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> anno_i:[1970 TO 2000}
L'album di famiglia ( Rossanda Rossana , 1978 )
StampaQuotidiana ,
Stampa e radio si sono piegate febbrilmente , il giorno di Pasqua , sul secondo messaggio delle Brigate Rosse come su un palinsesto da decifrare . Siccome sulle cose che contano - se Moro sia vivo , se lo libereranno e a quali condizioni - non dice niente , i commentatori ne hanno dedotto che è invece interessantissimo politicamente . Lo hanno trovato a ) ricco di novità , b ) tale da accattivarsi le simpatie della nuova sinistra ( i più gentili ) , o da esserne senz ' altro il frutto ( i più maliziosi ) . Perché ? perché sviluppa un vasto attacco alla Democrazia cristiana , cosa che nella vecchia sinistra non è più di moda . Ma quando mai è stata di moda nella sinistra nuova ? Nel 1968 essa nacque accusando , a torto o a ragione , i partiti operai di essersi dati come solo nemico la DC , mentre era il sistema nel suo complesso che bisognava disvelare e demolire . Nel 1977 , il movimento ha avuto per nemico tutto « lo Stato » , e in particolare i riformisti perché vi ingabbiavano le masse . Per una sola breve fase la nuova sinistra ( meglio i gruppi ) scoprirono la DC , e fu nel 1972 con Fanfani . In verità , chiunque sia stato comunista negli anni Cinquanta riconosce di colpo il nuovo linguaggio delle BR . Sembra di sfogliare l ' album di famiglia : ci sono tutti gli ingredienti che ci vennero propinati nei corsi Stalin e Zdanov di felice memoria . Il mondo - imparavamo allora - è diviso in due . Da una parte sta l ' imperialismo , dall ' altra il socialismo . L ' imperialismo agisce come centrale unica del capitale monopolistico internazionale ( allora non si diceva « multinazionali » ) . Gli stati erano « il comitato d ' affari » locale dell ' imperialismo internazionale . In Italia il partito di fiducia - l ' espressione è di Togliatti - ne era la DC . In questo quadro , appena meno rozzo , e fortunatamente riequilibrato dalla « doppiezza » , cioè dall ' intuizione del partito nuovo , la lettura di Gramsci , una pratica di massa diversa , crebbe il militantismo comunista fino agli anni Cinquanta . Vecchio o giovane che sia il tizio che maneggia la famosa Ibm , il suo schema è veterocomunismo puro . Cui innesta una conclusione che invece veterocomunista non è , e cioè la guerriglia . In quel contesto infatti essa non funziona . Se le masse sono manipolate dagli apparati , con quale esercito si fa la rivoluzione ? Se il nemico è un potentissimo partito - stato , protetto dall ' estero e padrone di tutte le istituzioni , difficile pensare di abbatterlo col cecchinaggio . E infatti quella posizione aveva , per logica conseguenza , o l ' abbassamento del tiro o « Ha da venì Baffone » , cioè il rinvio dell ' ora X all ' esplodere d ' una crisi europea , d ' una nuova guerra che rovesciasse il rapporto impari di forze . Tanto è vero che , quando il problema della rivoluzione italiana tornò all ' ordine del giorno nella sinistra , nei primi anni Sessanta , comportò un ' analisi diversa anche della Democrazia cristiana , più complessa e insieme più aggredibile ; si vide nell ' interclassismo cattolico un terreno di disgregazione del vecchio e di riaggregazione , nella lotta di massa , del nuovo blocco storico . Tutta la spinta a sinistra ne fu alimentata , e ne risentì la stessa Democrazia cristiana , specie nelle fasi in cui si trovò sotto sterzo , cioè nell ' estate del 1963 e poi dal 1975 al 1976 . Interessi imperialisti , capitale privato e di stato , stato , partiti , confessionalismo , « luoghi » della dominazione borghese apparvero in continuità , ma non appiattiti ; e nel relativo scollamento si rifletté la forza d ' urto dell ' avanzata a sinistra . Se oggi qualcuno scopre nel testo delle BR una efficace critica della DC , vuol dire che l ' arretramento delle idee politiche s ' è fatto precipitoso . Le BR odierne , se pure di loro si tratta , ci hanno contato . E il Partito comunista farebbe bene a misurare lo spazio che ha lasciato scoperto e l ' ampiezza di manovra che esso offre . Consente infatti ai brigatisti di fare degli ammazzamenti , sequestri e ora relativa ideologia , i cardini d ' una doppia operazione : far saltare la Democrazia cristiana o parte di essa fuori dal « compromesso democratico » e indebolire la credibilità della sinistra , nel momento in cui si attua una destabilizzazione a destra . Questa manovra sconta il silenzio delle sinistre sulla DC e se ne fa una forza . Può infatti opporre il PCI , allo schematismo d ' una denuncia che mira a impressionare una certa base inquieta o delusa , l ' articolato giudizio formulato negli anni Sessanta ? Quello - l ' analisi della DC come d ' uno specifico interclassismo , specifico problema strutturale , storico e di coscienza della nostra società - comportava comunque una strategia di