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StampaQuotidiana ,
Noi deploriamo che la maggioranza dei cattolici e degli uomini d ' ordine abbia in buona fede presa sul principio una posizione che li ha poi condotti a trovarsi in urto con l ' evidenza dei fatti e coi principii elementari del diritto umano ; ma fiat iustitia et pereat mundus : nessuna avversione di razza o di religione , nessuna necessità di difesa politica legittima la soppressione della verità , il sacrificio di una vita , il tormento d ' un ' anima , il vilipendio di una famiglia , la morte civile d ' un colpevole . Come abbiano potuto , con tanta ferocia , i nazionalisti e gli antisemiti assumere una causa così ripugnante , senza indagare , se mai nella loro lotta disperata per un ideale patriottico contro la massoneria e il giudaismo , calpestassero il fondamento stesso del proprio programma e creassero agli avversari una posizione di favore , è un fenomeno che non si spiega se non tenendo conto degli acciecamenti che la passione produce : l ' avervi però persistito , e il persistervi tuttora , malgrado tutto quello che di triste è accaduto , malgrado tutta la luce che si è sprigionata dal cozzo terribile , malgrado le rivelazioni , le confessioni , le inchieste , tradisce una cecità irreparabile . La Francia ha bisogno che questa brutta pagina della sua storia contemporanea si chiuda ; e a chiudersi pare infatti vicina : ciò non accadrà forse se non attraverso nuove convulsioni : ma è sperabile che gli uomini onesti d ' ogni partito si convincano finalmente che oggi alla Francia occorre una cosa sola : far giustizia ; giustizia riparatrice del passato , giustizia punitrice degli autori della sventura e dell ' onta riversatasi sul paese .
ProsaGiuridica ,
VITTORIO EMANUELE III PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTÀ DELLA NAZIONE RE D ' ITALIA Visto l ' art . 8 della legge 25 novembre 1926 , n . 2008 , sui provvedimenti per la difesa dello Stato ; Udito il Consiglio dei Ministri ; Sulla proposta del Capo del Governo , Primo Ministro Segretario di Stato , Ministro per la guerra , e del Ministro per la giustizia e gli affari di culto : Abbiamo decretato e decretiamo : Art . 1 I fatti diretti a compiere la distruzione di edifici pubblici e privati , di navi , aeronavi o aeroplani , di argini , dighe , muraglioni ed altre simili costruzioni , a provocare l ' incendio o lo scoppio di sostanze esplosive , infiammabili od asfissianti o a causare disastri ferroviarii , e ogni altro fatto diretto a portare la devastazione o la strage in qualsiasi località del Regno , quando siano commessi per attentare alla sicurezza dello Stato , sono puniti a ' termini dell ' art . 2 della legge 25 novembre 1926 , n . 2008 . Art . 2 La rivelazione di segreti politici o militari concernenti la sicurezza dello Stato , prevista dagli articoli 107 e 108 del codice penale , è punita a ' termini dell ' art . 2 della legge 25 novembre 1926 , n . 2008 , tutte le volte che la rivelazione sia fatta direttamente o indirettamente ad uno Stato estero od ai suoi agenti . Non è punibile a ' termini dell ' art . 4 della legge 25 novembre 1926 , n . 2008 , la propaganda delle dottrine , dei programmi e dei metodi di azione , che tradizionalmente siano stati ritenuti compatibili con la costituzione politica ed economica dello Stato italiano , quando anche professati o adottati da associazioni sciolte dalla pubblica autorità . Art . 3 La presunzione di frode , di cui al penultimo capoverso dell ' art . 5 della legge 25 novembre 1926 , n . 2008 , può essere combattuta con tutti i mezzi di prova ammessi dalle leggi civili . Art . 4 La pena di morte inflitta in applicazione della legge 25 novembre 1926 , n . 2008 , è eseguita mediante fucilazione in un recinto militare o in altro luogo designato dal Comando presso il quale è costituito il Tribunale speciale . Legge 3 aprile 1926 , n . 2247 Istituzione dell ' Opera nazionale « Balilla » per l ' assistenza e l ' educazione fisica e morale della gioventù ( Pubblicato nella GAZZETTA UFFICIALE del Regno d ' Italia dell'11 gennaio 1927 , n . 7 ) VITTORIO EMANUELE III PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTÀ DELLA NAZIONE RE D ' ITALIA Il Senato e la Camera dei deputati hanno approvato ; Noi abbiamo sanzionato e promulghiamo quanto segue : Art . 1 È istituito un ente morale , con sede in Roma , denominato « Opera nazionale Balilla per l ' assistenza e per l ' educazione fisica e morale della gioventù » . Tale ente è sottoposto all ' alta vigilanza del Capo del Governo , Primo Ministro . Art . 2 Hanno titolo all ' assistenza prevista dalla presente legge i minori degli anni 18 di ambo i sessi , salvo il diritto per coloro che abbiano conseguito le provvidenze di cui all ' art . 7 , a conservare tali benefici fino al compimento degli studi . Art . 3 L ' Opera nazionale realizza le sue finalità a mezzo delle istituzioni dei Balilla e degli Avanguardisti . L ' istituzione degli Avanguardisti curerà in ispecie l ' addestramento e la preparazione dei giovani alla vita militare . Art . 4 Appartengono ai Balilla i fanciulli dagli 8 ai 14 anni ; appartengono agli Avanguardisti i giovani dai 14 anni compiuti ai 18 . Art . 5 Le istituzioni dei Balilla e degli Avanguardisti sono poste alla diretta dipendenza dell ' Opera nazionale . Ad esse , con regolamento da approvarsi entro due mesi dalla pubblicazione della legge con decreto Reale su proposta del Capo del Governo , Primo Ministro , di concerto col Ministro per la guerra , udito il comandante generale della Milizia volontaria per la sicurezza nazionale , sarà dato un proprio ordinamento tecnico ­ disciplinare con appositi organi centrali e locali . Nel regolamento sarà anche provveduto all ' ordinamento dei cappellani presso le due istituzioni . Art . 6 Agli effetti della prestazione del servizio militare , sono estese ai giovani che abbiano appartenuto per l ' intero quadriennio al Corpo degli Avanguardisti e che ne siano stati dimessi con dichiarazione d ' idoneità , i vantaggi concessi dalle vigenti leggi ai giovani che frequentino i corsi d ' istruzione premilitare a norma dei Regi decreti 4 agosto 1924 , n . 1292 , 15 ottobre 1925 , n . 1806 , e 10 gennaio 1926 , n . 95 . Art . 7 Ad integrare l ' attività svolta a mezzo delle istituzioni dei Balilla e degli Avanguardisti , l ' Opera nazionale ha la facoltà : a ) di fondare istituzioni dirette all ' assistenza della gioventù o di promuoverne la fondazione ; b ) di sovvenzionare le istituzioni che dispongono d ' inadeguate rendite , purché seguano le direttive dell ' Opera ; c ) di promuovere dalle competenti autorità le riforme degli statuti delle istituzioni aventi lo scopo di conferire posti e borse di studio per stabilire l ' obbligatorietà dei concorsi in tali conferimenti con la preferenza ai fanciulli e ai giovani appartenenti rispettivamente alle istituzioni dei Balilla e degli Avanguardisti . Art . 