StampaQuotidiana ,
Torino
,
10
.
Torino
,
la
violenza
,
il
terrorismo
.
Sulla
pelle
di
questa
città
ci
siamo
esercitati
tutti
per
anni
.
Adesso
proviamo
ad
ascoltare
qualche
voce
di
chi
sta
dentro
Torino
e
dentro
le
sue
paure
.
Oggi
parla
un
caposquadra
della
FIAT
Mirafiori
.
«
Dei
sessantuno
operai
licenziati
non
voglio
dir
niente
.
Dopo
,
lei
capirà
la
mia
ragione
.
Su
tutto
il
resto
,
invece
,
sono
disposto
a
parlare
perché
penso
sia
utile
conoscere
come
vanno
le
faccende
in
FIAT
.
In
cambio
le
chiedo
una
cosa
sola
:
non
dia
i
miei
dati
personali
e
non
mi
descriva
.
Dica
soltanto
che
ho
una
quarantina
di
anni
e
che
sono
uno
dei
duemila
capisquadra
di
Mirafiori
.
Lei
conosce
la
fabbrica
?
No
?
Allora
le
spiego
la
piramide
gerarchica
.
C
'
è
l
'
operaio
,
poi
l
'
intermediario
,
il
caposquadra
,
il
caporeparto
,
il
capofficina
,
su
su
sino
al
direttore
.
Come
vede
,
io
sto
al
primo
gradino
dei
capi
,
guadagno
sulle
seicentomila
lire
al
mese
e
ho
vent
'
anni
di
FIAT
sulle
spalle
.
In
FIAT
ho
imparato
tutto
e
la
FIAT
è
stata
la
mia
prima
famiglia
.
Oggi
per
me
non
è
più
niente
.
Oggi
io
sto
in
fabbrica
dalle
nove
alle
undici
ore
al
giorno
.
E
ogni
giorno
mi
domando
:
a
fare
che
cosa
?
Lei
avrà
sentito
parlare
di
programmi
produttivi
,
di
qualità
della
produzione
.
Bene
,
nell
'
ambito
della
mia
squadra
dovrei
occuparmi
di
questo
.
Arrivo
all
'
inizio
del
mio
turno
,
conto
gli
operai
che
lavorano
con
me
,
so
che
per
fare
un
certo
prodotto
occorrono
tot
operai
,
so
che
,
per
essere
venduto
,
il
prodotto
dev
'
essere
affidabile
,
ossia
avere
una
certa
qualità
.
Insomma
,
faccio
l
'
interesse
dell
'
azienda
che
mi
paga
.
Non
è
una
mia
pretesa
:
è
una
necessità
.
In
un
'
altra
epoca
avrei
detto
:
è
il
mio
dovere
.
Le
aziende
stanno
in
piedi
solo
se
il
lavoro
è
fatto
bene
,
e
tutta
la
baracca
,
sì
,
il
paese
,
si
regge
se
le
aziende
funzionano
.
Questo
ho
imparato
in
venti
anni
di
lavoro
.
E
questo
ho
fatto
per
molto
tempo
.
Adesso
non
lo
faccio
più
.
Lei
mi
chiede
:
è
colpa
degli
operai
?
Io
le
rispondo
così
.
Prendiamo
cento
operai
di
Mirafiori
.
Trenta
non
vogliono
saperne
né
di
sindacato
né
di
niente
:
la
fabbrica
è
un
posto
dove
purtroppo
bisogna
faticare
e
basta
.
Altri
trenta
vogliono
una
politica
sindacale
democratica
e
giusta
.
Venti
-
venticinque
sono
in
balia
della
prima
aria
che
tira
e
non
sanno
da
che
parte
stare
.
E
su
questi
premono
gli
ultimi
quindici
che
sono
estremisti
e
cercano
ogni
occasione
per
rompere
i
coglioni
,
per
non
lavorare
e
per
non
far
lavorare
.
Quindici
sono
pochi
,
ma
bastano
per
far
casino
se
gli
altri
non
reagiscono
.
È
una
minoranza
che
però
fa
quello
che
vuole
.
Il
loro
nemico
è
il
primo
capo
che
hanno
sottomano
,
il
caposquadra
.
È
lui
il
centro
del
bersaglio
,
quasi
fosse
la
controfigura
dell
'
Agnelli
.
