StampaQuotidiana ,
Quando
molti
anni
fa
,
essendo
democristiani
,
dirigevamo
l
'
edizione
milanese
de
"
Il
Popolo
"
,
contavamo
tra
i
più
autorevoli
collaboratori
il
prof.
Giordano
Dell
'
Amore
,
che
fino
da
allora
era
si
può
dire
già
tutto
:
professore
universitario
(
docente
di
tecnica
bancaria
,
che
è
una
materia
leggiadrissima
,
il
cui
più
arduo
impegno
scientifico
consiste
nell
'
insegnare
come
si
fanno
in
fretta
quei
vispi
uccellini
che
i
ragionieri
usano
apporre
accanto
alle
cifre
per
indicare
che
le
hanno
"
spuntate
"
)
,
Dell
'
Amore
era
anche
presidente
della
Cassa
di
Risparmio
,
consigliere
presso
gli
ospedali
civici
,
membro
del
Comitato
provinciale
DC
e
simpatizzante
dell
'
Arma
dei
Bersaglieri
.
In
quei
tempi
,
se
non
ricordiamo
male
,
insisteva
per
essere
assunto
come
primo
ballerino
della
Scala
.
(
Onestamente
,
non
possiamo
dire
se
abbia
poi
ottenuto
il
posto
,
ma
siamo
certi
che
anche
lì
si
sarebbe
fatto
onore
)
.
Usava
allora
un
tranquillante
-
sonnifero
di
nome
Sedobrol
e
in
redazione
tutti
chiamavano
Dell
'
Amore
"
Giordanobrol
"
.
Quando
arrivava
un
suo
pezzo
e
ce
lo
portavano
,
l
'
usciere
del
giornale
veniva
a
chiudere
la
finestra
,
posava
sul
nostro
tavolo
un
thermos
con
l
'
acqua
per
la
notte
e
ci
domandava
cordiale
e
premuroso
a
che
ora
desideravamo
essere
svegliati
.
Tutti
gli
articoli
di
questo
nostro
illustre
amico
cominciavano
così
:
"
Parleremo
oggi
della
bilancia
dei
pagamenti
...
"
e
la
ragione
di
questa
insistenza
era
che
l
'
ottimo
"
Giordanobrol
"
sapeva
che
a
questo
punto
non
c
'
era
nessuno
che
non
si
assopisse
,
donde
la
necessità
di
riprendere
ogni
volta
l
'
argomento
.
Una
volta
provammo
a
resistere
e
tentammo
di
proseguire
nella
lettura
,
ma
vedemmo
con
stupore
che
il
resto
del
foglio
,
fino
alla
fine
,
era
bianco
.
Dell
'
Amore
si
era
addormentato
anche
lui
.
Ci
sia
consentito
di
rievocare
affettuosamente
"
Giordanobrol
"
oggi
che
si
è
recato
presso
il
giudice
per
dichiarare
che
lui
nella
distribuzione
dei
fondi
neri
da
parte
dell
'
Italcasse
non
c
'
entra
per
nulla
.
Ne
siamo
sicuri
:
dormiva
.
E
l
'
eminente
professore
degli
uccellini
ha
anche
affermato
che
i
bilanci
della
Italcasse
erano
tutti
ineccepibili
,
controllati
rigorosamente
dai
sindaci
e
dal
personale
specializzato
della
Banca
d
'
Italia
.
Dallo
studio
del
magistrato
,
finita
la
sua
deposizione
,
si
è
notato
che
il
prof.
Dell
'
Amore
è
uscito
in
punta
di
piedi
,
tenendo
l
'
indice
sulla
bocca
a
raccomandare
il
silenzio
.
Filtrava
dalla
stanza
del
giudice
un
lievissimo
russare
e
tutti
sanno
che
in
casi
come
questi
è
d
'
obbligo
il
segreto
dormitorio
.