attacco , di avanzata , di egemonia , di conquista . Quali che ne fossero i limiti che la strategia che le sinistre ne derivavano , ed erano molti , nella loro coscienza e in quella delle masse che le seguivano restò al centro il « come » della divisione della DC e della sua sconfitta . Lo restò fino al 20 giugno . Da allora non lo è più . Al suo posto sono subentrate , con la filosofia dell ' emergenza , la priorità data all ' accordo con tutta la Democrazia cristiana , e quindi la necessità di stare alle sue compatibilità . PCI e PSI vanno fin dove la DC può arrivare . La rovinosa condotta dell ' ultima crisi di governo ne è stata la prova . E un caso che sia culminata nella seconda grande provocazione del decennio , reciproca alla strage di piazza Fontana ? È straordinario che dal Cile , che pure lo spaventò , il PCI non abbia tratto le due lezioni più evidenti . Prima , che non può inoltrarsi in campo avversario senza fortemente coprirsi a sinistra con un tenace legame di masse ( masse più coese e non meno , più capaci di egemonia e non meno ) . Secondo , che deve essere garantito da modifiche immediate e sostanziali negli apparati del potere di stato . Berlinguer invece sembra essersi mosso al buio . E ora a sinistra gli si aprono falle , nella forma peggiore . No , non il crescere del partito armato nelle fabbriche : queste sono storie che piacciono a Carli . Ma prime sacche di rassegnazione e delusione e sconcerto ; domani smobilitazione . A destra , nel giro di poche settimane e sotto l ' iniziativa degli attentati , un avversario incattivito e uno stato che domanda leggi eccezionali . PCI e PSI , privi di iniziative e capaci solo di esecrazione , le avalleranno . Dove sono le casematte che il movimento popolare italiano , nel momento del suo originario avvento al governo , si sarebbe dato per garantire gli embrioni di un nuovo stato ? Si è fatto di tutto per asfissiarle . Resta una grande classe operaia all ' erta , e attorno ad essa una coscienza democratica che comincia a confondersi e incrinarsi . Nessuno le chiama a organizzarsi , a farsi presidio . La salvezza della democrazia è affidata ai questori . Come stupirsi se ogni avventura è tentata ?
Tribunale speciale ( Pintor Luigi , 1999 )
StampaQuotidiana ,
Quando nacque il governo D ' Alema , con una misera maggioranza parlamentare da Cossutta a Cossiga , noi scrivemmo che resuscitava il peggior trasformismo di fine Ottocento e che la sinistra andava al disastro . Facemmo una copertina col titolo Balla coi lupi . E ora accade che i lupi , latrando come si addice a questo genere di animali , stanno scuoiando vivi i ragazzi di palazzo Chigi : i quali si sono , da un anno in qua , volontariamente offerti in pasto . Il comunicato del sen. Cossiga , diffuso come pubblicità a pagamento , scritto in uno stile che bisognerebbe analizzare come i bollettini delle Br , esige una commissione parlamentare d ' inchiesta sulla storia d ' Italia e sull ' esistenza stessa del Pci per settant ' anni . Un tribunale speciale di lupi e gladiatori che le pecore subiscono belando . Gladio veste i panni solenni di una magistratura giudicante per indagare sul Kgb , Cossiga indagherà su Cossutta che indagherà su se stesso . I giornali invocano la dissacrazione di Berlinguer , che non solo morì comunista senza rinnegamenti ma anche prigioniero dell ' Urss . L ' editorialista del « Corriere » Panebianco , con quel cognome abusivo rispetto a se stesso , scrive che il comunismo è « il male assoluto » e chiede ai ragazzi di Berlinguer di condannare il proprio padre , di compiere un ' abiura anch ' essa assoluta . C ' è del metodo in questa follia , che non intende solo sbranare ma dissolvere nell ' acido solforico i resti della sinistra italiana . Questa follia non si fermerà , non si accontenterà del rapporto Mitrokhin e dei finanziamenti del Kgb , farà della caccia alle streghe una bandiera politica ed elettorale , fino a farci rimpiangere l ' anticomunismo del passato . Non c ' è alcun segnale di reazione a questo assalto . D ' Alema e Veltroni hanno infilato tutte e quattro le mani in questo ingranaggio che li stritola e non sanno come sottrarsi , forse non hanno neppure capito con chi si sono messi ( Berlinguer lo aveva finalmente capito quando accusò se stesso di « ingenuità » nei confronti della Dc e di Cossiga come individuo ) . Non diranno al picconatore , come farebbero due uomini adulti , di andarsene fuori dai piedi , né glielo dirà il congelato Cossutta . Ma una maggioranza così indecente non può durare né esprimere un governo credibile e una politica rispettabile . Se il governo resterà in piedi perché il potere o una sua parvenza contano più di tutto sarà un cadavere ambulante . Non lo dico come paleocomunista che ha a cuore le sorti e anche l ' onore della sinistra , del suo passato e del suo futuro , ma come un povero cittadino umiliato e offeso .
