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StampaPeriodica ,
... Da veri , autentici selvaggi , noi vogliamo escludere dal nostro saluto ogni forma di esosa cortigianeria , cominciando piuttosto a porre , senza preamboli di sorta , le cosiddette carte in tavola , e a mettere alla prova i vostri ripetuti propositi di chiarezza , di incrollabile intransigenza . Sì , onorevole Farinacci : voi siete dei nostri , o meglio siete nostro , e non dovete dimenticare che non soltanto le Opposizioni vi hanno , in questo lasso di tempo , vilipeso , diffamato e deriso , ma altresì una buona parte dei fascisti vi ha trattato da ras fanatico , da pazzo criminale o da incosciente pappagallo , mentre i soli squadristi , i selvaggi delle province , vi hanno difeso ed hanno opposto il vostro nome al tradimento dei Ponzio , dei Rocca , dei Viola e alle diatribe noiose dei normalizzatori . Ora questi precedenti vi impongono , onorevole Farinacci , di ascoltare attentamente , di tenere nel debito conto le parole , le osservazioni e i desiderii nostri . E ’ vostro preciso obbligo e stretto dovere di mantenervi a contatto con quella santa canaglia di cui avete esaltato lo spirito di sacrificio e la volontà rivoluzionaria . O voi farete questo e mostrerete di essere veramente l ' uomo degno della situazione o voi non lo farete e noi saremo autorizzati a ritenervi e a proclamarvi un pagliaccio . E ’ bene intenderci alla prima , con franche leali parole , da squadristi a squadrista , da camerati a camerata . Perché troppe delusioni - e voi , onorevole Farinacci , lo sapete - abbiamo provate e troppi uomini che supponevamo semplici e incorruttibili si sono ubriacati del potere perdendo la loro vecchia anima di volontari disinteressati . Guai a voi , quindi , se doveste far la fine di tanti altri , se dimenticaste gli sdegni e le promesse e i propositi ! Guai a voi , anche per il male che fareste al Fascismo , già più volte amaramente ferito per la malafede , l ' egoismo e l ' ambizione degli uomini ! ...
CORAGGIO E AZIONE ( - , 1865 )
StampaQuotidiana ,
Fuori le mani dalla giubba , mia cara gente , mano all ' opera ; bisogna svegliarsi e operare . Fin quando dormirete ? Avete capito ? Dai giornali cattivi bisogna avere il coraggio di disassociarsi ; nei teatri bisogna avere il coraggio di non metter piede ; bisogna star lontani dalle case , conversazioni e compagnie dei libertini e semilibertini , dica il mondo quello che vuole . Voi andando con loro servite come di coperta alle loro brutture , fate loro da salvacondotto , li accreditate , li consolidate , e , ciò che più importa , li pagate con de ' buoni denari , senza i quali non potrebbero reggersi in piedi e far il male che fanno . Associarvi coi buoni , leggere , stampare , protestare , parlare pel bene ; soccorrere il Santo Padre , incoraggiare colla voce e coll ' opera gli sforzi dei buoni , portare , come diciamo , il cappello fuori degli occhi , non aver vergogna del Vangelo , capite ? e , quando venga l ' occasione , dir bell ' e bene sul muso degli italianissimi : Vi conosco , sì : voi siete i primogeniti del diavolo , e , come quello , mentitori e persecutori . Prudenza di qua , prudenza di là ! Dite invece egoismo di qua , egoismo di là : vogliamo , con generosità eroica , salvare la pelle pei fichi : questo , dite , e non prudenza , prudenza . E non sapete più che le virtù cardinali sono quattro ? C ' è la prudenza , ma c ' è pure la giustizia , la temperanza , ma c ' è anche la fortezza . Poi cos ' è questa prudenza ? Non è la virtù che dice di stare colle mani in tasca , e scappare a nascondersi come i conigli , no : è la virtù che dirige le nostre azioni in particolare , e quindi lungi d ' essere la virtù del far niente , suppone anzi che si debba operare e si operi . E del resto norma delle nostre azioni non è la prudenza , ma bensì il dovere : il dovere , vi dico , gente senza cuore e senza convinzioni ! Ci diranno codini e reazionarii ! Tanto meglio : ci conosceranno per uomini di proposito e di stabile fede , per uomini di onore e di coscienza ; perché non altro quei nomi vogliono significare . Sì , sì , farete tanto colla vostra furia francese ! Sì , faremo : se non altro , l ' uomo e non il ragazzo , il coraggioso e non il vile ; difenderemo il campo a palmo a palmo ; faremo costar cara la vittoria ai nemici del bene ; non vinceremo sempre , ma nemmeno saremo vinti sempre ; soccomberemo , ma la bandiera sarà onorata ; stringiamoci , combattiamo tutti insieme compatti , e vi so dire che vinceremo ! adempiamo al nostro dovere e non cerchiamo altro ; ci basti questo ! Acqua , acqua , dirai tu , popolo ! Oggi andate in fiamme : cos ' avete ? Ve la pigliate con me ? Sono proprio scaldato : e come si può non iscaldarsi a vedere che i cattivi sono instancabili nel macchinare e seminare dappertutto il male , e invece tanti e tanti , che sono buoni , se ne stanno fuori , lontani , paurosi di lasciarsi conoscere , anzi studiosi del modo di tener il piede in due scarpe , e smorzare perfino ( cosa incredibile e intollerabile ! ) l ' ardore di chi combatte pel bene ? Sicuro : non si ha da andare avanti colla testa in un sacco : ci vuole ordine , intelligenza , ubbidienza ai capi ! Ma non li vedete , non li sentite i capi , che danno gli ordini in questa aspra battaglia del male contro il bene e pei primi combattono ? Non li vedete i Vescovi e il Papa ? Su , dunque , coraggio , seguiamoli nel combattimento ! Io sono persuaso che chi non si pronuncia apertamente per cattolico , e non difende la sua fede , quando la fede è combattuta e battuta in breccia , fa oltraggio