StampaQuotidiana ,
A
settembre
dovrebbe
essere
affrontata
,
in
fase
conclusiva
,
la
legge
sull
'
Università
.
So
come
ai
politici
sia
indifferente
tutto
ciò
che
non
proviene
da
partiti
o
da
sindacati
,
che
non
si
traduce
in
voti
od
in
pericoli
di
scioperi
.
Eppure
occorre
talora
fare
il
punto
,
mostrare
quanto
di
contrario
agl
'
interessi
dei
meno
agiati
si
compia
nel
nome
della
democrazia
,
quanto
interessi
di
gruppi
prevalgano
sull
'
interesse
generale
.
Inutile
ripetere
cose
che
i
politici
avrebbero
anche
ragione
di
non
ascoltare
,
se
davvero
valesse
la
regola
che
non
si
può
mai
accettare
l
'
impopolarità
di
certe
riforme
.
Ripetere
così
che
è
folle
apparecchiare
nuove
Università
per
creare
sempre
un
maggior
numero
di
laureati
,
senza
curarsi
di
vedere
se
questi
troveranno
poi
un
'
occupazione
(
in
certi
casi
è
anzi
certo
che
non
la
troveranno
,
e
si
moltiplicherà
il
numero
dei
frustrati
,
dei
laureati
in
legge
od
in
economia
o
in
scienze
politiche
che
ad
uno
sportello
di
banca
attendono
ai
depositi
e
riscossioni
sui
libretti
di
risparmio
,
o
in
un
ufficio
riempiono
moduli
)
.
Inutile
ripetere
che
l
'
Università
è
un
grande
nome
,
ma
appartenente
al
passato
,
ed
oggi
la
realtà
sono
le
Facoltà
,
alcune
già
ammasso
di
discipline
eterogenee
,
come
quelle
di
scienze
;
e
non
si
può
legiferare
se
non
per
Facoltà
.
Inutile
ripetere
che
è
pura
demagogia
parlare
delle
esigenze
delle
Università
considerando
il
numero
degli
iscritti
,
e
volendo
ignorare
che
da
sempre
in
certe
Facoltà
solo
una
piccole
percentuale
degl
'
iscritti
frequenta
,
ed
in
alcune
,
dalla
loro
istituzione
,
solo
una
parte
,
non
la
maggioranza
degli
iscritti
al
primo
anno
,
giunge
al
termine
del
corso
.
Inutile
soggiungere
che
è
falso
che
non
si
frequenta
perché
non
ci
sono
posti
o
strutture
adeguate
,
quando
è
noto
che
non
si
frequenta
o
perché
si
risiede
altrove
o
si
è
occupati
,
o
,
più
spesso
,
si
ritiene
,
e
per
molte
materie
giustamente
,
che
a
vent
'
anni
si
possa
studiare
sui
libri
e
non
occorra
ascoltare
lezioni
;
e
che
sarebbe
utile
istituire
consultori
per
coloro
che
non
frequentano
.
Ed
inutile
altresì
ripetere
che
sono
diverse
e
non
sovrapponibili
le
strade
che
portano
a
formare
il
buon
professionista
e
quelle
che
portano
a
creare
l
'
uomo
di
studio
,
quello
delle
teorie
,
che
pure
necessita
;
e
che
sulle
prime
molto
potrebbero
operare
professionisti
provetti
,
primari
spedalieri
,
consigli
dell
'
Ordine
degli
avvocati
,
e
via
dicendo
,
scaricando
le
Università
.
Ma
c
'
è
invece
qualcosa
che
va
detto
,
e
non
importa
se
abbiano
a
giovarsene
i
movimenti
extraparlamentari
(
non
credo
:
essi
pure
hanno
da
guadagnare
a
che
nulla
muti
)
.
Va
detto
che
in
un
Paese
povero
come
il
nostro
,
dove
ciò
che
può
spendersi
per
l
'
istruzione
è
pur
sempre
limitato
,
le
necessità
primarie
sono
quelle
delle
scuole
materne
,
primarie
e
medie
,
e
tutte
le
altre
debbono
essere
mantenute
nei
limiti
dell
'
indispensabile
,
non
concedendosi
alcuno
scialo
.
Quando
sento
del
ragazzino
di
13
anni
che
non
frequenta
la
scuola
media
perché
la
famiglia
ha
bisogno
delle
ventincinquemila
lire
mensili
che
guadagna
addetto
a
una
pompa
di
benzina
ed
alla
ripulitura
del
cristallo
delle
macchine
in
sosta
;
quando
nell
'
ascensore
di
un
'
alta
sede
giudiziaria
mi
ritrovo
col
ragazzino
,
quasi
un
bimbetto
,
addetto
al
bar
,
che
instancabilmente
porta
cappuccini
e
birre
:
allora
ho
uno
dei
miei
rari
moti
d
'
ira
pensando
al
presalario
degli
universitari
,
reclamato
ora
da
tutti
.