8 Ferme restando le disposizioni legislative vigenti relative alla tutela ed alla vigilanza governativa sulle istituzioni pubbliche e private , anche a carattere associativo , di qualsiasi natura , aventi per fine di promuovere l ' istruzione , l ' educazione morale e fisica , l ' avviamento a professione , arte o mestiere o , in qualunque altro modo , l ' educazione morale e spirituale dei giovani , l ' Opera nazionale potrà provocare dalle autorità competenti le provvidenze necessarie affinché le dette istituzioni informino la loro azione alle finalità della presente legge . Art . 9 L ' Opera nazionale provvede al conseguimento dei propri scopi : 1° con le contribuzioni dei soci ; 2° con le somme provenienti da lasciti , donazioni , oblazioni o sovvenzioni disposte a favore della stessa Opera nazionale ; 3° con un contributo annuo di un milione di lire da stanziarsi nel bilancio del Ministero dell ' interno . Art . 10 L ' Opera nazionale è amministrata da un Consiglio centrale composto da un presidente , da un vice presidente e da ventitre consiglieri , nominati con decreto Reale su proposta del Capo del Governo , Primo Ministro . Il presidente è scelto tra gli ufficiali di grado non inferiore a quello di console generale ( in servizio attivo o fuori quadro ) della Milizia volontaria per la sicurezza nazionale , udito il comandante generale della Milizia stessa . Tanto il presidente che il vice ­ presidente durano in carica quattro anni e possono essere riconfermati . Fanno parte del Consiglio centrale due rappresentanti del Ministero dell ' interno di cui uno della Direzione generale di sanità ed un rappresentante per ciascuno dei Ministeri delle finanze , della guerra , della marina , dell ' aeronautica , dell ' istruzione , dell ' economia nazionale , designati dai rispettivi Ministri , nonché un ufficiale superiore della Milizia volontaria per la sicurezza nazionale designato dal comandante generale della Milizia stessa , un rappresentante delle Federazioni ginnico ­ sportive designato dal Comitato olimpionico nazionale italiano , Federazione delle federazioni sportive italiane , e un rappresentante dell ' Opera nazionale del dopo ­ lavoro . Gli altri componenti del Consiglio centrale saranno scelti fra persone specialmente competenti nelle discipline relative all ' assistenza e all ' educazione fisica e morale della gioventù , preferibilmente fra i soci benemeriti indicati nell ' articolo 12 . I consiglieri si rinnovano per intero ogni quadriennio e gli uscenti possono essere riconfermati . In seno al Consiglio centrale è costituita una Giunta esecutiva , composta del presidente e del vice ­ presidente , nonché di altri cinque componenti scelti dal Capo del Governo , Primo Ministro , tra i membri del Consiglio centrale e possibilmente tra quelli residenti in Roma . Questi ultimi cinque membri durano in carica quattro anni e sono sempre rieleggibili . Nel caso d ' urgenza la Giunta esecutiva può prendere tutte le deliberazioni che spetterebbero al Consiglio centrale , salvo a sottoporle a quest ' ultimo , nella sua prima adunanza , per la ratifica . Decadono dalla carica i membri del Consiglio ed i membri della Giunta , i quali , senza giustificato motivo , non intervengano a quattro sedute consecutive . La decadenza è pronunziata dai rispettivi Consessi . Art . 11 Sono soci dell ' Opera nazionale coloro che con elargizioni o con periodici contributi concorrono al conseguimento dei fini dell ' Ente . I soci si distinguono in benemeriti , perpetui e temporanei . Sono soci benemeriti coloro che abbiano elargito a favore dell ' Opera una somma non inferiore alle L . 10,000 . Sono soci perpetui coloro che versano in una sola volta la somma di L . 500 . Sono soci temporanei coloro che mediante sottoscrizione si obblighino a pagare annualmente la somma di L . 60 per un periodo minimo di anni cinque . Le Associazioni e gli Enti morali possono essere inscritti fra i soci , versando il doppio della somma richiesta per i soci individuali . L ' Opera nazionale assegna diplomi e medaglie di benemerenza ai soci che se ne rendano particolarmente meritevoli e a coloro che abbiano procurato l ' iscrizione di un numero rilevante di soci , o che in altro modo abbiano svolto una notevole e proficua attività per i fini dell ' Opera . Art . 12 In ogni provincia è costituito un Comitato provinciale composto del presidente e di dieci consiglieri . Di esso fanno parte di diritto un consigliere di prefettura , un insegnante di istituti medii , nominati rispettivamente dal prefetto e dal provveditore agli studi della regione , il console comandante la locale legione della Milizia volontaria per la sicurezza nazionale . Il presidente e gli altri sette componenti sono nominati dalla Giunta esecuti ­ va dell ' Opera nazionale e sono scelti preferibilmente tra i soci dell ' Opera stessa residenti in provincia . Il presidente ed i consiglieri durano in carica un quadriennio e sono rieleggibili . I componenti che , senza giustificati motivi , non intervengono a quattro sedute consecutive , decadono dalla carica . La decadenza è dichiarata dal Consiglio stesso , e la dichiarazione può essere promossa dall ' Opera nazionale . Il Comitato ha sede in locali gratuitamente forniti dalla provincia . Art . 13 Il Comitato provinciale : 1° provvede all ' esecuzione delle disposizioni impartite dall ' Opera nazionale e al normale svolgimento dei servizi di assistenza ed educazione della gioventù nell ' ambito della provincia ; 2° segnala all ' Opera nazionale le istituzioni pubbliche e private della provincia e le persone che si rendano benemerite delle opere di assistenza ed educazione della gioventù , riferisce periodicamente sull ' andamento dei servizi , propone i provvedimenti che ritenga necessari per migliorarli e dà parere sulle domande di sovvenzione presentate dalle dette istituzioni e sulle domande di costituzione di nuove istituzioni . Art . 14 In ogni comune è istituito un Comitato comunale composto di un presidente e di un numero di consiglieri stabilito , per ogni comune , secondo la rispettiva popolazione , dal Comitato provinciale , con deliberazione approvata dalla Giunta esecutiva dell ' Opera nazionale . I componenti del Comitato comunale sono scelti preferibilmente tra i soci residenti nel comune , dal Comitato provinciale . Nei comuni dove esistono istituti medi di istruzione e reparti di Milizia volontaria per la sicurezza nazionale , faranno parte dei Comitati un insegnante di detti istituti nominato dal provveditore agli studi della regione ed il comandante del reparto della detta Milizia . I Comitati hanno sede in locali forniti gratuitamente dal comune . Il Capo del Governo , Primo Ministro , sentito il presidente , può revocare in ogni momento i membri del Comitato centrale che non rispondessero per inettitudine o incompatibilità al compito loro affidato . Analoga facoltà è data al presidente del Comitato centrale relativamente ai Comitati provinciali e comunali . Art . 