StampaQuotidiana ,
Stampa
e
radio
si
sono
piegate
febbrilmente
,
il
giorno
di
Pasqua
,
sul
secondo
messaggio
delle
Brigate
Rosse
come
su
un
palinsesto
da
decifrare
.
Siccome
sulle
cose
che
contano
-
se
Moro
sia
vivo
,
se
lo
libereranno
e
a
quali
condizioni
-
non
dice
niente
,
i
commentatori
ne
hanno
dedotto
che
è
invece
interessantissimo
politicamente
.
Lo
hanno
trovato
a
)
ricco
di
novità
,
b
)
tale
da
accattivarsi
le
simpatie
della
nuova
sinistra
(
i
più
gentili
)
,
o
da
esserne
senz
'
altro
il
frutto
(
i
più
maliziosi
)
.
Perché
?
perché
sviluppa
un
vasto
attacco
alla
Democrazia
cristiana
,
cosa
che
nella
vecchia
sinistra
non
è
più
di
moda
.
Ma
quando
mai
è
stata
di
moda
nella
sinistra
nuova
?
Nel
1968
essa
nacque
accusando
,
a
torto
o
a
ragione
,
i
partiti
operai
di
essersi
dati
come
solo
nemico
la
DC
,
mentre
era
il
sistema
nel
suo
complesso
che
bisognava
disvelare
e
demolire
.
Nel
1977
,
il
movimento
ha
avuto
per
nemico
tutto
«
lo
Stato
»
,
e
in
particolare
i
riformisti
perché
vi
ingabbiavano
le
masse
.
Per
una
sola
breve
fase
la
nuova
sinistra
(
meglio
i
gruppi
)
scoprirono
la
DC
,
e
fu
nel
1972
con
Fanfani
.
In
verità
,
chiunque
sia
stato
comunista
negli
anni
Cinquanta
riconosce
di
colpo
il
nuovo
linguaggio
delle
BR
.
Sembra
di
sfogliare
l
'
album
di
famiglia
:
ci
sono
tutti
gli
ingredienti
che
ci
vennero
propinati
nei
corsi
Stalin
e
Zdanov
di
felice
memoria
.
Il
mondo
-
imparavamo
allora
-
è
diviso
in
due
.
Da
una
parte
sta
l
'
imperialismo
,
dall
'
altra
il
socialismo
.
L
'
imperialismo
agisce
come
centrale
unica
del
capitale
monopolistico
internazionale
(
allora
non
si
diceva
«
multinazionali
»
)
.
Gli
stati
erano
«
il
comitato
d
'
affari
»
locale
dell
'
imperialismo
internazionale
.
In
Italia
il
partito
di
fiducia
-
l
'
espressione
è
di
Togliatti
-
ne
era
la
DC
.
In
questo
quadro
,
appena
meno
rozzo
,
e
fortunatamente
riequilibrato
dalla
«
doppiezza
»
,
cioè
dall
'
intuizione
del
partito
nuovo
,
la
lettura
di
Gramsci
,
una
pratica
di
massa
diversa
,
crebbe
il
militantismo
comunista
fino
agli
anni
Cinquanta
.
Vecchio
o
giovane
che
sia
il
tizio
che
maneggia
la
famosa
Ibm
,
il
suo
schema
è
veterocomunismo
puro
.
Cui
innesta
una
conclusione
che
invece
veterocomunista
non
è
,
e
cioè
la
guerriglia
.
In
quel
contesto
infatti
essa
non
funziona
.
Se
le
masse
sono
manipolate
dagli
apparati
,
con
quale
esercito
si
fa
la
rivoluzione
?
Se
il
nemico
è
un
potentissimo
partito
-
stato
,
protetto
dall
'
estero
e
padrone
di
tutte
le
istituzioni
,
difficile
pensare
di
abbatterlo
col
cecchinaggio
.
E
infatti
quella
posizione
aveva
,
per
logica
conseguenza
,
o
l
'
abbassamento
del
tiro
o
«
Ha
da
venì
Baffone
»
,
cioè
il
rinvio
dell
'
ora
X
all
'
esplodere
d
'
una
crisi
europea
,
d
'
una
nuova
guerra
che
rovesciasse
il
rapporto
impari
di
forze
.
Tanto
è
vero
che
,
quando
il
problema
della
rivoluzione
italiana
tornò
all
'
ordine
del
giorno
nella
sinistra
,
nei
primi
anni
Sessanta
,
comportò
un
'
analisi
diversa
anche
della
Democrazia
cristiana
,
più
complessa
e
insieme
più
aggredibile
;
si
vide
nell
'
interclassismo
cattolico
un
terreno
di
disgregazione
del
vecchio
e
di
riaggregazione
,
nella
lotta
di
massa
,
del
nuovo
blocco
storico
.
Tutta
la
spinta
a
sinistra
ne
fu
alimentata
,
e
ne
risentì
la
stessa
Democrazia
cristiana
,
specie
nelle
fasi
in
cui
si
trovò
sotto
sterzo
,
cioè
nell
'
estate
del
1963
e
poi
dal
1975
al
1976
.