Ma
della
cattedra
universitaria
si
tende
a
fare
quel
ch
'
era
il
beneficio
semplice
(
che
non
comportava
alcun
obbligo
,
tolto
portare
la
mantelletta
nera
di
abate
;
Monaldo
Leopardi
l
'
offrì
a
Giacomo
per
dargli
modo
di
vivere
,
ma
dignitosamente
Giacomo
rifiutò
)
,
o
l
'
abbazia
in
commenda
che
alimentava
le
rendite
di
opulenti
cardinali
.
Sento
cose
incredibili
:
una
Università
minore
che
propone
per
una
sola
Facoltà
di
scienze
morali
novantacinque
materie
d
'
insegnamento
,
e
pian
piano
,
ma
forse
non
tanto
piano
,
ogni
insegnante
diverrà
professore
di
ruolo
,
con
assistenti
,
tali
per
il
beneplacito
d
'
un
cattedratico
,
ed
inamovibili
;
anzi
mi
dicono
che
ora
si
vogliono
sistemare
anche
i
«
precari
»
,
chi
per
incarico
d
'
un
professore
tenne
qualche
esercitazione
.
E
quando
poi
mi
guardo
intorno
,
nel
settore
che
conosco
bene
,
scorgo
:
un
piccolissimo
numero
(
credo
bastino
le
dita
di
una
mano
per
contarli
)
di
ottimi
giovani
che
si
stabiliscono
nella
città
dove
hanno
cattedra
,
tengono
corsi
anche
serali
,
suscitano
interessi
,
sono
un
elemento
vivificatore
;
un
numero
sempre
esiguo
,
ma
un
po
'
meno
,
d
'
insegnanti
che
trascorrono
tre
giorni
della
settimana
nella
loro
sede
,
ed
in
quei
giorni
sono
attivi
,
legano
con
i
giovani
(
va
da
sé
che
quelli
interessati
sono
poi
pochi
,
sicché
spesso
dopo
la
lezione
insegnante
ed
allievi
possono
continuare
la
conversazione
intorno
ad
un
tavolo
di
birreria
)
;
ma
,
almeno
nei
settori
che
ben
conosco
,
vedo
aspirare
alla
cattedra
una
serie
di
giovani
che
mai
e
poi
mai
si
sposteranno
dalla
grande
città
in
cui
hanno
il
loro
centro
d
'
affari
,
mai
e
poi
mai
si
rassegneranno
a
vivere
dello
stipendio
,
per
quanto
questo
possa
essere
aumentato
.
Nelle
stesse
Facoltà
scientifiche
,
d
'
altronde
,
ben
so
quanto
sia
raro
il
professore
che
porti
la
sua
famiglia
nella
sede
,
s
'
inserisca
nel
tessuto
della
città
come
elemento
vivificatore
.
Ed
occorre
aggiungere
,
a
fare
il
punto
,
che
giustamente
ogni
ministro
direbbe
che
non
può
fare
nulla
,
perché
libertà
d
'
insegnamento
da
noi
significa
anche
libertà
di
non
insegnare
,
e
sarebbe
un
'
insurrezione
generale
il
giorno
di
esami
in
cui
si
presentasse
un
ispettore
ministeriale
a
vedere
com
'
è
composta
la
commissione
,
quanto
dura
ogni
esame
.
Scelta
delle
materie
,
libertà
di
programmi
:
e
sia
,
anche
se
costituisca
la
pietra
al
collo
per
il
ragazzo
che
non
ha
dietro
a
sé
alcuna
tradizione
di
cultura
,
e
si
fa
indicare
le
materie
dal
compagno
o
dal
bidello
.
Ma
se
c
'
è
qualcuno
che
vuole
studiare
ciò
che
è
fuori
delle
grandi
vie
,
l
'
eros
delle
pulci
o
l
'
astronomia
dei
cartaginesi
,
non
pretenda
si
creino
cattedre
per
lui
.
I
poveri
debbono
spendere
bene
il
poco
di
cui
dispongono
;
lo
spreco
non
è
loro
consentito
.
Si
considerino
i
bisogni
reali
delle
Università
,
ma
non
si
accordi
il
superfluo
;
non
si
crei
(
anche
se
possa
essere
una
via
per
fare
ciò
che
al
fascismo
non
riuscì
,
l
'
impronta
politica
posta
sull
'
Università
,
come
si
tende
a
metterla
sulla
magistratura
}
un
esercito
d
'
insegnanti
che
non
insegnano
o
perché
non
sanno
,
o
perché
non
vogliono
,
o
perché
manca
loro
la
studentesca
cui
insegnare
.
StampaQuotidiana ,
Trovata
:
un
impiegato
restio
si
trova
a
venir
desiderato
,
corteggiato
,
ricattato
e
semiviolentato
dalla
donna
che
sul
lavoro
è
il
suo
capo
,
in
una
situazione
imbarazzante
che
capovolge
la
norma
per
cui
sono
le
donne
a
venir
molestate
dai
capi
in
ufficio
.
Trovata
originale
?
Per
niente
.