15 Le funzioni dei componenti del Consiglio centrale , della Giunta esecutiva , dei Consigli direttivi dei Comitati provinciali e comunali sono gratuite . Art . 16 L ' Opera nazionale non è soggetta alle leggi ed ai regolamenti che disciplinano le istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza ; sono però ad essa estese tutte le disposizioni di favore vigenti per le dette istituzioni . Essa può richiedere la difesa dell ' Avvocatura erariale . Art . 17 L ' acquisto di beni stabili da parte dell ' Opera nazionale e l ' accettazione di lasciti o doni di qualsiasi natura o valore , che importino aumento di patrimonio , sono autorizzati con decreto del Capo del Governo , Primo Ministro , osservate le norme contenute negli articoli 1 , 2 , 3 , 5 , 8 , 9 , 10 e 12 del regolamento 26 luglio 1896 , n . 361 . Il decreto deve essere inserito nella Gazzetta Ufficiale del Regno ed ha carattere di provvedimento definitivo . È abrogata ogni disposizione legislativa e regolamentare incompatibile con quelle della presente legge , la quale entrerà in vigore nel termine di due mesi dalla pubblicazione . Nello stesso termine sarà approvato con decreto Reale , su proposta del Capo del Governo Primo Ministro , il regolamento per la sua esecuzione e per il funzionamento dei servizi di assistenza e di educazione fisica e morale della gioventù . Ordiniamo che la presente , munita del sigillo dello Stato , sia inserta nella raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d ' Italia , mandando a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato . Data a San Rossore , addì 3 aprile 1926 . VITTORIO EMANUELE . MUSSOLINI - - FEDERZONI - - VOLPI - - FEDELE BELLUZZO . Visto , il Guardasigilli : ROCCO .
StampaQuotidiana ,
Sempre fedeli al nostro programma che difendemmo omai sempre colla libera e feconda discussione , nemici ognora della intransigenza ma fermi fautori del progresso civile ed economico del nostro paese , vi rivolgiamo oggi la parola perché domani nel segreto delle urne voi deponiate quel plebiscito di favore e di fiducia verso uomini che più volte vi diedero prova luminosa di solerte e patriottica amministrazione . Per forza di legge , per le maggiori guarentigie di libertà concesse dallo Stato , per l ' allargamento del suffragio popolare voi siete chiamati domani a rinnovare il Consiglio Comunale ed eleggere 6 Consiglieri provinciali . Non potete errare nella scelta , imperocché il partito liberale progressista , scevro da utopie politiche , nemico di ogni personalità e di maneggi elettorali , si ripresenta a voi con grandi garanzie : la fiducia della pubblica opinione che da vari anni lo ritenne , come difatti lo è moralmente il grande e benefico partito di maggioranza – il passato periodo di tempo speso unicamente pel bene del paese , al compimento di riforme , di lavori , d ' igiene e pubblico progresso ! Checché hanno sbraitato e malignato gli avversari , l ' omai compiuto acquedotto di S . Marco di acque pure e salutari , la viabilità interna ed esterna stabilita , la riselciatura , le fontane , gli abbeveratoi ed i cimiteri rurali in tutte le frazioni , il pubblico mattatoio , le opere di sventramento e di redenzione morali d ' interi quartieri col rialzamento del ponte di S . Antonio e del taglio del palazzo Marcatili , le strade obbligatorie di Venagrande e Casteltrosino , la riforma scolastica sia in città che nelle ville , tutto ciò in parte è stato compiuto , in parte si completerà , essendo stato convalidato , come di legge , sia la vendita dei beni comunali come la creazione del prestito straordinario . Questo vasto ed importantissimo programma , che fu accolto con entusiasmo da tutta la città , è valida garanzia di un vicinissimo , grande e lungo lavoro , immediatamente utile alle classi operaie . La libertà è la vita della democrazia – il governo di questo popolo laborioso e perseverante sta nella forza , nel lavoro . Per cui se il nostro partito cittadino progressista ha dato e compierà un programma di civili riforme e di utili e lucrosi lavori , le classi operaie trovano in esso la vera democrazia non di declamatori ma di onesti e solerti amministratori . Il paese è sempre più forte , temuto e rispettato , laddove il popolo lavora , s ' educa e s ' incivilisce ed allora in esso la libertà è vivo fuoco , sublime stimolo alla tempra delle coscienze , alla patriottica formazione del carattere italiano , unica base della forza nazionale . Nel Comune , istituzione civile eminentemente democratica , non deve violentare la politica le idee superiori di Stato e di governo non devono influenzare l ' amministrazione del circoscritto territorio – terranno esse forti e divisi gli uomini nelle aspirazioni , ma li manterrà sempre uniti nella ricerca del bene di tutti i cittadini . La civiltà dei tempi creò i Municipi in Italia , come la più bella e democratica rappresentanza di una grande famiglia , nella quale non vi devono essere cadetti , né primogeniti del Medio Evo . Tutti egualmente rappresentati perché la vera forza del Comune sta nell ' equilibrio costante delle varie classi sociali . Il partito liberale progressista si ripresenta alle urne fiducioso di ritrovare il favore del corpo elettorale promettendo l ' immediata esecuzione delle riforme tutte , già approvate , e di proseguire sempre nella via del progresso e della civiltà , senza fermarsi , combattendo pel trionfo della sua venerata bandiera ! La lista che a voi si presenta è composta di onesti e probi cittadini appartenenti alle varie classi sociali . Il vecchio partito progressista ridotto a quindici consiglieri viene rafforzato da ottimi elementi che rappresentano il censo , il territorio esterno , gli industriali , i reduci delle patrie battaglie , i professionisti e gli operai . Alla minoranza , affermatasi con programma radicale , spetta l ' obbligo di completare l ' amministrazione Comunale , perché si ottenga il vero bene del paese e delle classi operaie . ELETTORI ! Il nostro giornale che sostenne sempre contro avversari intransigenti , e stampe bugiarde il trionfo di tutte le riforme cittadine , che si volevano gettare da prepotenti ed interessati nelle voragini di esercizi o di perdizioni , a danno del popolo ed a scorno degli operai vi raccomanda caldamente i maggiori suffragi alla lista liberale progressista .
