StampaQuotidiana ,
Oggi
a
Comiso
decine
di
migliaia
di
siciliani
e
con
essi
delegazioni
provenienti
da
ogni
parte
d
'
Italia
e
d
'
Europa
si
danno
appuntamento
per
una
grande
manifestazione
per
la
pace
e
il
disarmo
e
per
chiedere
che
alla
Sicilia
sia
evitato
il
destino
sciagurato
di
essere
trasformata
in
un
avamposto
nello
scontro
atomico
tra
i
due
blocchi
militari
contrapposti
.
La
scelta
dell
'
estremo
lembo
a
sud
della
Sicilia
per
la
costruzione
di
una
grande
base
di
missili
"
Cruise
"
ha
alimentato
una
polemica
sul
reale
bersaglio
degli
ordigni
atomici
che
vi
si
intendono
installare
.
Come
dimenticare
che
,
nei
giorni
immediatamente
successivi
all
'
annuncio
del
governo
italiano
di
costruire
la
base
a
Comiso
,
si
verificava
il
pericoloso
scontro
tra
aerei
americani
e
libici
nel
Golfo
della
Sirte
?
E
che
il
presidente
Reagan
dichiarava
,
in
quella
occasione
,
di
aver
voluto
mostrare
i
muscoli
al
colonnello
Gheddafi
?
E
che
,
infine
,
quest
'
ultimo
,
replicando
aspramente
,
chiamava
anche
in
causa
l
'
Italia
proprio
per
la
progettata
base
di
Comiso
?
L
'
assassinio
del
presidente
egiziano
Sadat
ha
portato
ora
nuovi
elementi
di
inquietudine
e
di
destabilizzazione
in
un
'
area
alle
soglie
di
casa
nostra
,
sempre
più
gravata
da
minacce
che
possono
da
un
momento
all
'
altro
precipitare
e
innescare
processi
incontrollabili
.
Sentiamo
così
avvicinarsi
i
rischi
che
dai
focolai
di
guerra
del
Medio
Oriente
si
estendono
al
Mediterraneo
.
Nasce
da
questa
realtà
il
bisogno
di
non
risparmiare
sforzi
e
iniziative
che
,
riducendo
la
tensione
in
quest
'
area
,
contribuiscano
alla
ripresa
di
quei
negoziati
da
cui
dipende
la
causa
della
pace
nel
mondo
.
L
'
Italia
può
e
deve
giocare
un
ruolo
decisivo
perchè
il
Mediterraneo
diventi
nel
suo
complesso
un
mare
di
pace
,
che
aiuti
la
prospettiva
della
distensione
e
nello
stesso
tempo
quella
di
un
nuovo
ordine
internazionale
fondato
sul
progresso
e
l
'
eliminazione
degli
squilibri
tra
nord
e
sud
del
mondo
.
Proprio
in
questa
visione
la
Sicilia
può
assolvere
la
funzione
di
ponte
nel
dialogo
fra
le
nazioni
che
si
affacciano
sul
Mediterraneo
.
Non
si
può
certo
sostenere
che
la
costruzione
della
base
di
Comiso
vada
in
questa
direzione
.
Anzi
trasformerebbe
la
nostra
isola
in
un
polo
di
aggravamento
delle
tensioni
in
questo
mare
e
in
bersaglio
predestinato
nello
scontro
tra
i
blocchi
contrapposti
.
Il
popolo
siciliano
dirà
,
oggi
,
a
Comiso
che
intende
rifiutare
questo
orrendo
destino
.
La
Sicilia
ha
una
storia
millenaria
interessata
di
tragedie
e
di
sofferenze
inaudite
.
Essa
è
stata
più
volte
terra
di
conquista
e
il
suo
popolo
ha
subito
le
oppressioni
più
brutali
,
il
cui
retaggio
si
è
espresso
in
miseria
e
arretratezza
.