LA SPERANZA ( Spadolini Giovanni , 1972 )
StampaQuotidiana ,
La firma dei trattati europei al « palais d ' Egmont » di Bruxelles coincide con uno dei momenti di maggiore disorientamento e turbamento della nostra democrazia . L ' Italia che con De Gasperi dette un contributo decisivo all ' avvio dell ' unificazione continentale , in anni di difficoltà economiche e di depressione sociale infinitamente peggiori degli attuali , era presente nella capitale belga attraverso un presidente del consiglio dimissionario , e reincaricato poche ore prima in vista di una difficilissima coalizione quadripartita , e attraverso un ministro degli esteri di cui neppure è certa la presenza nel futuro governo , ammesso che si riesca a costituirlo al termine di un periplo lungo e tormentato . Incertezza nella pubblica opinione ; distacco fra classe politica e paese reale ; riaffiorare di fermenti di eversione e di violenza , minacciosi per la stessa stabilità delle libere istituzioni . Il miracolo economico degli anni Sessanta compromesso dagli errori di una demagogia intollerante , troppo spesso accarezzata da partiti di governo ; taluni modelli della vita italiana sospesi fra l ' Argentina di Perón e la Jugoslavia di Tito . I dati fondamentali della solidarietà democratica in discussione ; talvolta riaffioranti le tentazioni di una dispettosa autarchia . L ' Europa rimane , più che mai , la sola speranza per l ' Italia . Perfino di fronte alla ventata della contestazione , la religione dell ' Europa unita è riuscita a sopravvivere . Nella gioventù , che non crede più in niente , è pour cause dopo la dilapidazione dei padri , la prospettiva di un ' Europa unificata accende ancora speranze , suscita propositi o impegni di lotta . La Russia obbedisce alle leggi di sempre , alla sua gravitazione di grande impero euro - asiatico , fondato su un istinto di conservazione di cui l ' ecumenismo comunista rappresenta solo uno strumento ; gli Stati Uniti rientrano con Nixon nel solco della tradizione repubblicana , tendenzialmente isolazionista e svincolata dai raccordi con le democrazie europee che alimentarono , pure attraverso illusioni ed errori , il partito di Roosevelt e di Kennedy . Gli equilibri mondiali tornano ad imporsi secondo le regole di Metternich , contraddicendo le speranze di fratellanza e di giustizia scaturite dalla seconda guerra mondiale , dalla carta di San Francisco . Solo in una dimensione europea l ' Italia può sperare di risolvere i suoi problemi : problemi di crescita civile , di espansione economica , di autentica promozione sociale , al di fuori delle illusioni di un « giustizialismo » appena adatto per i paesi del terzo mondo . Nonostante infiniti errori , particolarmente gravi negli ultimi quattro anni , la democrazia italiana ha salvato le condizioni della convivenza , i presupposti di un libero dialogo democratico nel nostro paese . Occorre fermarsi sul ciglio del precipizio , ritrovare la fede nella libertà , smarrita per troppi calcoli di potere . La firma di Bruxelles serva almeno ad illuminare i partiti italiani : prima che la spaccatura del paese in due fronti contrapposti , destra estrema contro sinistra estrema , sia consumata . In quel caso saremmo già fuori dall ' Europa : vittime di quella « vocazione africana » di cui parlava Gobetti .
