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> anno_i:[1970 TO 2000}
Idee per un partito neoconservatore. ( Matteucci Nicola , 1997 )
StampaQuotidiana ,
Devo confessare che gli attuali dibattiti sulla cultura di destra e sulla cultura di sinistra mi annoiano , meglio mi infastidiscono , perché li ritengo fuorvianti . Destra e Sinistra hanno un mero significato : essi descrivono la collocazione nell ' aula parlamentare di un senatore odi un deputato . La Destra e la Sinistra sono , così , mere astrazione ; in sé non esistono e tanto meno hanno una cultura , che è fatta di concetti pensati . L ' individualismo metodologico ci ha insegnato che reali sono soltanto i singoli individui in relazioni ( anche associative ) con gli altri . Se guardiamo all ' oggi , al nostro Parlamento , potremmo subito dire che il Polo per le libertà ( la Destra ) e l ' Ulivo ( la Sinistra ) non hanno una loro propria omogenea cultura . Facciamo due esempi . Innanzitutto la grave crisi dello Stato di diritto . Ebbene , il più forte difensore dello Stato di diritto è Emanuele Macaluso , un autorevole esponente della Sinistra , che segue i fatti di Palermo con una documentazione precisa e minuziosa , pari - se non superiore - a quella di Giuliano Ferrara su il Foglio . Ebbene loro , assieme a tanti altri di Destra e di Sinistra , combattono la stessa battaglia , che è una battaglia sui principi . L ' altro grave problema è quello economico . Quando l ' allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi presentò il suo programma ebbe la ( tardiva ) approvazione di Paolo Sylos Labini , che - come è noto - non ama certo il Cavaliere . Ma la maggior parte degli appartenenti alla corporazione scientifica degli economisti ragiona nella stessa maniera , ragionano cioè da economisti . Si è però visto che né l ' Ulivo , né il Polo si sono dimostrati compatti su queste posizioni , per il prevalere di persone senza cultura che difendono piccoli interessi o radicati umori . Quando parliamo di cultura è opportuno riferirsi alle idee pensate , ai concetti forti e non alla cultura imparaticcia tanto diffusa fra i politici e i mass media . Alle etichette fuorvianti di Destra e di Sinistra preferisco esaminare quali siano le idee all ' altezza dei nostri tempi . Sono le idee aperte ai problemi del futuro e che abbiano una capacità di incidere su un mondo in rapida trasformazione . Dobbiamo affrontare due grandi trasformazioni epocali : il crollo del totalitarismo comunista , che pure ha lasciato in Europa troppi residui della presunzione fatale socialista . Dall ' altro lato c ' è il processo di secolarizzazione della società , un fenomeno più antico , che il totalitarismo ha accelerato e ora ispira la società del benessere , perché essa ha altri fondamenti . Per guardare al futuro in modo costruttivo dobbiamo evitare tre errori . Primo : persa la fede in una ragione assoluta , che ci ha portato alla catastrofe , spesso si sceglie la scorciatoia dell ' irrazionalismo , e sono irrazionalistiche tutte le posizioni fideistiche . Esiste anche un razionalismo critico che ammette la confutazione , in base all ' esperienza , delle proprie congetture . Secondo : ma del razionalismo dogmatico ci è rimasta la mentalità antistorica . Si pensa di costruire il futuro dimenticando o facendo tabula rasa del passato , mentre ogni innovazione deve avere in esso le sue radici . È rimasta così una mentalità costruttivistica : pensiamo alle continue riforme dei nostri ordinamenti scolastici dalle elementari all ' università , dimenticando non solo i valori del passato , ma anche la cultura di chi dovrebbe attuarle . Si ama solo il " novitismo " . Terzo : con il Sessantotto si è imposta una nuova morale , quella della " gioia di vivere " . È una reincarnazione del decadentismo con il suo sensualismo . Esso mina sempre più istituzioni che sono alla base dello sviluppo dell ' umanità , come la famiglia , e concede a molti scienziati il sogno di poter liberare la razza umana dal peso paralizzante del bene e del male e dei concetti perversi di giusto e sbagliato . Concetti che sono a fondamento dell ' ordine politico . Taluno potrà bollare questa mia proposta come neoconservatrice , ma fuori di essa non c ' è che la noiosa ripetizione di vecchi discorsi o il ritornare nel sogno dell ' utopia .