Tipi di Ricerca: Ricerca per parole
Trova:
> autore_s:"-"
TORINO, 3 AGOSTO ( - , 1866 )
StampaQuotidiana ,
Per le ragioni già da noi esposte in un numero precedente la Prussia ormai si lava le mani delle quistioni austro - italiche circa il Tirolo e l ' Istria . La Francia che vuol sempre lasciare un po ' di carne al fuoco per avere occasione di metterci la zampa in avvenire ; la Francia che in questa guerra confidava di poter fare il Deus ex machina a benefizio della Prussia battuta dall ' Austria , e per ciò costretta a cedere , in premio dell ' aiuto , le provincie renane ; la Francia a cui le inaspettate vittorie anzi vittorione prussiane han troncate quelle speranze , è ben lieta che un germe di guerre future resti ancora tra l ' Italia e l ' Austria in ordine a Trento e all ' Istria , perché intanto essa ha tempo di provvedere in fretta e in furia a cambiare il suo armamento per renderlo almeno uguale a quello dei prussiani , e poi grazie ai germi di guerra tenuti vivi essa pensa accortamente che Deus providebit . A questo modo l ' Italia che credeva di dare le sue ultime battaglie in questa guerra , e di potere in seguito attendere seriamente ai fatti suoi , dovrà di nuovo continuare a stare armata perché non avrà presi all ' Austria che i forti avanzati e le avrà lasciata in mano la vera cittadella da cui gli Austriaci son soliti irrompere , vale a dire il Tirolo italiano ! La notizia di un comando affidato in questo momento al D ' Amico , partecipe di tutta la responsabilità che pesa sul Persano , ha fatta pessima impressione in tutto il paese . Si confida che il governo si affretterà di smentirla .