StampaPeriodica ,
Dopo
dieci
giorni
dall
'
avvenimento
che
lo
ha
riempito
di
rabbioso
stupore
e
di
paura
,
il
governo
fascista
ha
dato
,
in
tre
righe
,
attraverso
un
comunicato
Stefani
,
l
'
annuncio
dell
'
evasione
di
tre
deportati
antifascisti
dall
'
isola
di
Lipari
.
Esso
avrebbe
preferito
mantenere
il
silenzio
:
per
non
confessare
implicitamente
un
formidabile
smacco
e
per
non
dare
agl
'
italiani
un
motivo
inaspettato
di
giubilo
,
una
nuova
speranza
incitatrice
.
Ma
tacere
non
era
più
possibile
,
dopo
che
tutti
i
giornali
del
mondo
e
in
prima
linea
quelli
inglesi
,
nordamericani
e
sudamericani
avevano
pubblicato
con
gran
rilievo
di
titoli
e
con
suggestivi
dettagli
,
la
notizia
dell
'
evasione
;
indicandola
come
magnifica
prova
di
ardimento
,
di
tenacia
,
di
organizzazione
,
come
segno
della
indomabile
volontà
di
lotta
del
popolo
italiano
rappresentato
,
nelle
sue
migliori
virtù
,
nel
suo
bisogno
e
nella
sua
capacità
di
liberazione
,
dai
tre
evasi
contro
il
regime
di
dittatura
.
Di
fronte
a
questo
atteggiamento
della
stampa
internazionale
,
richiamata
dal
valore
morale
e
politico
dell
'
episodio
a
considerare
,
sotto
l
'
apparenza
di
un
ordine
ch
'
è
frutto
della
violenza
,
l
'
assurdità
antistorica
e
antiumana
della
situazione
italiana
;
e
di
fronte
alla
certezza
che
la
notizia
,
superando
tutte
le
barriere
innalzate
tra
l
'
Italia
e
il
mondo
,
tra
italiani
e
italiani
,
dal
terrore
fascista
,
si
sarebbe
diffusa
nel
paese
come
,
al
tempo
delle
dominazioni
straniere
,
si
diffondeva
ogni
voce
d
'
insuccesso
nemico
,
il
governo
fascista
ha
dovuto
diramare
alla
stampa
,
con
l
'
ordine
di
pubblicarlo
coi
caratteri
più
modesti
e
nell
'
angolo
più
nascosto
,
il
comunicato
che
si
limita
a
dire
i
nomi
degli
evasi
.
Ma
bastano
quei
nomi
per
far
intendere
la
straordinaria
importanza
dell
'
avvenimento
.
Si
tratta
di
tre
giovani
,
gagliarde
forze
dell
'
antifascismo
che
per
la
causa
della
libertà
italiana
hanno
affrontato
il
carcere
e
l
'
esilio
;
che
nel
lungo
periodo
della
loro
prigionia
,
meditativa
insieme
ed
attiva
,
sottoponendo
a
un
processo
di
rielaborazione
critica
le
ragioni
lontane
e
immediate
dell
'
usurpazione
fascista
,
i
metodi
e
i
risultati
della
lotta
antifascista
,
le
profonde
forze
,
le
capacità
e
le
possibilità
del
popolo
italiano
,
hanno
fortemente
educato
volontà
e
coscienza
ai
problemi
della
riscossa
,
alle
valutazioni
e
alle
esigenze
della
nuova
realtà
che
dovrà
erompere
sulle
rovine
della
tirannide
;
e
che
,
dopo
una
lunga
preparazione
,
prova
di
lucidissima
ostinata
pazienza
,
e
attraverso
un
atto
temerario
,
prova
non
necessaria
ma
stupenda
dello
spirito
di
decisione
e
di
ardimento
,
hanno
saputo
sottrarsi
alla
sorveglianza
armata
di
un
esercito
di
carcerieri
per
restituirsi
alla
battaglia
,
accanto
ai
compagni
di
esilio
,
che
sono
,
e
sempre
più
saranno
,
compagni
di
trincea
.
Emilio
Lussu
è
l
'
eroico
reduce
di
guerra
,
capo
del
partito
sardo
di
azione
,
lottatore
silenzioso
e
indomabile
,
che
assalito
nella
sua
casa
da
un
'
orda
di
camicie
nere
,
si
difende
solo
e
abbatte
un
aggressore
,
mettendo
in
fuga
tutti
gli
altri
.
