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> anno_i:[1970 TO 2000}
Pirro ( Pintor Luigi , 1996 )
StampaQuotidiana ,
Bisogna andare all ' interno dell ' isola di Corfù per trovare degli ulivi fronzuti come quello che vincerà le elezioni del 21 aprile . La sua ombra si è dilatata a dismisura e al suo riparo c ' è di tutto , dalla sinistra estrema alla destra classica . La sua vittoria è aritmeticamente certa , anche se non sempre l ' aritmetica coincide con la politica . Fatto sta che le forze di discendenza comunista ( chiedo scusa al Pds ) possono contare su un serbatoio che con altre forze minori comprende più di un terzo dell ' elettorato , e che quasi tutto il vecchio pentapartito assemblato nel centro governativo di Dini può colmare facilmente la differenza . Al confronto , il Polo di destra appare piuttosto come un palo piallato , magari biforcuto ma spoglio di rami , fronde e festoni . Ammesso che Fini e Berlusconi conservino il consenso di un 40 per cento di elettori , non si vede dove altro possano pescare . Un ' impennata fascista ( chiedo scusa ) è sempre un ' eventualità , ma non sembrano crederci neppure loro . Annusano lo scacco e non nascondono l ' impaccio . Non è poi vero che la Lega corre sola , ha accordi di desistenza occulti e questo accresce ancora i margini di sicurezza dell ' ulivo di Corfù ? Se è lecito scherzare , la garanzia definitiva della nostra prevalenza viene dalla candidatura avversaria di Colletti , che in politica ( lo dico con sincero apprezzamento ) ha sempre perso per vocazione . Siccome alle elezioni , come anche alle Olimpiadi malgrado il marchese fondatore , non ci si va per partecipare ma per vincere con ogni mezzo , benissimo così . Ci sentiamo tranquillizzati , al riparo dai rischi di catastrofe , e quindi esentati una volta tanto dall ' obbligo di entusiasmarci e di imbrogliarci per pompare una vittoria già largamente assicurata dalla Fiat . Diciamo allora senza infingimenti che , trattandosi di una vittoria altamente drogata , sarà a rischio di squalifica un ' ora dopo . Battuti sul campo , Fini e Berlusconi siederanno di nuovo con tutti gli onori al tavolo delle riforme presidenzialiste già pattuite . Il pavone megalomane che stampa il suo nome a lettere cubitali sulle schede farà la ruota , e tornerà a fare l ' arbitro che s ' intende venduto . Anemizzato dalle desistenze e con una rappresentanza sminuita , il Pds sarà accerchiato da torme di centristi rinvigoriti e declassato da donatore di sangue a portatore d ' acqua , nel momento stesso in cui gli parrà di coronare il lungo sogno governativo . E all ' opposizione avremo cinquanta deputati . Più o meno questo sarà lo scenario postelettorale , che sarebbe arduo interpretare come una sconfitta della destra e una vittoria della sinistra . Il re dell ' Epiro passò infelicemente alla storia per vittorie di questo tipo , e conviene saperlo prima per essere meglio attrezzati dopo . Pazienza se ci arrivassimo senza una qualche visibilità e distinzione di sostanza e di fisionomia , il peggio è che ci arriviamo avendo accreditato fatalmente forme e meccanismi della politica che sono della politica una parodia e della democrazia una negazione . Quando ci si curva sotto queste forche caudine è poi molto faticoso raddrizzare la schiena e ricominciare « da sinistra » , anche dando a questa parola il significato più blando .