alla santità e verità della sua religione , e deve sentirsi tuonare all ' orecchio quella terribile voce : Guai a me , che ho taciuto ! Un figlio che , nei pericoli di morte , d ' incendio , di assalto , abbandona i suoi genitori e fugge , mentre potrebbe con qualche sforzo salvar loro e sé insieme , è un figlio snaturato e crudele ; non ha cuore . Ma la nostra dolce e tenera madre che è la Chiesa , e il nostro comune e impareggiabile Padre Pio IX sono in pericolo : noi li possiamo , noi li dobbiamo difendere : animo dunque , figli , se avete cuore , accorrete in aiuto ! Io chiamo codardo e degno d ' infamia un soldato che si dà alla fuga e abbandona sotto il fuoco della mitraglia i suoi compagni combattenti . Chiamerò dunque codardi quei buoni , che lasciano soli i buoni a combattere per la verità e per la religione ; soli , dico , di fronte agli attacchi del giornalismo miscredente , ateo , bugiardo : li chiamerò anche degni di infamia ? Popolo , quando una casa va in fiamme , quando un fiume straripa , io vedo che , posti in salvo le donne , i vecchi , i ragazzi , tutti gli uomini accorrono in aiuto : e poi vedo , che mentre va in fiamme la società domestica e civile , e il torrente delle bestemmie e delle ingiustizie allaga , molti buoni corrono a nascondersi . Con qual nome li dovrò io chiamare ? Muoviamoci dunque su , muoviamoci , rispettiamo la legge , anzi invochiamola , dove appena si può , ma parliamo , assecondiamo , associamoci , protestiamo , gridiamo . Allora vedremo che i buoni sono pur molti , e ne troveremo in ogni classe di cittadini , integri negozianti , cristiani ricchi , medici , avvocati , giudici , soldati e via discorrendo ; piglieranno coraggio anche quelli che ne hanno meno ; e i nostri nemici perderanno l ' audacia e si troveranno spuntate le armi e paralizzate le forze . Non sapete chi sono i nostri nemici ? Molti appartengono a quel L ' oltracotata schiatta che s ' indraca Dietro a chi fugge , ed a chi mostra il dente , Ovver la borsa , come agnel , si placa . Dante . Coraggio ! Le sentinelle d ' Israele hanno dato il grido d ' allarme . No , che non è soldato chi fugge , o sta nascosto , o trema , mentre squillano le trombe guerriere , i compagni combattono da leoni , mentre tuona il cannone della battaglia ! Coraggio e azione .
StampaQuotidiana ,
Popolo ! Cosa vuol dire rubare ? Portar via ingiustamente la roba altrui , contro la volontà del padrone . Chi è dunque ladro ? Chi porta via ingiustamente la roba altrui , contro la volontà del padrone : quello è un ladro . Bisogna dunque dire che , se un governo ( qualunque esso sia ) porti via ingiustamente la roba di santa Chiesa contro la volontà della Chiesa , quel governo è un ladro . Il sole non può essere più evidente di questa verità . A noi . Vedi cosa pensi e proponga di fare un governo che tu e io , popolo , conosciamo . Conventi e monasteri non ce ne hanno da essere più ; e tutte le loro possessioni e tutti i loro capitali in bocca al governo . Di canonicati un terzo o un quarto di quelli che esistono al presente ; le sostanze di tutti gli altri in bocca al lupo come sopra . Di vescovati una sesta o settima parte di quelli che si hanno ora ; e i beni di tutti gli altri item in bocca al lupo . Tutti gli altri beni di parrocchie , fabbricerie , seminarii , vescovati eccettera dovranno essere venduti a rotta di collo ( perché al presente i beni stabili , a venderli , danno la metà di quello che valgono ) , voltati in cartelle dello Stato ( che di nome contano cento , ma in realtà contano sessanta ) , poi amministrati da chi parerà e piacerà al governo , ma non dalle parrocchie , fabbricerie , seminarii , ecc . Se questo non è portar via , io non so più cosa voglia dire portar via . Dunque un tal governo porta via . Prima cosa . Andiamo avanti . La Chiesa non vuole che le si tolgano le sue sostanze : alza la voce , protesta , grida , minaccia , scomunica chiunque , sotto qualsivoglia pretesto , in qualunque tempo , modo , circostanze le tocchi o danneggi quello che è di lei ; e lo chiama non solo ladro , ma ladro sacrilego , come violatore di cose , che sono sacre a Dio . E di tali proteste e scomuniche sono piene le lettere de ' Vescovi , le bolle e le encicliche dei Papi , gli atti dei Concilii e specialmente del Tridentino ; e sono cose che fanno spavento a leggerle . Dunque non c ' è dubbio che un governo , il quale vuol fare quello che abbiamo detto , lo faccia contro la decisa volontà della Chiesa . E questa è la seconda cosa che ci vuole , per dire che il governo , di cui discorriamo , è un ladro . Ma sai tu , popolo , cosa dice il governo e cosa fa dire a ' suoi cagnotti , per salvarsi dalla taccia di ladro ? Odila che è bella . Dice e fa dire che la Chiesa non è e non può essere padrona di quelle sostanze , che ella tiene come sue . Che te ne pare ? A me mi pare di sentire i ladri , i quali danno del birbante a un galantuomo , proprio quando lo fermano per derubarlo : Fermati , razza di cane , qua i denari ! La Chiesa è e può con tutta ragione essere padrona . È padrona . O per testamenti di pie persone , o per donazioni fattele inter vivos , o per contratti leciti e onesti ha acquistato quello , che ora possiede , a quella maniera che fanno tutti i galantuomini dal Credo vecchio . E ( se vi piace vederli ) di molti e molti anche antichissimi acquisti della Chiesa , ci sono gli istromenti , le fondiarie , gli atti notarili stesi in tutta forma . Ma ecco il gran cavallo di battaglia di tutti i governi ladri : « La Chiesa non ha diritto a possedere , non può diventare padrona » . Popolo , per dire una così goffa cipollata , ci vuol proprio una faccia da pignatta . Rispondi così : « La Chiesa è composta di uomini sì o no ? Ora gli uomini possono avere diritto anche alla roba . La Chiesa è composta di uomini stretti in società : ma gli uomini , quando entrano in una società , non cessano di essere uomini ( non cessa di essere uomo uno che prende moglie , per questo che entra a formare la società domestica ) dunque non perdono i diritti umani ; tra i diritti umani è anche quello di diventar padroni : dunque gli uomini di Chiesa insieme uniti , ossia la Chiesa , hanno diritto a diventar padroni . Non è una cosa chiarissima come cinque e cinque dieci ? » . È tanto evidente questa verità , che l ' hanno confessata perfino i miscredenti più inviperiti contro la religione . L ' empio Bentham , grida avari e ingiusti quelli che hanno spogliato delle loro sostanze le corporazioni religiose , e che le hanno trattate come nemici , ai quali si faceva grazia . Hallam , incredulo com ' è , non trova nessuna ragione di biasimo nella Chiesa , per questo che ella possiede . E Guizot protestante approva ed encomia la Chiesa cattolica , perché possiede . Se la Chiesa non potesse acquistarsi e ritenersi delle sostanze , sarebbe costretta o a mendicare , o a far lavorare da mattina a sera i suoi preti , i suoi canonici , i suoi Vescovi in una qualche professione od arte di avvocato , di medico , di legnaiuolo , di contadino , di calzolaio . Ma mendicare ! Presso chi ? E se non può possedere , come potrà ritenere quello che verrebbe dato per carità ? E se il governo mette in prigione i mendicanti ? E se le dicesse : Va ' e lavora ? Lavorare ! Ma allora , quando e come potranno i preti , i canonici , i Vescovi , studiare e preparare le prediche , le dottrine , i quaresimali ? Quando e come diranno messa , confesseranno , reciteranno l ' ufficio , assisteranno gli ammalati ? Un prete non può farsi in due . Tu , popolo , perché sei costretto a lavorare da mattina a sera , hai tempo e modo di fare quello che fanno i preti ? La Chiesa in tutti i secoli ha posseduto denari , latifondi , ricchezze . Volete dire che la Chiesa sia sempre stata ingiusta e ladra ? Ma , dicono , non è vero che la Chiesa abbia sempre posseduto ricchezze ; gli Apostoli e Gesù Cristo stesso non possedevano niente , ma vivevano di elemosina . A non esse ad non posse non datur illatio , rispondo io . E vuol dire : dato anche , ( ma non è così ) che gli Apostoli e G . C . non possedessero , per questo che una cosa non è , non si conchiude subito : dunque non può essere . Se non è , talora non può essere , e molte volte invece può essere . Ed è chiaro . Un povero artigiano , sul principio della sua carriera , non ha un soldo ; ma , se la fortuna seconda la sua diligenza e la sua avvedutezza , dopo un poco d ' anni può mettere alla Cassa di risparmio una buona manata di marenghi . Del rimanente non avete mai letto gli atti degli apostoli , scritti da S . Luca ? Troverete , che i fedeli facevano gli apostoli depositarii e padroni delle loro sostanze . Non avete letto il Vangelo ? Leggetelo e troverete che G . C . , per quanto povero , teneva per sé e per gli apostoli un po ' di peculio . Era , è vero , capitato male , perché il tesoriere era Giuda Iscariota ( che al dì d ' oggi potrebbe essere in qualche sito un eccellente ministro delle finanze ) , ma intanto qualche cosa possedeva . I governi , quando hanno rubato alla Chiesa i suoi possedimenti , legano i preti e i Vescovi per la gola , comandano a bacchetta , proibiscono , minacciano e fanno da tiranni . È un fatto costante attestato dalla storia ; è nella natura delle cose . Per evitare un così grande danno , bisogna proprio che la Chiesa sia padrona essa del fatto suo ; ed il Signore , il quale ci vede , confermi alla sua Chiesa il diritto di possedere . Popolo , è dunque evidente che , se un governo si intasca le sostanze dei conventi , monasteri , parrocchie , seminari e fabbricerie , o costringe a venderli a rotta di collo , voltarli in cartelle , e poi lasciarle amministrare dai Giuda Iscarioti , quel governo porta via , contro la volontà della Chiesa , la roba della Chiesa . Resterebbe da vedere se un tal governo ciò tutto farebbe ingiustamente . Ma chi non lo vede ? La giustizia dice : a ciascuno il fatto suo : la Chiesa ha il fatto suo : dunque chi non glielo lascia , ma glielo toglie , opera contro la giustizia . In una parrocchia i buoni fedeli sudano per mettere insieme i denari affine di avere un prete di più , di comperare un bel concerto di campane , un baldacchino , un paramento o altro . E sarà giusto un governo , che venga là a dire : tutti questi denari sono roba mia ? Sarebbe cosa dell ' altro mondo ! ! Ma ... le sostanze della Chiesa ( così insistono i governi ladri ) son tutta roba dello Stato . Dello Stato ? Gliele avete date voi ? Quando ? Fatecelo sapere . Sono dello Stato anche le sostanze delle famiglie e delle società commerciali ? E se anche ( ma non è ) gliele aveste date voi , quando sono cedute , sono cedute , non sono più dello Stato . Quando io cedo o regalo una cosa a un altro , pace ; quella non è più mia . Popolo , avrei da dire tante cose ancora da empirne un volumone , ma bisogna finire . Tiriam su la somma . Chi porta via ingiustamente la roba altrui contro la volontà del padrone è un ladro : ma un governo che sopprime conventi , monasteri , canonicati , vescovati , e se ne mangia o in tutto o in parte le sostanze , ingiustamente toglie contro la volontà della Chiesa la roba di santa Chiesa : dunque un tal governo è un ladro in tutta l ' estensione del termine . Ladro ! hai capito ? ladro .