Tu
insisti
per
fare
andare
avanti
il
lavoro
,
per
ottenere
la
quantità
e
la
qualità
necessarie
.
E
loro
,
soprattutto
quelli
giovani
,
gli
ultimi
assunti
,
goccia
dopo
goccia
,
riempiono
il
tuo
vaso
.
Capo
,
non
rompere
,
o
ti
facciamo
sciopero
.
Capo
,
vaffanculo
.
Capo
,
sei
un
bastardo
,
guarda
che
ti
conosco
,
so
dove
stai
e
ti
prendo
fuori
di
qui
.
Capo
sei
un
fascista
,
ti
faremo
camminare
in
carrozzella
.
Capo
,
non
fare
rapporto
in
direzione
,
altrimenti
...
Bisogna
subire
.
C
'
è
chi
subisce
piegandosi
a
gesti
meschini
.
Qualche
volta
è
capitato
anche
a
me
.
In
certi
momenti
,
poi
,
c
'
è
la
caccia
al
capo
.
Le
giunge
nuovo
?
Io
me
la
sono
sempre
cavata
,
non
mi
hanno
mai
buttato
fuori
.
E
sa
perché
?
Quando
arrivava
il
corteo
interno
,
ho
sempre
tagliato
la
corda
.
Ma
ho
vissuto
momenti
neri
,
a
vedere
gli
amici
sballottati
qua
e
là
con
la
bandiera
rossa
in
mano
,
e
io
dovevo
rimanere
nascosto
e
inerte
per
non
essere
costretto
a
fare
come
loro
.
Infine
ci
sono
le
gocce
che
cadono
fuori
dalla
fabbrica
,
a
casa
.
Le
telefonate
mafiose
:
cerca
di
contenerti
,
sta
dalla
parte
degli
operai
...
oppure
le
minacce
alla
moglie
:
guardi
che
quel
porco
di
suo
marito
prima
o
poi
glielo
facciamo
fuori
.
A
me
è
sempre
andata
bene
,
non
mi
hanno
nemmeno
bruciata
la
macchina
,
anche
perché
cambio
sempre
posteggio
e
strada
.
Però
gomme
tagliate
e
auto
incendiate
sono
all
'
ordine
del
giorno
.
Per
non
parlare
del
resto
:
i
colleghi
feriti
,
voi
scrivete
azzoppati
come
se
si
trattasse
di
vitelli
e
invece
sono
uomini
condannati
per
tutta
la
loro
restante
vita
.
E
poi
i
dirigenti
ammazzati
dalle
bande
,
l
'
ultimo
Ghiglieno
.
Così
,
mese
dopo
mese
,
la
mia
vita
è
cambiata
.
Una
volta
tornavo
a
casa
e
mi
riposavo
o
stavo
coi
figli
o
facevo
dell
'
altro
lavoro
.
Adesso
penso
soltanto
a
ricaricarmi
di
energia
per
affrontare
la
battaglia
del
giorno
dopo
in
FIAT
.
Anche
di
dentro
sono
cambiato
.
Si
metta
al
mio
posto
,
al
posto
di
uno
che
sul
lavoro
se
fa
una
cosa
gli
dicono
:
bastardo
,
sbagli
;
e
se
ne
fa
un
'
altra
gli
dicono
sempre
:
bastardo
,
sbagli
.
Dai
e
dai
,
come
fa
a
non
sorgerti
il
dubbio
che
forse
davvero
c
'
è
qualcosa
in
te
che
non
va
,
che
non
sei
più
la
persona
di
prima
?
E
soprattutto
in
fabbrica
che
ti
accorgi
del
tuo
cambiamento
.
Lo
abbiamo
visto
quando
hanno
assassinato
Ghiglieno
.
Ci
siamo
trovati
in
un
gruppo
di
capi
e
ci
siamo
chiesti
:
che
facciamo
?
fino
a
quando
durerà
?
dobbiamo
adoperarci
ancora
per
tenere
in
piedi
quest
'
azienda
?
Abbiamo
risposto
di
sì
,
ma
era
chiaro
che
in
tutti
c
'
era
la
voglia
contraria
,
la
voglia
di
mollare
.
Anzi
,
per
dire
le
cose
come
stanno
,
non
si
tratta
più
di
voglia
.
Noi
capi
abbiamo
mollato
.
