
verranno
da
lei
intestate
proprio
alla
Par
.
Ma.Fid
.
Esattamente
il
10
%
della
Holding
Italiana
Seconda
,
Terza
,
Quarta
,
Quinta
,
Ventunesima
e
Ventiduesima
,
più
il
49%
della
Holding
Italiana
Prima
,
la
quale
-
in
un
perfetto
gioco
di
scatole
cinesi
-
a
sua
volta
detiene
il
100%
del
capitale
della
Holding
Italiana
Sesta
e
Settima
e
il
51%
della
Holding
Italiana
Ventiduesima
.
Vede
,
signor
Berlusconi
,
dovrebbe
chiarirmi
per
conto
di
chi
la
Par.Ma.Fid
.
gestirà
questa
grande
fetta
del
Gruppo
Fininvest
e
perché
lei
decise
di
affidare
proprio
a
questa
società
tale
immensa
fortuna
.
Infatti
lei
-
che
è
un
attento
lettore
di
giornali
e
ha
a
sua
disposizione
un
ferratissimo
nonché
informatissimo
staff
di
legali
civilisti
e
penalisti
-
non
può
non
sapere
che
la
Par.Ma.Fid
.
è
la
medesima
società
fiduciaria
che
ha
gestito
-
esattamente
nello
stesso
periodo
-
tutti
i
beni
di
Antonio
Virgilio
,
finanziere
di
Cosa
Nostra
e
grande
riciclatore
di
capitali
per
conto
dei
clan
di
Giuseppe
e
Alfredo
Bono
,
Salvatore
Enea
,
Gaetano
Fidanzati
,
Gaetano
Carollo
,
Carmelo
Gaeta
e
altri
boss
-
di
area
corleonese
e
non
-
operanti
a
Milano
nel
traffico
di
stupefacenti
a
livello
mondiale
e
nei
sequestri
di
persona
.
Quindi
,
signor
Berlusconi
,
a
chi
finivano
gli
utili
della
Fininvest
relativi
alle
quote
delle
Holding
in
mano
alla
Par.Ma.Fid
.
?
Per
conto
di
chi
la
Par.Ma.Fid
.
incassava
i
dividendi
e
gestiva
le
quote
in
suo
possesso
?
Chi
erano
-
mi
passi
il
termine
-
i
suoi
"
soci
"
,
signor
Berlusconi
,
nascosti
dietro
lo
schermo
anonimo
della
fiduciaria
di
via
Sant
'
Orsola
civico
3
?
Capisce
che
in
assenza
di
una
sua
precisa
quanto
chiarificatrice
risposta
che
faccia
apparire
il
volto
-
o
i
volti
-
di
coloro
che
per
anni
incasseranno
fior
di
quattrini
grazie
alla
Par.Ma.Fid
.
,
ovvero
alle
quote
della
Fininvest
detenute
dalla
Par.Ma.Fid
.
non
si
sa
per
conto
di
chi
,
sono
autorizzato
a
pensare
che
costoro
non
fossero
estranei
all
'
altro
"
giro
"
di
clienti
contemporaneamente
gestiti
da
questa
fiduciaria
,
clienti
i
cui
nomi
rimandano
direttamente
ai
vertici
di
Cosa
Nostra.Settimo
quesito
:
è
universalmente
noto
che
lei
,
signor
Berlusconi
,
come
imprenditore
è
"
nato
col
mattone
"
per
poi
approdare
alla
televisione
.
Proprio
sull
'
edificazione
del
network
tivù
è
incentrato
questo
punto
.
Lei
,
signor
Berlusconi
,
certamente
ricorda
che
sul
finire
del
1979
diede
incarico
ad
Adriano
Galliani
di
girare
l
'
Italia
ad
acquistare
frequenze
tivù
.
Lo
scopo
-
del
tutto
evidente
-
fu
quello
di
costituire
una
rete
di
emittenti
sotto
il
suo
controllo
,
signor
Berlusconi
,
in
modo
da
poter
trasmettere
programmi
,
ma
soprattutto
pubblicità
,
che
così
sarebbe
stata
"
nazionale
"
e
non
più
locale
.
La
differenza
dal
punto
di
vista
dei
fatturati
pubblicitari
,
ovviamente
,
era
enorme
.
Fu
un
piano
perfetto
.
