StampaPeriodica ,
Questa
lettera
aperta
che
l
'
on
.
Longinotti
in
data
30
aprile
u.s.
ha
diretto
al
Presidente
della
Giunta
Diocesana
di
Brescia
è
una
protesta
e
una
lezione
insieme
:
e
noi
la
raccogliamo
come
una
delle
poche
libere
voci
che
ancora
nel
campo
cattolico
devastato
dal
filofascismo
in
alto
e
in
basso
è
dato
qualche
volta
di
ascoltare
.
Mi
rivolgo
a
Lei
quale
capo
e
responsabile
dell
'
azione
cattolica
nella
nostra
Diocesi
per
richiamare
la
sua
attenzione
sopra
il
delinearsi
di
una
situazione
che
a
mio
credere
può
tornare
esiziale
alla
compagine
delle
nostre
forze
ed
alla
efficacia
concorde
delle
nostre
svariate
attività
nel
campo
del
bene
.
Io
mi
tengo
sicuro
ch
'
Ella
e
i
suoi
rispettabilissimi
Colleghi
non
vorranno
infliggermi
l
'
umiliazione
di
credere
che
i
miei
attuali
rilievi
e
le
mie
lagnanze
muovano
comunque
,
in
tutto
o
anche
solo
in
minima
parte
,
da
ragioni
o
peggio
ancora
da
risentimenti
personali
;
i
più
cordiali
rapporti
mi
legano
anzi
alle
persone
,
di
taluni
atti
delle
quali
intendo
occuparmi
sol
perché
rivelano
quello
stato
per
me
preoccupante
a
cui
ho
accennato
dapprincipio
.
Non
da
oggi
soltanto
io
ho
dolorosamente
notato
come
anche
nella
nostra
Diocesi
si
andasse
accennando
da
parte
di
molti
tra
gli
esponenti
più
zelanti
dell
'
azione
cattolica
un
contegno
di
distacco
,
di
coperto
e
poi
di
esplicito
sospetto
rasentante
l
'
ostilità
verso
gli
elementi
rappresentativi
del
movimento
politico
e
particolarmente
verso
i
deputati
al
Parlamento
.
A
questo
proposito
mi
preme
ben
chiaramente
avvertire
che
nessun
mandato
ho
chiesto
ai
miei
colleghi
di
parlare
anche
in
nome
loro
e
che
soltanto
mia
è
l
'
iniziativa
del
presente
scritto
.
Le
manifestazioni
esplicite
di
distacco
,
le
evidenti
preoccupazioni
di
evitarci
,
di
fare
a
meno
di
noi
come
di
amici
divenuti
molesti
o
pericolosi
sono
ancora
il
meno
se
è
vero
quel
che
mi
si
afferma
circa
tutta
una
campagna
diffusa
specialmente
tra
i
giovani
e
diretta
a
svalutare
,
quando
non
sia
a
deridere
,
la
nostra
azione
politica
quasi
imputandola
di
traviamento
della
gioventù
ch
'
essa
distoglierebbe
dalle
feconde
e
virtuose
opere
dell
'
azione
spirituale
.
Non
nego
per
trattare
,
come
mi
propongo
,
lo
spinoso
argomento
con
perfetta
equità
che
molto
di
codesto
diffuso
e
per
me
ingiusto
,
offensivo
e
pericoloso
stato
d
'
animo
è
dovuto
a
criteri
che
non
esito
a
definire
disorientanti
i
quali
oltrepassano
la
breve
cerchia
bresciana
e
che
possono
trovare
una
attenuante
solo
nell
'
eccezionale
periodo
che
traversano
in
Italia
gli
spiriti
,
le
situazioni
e
gli
ordinamenti
.
Ma
non
so
di
fronte
a
ciò
dimenticare
che
è
vanto
veramente
non
cancellabile
della
scuola
bresciana
che
nemmeno
in
quest
'
ora
di
ombre
vorrei
vedere
tradita
l
'
aver
saputo
temperare
,
col
buon
senso
,
la
acutezza
e
l
'
operoso
spirito
di
praticità
della
nostra
solida
razza
paesana
,
l
'
applicazione
di
direttive
che
interpretate
da
noi
portarono
il
nostro
movimento
alla
prosperità
che
ci
è
stata
invidiata
,
interpretate
da
altri
in
modo
diverso
od
opposto
si
rivelarono
sterili
spesso
di
successi
e
di
frutti
.
Qui
l
'
on
.