La
conquista
dello
Statuto
dell
'
autonomia
,
nel
quadro
della
Costituzione
repubblicana
,
frutto
della
lotta
antifascista
e
della
guerra
di
liberazione
,
aveva
aperto
una
fase
di
progresso
civile
e
democratico
del
popolo
siciliano
.
Questo
sviluppo
,
conquistato
con
grandi
lotte
di
popolo
,
è
ora
in
crisi
.
Negli
ultimi
anni
in
Sicilia
sono
accaduti
dei
fatti
gravissimi
.
Il
potere
mafioso
ha
rialzato
la
testa
e
abbiamo
assistito
ad
una
sequenza
drammatica
di
omicidi
politici
culminati
nell
'
assassinio
del
presidente
della
Regione
Piersanti
Mattarella
.
Da
quel
momento
si
è
accelerato
il
processo
di
degradazione
della
vita
politica
e
delle
stesse
istituzioni
autonomistiche
.
Il
già
insufficiente
apparato
produttivo
dell
'
isola
è
duramente
scosso
dalla
crisi
economica
mentre
lo
Stato
si
dimostra
sempre
più
impotente
di
fronte
alla
violenza
criminale
e
mafiosa
che
ogni
giorno
semina
terrore
e
morte
.
E
come
non
vedere
il
pericolo
che
la
trasformazione
della
Sicilia
in
una
gigantesca
base
di
guerra
spingerebbe
alle
estreme
conseguenze
i
processi
degenerativi
già
così
allarmanti
?
Il
nostro
no
alla
installazione
a
Comiso
della
base
atomica
tende
ad
impedire
un
avvenire
davvero
oscuro
per
il
popolo
siciliano
.
Lo
dico
convinto
che
questo
oggi
sia
un
obiettivo
giusto
e
anche
realistico
.
Il
30
novembre
inizieranno
a
Ginevra
le
trattative
tra
URSS
e
USA
e
al
primo
punto
dell
'
agenda
vi
è
la
questione
degli
euromissili
.
La
conclusione
positiva
della
trattativa
-
a
cui
tutti
devono
lavorare
-
deve
riguardare
la
fissazione
di
un
equilibrio
al
più
basso
livello
possibile
dei
missili
contrapposti
:
gli
SS-20
sovietici
e
i
nuovi
missili
americani
nell
'
Europa
occidentale
.
Questo
livello
di
equilibrio
potrebbe
essere
la
"
soluzione
zero
"
,
cioè
la
non
installazione
dei
Cruise
,
bilanciata
da
misure
di
pari
significato
per
gli
SS-20
.
Ecco
perchè
è
raggiungibile
l
'
obiettivo
di
impedire
la
costruzione
della
base
a
Comiso
.
Chiedere
,
come
noi
facciamo
oggi
,
di
sospendere
l
'
inizio
dei
lavori
della
costruzione
della
base
è
il
modo
più
giusto
ed
efficace
per
il
popolo
siciliano
di
premere
perchè
la
trattativa
di
Ginevra
abbia
uno
sbocco
positivo
.
Quello
di
oggi
,
è
pertanto
,
il
primo
atto
di
una
mobilitazione
che
nei
prossimi
mesi
dovrà
via
via
allargarsi
come
una
grande
fiumana
di
uomini
e
donne
,
di
giovani
e
anziani
di
ogni
ceto
sociale
e
di
ogni
fede
pubblica
e
religiosa
.
Noi
comunisti
vogliamo
essere
soltanto
una
componente
di
questo
grande
movimento
unitario
e
opereremo
,
con
sempre
maggiore
consapevolezza
,
perchè
altre
forze
democratiche
,
superando
incomprensioni
e
strumentalizzazioni
,
scendano
in
campo
per
dare
il
loro
contributo
originale
a
questa
lotta
decisiva
per
l
'
avvenire
del
popolo
siciliano
e
per
la
salvezza
della
pace
nel
mondo
.