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PROEMIO ( - , 1926 )
StampaPeriodica ,
Ogni nuova rivista suole affermare nel suo presentarsi ai lettori che essa si sente destinata , poco meno che per provvidenziale missione , a colmare una lacuna . Si potrebbe quindi ragionevolmente dubitare che una lacuna ... disponibile sia ormai rimasta per noi , che stiamo per iniziare appena oggi la nostra vita . Ma in verità il compito che ci proponiamo non ci sembra oggi comune ad alcuna altra rivista . Ne indicammo , in un primo annunzio di tre mesi addietro , alcuni punti , accennando sommariamente anche certe direttive pratiche cui intendevamo attenerci . Quella sintesi schematica , però , non dava i tratti caratteristici del programma , quale è venuto successivamente maturandosi , precisandosi attraverso più concrete discussioni preparatorie , ed insieme allontanandosi alquanto dalle linee primitive . La « Cronaca Sociale » nasce dalla iniziativa e si alimenterà precipuamente dalla collaborazione di un gruppo di giovani i quali vivendo con passione di fede il travaglio fecondo , se pur talvolta amaro ed ingrato , della coscienza politico - sociale dei cattolici italiani , nell ' attuale periodo storico credono di potere e dovere utilmente contribuire , nel limite delle loro forze modeste , a determinarne i dati , ad approfondirne il valore , ad orientarne i resultati . Il ciclo della perfetta unità di spirito e di organizzazione dei cattolici nel campo politico e sociale può dirsi chiuso : non soltanto in Italia , ma in tutti i paesi che hanno veduto il complesso esperimento della loro attività nella vita pubblica . Era allora in giuoco la difesa dei più alti e gelosi interessi religiosi , e dello stesso diritto di cittadinanza dei cattolici come nucleo operante nella vita degli stati moderni , contro gli assalti combinati del liberalismo e del socialismo , i quali avevano derivato da tutto quel vasto movimento di idee e di fatti , cui si collegano la rivoluzione francese e le rivoluzioni nazionali , l ' assioma ideologico della separazione dei fattori etici dai problemi sociali e dal ferreo giuoco degli interessi economici : donde il consolidarsi dei vari pregiudizi anticlericali o , peggio , antireligiosi di rea memoria . Su questo terreno di lotta , nel Belgio come in Germania , in Olanda come in Austria , in Italia come nella stessa Francia , la tenace multiforme azione dei cattolici , di cultura , di propaganda , di organizzazione , di resistenza ebbe le sue pagine eroiche e vinse la sua battaglia . C ' è oggi , e non solo in Italia , una mentalità diversa , diremmo più rispettosa e comprensiva , certo più oggettiva ed aperta , dei superiori problemi che si connettono alla vita religiosa ed all ' altissimo magistero della Chiesa cattolica . L ' attività pubblica dei cattolici ha potuto così procedere oltre la primitiva fondamentale esigenza di difesa ; e le si sono venuti man mano ponendo in primo piano due problemi ; quello morale prima che politico di un sempre più largo sforzo di realizzazione e di conquista , diretto a permeare la vita sociale , con la maggior profondità ed estensione possibili , dei grandi insegnamenti del cattolicismo ( nel che consiste la più solida efficienza di una difesa delle idealità religiose ) ; l ' altro , più propriamente politico ma a larghe essenziali interferenze coi problemi etici e sociali , di una presa di posizione nei confronti della concezione , della organizzazione , delle funzioni dello stato moderno , dei suoi rapporti con i diritti dei singoli e delle collettività ( la cosidetta « crisi della democrazia » ne ha fatto il problema centrale del riassestamento interno delle nazioni dopo la guerra ) . Dinanzi a questi problemi era inevitabile che divergenze di pensiero e di tattica si palesassero sempre più definite . Certamente non è casuale che ne siano solcate da tempo , se non anche divise , le compagini più ricche di esperienza e di