StampaPeriodica ,
Sac . Aurelio Gastaldi , parroco di Esio di Premeno ( Novara ) : Con tutto il cuore auguro alla Patria che sia mantenuto per l ' eternità un certo decreto emanato per eccezione in questo tempo di guerra a difesa della pubblica decenza . Vi prego di prendermi sul serio , senza pregiudizi , come anch ' io voglio essere spregiudicato nell ' argomento . Faccio una definizione . Il ballo è la più chiara espressione di quello " spirito di godimento " che è sotto accusa d ' aver rovinato le nazioni moderne . È quasi matematicamente dimostrato il rapporto inversamente proporzionale che esiste nelle popolazioni italiche tra la frenesia del ballo e il numero delle nascite . Dico numero più legittimità . Sarebbe d ' interesse una specie di censimento generale per la risoluzione pratica , precisa della questione : ne avremmo un incartamento prezioso da poter guarire molti ciechi , almeno quelli sul problema ciechi per ignoranza , gli involontari , non certo quelli volontari per malizia ...
StampaPeriodica ,
Dateci dunque la mano , signori avversari del razzismo biologico ; e vediamo di riconoscere assieme il cammino . La prima tappa si chiama ... Ma , prima di giungere al termine della prima tappa , lasciate che ci liberiamo da un ronzio che ci va disturbando l ' udito . È un ronzio molteplice , come di voci udite in sogno o in delirio . Volete ripeterci quel che esse suggeriscono , visto che sembrate ritmare su di esse la marcia verso la prima mèta ? Grazie , abbiamo capito . È un motivo a due voci , identiche per ampiezza , timbro e volume ; la prima dice : cattolici , e la seconda aggiunge : e fascisti ; dopo di che la prima riprende e la seconda incalza , all ' infinito . Cattolici e fascisti : ora ricordiamo di aver spesse volte notato questa endiadi nei vostri scritti . In quest ' ordine , è un ' endiadi stupefacente , in pieno Anno XX . E non crediate che l ' altra endiadi : fascisti e cattolici , ci soddisfaccia un gran che . Non siamo abituati a far questioni di forma ; e tanto meno di burocratiche precedenze . E allora ? Eresia , anticattolicesimo , paganesimo ? Alto là ! Noi vogliamo essere , e ci vantiamo di essere , cattolici e buoni cattolici . Ma la nostra intransigenza fascista non tollera confusioni di sorta ; soprattutto quelle confusioni che minacciano di degenerare in menomazioni . Nel nostro operare di Italiani , di cittadini , di combattenti nel nostro credere obbedire combattere noi siamo esclusivamente e gelosamente fascisti , noi siamo nella teoria e nella pratica del razzismo . Il cattolicesimo sarà da noi seguito e rispettato per quel che riguarda la morale del singolo in questa vita , l ' imperscrutabile futuro di tutti nell ' altra . Ma con la teorica e con la politica della razza il cattolicesimo non ha nulla e non può avere nulla a che vedere . Non sa quel che si fa , chi pretende di conciliare , in sede teorica , il cattolicesimo con il razzismo . La Conciliazione fra Stato e Chiesa è stata forse operata in sede di teoria ? Affatto . Stato e Chiesa si sono riconciliati sul terreno della pratica , riconoscendo l ' uno all ' altra le proprie caratteristiche , le proprie attribuzioni e i propri privilegi . Né il Fascismo si è sognato di mettere in discussione i dogmi religiosi , né la Chiesa ha avanzato obbiezioni circa i principi etici del Fascismo . E questo non già perché i principi etici del Fascismo coincidano o si accordino in tutto con i principi della Chiesa : ma perché si tratta di due realtà , di due mondi tra i quali non vi possono essere finché uno dei due non vien meno a se stesso frizioni di sorta . Scoppia la guerra . La Chiesa , coerente a sé medesima , la considera una tremenda calamità . Il Fascismo , non meno coerente ( la guerra sta all ' uomo come la maternità sta alla donna . Mussolini , " Dottrina del Fascismo " ) la conSidera come una grande fatale epopea di liberazione e di consacrazione della nuova Italia . Le due concezioni sono evidentemente molto lontane ; eppure , i cattolici e fascisti non se ne sentono affatto turbati , o almeno non confessano di essere turbati ; giacché sanno che di fronte al fatto guerra ogni Italiano degno di questo nome è fascista , e poi ancora fascista , e poi fascista ancora , e poi altre due volte fascista , e finalmente anche cattolico . E di fronte al fatto razza , di fronte alla battaglia per la razza , che è guerra permanente , e totalitaria , e intesa ad una Vittoria non meno alta di quella delle armi ? Qui non essendovi il pericolo di esser tacciati di pacifismo o addirittura di disfattismo i Farisei del nostro secolo riprendono fiato ; e simulano sdegno , e gridano all ' eresia e al paganesimo , se taluno invoca l ' antico " A Cesare quel che è di Cesare " e chiede che di razzismo fascista si discuta e si giudichi soltanto in sede di Fascismo e di scienza . Strani tipi , questi Farisei 1942 ! Si ergono a custodi del cattolicesimo ; e al tempo stesso vogliono spingere il cattolicesimo verso avventure proibite . Si autonominano difensori della verità rivelata ; e fanno decadere la rivelazione al rango della politica e della scienza , cercando impossibili connubi . In verità , non ci sembrano buoni servitori di Nostra Madre Chiesa ...