Se
non
che
,
Adriano
Galliani
invece
di
buttarsi
a
capofitto
nell
'
acquisto
di
emittenti
al
Nord
,
iniziò
dal
Sud
e
precisamente
dalla
Sicilia
,
dove
entrò
in
società
con
i
fratelli
Inzaranto
di
Misilmeri
(
frazione
di
Palermo
)
nella
loro
Retesicilia
Srl
,
che
dal
13
novembre
1980
vedrà
nel
proprio
consiglio
di
amministrazione
Galliani
in
persona
a
fianco
di
Antonio
Inzaranto
.
Ora
lei
,
signor
Berlusconi
,
da
imprenditore
avveduto
qual
è
,
non
può
non
avere
preso
informazioni
all
'
epoca
sui
suoi
nuovi
soci
palermitani
,
personaggi
molto
noti
da
quelle
parti
per
ben
altre
questioni
,
oltre
la
tivù
.
Infatti
Giuseppe
Inzaranto
,
fratello
di
Antonio
nonché
suo
partner
,
è
marito
della
nipote
prediletta
di
Tommaso
Buscetta
.
No
,
sia
chiaro
,
non
mi
riferisco
al
"
pentito
Buscetta
"
del
1984
,
ma
al
super
boss
che
nel
'79
è
ancora
braccio
destro
di
Pippo
Calò
e
amico
intimo
di
Stefano
Bontate
,
il
capo
dei
capi
della
mafia
siciliana
.
Quindi
,
signor
Berlusconi
,
perché
entrò
in
affari
-
tramite
Adriano
Galliani
-
con
gente
di
questa
risma
?
C
'
è
da
notare
,
oltre
tutto
,
che
i
fratelli
Inzaranto
sono
di
Misilmeri
.
Le
dice
niente
,
signor
Berlusconi
,
questo
nome
?
Guardi
che
glielo
sto
chiedendo
con
grande
serietà
.
Infatti
proprio
di
Misilmeri
sono
originari
i
soci
siciliani
della
nobile
famiglia
Rasini
che
assieme
alla
famiglia
Azzaretto
-
nativa
di
Misilmeri
,
appunto
-
fondò
nel
1955
la
banca
di
Piazza
Mercanti
,
la
Banca
Rasini
.
Giuseppe
Azzaretto
e
suo
figlio
,
Dario
Azzaretto
,
sono
persone
delle
quali
lei
,
signor
Berlusconi
,
con
ogni
probabilità
sentiva
parlare
addirittura
in
casa
da
suo
padre
.
Gli
Azzaretto
erano
-
con
i
Rasini
-
i
diretti
superiori
di
suo
padre
Luigi
,
signor
Berlusconi
.
Gli
Azzaretto
di
Misilmeri
davano
ordini
a
suo
padre
,
signor
Berlusconi
,
che
per
molti
anni
fu
loro
procuratore
,
il
primo
procuratore
della
Banca
Rasini
.
Certo
non
le
vengo
a
chiedere
con
quali
capitali
-
e
di
chi
-
Giuseppe
Azzaretto
riuscì
ad
affiancarsi
nel
1955
ai
potenti
Rasini
di
Milano
,
tenuto
conto
che
Misilmeri
è
tutt
'
oggi
una
tragica
periferia
della
peggiore
Palermo
,
però
che
a
lei
Misilmeri
possa
risultare
del
tutto
sconosciuta
,
mi
appare
inverosimile
.
Ora
le
ripeto
la
domanda
:
si
informò
sulla
"
serietà
"
e
la
"
moralità
"
dei
nuovi
soci
-
il
clan
Inzaranto
-
quando
tra
il
1979
e
l'80
diverranno
parte
fondamentale
della
sua
rete
tivù
nazionale
?
Ottavo
quesito
:
certo
a
lei
,
signor
Berlusconi
,
il
nome
della
società
Immobiliare
Romana
Paltano
non
può
risultare
sconosciuto
.
È
impossibile
non
ricordi
che
nel
1974
la
suddetta
,
12
milioni
di
capitale
,
finì
sotto
il
suo
controllo
amministrata
da
Marcello
Dell
'
Utri
,
perché
proprio
sui
terreni
di
questa
società
lei
darà
corso
all
'
iniziativa
edilizia
denominata
Milano3
.
Così
pure
ricorderà
che
nel
1976
l
'
esiguo
capitale
di
12
milioni
aumenterà
a
500
,
e
che
il
12
maggio
del
1977
salirà
ulteriormente
a
1
(
un
)
miliardo
,
e
che
cambierà
anche
la
sua
denominazione
in
Cantieri
Riuniti
Milanesi
Spa
.