Assolto
dai
magistrati
per
legittima
difesa
assoluzione
reclamata
ed
imposta
,
non
tanto
da
elementari
ragioni
di
giustizia
,
che
in
regime
fascista
non
contano
,
quanto
dalla
concorde
opinione
pubblica
dell
'
isola
,
che
in
lui
si
esalta
come
nel
suo
figlio
più
degno
è
inviato
dopo
un
anno
di
carcere
a
domicilio
coatto
.
Carlo
Rosselli
,
ex
valoroso
combattente
anche
lui
,
ha
già
legato
il
suo
nome
,
nell
'
ammirazione
e
nella
riconoscenza
degl
'
italiani
,
all
'
evasione
di
Filippo
Turati
e
al
processo
di
Savona
:
nel
quale
egli
rivendicò
,
accanto
a
quell
'
altro
magnifico
campione
di
coraggiosa
e
fiera
nobiltà
ch
'
è
Ferruccio
Parri
,
tutta
la
responsabilità
del
suo
gesto
,
tramutandosi
,
da
accusato
,
in
accusatore
del
regime
,
e
riaffermandosi
custode
e
continuatore
delle
generose
tradizioni
italiane
della
sua
famiglia
,
ospite
della
quale
,
a
Pisa
,
morì
,
sotto
falso
nome
,
Giuseppe
Mazzini
.
Soffre
un
anno
di
carcere
;
e
poi
viene
deportato
a
Lipari
.
Francesco
Fausto
Nitti
,
volontario
di
guerra
a
17
anni
,
perseguitato
con
maggiore
accanimento
per
il
sangue
e
per
il
nome
che
porta
,
viene
relegato
per
il
sospetto
non
contestato
di
essere
l
'
organizzatore
ed
il
capo
di
un
'
associazione
segreta
antifascista
,
prima
a
Lampedusa
la
più
maledetta
fra
le
isole
maledette
e
poi
a
Lipari
;
ed
oppone
,
con
incrollabile
fedeltà
alle
tradizioni
del
suo
sangue
,
ai
doveri
del
suo
nome
e
alla
sua
coscienza
di
militante
repubblicano
,
il
più
sereno
disdegno
alle
provocazioni
dei
suoi
aguzzini
fra
cui
il
famigerato
tenente
Veronica
,
folle
criminale
,
che
si
divertiva
a
straziare
i
deportati
politici
.
Per
circa
un
anno
e
mezzo
questi
tre
compagni
di
prigionia
hanno
preparato
,
in
silenzio
,
la
loro
evasione
con
tenacia
più
forte
di
ogni
difficoltà
,
con
volontà
più
forte
di
ogni
insuccesso
,
con
fede
più
forte
di
ogni
delusione
,
con
serietà
scientifica
,
col
più
vigile
senso
di
responsabilità
.
Spezzare
la
rete
di
sorveglianza
e
di
spionaggio
che
circondava
l
'
isola
e
,
nell
'
isola
,
ogni
deportato
;
superare
le
molteplici
trincee
costituite
dai
moschetti
dei
vigili
,
dai
riflettori
disposti
lungo
le
coste
,
dalle
mitragliatrici
e
dai
cannoni
delle
navi
;
affrontare
il
mare
vigilatissimo
,
mentre
il
battito
dei
remi
e
il
rombo
dei
motori
avrebbero
facilitato
agl
'
inseguitori
l
'
implacabile
caccia
:
tutto
questo
poteva
sembrare
follia
.
E
,
invece
,
è
realtà
:
voluta
e
compiuta
da
meravigliosi
ribelli
,
che
hanno
affrontato
e
battuto
il
nemico
nella
maggior
forza
di
cui
esso
dispone
:
l
'
organizzazione
poliziesca
.
All
'
urto
di
un
piccolissimo
gruppo
di
audaci
,
questo
formidabile
puntello
,
a
cui
s
'
appoggia
tutta
l
'
impalcatura
del
regime
,
è
miseramente
crollato
.
E
l
'
episodio
assume
,
sotto
certi
aspetti
,
per
il
regime
delle
molteplici
milizie
,
l
'
atroce
significato
di
una
beffa
.
La
beffa
di
Lipari
.
A
Lipari
,
i
confinati
sono
500;
e
400
i
sorveglianti
(
200
militi
fascisti
,
100
agenti
di
polizia
,
50
carabinieri
,
più
marinai
,
guardie
di
finanza
,
semaforisti
ecc
.
)
.
Dodici
pattuglie
fisse
vigilano
alla
cintura
,
e
varie
nell
'
abitato
;
senza
tener
conto
delle
pattuglie
volanti
.
V
'
è
un
appello
quotidiano
alle
8
e
una
visita
di
controllo
alle
22
.