StampaPeriodica ,
Che fortuna aveva avuto Giorgio Sharp a trovare quel grosso diamante ! ... Tutti i minatori di Rifle Channel , nella regione diamantifera dei Monti Azzurri , in Australia , lo invidiavano senza però volergli male . La fortuna era toccata stavolta a Giorgio Sharp ? ... Bene ; domani sarebbe capitata ad un altro , poi ad un altro ancora . Ma ecco , una mattina , tutto il campo a rumore , Giorgio Sharp strillava come un ossesso : il suo tesoro , il grosso diamante , il « Gran Mogol » del Rifle Channel , era sparito . Qualcuno glielo aveva rubato durante la notte , mentre egli dormiva nella sua capanna . Lo teneva sempre al collo , come si tiene una reliquia , chiuso in un sacchetto di cuoio appeso a una catenella . Un ladro abile , uno dei suoi compagni di miniera , senza dubbio , glielo aveva sottratto nel sonno . Bisognava cercarlo , ritrovarlo ad ogni costo , e punire il colpevole . Nel campo diamantifero di Rifle Channel non vi erano polizia e corte giudiziaria . I minatori stessi amministravano da sé soli la loro giustizia . Ognuno diventava all ' occorrenza poliziotto e giudice così quella mattina tutti si misero a disposizione di Giorgio Sharp , per le ricerche della preziosa pietra sparita e per la scoperta del ladro . Le indagini non furono lunghe : i minatori s ' erano divisi il compito due a due , e fu così che Edoardo Ridge e John Davis , frugando nella capanna di Jim Lakenson , vi trovarono il sacchetto di cuoio con la catenella , ma vuoto . Fu uno stupore generale . Jim Lakenson , il giovane e bel minatore , la perla dell ' onestà a Rifle Channel così rigido osservatore delle leggi del campo , il ladro del diamante ! ... Chi l ' avrebbe mai creduto ? ... Jim Lakenson fu arrestato e chiuso nella più solida capanna , ben legato , ad attendervi le decisioni dei suoi compagni . Se si fosse trovato anche il diamante sparito , la cosa avrebbe avuto un corso spiccio : ma ora si trattava invece d ' indurre il colpevole a restituire la bella preda . Jim Lakenson protestava energicamente la sua innocenza . - Ma come spiegate voi la presenza del sacchetto , che conteneva il diamante , nascosto nella vostra capanna ? gli fu chiesto . Non la spiego , egli rispose Dico solo che è assurdo credermi tanto stupido da conservare presso di me una prova così evidente di colpabilità . Eppure ... Mi sarebbe stato facile disfarmene , appena compiuto il furto , se ne fossi io l ' autore . Qualcuno che mi odia ed ha ragioni ignote per perdermi , deve avere messo nella capanna che mi appartiene , durante una mia assenza , il sacchetto per farmi apparire colpevole . Io giuro dinanzi a Dio che sono innocente . I minatori , non sono , abitualmente , logici ; la vita rude e semplice che conducono li rende ingenui . Essi avevano in mano una prova : doveva bastare . Noi siamo disposti a limitare la punizione che vi meritate all ' allontanamento dal campo , e alla privazione di ogni vostro bene , dissero a Jim Lakenson ma a patto che restituiate il diamante . È impossibile , non l ' ho rubato io . Badate , le nostre leggi sono inesorabili : è per voi l ' impiccagione , se non confessate . Vi diamo tre giorni di tempo . Tutto fu inutile . Con una fiera ostinazione Jim Lakenson insisteva nel proclamare la sua innocenza . Allo spirare del periodo accordatogli , venne deciso perciò di applicare senz ' altro la legge del campo , e di eseguire la sentenza di morte . Lo sciagurato fu condotto in uno spiazzo , ove tutti i minatori s ' erano raccolti attorno ad una forca eretta nel centro , e uno di essi gli gettò al collo il nodo scorsoio . Sono innocente ; gridò il giovane con voce alta e ferma . Un giorno la verità vi sarà rivelata . E Dio perdoni John Davis , che ha trovato la prova della mia supposta colpa ... e che pure mi è sempre stato amico ! Tu conosci ogni mio segreto , John , sai che non ho al mondo che una persona cara , Mary Chadwick , la fanciulla che doveva diventare mia moglie . Portale tu , almeno , il mio ultimo pensiero , dille che muoio innocente , col suo dolce nome diletto sulle labbra . John Davis , lo farai ? Nel silenzio , solenne , nessuno rispose . John Davis , dove sei ? ... Perché non mi rispondi ? insistette il condannato . Tutti si volsero a cercare l ' uomo che Jim invocava . Non era presente . L ' assenza parve strana e sospetta , venne sospesa l ' esecuzione della sentenza , per ritrovare prima il minatore che il condannato aveva scelto come depositario delle sue estreme volontà . A un tratto voci di richiamo echeggiarono dal pendio della montagna più vicina . I minatori vi accorsero , e uno spettacolo impressionante apparve ai loro occhi . John Davis era riverso a terra , livido in volto , gli occhi sbarrati in un ' atroce espressione di strazio e di terrore , la bava alla bocca , il respiro sibilante , come nell ' agonia ... Due uomini tentarono di sollevarlo ; ma un gemito angoscioso e una dura resistenza lo impedirono . L ' infelice aveva la mano destra imprigionata sotto un masso il quale gliela serrava come in una morsa . Con i picconi usati a modo di leva , i minatori riuscirono con fatica a sollevare la pesante pietra . Un grido generale di sorpresa si levò : la mano destra era affondata in una cavità naturale del monte , e con le dita irrigidite serrava tenacemente qualcosa . A forza la stretta fu allentata ... e nella luce del sole brillò un diamante : il diamante rubato ! John Davis guardò i compagni con l ' occhio smarrito ; poi balbettò : Sì ... sono io il colpevole di tutto ... ho rubato io la preziosa pietra , nascondendola poi qui dentro ... ho portato io nella capanna di Jim Lakenson il sacchetto ... perché la prova del furto cadesse su di lui ... e lo perdesse ... L ' odiavo ... Egli possedeva l ' amore di Mary Chadwick , ch ' io volevo per me ; dovevo perciò sopprimerlo : doppiamente . La sua morte doveva essere anche la sua infamia , affinché la fanciulla lo dimenticasse disprezzandone la memoria , e potesse quindi amare me . La ricchezza ... l ' amore ... Voi tutti eravate raccolti intorno alla forca ... intenti all ' opera di giustizia ... Era il momento buono per fuggire , col diamante , raggiungere in città la ragazza , convincerla a seguirmi . Già ella mi credeva ricco , prima del furto ... E sono venuto qui ... a riprendere la mia pietra preziosa ... Ah , la punizione del Cielo ! ... Ad un tratto , uno scricchiolio sinistro , un urto enorme , un dolore atroce . Quel masso incastrato nell ' anfratto si era abbassato imprigionandomi ... Non bisogna fare del male ... troppo : si sconta sempre ... Lasciatemi morire ... Chiedo perdono a tutti ... Tacque e reclinò la testa . Pochi minuti dopo era morto .