StampaQuotidiana ,
Noi abborriamo l ' assassinio e lo condanniamo fino ad ammettere come lecita e come utile la pena di morte , o che la si consideri come una espiazione del delitto o come una giusta e necessaria difesa della società . Non è quindi mestieri che spendiamo molte parole per dire ai nostri lettori tutto l ' orrore che c ' inspirò la notizia dell ' assassinio operato da Booth . Ma in pari tempo abbiamo la legittima pretensione di essere , come nelle altre cose così nell ' estimazione del delitto , coerenti . E vogliamo dire che nella stessa riprovazione e condanna avvolgiamo tutti gli assassini , qualunque ne sia il nome , si chiamino essi Booth , oppure Agesilao Milano , Orsini , ecc . ecc . Il giornalismo liberale , rivoluzionario , massonico invece non rifugge da qualsiasi contradizione , neppure nell ' argomento sì dilicato e grave , che trattiamo . Esso non rifinisce di levare inorridito la voce contro l ' assassino di Lincoln presidente degli Stati Uniti ; ma non è molto che ha levata pure la voce festosa per fare plauso all ' assassino di Ferdinando II , re di Napoli . Quando Garibaldi glorificava Agesilao Milano e ne ricompensava il delitto decretando una pensione alla vedova di lui ; o prima ancora quando un fedele ministro del Papa cadeva vittima del dovere sotto il pugnale del settario ; allora bisognava dar principio alle proteste che oggi soltanto si fanno a nome dell ' umanità e della civilizzazione . Che se l ' usare nei propri giudizii due pesi e due misure ; se l ' assolvere e condannare un medesimo delitto per la sola differenza dei luoghi e delle vittime , è contradizione ed ingiustizia ; non sappiamo davvero con quanta ragione il nostro giornalismo possa vantarsi logico ed onesto . Il governo italiano non ha egli tollerato in tutte le città l ' esposizione e la vendita pubblica del ritratto d ' Orsini , precursore e tipo di Booth , meno il coraggio ? Imperocché Booth non si nascose da vigliacco nella folla , come Orsini , né mise a pericolo la vita di due o trecento persone per riuscire nel suo misfatto . La Camera dei deputati italiani votò un indirizzo di condoglianza al governo di Washington . Non sarebbe stata più saggia e più coerente , se avesse soppresso la pensione alla famiglia d ' un regicida , o proibito la vendita del ritratto d ' Orsini ? Imperocché se Milano e Orsini non sono colpevoli , Booth senza dubbio è innocente : l ' atto è il medesimo . Tirare sopra un re o sopra un presidente di repubblica per noi è lo stesso . Il nostro Parlamento non può illudersi ; le di lui lamentele sul delitto di Booth non varranno mai a far dimenticare l ' apoteosi di Milano . E neppure la stampa rivoluzionaria . S ' immagini che il suo grido d ' orrore contro Booth ci faccia dimenticare il suo silenzio o meglio la sua approvazione , allorché Garibaldi , seco traendo con gran pompa la guardia nazionale di Napoli s ' accostò commosso alla tomba di Milano e vi depose riverente una corona di fiori . Adunque , o signori , sdegnatevi pure allorché vedete una grande vittima cadere sotto il pugnale o la palla d ' un assassino ; lo sdegno non costa caro . Ma innanzi a tutto non fate distinzioni irragionevoli e ingiuste tra assassino e assassino , tra vittima e vittima . Poi non obliate che la responsabilità dei delitti pesa in gran parte su quelli che colle loro dottrine , cogli scritti , colle ricompense , invece di impedirli , li incoraggiano . Chi sa che Booth percuotendo il presidente Lincoln non abbia detto : anch ' io avrò la mia apoteosi ; anch ' io avrò il mio Garibaldi ; anch ' io avrò chi assegni una pensione alla mia famiglia .
