StampaQuotidiana ,
Tutte
le
corrispondenze
,
tutti
i
ragguagli
personali
che
riceviamo
circa
il
fatto
d
'
armi
del
24
concordano
nel
presentare
quella
battaglia
come
uno
scontro
indeciso
bensì
,
ma
glorioso
e
rassicurante
per
le
armi
nostre
.
Diciamo
rassicurante
perché
ha
troncata
ogni
quistione
circa
la
qualità
,
la
stoffa
dell
'
esercito
italiano
.
Questo
esercito
è
una
creazione
così
recente
,
che
nel
concetto
di
molti
,
particolarmente
all
'
estero
,
la
sua
consistenza
parea
alquanto
problematica
.
Non
pochi
giornali
già
sentenziavano
che
finché
la
fortuna
gli
arriderebbe
l
'
esercito
italiano
avrebbe
fatto
mirabilia
,
ma
non
così
agevolmente
avrebbe
sopportati
quei
rigori
della
sorte
,
a
cui
nessun
esercito
(
per
quanto
abbia
certa
la
vittoria
finale
)
può
completamente
sfuggire
nell
'
arduo
cammino
che
a
questa
conduce
.
Ebbene
ora
il
problema
è
sciolto
.
L
'
esercito
italiano
ha
fatte
le
sue
prime
prove
non
sotto
il
sorriso
della
fortuna
,
ma
nelle
condizioni
più
sfavorevoli
.
Le
divisioni
che
sono
state
impegnate
han
dovuto
combattere
contro
un
nemico
più
numeroso
fortificatosi
nelle
posizioni
più
formidabili
,
più
studiate
,
e
più
potentemente
armate
.
E
tuttavia
non
solo
l
'
esercito
ha
confermate
le
speranze
che
si
avevano
nel
suo
slancio
per
l
'
attacco
,
ma
ha
rivelate
le
più
preziose
qualità
per
dominare
i
casi
avversi
,
una
solidità
a
tutta
prova
,
una
indomita
tenacità
,
una
consistenza
di
ferro
!
VIVA
IL
SOLDATO
ITALIANO
!
L
'
esercito
ha
dormito
sul
campo
di
battaglia
,
sulle
posizioni
conquistate
;
ha
preso
al
nemico
un
numero
di
prigionieri
uguale
a
quello
che
il
nemico
si
vanta
d
'
aver
preso
a
noi
.
Se
all
'
indomani
il
Mincio
fu
ripassato
,
ciò
fu
per
cogliere
il
nemico
sovra
altro
punto
meno
sfavorevole
,
e
non
già
in
segno
di
battaglia
perduta
;
e
il
nemico
stesso
ha
compreso
così
bene
di
non
potersi
vantare
della
vittoria
,
che
non
solo
non
ha
inseguiti
i
nostri
,
ma
si
è
affrettato
di
ritirarsi
anch
'
esso
,
e
nel
suo
rapporto
è
stato
relativamente
assai
modesto
.
Eccone
infatto
il
sunto
telegrafico
quale
ce
lo
recano
i
giornali
d
'
oltre
Alpi
:
«
Vienna
,
25
giugno
Il
rapporto
dell
'
arciduca
Alberto
,
in
data
d
'
ieri
,
ore
io
di
sera
,
rende
noti
i
seguenti
fatti
:
«
L
'
armata
austriaca
,
marciando
verso
il
Mincio
,
fu
attaccata
dal
Re
d
'
Italia
.
«
L
'
armata
posta
sotto
il
mio
comando
prese
d
'
assalto
Montevento
,
e
,
verso
le
cinque
,
Custoza
.
Essa
ha
preso
parecchi
cannoni
e
fece
2000
prigionieri
.
Le
nostre
truppe
combatterono
con
una
bravura
ed
una
perseveranza
estrema
,
malgrado
un
insopportabile
calore
.
«
È
constatato
che
il
Re
d
'
Italia
,
alla
testa
di
tre
Corpi
d
'
armata
e
della
cavalleria
di
riserva
,
era
in
marcia
contro
Albaredo
,
credendo
di
trovarci
dietro
l
'
Adige
.
«
Il
principe
Amedeo
ed
alcuni
generali
italiani
sono
feriti
»
.
Fu
solo
il
telegrafo
italiano
che
il
primo
giorno
dipinse
in
nero
la
battaglia
!
Non
v
'
è
parola
che
basti
contro
la
redazione
di
quei
deplorabili
dispacci
che
d
'
una
battaglia
di
cui
l
'
Italia
e
l
'
esercito
debbono
andare
giustamente
superbi
trovarono
il
segreto
di
farne
un
imbroglio
inintelligibile
,
in
cui
un
Corpo
intiero
sarebbesi
svaporato
senza
lasciar
traccia
!
Fortunatamente
il
buonsenso
delle
popolazioni
e
la
fiducia
inalterata
che
tutti
hanno
nell
'
esercito
corresse
gli
errori
del
sciocchissimo
dispaccio
,
e
seppe
sin
dai
primi
momenti
ridurre
le
cose
al
loro
vero
essere
.
Tutta
Italia
echeggia
d
'
un
grido
di
riconoscenza
all
'
esercito
ONORE
AI
VALOROSI
DELLA
BATTAGLIA
DEL
MINCIO
!