Interessi
imperialisti
,
capitale
privato
e
di
stato
,
stato
,
partiti
,
confessionalismo
,
«
luoghi
»
della
dominazione
borghese
apparvero
in
continuità
,
ma
non
appiattiti
;
e
nel
relativo
scollamento
si
rifletté
la
forza
d
'
urto
dell
'
avanzata
a
sinistra
.
Se
oggi
qualcuno
scopre
nel
testo
delle
BR
una
efficace
critica
della
DC
,
vuol
dire
che
l
'
arretramento
delle
idee
politiche
s
'
è
fatto
precipitoso
.
Le
BR
odierne
,
se
pure
di
loro
si
tratta
,
ci
hanno
contato
.
E
il
Partito
comunista
farebbe
bene
a
misurare
lo
spazio
che
ha
lasciato
scoperto
e
l
'
ampiezza
di
manovra
che
esso
offre
.
Consente
infatti
ai
brigatisti
di
fare
degli
ammazzamenti
,
sequestri
e
ora
relativa
ideologia
,
i
cardini
d
'
una
doppia
operazione
:
far
saltare
la
Democrazia
cristiana
o
parte
di
essa
fuori
dal
«
compromesso
democratico
»
e
indebolire
la
credibilità
della
sinistra
,
nel
momento
in
cui
si
attua
una
destabilizzazione
a
destra
.
Questa
manovra
sconta
il
silenzio
delle
sinistre
sulla
DC
e
se
ne
fa
una
forza
.
Può
infatti
opporre
il
PCI
,
allo
schematismo
d
'
una
denuncia
che
mira
a
impressionare
una
certa
base
inquieta
o
delusa
,
l
'
articolato
giudizio
formulato
negli
anni
Sessanta
?
Quello
-
l
'
analisi
della
DC
come
d
'
uno
specifico
interclassismo
,
specifico
problema
strutturale
,
storico
e
di
coscienza
della
nostra
società
-
comportava
comunque
una
strategia
di
attacco
,
di
avanzata
,
di
egemonia
,
di
conquista
.
Quali
che
ne
fossero
i
limiti
che
la
strategia
che
le
sinistre
ne
derivavano
,
ed
erano
molti
,
nella
loro
coscienza
e
in
quella
delle
masse
che
le
seguivano
restò
al
centro
il
«
come
»
della
divisione
della
DC
e
della
sua
sconfitta
.
Lo
restò
fino
al
20
giugno
.
Da
allora
non
lo
è
più
.
Al
suo
posto
sono
subentrate
,
con
la
filosofia
dell
'
emergenza
,
la
priorità
data
all
'
accordo
con
tutta
la
Democrazia
cristiana
,
e
quindi
la
necessità
di
stare
alle
sue
compatibilità
.
PCI
e
PSI
vanno
fin
dove
la
DC
può
arrivare
.
La
rovinosa
condotta
dell
'
ultima
crisi
di
governo
ne
è
stata
la
prova
.
E
un
caso
che
sia
culminata
nella
seconda
grande
provocazione
del
decennio
,
reciproca
alla
strage
di
piazza
Fontana
?
È
straordinario
che
dal
Cile
,
che
pure
lo
spaventò
,
il
PCI
non
abbia
tratto
le
due
lezioni
più
evidenti
.
Prima
,
che
non
può
inoltrarsi
in
campo
avversario
senza
fortemente
coprirsi
a
sinistra
con
un
tenace
legame
di
masse
(
masse
più
coese
e
non
meno
,
più
capaci
di
egemonia
e
non
meno
)
.
Secondo
,
che
deve
essere
garantito
da
modifiche
immediate
e
sostanziali
negli
apparati
del
potere
di
stato
.
Berlinguer
invece
sembra
essersi
mosso
al
buio
.
E
ora
a
sinistra
gli
si
aprono
falle
,
nella
forma
peggiore
.
No
,
non
il
crescere
del
partito
armato
nelle
fabbriche
:
queste
sono
storie
che
piacciono
a
Carli
.
Ma
prime
sacche
di
rassegnazione
e
delusione
e
sconcerto
;
domani
smobilitazione
.
A
destra
,
nel
giro
di
poche
settimane
e
sotto
l
'
iniziativa
degli
attentati
,
un
avversario
incattivito
e
uno
stato
che
domanda
leggi
eccezionali
.
PCI
e
PSI
,
privi
di
iniziative
e
capaci
solo
di
esecrazione
,
le
avalleranno
.
Dove
sono
le
casematte
che
il
movimento
popolare
italiano
,
nel
momento
del
suo
originario
avvento
al
governo
,
si
sarebbe
dato
per
garantire
gli
embrioni
di
un
nuovo
stato
?
Si
è
fatto
di
tutto
per
asfissiarle
.
Resta
una
grande
classe
operaia
all
'
erta
,
e
attorno
ad
essa
una
coscienza
democratica
che
comincia
a
confondersi
e
incrinarsi
.
Nessuno
le
chiama
a
organizzarsi
,
a
farsi
presidio
.
La
salvezza
della
democrazia
è
affidata
ai
questori
.
Come
stupirsi
se
ogni
avventura
è
tentata
?