Longinotti
riferisce
alcuni
fatti
particolari
che
non
è
il
caso
per
noi
di
rilevare
;
indi
riprende
:
L
'
eccezionale
,
tragica
condizione
fatta
a
tutti
dall
'
attuale
regime
colle
sue
sopraffazioni
e
le
sue
seduzioni
,
colle
sue
violenze
e
le
sue
blandizie
dal
pugnale
al
Crocefisso
!
colla
persecuzione
veramente
spietata
contro
uomini
e
cose
che
rivelino
un
qualsiasi
sopravvivere
della
nostra
azione
sociale
e
della
nostra
azione
politica
(
il
che
dovrebbe
bastare
da
sé
a
dimostrarne
la
efficacia
e
la
temibilità
)
va
generando
in
moltissimi
amici
uno
strano
processo
di
revisione
nei
riguardi
di
queste
attività
fino
a
ieri
levate
alle
stelle
e
giustamente
ritenute
indispensabili
al
compiuto
raggiungimento
dei
fini
comuni
ed
ancor
oggi
ammirate
senza
riserve
tra
i
più
operosi
ed
evoluti
cattolici
dell
'
estero
.
In
altre
parole
,
l
'
attuale
situazione
,
fatta
di
bastonati
e
di
bastonatori
,
non
soltanto
consiglia
quegli
amici
nostri
a
subire
,
come
tutti
subiamo
,
quale
una
dura
violenza
a
cui
per
ora
non
è
possibile
sottrarsi
,
restrizioni
che
vengono
imposte
alle
nostre
più
sacre
libertà
di
cittadini
e
di
cattolici
,
ma
li
induce
a
dubitare
della
stessa
efficacia
dell
'
azione
sociale
e
dell
'
azione
politica
,
senza
mostrar
di
accorgersi
che
ciò
è
un
pavido
e
cieco
camminare
a
ritroso
di
qualche
decennio
sul
cammino
faticosamente
e
non
inutilmente
percorso
dai
cattolici
italiani
in
genere
e
da
quelli
bresciani
in
particolare
,
e
che
senza
una
vigorosa
azione
sociale
e
una
robusta
azione
politica
tutte
le
altre
forme
d
'
azione
,
anche
quelle
spiritualmente
preminenti
,
possono
venir
compromesse
od
anche
impedite
dalla
iniquità
delle
leggi
e
risolversi
in
vani
conati
di
riscossa
e
di
ricostruzione
facilmente
soffocabili
,
appena
dieno
ombra
,
dalla
onnipotenza
incontrollata
dei
poteri
centrali
.
E
voglio
aggiungere
che
questo
atteggiamento
di
dubbio
,
di
svalutazione
e
spesso
di
avversione
verso
l
'
azione
sociale
e
l
'
azione
politica
è
più
che
mai
irragionevole
a
Brescia
dove
sia
detto
a
comune
giustizia
nessuna
ragione
esse
han
dato
mai
di
lamentare
eccessi
e
inconvenienti
appena
appena
notevoli
.
Attesa
questa
visione
che
ho
della
nostra
attuale
situazione
,
Ella
non
si
meraviglierà
,
Signor
Presidente
,
se
io
mi
domando
quale
via
mi
segnino
la
mia
dignità
e
la
mia
coerenza
;
se
mi
domando
come
mai
il
resistere
ai
violenti
ci
abbia
di
un
colpo
tramutati
,
agli
occhi
di
molti
,
da
modesti
ma
incontaminati
uomini
politici
in
discussi
e
facili
politicanti
;
se
domando
ai
fratelli
benemeriti
della
propaganda
religiosa
qual
sorte
sia
serbata
,
nel
turbine
,
ai
più
ardimentosi
ed
ai
più
oscuri
gregari
della
nostra
flagellata
milizia
politica
,
ben
difficilmente
sceverabili
dalla
nostra
milizia
cattolica
,
ai
quali
si
volge
commossa
la
mia
ammirazione
e
vuol
essere
testimonianza
di
fraterna
solidarietà
questo
povero
scritto
:
se
cioè
debbano
attendersi
anche
a
Brescia
,
come
altrove
,
quando
si
rinnovi
contro
di
loro
una
violenza
,
la
instaurata
distinzione
inumana
e
codarda
tra
le
persone
e
le
cose
dell
'
azione
cattolica
che
si
protesta
debbano
venir
rispettate
ad
ogni
costo
,
e
quelle
dell
'
azione
politica
che
generosamente
si
abbandonano
alla
mercé
della
loro
sola
difesa
e
dell
'
odio
implacato
della
parte
dominante
.
Voglia
dirmi
chiaramente
la
Giunta
Diocesana
di
Brescia
se
ritiene
che
nel
nostro
campo
chi
attende
come
la
violenza
delle
attuali
circostanze
permette
all
'
azione
sociale
ed
all
'
azione
politica
sia
almeno
da
considerarsi
nella
stessa
trincea
di
quelli
che
provvedono
a
tranquille
e
pur
preziose
opere
di
propaganda
specificatamente
religiosa
,
e
questo
pure
serbando
la
giusta
divisione
tra
le
diverse
attività
ma
senza
perdere
di
vista
mai
l
'
unità
dello
spirito
informatore
e
il
fine
comune
la
salvezza
delle
anime
al
raggiungimento
del
quale
le
diverse
attività
cospirano
.