StampaQuotidiana ,
Noi
siamo
tra
coloro
che
non
finiranno
mai
di
rimpiangere
il
tempo
,
neppure
tanto
lontano
,
in
cui
a
Jader
Jacobelli
,
direttore
delle
"
Tribune
"
televisive
,
politiche
,
elettorali
,
sindacali
e
via
trasmettendo
,
erano
lasciati
più
ampi
poteri
per
organizzare
questo
genere
di
manifestazioni
.
Adesso
,
se
non
abbiamo
capito
male
quanto
lo
stesso
Jacobelli
ha
comunicato
più
volte
,
chi
decide
temi
,
strutture
,
limiti
e
orari
delle
"
Tribune
"
è
la
Commissione
parlamentare
di
vigilanza
,
organismo
notoriamente
privo
di
gente
(
salvo
rarissime
eccezioni
)
che
si
intenda
di
politica
,
sicché
queste
trasmissioni
sono
diventate
un
disastro
.
Ripetitive
,
futili
e
noiose
.
Vengono
trasmesse
a
tarda
ora
,
cominciano
in
ritardo
e
in
ritardo
finiscono
.
Se
si
escludono
i
partecipanti
comunisti
,
che
ormai
dicono
con
assoluta
chiarezza
come
la
pensano
e
ciò
che
vogliono
,
tutti
gli
altri
si
aggirano
in
cerca
di
parole
come
se
tentassero
invano
di
trovare
l
'
interruttore
della
luce
in
una
stanza
buia
,
e
le
"
Tribune
"
sembrano
diventate
il
ritrovo
degli
stanchi
di
vivere
.
Alla
fine
c
'
è
sempre
un
ascoltatore
sveglio
che
avverte
:
"
È
finita
"
.
Se
mancasse
lui
,
intere
famiglie
dormirebbero
tutta
la
notte
in
salotto
.
La
"
Tribuna
"
dell
'
altro
ieri
sera
(
guidata
da
Giorgio
Cingoli
,
interroganti
i
giornalisti
Fischer
della
"
Frankfurter
Zeitung
"
,
Alfonso
Madeo
,
direttore
de
"
L
'
Ora
"
e
Gaetano
Scardocchia
del
"
Corriere
della
Sera
"
)
è
stata
secondo
noi
caratterizzata
dalla
partecipazione
,
per
la
DC
,
dell
'
on.
Giancarlo
Tesini
,
membro
(
pensate
come
sono
ridotti
)
della
Direzione
scudocrociata
,
del
quale
nessuno
al
mondo
saprà
mai
che
cosa
abbia
detto
.
Questo
segreto
,
fra
moltissimi
anni
,
scenderà
nella
tomba
con
lui
.
L
'
on.
Tesini
possiede
un
requisito
raro
:
ha
le
parole
,
per
così
dire
,
mattiniere
e
il
pensiero
pigro
.
Succede
così
che
i
detti
gli
escono
dalla
bocca
assai
prima
che
li
abbia
pensati
,
e
una
volta
emessi
la
prima
cosa
della
quale
si
persuadono
è
che
il
raziocinio
è
del
tutto
inutile
.
Tesini
,
a
giudicare
da
quanto
gli
serve
,
deve
avere
ancora
il
cervello
nuovo
,
e
la
sua
esistenza
dimostra
che
siamo
tutti
prefabbricati
,
perché
se
Iddio
ci
facesse
uno
alla
volta
con
quest
'
uomo
l
'
encefalo
se
lo
poteva
risparmiare
.
Tolto
l
'
on.
Tesini
,
la
nostra
attenzione
è
stata
attratta
dall
'
on.
Bozzi
,
che
rappresenta
i
liberali
,
e
sembra
sempre
seduto
su
un
"
tilbury
"
.
Egli
è
l
'
ultimo
esemplare
di
un
tipo
umano
,
il
viveur
,
che
i
giovani
non
conoscono
più
.
Siamo
sicuri
che
,
in
segreto
,
l
'
on.
Bozzi
rimpiange
il
"
tabarin
"
e
ha
una
barba
"
Black
and
Decker
"
,
buona
per
molti
usi
:
per
spazzolare
gli
abiti
,
per
dare
la
polvere
ai
mobili
,
per
lucidarsi
le
scarpe
.