Manca
solo
che
ci
mettiamo
in
mutua
,
ma
è
come
se
lo
fossimo
.
Lo
so
che
se
poi
il
cliente
ha
il
freno
che
non
gli
funziona
o
il
pistone
rigato
,
la
colpa
è
anche
nostra
ma
ormai
è
difficile
comportarci
secondo
le
regole
.
Non
ci
crede
?
Venga
in
fabbrica
.
Se
vedo
un
operaio
che
prende
a
calci
un
pezzo
,
sono
in
grado
di
fare
una
cosa
sola
:
aspettare
un
po
'
e
poi
raccoglierlo
io
.
E
se
mi
accorgo
che
uno
il
pezzo
se
lo
ruba
via
?
Mi
giro
dall
'
altra
parte
per
non
vedere
.
La
denuncia
?
Ma
in
che
mondo
vive
lei
?
Possiamo
solo
ingoiare
.
Questa
sta
diventando
una
fabbrica
di
merda
.
Le
sembra
un
'
espressione
troppo
forte
?
Guardi
,
se
lei
mi
chiedesse
di
definire
la
FIAT
oggi
,
non
troverei
un
termine
dispregiativo
sufficiente
.
Lo
scriva
pure
chiaro
.
Ma
lo
sa
che
nelle
vetture
e
nei
cassoni
troviamo
i
preservativi
usati
?
Dire
che
è
un
casino
è
dire
poco
.
E
voi
dei
giornali
non
avete
mai
raccontato
la
verità
.
Come
si
può
resistere
?
Mi
scusi
se
uso
una
parola
difficile
:
a
volte
mi
sento
spersonalizzato
,
completamente
.
Anche
fuori
dalla
FIAT
mi
sento
così
.
Quando
qualcuno
mi
domanda
chi
sono
e
che
lavoro
faccio
,
non
so
come
rispondere
.
Sono
un
capo
?
No
,
non
lo
sono
più
.
Non
sono
più
niente
.
Sono
soltanto
uno
che
fa
male
il
proprio
lavoro
,
anzi
,
uno
che
non
sa
più
qual
è
il
suo
lavoro
.
Decisioni
ne
posso
prendere
quasi
zero
.
Punire
non
posso
,
perché
se
punisco
corro
il
rischio
di
farmi
sparare
.
Premiare
nemmeno
.
A
volte
un
operaio
mi
dice
:
d
'
accordo
,
non
puoi
prendere
provvedimenti
contro
quel
lavativo
che
non
fa
niente
;
dà
almeno
un
premio
a
me
che
lavoro
.
Ma
nemmeno
questo
posso
più
farlo
.
In
fabbrica
ormai
siamo
tutti
uguali
,
tutti
appiattiti
.
Lama
in
televisione
parla
di
premiare
la
professionalità
.
Io
vorrei
che
Lama
venisse
qui
in
FIAT
e
stesse
a
Mirafiori
una
settimana
per
vedere
qual
è
la
realtà
.
Le
colpe
del
sindacato
sono
grandi
.
Si
è
servito
degli
elementi
più
accesi
per
prendere
un
certo
potere
dieci
anni
fa
.
Mi
va
bene
.
Avrei
fatto
così
anch
'
io
.
Ma
poi
il
sindacato
avrebbe
dovuto
liberarci
di
questi
elementi
e
non
c
'
è
riuscito
.
Anzi
,
gli
è
corso
dietro
.
No
,
non
sono
più
iscritto
al
sindacato
.
E
se
in
fabbrica
non
lo
critico
apertamente
,
è
solo
per
paura
.
Ho
degli
estremisti
in
squadra
e
non
voglio
finire
al
traumatologico
.
Però
non
pensi
che
io
sia
di
destra
.
Tutt
'
altro
.
Sono
ancora
giovane
.
Ho
un
diploma
.
Cerco
di
ragionare
e
ogni
giorno
leggo
due
giornali
,
la
«
Stampa
»
e
1'«Unità»
,
per
fare
il
confronto
.
Capisco
che
al
pugno
duro
di
una
volta
non
si
torna
più
,
era
ingiusto
e
comunque
oggi
sarebbe
impossibile
.
E
la
parola
«
intimidire
»
mi
fa
paura
.
Per
troppi
anni
,
in
FIAT
,
l
'
operaio
è
stato
intimidito
.
