Pirro ( Pintor Luigi , 1996 )
StampaQuotidiana ,
Bisogna
andare
all
'
interno
dell
'
isola
di
Corfù
per
trovare
degli
ulivi
fronzuti
come
quello
che
vincerà
le
elezioni
del
21
aprile
.
La
sua
ombra
si
è
dilatata
a
dismisura
e
al
suo
riparo
c
'
è
di
tutto
,
dalla
sinistra
estrema
alla
destra
classica
.
La
sua
vittoria
è
aritmeticamente
certa
,
anche
se
non
sempre
l
'
aritmetica
coincide
con
la
politica
.
Fatto
sta
che
le
forze
di
discendenza
comunista
(
chiedo
scusa
al
Pds
)
possono
contare
su
un
serbatoio
che
con
altre
forze
minori
comprende
più
di
un
terzo
dell
'
elettorato
,
e
che
quasi
tutto
il
vecchio
pentapartito
assemblato
nel
centro
governativo
di
Dini
può
colmare
facilmente
la
differenza
.
Al
confronto
,
il
Polo
di
destra
appare
piuttosto
come
un
palo
piallato
,
magari
biforcuto
ma
spoglio
di
rami
,
fronde
e
festoni
.
Ammesso
che
Fini
e
Berlusconi
conservino
il
consenso
di
un
40
per
cento
di
elettori
,
non
si
vede
dove
altro
possano
pescare
.
Un
'
impennata
fascista
(
chiedo
scusa
)
è
sempre
un
'
eventualità
,
ma
non
sembrano
crederci
neppure
loro
.
Annusano
lo
scacco
e
non
nascondono
l
'
impaccio
.
Non
è
poi
vero
che
la
Lega
corre
sola
,
ha
accordi
di
desistenza
occulti
e
questo
accresce
ancora
i
margini
di
sicurezza
dell
'
ulivo
di
Corfù
?
Se
è
lecito
scherzare
,
la
garanzia
definitiva
della
nostra
prevalenza
viene
dalla
candidatura
avversaria
di
Colletti
,
che
in
politica
(
lo
dico
con
sincero
apprezzamento
)
ha
sempre
perso
per
vocazione
.
Siccome
alle
elezioni
,
come
anche
alle
Olimpiadi
malgrado
il
marchese
fondatore
,
non
ci
si
va
per
partecipare
ma
per
vincere
con
ogni
mezzo
,
benissimo
così
.
Ci
sentiamo
tranquillizzati
,
al
riparo
dai
rischi
di
catastrofe
,
e
quindi
esentati
una
volta
tanto
dall
'
obbligo
di
entusiasmarci
e
di
imbrogliarci
per
pompare
una
vittoria
già
largamente
assicurata
dalla
Fiat
.
Diciamo
allora
senza
infingimenti
che
,
trattandosi
di
una
vittoria
altamente
drogata
,
sarà
a
rischio
di
squalifica
un
'
ora
dopo
.
Battuti
sul
campo
,
Fini
e
Berlusconi
siederanno
di
nuovo
con
tutti
gli
onori
al
tavolo
delle
riforme
presidenzialiste
già
pattuite
.
Il
pavone
megalomane
che
stampa
il
suo
nome
a
lettere
cubitali
sulle
schede
farà
la
ruota
,
e
tornerà
a
fare
l
'
arbitro
che
s
'
intende
venduto
.
Anemizzato
dalle
desistenze
e
con
una
rappresentanza
sminuita
,
il
Pds
sarà
accerchiato
da
torme
di
centristi
rinvigoriti
e
declassato
da
donatore
di
sangue
a
portatore
d
'
acqua
,
nel
momento
stesso
in
cui
gli
parrà
di
coronare
il
lungo
sogno
governativo
.
E
all
'
opposizione
avremo
cinquanta
deputati
.
Più
o
meno
questo
sarà
lo
scenario
postelettorale
,
che
sarebbe
arduo
interpretare
come
una
sconfitta
della
destra
e
una
vittoria
della
sinistra
.
Il
re
dell
'
Epiro
passò
infelicemente
alla
storia
per
vittorie
di
questo
tipo
,
e
conviene
saperlo
prima
per
essere
meglio
attrezzati
dopo
.
Pazienza
se
ci
arrivassimo
senza
una
qualche
visibilità
e
distinzione
di
sostanza
e
di
fisionomia
,
il
peggio
è
che
ci
arriviamo
avendo
accreditato
fatalmente
forme
e
meccanismi
della
politica
che
sono
della
politica
una
parodia
e
della
democrazia
una
negazione
.
Quando
ci
si
curva
sotto
queste
forche
caudine
è
poi
molto
faticoso
raddrizzare
la
schiena
e
ricominciare
«
da
sinistra
»
,
anche
dando
a
questa
parola
il
significato
più
blando
.