StampaPeriodica ,
Gast e Fanny si conobbero un giorno nella giungla di Nagepur , in drammatiche circostanze . Fanny era la figlia di mister James Bordley , imprenditore inglese che da alcuni anni aveva assunto importanti lavori stradali in India , e possedeva un elegante bungalow , nei pressi di Nagepur piccolo posto abitato da operai indigeni e da alcune famiglie europee . A venti anni Fanny Bordley era una bella ragazza , a cui tutti volevano bene per la sua bontà e la sua cortesia . Gli Indù la salutavano con una specie di adorazione , quando la incontravano mentre scendeva , sola , al vicino affluente del Gange , dove amava recarsi spesso a pescare in una barca legata dentro una breve insenatura , sulla quale le grandi piante stendevano un ' ombra deliziosa . Ed ella godeva , talvolta , di raccogliersi in quell ' angolo fresco e tranquillo , a leggere , mentre la canna restava abbandonata con la lenza immersa e l ' esca senza preda , per la scarsità del pesce . Un pomeriggio la sua attenzione , tutta presa dalle pagine di libro , fu improvvisamente attratta da un guaito , a cui seguirono uno sparo d ' arma da fuoco e un fragore di rami violentemente smossi nella foresta cupa e misteriosa . Palpitando d ' ansia e di curiosità non priva d ' una certa apprensione , ella fissò lo sguardo alla giungla , e tese l ' udito . Passarono alcuni minuti di silenzio , poi Fanny vide comparire un cane che si trascinava a stento verso il fiume , come per sfuggire ad un pericolo o per cercare un aiuto , un conforto . Dalla gola gli usciva un gemito che aveva quasi echi umani . La povera bestia ad un tratto si fermò , guardò la giovane donna , poi si lasciò cadere al suolo , rassegnata . Fanny saltò sulla riva , s ' avvicinò al cane , e s ' accorse che aveva una delle gambe posteriori orribilmente straziata e sanguinante . Ella si prese in braccio il povero animale , lo portò vicino all ' acqua , gli lavò la piaga , e gliela fasciò con la sciarpa di seta che aveva al collo . Il cane lasciava fare , ma nei suoi occhi era una commovente espressione di tenerezza . Caro , ti senti meglio ora ? ... Sì ... Bravo ... Chissà come ti chiami ? Gast ! disse una voce dietro le sue spalle . C ' è il nome costì , sul collare , signorina . Fanny si voltò con un piccolo grido : e si vide lì , a due passi , un giovane che indossava l ' uniforme di ufficiale dei Lanceri , e stringeva per la canna , a guisa di bastone , un fucile da caccia . Grazie signorina , delle cure che avete prestato al mio cane . Deve la sua ferita alla zampata di una pantera nera contro la quale s ' era scagliato coraggiosamente , dopo averla scovata . Ha del fegato , Gast , ve lo assicuro . Ma stavolta s ' è imbattuto in un avversario più forte . Io però ho fatto le sue vendette , poiché la belva è là , ora ; stecchita , con una palla nel cervello . A chi ho l ' onore di parlare ? ... Io sono il tenente Roberto Stuart , dei Lanceri . Fanny disse a sua volta il proprio nome . Gast taceva e guardava ora il padrone ora l ' infermiera , che la fortuna gli aveva fatto trovare , con un ' espressione indescrivibile . Vi era nelle sue pupille una luce di gioia che inteneriva . Strano che abbiate scovata una belva in questi paraggi osservò un po ' preoccupata la fanciulla . Noi non ne abbiamo mai avuto sentore ... Signorina , l ' India è la terra delle sorprese e dei pericoli inaspettati . Bisogna stare sempre in guardia . E sorrise con malizia , il giovane ufficiale . Fanny notò che aveva dei bellissimi denti , e abbassò il volto , arrossendo un poco . Si lasciarono , con un cortese saluto ; il tenente s ' allontanò portando in braccio il suo povero ferito , Fanny rientrò al bungalow . Gast guarì , ma rimase un po ' zoppicante . Il giorno in cui poté riaccompagnare il suo padrone a caccia , la sua gioia non ebbe limiti : sembrava impazzito . E ' nato cacciatore come me , questo caro demonio ! disse l ' ufficiale battendogli con la destra la testa intelligente . Attento Gast a non farti conciare così una seconda volta . Non bis in idem . Ma , appena nella giungla , il cane sembrò dimenticarsi del padrone , e , abbaiando a festa , via , di corsa , verso la piccola insenatura del fiume . Sulla riva si fermò , ammutolito . La barca c ' era , lì ; al solito posto : ma vuota . Roberto Stuart raggiunse il cane e , vedendolo in quella posa malinconica e di delusione , capì . Povera bestia ! mormorò e lo chiamò : Gast , andiamo ... L ' animale lo seguì , svogliato , inquieto , distratto , meritandosi i rimproveri aspri del padrone . Le volte successive fu lo stesso . Gast correva al fiume come un innamorato all ' appuntamento , e sempre restava male , non trovando chi cercava . Anche il tenente era un po ' stupito e quasi offeso di quell ' assenza . Non gli sarebbe spiaciuto di rivedere quella graziosa fanciulla che , nel lasciarlo , dopo la loro strana conoscenza , si era dimenticata , o lo aveva fatto apposta ? ... d ' invitarlo al bungalow , almeno per conoscere suo padre . Che le fosse riuscito proprio così odioso ? ... S ' indispettì , si ingelosì quasi dell ' ostinata e vana predilezione che Gast dimostrava , e decise di scegliere un ' altra zona della foresta per le sue gite cinegetiche . E un giorno , infatti , uscì prendendo un ' altra direzione ; ma sul margine della giungla il cane s ' avviò per lo stesso sentiero di prima . L ' ufficiale lo richiamò inutilmente . Gast si fermava , lo fissava con due occhi supplici , buoni , promettenti , poi riprendeva lento a camminare verso il fiume . Roberto , suo malgrado , dovette seguirlo . Ad un tratto Gast si mise a latrare allegramente , e si slanciò di corsa verso la piccola insenatura vicina ; v ' era la barca , e sui cuscini della sentina , con la testa appoggiata alla prora , Fanny addormentata . Il cane raggiunse la riva e d ' un balzo fu sul bordo dell ' imbarcazione , mentre Roberto , giungendo a sua volta alla sponda ombrosa , s ' arrestava di colpo , esterrefatto . Dall ' alto di un ramo sporgente sull ' acqua , proprio sopra il battello , una grossa liana pendeva , dondolando . Una liana ? ... L ' ufficiale vide meglio ; era un rettile enorme , orrendo , tutto avidamente teso alla preda ignara che già la sua testa dalla fauci spalancate sfiorava . Gast emise un ululo terribile , un formidabile ringhio e si slanciò . In quel momento Fanny si destò e scorgendo quella spaventosa testa vicina alla sua diede un grido straziante . Il serpente dondolò più furiosamente e si contorse : qualcosa si era appeso al suo viscido corpo rotondo : delle punte acute erano penetrate nel suo collo , mordendo a furia , formidabilmente . Allora Roberto Stuart puntò calmo il fucile e sparò due volte , con precisione matematica ... Poco dopo le acque del fiume ingoiavano il corpo inerte di un enorme rettile , e tre esseri felici s ' avviavano ad un civettuolo bungalow : Gast , tutto fiero , avanti ; dietro , al braccio , un ufficiale dei Lanceri inglesi e una bella fanciulla bionda . E si tenevano , questi , per mano , eloquentemente .
