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LA FAME ( - , 1868 )
StampaPeriodica ,
È un triste soggetto la fame ; molti si sdegneranno perché noi ne facciamo argomento di un articolo , molti passeranno a leggere le altre pagine senza curarsene . Nondimeno questo argomento è per tutti coloro che hanno cuore un argomento pieno di un doloroso interesse ; quella parte della stampa che ha coscienza della propria missione pubblica da più d ’ un mese le notizie terribili di questo flagello , e discute i mezzi di rimediarvi . Dappertutto , in Algeria , in Russia , in Francia , nella civilissima Inghilterra , in alcune provincie della Prussia la miseria miete ogni giorno centinaia di vittime . Intanto che i governi pensano a nuovi riordinamenti di eserciti , a provigioni di fortezze , a probabilità di collisioni imminenti , nelle città più popolose , nelle capitali più ricche di alcuni Stati si muore di fame . La carità privata è muta come la carità pubblica ; mentre le popolazioni attendono eccitamenti dai governi , la miseria penetra in tutte le provincie e la classe povera è decimata dal freddo e dalla fame . Questa terribile questione diventerà fra poco la questione della massima importanza in Europa . Essa comincia a soverchiare le questioni politiche che annuvolano l ’ orizzonte europeo . Il Siècle del 12 dice a questo proposito che i mali provenienti dalla scarsità del raccolto si aggravano in ogni parte . In Parigi l ’ amministrazione dell ’ assistenza pubblica provvede notte e giorno a riparare alle deplorabili conseguenze della assoluta miseria che piglia un ’ estensione spaventevole . Anche nei dipartimenti si costituiscono associazioni per questo scopo . Anche in Russia ed in alcune provincie della Prussia , dice il Times , è impossibile che una parte della popolazione possa evitare di morire di fame . In Prussia , secondo il citato giornale , regna quella malattia terribile che i fogli tedeschi annunziano col nome di tifo della fame . In diversi luoghi la miseria è giunta a tal punto che si dovettero istituire commissioni di beneficenza che forniscono ogni giorno gli alimenti e gli abiti ai moltissimi che ne hanno il più stretto bisogno . L ’ Opinion Nationale del 12 riporta tristissime notizie sul flagello della fame che infierisce in Algeria . Ecco una sua corrispondenza da Kandouri in data 1 gennaio : “ La miseria continua ostinata fra gli Arabi . I particolari di questa calamità sono orribili . Gli uomini scacciano dalle lor tende le donne ed i figli per non aver più modo di alimentarli , e le infelici creature errano lungamente per provvedersi un cibo qualunque . In tutti i villaggi chiusi da mura vi sono guardie destinate a respingere chiunque tentasse di entrarvi per calmare la fame . Si fanno vivi sforzi per scongiurare il male ma tutto è impossibile . Si è constatato inoltre che gli affamati ai quali fu somministrato il cibo , muoiono a capo di otto giorni perché il loro stomaco non è più in grado di sostenere alcun nutrimento . ” Trattando dei disastri che la fame cagiona in varie parti d ’ Europa , e dei pericoli maggiori che all ’ Europa tutta sovrastano in forza di questo flagello , il Siècle del 12 pronuncia queste assennate parole : “ E non è egli doloroso pensare che in mezzo a queste grida strazianti delle moltitudini , vi sono persone che si occupano unicamente di armamenti e di future battaglie ? Tutte le nazioni , tutti i governi non dovrebbero invece unirsi per dichiarare la guerra alla miseria ed alla fame ? ” I particolari della fame in Prussia diventano ancora più desolanti . Il freddo è giunto a 26° e 28° . A Danzica si sono istituite delle distribuzioni di minestre calde , e le porzioni furono dovute aumentare da 1000 a 1500 . Da Tilsit in Russia si scrive che le autorità diedero ricovero nelle prigioni di polizia agli operai senza tetto , i quali poi ogni mattina ricominciano la dolorosa istoria del cercar lavoro senza frutto . In Finlandia e nel Governo di Perm , gl ’ infelici muoiono lentamente di fame a centinaia ; la peste siberica distrusse in gran parte il bestiame ed i cavalli . È stato impossibile di far la seminagione nei campi al finire dell ’ anno ; di modo che non si ha in quelle provincie nemmeno la speranza di vedere la prossima raccolta por fine alle sofferenze del paese . La posizione è ad un incirca tanto spaventevole nel governo d ’ Arkangeli . Il pane triplicò di valore , e si prevede l ’ epoca sfortunatamente prossima in cui sarà impossibile ottenerne a nessun prezzo . Il console inglese ad Arkangeli lo dimostra in una lettera indirizzata al Times : “ È assolutamente impossibile , ” dice , “ che il governo e la carità possano soccorrere tante miserie ; il flagello è troppo grande , le provincie che esso desola sono troppo lontane dalle parti ricche dell ’ impero , perché questi sforzi possano produrre risultati di qualche importanza . ” Le notizie che giungono dall ’ Africa e dall ’ Oriente sono le mille volte più spaventose . Il 3 dicembre scorso furono trovati a Mascara dieci cadaveri di morti di fame . All ’ indomani quattordici , nel giorno susseguente venticinque . “ Altri morti , ” scrive un corrispondente dell ’ Echo d ’ Orma , “ giacevano dentro delle buche , in fondo dei precipizi , lungo le strade , nei ruscelli , e specialmente in un luogo detto il ricovero di Sidi - Bouas , specie di necropoli , tomba anticipata ove si trascinavano tutti quegli infelici che sentivano prossimo il loro fine . I più robusti europei non