StampaQuotidiana ,
Il
senatore
Croce
scrive
.
Quasi
ogni
giorno
.
Ab
irato
.
Sta
bene
.
Il
Fascismo
lo
obbliga
a
questo
,
ed
è
un
altro
merito
fascista
obbligare
Croce
a
misurarsi
nella
realtà
politica
,
e
permettere
quindi
di
giudicarlo
nella
sua
statura
vera
,
statura
di
uomo
libresco
,
che
nella
realtà
politica
si
mostra
incapace
,
tignoso
,
pettegolo
,
di
nulla
sensibilità
.
Il
senatore
Croce
scrive
sul
Giornale
d
'
Italia
,
che
lo
inalbera
oggi
come
il
più
puro
pensiero
liberale
con
la
tessera
del
Presidente
Gr
.
Uff
.
Borzino
.
E
la
maggior
condanna
di
Croce
.
Poiché
nessuna
ottenebrazione
iraconda
può
togliere
che
lo
stesso
Croce
si
accorga
che
non
si
può
parlare
di
«
pensiero
»
di
«
cultura
»
,
di
«
conoscenza
»
,
di
«
passione
religiosa
»
dalle
colonne
del
Giornale
d
'
Italia
,
che
sono
lo
spaccio
del
più
grossolano
luogo
comune
;
il
senatore
Croce
si
condanna
alla
più
evidente
contraddizione
.
E
anche
questa
gli
sta
bene
.
E
una
conclusione
tipica
del
suo
capitombolo
di
«
studioso
»
nella
realtà
politica
e
giornalistica
,
dove
oramai
gli
tocca
la
compagnia
del
gr
.
uff
.
Borzino
e
del
Giornale
d
'
Italia
.
Il
senatore
Croce
non
vuole
si
parli
di
imperialismo
spirituale
italiano
,
che
,
se
mai
,
può
essere
fatto
spontaneo
di
età
d
'
oro
;
mentre
questa
di
oggi
è
una
pessima
stagione
per
l
'
Italia
.
Per
deplorare
questa
pessima
stagione
(
e
questo
è
il
nocciolo
dell
'
articolo
)
il
senatore
Croce
dice
che
«
ogni
giorno
,
con
le
violenze
,
con
le
parolacce
,
con
gli
sghignazzamenti
,
con
le
parate
e
le
chiassate
,
con
l
'
esaltare
le
prodezze
ciclistiche
e
automobilistiche
e
aeroplanistiche
sulle
opere
del
cuore
,
della
fantasia
e
dell
'
intelletto
...
si
viene
distruggendo
quell
'
ambiente
che
prima
c
'
era
in
Italia
»
.
Si
osserva
.
In
un
'
età
d
'
oro
di
pensiero
e
di
lettere
e
di
arti
,
la
greca
,
poeti
e
filosofi
e
artisti
onorarono
il
valore
fisico
e
Pindaro
cantò
i
vincitori
delle
Olimpiadi
.
Non
è
affatto
vero
che
un
'
impresa
,
come
oggi
quella
di
De
Pinedo
,
non
sia
un
'
opera
di
cuore
,
di
fantasia
,
d
'
intelletto
.
Ci
vuole
l
'
insensibilità
creativa
del
senatore
Croce
,
per
dir
questo
.
Qual
'
era
l
'
ambiente
che
prima
c
'
era
in
Italia
?
Quello
del
senatore
Croce
;
quello
della
cultura
germanizzata
,
priva
di
spirito
italiano
,
di
un
senso
italiano
,
di
una
passione
italiana
,
che
non
fossero
soltanto
un
derivato
di
cultura
.
Ebbene
quell
'
ambiente
dev
'
essere
distrutto
.
Proprio
perché
la
guerra
,
quella
guerra
che
il
senatore
Croce
non
ha
sentita
né
capita
,
quella
guerra
che
ha
disturbato
il
senatore
Croce
,
ha
ricreato
uno
spirito
,
un
senso
,
una
passione
italiani
.
Che
il
senatore
Croce
,
dopo
la
guerra
,
non
capisca
il
Fascismo
,
che
è
poi
la
coscienza
italiana
della
guerra
,
fuori
e
contro
tutte
le
ideologie
liberali
e
democratiche
che
il
Croce
ha
rudemente
condannate
per
congenita
imbecillità
,
e
in
compagnia
delle
quali
ora
battaglia
:
questo
è
riprova
della
bontà
del
Fascismo
.
Il
senatore
Croce
assevera
che
«
l
'
Italia
ora
è
in
una
vera
condizione
di
miseria
:
che
è
da
temere
che
peggiorerà
,
quando
saranno
spariti
gli
uomini
che
avevano
imparato
a
lavorare
nel
campo
intellettuale
e
artistico
negli
anni
ancora
a
noi
più
prossimi
»
.
L
'
Italia
non
è
affatto
in
condizione
di
miseria
,
poiché
è
finalmente
in
una
fase
di
creazione
nazionale
di
opere
,
che
possono
essere
oggetto
d
'
arte
.
E
sono
,
lo
sappia
il
Croce
,
anche
soggetto
d
'
arte
.
Perché
finalmente
con
Mussolini
,
la
politica
è
opera
d
'
arte
,
è
creazione
,
è
cuore
,
fantasia
,
intelletto
.
E
non
decade
da
un
passato
recente
,
che
il
senatore
Croce
sarebbe
tentato
di
autodefinire
il
periodo
di
Croce
,
e
che
comincia
a
lodare
con
rammarico
senile
.
Tanto
più
che
non
è
inutile
ricordare
come
Croce
critico
abbia
tentato
di
annientare
i
valori
artistici
di
questo
recente
passato
(
basti
ricordare
il
Pascoli
)
,
con
una
presunzione
personale
e
un
difetto
di
senso
nazionale
,
quali
,
del
resto
,
si
mostrarono
anche
quando
recentemente
scrisse
di
Dante
in
modo
da
provocare
un
'
acuta
e
ferma
risposta
di
Luigi
Pirandello
,
proprio
su
queste
colonne
.
Insomma
se
Croce
vuole
,
anche
quotidianamente
,
dimostrare
che
la
conclusione
politica
della
sua
vita
libresca
sono
il
liberalismo
borziniano
e
il
«
pensiero
»
del
Giornale
d
'
Italia
,
e
che
però
tra
lui
e
il
Fascismo
c
'
è
aperta
opposizione
,
anzi
,
nella
vita
italiana
,
soluzione
di
continuità
;
è
accettato
.
Il
Fascismo
questo
voleva
.