Se
ingigantisse
,
potrebbe
servire
anche
il
lavaggio
rapido
delle
macchine
.
Il
presidente
del
PLI
come
idee
non
ci
interessa
,
ma
come
barba
confessiamo
che
ci
piacerebbe
averlo
in
casa
.
StampaQuotidiana ,
I
religiosi
dell
'
Ordine
dei
trappisti
,
che
osservano
,
se
non
siamo
male
informati
,
una
strettissima
clausura
,
consumano
una
frugalissima
cena
alle
sei
del
pomeriggio
(
ore
18
)
,
poi
si
recano
in
muta
processione
alla
cappella
del
convento
dove
recitano
in
coro
le
preghiere
della
sera
,
dopo
di
che
si
ritirano
nelle
loro
celle
e
,
spenta
ogni
luce
,
taciuta
ogni
voce
,
cessato
ogni
gesto
,
quei
santi
uomini
cadono
in
un
profondo
sonno
,
dal
quale
saranno
svegliati
alle
tre
per
le
preghiere
della
notte
volute
dalla
regola
.
È
a
quest
'
ora
che
la
Curia
generalizia
dei
trappisti
vorrebbe
che
fossero
trasmesse
le
"
Tribune
politiche
"
televisive
e
la
commissione
parlamentare
di
vigilanza
,
che
ne
esercita
,
come
tutti
desolatamente
sanno
,
la
suprema
regia
,
pare
propensa
ad
accogliere
la
richiesta
,
ma
,
desiderando
saggiamente
procedere
per
gradi
,
ha
iniziato
l
'
altro
ieri
una
prima
felicissima
prova
.
La
"
Tribuna
"
di
mercoledì
sera
(
guidata
da
Giorgio
Cingoli
,
che
impersonava
il
simbolo
delle
zone
depresse
,
interroganti
i
colleghi
Walser
della
"
Tages
Anzeiger
"
e
Granchi
del
"
Geniale
"
,
partecipanti
i
delegati
di
sei
partiti
:
radicale
,
demoproletario
,
sud
-
tiroler
V.P.
,
MSI
,
indipendenti
di
sinistra
e
socialista
)
è
cominciata
con
mezz
'
ora
di
ritardo
dopo
non
uno
ma
due
spettacoli
cinematografici
(
per
la
verità
il
secondo
,
una
sorta
di
antologia
dedicata
ai
film
di
Francesco
Rosi
,
è
stato
interessantissimo
)
e
si
è
svolta
sotto
il
segno
della
stanchezza
e
dello
scoramento
.
Domande
fiacche
e
vaghe
,
risposte
elusive
e
generiche
da
parte
di
tutti
,
se
si
fa
eccezione
per
l
'
indipendente
di
sinistra
on.
Spinelli
,
che
ha
concretamente
affrontato
il
tema
del
giorno
:
quello
della
data
delle
elezioni
.
Spinelli
ha
detto
con
chiarezza
che
celebrare
lo
stesso
giorno
le
due
prove
elettorali
,
quella
nazionale
e
quella
europea
,
sarebbe
un
errore
.
Sono
state
,
queste
sue
,
le
sole
parole
dirette
,
comprensibili
e
chiare
di
tutta
la
serata
.
Tutti
gli
altri
hanno
vagato
come
i
nautili
dell
'
abate
Zanella
,
compreso
il
socialista
Signorile
,
il
quale
era
talmente
sfinito
che
,
avendo
Cingoli
fatto
segno
di
concludere
,
ha
interrotto
di
botto
il
suo
dire
e
non
ha
neanche
finito
la
parola
che
stava
pronunciando
:
"
Noi
socialisti
pen
...
"
e
lì
si
è
fermato
.
Forse
voleva
dire
"
pensiamo
"
ma
francamente
stentiamo
a
crederlo
.