StampaQuotidiana ,
Le coalizioni degli operai si vanno moltiplicando ed estendendo per tutti i paesi dell ' Europa liberale . Né è meraviglia . Se giusta i principii rivoluzionari la volontà del popolo è sovrana ; debb ' essere lecito del pari alle numerose classi degli operai il prescrivere ai loro padroni la misura del salario o abbandonarne le officine . Oh ! che ? Non hanno anch ' essi la loro logica gli operai ? Non sanno anch ' essi trovare i rapporti e scorgere le analogie per tirarne le medesime conseguenze ? Ovvero il popolo , del quale gli operai sono sì gran parte , avrà diritti sui principii e non sui padroni , alla libertà politica e non al pane quotidiano ? Di qui è che non v ' ha forse in Italia una città informata ai principii nuovi , ove le coalizioni degli operai non abbiano portato lo sgomento o comechesia turbata la consueta calma . Mentre scriviamo , i giornali italiani annunziano uno sciopero in Arpino , anche nella patria di Marco Tullio Cicerone , anche là ! Pare che le coalizioni abbiano a passare dalle città alle borgate e fare il giro anche dei piccoli villaggi , senza però lasciare le città . Che noi fossimo riservati a vedere le diverse classi della società a coalizzarsi le une contro le altre ? Che avessimo a vedere in atto la favola dello stomaco e delle membra ribellate del corpo umano ? Eh ! si direbbe che vi ci siamo incamminati . Usciamo d ' Italia ; ecco la Francia , la figlia dell'89 , il paese dei lumi e del progresso , l ' antesignana delle nazioni . Il governo di Napoleone III e dietro a lui il Corpo legislativo sanciva una legge per disciplinare le coalizioni . Era questo un legalizzarle entro certi confini e sotto certe condizioni . Che ne avvenne ? Se prima le coalizioni non erano rare , ora sono permanenti . Un giornale francese tra lo sbigottito e il festivo così ne parla : « A Lione gli operai tullisti ( che lavorano il tulle ) fanno sciopero ; a Parigi i maniscalchi non ferrano più i cavalli ; i fabbricatori di carrozze e di cappelli non lavorano ; gli operai del porto di Bercy sono in procinto di abbandonare le loro officine . Che fia della grande città , quando verrà la volta de ' panattieri , de ' pasticciai , dei cuochi , ecc.ecc . ? Possiamo far senza di carrozze , lasciare nelle scuderie i cavalli ; ma di pane e vivanda non possiamo far senza . Vedremo noi dunque i Parigini avviarsi ogni sera alle stazioni delle strade ferrate per andare nelle provincie a cercarsi il pranzo ? Faccia il cielo che la commedia non si volga in dramma » . Se dalla Francia passiamo nella fredda Germania , la scena non si muta , se non anzi si fa più tetra . A Berlino i sartori hanno fatto sciopero e ottenuto un aumento di salario che li spingerà a nuovi scioperi per ottenere nuovi aumenti . I calzolai , i falegnami ed altri s ' apparecchiano a seguirne l ' esempio . Lo stesso accade a Erfurt , a Postdam , a Francfort sull ' Oder , a Magonza , ecc . ecc . Così scrive al « Monde » il suo corrispondente di Berlino . Se le esigenze degli operai procedono innanzi di questo passo , i padroni saranno obbligati a chiudere le loro officine e le loro botteghe . Giacché non è a supporsi ch ' essi vogliano impiegare e molto meno consumare i loro capitali ad esclusivo beneficio degli operai . E allora ? Il male è grave e può divenire gravissimo . Chi presiede al governo della cosa pubblica , e ama prevenire collisioni che potrebbero finire coll ' anarchia e col sangue , dovrebbe indagarne le cause per porvi un rimedio . A nostro giudizio le cause sono molteplici ; ma la principale o complessiva è quella che abbiamo indicata sul principio . Da una parte si sono insegnate e si vanno insegnando al popolo quelle dottrine che ne alimentano necessariamente insieme coll ' orgoglio le pretensioni , e insieme colla sete dei godimenti quella del denaro . Dall ' altra parte chi è oggimai che insegna al popolo a stare contento del proprio stato , benché umile ; a moderare i proprii desiderii e a saperli talvolta annegare ; ad apprezzare e cercare sopra tutto i beni futuri ed eterni ? Sono questi i veri e benefici insegnamenti del Vangelo , ossia della Chiesa , che ne è la interprete e la banditrice ; ma tutti sanno come massoni , razionalisti , rivoluzionarii si studiano di avvilire agli occhi del popolo e la Chiesa e la sua dottrina . Non vorremmo essere profeti di sciagure ; ma compaiono già sull ' orizzonte i segni precursori d ' una catastrofe . Fortunati i popoli se cercheranno la salute tra le braccia materne di colei che sola potrà salvarli .
UNA RAZZA MUORE ( - , 1934 )
StampaPeriodica ,
La razza bianca muore ! Ha mai pensato nessuno al terribile dramma , allo spaventoso cataclisma anzi , che si racchiude dietro queste brevi parole ? ... Ecco il punto centrale , la chiave di tutta la questione . Perché non nascono figli ? Perché vi è fiacchezza di spirito e carne . Non vi sono altre cause : o ammettere questo o demolire la logica e , forse anche , la psicologia e la fisiologia . Ebbene , egregi signori , se vero può essere che un solo uomo forte e sano può compiere miracoli , aggiungiamo noi anche senza scienza e progresso , cosa volete che possa fare un simile naufrago della salute fisica e morale ? Ecco perché la fine non nascendo figli in maniera superiore all ' attuale è per noi decretata in maniera irrevocabile : perché oltre alla deficenza del numero , procede , di pari passo , e in proporzione geometrica , la deficenza qualitativa . Conclusa in questa maniera la nostra storia , che cosa serve allora la macchina , che cosa serve l ' industria , che cosa serve la scienza , che cosa serve il progresso ? Risponderemo noi : semplicemente a prolungare di uno due tre quattro secoli l ' agonia di un morituro !