Il
film
precisa
«
da
un
'
idea
di
Gianfilippo
Ascione
»
,
ma
quell
'
idea
l
'
avevano
già
avuta
in
parecchi
:
stava
al
centro
di
almeno
tre
processi
negli
Stati
Uniti
,
sta
al
centro
del
romanzo
di
Michael
Crichton
Rivelazioni
pubblicato
da
Garzanti
e
del
film
americano
con
Michael
Douglas
che
ne
è
stato
tratto
.
Sergio
Rubini
,
regista
e
protagonista
che
in
un
momento
del
film
legge
allusivamente
Rivelazioni
,
lo
sa
benissimo
:
e
affronta
la
storia
non
come
un
'
idea
nuova
,
ma
come
la
variazione
su
uno
spunto
di
commedia
.
L
'
esito
è
poco
felice
:
il
film
slunga
e
trascina
l
'
aneddoto
senza
sapere
come
alimentarlo
,
salvo
che
mediante
una
di
quelle
gite
turistiche
all
'
estero
(
qui
in
Grecia
,
con
danze
tipiche
,
bevute
eccessive
,
indigeni
primitivi
simpatici
,
mare
bellissimo
)
con
cui
molti
film
italiani
tentano
di
dare
respiro
alla
vicenda
e
di
colmare
i
vuoti
di
sceneggiatura
;
l
'
avventura
sessuale
raccontata
senza
stile
e
senza
brio
è
priva
di
eros
e
di
sensualità
;
lo
svolgersi
dei
fatti
non
diventa
mai
analisi
di
costume
,
dei
rapporti
tra
i
sessi
o
del
mondo
editoriale
;
a
Sergio
Rubini
manca
il
fisico
del
ruolo
,
tanto
da
rendere
incomprensibile
che
una
bella
dirigente
si
accanisca
per
portarselo
a
letto
,
anche
se
mossa
da
piccosa
prepotenza
più
che
da
desiderio
.
Infatti
l
'
impiegato
molestato
,
lettore
in
una
grande
casa
editrice
,
ha
carattere
,
vuole
bene
alla
sua
donna
,
non
intende
venir
consumato
in
una
notte
e
poi
messo
da
parte
;
resiste
alle
insistenze
di
Margherita
Buy
,
dura
manager
tagliatrice
di
teste
incaricata
di
ridurre
il
personale
e
le
spese
,
donna
vorace
ma
fredda
-
«
Per
me
fare
l
'
amore
non
è
una
mania
,
è
solo
un
hobby
...
La
seconda
volta
mi
annoio
»
.
Vendicativamente
,
l
'
impiegato
molestato
che
si
nega
viene
degradato
sul
lavoro
.
Lascia
il
posto
,
perde
la
sua
donna
che
lo
spingeva
a
cedere
per
veder
pubblicato
un
proprio
libro
,
ma
alla
fine
vince
:
naturalmente
la
manager
s
'
innamora
,
lui
pure
,
insieme
creano
una
nuova
coppia
e
una
nuova
casa
editrice
.
Margherita
Buy
,
pochissimo
spogliata
e
benissimo
vestita
da
Valentino
,
inadatta
al
personaggio
,
è
come
imbarazzata
,
dislocata
,
convenzionale
;
Simona
Izzo
recita
bene
la
sua
piccola
parte
di
scrittrice
velleitaria
che
mangia
e
ingrassa
per
frustrazione
;
sono
piacevoli
le
apparizioni
di
Gianrico
Tedeschi
e
Gianni
Bonagura
.
StampaQuotidiana ,
Film
inglese
tradizionale
,
strappalacrime
intellettuale
,
operazione
derivata
multimediale
:
all
'
origine
c
'
è
un
telefilm
diretto
nel
1985
per
la
BBC
da
William
Nicholson
,
c
'
è
un
testo
teatrale
dello
stesso
Nicholson
andato
in
scena
nel
1989
a
Londra
e
poi
a
Broadway
,
rappresentato
anche
in
Italia
da
Giancarlo
Sbragia
col
titolo
La
mela
magica
.
Nicholson
,
che
è
pure
sceneggiatore
del
film
,
dice
d
'
essersi
preso
molte
libertà
raccontando
il
rapporto
tra
il
famoso
letterato
inglese
C.S.
Lewis
e
la
scrittrice
americana
Joy
Gresham
:
«
La
loro
storia
d
'
amore
era
molto
privata
e
nessuno
sa
come
e
perché
si
siano
innamorati
.
Ho
usato
frammenti
della
loro
vita
,
ne
ho
eliminati
alcuni
e
creati
altri
...
»
.
Peccato
,
magari
i
personaggi
reali
bastavano
a
se
stessi
.
Clive
Staples
Lewis
detto
Jack
(
1898-1963
)
,
nato
a
Belfast
,
professore
di
letteratura
inglese
a
Oxford
e
poi
a
Cambridge
,
poeta
,
critico
,
conferenziere
e
apologeta
cristiano
,
grande
studioso
del
Medioevo
e
del
Rinascimento
inglese
e
della
tradizione
allegorica
dell
'
amor
cortese
,
amico
di
J.K.K.