Ma
adesso
quelli
che
vogliono
lavorare
,
e
sono
ancora
tanti
,
non
respirano
più
.
A
volte
c
'
è
da
esser
disperati
.
E
io
mi
domando
:
come
mai
nessuno
interviene
?
Poi
,
se
guardo
fuori
dalla
FIAT
,
mi
do
la
risposta
da
solo
:
ma
chi
mai
potrebbe
avere
l
'
autorità
per
intervenire
?
Mio
nonno
diceva
:
il
pesce
puzza
sempre
dalla
testa
.
E
la
testa
del
paese
è
marcia
.
Il
nostro
sistema
politico
fa
spavento
.
Per
spiegarmi
,
le
faccio
un
confronto
con
la
fabbrica
.
Se
devo
rimproverare
un
operaio
che
arriva
in
ritardo
,
dopo
le
sei
,
bisogna
che
io
stia
in
fabbrica
prima
delle
sei
.
Ma
se
mi
alzo
alle
sette
,
non
ho
più
i
titoli
per
richiamare
uno
al
suo
dovere
.
Così
è
per
Roma
.
Se
la
testa
del
Paese
non
si
mette
a
posto
,
non
ridiventa
pulita
e
non
fa
il
suo
dovere
,
che
cosa
si
può
pretendere
dalla
base
?
A
questo
punto
,
devo
chiudere
lo
sfogo
parlando
ancora
di
me
.
Per
prima
cosa
,
le
dico
che
Torino
ormai
mi
fa
paura
.
Non
voglio
più
abitare
a
Torino
.
Appena
potrò
,
me
ne
andrò
a
stare
via
.
La
seconda
cosa
è
che
anche
continuare
nel
lavoro
di
oggi
mi
fa
paura
.
Ma
perché
lo
chiamo
ancora
lavoro
?
Ogni
giorno
,
quando
entro
a
Mirafiori
,
mi
sembra
di
andare
ad
un
posto
di
combattimento
.
Chiederò
di
essere
trasferito
in
un
ufficio
.
Lo
hanno
già
fatto
altri
miei
colleghi
,
lo
farò
anch
'
io
.
Non
voglio
più
avere
responsabilità
.
Non
voglio
più
fare
il
capo
.
Voglio
solo
ubbidire
e
basta
.
Così
potrò
vivere
senza
rischiare
l
'
attentato
o
l
'
esaurimento
nervoso
.
Scriva
pure
che
ho
rifiutato
una
promozione
.
E
scriva
che
sono
prontissimo
a
rinunciare
ad
una
parte
della
paga
per
essere
più
sicuro
in
fabbrica
e
fuori
.
Subito
.
Da
domani
mattina
.
Mia
moglie
,
anzi
,
mi
spinge
a
lasciare
la
FIAT
.
Mi
dice
sempre
:
licenziati
,
io
lavoro
e
un
posto
poi
lo
troverai
.
Sono
quasi
pronto
a
fare
anche
questo
e
non
è
detto
che
non
lo
faccia
presto
.
Del
resto
,
che
gusto
c
'
è
a
rimanere
?
La
FIAT
è
un
ammalato
che
può
morire
da
un
giorno
all
'
altro
.
E
noi
stiamo
qui
a
guardarla
,
dirigenti
e
capi
,
tutti
impotenti
allo
stesso
modo
.
In
FIAT
non
comanda
più
nessuno
,
mentre
fuori
le
pistole
sparano
.
Detto
questo
,
è
detto
tutto
.
Mi
costa
confessarlo
.
Quando
sono
entrato
in
FIAT
vent
'
anni
fa
,
immaginavo
tutto
diverso
.
Oggi
credo
di
avere
ancora
molto
equilibrio
,
ma
mi
sento
un
uomo
colpito
da
un
'
umiliazione
continua
.
Sì
,
umiliato
è
la
parola
giusta
.
Umiliato
e
quasi
prigioniero
in
una
gabbia
,
la
gabbia
di
Mirafiori
.
Lei
penserà
che
sono
un
vigliacco
.
Ma
l
'
unico
desiderio
che
in
questo
momento
ho
è
quello
di
sottrarmi
all
'
umiliazione
e
di
uscire
dalla
gabbia
.
Uscire
e
poter
dire
,
finalmente
:
adesso
respiro
»
.