La faccia ( Pintor Luigi , 1999 )
StampaQuotidiana ,
Bill Clinton continuerà a bombardare alla cieca e a tempo indeterminato . È un fuorilegge internazionale ma nessuno lo chiama così . Se fermerà la guerra , se cioè dovrà scendere in qualche modo a patti , perderà anche la faccia . Per salvarla , non per salvare i profughi kosovari abbandonati a se stessi , andrà fino in fondo . Credo che solo l ' opinione pubblica del suo paese ( e sperabilmente dei paesi alleati ) potrà trattenerlo . Russia e Cina hanno un ruolo decisivo ma passivo . I dirigenti europei che tentennano e cercano piccole mediazioni incontrano diniego . Non credo di averli convinti - dice D ' Alema dopo aver illustrato a tal Solana la timida posizione italiana - ma mi hanno ascoltato con rispetto . A pesci in faccia . Lo scopo umanitario , anzi altruista , anzi francescano , di questa guerra si è demistificato da sé . Nessuno ci crede più , alla luce dei fatti , anche se pochi osano dire che questo scopo non è esistito fin dall ' inizio ; se non come pretesto e menzogna . Restano sulla scena solo gli eccidi collaterali e l ' abbandono dei profughi . L ' idea che questo sanguinoso stillicidio continua « normalmente » ai nostri confini e con la nostra attiva partecipazione è insopportabile . Il sospetto che la trattativa diplomatica che si trascina sia un paravento , per lasciare alla gente la speranza di uno sbocco politico che viene in realtà sabotato ed escluso , è umiliante . Noi abbiamo preso sul serio l ' uovo di colomba uscito dal nostro parlamento . Ma non è che possiamo lasciarlo marcire , ricevere soltanto rifiuti e fingere di avere la coscienza a posto . Se una mozione timida non è bastata fatene una seconda , una terza e una quarta più risoluta : una per ogni ospedale o carcere o scuola o ambasciata bombardata . O che cos ' è la Nato , un carcere di massima sicurezza al comando di un secondino americano , dove i reclusi possono solo lamentarsi del rancio ? E guardatevi , guardiamoci , dai diversivi e dagli sciacallaggi . L ' assassinio di D ' Antona è un vilissimo episodio ed è prima di tutto un affare di polizia . Non depistate , per favore . Lungi dall ' avere un retroterra politico o sociale credibile , questo delitto e le sue motivazioni scarabocchiate sono solo una cosa losca che arriva puntuale con le elezioni . E il clima di guerra , col vuoto conseguente di politiche sociali , è il miglior brodo di coltura di qualsiasi scelleratezza o provocazione .
La festa della Repubblica ( Pintor Luigi , 1999 )
StampaQuotidiana ,
Che cosa contano venti malati in un ospedale che muoiono sotto le bombe ? Nulla . Forse sarebbero morti lo stesso , consideriamola un ' eutanasia . Che cos ' è poi un ospedale ? Dipende dalla spesa sanitaria , che è notoriamente troppo alta . Meno ospedali ci sono e meglio è . Sono un ' anticamera del cimitero . All ' inizio dei bombardamenti , pensavamo che l ' uccisione di civili avrebbe commosso l ' animo pubblico e suggerito qualche ripensamento . Non c ' è nessuna commozione né ripensamento . Dopodomani ci sarà un altro incontro diplomatico . Venerdì una riunione di ministri . La data di un incontro dei G8 sarà fissata in settimana . Tra un foglio di calendario e l ' altro molti moriranno tranquillamente . Massimo D ' Alema è uno statista che sta in alto e guarda lontano . Di giorno fa le sue rimostranze , di pomeriggio bombarda , la notte dorme . È uno statista . L ' intellettualità commenta . Assiste a un grande spettacolo , a un film americano mai visto né a Venezia né a Cannes . I film americani sono i migliori del mondo . Il ministro degli Esteri racconta a un settimanale i segreti della sceneggiatura , spiega come il film sia stato accuratamente preparato e come sono state predisposte le riprese più macabre . Ma è solo un pettegolezzo . Verdi e comunisti restano nel governo per incidere . Non incidono . In America si coniano le medaglie al valore per gli eventuali caduti nella guerra terrestre . Noi siamo sempre in ritardo . La signora Clinton scrive cartoline augurali ai profughi mentre i missili inceneriscono le loro case . I nostri giornali le pubblicano in prima pagina . Suo marito taglia i fondi all ' Onu . Che cosa conteranno domani venti bambini bombardati in un asilo ? Nulla . Sarà un atto umanitario , meglio che non crescano in questo brutto mondo . Milosevi ? è un macellaio slavo . Clinton e Blair sono cavalieri ariani senza macchia e senza paura . E noi siamo un paese normale che oggi festeggia . Il Papa è stanco . Se no dovrebbe andare pellegrino in Kosovo . Sarebbe un evento epocale , una seconda crocefissione ( simbolica ) che illuminerebbe il terzo millennio . Cambierebbe il calendario : anno 2000 dopo Cristo , anno 1° dopo Giovanni Paolo .