L’IMPRESA DI DAN ( - , 1933 )
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C ' è qualcuno ! Il pensiero atroce le attraversò il cervello con lo spasimo gelido di una ferita aperta da una lama aguzza e tagliente , e si fermò alle labbra paralizzate , fra i denti inchiodati . La voce era morta lì , in gola , in un grido di spavento improvviso che non aveva potuto uscire . Orfana di padre e di madre , senza parenti a Berlino , dove era venuta qualche anno prima a cercar lavoro , Margherita Staltz abitava , sola , in due piccole stanze su su , nell ' alto di quel casone che pareva un alveare umano che ospitava gente di ogni risma , onesta e disonesta , con visi che le sembravano sempre nuovi . Negli occhi delle donne , quasi tutte brutte e trascurate , ella sorprendeva sempre un ' espressione di curiosità impertinente , di malignità invidiosa ; nello sguardo degli uomini vecchi e giovani , ombre e balenii malsani di cupidigie torve , a volte più chiaramente svelate da goffe o triviali galanterie a cui ella opponeva il suo dignitoso silenzio e un rossore che dava al volto pallido e caldo un ' animazione delicata e più suggestiva . Poiché Margherita Staltz era proprio una bella ragazza dalla testa ai piedi . Provarsi a trovare un difetto , sul serio , in quel suo viso di madonna bruna , in quel suo corpo svelto e morbido , statuario ! Tutti si stupivano che non avesse già un marito , con i suoi ventitré anni suonati o almeno un protettore di quelli ricchi . È una superbiaccia che s ' aspetta forse qualche principe o qualche nababbo ! Così si diceva nell ' alveare . Nessuno pensava che ella potesse essere invece una buona figliola , la quale sognava il suo scampolo di felicità in un ' esistenza quieta e laboriosa , accanto ad un uomo che le volesse bene , proprio sul serio , e a cui volesse un bene uguale anche lei . Margherita Staltz era stata , quella sera , a casa di un ' amica , la quale le aveva fatto fare tardi . Nulla che la mettesse in sospetto aveva notato entrando , e aveva cominciato a spogliarsi per andare a letto . La sua abitazione era formata da una cucinetta e da una camera più vasta , con in fondo , rimpetto alla finestra aperta a guardar un gran mare di tetti , una tenda che nascondeva un ripostiglio . È là che ella aveva , d ' un tratto , veduto qualcosa muoversi , e guardando meglio , perplessa , scorto poi in basso due piedi grossi , d ' uomo . Un tale terrore l ' aveva presa , subito , che non era riuscita ad emettere un grido , un ' invocazione , e ora rimaneva là , mezzo spogliata ormai , immobile , con gli occhi sbarrati e fissi in quelle due scarpe che non sapeva a chi appartenessero ma nelle quali intuiva un nemico , deciso a tutto osare , se aveva potuto nascondersi nella sua camera e come ? per attenderla . Un ladro di denaro o d ' amore ? ... Non sapeva e non osava chiederselo ; eppoi non vi sarebbe neppure riuscita . Tutta la sua vita era concentrata nello sguardo fisso su quei due piedi ignoti . D ' improvviso la tenda si scostò ed un uomo apparve , alto e forte , vestito di scuro , il cappello a cencio calato sugli occhi , un fazzoletto nero sul volto a nasconderlo , per non essere riconosciuto . Ragazza , se sarete buona , se non griderete , disse con tono di voce falsato se non chiamerete aiuto , vi prometto che la vostra vita non correrà alcun pericolo . Non vi chiedo che una cosa sola : spegnete la luce elettrica . Voglio restare al buio ; è necessario . Margherita non si mosse : un ' indicibile angoscia s ' accentuava sempre di più nella sua persona immota . Lo sconosciuto tirò fuori un coltello a serramanico e fece scattare la lama . Vi giuro che , se non spegnete la luce , vi uccido . Sono deciso . Obbedite . La povera fanciulla sentiva dietro la nuca come una mano di gelo , e le parve che la morte fosse già dentro le sue carni , lungo le vie del suo sangue , in uno spaventoso annientamento . Con gesto macchinale , istintivo , fuori di ogni sua volontà , ella sollevò la destra tremante , l ' avvicinò alla peretta della luce elettrica , e premé col pollice il bottone . La camera s ' immerse nel buio profondo e un attimo di silenzio alto e cupo passò . Ad un tratto s ' udirono un urto violento , come di un ' imposta sbattuta contro il muro , un ansito strano , pauroso , un urlo di strazio e di morte , il rumore di una lotta fra due corpi che si rotolano al suolo , poi di nuovo il silenzio . Pochi minuti dopo l ' uscio , spinto con forza , si apriva e due agenti entravano nella stanza e accendevano la luce . Abbattuta sul letto era Margherita Staltz , priva di sensi : ai suoi piedi , accovacciato in olimpica tranquillità , un grosso cane lupo ; sul pavimento , tra il sangue che gli era sgorgato dalla gola squarciata da un formidabile morso , un uomo mascherato . Poco dopo un bel giovane pallido , dall ' aria malata , comparve sulla soglia e camminando a fatica s ' avvicinò alla fanciulla e le posò la mano sulla fronte , in una dolce carezza . Il cane lupo allora si rizzò ed emise una specie di gemito , come di protesta . Bravo , Dan , disse il giovane , tu sei il migliore degli amici , e il più perfetto dei cani . Ti sei meritato tutta la mia riconoscenza . E , volgendosi ai due agenti spiegò : Io abito di fronte a questo abbaino , e conosco la signorina di vista ... Ella non si è mai accorta di me , mentre io ... Sì , voi mi comprendete ! ... Sono convalescente da una lunga malattia , e passo le giornate in casa , vicino alla finestra e la vista di questa gentile fanciulla è per me un raggio di sole . Stasera non potevo coricarmi , non sarei riuscito a prendere sonno : ella ritardava tanto a rincasare ! Eccola finalmente ... Mi son sentito rinascere ; ma improvvisamente ho creduto di morire : un uomo , un bandito , era nella sua camera e stava per farle del male . Ed io non potevo muovermi , non potevo correre in suo aiuto , sebbene solo un breve spazio , fra due tetti così vicini , ci dividesse . Un ' idea mi balenò : il mio Dan , il mio bravo cane lupo , il mio valente cane poliziotto . E m ' è bastato farlo salire sul tetto e indicargli la scena , per vederlo agire con la prontezza e con i risultati che vedete . Poi ho chiamato aiuto e vi ho fatto avvertire . Il vostro nome ? Max Zorn . Oggi Margherita e Max sono marito e moglie e Dan ha due padroni che lo adorano .