storia come quelle dei cattolici belgi , olandesi e tedeschi . In Italia la divisione si andava già palesando durante l ' ultimo periodo della fortuna del Partito Popolare , che rappresenta indubbiamente lo sforzo unitario più organico del passato . Si è rivelata poi via via in tutta la sua ampiezza durante il consolidarsi del regime fascista , il quale ha operato come reagente nella indistinta coscienza collettiva dei maggiori aggruppamenti dei cattolici , allo stesso modo che nelle altre correnti politiche . Noi sentiamo di rammaricarci delle forme di deplorevole asprezza che il dissenso ha rivestito fra noi e che per nostra parte studiosamente eviteremo : non del dissenso in sé . Lungi dal temerne chissà quali fatalissimi effetti , noi lo giudichiamo invece utile e chiarificatore per dirla con una parola di moda ; e lo assumiamo come dato acquisito , punto di partenza per impostare il nostro programma . Siamo qui nel dominio di questioni opinabilissime , sulle quali non ha riflesso decisivo la concordanza intorno alle grandi questioni di principio che sono fuori causa per tutti i cattolici ; poiché vi « giuocano » , insieme con una considerazione assai soggettiva della poliedrica complessità dei fatti politici e sociali e del loro mutevole atteggiarsi , anche gli stretti legami che questi hanno con situazioni , interessi , preoccupazioni di carattere « materialistico » di estrema sensibilità . La divisione è ormai profonda negli atteggiamenti politici , ma non è meno concreta nel campo della « azione sociale » che forma poi il substrato dei primi , e si può sintetizzare nei due termini che sono d ' uso più corrente e contengono la più approssimativa definizione : cattolici democratici di fronte a cattolici conservatori . Noi siamo , convintamente , dei primi . Ed il momento ci sembra richieda di riprendere e sviluppare quel magnifico fervore di studio e di opere che in un altro periodo agitato della vita italiana , attraverso errori generosi e deviazioni tristissime , fecondò il primo movimento democratico - cristiano . Ma aggiungiamo subito che non intendiamo lasciarci attrarre dal fascino bruciante delle lotte politiche : se non ne potremo naturalmente prescindere del tutto , concentreremo però la nostra indagine nel cerchio pur vasto dei fatti sociali e dei problemi morali tecnici , economici che vi si collegano . Oggi , negate come sono , o almeno estremamente ridotte , le possibilità di ogni attività pratica , è l ' ora del raccoglimento operoso per la educazione delle coscienze , per la conquista dei convincimenti meditati e consapevoli , contro la prevalente opacità intellettuale e morale , contro l ' acquiescenza insincera in servigio del tornaconto . Ecco il compito della nostra « Cronaca » . E questo agitare idee , questa approfondita osservazione dei fatti , ricercati col sereno disinteresse di chi non si attende effetti o successi né immediati né prossimi , sarà perseguita da noi non col metodo freddo ed indifferente di chi raccolga ed elenchi materiale di studio , ma secondo una coerente linea orientatrice , affinché abbia il valore formativo che ce ne ripromettiamo . Ciò non ci tratterrà certo dal valerci anche del contributo di amici , noti od oscuri , che vedono le cose di oggi e di domani sotto un angolo visuale diverso dal nostro : per una coltura seria viva ed aperta giovano le larghe informazioni , le discussioni , gli attriti di idee . Ma ogni problema avrà la valutazione che risponde alla nostra visione della realtà e delle esigenze ideali di un movimento cattolico - sociale . Le nuove informazioni che si vanno delineando negli spiriti prima che nelle vicende esteriori , richiedono omogeneità di pensiero , chiarezza di intendimenti , saldezza di fede . A prepararle , soprattutto nella massa giovanile dei cattolici italiani , vuol contribuire questa rivista , che confidiamo sarà seguita da amici non scarsi né tepidi . E Iddio illumini e fecondi l ' opera nostra .