Voglia
dirmi
,
la
Giunta
Diocesana
,
se
ritiene
ugualmente
benemeriti
dell
'
opera
comune
coloro
che
attendono
e
lo
facessero
con
efficace
ardore
e
soprattutto
con
intelligenza
moltiplicati
!
a
educare
,
a
preparare
cristianamente
i
capi
e
le
masse
per
i
cimenti
futuri
,
e
coloro
che
intanto
son
chiamati
ad
affrontare
,
con
le
sole
forze
di
cui
dispongono
,
i
cimenti
presenti
,
perduti
i
quali
anche
il
domani
è
in
buona
parte
perduto
;
se
ritiene
ancora
che
dalla
fraterna
,
aperta
,
leale
,
cordiale
collaborazione
di
tutte
codeste
attività
,
e
soltanto
da
essa
,
possa
nascere
e
svolgersi
un
movimento
completo
,
equilibrato
,
fecondo
e
tale
da
fronteggiare
tutte
le
esigenze
e
tutti
i
pericoli
della
travagliata
epoca
nostra
.
Codesti
gravi
quesiti
,
dolorosamente
palpitanti
di
attualità
,
ho
sentito
il
dovere
di
porli
proprio
io
,
Signor
Presidente
,
ch
'
Ella
conosce
da
trent
'
anni
quale
milite
modesto
ma
fedele
dell
'
azione
cattolica
,
della
cui
funzione
fondamentale
di
formazione
cristiana
delle
anime
,
di
alimentatrice
indispensabile
e
costante
dello
spirito
di
ogni
nostra
milizia
io
non
ho
dubitato
un
istante
,
mai
;
che
solo
invoco
,
per
essa
,
che
al
fiore
della
intelligenza
e
dell
'
apostolato
di
tutti
i
cattolici
italiani
senza
diffidenze
ed
esclusioni
sia
consentito
l
'
altissimo
onore
di
offrire
collaborazione
ardente
e
fraterna
.
E
quei
problemi
preoccupanti
ho
sentito
il
dovere
di
porli
proprio
io
,
non
dimentico
degli
unanimi
osanna
,
tra
i
quali
dal
libero
suffragio
dei
cattolici
apertissimamente
assenziente
la
stessa
autorità
religiosa
fummo
prescelti
a
un
duro
posto
di
avanguardia
per
tutti
e
di
più
alta
responsabilità
,
e
non
colpevole
di
aver
taciuto
mai
al
partito
politico
,
anche
nei
momenti
della
sua
più
ammirata
potenza
,
le
mie
aperte
riserve
circa
eccessive
tolleranze
nei
rapporti
di
taluni
gregari
e
degli
atteggiamenti
che
essi
andavano
assumendo
.
Ma
oggi
,
da
troppe
parti
,
non
si
domanda
fraternamente
al
partito
di
correggere
taluni
errori
in
cui
,
nella
sua
prorompente
giovinezza
può
esser
caduto
,
ma
dimenticando
un
passato
ancora
recente
,
chiudendo
gli
occhi
a
un
domani
che
può
non
esser
lontano
,
appare
consumata
saggezza
mostrare
di
considerarlo
malgrado
il
suo
programma
,
gli
uomini
che
lo
compongono
e
i
conclamanti
servizi
resi
alla
causa
al
livello
degli
altri
partiti
politici
per
ostentare
il
proprio
disinteressamento
per
tutti
;
comodissima
tattica
che
,
tra
l
'
altro
,
può
molto
giovare
a
tener
lontana
la
minacciosa
avversione
di
chi
tiene
il
potere
.
Io
rimango
fedele
,
anche
in
quest
'
ora
,
al
mio
passato
e
alla
mia
promessa
,
io
che
non
ho
risparmiate
le
oneste
critiche
restando
spesse
volte
quasi
solo
tra
il
coro
dei
plaudenti
;
e
chiudo
questo
scritto
accorato
domandando
alla
mia
Giunta
diocesana
con
la
sola
autorità
che
mi
viene
dall
'
esser
padre
di
sei
figli
se
ritiene
che
per
i
nostri
giovani
,
in
quest
'
ora
di
persecuzione
,
oltre
chiamarli
sotto
la
pacifica
tenda
dell
'
azione
religiosa
,
non
sia
spettacolo
altamente
fortificatore
degli
spiriti
quello
che
dà
la
nostra
insidiata
,
sospettata
,
combattuta
azione
politica
la
quale
,
sdegnando
le
facili
ricompense
che
le
verrebbero
prodigate
seguendo
men
aspra
e
men
diritta
via
,
insegna
a
resistere
anche
senza
speranza
umana
quando
la
violenza
vuol
farci
piegare
,
e
non
consente
agli
orpelli
onde
l
'
imperante
regime
cerca
sedurre
ed
asservire
la
Chiesa
,
di
spegnere
la
ribellione
e
la
protesta
che
dinanzi
alla
sanguinante
tirannia
,
allo
strazio
di
ogni
men
discutibile
libertà
cui
è
ridotto
tutto
un
popolo
,
prorompono
irrefrenabili
da
tante
libere
anime
non
ancora
immemori
dei
più
fieri
comandi
del
Cristianesimo
.