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Torna a circolare con particolare insistenza la voce di un accordo pre - elettorale tra i gruppi cosiddetti Italia libera , sorti a scopo disgregatore accanto all ' Associazione Combattenti , e la socialdemocrazia antifascista . Ora , che l ' ingegnere Rossetti trovi un collegamento spirituale tra il suo passato e quello di Treves è mostruosità che non ci interessa : necessario è invece denunciare la nuova manovra e scoprirne le origini , le quali trovano poi sintomatici riscontri attraverso la tensione di rapporti qua e là artificialmente creata a mezzo di agenti provocatori che sanno di massoneria lontano un miglio , tra fascisti e combattenti . Il piano in elaborazione tra i nittiani , unitari , repubblicani e simili è quello che noi denunciammo fino dall ' indomani della chiusura parlamentare : cementare il cosidetto blocco della libertà . A tale intento ultimo crediamo anzi siano state lanciate le riserve circa l ' astensione dalle urne . Infatti , unitari , repubblicani , nittiani i quali anche se alleati , sotto la loro vera etichetta metterebbero il fardello di un tristissimo passato antinazionale nel bilancio passivo di una affermazione elettorale , sono alla ricerca di una nuova bandiera che possa presentarli al pubblico in uno stato di spudorata verginità : e l ' insegna è trovata nei gruppi Italia libera . In tal modo sarebbe salva la protesta dei partiti che ufficialmente si asterrebbero e aperto un meno angusto spiraglio alla speranzella di un ritorno a Montecitorio . Il piano , insomma , che in questi giorni si sta trattando in private intese è il seguente : unitari , repubblicani , nittiani , scontenti di ogni genere farebbero dichiarazione di astenersi e nello stesso tempo aderirebbero al programma politico dell ' Italia libera , la quale a sua volta si dovrebbe impegnare ad ospitare sotto il suo comodo bandierone un certo numero di uomini che per la loro provenienza siano garanzia sufficiente alla continuità dell ' azione socialdemocratica a Montecitorio . Una volta là poi unitari , repubblicani , nittiani in veste di « italiani liberi » sarebbero liberissimi di ricostituire gli antichi nuclei , a truffa elettorale consumata . Il trucco è abile ; non c ' è da dire , ed occorre quindi sventarlo in tempo prima che l ' opinione pubblica , o almeno gli strati più ingenui e superficiali di essa , possano essere ingannati da questa nuova oscena mascheratura degli antichi padroni della diserzione . Dal canto suo , del resto l ' Italia libera la quale , quantunque sia una modestissima organizzazione e una trascurabile forza politica , sta accorgendosi di diventare perno e rifugio del variopinto antifascismo , comincia ad avanzare qualche riserva . Lo vedemmo giorni fa , quando , pur accettando di dare un riconoscimento oscenamente patriottico ai socialisti unitari , fece intendere sul suo giornale , sia pur con parole largamente ovattate , un evidente imbarazzo di fronte alla figura di Claudio Treves , campione troppo riconoscibile di provocazione antinazionale . Questo anzi crediamo sarà uno degli scopi maggiori per l ' attuazione del « Blocco della Libertà » : ma finiranno certo per intendersi e per trovare la formula che consenta anche al Marchese di Caporetto di figurare tra i protetti dell ' ingegnere Rossetti . Questi primi sintomi danno esatta la sensazione del nuovo artificioso castello di carte che l ' opposizione prepara , e ne abbiamo un altro segno nei tentativi molteplici e dissennati per allontanare dal fascismo l ' Associazione dei Combattenti . Avemmo occasione di illustrare tale insidia giorni or sono quando i rappresentanti dell ' Italia libera affermarono di voler restare entro il massimo organismo dei reduci pur dichiarandosi fuori dalla disciplina : occorre quindi chiarire in tempo le rispettive posizioni e ciò confidiamo avverrà domani nella riunione del Consiglio Nazionale dei Combattenti .. Ma ad ogni modo è certo che il fine ultimo della socialdemocrazia , impotente a sostenere con una sua propria responsabilità una eventuale battaglia elettorale , è quello di trovarsi , mediante una formale rinuncia alla lotta , entro le file di una formazione eterogenea che abbia come sua bandiera il luogo comune in gran voga oggidì : libertà . E i gruppi rossettiani anche esigui , anzi meglio se esigui servono egregiamente allo scopo . Essi politicamente sono lo zero assoluto , ma hanno qualche caratteristica fondamentale che può prestarsi al salvataggio sia pure incompleto del pericolante baraccone antifascista . Basterà infatti dare ai principali esponenti lo zuccherino di una candidatura e tutto sarà aggiustato : e sarà raggiunto anche lo scopo di non addivenire a quella rassegna di forze che tanto affanna il campo socialdemocratico . Perché poi , chissà ! , il lucicchìo di una medaglia d ' oro esercita sempre il suo fascino e può fare abboccare all ' amo gli allocchi . È ad ogni modo buona merce elettorale oggi , come ieri lo fu la diserzione di Misano . Occorre adattarsi ai tempi , per aver fortuna : non è vero ? Evidentemente però gli organizzatori in pectore di questa truffa all ' americana in grande stile han fatto i conti senza l ' oste . Poiché se sarà data ampia incondizionata libertà e garanzia , in caso d ' elezioni , ai vecchi partiti di contarsi e di fare la loro propaganda , è dovere del Governo e del Partito Fascista non permettere simili grotteschi diversivi i quali oltre a deformare le basi della lotta , sarebbero una provocazione intollerabile contro il regime . Ai socialisti sia permesso di fare i socialisti , e così ai repubblicani , ai nittiani , ai democratici e ai popolari . Ma tutti dovranno presentarsi al giudizio della Nazione col loro programma tradizionale e col passivo della loro opera presente e passata . Chi si esibisse vestito a nuovo con un premeditato proposito di ingannare , è logico cada sotto una sanzione immediata , legale o non . Gli unitarii vengano a difendere la loro politica , i nittiani esaltino Cagoia , Turati giustifichi il patrocinio di Misiano , Treves l ' invocazione alla disfatta . Amendola la campagna contro l ' Adriatico : ma ognuno con la propria faccia se ne ha il coraggio ! E bene dunque far intendere senza equivoci e a tempo quali sarebbero le conseguenze inesorabili e immediate della irresponsabile mascheratura liberofila . Patti chiari , dunque .