Tolkien
,
narratore
per
bambini
,
scrittore
di
fantascienza
,
non
è
notissimo
in
Italia
dove
alcuni
suoi
libri
(
Il
leone
,
la
strega
e
l
'
armadio
,
Lontano
dal
pianeta
silenzioso
e
altri
)
sono
stati
pubblicati
da
Mondadori
.
Il
film
coglie
Lewis
a
Oxford
nel
1952
,
cinquantaquattrenne
appagato
dagli
studi
,
dalla
celebrità
e
dal
sentimento
religioso
,
convivente
con
il
fratello
,
uso
all
'
ambiente
universitario
esclusivamente
maschile
.
L
'
incontro
con
Joy
Gresham
,
americana
schietta
,
scrittrice
e
sua
ardente
fan
,
«
ebreo
-
cristiana
»
appassionatamente
di
sinistra
,
madre
d
'
un
bambino
di
otto
anni
separata
dal
marito
alcolizzato
,
immise
nella
vita
egocentrica
e
quieta
di
Lewis
l
'
amore
e
il
dolore
,
diventò
un
vero
matrimonio
prima
della
morte
di
lei
per
un
tumore
alle
ossa
.
Anthony
Hopkins
recita
il
personaggio
magnificamente
,
Debra
Winger
è
più
schematica
.
Per
il
resto
il
film
patetico
e
anche
tedioso
pare
una
realizzazione
di
routine
di
quella
convenzione
inglese
che
è
ormai
quasi
un
genere
:
vicende
atroci
e
comportamenti
impeccabili
,
prati
verdi
,
le
belle
architetture
di
Oxford
e
i
suoi
interni
di
legno
lustro
,
la
campagna
coi
suoi
paesaggi
meravigliosi
e
tristi
,
le
cerimonie
scolastiche
e
religiose
,
i
sardonici
professori
togati
e
gli
studenti
irrigiditi
,
sentimenti
repressi
e
tazze
di
tè
,
bicchieri
di
cristallo
ed
esistenze
disamorate
,
quante
volte
si
son
visti
?
StampaQuotidiana ,
È
interessante
e
riuscito
questo
primo
film
del
trentenne
torinese
Gianluca
Maria
Tavarelli
,
realizzato
su
una
sceneggiatura
vincitrice
del
Premio
Solinas
,
presentato
alla
Mostra
di
Venezia
1994
:
sa
unire
realismo
sociale
e
sentimento
individuale
,
desolazione
invincibile
e
speranza
possibile
,
alienazioni
diverse
e
buona
drammaturgia
,
in
uno
stile
intenso
e
asciutto
.
Nella
Torino
notturna
,
Portami
via
racconta
i
destini
incrociati
di
due
coppie
di
giovani
che
vorrebbero
un
'
altra
vita
.
Due
amiche
emigrate
dall
'
Est
europeo
,
una
russa
e
una
bulgara
,
prostitute
di
lusso
da
due
milioni
,
vessate
,
ricattate
e
malmenate
dal
loro
sfruttatore
italiano
,
disperate
per
la
mancanza
di
libertà
e
di
vie
d
'
uscita
.
Due
amici
italiani
squattrinati
,
solitari
,
mortificati
da
esistenze
prive
di
senso
e
di
futuro
,
avviliti
da
lavori
brutti
(
uno
fa
senza
successo
il
venditore
di
elettrodomestici
;
l
'
altro
è
terapeuta
in
una
comunità
di
handicappati
,
senza
più
fiducia
nella
possibilità
di
rendersi
seriamente
utile
)
.
Le
due
coppie
s
'
incontrano
in
un
momento
drammatico
,
si
spaventano
,
si
aiutano
.
Il
trauma
dà
a
tutt
'
e
quattro
il
coraggio
prima
introvabile
d
'
andarsene
,
di
partire
verso
la
Francia
,
di
tentar
di
vivere
davvero
:
«
Fammi
provare
»
,
«
Ma
sì
»
.
Intorno
a
loro
la
città
nel
buio
,
strade
deserte
e
locali
affollati
esplorati
in
un
vagabondare
in
auto
insoddisfacente
ma
inevitabile
privo
d
'
allegria
e
d
'
amore
(
«
se
voglio
una
donna
me
la
devo
pagare
»
)
;
residence
tetri
visitati
dalle
due
ragazze
pagate
da
uomini
grossolani
e
malinconici
.
Accanto
a
loro
,
i
personaggi
minori
(
malati
di
mente
,
suicidi
,
un
vicino
convinto
d
'
un
proprio
prossimo
trasferimento
extraterrestre
)
simboleggiano
le
tante
possibili
varianti
del
grande
desiderio
di
fuga
contemporaneo
.
Gli
attori
ben
scelti
e
ben
diretti
interpretano
con
naturalezza
e
sottogliezza
i
loro
personaggi
simili
a
tante
persone
giovani
,
senza
presente
né
avvenire
,
ridotte
all
'
inerzia
o
al
dinamismo
nevrotico
,
rese
torpide
dal
rifiuto
,
dalla
delusione
.
