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StampaQuotidiana ,
Noi abborriamo l ' assassinio e lo condanniamo fino ad ammettere come lecita e come utile la pena di morte , o che la si consideri come una espiazione del delitto o come una giusta e necessaria difesa della società . Non è quindi mestieri che spendiamo molte parole per dire ai nostri lettori tutto l ' orrore che c ' inspirò la notizia dell ' assassinio operato da Booth . Ma in pari tempo abbiamo la legittima pretensione di essere , come nelle altre cose così nell ' estimazione del delitto , coerenti . E vogliamo dire che nella stessa riprovazione e condanna avvolgiamo tutti gli assassini , qualunque ne sia il nome , si chiamino essi Booth , oppure Agesilao Milano , Orsini , ecc . ecc . Il giornalismo liberale , rivoluzionario , massonico invece non rifugge da qualsiasi contradizione , neppure nell ' argomento sì dilicato e grave , che trattiamo . Esso non rifinisce di levare inorridito la voce contro l ' assassino di Lincoln presidente degli Stati Uniti ; ma non è molto che ha levata pure la voce festosa per fare plauso all ' assassino di Ferdinando II , re di Napoli . Quando Garibaldi glorificava Agesilao Milano e ne ricompensava il delitto decretando una pensione alla vedova di lui ; o prima ancora quando un fedele ministro del Papa cadeva vittima del dovere sotto il pugnale del settario ; allora bisognava dar principio alle proteste che oggi soltanto si fanno a nome dell ' umanità e della civilizzazione . Che se l ' usare nei propri giudizii due pesi e due misure ; se l ' assolvere e condannare un medesimo delitto per la sola differenza dei luoghi e delle vittime , è contradizione ed ingiustizia ; non sappiamo davvero con quanta ragione il nostro giornalismo possa vantarsi logico ed onesto . Il governo italiano non ha egli tollerato in tutte le città l ' esposizione e la vendita pubblica del ritratto d ' Orsini , precursore e tipo di Booth , meno il coraggio ? Imperocché Booth non si nascose da vigliacco nella folla , come Orsini , né mise a pericolo la vita di due o trecento persone per riuscire nel suo misfatto . La Camera dei deputati italiani votò un indirizzo di condoglianza al governo di Washington . Non sarebbe stata più saggia e più coerente , se avesse soppresso la pensione alla famiglia d ' un regicida , o proibito la vendita del ritratto d ' Orsini ? Imperocché se Milano e Orsini non sono colpevoli , Booth senza dubbio è innocente : l ' atto è il medesimo . Tirare sopra un re o sopra un presidente di repubblica per noi è lo stesso . Il nostro Parlamento non può illudersi ; le di lui lamentele sul delitto di Booth non varranno mai a far dimenticare l ' apoteosi di Milano . E neppure la stampa rivoluzionaria . S ' immagini che il suo grido d ' orrore contro Booth ci faccia dimenticare il suo silenzio o meglio la sua approvazione , allorché Garibaldi , seco traendo con gran pompa la guardia nazionale di Napoli s ' accostò commosso alla tomba di Milano e vi depose riverente una corona di fiori . Adunque , o signori , sdegnatevi pure allorché vedete una grande vittima cadere sotto il pugnale o la palla d ' un assassino ; lo sdegno non costa caro . Ma innanzi a tutto non fate distinzioni irragionevoli e ingiuste tra assassino e assassino , tra vittima e vittima . Poi non obliate che la responsabilità dei delitti pesa in gran parte su quelli che colle loro dottrine , cogli scritti , colle ricompense , invece di impedirli , li incoraggiano . Chi sa che Booth percuotendo il presidente Lincoln non abbia detto : anch ' io avrò la mia apoteosi ; anch ' io avrò il mio Garibaldi ; anch ' io avrò chi assegni una pensione alla mia famiglia .