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POLEMICA INOPPORTUNA ( - , 1921 )
StampaQuotidiana ,
Il trattato della pacificazione che doveva mettere d ' accordo il fascismo e il socialismo , non solo non ha raggiunto questo risultato , ma minaccia di raggiungerne un altro affatto diverso ed opposto : quello di dividere il fascismo . In verità i fascisti non sono divisi da un diverso proposito di eseguire o non eseguire il trattato , giacché il trattato , in quanto i fascisti anche in passato non furono mai gli iniziatori ed i provocatori della violenza , ma contennero la loro azione soltanto sul terreno della offensiva e della necessaria controffensiva , era stato da essi osservato anche prima che fosse stipulato ed ha continuato ad esserlo dopo . L ' opinione fascista è invece divisa da un ' opposta valutazione della convenienza politica del trattato medesimo . Noi non intendiamo entrare nel merito del presente dissidio e tanto meno erigerci a giudici fra le due tendenze : dei concordatori e degli anticoncordatori . Riconosciamo che vi sono ragioni per sostenere tanto l ' uno che l ' altro punto di vista , ma riconosciamo altresì che la necessità di mantenere integra l ' unità del movimento fascista supera di gran lunga i singoli motivi di divisione . Durante le trattative , noi abbiamo fatto presente , con scrupolosa esattezza tutte le ragioni che , a nostro avviso , stavano contro il fatto stesso della stipulazione del trattato , indipendentemente dal suo eventuale contenuto . Ragioni che potevano riassumersi in queste tre fondamentali eccezioni di carattere pregiudiziale : implicito disconoscimento del dovere elementare , da parte dello Stato , di non abbandonare all ' iniziativa e all ' azione dei singoli partiti o fazioni , il compito di tutelare l ' ordine pubblico , che deve invece restare di esclusiva competenza dello Stato sovrano ; implicito riconoscimento del monopolio della rappresentanza degli interessi sindacali e dell ' organizzazione della classe lavoratrice da parte dei socialisti ; implicita alterazione del carattere puramente nazionale , non fazioso e antisovversivo , del fascismo . Con l ' accordo diretto , fuori dello Stato , infatti , il fascismo non solo disconosceva quello che aveva sempre affermato , che cioè lo Stato aveva il preciso dovere di reprimere prontamente ed energicamente ogni tentativo diretto a sovvertire ed a turbare l ' ordine nazionale , ma veniva a porsi sullo stesso terreno dei socialisti , cioè di una fazione che pretende di agire fuori dello Stato e fuori dell ' ordine nazionale , ed inoltre riconosceva questi ultimi come i legittimi e naturali rappresentanti degli interessi delle classi lavoratrici , avulsi da quelli della Nazione . Ma di fronte a questi motivi d ' ordine ideale , a trattato firmato , abbiamo tenuto a mettere in rilievo i vantaggi d ' ordine pratico , che il trattato stesso avrebbe potuto apportare , e cioè : primo , la chiara dimostrazione del vivo desiderio della parte fascista di raggiungere la pace civile , anche a costo del sacrificio dei proprii interessi di partito ; secondo , la facilitazione del compito del Governo d ' intervenire finalmente a rintuzzare la tracotanza degli elementi antinazionali . Senonché oggi noi crediamo che l ' opportunità di una tale polemica sia stata superata dai fatti . Essa oggi non avrebbe tanto lo scopo di chiarire l ' atteggiamento da assumere di fronte agli avversari , quanto quello di rincrudire i motivi di divisione e di dissidio nel campo fascista . A che pro infatti , discutere se il trattato sia stato un accorgimento o un errore , un bene o un male , quando il trattato di fatto più non esiste ? Per quanto discusso e bistrattato nel campo fascista , il trattato era stato sostanzialmente osservato dai fascisti ; era stato osservato , anche se non da tutti riconosciuto , perché , per osservarlo , i fascisti non avevano che da continuare nella attitudine che avevano ancora prima osservata . Dalla parte socialista invece il trattato non solo fu materialmente violato , ma fu anche formalmente denunciato . Mentre i fascisti facevano parole , i socialisti facevano fatti . Mentre gli uni imprecavano al trattato , gli altri lo infrangevano e lo proclamavano irrito e nullo . Se così stanno le cose , la condotta dei fascisti ci sembra chiara e semplice : innanzi tutto por termine alla polemica sulla convenienza del trattato : polemica inattuale e inopportuna , che non ha più lo scopo di evitare il fatto puramente formale della stipulazione del trattato , oramai irrevocabile , e non può avere neppure lo scopo di sottrarli all ' esecuzione di obblighi onerosi e senza corrispettivi , dal momento che essi sono stati liberati da ogni obbligo dalla inadempienza e dalla formale denuncia dell ' altra parte contraente ; ma che viceversa può avere il risultato funesto di approfondire una divisione che deve essere a tutti i costi evitata . In secondo luogo dare atto ai socialisti della loro condotta contraria al trattato e prendere atto dell ' avvenuta denuncia e reclamare energicamente dallo Stato , che ciò che non si è potuto ottenere per via d ' accordi , si ottenga , più onestamente e più legittimamente , per opera del suo doveroso intervento . Così le cose , dopo un esperimento che nella sua artificiosa costruzione ha avuto pure il merito di dimostrare la buona volontà della parte nazionale , saranno rimesse sul loro naturale terreno : il terreno dell ' ordine giuridico e politico normale , nel quale l ' autorità dello Stato deve imperare sovrana e colpire tutti i tentativi diretti a sovvertire gli ordinamenti costituzionali , a violare la libertà di lavoro , a distruggere le istituzioni nazionali . Anziché perseverare in una lotta intestina , che non giova alla loro vigorosa azione contro i nemici interni della Patria , i fascisti devono ancora una volta mettere in mora il Governo perché compia intero il suo dovere contro costoro , se non vuole che la violenza fascista si sostituisca al suo legittimo potere coercitivo , nell ' interesse della Nazione .