Senza gloria ( Pintor Luigi , 1999 )
StampaQuotidiana ,
C ' è qualcosa che non quadra , in questa conclusione della guerra balcanica . Non è convincente , neppure per i vincitori , forse perché la pace che si annuncia è fragile e piena di incognite . La resa di Milosevi ? era attesa nei primi 15 giorni , invece è arrivata dopo una lunga resistenza . Il dittatore ci ha provato ma non ha retto e non ha rischiato l ' invasione . Che cosa ci ha guadagnato ? Un po ' di salsa russa e Onu sull ' occupazione americana e atlantica del Kosovo e la conservazione ( forse ) del potere personale . Molto poco , al prezzo della devastazione del paese . Gli angloamericani , cionondimeno , storcono la bocca . Hitlerovi ? come Saddamhitler ? Non era questo il loro scopo , era di azzerare la Serbia e di far tutto da soli , senza altre bandiere , con la Nato pienamente identificata con la comunità internazionale . E il ritorno dei profughi non sarà ora meno drammatico dell ' esodo , il protettorato del Kosovo somiglierà a un vulcano . Sembrano più contenti gli europei , con i quali si congratula vivamente Gianni Riotta , perché hanno fatto finalmente una guerra senza perderla e senza rimetterci niente e fingendo anche un protagonismo diplomatico che si venderanno elettoralmente . Ci hanno preso gusto e ora , dopo l ' Europa monetaria , parlano di una Europa militare con un proprio Solana e un proprio esercito che non entrerà , a differenza delle pensioni , nei parametri di Maastricht . Il principio dell ' ingerenza militare , aggettivata a seconda delle circostanze , prevale e cambia gli equilibri del mondo , identificando la forza con la ragione , col giusto il buono e il bello . È un principio che reintroduce la superguerra , al di fuori di ogni convenzione internazionale , come strumento regolatore dei rapporti tra forti e deboli . Si è visto che è un principio molto costoso e pericoloso , e questa guerra , con i suoi orrori , lo ha forse incrinato . Ma non lo ha sconfitto . La pace che abbiamo invocato per 70 giorni è benvenuta ma arriva senza allegria , insincera , minata al proprio interno , carica di premesse sbagliate , di false promesse , di volontà di dominio . A parte le sofferenze , l ' eredità forse peggiore di questa guerra è che la coscienza pubblica - con l ' eccezione di minoranze sensibili e ancora dotate di memoria - è rimasta inerte . Ragione di più per insistere . È una lotta , come si diceva una volta , di lunga durata . In compenso , l ' immagine dei vincitori è illividita e trista .
