StampaQuotidiana ,
È
nostra
opinione
che
si
debba
reagire
nel
modo
più
fermo
alle
interpretazioni
pessimistiche
e
disfattiste
date
da
alcuni
alle
istruzioni
impartite
ai
Patrioti
dal
Gen
.
Alexander
per
la
Campagna
invernale
.
Esse
infatti
non
significano
affatto
un
rinvio
di
ogni
prospettiva
insurrezionale
a
dopo
l
'
inverno
e
tanto
meno
esse
significano
che
si
debba
passare
alla
smobilitazione
delle
forze
partigiane
.
Le
istruzioni
dicono
testualmente
:
«
La
campagna
estiva
è
finita
ed
ha
inizio
la
campagna
invernale
»
dove
,
evidentemente
,
il
termine
«
campagna
invernale
»
non
può
significare
«
stasi
invernale
»
.
Il
corso
degli
avvenimenti
militari
in
Europa
conferma
d
'
altronde
questo
modo
d
'
intendere
,
essendo
ovunque
in
corso
importanti
offensive
.
Perciò
,
sul
piano
generale
delle
prospettive
,
tali
avvenimenti
e
le
dichiarazioni
dei
maggiori
responsabili
delle
Potenze
Alleate
,
nonché
lo
spirito
e
la
lettera
delle
istruzioni
di
Alexander
,
non
giustificano
affatto
alcun
pessimismo
.
A
questo
proposito
un
altro
elemento
dev
'
essere
ancora
preso
in
considerazione
.
La
spinta
ad
ovest
delle
truppe
sovietiche
che
in
Ungheria
si
battono
già
oltre
il
Danubio
e
avanzano
lungo
la
Drava
,
pone
come
una
possibilità
dei
prossimi
mesi
,
la
creazione
anche
ai
nostri
confini
orientali
,
d
'
un
fronte
alleato
ed
amico
.
È
inutile
sottolineare
la
accelerazione
che
una
simile
eventualità
,
qualora
si
realizzasse
,
darebbe
a
tutto
il
corso
degli
avvenimenti
militari
in
Italia
e
,
quindi
,
anche
alla
lotta
partigiana
.
Sul
piano
tattico
poi
,
le
istruzioni
di
Alexander
,
constatato
che
«
il
sopraggiungere
della
pioggia
e
del
fango
inevitabilmente
significa
un
rallentamento
del
ritmo
della
battaglia
»
per
le
forze
Alleate
in
Italia
,
dicono
ai
Patrioti
:
«
per
gli
eserciti
in
campo
,
si
avrà
,
in
conseguenza
della
pioggia
e
del
fango
(
che
scompariranno
d
'
altronde
col
gelo
)
un
rallentamento
del
ritmo
della
battaglia
e
che
,
per
il
momento
,
i
Partigiani
debbono
cessare
non
«
ogni
operazione
»
,
ma
solamente
«
operazioni
organizzate
su
vasta
scala
»
,
il
cui
successo
,
cioè
,
fosse
necessariamente
legato
al
rapido
sviluppo
della
battaglia
Alleata
,
come
ad
esempio
i
piani
insurrezionali
di
Bologna
ed
altri
centri
emiliani
.
Tanto
è
vero
questo
che
,
nelle
stesse
istruzioni
Alexander
aggiunge
:
«
Questo
non
significa
che
non
approfitterete
di
opportunità
che
vi
si
presenteranno
,
se
il
rischio
non
è
troppo
grande
,
di
distruggere
tedeschi
e
fascisti
e
sabotare
,
a
seconda
delle
istruzioni
che
avete
già
ricevuto
»
.
Cioè
la
battaglia
continua
,
come
lo
dimostra
anche
il
lento
ma
continuo
progredire
degli
eserciti
Alleati
e
deve
continuare
anche
per
le
forze
partigiane
.
Quindi
noi
dobbiamo
prevedere
per
le
prossime
settimane
e
per
i
prossimi
mesi
non
una
contrazione
,
non
un
indebolimento
della
lotta
partigiana
,
ma
bensì
la
sua
intensificazione
e
un
allargamento
delle
formazioni
armate
.
Perciò
ogni
richiamo
alle
direttive
di
Alexander
per
giustificare
delle
proposte
di
smobilitazione
,
di
«
contrazione
»
delle
forze
e
della
lotta
partigiana
,
di
«
invii
in
licenza
»
,
di
stasi
operativa
per
la
stagione
invernale
,
ecc
.
,
è
assolutamente
ingiustificato
:
1
)
perché
,
tra
l
'
altro
,
le
direttive
di
Alexander
si
riferiscono
non
all
'
inverno
ma
solamente
al
momento
della
pioggia
e
del
fango
;
2
)
perché
dette
direttive
non
sono
di
stasi
ma
di
continuazione
della
lotta
,
se
pur
mettono
in
guardia
,
per
il
momento
,
contro
operazioni
organizzate
su
larga
scala
,
che
non
potrebbero
riuscire
perché
non
troverebbero
l
'
appoggio
immediato
degli
eserciti
Alleati
.