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ORA DECISIVA ( - , 1922 )
StampaQuotidiana ,
Di fronte alle voci di un colpo di mano fascista per la conquista del potere , voci che hanno preso nuova consistenza in seguito alla rapida conclusione del Congresso di Napoli , crediamo utile e doveroso esprimere nettamente il nostro pensiero . Al contrario di quanto hanno scritto alcuni giornali , i quali hanno attribuito l ' intempestiva chiusura dei lavori del Congresso alla decisione di passare immediatamente dalle parole ai fatti , noi crediamo che il vero movente dell ' arresto improvviso dei lavori del Congresso , sia stato invece il desiderio di sottrarre alle tumultuose discussioni e alle affrettate decisioni del Congresso le limitate richieste di Mussolini , che rappresentano la base accettabile per una soluzione pacifica della crisi . La rinunzia ad una discussione pericolosa , nonché interpretata così come un proposito di guerra , testimonia invece il proposito di non creare ostacoli a quella soluzione pacifica , a cui gli avvenimenti erano stati avvinti dal discorso Mussolini . Il timore che il conflitto esistente fra la volontà del Parlamento , la quale tende a perpetuare il dominio di una casta , che ha esaurito il suo compito storico , e la volontà del Paese , che pretende , con uomini nuovi , instaurare i valori della vittoria , abbia a risolversi con un urto violento , trae invece la sua ragion d ' essere ed è perfettamente commisurato alla capacità di resistenza che gli uomini di governo e quando diciamo uomini di governo intendiamo tutti i parlamentari a cui potrebbe far capo la soluzione di una crisi ministeriale potrebbero opporre ad un mutamento radicale e ad un rinnovamento totale delle direttive di governo . Per quanto oggi non sia in discussione il regime , né nel suo istituto immanente né nella sua struttura parlamentare , ma soltanto il predominio di una classe e di un indirizzo di governo , la situazione è nondimeno estremamente pericolosa , perché le forze nazionali non possono assolutamente consentire ad alcuna rinunzia o transazione , che equivarrebbe alla loro soppressione e alla restaurazione definitiva e rinvigorita di un governo democratico - sociale , che sarebbe antinazionale non soltanto per istinto , ma per necessità . La situazione è oggi tale che la restaurazione di un governo democratico - sociale necessariamente antinazionale non può essere evitata che con la instaurazione di un governo decisamente nazionale . Questa condizione di cose è oggi chiara nella coscienza di ogni italiano , non obliterata dal preconcetto parlamentaristico . Il Paese oramai sa che i governanti non difendono più , contro la pressione delle forze nazionali , le istituzioni , ma soltanto la permanenza al potere delle loro persone e della loro casta . Essi non difendono neppure la legalità , perché le ultime soluzioni proposte come quella dell ' on . Mussolini nel suo discorso di Napoli non escono dal campo più ortodosso della costituzionalità . Né l ' averle pubblicamente comunicate al Paese , prima d ' averle confidate all ' orecchio della persona incaricata a comporre il ministero , cambia aspetto alle cose . L ' ostinazione dei governanti e dei parlamentari , che appartengono alla categoria degli uomini di governo , potrebbe dunque costituire il solo e vero ostacolo ad una soluzione pacifica e legale della crisi e all ' instaurazione di un governo nazionale . Ma detto questo , noi dobbiamo altresì avvertire ad ammonimento dei partiti nazionali che si mostrano più impazienti che bisogna assolutamente guardarsi dal pericolo di un ' azione violenta intempestiva e superflua . Anche la vittoria sarebbe in questo caso amaramente scontata non soltanto da tutto il Paese , ma anche e soprattutto dalla parte vittoriosa . Un moto violento , nelle attuali condizioni della vita economica del nostro Paese , avrebbe delle ripercussioni formidabili e nefaste ; ad esso terrebbe immancabilmente dietro un ulteriore crollo dei cambi con conseguente larga svalutazione della nostra moneta , già così fortemente svalutata . Al trionfo della parte nazionale seguirebbe pertanto uno sconvolgimento della nostra vita economica , che sarebbe il secondo dopo quello del 1919-20 , che fu così propizio ai progressi del bolscevismo . La vita economica purtroppo non si svolge entro i limiti della società nazionale ; però se anche il rivolgimento fosse stimato necessario ed utile all ' interno del Paese , non cesserebbe di reagire sinistramente sulle condizioni economiche della Nazione , attraverso le false interpretazioni e le deformazioni dell ' opinione straniera . La parte nazionale verrebbe quindi ad assumere il governo in condizioni disastrose , e vedrebbe quindi le sue difficoltà moltiplicate di fronte a quelle che dovrebbe superare se il suo trionfo avvenisse per le vie legali . Gli uomini che dirigono le forze nazionali , se hanno vera coscienza dell ' interesse di queste , non possono non tenere presente la considerazione di questa condizione di cose , nello scegliere i mezzi per raggiungere lo scopo . D ' altra parte gli uomini di governo , i quali alla loro volta debbono decidere se , nell ' interesse dell ' Italia , convenga resistere o collaborare all ' avvento di un governo nazionale , darebbero prova di supremo antipatriottismo , se tentassero di ricattare il patriottismo della parte nazionale , speculando su questa triste prospettiva .