StampaQuotidiana ,
Nell
'
anno
1123
in
Francia
,
un
aristocratico
guerriero
e
il
suo
scudiero
bevono
per
errore
un
filtro
del
tempo
preparato
da
un
arcimago
,
e
si
ritrovano
nell
'
anno
1992;
davanti
allo
spettacolo
terrificante
del
progresso
e
della
tecnologia
,
si
spaventano
;
il
nobile
desidera
soltanto
tornare
al
proprio
secolo
e
ci
torna
,
mentre
il
servitore
sceglie
di
restare
nel
Novecento
dove
,
almeno
in
apparenza
,
il
popolo
ha
qualche
diritto
.
Raccontando
questa
storia
,
I
visitatori
è
stato
il
film
-
fenomeno
della
scorsa
stagione
cinematografica
francese
.
Con
14
milioni
di
spettatori
ha
battuto
ogni
record
d
'
incassi
degli
ultimi
dieci
anni
,
ha
vinto
numerosi
premi
,
ha
provocato
analisi
,
discussioni
,
ipotesi
:
un
simile
successo
è
la
spia
d
'
una
immensa
fame
di
ridere
,
gli
spettatori
hanno
amato
sentir
parlare
dell
'
identità
francese
perenne
,
il
film
è
piaciuto
tanto
perché
prende
in
giro
la
civiltà
contemporanea
,
eccetera
.
Di
sicuro
è
divertente
,
esilarante
.
Passatista
e
snob
,
un
po
'
ecologica
e
un
po
'
romantica
,
saga
di
quell
'
anacronismo
così
spesso
fonte
di
comicità
(
i
Monty
Python
,
Me1
Brooks
,
Troisi
-
Benigni
in
Non
ci
resta
che
piangere
)
,
la
commedia
fa
ridere
molto
.
Piombati
nel
Novecento
,
il
guerriero
e
lo
scudiero
non
riescono
a
respirare
l
'
aria
inquinata
,
non
riconoscono
il
paesaggio
(
«
Dove
sono
finite
le
foreste
?
»
)
,
s
'
impauriscono
vedendo
un
postino
africano
(
«
Il
saracino
!
Il
saracino
!
»
)
,
vomitano
appena
entrati
in
automobile
,
si
lavano
mani
e
faccia
nel
gabinetto
,
combinano
guai
iperbolici
.
L
'
aristocratico
scopre
con
orrore
che
il
suo
castello
è
stato
venduto
e
trasformato
in
albergo
di
lusso
;
che
i
plebei
possono
essere
ricchi
e
i
servi
sono
spariti
;
che
una
hostess
s
'
offende
a
sentirsi
chiamare
«
garzona
»
;
che
la
sua
discendente
,
moglie
d
'
un
brillante
dentista
e
padrona
d
'
una
bella
villetta
,
«
ha
sposato
un
cavadenti
e
vive
in
un
tugurio
»
.
Lo
scudiero
s
'
adatta
invece
felicemente
a
un
mondo
per
lui
migliore
,
e
impara
subito
a
gridare
«
occhèi
»
con
entusiasmo
.
Il
film
è
dialogato
in
un
francese
arcaico
d
'
invenzione
,
bene
adattato
da
Sergio
Jacquier
per
la
versione
italiana
.
È
diretto
da
Jean
-
Marie
Poiré
,
49
anni
,
parigino
,
ex
rocker
,
già
autore
di
nove
cinecommedie
perlopiù
mai
viste
in
Italia
.
È
ottimamente
interpretato
nella
parte
del
guerriero
da
Jean
Reno
(
doppiato
da
Gigí
Proietti
)
,
nella
parte
dello
scudiero
dal
comico
Christian
Clavier
(
doppiato
da
Leo
Gullotta
)
:
ma
la
più
brava
è
Valerie
Lemercier
(
doppiata
da
Patrizia
Castagnoli
)
che
nella
parte
della
discendente
costruisce
,
tra
comicità
e
critica
di
costume
,
un
personaggio
perfetto
di
aristocratica
avventurista
e
romantica
,
senza
principi
e
senza
pregiudizi
,
ricca
d
'
impassibile
cortesia
,
di
pragmatismo
fattivo
,
di
sapienza
mondana
.
StampaQuotidiana ,
Un
eroe
militare
della
rivoluzione
bolscevica
,
ormai
in
ritiro
;
un
giovane
ex
controrivoluzionario
da
anni
al
servizio
della
polizia
politica
sovietica
e
già
responsabile
dell
'
uccisione
di
otto
dei
suoi
;
una
ragazza
bella
,
moglie
dell
'
uno
ed
ex
innamorata
dell
'
altro
;
una
incantevole
bambina
figlia
dell
'
eroe
e
della
ragazza
,
vitale
,
petulante
,
inconsapevole
e
facile
da
sedurre
come
tutti
i
giovanissimi
;
un
gruppo
di
vecchi
nostalgici
del
passato
pre
-
rivoluzionario
.