Come
al
solito
,
vengo
subito
al
dunque
:
anche
in
questo
ennesimo
caso
,
chi
le
fornì
,
signor
Berlusconi
,
questi
forti
capitali
per
aumentare
la
portata
finanziaria
di
quella
che
era
una
modestissima
impresa
del
valore
di
soli
12
milioni
quando
la
acquistò
?
Nono
quesito
:
lei
,
signor
Berlusconi
,
certamente
rammenta
che
il
4
maggio
1977
a
Roma
fondò
l
'
Immobiliare
Idra
col
capitale
di
1
(
un
)
milione
.
Questa
società
,
che
oggi
possiede
beni
immobili
pregiatissimi
in
Sardegna
,
l
'
anno
successivo
-
era
il
1978
-
aumentò
il
proprio
capitale
a
900
milioni
.
Signor
Berlusconi
,
da
dove
arrivarono
gli
899
milioni
(
4
miliardi
e
45
milioni
d
'
oggi
,
fonte
Istat
)
che
fecero
la
differenza
?
Decimo
quesito
:
signor
Berlusconi
,
in
più
occasioni
lei
ha
usato
per
mettere
in
porto
affari
di
vario
genere
-
l
'
acquisto
dell
'
attaccante
Lentini
dal
Torino
Calcio
,
ad
esempio
-
la
finanziaria
di
Chiasso
denominata
Fimo
.
Anche
in
questo
caso
,
come
nel
precedente
riferito
alla
Par.Ma
.
Fid
.
,
lei
ha
scelto
una
società
fiduciaria
-
questa
volta
domiciliata
in
Svizzera
-
al
cui
riguardo
le
cronache
giudiziarie
si
erano
largamente
espresse
.
Tenuto
conto
della
potenza
dello
staff
informativo
che
la
circonda
,
signor
Berlusconi
,
mi
appare
del
tutto
inverosimile
che
lei
non
abbia
saputo
,
circa
la
Fimo
di
Chiasso
,
che
è
stata
per
lungo
tempo
il
canale
privilegiato
di
riciclaggio
usato
da
Giuseppe
Lottusi
,
arrestato
il
15
novembre
del
1991
mentre
"
esportava
"
forti
capitali
della
temibile
cosca
palermitana
dei
Madonia
.
Così
pure
non
le
sarà
sfuggito
che
Lottusi
venne
condannato
a
20
anni
di
reclusione
per
quei
reati
.
Tuttora
è
in
carcere
a
scontare
la
pena
.
Ebbene
,
signor
Berlusconi
,
se
quel
gangster
finì
in
galera
il
15
novembre
del
'91
,
nella
primavera
del
1992
-
cioè
pochi
mesi
dopo
quel
fatto
che
campeggiò
con
dovizia
di
particolari
,
anche
circa
la
Fimo
,
sulle
prime
pagine
di
tutti
i
giornali
-
il
suo
Milan
"
pagò
"
una
forte
somma
"
in
nero
"
-
estero
su
estero
-
per
la
cessione
di
Gianluigi
Lentini
,
e
usò
per
la
transazione
proprio
la
screditatissima
Fimo
,
fiduciaria
di
narcotrafficanti
internazionali
.
Perché
,
signor
Berlusconi
?
Ecco
,
queste
sono
le
domande
.
Risponda
,
signor
Berlusconi
.
Presto
.
Come
ha
visto
,
di
"
pentiti
"
veri
o
presunti
non
c
'
è
traccia
negli
11
quesiti
.
Semmai
c
'
è
il
profumo
di
centinaia
di
miliardi
che
tra
il
1968
e
il
1979
finirono
nelle
sue
mani
,
signor
Berlusconi
.
E
tuttora
non
si
sa
da
dove
arrivarono
.
Poiché
c
'
è
chi
l
'
accusa
che
quell
'
oceano
di
quattrini
provenne
dalle
casse
di
Cosa
Nostra
e
sta
indagando
proprio
su
questo
,
prego
,
schianti
ogni
possibile
infamia
dicendo
semplicemente
la
verità
.
Punto
per
punto
,
nome
per
nome
.
È
un
'
occasione
d
'
oro
per
farla
finita
una
volta
per
tutte
.
Sappia
che
d
'
ora
in
poi
il
silenzio
non
le
è
più
consentito
né
come
imprenditore
,
né
come
politico
,
né
come
uomo
.