Pare
che
prima
o
poi
la
"
Tribuna
"
avrà
unsolo
ascoltatore
:
un
tale
di
Enna
che
da
quattro
anni
,
per
quante
cure
ubbia
seguito
,
non
riesce
più
a
dormire
.
I
medici
si
sono
mostrati
concordi
nel
consigliargli
quest
'
ultimo
tentativo
.
StampaQuotidiana ,
Questa
nota
è
,
in
un
certo
senso
,
obbligata
,
perché
avendo
dedicato
il
corsivo
di
ieri
alla
"
Tribuna
"
televisiva
di
mercoledì
,
non
crediamo
di
poter
passare
sotto
silenzio
quella
dell
'
altro
ieri
sera
che
ne
ha
rappresentato
,
per
così
dire
,
la
conclusione
.
La
quale
è
stata
diretta
da
Luca
Di
Schiena
,
interroganti
i
giornalisti
Navarro
Valls
dell
'
ABC
di
Madrid
e
Vittorio
Bruno
del
Secolo
XIX
e
partecipanti
i
delegati
dei
partiti
liberale
,
repubblicano
,
socialdemocratico
,
demonazionale
,
comunista
e
democristiano
.
Ci
dispiace
di
non
ricordare
il
nome
del
regista
di
queste
"
Tribune
"
,
ma
siamo
sicuri
che
è
bravo
ed
è
un
burlone
perché
ha
avuto
l
'
idea
,
questa
volta
,
di
aprire
i
primi
piani
dei
politici
intervenuti
mostrandoci
la
faccia
dell
'
on.
Malagodi
,
come
al
solito
,
anzi
più
del
solito
,
ilare
,
giulivo
,
cordiale
.
Per
un
difetto
dell
'
audio
,
evidentemente
,
non
si
è
sentita
in
quel
momento
la
sua
voce
,
ma
tutti
hanno
visto
che
gridava
:
"
Allegria
,
allegria
"
.
L
'
esistenza
del
presidente
onorario
del
PLI
serve
a
dimostrarci
,
non
fosse
altro
,
che
anche
i
funerali
sono
una
cosa
gioconda
.
Tra
tutti
gli
intervenuti
,
quegli
che
più
ci
è
piaciuto
è
stato
il
rappresentante
del
PSDI
,
che
,
se
non
abbiamo
capito
male
,
si
chiama
Puletti
.
Non
è
deputato
,
non
è
senatore
(
a
quanto
ci
risulta
)
e
non
ha
un
nome
proprio
perché
non
gli
occorre
.
Di
Puletti
deve
esserci
soltanto
lui
:
quando
Dio
lo
ha
visto
nato
deve
essersi
detto
:
"
Di
questi
non
ne
faccio
più
"
e
ha
rotto
lo
stampo
.
Ricercato
dagli
antropologi
,
che
sono
i
più
temuti
concorrenti
dei
filatelici
,
Puletti
è
il
Paganini
del
PSDI
:
parla
con
la
testa
inclinata
a
sinistra
come
se
appoggiasse
la
guancia
a
un
violino
ed
è
l
'
ultimo
italiano
che
porta
il
gilè
,
Nessuno
ha
capito
ciò
che
Puletti
abbia
detto
,
ma
non
importa
:
l
'
uso
della
parola
gli
è
stato
concesso
perché
,
avendo
deciso
di
metterlo
al
mondo
,
t
aut
t
o
valeva
costruirlo
completo
,
allora
Puletti
,
temerario
,
ne
approfitta
.
Con
quella
dell
'
altro
ieri
sera
sono
finite
-
come
ha
annunciato
il
collega
Di
Schiena
-
le
"
Tribune
"
dedicate
alla
crisi
.
Non
si
sa
quando
ricominceranno
,
ma
se
in
avvenire
la
Commissione
parlamentare
di
vigilanza
le
mettesse
in
programma
per
le
quattro
del
pomeriggio
,
avremmo
qualche
speranza
che
verso
le
21
accennino
a
cominciare
.
Se
no
,
ci
avvertano
lealmente
:
seguiteremo
a
fare
i
nottambuli
,
tanto
più
che
le
occhiaie
ci
donano
.