Sono
i
personaggi
,
simbolici
eppure
del
tutto
realistici
e
credibili
,
raccolti
in
una
bianca
villa
tra
gli
alberi
in
un
giorno
radioso
d
'
estate
:
è
l
'
estate
del
1936
,
l
'
anno
in
cui
í
processi
voluti
da
Stalin
portarono
a
morte
l
'
élite
militare
e
rivoluzionaria
dell
'
Urss
,
divenuta
ingombrante
per
il
dittatore
;
ogni
tanto
,
come
un
'
apparizione
fantascientifica
o
tarkovskiana
,
un
globo
di
luce
infuocata
passa
attraverso
le
stanze
e
il
paesaggio
.
Dedicato
«
a
tutti
quelli
che
sono
stati
bruciati
dal
sole
ingannatore
della
rivoluzione
»
,
il
film
di
Nikita
Mikhalkov
è
davvero
grande
,
ricco
di
vita
,
di
sensualità
,
d
'
energia
e
di
bellezza
,
capace
di
raccontare
insieme
tragedia
politica
e
drammi
personali
,
capace
di
narrare
la
degenerazione
totalitaria
attraverso
i
sentimenti
,
mescolando
la
violenza
dei
fatti
e
la
dolce
malinconia
cechoviana
delle
atmosfere
,
la
realtà
sovietica
e
la
letteratura
russa
.
Un
film
raro
,
recitato
benissimo
dallo
stesso
regista
che
è
l
'
eroe
,
dalla
sua
figlia
più
piccola
Nadia
,
da
Oleg
Menchikov
che
è
il
poliziotto
.
Nessuno
sa
che
il
giovane
è
venuto
per
arrestare
l
'
eroe
,
destinato
come
tanti
altri
all
'
eliminazione
.
Nell
'
assolata
felice
giornata
domenicale
,
la
sotterranea
rivalità
tra
i
due
uomini
si
manifesta
durante
gli
svaghi
famigliari
,
le
canzoni
,
i
bagni
nel
fiume
,
la
partita
di
pallone
,
i
pasti
.
Parallele
ai
divertimenti
privati
,
si
svolgono
le
pubbliche
attività
:
festa
«
in
onore
dei
dirigibili
di
Stalin
»
;
esercitazioni
«
contro
l
'
idra
dell
'
imperialismo
mondiale
»
,
con
le
maschere
antigas
che
simbolicamente
rendono
le
persone
tutte
uguali
e
tutte
disumane
;
cerimonie
dei
bambini
organizzati
nei
Pionieri
,
educati
a
venerare
l
'
eroe
rivoluzionario
già
rinnegato
dalla
politica
.
Un
camionista
,
emblema
del
popolo
sovietico
,
sin
dal
mattino
gira
alla
cieca
chiedendo
senza
ottenere
risposte
in
che
punto
si
trovi
e
quale
direzione
debba
seguire
,
finché
a
sera
verrà
ucciso
stupidamente
,
crudelmente
.
Al
tramonto
,
l
'
eroe
viene
portato
via
dall
'
automobile
nera
della
polizia
politica
,
mentre
nel
cielo
s
'
innalza
il
ritratto
di
Stalin
e
rifulgono
i
bagliori
del
sole
calante
;
tra
i
due
uomini
,
il
rivoluzionario
divorato
dalla
rivoluzione
e
il
controrivoluzionario
reso
infame
dalla
paura
,
nessuno
sopravviverà
.
Nonostante
qualche
autoindulgenza
,
Mikhalkov
è
un
grande
narratore
,
forte
,
profondo
,
affascinante
:
alla
riuscita
del
film
contribuisce
assai
il
suo
fascino
d
'
interprete
bello
e
paziente
,
seducente
,
eroico
e
paterno
.
StampaQuotidiana ,
«
La
donna
è
nata
per
essere
vedova
:
è
la
sua
naturale
vocazione
,
nessuna
donna
è
completa
finché
il
suo
compagno
non
è
morto
»
,
sentenzia
un
dentista
innamorato
.
Una
vedova
autentica
,
due
finte
vedove
e
un
gruppo
di
ricche
vedove
abitanti
su
una
Collina
delle
Vedove
in
un
villaggio
rurale
dai
paesaggi
bellissimi
in
Irlanda
nel
1920
,
sono
al
centro
della
commedia
di
costume
brillante
,
ben
recitata
e
qualsiasi
,
poco
significativa
,
che
ha
segnato
il
ritorno
al
lavoro
di
Mia
Farrow
dopo
la
brutta
fine
del
suo
matrimonio
con
Woody
Allen
.
Bersagli
della
critica
di
costume
:
il
crudele
conformismo
e
il
classismo
spietato
dell
'
epoca
,
la
prepotenza
cattiva
delle
donne
sole
di
mezza
età
e
la
possessività
matriarcale
tanto
dannosa
per
i
figli
maschi
,
i
ridicoli
pregiudizi
etici
e
sociali
,
le
vocazioni
al
pettegolezzo
,
alla
malignità
,
gelosia
,
rivalità
e
anche
alla
malvagità
.
