StampaPeriodica ,
Proseguiamo
ad
illustrare
i
fatti
avvenuti
recentemente
nelle
provincie
soggette
al
Papa
.
Dopo
l
assalto
dato
alla
rocca
di
Monterotondo
e
la
capitolazione
della
guarnigione
pontificia
,
Garibaldi
si
avanzò
co
suoi
alla
volta
di
Roma
e
s
accampò
alla
Cecchina
,
a
venti
minuti
di
distanza
dalla
città
eterna
.
Prima
di
giungervi
corse
un
grave
pericolo
alla
villa
Grazioli
,
ove
si
portò
a
fare
una
ricognizione
.
Questa
villa
,
che
gli
si
era
detto
essere
stata
abbandonata
,
conteneva
parecchi
volontari
pontifici
che
scaricarono
i
revolver
contro
lui
e
contro
i
suoi
uffiziali
,
ma
senza
riuscir
a
ferir
alcuno
.
Ma
mentre
era
accampato
alla
Cecchina
il
30
ottobre
,
la
situazione
mutava
faccia
completamente
a
Roma
.
La
mattina
del
31
,
alle
9
antim
.
,
un
contadino
giunse
al
galoppo
e
disse
poche
e
rapide
parole
al
generale
.
Il
messaggio
fu
presto
noto
a
tutti
:
i
Francesi
erano
a
Roma
!
V
erano
difatti
,
e
lo
stupore
,
a
questa
notizia
,
fu
grande
non
meno
a
Roma
che
nel
campo
garibaldino
.
Al
Vaticano
erano
giunte
tante
notizie
contradditorie
che
non
si
credeva
più
all
arrivo
delle
truppe
francesi
,
tantoché
fino
all
ultimo
momento
non
furono
preparati
alloggi
.
Ma
l
entrata
del
29°
fanteria
,
nel
pomeriggio
del
30
,
rassicurò
il
partito
clericale
.
Un
migliaio
di
persone
l
aspettava
alla
stazione
della
ferrovia
.
Appena
entrati
i
Francesi
,
la
città
,
che
era
muta
come
una
tomba
,
si
rianimò
d
un
tratto
,
e
gli
ecclesiastici
rari
ne
giorni
precedenti
,
scesero
in
gran
numero
nelle
strade
.
La
città
sembrò
svegliarsi
da
un
sonno
profondo
:
ma
,
dice
una
corrispondenza
,
quella
folla
era
agitata
sì
,
ma
silenziosa
.
Il
generale
De
Failly
,
comandante
il
corpo
di
spedizione
francese
,
pubblicò
tosto
il
proclama
seguente
:
Romani
.
L
imperatore
Napoleone
manda
di
nuovo
un
corpo
di
spedizione
a
Roma
per
proteggere
il
Santo
Padre
ed
il
trono
pontificio
contro
gli
attacchi
armati
di
bande
rivoluzionarie
.
Voi
ci
conoscete
da
lungo
tempo
:
come
sempre
,
veniamo
a
compiere
una
missione
tutta
morale
e
disinteressata
.
Vi
aiuteremo
a
stabilire
la
fiducia
e
la
sicurezza
.
I
nostri
soldati
continueranno
a
rispettare
le
vostre
persone
,
le
vostre
costumanze
e
le
vostre
leggi
;
il
passato
ve
ne
è
garante
.
DE
FAILLY
Era
tempo
che
i
Francesi
giungessero
.
Il
governo
pontificio
non
sussisteva
più
che
a
Roma
ed
a
Civitavecchia
.
Le
truppe
e
le
autorità
papaline
avevano
abbandonato
quasi
tutte
le
altre
città
,
e
queste
avevano
tosto
inalberato
la
bandiera
tricolore
.
Persin
ne
paesi
contigui
a
Roma
,
ad
Albano
,
a
Marino
,
a
Castelgandolfo
si
era
proclamato
il
Governo
provvisorio
.
Sul
palazzo
pontificio
di
Castelgandolfo
la
bandiera
italiana
fu
impennata
dal
custode
stesso
del
palazzo
.
Ad
Albano
era
stato
eletto
dittatore
il
signor
Persi
,
a
Velletri
il
conte
Ettore
Borgia
.
In
Roma
stessa
il
moto
del
22
ottobre
aveva
provato
che
l
insurrezione
possedeva
forze
non
scarse
.
Le
truppe
del
papa
erano
ridotte
ad
asserragliare
le
porte
minacciate
dagli
avamposti
garibaldini
.
La
caserma
Serristori
,
di
cui
presentiamo
il
triste
aspetto
dopo
lo
scoppio
del
22
ottobre
,
mostra
qual
era
l
accanimento
degl
insorti
.
Fortunatamente
i
Zuavi
erano
in
campagna
e
morirono
soltanto
parecchi
suonatori
della
banda
.
La
caserma
scoppiò
per
essere
stato
introdotto
sotterraneamente
un
barile
di
polvere
,
che
venne
acceso
al
momento
dell
insurrezione
.