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TORINO, 12 DICEMBRE ( - , 1866 )
StampaQuotidiana ,
Eccoci al giorno solenne . Non è tempo di vane frasi . Riporteremo bensì il sunto del memorando discorso pronunciato dal Conte di Cavour il giorno in cui la Camera votò che Roma Capitale acclamata dall ' opinione nazionale fosse congiunta all ' Italia . « Se noi , diceva in sostanza l ' immortale statista , non potessimo far valere il potente argomento che Roma è la Capitale necessaria d ' Italia , non otterremmo giammai il consenso del mondo cattolico e della Francia da cui esso è rappresentato a Roma . « Supponiamo infatti che la sede del pontefice non sia a Roma , ma in una città collocata in una provincia non del tutto necessaria all ' Italia , p . e . in Aquileia . Alle nostre domande di riavere Aquileia la diplomazia risponderebbe che , non essendoci questa strettamente necessaria , non franca la spesa di sconvolgere l ' ordinamento materiale del cattolicismo per soddisfare i nostri desideri . « Importa adunque fondare le nostre ragioni sulla considerazione che Roma è indispensabile all ' Italia come Capitale . « Egli è evidente che quando Roma sarà libera la quistione del trasferimento sarà oggetto di nuove deliberazioni . Ma portiamoci al giorno in cui si dovrà discutere tra coloro che vogliono andare a Roma immediatamente , e quelli che vogliono differire . Ebbene se i 200 deputati delle provincie meridionali nel venire al Parlamento si trovassero di passaggio sur una piazza di Roma e una forza irresistibile li distogliesse dal proseguire il viaggio ? ... » . Ai deputati delle provincie meridionali la risposta a questa ipotesi del Conte di Cavour ! A noi basta aver ricordato in questo giorno il voto solenne che proclamava Roma Capitale necessaria d ' Italia , e rammentate le ragioni principali di quel voto nazionale !