vivrebbero più di quarantott ’ ore in quel luogo . Centinaia di questi paria errano come fantasmi , attorno alle fortificazioni della città , nella quale è assai difficile penetrare essendo stata data la consegna a ciascuna sentinella di impedire l ’ accesso a qualunque indigeno avente apparenza di mendicante . ” I tribunali correzionali a Parigi , qualunque sia il sentimento di pietà che è loro imposto da tanta miseria , sono obbligati a condannare alla prigione molti sventurati accusati di mendicità e di vagabondaggio . Un giornale parigino racconta che un povero giovine non aveva trovato altro mezzo per satollare la fame che quello di recarsi in una bettola a mangiare senza pagare , e attendervi l ’ arrivo della polizia che gli procurò almeno nelle carceri un luogo ove dormire al coperto . Le Progès du Nord racconta questo fatto . Un operaio senza lavoro , certo Francesco Casse è venuto da Roubaix a Lille con intenzione di commettervi un delitto onde procurarsi un asilo contro il freddo e contro la fame . A questo scopo egli si era appostato vicino al Caffé Marsa , e nell ’ istante in cui vi passava un brigadiere di polizia , egli diede un colpo di bastone nelle lastre , dicendo : “ Ora conducetemi con voi . ” Questo infelice è stato condannato ad un mese di carcere e a 25 lire d ’ ammenda . A Londra ove la ricchezza è sì grande ma sì mal divisa , questi fatti si moltiplicano ogni giorno ; la statistica di coloro che muoiono di fame ha cifre ancora più spaventose di quelle delle provincie più povere . Non ha guari il coroner ha fatto un ’ inchiesta sul cadavere di un uomo chiamato Pritchard , che è morto di fame . Il 30 novembre il signor Ellis , che abita a Bromley , seppe che una famiglia che stava in Eggleton road al n ° 28 era nella più grande miseria . Ellis andò immediatamente alla casa indicata , bussò più volte alla porta , ma nessuno aprì . Pregò i vicini a chiamare da una finestra di dentro , ma invano : finalmente disse loro di fargli sapere se qualcuno entrava o usciva dalla casa . Dopo due giorni un bambino andò a cercarlo dicendogli che se voleva , poteva andare al n ° 28 in Eggleton road e gli sarebbe stato aperto . Ellis tenne dietro al fanciullo . La prima stanza era vuota e la divideva da una camera un tramezzo di legno sottile e screpolato . La porta della cucina era chiusa ; aprendola , Ellis non vide nulla perché le imposte erano serrate . Quando si mosse per cercare una finestra urtò in qualche cosa che era per terra , ma alla meglio poté aprire e allora vide un desolante spettacolo . La sala era piccola , umida , fredda , vi era un focolare , ma senza fuoco . Per terra era disteso un uomo , e poco discosto si scorgeva il corpo di una donna , in un angolo v ’ erano cinque bambini semivestiti , stretti e accasciati sopra una specie di pagliariccio . Uno di loro era una bambina di nove o dieci anni che stringeva tra le braccia un bambinello di dieci mesi . L ’ Ellis prima di indagare se era in mezzo ai morti o ai vivi , mandò subito in traccia di sua moglie , che corse recando acquavite , dei cibi e delle coperte . Essa si dette attorno per somministrare i primi soccorsi , mentre il marito andò a chiamare un medico ; ma quando tornarono , l ’ uomo aveva cessato di vivere ; e secondo il parere del dottore , la donna avrebbe mandato l ’ ultimo respiro se tardava un ’ ora il soccorso . Presto però la casa mutò d ’ aspetto mercè le sollecitudini di quelle persone caritatevoli . Fu acceso un buon fuoco , e la infelice madre , messa in un letto rifatto di nuovo , dopo alcune ore di ansia , tornò alla vita . I quattro bambini furono condotti all ’ asilo dei poveri ( Workhouse ) di Poplar , e la bambina rimase con sua madre . Alle molte domande che le furono rivolte rispose : “ Venerdì mattina papà ci dette un po ’ di pane , ma il babbo e la mamma non ne potettero mangiare perché erano malati , malati molto . Il giorno dopo nostro padre era a sedere nella poltrona , ci chiese qualche cosa da mangiare , ma non si aveva nulla da dargli , tutto quel che avevamo in casa era finito . Egli cominciò a pregare per noi tutti , poi si distese sul pavimento e non si alzò più ; dormiva senza dubbio . ” Ciò detto cadde in delirio e incominciò ad urlare : “ Date del pane al fratellino piccino , dategli del pane ! ” Pritchard era un mercante di zigari . Quando cominciò aveva in commercio un capitale di 75.000 franchi , ma mise la sua firma sulla cambiale di un amico , questi non pagò ed egli fu costretto a fallire . Da quel momento cominciò a poco a poco la miseria . Quando glielo concedeva la salute Pritchard andava a vendere per le case una certa polvere che fabbricava , ma raramente gli veniva fatto di raccogliere un poco di denaro . La povertà aumentava sempre più , da ultimo si nutriva con un sol tozzo di pane che spezzava insieme alla sua famiglia . Ecco cosa accadde a Londra , e disgraziatamente è un caso tra mille . Noi viviamo fortunatamente in una terra privilegiata ; nondimeno il numero di coloro che soffrono i rigori del freddo e della fame , è abbastanza considerevole . Raccogliendo e ponendo sotto gli occhi dei lettori queste notizie , non intendiamo accennare a rimedi , ché non siamo da tanto ; non intendiamo dare eccitamenti , ché ove il senso di carità esiste , agisce da sé e non esige impulsi o consigli . Ricordiamo soltanto a coloro che vivono nell ’ agiatezza che vi sono migliaia di loro simili che muoiono di freddo e di fame . La loro carità , se può , li soccorra .