Lieti calici ( Pintor Luigi , 1999 )
StampaQuotidiana ,
I serbi possono ben farlo e l ' hanno già fatto e i kosovari potranno farlo forse a Natale . Ma noi e voi no , non possiamo brindare . I governanti che si pavoneggiano sul carro dei vincitori senza un graffio non rinunceranno a levare i lieti calici : brinderanno ai vivi o ai morti ? Possa essergli indigesto come veleno . Non brinderanno alla pace ma alla vittoria . Le guerre si fanno per vincerle , non per beneficenza , e quindi vanno festeggiate . Non c ' è bisogno , in questo caso , di alternare i brindisi alle orazioni funebri , le vittime sono tutte dall ' altra parte . Sulle tombe individuali sarà scritto : tragico errore . La pace , senza le bombe e l ' esodo di massa , poteva essere firmata tre mesi fa . D ' Alema sa leggere , come Dini , e sa che nei palazzi di Rambouillet non fu proposta alla Serbia una soluzione come quella attuale ma una resa incondizionata : senza Onu , senza Russia , con diritto di « bivacco » per le truppe Nato su tutto il territorio iugoslavo . Leggete il testo durante le vacanze , c ' è scritto proprio così . La guerra è stata freddamente voluta e il suo esito è l ' incenerimento di un piccolo ma popoloso territorio ad opera di entrambi i contendenti . Forse è vero che hanno sbagliato i conti , che pensavano di finirla in quindici giorni , ma non credo che si rammarichino del tragico errore : l ' esibizione di potenza e brutalità è stata più spettacolare , ci ha intrattenuto per 78 giorni , e D ' Alema può dirsene « orgoglioso » . Ha ragione , ha sepolto in poche settimane un secolo di tradizione e aspirazione pacifista del movimento operaio , di cui s ' è persa memoria . Ora , visto che la menzogna dell ' ingerenza umanitaria ha retto contro gli insulti della realtà e dell ' evidenza , aspettiamo con ansia che si trasformi in verità . Ci aspettiamo che l ' esibizione militare diventi esibizione morale , tecnica , logistica , organizzativa : che il territorio incenerito rinverdisca come una California , che i generali di interposizione giochino a golf nei prati circostanti , che le case crollate risorgano con vivaci colori e con la velocità di un film magico girato all ' incontrario , che il più vecchio dei profughi faccia in tempo a rivedere il suo paesaggio . Non a settembre , non a Natale , ma domani , nei giorni dei nostri prossimi week - end adriatici , con la stessa premura , sollecitudine , precisione , determinazione e orgoglio con cui sganciavamo le bombe e lanciavamo i missili . Allora , forse , brinderemo . Prima che i 19 paesi più forti del mondo decidano di mettere ordine da qualche altra parte : magari in Asia , per ragioni di alternanza e giustizia distributiva .
Punto e a capo ( Pintor Luigi , 1999 )
StampaQuotidiana ,
L ' opinione di sinistra si sente oggi delusa e sconfortata dalla sconfitta elettorale . È comprensibile ma ingenuo . Questa sconfitta è pienamente meritata dai governi e dai gruppi dirigenti della sinistra europea e italiana , che continuiamo a chiamare così per cattiva abitudine . Non è l ' effetto sole - mare che allontana dal voto metà della popolazione europea ( in Inghilterra piove , notoriamente ) . È che la nuova Europa è più vecchia di prima , monetaria e militarista , con venti milioni di disoccupati e un programma di riarmo , con un leader laburista che dichiara guerra al Demonio e un leader tedesco che tinge di verde gli elmetti dei suoi connazionali . Perché questa Europa non dovrebbe andare a destra e nutrirsi di diossina a basso costo ? Ma veniamo all ' Italia di D ' Alema . Se si fosse trattato di elezioni politiche , Silvio Berlusconi riceverebbe l ' incarico di formare il nuovo governo con una maggioranza compatta di centro - destra e la signora Bonino alla Farnesina . La verità è sempre rivoluzionaria e la verità è che questo esito politico era nell ' aria da tempo e si è fatalmente concretato . La verità è che il centro - sinistra è nato e cresciuto , dai tempi di Dini fino a Cossiga , come operazione trasformista , malgrado il voto del 21 aprile , ed è diventato con D ' Alema un modello di asocialità e di insincerità che una volta si sarebbe detta « dorotea » , non disgiunta da una punta di megalomania . Lui e Veltroni si lasciano alle spalle ( poiché dovrebbero andarsene ) un partito del 17 per cento che Occhetto giudicò , in un ' occasione simile , poco più che « regionale » . È una maggioranza litigiosa di spezzoni tra cui a malapena ruggisce un asino . Consoliamoci pure sommando le percentuali ( in televisione la notte fatidica sembravano tutti droghieri alle prese con la calcolatrice ) oppure guardando le facce di Fini e Segni , oppure confondendo Emma Bonino , epifenomeno simile a Bossi , con Rosa Luxemburg come fanno i giornali . Ma è meglio lasciare ad altri questi esercizi di filologia elettorale . Non sono stato eletto al parlamento europeo e quindi non posso chiedere ai vari governanti in carica di dimettersi volontariamente e di dedicarsi ciascuno allo sport preferito . Ma qualcosa di simile vorrei che accadesse qui da noi , come segnale di autorinnovamento . Non accadrà . Ancor più vorrei che la sinistra che più ci sta a cuore e che esce anch ' essa disastrata , cominciando da Rifondazione , dai Verdi e dalla sinistra Ds , fino alla sinistra sociale e a noi stessi , ci guardassimo in faccia e trovassimo un nuovo terreno comune . Un ' utopia , detta così , ma anche un dovere e l ' unica possibilità e potenzialità da mettere a frutto .