StampaQuotidiana ,
Repetita juvant , dicono i medici agli ammalati cronici ; e gli italiani sono ammalati da lunga pezza . Perciò noi ritorniamo volentieri su questo argomento della pena di morte , e lo faremo finché essi non abbiano confessato che , prendendo sotto il loro patrocinio i due teschi di Monti e Tognetti e facendo una colletta per quei due martiri , agirono proprio bestialmente . No ; la pena di morte non verrà abolita : ce lo dice la consuetudine , più che mai in vigore nel regno d ' Italia , dove , dopo la famosa tornata del 25 novembre , non passò mese senza esecuzione capitale . In dicembre si impiccarono due a Bologna fuori di Porta Lamme ; item a Bologna fu fucilato nella schiena un soldato in gennaio , e il 19 corr . il guardasigilli de Filippo assicurava la Camera che non ci era stata altra esecuzione in Sardegna se non di un solo individuo , invece di quattro , come sosteneva il deputato Asproni . Recentemente poi fu condannato alla morte un altro soldato a Brescia , e , se non l ' ha ancora subita , è perché fece ricorso alla grazia sovrana . Non parliamo dei trenta morti nell ' Emilia nei subbugli del macinato , né degli ultimi cinque uccisi e sette feriti a Piano del Voglio , non essendo codeste vere esecuzioni capitali . Oltre una consuetudine mantenuta in tanto vigore , abbiamo i pareri di magistrati i più influenti che dissentono dall ' abolizione della pena di morte . I giornali di Napoli riferiscono che la Commissione della Procura generale presso quella Corte d ' appello ha compiuto un lavoro critico sul nuovo progetto di codice penale , e che si è dichiarata contraria all ' abolizione della pena capitale ; e aggiungono che nello stesso senso si è già pronunciata anche la loro Corte di Cassazione . Questi fatti ci persuadono ben più che non tutte le sottoscrizioni dei sentimentalisti , dei rivoluzionari , degli uomini e delle donne del progresso , che , per ora e per un gran pezzo ancora , no ; la pena di morte non verrà abolita , e , per quanto riguarda la nostra povera Italia ne ringraziamo cordialmente il Signore . Pensare ! In un regno dove la statistica annovera più di tre mila omicidii all ' anno , abolire la pena di morte ! Bisognerebbe esser matti o disposti a tornare ai bei tempi di Ezzelino , quando un galantuomo , che avesse cara la vita , non poteva conservarla che dentro le mura di una torre imprendibile , o mediante usbergo , lancia e spada . Scommettiamo che lo stesso Beccaria , sul quale fanno tanto assegnamento gli abolizionisti , se vivesse oggidì in Italia muterebbe parere , ovvero direbbe avverata qui nel suo più stretto senso quella condizione eccezionale ch ' egli esigeva , che , cioè , la morte del reo sia il vero ed unico freno per distogliere gli altri dal commettere delitti . È tanto chiaro che è il vero freno , che il Catechismo romano chiama benemeriti del quinto comandamento del Decalogo i magistrati che condannano a morte gli assassini , come erano Monti e Tognetti ( repetita juvant ) . Che poi la pena capitale sia anche l ' unico freno , si prova da ciò che tutti i malviventi sono persuasissimi che nessuno de ' loro compagni caduti in mano al boia è tornato indietro , mentre di spesso avviene che le porte dei bagni si aprino a loro salvamento , e oggimai non è più temerità il supporre che un galeotto , come il Ceneri , diventi un questore come il Curletti , il prigioniero di Ham passi per una felice combinazione di rivoluzioni a sedere su trono imperiale .
StampaQuotidiana ,
Abbiamo sott ' occhi due avvenimenti , entrambi spettacolosi , entrambi recentissimi : la crisi ministeriale e l ' inaugurazione del canale di Suez . A quale daremo la preferenza ? Per chi le nostre simpatie ? Chi baratta , imbratta ; dice un proverbio toscano , e se que ' signori di laggiù sono sulle secche , se la peschino . Noi , diciamo noi per non dir tutti , siamo stucchi fino alla nausea di questi ministeri Cavour , Rattazzi , Ricasoli , Minghetti , Lamarmora , Menabrea e di chi seguirà , buoni a nulla fuorché a desolare la pazienza de ' sudditi , a peggiorare lo stato di questa povera inferma , che è l ' Italia , e a fare come la ruggine che divora ciò che è avanzato agli altri malanni . Il telegrafo parla di Cialdini e di Lanza , e di proposte reali fatte a quei due candidati . A noi pare che i due nuovi candidati non sieno meno neri degli altri e che i loro panni sieno sporchi quanto quelli de ' loro predecessori . Laonde diamo , quanto a importanza , la preferenza all ' inaugurazione del canale , e lasciamo dov ' è e come è , senza badarci tampoco , la crisi ministeriale . Quaranta bastimenti sono giunti a Suez . Così un telegramma del 21 da Suez . Ecco un umano prodigioso vaticinio avverato ! Ecco una grande impresa , che fa onore al nostro secolo , compiuta ! Ecco una buona novella , gravida di altre che la Provvidenza e i destini del cristianesimo ci garantiscono ottime , giunta al nostro fortunato orecchio . Sì , fortunato ! Perché ogni barriera superata , ogni istmo tagliato , ogni duna sabbiosa umiliata , ogni valle riempita , ogni luogo tortuoso e malagevole raddrizzato è al cristiano un felice augurio di