Ma
il
tono
è
brioso
,
il
racconto
è
centrato
su
una
beffa
femminile
che
punirà
le
vedove
bacchettone
piene
di
degnazione
,
l
'
«
irlandesità
»
è
vista
con
ironia
affettuosa
,
l
'
intrigo
ben
condotto
che
prevede
pure
sospetti
d
'
omicidio
è
spiritoso
,
i
caratteristi
sono
ben
scelti
,
l
'
insieme
ha
un
'
aria
polverosa
e
antiquata
non
spiacevole
.
Il
soggetto
era
stato
scritto
,
oltre
dieci
anni
fa
,
per
Maureen
O
'
Sullivan
;
adesso
è
la
figlia
dell
'
attrice
,
Mia
Farrow
,
a
interpretarvi
un
ruolo
.
Farrow
non
è
male
,
però
i
suoi
trepidi
manierismi
e
le
sue
timidezze
schive
risultano
deboli
al
confronto
con
le
altre
due
attrici
,
perfette
:
Joan
Plowright
,
gran
gigiona
convenzionale
,
sempre
prevedibile
eppure
sempre
irresistibile
;
e
Natasha
Richardson
,
figlia
di
Vanessa
Redgrave
e
del
regista
Tony
Richardson
,
molto
bella
,
molto
brava
.
Tra
gli
interpreti
,
è
ammirevole
jim
Broadbent
nella
parte
del
dentista
innamorato
di
Mia
Farrow
:
anche
in
Pallottole
su
Broadway
di
Woody
Allen
recita
con
tale
finezza
e
sapienza
la
parte
d
'
un
attore
invecchiato
insidiato
dalla
nevrosi
e
dalla
bulimia
,
che
varrebbe
la
pena
di
vedere
il
film
soltanto
per
vedere
lui
.
StampaQuotidiana ,
A
porte
chiuse
,
in
un
appartamento
parigino
soffocante
e
sovraffollato
come
un
carcere
domestico
,
in
sei
giorni
e
sei
notti
,
analisi
del
legame
insopportabile
ma
inevitabile
tra
due
sorelle
.
Una
delle
due
,
lasciato
il
marito
adultero
e
i
figli
,
piomba
nella
casa
dove
l
'
altra
vive
con
l
'
amante
boxeur
;
questi
sopporta
poco
la
tormentata
e
tormentosa
sorella
dell
'
amica
,
ma
ne
è
pure
attratto
.
Fra
litigi
,
insofferenze
,
bugie
nere
,
slanci
d
'
affetto
,
strette
sessuali
,
false
partenze
e
sequestri
di
persona
,
si
rivela
il
rapporto
tra
le
due
giovani
donne
.
In
passato
le
sorelle
sono
state
amanti
:
una
vuole
dimenticare
,
l
'
altra
non
può
non
ricordare
;
una
vuol
ricominciare
nuove
vite
,
l
'
altra
sopravviene
ogni
volta
a
far
fallire
il
tentativo
.
Ma
una
ha
sfruttato
l
'
altra
per
diventare
pittrice
di
successo
,
ha
manovrato
per
farla
sposare
e
levarsela
di
torno
:
menzogne
,
ipocrisie
e
crudeltà
sono
reciproche
,
tutt
'
e
due
non
riusciranno
mai
a
cancellare
quanto
le
unisce
.
Il
dramma
sarebbe
psicologico
-
passionale
,
avrebbe
l
'
ambizione
di
esplorare
le
profondità
del
sentimento
sororale
,
l
'
intercambiabilità
tra
vittima
e
carnefice
,
la
segreta
analogia
tra
ordine
e
disordine
.
Il
risultato
,
pomposo
e
lambiccato
tanto
da
diventare
comico
,
rimedia
con
estremismi
anche
sessuali
all
'
angustia
di
mezzi
:
e
testimonia
al
settimo
film
una
involuzione
della
regista
e
coautrice
Diane
Kurys
,
47
anni
,
ex
attrice
(
appariva
anche
nel
Casanova
di
Fellini
)
,
prediletta
dai
festival
,
all
'
inizio
narratrice
sensibile
di
vicende
autobiografiche
d
'
adolescenza
e
giovinezza
,
poi
aspirante
senza
buoni
esiti
(
Un
uomo
innamorato
con
Greta
Scacchi
e
Peter
Coyote
,
1986;
Le
strategie
del
cuore
con
Isabelle
Huppert
,
1991
)
a
rappresentare
il
disordine
amoroso
contemporaneo
.
Per
fortuna
le
due
attrici
e
l
'
attore
,
che
fanno
quanto
possono
,
sono
belli
:
in
mancanza
d
'
altro
,
si
può
sempre
contemplare
loro
.
StampaQuotidiana ,
Un
thriller
classico
,
con
un
elemento
molto
contemporaneo
:
le
reazioni
anche
assassine
che
possono
sfrenarsi
intorno
alla
pratica
dei
trapianti
;
il
sentimento
di
usurpazione
e
violazione
,
di
vendetta
per
il
corpo
mutilato
dalla
sottrazione
di
organi
,
che
può
crescere
in
chi
amava
il
donatore
defunto
,
parallelamente
al
sentimento
di
resurrezione
e
di
felice
vitalità
che
invade
chi
ha
ricevuto
in
dono
quegli
organi
.