Elogio di Berlusconi ( Pintor Luigi , 1999 )
StampaQuotidiana ,
Chi fermerà Berlusconi ? Nessuno , temo . La sua non è stata una vittoria elettorale ma una rimonta trionfale . È strano che tutti i commentatori non se ne siano accorti . L ' uomo di Arcore e la sua formazione hanno il consenso di un italiano su quattro , una quota che solo i mastodonti democristiano e comunista hanno raggiunto o superato nella storia repubblicana . Questo è il dato . In parallelo i Ds , l ' unica forza avversa ancora consistente , scendono a un minimo storico . Questo è l ' altro dato . Questi due dati , presi assieme , fotografano un mutamento di 180 gradi del quadro politico e segnano una tendenza di fondo che non è destinata ad arrestarsi ma a crescere . L ' attenzione degli osservatori è attratta invece smodatamente dai risultati della Bonino e di Prodi - Di Pietro . Ma non era un ciclone , l ' uomo di mani pulite , che doveva sbancare il sistema politico e ha ora un pezzo del 7 per cento ? E non è Mediaset che ha pagato la campagna elettorale radicale ? Queste due liste intermedie hanno ciascuna una percentuale elettorale pari a quella che distanzia Forza Italia dai Ds . Ed entrano nel taschino di Berlusconi come un fazzoletto . Forza Italia , col suo titolo da stadio eccitato , non è solo un primo partito in un ' ordinata gerarchia di concorrenti , ma è la sola grande formazione politica in campo , che si stacca nettamente dalle altre e le sovrasta . Non ha solo un capo carismatico con le sue batterie televisive ma anche una struttura organizzata e diffusa e un attivismo di massa , cose che la sinistra antica gli ha insegnato ma ha buttato via . Grasso che cola se non espugnerà Bologna . Anche il personaggio è cambiato e recita diversamente . Non è più solo un ultramiliardario che compra un paese come un ' azienda ma anche un politico che ha imparato le tecniche del mestiere . Viene sempre dalla gavetta ma non dice più « mi consenta » . Grida volentieri al lupo comunista ma ci va a cena e non mette più paura . Perfino in guerra le sue televisioni sono state più blande di quelle governative . Ha l ' autenticità del senso comune . Quando oggi dice che il governo è delegittimato dal voto popolare sa di compiere una forzatura ma usa un argomento combattivo , politicamente forte . Quando D ' Alema gli contrappone i141 per cento di un centro - sinistra frantumato usa un corretto argomento da Ragioneria dello stato , politicamente inetto . Questo Berlusconi ha ancora i suoi punti deboli , non piace ai padroni blasonati e non ha sponde sindacali . Ma si farà anche queste sponde , non si farà rovesciare un ' altra volta dai pensionati . E i padroni blasonati che badano al sodo preferiranno anche loro un cavallo galoppante a un mulo azzoppato o a un asino . Un partito al 25 per cento in ascesa è come una torta al miele o allo sterco di mucca pazza su cui convergono tutte le mosche del circondario . È finito il tempo in cui , sgambettato da Bossi , Berlusconi restò solo con Emilio Fede e i suoi ministri si piombarono sul centro - sinistra . Ora accadrà il contrario e la semplificazione del sistema politico , questa grande invenzione , troverà ad Arcore il suo baricentro . Tanto di cappello . Conflitto di interessi , tangenti , mafie , avvisi di garanzia , hanno avuto come effetto tre milioni di preferenze e l ' estradizione del buon amico Dell ' Utri nel parlamento di massima sicurezza di Strasburgo . Sì , è finito e non tornerà il tempo in cui Berlusconi , secondo D ' Alema , aveva solo bisogno di un buon avvocato . Stomaco da struzzo e sistema nervoso di ferro : chi fermerà questa forza della natura ? Non certo un 25 aprile come nel '94 , quella data di nascita della democrazia è rigorosamente cancellata perfino nei messaggi di insediamento delle alte cariche istituzionali . E allora chi lo fermerà ? Nessuno , temo . Grazie Massimo , anche se il merito non è onestamente tutto tuo . È anche colpa nostra , pur se abbiamo mille volte inascoltati messo in guardia contro questo pericolo .
