StampaQuotidiana ,
La
scomparsa
di
Amadeo
Bordiga
ha
riproposto
il
tema
della
sua
figura
e
della
sua
opera
.
Era
nato
a
Resina
(
Napoli
)
nel
1889
.
Nel
1910
si
iscrisse
alla
federazione
giovanile
socialista
,
che
si
collocava
alla
sinistra
del
partito
e
si
distinse
in
essa
per
la
sua
intransigente
opposizione
alle
posizioni
riformiste
.
Particolarmente
dura
fu
la
sua
polemica
contro
i
maggiori
esponenti
del
socialismo
napoletano
e
le
loro
«
degenerazioni
bloccarde
»
:
nel
1912
fondò
il
circolo
«
Carlo
Marx
»
che
divenne
il
centro
di
raccolta
dei
socialisti
rivoluzionari
napoletani
.
Al
congresso
di
Ancona
nel
1914
,
opponendosi
a
quanti
affermavano
che
nel
Mezzogiorno
i
socialisti
dovevano
adottare
una
linea
particolare
,
afferma
che
il
processo
rivoluzionario
aveva
uno
svolgimento
simultaneo
e
che
di
conseguenza
,
il
,
partito
socialista
doveva
adottare
una
tattica
unitaria
.
Apparivano
già
evidenti
alcuni
degli
elementi
positivi
e
negativi
che
sarebbero
rimasti
poi
fondamentali
nell
'
ideologia
bordighiana
;
il
rifiuto
di
ogni
soluzione
parziale
o
localistica
ma
,
nello
stesso
tempo
,
l
'
identificazione
di
tattica
e
strategia
,
la
difficoltà
di
passare
in
maniera
efficace
dall
'
elaborazione
teorica
all
'
attività
pratica
.
Particolare
importanza
,
in
quel
periodo
,
ebbe
la
sua
intransigente
opposizione
alla
guerra
Anche
per
Bordiga
,
come
per
la
direzione
del
PSI
,
la
guerra
sarebbe
stata
una
parentesi
:
occorreva
fare
in
modo
che
essa
arrecasse
il
minor
danno
possibile
al
partito
e
,
in
particolare
,
non
incrinasse
la
sua
compattezza
ideologica
.
Gli
avvenimenti
del
1917
,
e
,
soprattutto
,
la
rivoluzione
russa
modificarono
,
in
parte
,
queste
posizioni
.
Nel
novembre
,
i
rappresentanti
della
frazione
intransigente
rivoluzionaria
,
che
si
era
costituita
nell
'
estate
,
e
di
cui
faceva
parte
anche
Bordiga
,
si
riunirono
a
Firenze
con
i
rappresentanti
della
direzione
.
Può
anche
darsi
che
in
quella
riunione
Bordiga
abbia
posto
la
questione
della
conquista
del
potere
,
ma
è
certo
che
non
solo
dal
convegno
non
venne
fuori
una
linea
rivoluzionaria
,
ma
anche
da
parte
di
Bordiga
il
problema
della
rivoluzione
continuò
ad
essere
considerato
un
problema
del
dopoguerra
.
Di
qui
la
mancanza
di
una
indicazione
politica
di
organizzazione
e
di
lotta
e
la
differenza
notevolissima
dalle
posizioni
leniniste
.
Nel
novembre
del
1918
Bordiga
fondò
il
«
Soviet
»
che
,
non
ostile
in
un
primo
tempo
,
alle
posizioni
della
direzione
massimalista
andò
poi
assumendo
atteggiamenti
sempre
più
intransigenti
,
in
particolare
sulla
questione
dell
'
espulsione
dei
riformisti
.
Ma
il
«
Soviet
»
non
diventò
un
centro
di
raccolta
della
sinistra
,
anche
perché
pose
come
motivo
centrale
della
sua
polemica
quello
dell
'
astensionismo
:
occorreva
astenersi
dalle
elezioni
per
poter
meglio
preparare
la
rivoluzione
.
Ma
si
trattava
poi
di
una
preparazione
che
era
vista
in
termini
essenzialmente
educativi
e
propagandistici
,
sicché
Bordiga
per
questo
aspetto
fondamentale
non
si
distaccava
dalle
posizioni
massimalistiche
.
La
parola
d
'
ordine
dell
'
astensionismo
non
ebbe
grande
risonanza
all
'
interno
del
PSI
dove
,
nel
maggio
del
1919
aveva
cominciato
ad
operare
a
Torino
il
gruppo
dell
'
«
Ordine
Nuovo
»
.
Bordiga
attacca
subito
la
concezione
dei
«
consigli
»
contrapponendo
ad
essa
quella
del
partito
,
non
leninista
,
ma
inteso
come
un
nucleo
di
«
puri
»
,
ideologicamente
assai
coeso
,
ma
intorno
a
principi
assai
semplici
,
che
si
richiamavano
al
«
manifesto
dei
comunisti
»
;
un
partito
di
propagandisti
che
elaboravano
e
diffondevano
parole
d
'
ordine
,
intorno
alle
quali
si
sarebbero
raccolte
le
masse
al
momento
della
rivoluzione
.
In
realtà
,
in
quegli
anni
,
pur
ponendo
al
centro
della
sua
attenzione
i
«
consigli
»
Gramsci
era
più
vicino
di
Bordiga
alla
concezione
leninista
del
partito
.
Nel
congresso
di
Bologna
del
1919
le
posizioni
astensioniste
furono
nettamente
battute
.
Alla
constatazione
dell
'
impossibilità
di
portare
la
maggioranza
del
partito
socialista
sulle
sue
posizioni
,
apparsa
evidente
già
nel
dibattito
precongressuale
,
deve
essere
collegato
il
tentativo
di
Bordiga
di
entrare
in
rapporto
diretto
con
Lenin
comunicandogli
la
sua
decisione
di
fondare
un
partito
comunista
in
Italia
,
attraverso
due
lettere
che
furono
intercettate
dalla
polizia
.