È
il
tocco
originale
del
film
,
che
offre
pure
due
presenze
apprezzabili
.
Una
è
la
protagonista
Madeleine
Stowe
,
bruna
californiana
,
trentasette
anni
,
che
costruisce
un
personaggio
non
banale
,
laconico
e
asciutto
,
del
tutto
privo
del
patetismo
melenso
riservato
di
solito
ai
portatori
di
handicap
cinematografici
o
televisivi
:
un
carattere
femminile
forte
,
superbo
,
integro
.
L
'
altra
presenza
notevole
è
quella
del
direttore
della
fotografia
Dante
Spinotti
,
italiano
di
Tolmezzo
,
cinquantadue
anni
,
ammirato
per
la
fotografia
di
La
leggenda
del
santo
bevitore
di
Olmi
o
di
Quartetto
Basileus
di
Carpi
,
che
qui
fa
un
lavoro
raffinatissimo
sulla
visione
alterata
della
protagonista
e
sulle
relative
variazioni
di
luce
ma
anche
sul
paesaggio
urbano
di
Chicago
,
usando
nel
modo
più
freddo
i
toni
più
caldi
dall
'
arancio
al
ruggine
.
Le
premesse
del
film
che
mette
insieme
thriller
,
cecità
,
musica
,
medicina
e
passioni
d
'
amore
erano
allarmanti
:
una
ragazza
resa
cieca
a
otto
anni
dalle
botte
della
mamma
cattiva
,
violinista
in
un
gruppo
folk
irlandese
,
sottoposta
a
trapianto
di
cornee
con
esito
incerto
(
subito
dopo
l
'
operazione
,
vede
le
facce
alterate
come
quelle
ritratte
nei
quadri
di
Francis
Bacon
,
ha
una
percezione
ritardata
di
quanto
guarda
e
una
messa
a
fuoco
davvero
imperfetta
)
,
ossessionata
da
un
assassino
,
irrisa
e
poi
amata
da
un
poliziotto
.
Il
risultato
è
invece
,
miracolosamente
,
un
thriller
interessante
,
ben
raccontato
,
divertente
.
StampaQuotidiana ,
«
Le
elezioni
si
vincono
con
la
tv
,
basta
avere
i
soldi
per
comprare
gli
spazi
...
Vincerò
:
ho
il
settanta
per
cento
a
tutti
i
sondaggi
»
,
ripete
il
candidato
alla
presidenza
degli
Stati
Uniti
,
un
senatore
criminale
.
Prodotto
pure
da
Sam
Raimi
,
il
film
comincia
nello
Stato
della
Georgia
nel
1863
ma
è
forse
datato
2004
,
si
svolge
anche
nel
1929
del
crollo
della
Borsa
di
New
York
(
finanzieri
e
agenti
di
cambio
rovinati
cadono
giù
dalle
finestre
dei
grattacieli
come
una
pioggia
)
nonché
nel
1994
.
Giocare
con
il
tempo
non
è
certo
una
novità
nel
cinema
americano
,
e
qui
si
suppone
che
sia
stata
inventata
una
macchina
capace
di
riportare
all
'
indietro
nel
tempo
modificando
il
passato
e
condizionando
il
presente
(
gli
andirivieni
temporali
avvengono
mediante
una
specie
di
Batmobile
pesante
e
complessa
,
oppure
attraverso
una
semplice
bolla
d
'
aria
)
.
Naturalmente
,
l
'
uomo
politico
è
il
cattivo
.
Il
buono
è
Van
Damme
,
poliziotto
del
Tempo
incaricato
di
sorvegliare
che
nessuno
abusi
a
proprio
profitto
della
macchina
meravigliosa
,
e
anche
personalmente
interessato
al
viaggio
a
ritroso
per
modificare
,
cancellare
il
momento
atroce
in
cui
alcuni
delinquenti
stuprarono
e
uccisero
la
sua
amatissima
moglie
incinta
,
bruciarono
la
sua
casa
.
Trappole
,
politica
sporca
,
botte
terribili
,
esplosioni
,
incendi
:
e
bisognerà
forse
riflettere
sulla
frequenza
e
violenza
con
cui
il
fuoco
(
con
la
sua
forza
distruttiva
,
la
sua
rossa
ineluttabilità
,
le
sue
fiamme
sempre
vittoriose
)
risulta
adesso
dominante
nei
film
americani
d
'
azione
,
Timecop
non
è
niente
di
speciale
,
però
è
divertente
.
Van
Damme
fa
le
solite
cose
:
picchia
,
tira
calci
in
faccia
,
spara
,
quasi
vola
nell
'
aria
,
viene
tradito
e
viene
pestato
quasi
a
morte
,
difende
una
buona
causa
,
fa
l
'
amore
con
la
moglie
a
lume
di
candela
,
duella
anche
a
coltellate
,
si
presenta
nudo
e
seminudo
,
trionfa
nel
lieto
fine
.