StampaQuotidiana ,
L
'
opinione
di
sinistra
si
sente
oggi
delusa
e
sconfortata
dalla
sconfitta
elettorale
.
È
comprensibile
ma
ingenuo
.
Questa
sconfitta
è
pienamente
meritata
dai
governi
e
dai
gruppi
dirigenti
della
sinistra
europea
e
italiana
,
che
continuiamo
a
chiamare
così
per
cattiva
abitudine
.
Non
è
l
'
effetto
sole
-
mare
che
allontana
dal
voto
metà
della
popolazione
europea
(
in
Inghilterra
piove
,
notoriamente
)
.
È
che
la
nuova
Europa
è
più
vecchia
di
prima
,
monetaria
e
militarista
,
con
venti
milioni
di
disoccupati
e
un
programma
di
riarmo
,
con
un
leader
laburista
che
dichiara
guerra
al
Demonio
e
un
leader
tedesco
che
tinge
di
verde
gli
elmetti
dei
suoi
connazionali
.
Perché
questa
Europa
non
dovrebbe
andare
a
destra
e
nutrirsi
di
diossina
a
basso
costo
?
Ma
veniamo
all
'
Italia
di
D
'
Alema
.
Se
si
fosse
trattato
di
elezioni
politiche
,
Silvio
Berlusconi
riceverebbe
l
'
incarico
di
formare
il
nuovo
governo
con
una
maggioranza
compatta
di
centro
-
destra
e
la
signora
Bonino
alla
Farnesina
.
La
verità
è
sempre
rivoluzionaria
e
la
verità
è
che
questo
esito
politico
era
nell
'
aria
da
tempo
e
si
è
fatalmente
concretato
.
La
verità
è
che
il
centro
-
sinistra
è
nato
e
cresciuto
,
dai
tempi
di
Dini
fino
a
Cossiga
,
come
operazione
trasformista
,
malgrado
il
voto
del
21
aprile
,
ed
è
diventato
con
D
'
Alema
un
modello
di
asocialità
e
di
insincerità
che
una
volta
si
sarebbe
detta
«
dorotea
»
,
non
disgiunta
da
una
punta
di
megalomania
.
Lui
e
Veltroni
si
lasciano
alle
spalle
(
poiché
dovrebbero
andarsene
)
un
partito
del
17
per
cento
che
Occhetto
giudicò
,
in
un
'
occasione
simile
,
poco
più
che
«
regionale
»
.
È
una
maggioranza
litigiosa
di
spezzoni
tra
cui
a
malapena
ruggisce
un
asino
.
Consoliamoci
pure
sommando
le
percentuali
(
in
televisione
la
notte
fatidica
sembravano
tutti
droghieri
alle
prese
con
la
calcolatrice
)
oppure
guardando
le
facce
di
Fini
e
Segni
,
oppure
confondendo
Emma
Bonino
,
epifenomeno
simile
a
Bossi
,
con
Rosa
Luxemburg
come
fanno
i
giornali
.
Ma
è
meglio
lasciare
ad
altri
questi
esercizi
di
filologia
elettorale
.
Non
sono
stato
eletto
al
parlamento
europeo
e
quindi
non
posso
chiedere
ai
vari
governanti
in
carica
di
dimettersi
volontariamente
e
di
dedicarsi
ciascuno
allo
sport
preferito
.
Ma
qualcosa
di
simile
vorrei
che
accadesse
qui
da
noi
,
come
segnale
di
autorinnovamento
.
Non
accadrà
.
Ancor
più
vorrei
che
la
sinistra
che
più
ci
sta
a
cuore
e
che
esce
anch
'
essa
disastrata
,
cominciando
da
Rifondazione
,
dai
Verdi
e
dalla
sinistra
Ds
,
fino
alla
sinistra
sociale
e
a
noi
stessi
,
ci
guardassimo
in
faccia
e
trovassimo
un
nuovo
terreno
comune
.
Un
'
utopia
,
detta
così
,
ma
anche
un
dovere
e
l
'
unica
possibilità
e
potenzialità
da
mettere
a
frutto
.