In
mare
stazionano
tre
motoscafi
velocissimi
armati
di
mitragliatrici
,
e
un
mas
armato
di
cannone
.
A
terra
e
a
bordo
la
radio
collega
l
'
esercito
dei
carcerieri
e
dei
custodi
con
le
basi
aviatorie
e
navali
.
Difficilissima
,
dunque
,
per
l
'
ubicazione
dell
'
isola
e
per
il
sistema
difensivo
,
l
'
evasione
:
più
difficile
,
quando
si
pensi
che
i
tre
erano
sottoposti
a
strettissima
sorveglianza
,
e
più
specialmente
Lussu
che
,
nelle
sue
varie
passeggiate
,
era
costantemente
seguito
da
quattro
agenti
di
polizia
.
Per
poter
abbandonare
improvvisamente
,
senza
essere
scorto
,
la
sua
casa
,
che
dà
in
un
dedalo
di
vicoli
,
Lussu
ebbe
,
per
un
anno
e
mezzo
,
la
costanza
di
osservare
con
feroce
rigore
un
orario
:
evitando
così
che
gli
agenti
continuassero
a
stazionare
sempre
proprio
alla
porta
di
casa
.
D
'
altronde
,
si
supponeva
che
la
malattia
contratta
dal
Lussu
in
carcere
,
e
acuitasi
al
domicilio
coatto
,
avrebbe
reso
impossibile
ogni
sua
partecipazione
a
una
fuga
.
Si
aggiunga
che
due
tentativi
erano
già
miserevolmente
falliti
:
il
primo
compiuto
da
quattro
prigionieri
,
rinchiusi
nelle
carceri
locali
,
fra
i
quali
G
.
B
.
Canepa
;
e
il
secondo
dal
comunista
Spangaro
che
venne
arrestato
quando
era
già
riuscito
,
con
sforzi
infiniti
,
squarciandosi
il
petto
,
a
salire
lungo
la
catena
dell
'
ancora
di
una
nave
straniera
ormeggiata
nel
vicino
porto
di
Canneto
e
che
fu
,
per
questo
,
condannato
a
tre
anni
di
detenzione
,
quantunque
la
nave
su
cui
si
era
rifugiato
fosse
diretta
in
Italia
.
Per
rompere
l
'
assedio
,
erano
necessari
,
oltre
la
disperata
volontà
di
riuscire
,
un
'
assoluta
segretezza
,
un
calcolo
rigoroso
di
tutte
le
probabilità
,
una
organizzazione
tecnica
severissimamente
studiata
,
un
'
audacia
eccezionalmente
serena
.
A
queste
esigenze
hanno
pienamente
corrisposto
i
tre
evasi
e
gli
esuli
che
li
hanno
aiutati
nella
rischiosissima
impresa
:
esuli
i
cui
nomi
potranno
essere
un
giorno
indicati
all
'
ammirazione
degli
italiani
.
Non
ci
è
possibile
,
per
intuitive
ragioni
,
pubblicare
i
particolari
dell
'
impresa
;
la
quale
si
svolse
nella
notte
dal
27
al
28
luglio
,
sotto
gli
occhi
dei
militi
e
dei
poliziotti
,
in
tutt
'
altre
faccende
affaccendati
.
Mentre
i
tre
,
miracolosamente
sfuggiti
alla
sorveglianza
degli
aguzzini
,
salivano
a
bordo
,
le
autorità
fasciste
,
raccolte
come
di
consueto
nella
piazza
del
paese
,
sorbivano
pacificamente
le
loro
bibite
al
caffè
.
E
le
loro
voci
giungevano
nitidamente
agli
orecchi
degli
evasi
e
dei
loro
amici
che
,
per
raccoglierli
,
si
erano
spinti
fin
sulla
spiaggia
.
Beffa
meravigliosa
,
che
strappa
italiani
inermi
,
ma
idealmente
e
moralmente
invulnerabili
,
all
'
artiglio
di
carcerieri
formidabilmente
armati
e
apporta
all
'
emigrazione
antifascista
il
contributo
di
energie
e
di
esperienze
ripetutamente
selezionate
.
Ecco
perché
la
liberazione
dei
tre
ardimentosi
(
i
quali
,
attraverso
le
interviste
loro
domandate
dai
più
importanti
giornali
del
mondo
,
hanno
riproposto
all
'
opinione
pubblica
internazionale
la
questione
dei
confinati
,
in
tutta
la
sua
mostruosità
giuridica
ed
umana
)
preannuncia
,
nella
nostra
volontà
e
nella
nostra
fede
,
più
rapida
e
luminosa
e
sicura
,
la
liberazione
di
tutti
gli
italiani
.