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> anno_i:[1970 TO 2000}
Grazie, caro Barni ( Montanelli Indro , 1980 )
StampaQuotidiana ,
Grazie , caro Barni . L ' articolo infatti mi era sfuggito ( chi ha più il tempo di leggere tutto ? ) , e lo trovo un po ' sproporzionato al pretesto che lo ha occasionato . Il pretesto è l ' intitolazione di una piazza di Roncole Verdi , frazione di Busseto , a Giovanni Guareschi , di cui il mio redattore Gualazzini ha ricordato fra l ' altro la condanna scontata in carcere per vilipendio a De Gasperi . E a proposito di questa ha scritto : « Si disse che Guareschi aveva torto , ma è ancora sconcertante il fatto che lo scrittore e giornalista , disarmante e a volte perfino brutale nella sua assoluta sincerità , non abbia mai riconosciuto , neppure in punto di morte , il suo errore » . Se avessi visto l ' articolo di Gualazzini prima che fosse stampato ( in quei giorni non ero in sede ) , gli avrei suggerito di togliere questo passaggio , che lascia l ' ombra del dubbio sulla condotta di uno specchiato galantuomo come De Gasperi . L ' errore da parte di Guareschi ci fu , e nessuno lo sa meglio di me che per questo ebbi con lui un violento alterco . La lettera ch ' egli pubblicò di De Gasperi , in cui questi chiedeva al comando alleato di bombardare Milano , era , come giustamente dice Gorresio , uno smaccato falso . Ma io posso testimoniare che Guareschi la pubblicò perché era convinto della sua autenticità , e per questo non riconobbe l ' errore neanche in punto di morte : perché era persuaso di non averlo commesso . Comunque , questo errore Guareschi lo rimediò pagandone il conto senza raccomandarsi a nessuno e senza chiedere ribassi : credo che sia l ' unico giornalista italiano che , per un vilipendio , si è fatto i suoi due bravi anni di galera , che dovett ' essere galera dura perché ne uscì fisicamente stroncato . E questa è la prova di un carattere , di cui Gorresio ha commesso a sua volta l ' errore di non dargli atto . Quanto all ' indignazione che Gorresio esprime per l ' intitolazione di una piazza a Guareschi , la trovo ingiusta e ingenerosa . Anzitutto , non è vero che si tratti di un ' usurpazione ai danni di Verdi . Roncole , dove sorge la casa del Maestro , seguita a chiamarsi Roncole Verdi . La piazza , che poi è un prato , non aveva nome . Che gli abbiano dato quello di Guareschi , lo trovo del tutto naturale perché Guareschi è stato uno dei personaggi più rappresentativi del dopoguerra italiano . Forse sarà esagerato dire che fu lui a far vincere la Dc nelle elezioni del '48 . Ma che vi abbia potentemente contribuito , non c ' è dubbio . Come non c ' è dubbio che la Dc si dimostrò , nei suoi confronti , ingrata e meschina , come è del resto nel suo costume . Quanto ai libri di Guareschi nessuno , nemmeno lui , ha mai preteso attribuirgli una quotazione letteraria . Ma i personaggi ch ' egli descrisse hanno , pur nella loro sommarietà e rozzezza , un qualcosa che li rende , al pari di Bertoldo e di Simplicissimus , eterni ed universali , come dimostra il successo che incontrarono dovunque . Mescolati forse a qualche errore di sintassi , ci sono nella prosa di Guareschi un vigore , un sangue , un ' immediatezza , una fragranza di vita che tanti altri suoi contemporanei , molto più colti e smaliziati e letterariamente agguerriti di lui , non si sognano nemmeno , e che fanno di Guareschi un superteste del suo tempo . Uno storico che voglia ricostruire fedelmente il clima dell ' immediato dopoguerra italiano potrà ignorare Gorresio e anche me , ma non Guareschi . E infine , Guareschi era un uomo . Massiccio e tagliato con l ' accetta , ma autentico . E in questo Paese di scimmie e di pecore , quando s ' incontra un uomo , caro Gorresio , dedicargli una piazza è ancora poco .