StampaQuotidiana ,
Quando
(
sono
ormai
passati
molti
anni
)
la
direttrice
constatò
che
nella
biblioteca
della
scuola
di
Gattico
,
un
operoso
centro
del
Novarese
,
mancava
un
libro
giudicato
importante
non
per
il
suo
valore
venale
ma
per
i
suoi
pregi
culturali
,
tale
,
insomma
,
da
far
gola
a
chi
volesse
compiere
grandi
passi
sulla
strada
della
ricerca
e
del
sapere
,
gli
scolari
vennero
inquisiti
a
uno
a
uno
per
accertare
chi
tra
essi
si
fosse
reso
colpevole
della
indebita
appropriazione
,
ma
il
solo
Franco
Nicolazzi
fu
escluso
da
ogni
interrogatorio
o
perquisizione
,
essendo
radicata
in
tutti
la
convinzione
che
un
libro
,
nella
esistenza
di
quest
'
uomo
minerale
,
non
avrebbe
mai
suscitato
interesse
alcuno
.
Eppure
il
cammino
del
socialdemocratico
on.
Nicolazzi
,
la
cui
ignoranza
è
fermamente
rimasta
superiore
ad
ogni
cultura
,
doveva
conoscere
prestigiosi
traguardi
,
fino
all
'
ultimo
,
di
ieri
,
rappresentato
dal
ministero
dell
'
Industria
.
Non
pensate
però
che
Nicolazzi
,
nel
frattempo
,
non
abbia
lavorato
.
Divenutone
giovanissimo
campione
in
quel
di
Gattico
,
insegnò
boccette
presso
varie
accademie
di
biliardo
del
Novarese
,
finché
,
mandato
a
Roma
dai
suoi
compaesani
al
grido
:
"
Liberiamoci
di
Nicolazzi
"
,
prese
a
frequentare
il
PSDI
,
l
'
ultimo
partito
in
Italia
dove
fa
ancora
impressione
l
'
arrivo
di
un
telegramma
.
Chiamato
ben
presto
in
direzione
,
unicamente
per
non
farlo
aspettare
in
anticamera
,
Nicolazzi
ebbe
l
'
incarico
di
aprire
i
dispacci
e
di
passarli
poi
all
'
on.
Cariglia
,
che
ne
doveva
dare
lettura
,
ciò
che
quest
'
ultimo
faceva
non
senza
qualche
esitazione
,
premuto
dall
'
on.
Averardi
il
quale
,
avendo
già
persuaso
tutti
che
non
sa
scrivere
,
è
sempre
più
ansioso
di
dimostrare
,
per
doverosa
coerenza
,
che
non
sa
neanche
leggere
.
Invano
i
suoi
colleghi
gli
assicurano
che
nessuno
ritiene
necessaria
questa
prova
e
che
tutti
gli
credono
sulla
parola
.
Adesso
l
'
on.
Nicolazzi
è
ministro
dell
'
Industria
e
già
se
ne
sono
visti
gli
effetti
.
Molte
compagnie
turistiche
hanno
già
organizzato
viaggi
in
pullman
bisettimanali
per
far
vedere
Nicolazzi
che
fa
il
governante
e
intanto
l
'
industria
italiana
si
è
rivelata
la
più
forte
del
mondo
non
avendo
subito
la
benché
minima
scossa
alla
notizia
della
nuova
nomina
.
Il
neo
ministro
ha
già
disposto
l
'
installazione
di
un
biliardo
nella
sala
delle
riunioni
e
ha
già
avvertito
i
suoi
collaboratori
che
le
partite
verranno
spesso
interrotte
da
pause
di
riposo
,
intendendo
egli
rimanere
fedele
alla
regola
della
stia
vita
,
che
si
può
riassumere
in
queste
poche
,
rassicuranti
parole
:
Nicolazzi
-
non
si
strapazzi
.