E
'
a
queste
lettere
che
si
fa
risalire
la
priorità
di
Bordiga
nell
'
aver
posto
la
questione
del
partito
in
Italia
,
ma
quello
voluto
da
Bordiga
era
,
in
realtà
,
un
piccolo
partito
massimalista
,
che
avrebbe
dovuto
lanciare
rigide
parole
d
'
ordine
,
e
svolgere
un
'
intesa
propaganda
,
nell
'
attesa
dell
'
inizio
del
processo
rivoluzionario
,
di
cui
esso
avrebbe
poi
preso
la
direzione
.
Il
gruppo
bordighiano
non
si
poneva
il
problema
di
come
dare
avvio
al
movimento
,
di
come
intervenire
attivamente
in
esso
,
sicché
,
a
questo
proposito
si
può
parlare
dell
'
esistenza
di
forti
legami
fra
le
concezioni
bordighiane
di
quel
periodo
e
quelle
serratiane
.
In
realtà
il
solo
strumento
d
'
intervento
attivo
nel
processo
rivoluzionario
,
che
sia
stato
teorizzato
e
costruito
in
quegli
anni
furono
i
consigli
di
fabbrica
.
Ma
la
concezione
ordinovista
si
affermò
soprattutto
a
Torino
e
le
tesi
gramsciane
,
anche
se
ricevettero
l
'
approvazione
di
Lenin
alla
vigilia
del
II
congresso
dell
'
IC
,
rimasero
isolate
nel
PSI
.
La
sconfitta
del
movimento
di
occupazione
delle
fabbriche
accentuò
questo
isolamento
e
le
polemiche
che
precedettero
il
congresso
di
Livorno
,
anche
per
l
'
intervento
dell
'
Internazionale
,
si
accentrarono
intorno
alla
questione
dell
'
espulsione
dei
riformisti
.
Era
un
problema
che
Bordiga
aveva
posto
con
maggiore
insistenza
degli
altri
,
ed
egli
,
di
conseguenza
,
fu
in
quei
mesi
il
maggiore
antagonista
di
Serrati
e
diventò
poi
il
capo
del
Pcd
'
I
,
che
nacque
dalla
scissione
di
Livorno
.
I
primi
anni
di
vita
del
nuovo
partito
furono
fortemente
improntati
dalla
direzione
di
Bordiga
,
che
ottenne
l
'
approvazione
della
maggioranza
per
le
sue
tesi
al
congresso
di
Roma
del
1922
.
Le
difficilissime
condizioni
create
dall
'
affermarsi
del
fascismo
,
la
ferrea
disciplina
di
partito
rivoluzionario
,
la
popolarità
di
Bordiga
presso
la
base
resero
assai
lenta
la
nascita
di
un
gruppo
leninista
che
potesse
prevalere
.
Soltanto
nel
1923
,
per
iniziativa
di
Gramsci
,
ebbe
inizio
la
formazione
di
un
nuovo
gruppo
dirigente
,
le
cui
posizioni
però
,
come
mostra
la
conferenza
di
Como
del
1924
,
incontrarono
forti
resistenze
nel
partito
.
Quando
,
nel
1924
,
Bordiga
partecipò
al
V
congresso
dell
'
Internazionale
,
poteva
ancora
contare
sul
sostegno
di
una
parte
del
partito
comunista
italiano
.
Intervenendo
nella
discussione
sul
fascismo
affermò
che
si
era
trattato
solo
di
«
cambiamento
del
personale
governativo
della
classe
borghese
»
e
si
oppose
decisamente
ad
ogni
tattica
di
fronte
unico
così
come
si
era
già
opposto
alla
partecipazione
dei
comunisti
al
movimento
degli
arditi
del
popolo
.
Ma
il
congresso
dell
'
IC
insistette
affinché
i
comunisti
italiani
arrivassero
all
'
unità
con
i
«
terzinternazionalisti
»
guidati
da
Serrati
.
Bordiga
sembrò
accettarne
le
decisioni
,
ma
ritornato
in
Italia
riprese
la
lotta
per
l
'
affermazione
della
sua
linea
che
fu
definitivamente
sconfitta
solo
nel
gennaio
1926
al
congresso
di
Lione
.
Nel
febbraio
dello
stesso
anno
Bordiga
partecipò
al
VI
plenum
dell
'
esecutivo
dell
'
IC
,
scontrandosi
duramente
con
Stalin
.
Ancor
più
che
al
V
congresso
egli
apparve
come
il
maggior
rappresentante
della
sinistra
estrema
ed
il
discorso
che
vi
pronunciò
fu
,
secondo
il
Carr
,
«
l
'
unica
seria
opposizione
che
si
udì
durante
la
sessione
»
;
il
suo
intervento
fu
diretto
soprattutto
contro
le
concessioni
che
venivano
fatte
ai
contadini
dell
'
URSS
,
ed
in
esso
egli
riprese
tesi
dell
'
opposizione
interna
russa
,
ed
in
particolare
di
Trotzkj
.
Tornato
in
Italia
nel
novembre
dello
stesso
1926
,
Bordiga
che
era
stato
già
arrestato
e
processato
nel
1923
,
fu
nuovamente
arrestato
e
inviato
al
confino
.
Fu
liberato
nel
1930
.
Invitato
dal
partito
comunista
a
ritornare
alla
lotta
,
non
accettò
e
fu
espulso
.
Gli
ultimi
quarant
'
anni
della
vita
di
Amadeo
Bordiga
non
appartengono
alla
storia
del
movimento
operaio
ma
costituiscono
una
vicenda
privata
.