riavvicinamento dei popoli , di ritrovo dei varii fratelli , di dilatazione della fede e di avveramento di quella consolantissima profezia che da diciotto secoli assicura ai credenti sparsi su tutto il globo un solo ovile e un solo pastore . È appunto per questo che l ' « Osservatore Cattolico » pone fra le migliori notizie quella che ha ricevuto ieri dal telegrafo . Il successo del canale è assicurato , dice il telegramma : dunque , diciamo noi : l ' Oriente incredulo si è avvicinato al centro della fede di quattro mila leghe : dunque i figli civilizzati di Jafet entreranno con maggior frequenza nelle tende semibarbare dei figli di Sem e vi staranno con confidenza : dunque i piedi di chi annuncia i beni e la pace arriveranno meno stanchi sui luoghi della loro missione : dunque l ' Occidente ricco di cuori generosi e di menti irradiate dal Santo Spirito invierà a due a due i suoi missionarii nelle regioni orientali ancora desolate dall ' egoismo e dalla più supina ignoranza , e l ' Italia , riaccostata più delle altre nazioni occidentali al cuor delle Indie , sarà la prima in questo risveglio di zelo apostolico , e l ' invio de ' suoi zelanti missionarii non cesserà che a opera finita , quando la profezia suddetta avrà raggiunto il suo pieno sviluppo : dunque Civitavecchia , Napoli , Palermo , Genova , Venezia , Trieste , Marsiglia , Cadice , Lisbona , Bordeaux , Londra , Amsterdam , e perfino i lontanissimi Stati Uniti d ' America gareggeranno d ' impegno a stringere relazioni con Bombay , Calcutta e tutta la vasta penisola indostana , avvicinata di 2.700 e più leghe , a seconda delle varie distanze , e siccome ogni stato è migliore di quel sonno letargico in cui marciscono quelle povere popolazioni , il rimescolamento delle stirpi giapetiche colle semitiche e camitiche non può produrre che buoni effetti in rapporto alla vera religione . I cristiani sono destinati a prendere possesso di tutta quanta la terra , e di loro si può dire in senso più stretto e letterale ciò che scriveva Tacito degli ebrei del suo tempo : In fatis erat ut gens Judeorum rerum potiretur . È decretato in cielo che i giudei diventino i padroni del mondo . Il taglio dell ' istmo di Suez non contribuirà poco a questa futura egemonia del cristianesimo su tutto il globo , ed è per ciò che noi gli mandiamo i nostri mirallegro .
CONSUMMATUM EST ( - , 1870 )
StampaQuotidiana ,
Consummatum est ! ... L ' iniquità è consumata : il sacrilegio è compiuto : le truppe italiane hanno fatto breccia nelle mura di Roma , e ieri le oltrepassarono . Il santo Padre , dopo aver richiesto che le sue truppe opponessero quella resistenza , che bastasse a dire innanzi al mondo , che non si cedeva che alla violenza , ordinò che si sospendessero le ostilità , e lasciò alla Provvidenza la cura di difendere i supremi suoi diritti . Deplorabilissima vittoria , in cui i figli hanno vinto contro il Padre , cattolici contro il Capo di loro religione , patrioti italiani contro il personaggio più illustre della loro nazione ! L ' Italia può vestirsi a gramaglia , e l ' attuale ministero italiano può contare i suoi giorni . La storia non ha mai registrato un fatto solo , dal quale risulti che il parricidio e il sacrilegio abbiano portato fortuna a chi li perpetrò . Invece , lunga , lunga assai è la lista di quelli , che , persecutori della Chiesa , finirono malamente . Cominciò a scriverla fin dai suoi tempi il Lattanzio nella sua opera : De mortibus persecutorum , e molti altri pur troppo si assunsero il triste incarico di continuarla coi loro nomi . I cattolici possono dar sfogo al loro dolore , oh ! questo sì ; e dividere col Papa le sue angoscie : ma non devono perdersi di coraggio . Guai ! Dimostrerebbero di non aver che una fede languida , e non è questa la fede che trasporta i monti e vince tutti gli ostacoli . La Chiesa nostra dice con s . Paolo : cum infirmor , tunc potens sum . Quando essa è destituita d ' ogni umano soccorso , si getta in braccio al suo sposo Gesù Cristo , ed esso la sostiene e la riveste di più fulgide vestimenta , perché gli rimase fedele nella contradizione . Altre persecuzioni , più gravi forse della presente , cercarono di soffocarla , ma non riuscirono che a danneggiare i proprii promotori : così avverrà ora ; è peccato il dubitarne . Piuttosto ricordinsi i buoni cattolici i loro doveri in queste supreme circostanze , e procurino di adempirli . Ricordinsi innanzi tutto di pregare , perché è la preghiera che vince il cuore di Dio : ricordinsi di non cedere vilmente alle domande della rivoluzione , e di opporre ai festeggiamenti dell ' empio la propria mestizia : e , se ci è lecito fare loro una proposta , cerchino di consolare il Santo Padre con nuove proteste di affezione e di fedeltà e con soccorsi pecuniarii . Siamo giunti a tal punto , che Pio IX non avrà più che l ' obolo di S . Pietro per provvedere ai suoi bisogni , e tocca a noi a fornirglielo abbondante e frequente . Ricordinsi infine che la storia odierna è già narrata dal Vangelo , con quelle parole : Mundus gaudebit , vos autem contristabimini , e che presto vedremo avverarsi anche sed tristitia vestra vertetur in gaudium .