Gli iloti ( Pintor Luigi , 1999 )
StampaQuotidiana ,
Mi ronzano ancora per la testa i risultati delle elezioni europee che hanno annunciato , per così dire , il prepensionamento della sinistra di governo e il declino del partito di D ' Alema . E devo domandarmi se questa domenica anche la dotta Bologna , città simbolo della cotoletta omonima , dei tortellini e del vecchio Pci , passerà dopo cinquant ' anni alla destra . Ma accendo la televisione e vedo la faccia inalterata di D ' Alema che parla di Dpef , previdenza e sanità , la sequela di parole più squallida e noiosa del vocabolario ministeriale . Ti informa che anziani e malati risaneranno ancora una volta il bilancio eurostatale con un ' elargizione di 16-18 mila miliardi . E sullo schermo rivedi la sagoma furtiva del dottor Amato che risbuca fuori nella notte dal suo castello in Dobrugia come il conte Dracula . Non so spiegarmelo . Non credo ai miei occhi e alle mie orecchie e mi consola che anche i sindacati , di solito così bendisposti , non riescano a crederci neanche loro . Ma come : a D ' Alema e a Veltroni non bastano ancora i voti perduti e le astensioni da rigetto ( da repulsione ) che questo genere di politiche sociali ( in aggiunta alla guerra ) gli sono costati ? Non gli bastano le robuste martellate che già si sono date sui piedi ? Vogliono rompersi l ' osso del collo ? Così pare , c ' è chi soffre di queste perversioni . Non credo che un governo così possa durare ancora due anni senza calare di altri dieci punti in percentuale . Caro D ' Alema , non è il tuo partito che ha perso le elezioni , è il tuo governo senz ' anima ( ecco dov ' è finita l ' anima della sinistra , caro Scalfari ) . Calcolo che ogni volta che questo leader appare in televisione col solito bagaglio perde ventimila elettori , che moltiplicato per cento volte fa due milioni in due anni . Si scava la Fossa ( scusate la maiuscola ) con le mani sue . Non si tratta solo del merito della questione , cioè del fatto che quelle migliaia di miliardi sottratti alle stesse povere tasche equivalgono alla ventesima parte della ricchezza imponibile e impunita che non paga le tasse e di cui il fisco ignora perfino l ' esistenza . Non è solo il dilettantismo tecnico di queste manovre che infastidisce . È la protervia del messaggio politico . Mi viene in mente Sparta ( sarà effetto degli esami di maturità ) che buttava giù dalla rupe i deboli e gli infermi . La nostra élite governativa considera una parte della società alla stregua degli « iloti » , una manovalanza indifferenziata che Sparta teneva in perpetua soggezione negando ad essa perfino la cittadinanza . Ma andò a finire molto male , chiedete a Luigi Berlinguer che ha studiato il greco . A parte la perversione , è chiaro che dietro tutto questo c ' è un calcolo e c ' è un ' illusione . Meglio anticipare i referendum della signora Bonino contro sanità , previdenza e spesa sociale di ogni genere , così i suoi voti verranno a noi come i pargoli . Meglio fare come la signora Thatcher ed eliminare le grandi corporazioni sindacali , così anche noi diventeremo Tony Blair . Calcolo e illusione da pappagalli e da camaleonti , che in politica si chiamano trasformisti . Voi avete ricevuto un altro mandato elettorale , cari amici , e ribaltandolo non premiate voi stessi ma i vostri avversari che prendete a modello . Cossuttiani , Verdi , sinistra Ds in fibrillazione , cederanno come sempre per necessità , perché « se no viene la destra » ? Questa volta non credo , come non credo che i sindacati si accontenteranno di qualche emendamento . Anche perché la destra non è dietro l ' angolo ma è già venuta e sta con tutti e due i piedi in questo governo . Quando infine le idee della destra e quindi la persona di Berlusconi che le incarna avranno vinto del tutto , questo governo di ex centro - sinistra non sarà neppure rimpianto . Lui , Berlusconi , farà le stesse cose o anche peggio ma almeno le condirà di demagogia ( un surrogato di anima ) . Similmente ai referendum radicali che propagano il liberismo selvaggio come una droga leggera , senza lasciare in vista sul collo delle vittime il segno dei denti di Dracula .