StampaQuotidiana ,
La
Gazzetta
Ufficiale
dopo
aver
dato
il
dispaccio
del
passaggio
del
Mincio
così
si
esprime
:
«
Pubblicando
il
precedente
dispaccio
sulle
notizie
della
guerra
,
prendiamo
l
'
occasione
per
esortare
il
pubblico
a
non
accogliere
le
varie
voci
che
per
leggerezza
o
per
fini
malvagi
si
vogliono
mettere
in
giro
in
simili
casi
.
«
Il
governo
,
per
corrispondere
alla
giusta
ansietà
del
paese
,
ha
disposto
che
le
notizie
pervenute
dal
campo
siano
immediatamente
distribuite
a
tutti
i
giornali
senza
distinzione
,
e
comunicate
per
telegrafo
alle
autorità
politiche
delle
provincie
,
perché
esse
le
rendano
alla
loro
volta
di
pubblica
ragione
.
«
Queste
comunicazioni
,
le
sole
che
siano
e
si
abbiano
da
ritenere
come
ufficiali
,
saranno
autenticate
dalla
firma
del
ministro
o
del
segretario
generale
dell
'
interno
.
«
Non
si
può
d
'
altra
parte
presumere
che
si
abbiano
da
dare
notizie
ogni
giorno
.
Si
comprende
facilmente
che
la
più
ovvia
prudenza
vieta
di
parlare
dei
movimenti
e
delle
operazioni
militari
prima
che
i
movimenti
e
le
operazioni
siano
compiuti
,
e
che
i
Corpi
di
marcia
non
fanno
sapere
il
loro
indirizzo
,
il
quale
,
anche
sapendosi
,
dovrebbe
in
ogni
modo
esser
taciuto
»
.
Noi
vogliamo
sperare
che
i
riguardi
che
si
avranno
per
la
stampa
a
Firenze
saranno
usati
anche
altrove
,
poiché
in
questi
momenti
di
febbrile
ansietà
preme
a
tutti
ugualmente
d
'
avere
notizie
sollecite
ed
esatte
,
e
tutti
vi
hanno
uguale
diritto
.
Molti
dispacci
arriveranno
a
notte
inoltrata
.
E
perché
non
dovranno
essere
comunicati
immediatamente
ai
giornali
?
Non
dee
forse
il
governo
,
egli
pel
primo
,
avere
al
cuore
di
non
lasciare
il
pubblico
nell
'
incertezza
,
poiché
solo
l
'
incertezza
degli
animi
può
talvolta
far
parer
vera
per
qualche
ora
una
falsa
notizia
inventata
da
qualche
nemico
?
Oltre
a
ciò
che
vale
aver
votate
disposizioni
per
impedire
i
falsi
allarmi
e
ragguagli
sui
movimenti
dell
'
esercito
,
se
poi
si
lascia
che
il
pubblico
sia
ingannato
con
trappolerie
,
come
ben
dice
La
Provincia
?
Certe
mistificazioni
e
particolarmente
in
momenti
sì
gravi
si
debbono
impedire
ad
ogni
modo
.
Ma
che
diremo
della
redazione
dei
dispacci
?
Il
telegramma
da
Firenze
di
ieri
mattina
fu
universalmente
deplorato
.
Esso
non
ha
senso
comune
,
ed
è
spiaciuto
appunto
perché
inintelligibile
.
Che
una
guerra
coll
'
Austria
fosse
cosa
seria
sapevasi
già
prima
e
si
è
detto
su
tutti
i
toni
.
L
'
Italia
s
'
è
dunque
preparata
a
tutto
,
e
saprà
far
fronte
a
tutto
.
Essa
non
ha
mestieri
di
telegrammi
amfibologici
;
di
telegrammi
in
contradizione
tra
di
loro
come
accadeva
tra
il
dispaccio
fiorentino
e
quello
più
soddisfacente
della
prefettura
di
Brescia
!