StampaQuotidiana ,
Caro
Turrini
,
io
conosco
poco
Jiri
Pelikan
.
Ebbe
con
noi
qualche
rapporto
,
poi
dileguò
forse
temendo
che
la
collaborazione
al
nostro
giornale
lo
qualificasse
come
«
reazionario
»
.
Conosco
però
la
sua
vicenda
di
socialista
cecoslovacco
prima
perseguitato
dai
nazisti
che
gli
uccisero
la
madre
,
eppoi
dalla
polizia
di
Husak
dopo
la
«
primavera
»
di
Praga
.
So
che
Pelikan
,
al
culmine
di
una
rapida
e
brillante
carriera
che
lo
aveva
portato
a
posti
di
primissimo
piano
(
direttore
generale
della
Tv
cecoslovacca
,
deputato
e
presidente
della
Commissione
affari
esteri
in
Parlamento
ecc
.
)
,
buttò
tutto
alle
ortiche
per
non
subire
il
sopruso
dei
carri
armati
sovietici
,
e
preferì
venirsene
esule
in
Italia
,
di
cui
ora
ha
preso
la
cittadinanza
.
Più
che
un
uomo
,
egli
è
dunque
un
simbolo
del
socialismo
democratico
e
libertario
.
Quindi
trovo
giusto
che
il
Psi
lo
abbia
assunto
come
tale
,
presentandolo
come
suo
candidato
alle
elezioni
europee
,
e
mi
auguro
che
gli
elettori
italiani
avallino
plebiscitariamente
questa
scelta
piena
di
significato
politico
.
L
'
affermazione
di
Pelikan
sarebbe
quella
di
tutta
la
dissidenza
dei
Paesi
dell
'
Est
,
con
la
quale
anche
i
non
socialisti
hanno
il
dovere
di
solidarizzare
.
Mi
permetta
però
di
ricordarle
che
in
Italia
vive
,
completamente
nell
'
ombra
e
mai
ricordato
da
nessun
partito
politico
,
anche
un
altro
cecoslovacco
di
rilievo
non
certo
inferiore
-
era
vice
-
ministro
,
mi
pare
,
della
stampa
e
propaganda
:
posto
di
delicatissima
importanza
,
in
quel
regime
-
a
quello
di
Pelikan
:
Vàclav
Pélisek
,
che
stenta
oscuramente
la
vita
come
impiegato
in
una
azienda
di
Verona
.
È
un
uomo
,
è
vero
,
che
non
ha
mai
fatto
nulla
per
attirare
l
'
attenzione
su
di
sé
.
Ma
non
è
una
buona
ragione
per
negargliela
:
anche
lui
incarna
la
dissidenza
,
e
anche
lui
l
'
ha
duramente
pagata
.
Questo
,
intendiamoci
,
non
lo
dico
in
contrapposizione
a
Pelikan
,
cui
spero
che
gli
elettori
italiani
diano
un
massiccio
segno
di
solidarietà
.
Lo
dico
per
uno
scrupolo
di
giustizia
verso
Pélisek
,
a
cui
mi
pare
che
non
sé
ne
renda
abbastanza
.