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StampaQuotidiana ,
Il giornalismo liberale insiste sul lavoro che il Congresso cattolico di Bergamo ha rivolto a vantaggio della classe degli operai . La « Perseveranza » ascolta con mal animo noi cattolici seguaci del Filius fabri , tentare di migliorare uomini che sono sì grande e bella parte della società cristiana . La « Perseveranza » trova che l ' idea che presiedette alle decisioni del Congresso di Bergamo riguardo all ' operaio sia l ' assorbimento dell ' individualità , e l ' inaugurazione del collettivismo come era esercitato dalle maestranze di arti e mestieri nel medio evo . È naturale che il foglio liberale si scagli contro questo duplice ordine teoretico e pratico , e si lasci trascinare a proclamare poco meno che il socialismo colla illimitata licenza che all ' operaio concede . L ' individualismo che il Congresso cattolico non ammette e non poteva ammettere è quello che lascia l ' uomo abbandonato alle proprie passioni , alla fantasia , senza regola , senza direzione sicura . Il cattolicesimo che come corpo di dottrina è rivelazione e quindi implica la soggezione dell ' intelligenza al rivelatore divino , nobile uso della mente nostra rimaner fedele all ' incontrastabile verità dell ' infallibilità divina ; il cattolicesimo non potrà mai sciogliere il fedele dai vincoli che lo legano a quel corpo di dottrina , che nel santo Battesimo egli ha dichiarato di credere , e che professa ogniqualvolta ripete qualche atto solenne della sua religione . Non è dunque un nuovo vincolo che i congressisti di Bergamo venivano ad imporre agli operai cattolici , ma il richiamo solo di quelle solenni obbligazioni che stringono un figlio della Chiesa alla sua madre , e il suggerimento di mezzi atti a rendere loro più facile e fruttuosa la pratica esecuzione delle obbligazioni medesime . Il cattolico infatti , non è costretto come il razionalista a cercare collo scarso lume di sua mente in mezzo al buio ed all ' intrigo , la soluzione de ' più elementari problemi della vita , ed a rifarsi sempre da capo , per ricadere nel dubbio , e per affidarsi solo al proprio intelletto . Il cattolico ha una regola di fede sicura , ed una regola di condotta semplice e certa ; e su questa base , che diciotto secoli hanno reso sempre più tenace e consistente , quante cose non può egli fare colle forze del proprio ingegno e della propria attività ? Qual è la scienza , quale l ' arte , che non sia stata avvantaggiata dall ' opera individuale di cattolici , che avevano a fondamento e a scopo la religione ? Che se stabilissimo un confronto tra le masse operaie cattoliche , e le masse operaie settarie ; quelle strette da un vincolo noto qual è la formola di fede e il Decalogo ; queste strette da oracoli che misteriosamente vengono combinati nei covi della massoneria , inaccessibili ai profani , non avremmo difficoltà a riconoscere quanto migliore sia la condizione dei cattolici . Quanto poi al risuscitare le antiche maestranze , come ha paura la « Perseveranza » , noi diremo innanzi tutto che i convenuti al Congresso di Bergamo non erano così schiavi del passato , da non saper escludere quelle modalità , che erano tutte speciali di quelle epoche , e non ammettere quelle altre , che sono portate dallo sviluppo delle condizioni sociali . Delle antiche maestranze si vuole far rivivere lo spirito , che era quello della carità cristiana , che affratella i socii , che li lega colla sanzione religiosa , che li unisce nel sospiro di un avvenire comune , che li occupa nel tempo del riposo , in pratiche di pietà , che istruiscono la mente e purificano il cuore . A tutto questo che cosa si sostituisce dagli attuali fondatori di società massoniche ? L ' interesse ; solo l ' interesse , e si fa brillare davanti allo sguardo dell ' operaio il maggior guadagno , il sussidio nelle malattie , il riposo nella vecchiaia , l ' appoggio per i figli , per gli orfani e per le vedove . Ottime cose , ma che non bastano . L ' operaio , raffrontando la propria condizione con quella di altre classi sociali , e non trattenuto dalle massime consacrate dalla religione , che gli dicano potere essere egli davanti a Dio migliore dei ricchi e dei potenti , di cui invidia le ricchezze e l ' autorità , non si dirà mai soddisfatto , crescerà nei desiderii , e l ' ultimo suo voto sarà sempre quello che l ' Internazionale propugna come la pratica attuazione della vita sociale : il comunismo . E si noti , come nelle proposte del Congresso cattolico di Bergamo non si è parlato solo di operai , ma anche e molto di padroni : notisi che il vincolo religioso che lega gli operai cattolici , lega altrettanto e più i padroni ; notisi che le antiche maestranze si vorrebbero far rivivere , specialmente in quei punti in cui esse stabiliscono mutue relazioni tra padroni e artefici ; il che , non si potrà negarlo , è meglio d ' assai degli scioperi e il petrolio , mezzi ai quali ricorrono gli operai alla liberale per ottenere dai rispettivi padroni quelle concessioni che loro sembrano giustificate . Dopo queste spiegazioni , se i nostri avversari fossero coerenti e non scrivessero accecati dall ' odio a tutto ciò che è cattolico , dovranno concedere che i convenuti in Bergamo avevano il diritto di trattare la questione operaia dal punto di vista cattolico , e che il modo con cui hanno proposta la quistione , non imponeva nuovi vincoli né risuscitava impossibili forme , ma mirava solo a migliorare la condizione dell ' operaio cattolico senza pericolo per la sua fede e pel buon costume .