StampaQuotidiana ,
Mentre
i
sacerdoti
che
stanno
dichiaratamente
con
i
comunisti
e
notoriamente
votano
Pc
vengono
il
più
delle
volte
sospesi
"
a
divinis
"
,
vale
a
dire
che
è
loro
proibito
celebrare
gli
uffici
del
culto
e
la
Messa
,
l
'
arcivescovo
Marcinkus
(
ne
dava
ampio
conto
ieri
anche
questo
nostro
giornale
,
che
ha
pubblicato
,
in
più
,
una
gustosissima
vignetta
di
Chiappori
)
per
avere
,
a
dir
poco
,
trafficato
con
i
miliardi
,
lui
prete
che
dovrebbe
(
ma
non
è
sicuro
)
avere
letto
i
Vangeli
,
è
stato
finalmente
sospeso
"
a
viaggibus
"
.
Veramente
in
latino
i
viaggi
all
'
estero
si
chiamano
"
peregrinationes
"
ma
noi
preferiamo
dirlo
così
,
alla
macheronica
,
anche
per
aiutare
quelli
del
PSDI
a
capire
senza
fatica
.
Andiamo
piano
prima
di
gioire
per
il
provvedimento
preso
nei
confronti
del
prelato
americano
presidente
dello
IOR
(
Istituto
opere
di
religione
,
cioè
,
fuori
di
ogni
ipocrisia
,
Banca
del
Vaticano
)
perché
prima
egli
si
recava
spesso
all
'
estero
e
ora
invece
starà
sempre
qui
a
combinare
i
suoi
supposti
pasticci
finanziari
.
È
vero
che
con
la
scusa
di
andare
a
organizzare
i
viaggi
del
Papa
avrebbe
potuto
(
se
hanno
un
fondamento
i
sospetti
da
lui
suscitati
)
trasferire
facilmente
capitali
oltre
frontiera
.
Certo
è
che
una
volta
ci
è
capitato
di
vedere
l
'
arcivescovo
Marcinkus
alla
stazione
.
Aveva
con
sé
una
valigia
che
ci
è
sembrata
a
doppio
fondo
,
munita
di
rotelle
.
Prima
di
prendere
posto
nel
suo
scompartimento
si
è
fermato
un
attimo
per
prenotare
la
colazione
,
i
signori
si
possono
accomodare
.
Allora
non
essendo
stato
ancora
colpito
da
sanzioni
canoniche
non
era
certamente
sospeso
"
a
ristorantibus
"
.
Adesso
dovrebbe
accontentarsi
di
un
cestino
,
ma
il
Codice
Canonico
,
che
papa
Wojtyla
conosce
con
qualche
approssimazione
,
non
prevede
la
sospensione
"
a
Coca
-
Colibus
"
,
specialmente
,
com
'
è
giusto
,
per
il
clero
americano
.
Pare
che
al
Pontefice
sia
molto
dispiaciuto
di
dover
lasciare
a
casa
questo
suo
prezioso
(
è
il
caso
di
dirlo
)
organizzatore
di
viaggi
.
Ma
la
conferenza
episcopale
spagnola
è
stata
irremovibile
e
tutti
i
vescovi
iberici
,
dopo
essersi
assicurati
che
nessuno
gli
aveva
ancora
"
scippato
"
il
portafoglio
,
si
sono
opposti
all
'
ingresso
di
Marcinkus
nel
loro
Paese
.
Hanno
avuto
partita
vinta
,
infine
,
sebbene
la
piccola
ma
vivace
battaglia
abbia
contato
qualche
vittima
:
il
vescovo
che
era
venuto
a
Roma
per
prendere
gli
ultimi
accordi
sul
viaggio
papale
e
il
cardinale
di
Barcellona
che
avrebbe
voluto
che
Sua
Santità
dormisse
nella
capitale
catalana
,
e
non
a
Madrid
.
Problemi
grossi
.
Invece
Giovanni
Paolo
ripartirà
immediatamente
da
Barcellona
senza
neanche
un
piccolo
riposino
.
Si
è
auto
sospeso
"
a
pisolinibus
"
.