RELIGIONE E FASCISMO ( - , 1934 )
StampaPeriodica ,
Il problema dei rapporti tra Fascismo e Religione , praticamente risolto nel suo aspetto storico con gli Accordi Lateranensi del 1929 , rima - ne tuttora aperto in non pochi spiriti , la cui raffinata sensibilità diventa inquietudine per la mancanza di una esatta comprensione di almeno uno dei termini del problema stesso . E purtroppo qualche volta avviene che tali rapporti si presentino loro sotto forma di insanabile dissidio per cui si determinano posizioni ed atteggiamenti che non possono non produrre una certa sorpresa . Vero è che non manca in taluni di questi spiriti inquieti una tal quale abilità dialettica , per cui alla Religione si sostituisce la filosofia cattolica , il che è cosa ben diversa . Ciò non impedisce però che essi , superando audacemente certe necessarie distinzioni , si riducano a formulare proposizioni di estrema gravità , come questa che è apparsa giorni fa nella pagina dedicata ai problemi filosofici di un quotidiano di Lombardia : " Il Cattolicesimo , così com ' è non soddisfa la parte migliore degli Italiani . " L ' affermazione , indubbiamente gravissima data anche l ' autorità del foglio che l ' ha ospitata , presenta subito però il punto vulnerabile , per cui non appare difficile ribatterla . A parte il fatto che il Cattolicesimo , anche così com ' è , soddisfa la stragrande maggioranza degli Italiani non esclusi i loro capi responsabili ai quali si farebbe un grave torto se li si escludesse dall ' appartenere alla " parte migliore degli Italiani " dalla sopra citata affermazione si dovrebbe dedurre che per riconciliare la " parte migliore degli Italiani " al Cattolicesimo bisognerebbe che questo si riformasse , visto che la causa del dissidio sta proprio nella sua attuale formazione . La cosa è antica più che non si creda , e viene ripetuta almeno ogni venticinquennio , ogni qual volta cioè si determini una situazione che , sconvolgendo il calmo fluire degli avvenimenti , ripropone allo spirito il problema dell ' attualità del Cattolicesimo . Come è noto , il problema è sempre stato risolto nel senso che il Cattolicesimo nulla mai ha dovuto mutare dei suoi fondamenti essenziali , immutabili perché divini e capaci quindi di aderire ad ogni atteggiamento dello spirito umano , fondamentalmente uno pur nella diversità dei tempi e dei luoghi . Se mai la Chiesa cattolica , che del Cattolicesimo è la espressione vivente e tangibile , è venuta via via interpretando lo spirito dei tempi e senza nulla mutare nella sua base dommatica e nella sua struttura gerarchica , ha sapientemente temperato la sua disciplina per accostarsi il più possibile all ' anima dei popoli . Il reclamare un rinnovamento del Cattolicesimo quasi che esso più non risponda alle esigenze dell ' anima moderna ed alla situazione creata dall ' avvento di una particolare prassi politica , è per lo meno ingenuo e denuncia una imperfetta cognizione del Cattolicesimo stesso , domma , morale , gerarchia . Questo nella migliore e più benevola delle ipotesi , perché altrimenti si dovrebbe vedere nella strana richiesta una mentalità idealistica o una manovra protestantica . Che cosa si vuol dire con frasi come queste : " Il Cristianesimo approfondito che sia nel suo significato metafisico potrebbe essere ancora una ricca miniera di verità : a questo approfondimento difficilmente la Chiesa potrebbe risolversi con qualche risultato se non colla cooperazione dello Stato " ? A parte la confusione tra Cattolicesimo e Cristianesimo , è evidente qui la mentalità da teologo progressista e la tendenza alla nazionalizzazione della Religione : cose che , perfettamente comprensibili nella Germania nazista , urtano fatalmente in Italia contro il buon senso latino e la romana chiarezza di giudizio di nostra gente . Per fortuna degli Italiani , Mussolini ha in proposito idee molto più chiare e non pretende affatto , non solo di fare della politica anticattolica contro tutti gli interessi del Fascismo , ma neppure di sostituirsi alla Chiesa in quella funzione squisitamente educatrice che le è propria per divino mandato e per intima essenza . I Patti Lateranensi ed i conseguenti accordi del 3 settembre 1931 hanno ormai chiarito nella coscienza degli Italiani le rispettive posizioni della Chiesa e dello Stato , così che ogni equivoco non è ormai più possibile . E neppure è necessario che la Chiesa rinunci ad ogni sua azione entro il territorio nazionale per dedicarsi secondo il consiglio che le vien rivolto dal quotidiano in questione ad una più vasta propaganda oltre confine . Non vediamo quali " continue e pericolose collisioni " possano nascere in Italia dal fatto che la Chiesa svolge la sua benefica azione educatrice anche tra le file delle organizzazioni del Regime e cerca di permeare dello spirito cattolico ogni forma di attività nazionale . Il sottile ed acuto articolista del quotidiano lombardo può accarezzare la speranza che " potrà cessare il Cattolicesimo , " pur consolandosi che " il suo apporto dottrinale non avrà per questo esaurito il suo processo " ; qui sta , secondo noi , l ' errore fondamentale di identificare il Cattolicesimo con un qualsiasi sistema filosofico destinato ad esaurirsi col tempo . L ' Italia fascista ha ben altre convinzioni : per cui non è errato il ritenere che il Fascismo , nel suo slancio vitale e nel suo anelito verso l ' eterno , abbia proprio voluto appoggiarsi a quell ' istituto che , solo , ha la promessa infallibile della perennità .