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Per quell ' uomo ho sacrificato tutto , la mia felicità familiare , la stima dei miei congiunti e dei miei amici , la considerazione pubblica . Nessuno fino ad oggi aveva potuto sollevare un dubbio sull ' onestà di doña Juana Despego , gettare sulla sua persona e sul suo nome un ' ombra . Ora non è più così e non me ne lagno . Di quello che ho perduto mi compensa largamente la gioia che questo amore mi dà . Amo e sono amata . Non è la vita , la vera vita questa ? Ciascuno ha le sue idee in proposito rispose , dopo un momento di silenzio , la persona a cui doña Juana Despego faceva il suo sfogo confidenziale . Io la penso diversamente da te ... ma tu non hai figli e sei stata costretta ad unirti ad un uomo che non amavi ... Ecco le tue scuse . Devi però riconoscere , Carmen , che ho fatto dei grandi sacrifici , per lui ... È vero e speriamo ch ' egli li meriti da parte tua ... Sta ' però in guardia , cara ; Jorge Cablado è un artista e ha le virtù e i difetti della sua classe . È bello , giovane e ha il fascino della voce ... Un giorno diventerà un grande tenore se non si rovina ; lo dicono tutti i competenti . Ma è esposto a continue tentazioni , ed è tanto volubile ... Vuoi un consiglio sincero , da chi ti è proprio amica ? ... Non ti scaldare troppo , non ti fare soverchie illusioni , legami come questi si annodano rapidamente , ma , spesso , con altrettanta rapidità si sciolgono ... A queste parole doña Juana Despego si drizzò , rigida e pallidissima , dinanzi all ' amica A Jorge ho dato tutto quello che di più prezioso possedevo , disse con tagliente freddezza , e l ' ho dato con l ' entusiasmo del mio cuore e la dedizione della mia anima , gli sono fedele , e lo credo a me fedele altrettanto . Guai a lui se mi ingannasse ! L ' amica l ' afferrò di scatto fra le sue braccia e la strinse a sé . Cara , cara ... mormorò Sei bella così , e non so quale uomo potrebbe non amarti ... Per il bene che ti voglio mi auguro di ingannarmi . Si separarono . Rimasta sola , doña Juana Despego si buttò a sedere su una poltrona , si prese il volto tra le mani e ruppe in pianto . Mi ha avvelenata l ' anima quella donna , gettando nella mia fede il germe del dubbio ... La gelosia ! E se fosse proprio come Carmen mi ha detto ? Jorge Cablado però si mostrava così innamorato della bella dama la più bella e corteggiata di tutta Mendoza che ella preferì abbandonarsi alle sue illusioni di prima . Qualche tempo passò in questa dolce fiducia , quando una lettera anonima rivelò a doña Juana la crudele verità : il bel tenore la tradiva , un ' altra donna era entrata nella sua vita ; con la forza di un nuovo amore o con la fatuità di un capriccio ? ... Che importava ? Ella si sentì crudelmente offesa , umiliata e con l ' istinto della sua razza , che le riuniva nelle sue vene sangue spagnolo e sangue indiano , sentì germogliare , indomabile , il desiderio della vendetta . La lettera anonima era precisa nei particolari : « Jorge non conosce , né ha mai conosciuto , la fedeltà : in ogni città dove si reca per cantare , miete nel campo femminile ... Evita le avventure fra le belle compagne di scena , perché troppo compromettenti ; ma fuori ! ... Voi , doña Juana , potete constatarlo , recandovi di nascosto a Conception , ove egli attualmente canta , e verificare i motivi delle sue visite in via della Cruz Roja » . Avuta la prova della triste verità , doña Juana Despego non pianse , non si disperò , non supplicò . Attese . Jorge Cablado ritornò a Mendoza . Vi doveva cantare , fra l ' altro , la Tosca . I due si rividero , e da entrambe le parti la finzione fu perfetta ; nessuno si sarebbe mai accorto che l ' antico sentimento profondo era morto fra loro . La bella tradita non mancò una sola volta alle rappresentazioni . All ' ultima replica di Tosca , prima che lo spettacolo incominciasse , ella ricevette la misteriosa visita di un individuo che prendeva ogni precauzione per non essere notato . Ebbene ? domandò all ' uomo che le compariva dinanzi . - Tutto pronto ? Sì , señora , i fucili , carichi a polvere , sono stati sostituiti poco fa con altri carichi a pallottola , e l ' uomo che voi odiate cadrà come Cavaradossi , ma colpito da piombo autentico . Nessuno sospetta di nulla . Le armi sono state inviate al teatro col pretesto che quelle già adoperate si erano guastate e perciò dovevano essere sostituite . Il custode , non avendo nessun motivo di sospetto , le ha ritirate , ed ha consegnato in cambio quelle vecchie . Tutto andrà a seconda dei vostri desideri . Doña Juana prese da un forziere un pacco di biglietti di banca e li consegnò al misterioso visitatore che ringraziò e , salutando profondamente , si allontanò , con le stesse precauzioni che aveva adoperate venendo . Calma , silenziosa , decisa , la vendicativa signora indossò il suo più bell ' abito da sera , quindi si recò a teatro prendendo posto nel suo palco . Lo spettacolo si svolse senza alcun incidente . Cavaradossi cantò la celebre romanza con un ' espressione ancor più appassionata del solito , e quando giunse il plotone di gendarmi che doveva fucilarlo , andò a porsi al consueto posto , con la serenità di chi non ha il minimo sospetto . Osservandolo , doña Juana , ebbe un attimo di commozione , e sentì una voce interna che le diceva : « Impedisci l ' orribile dramma , finché sei ancora in tempo ! » . Ma la selvaggia natura che in lei sopravviveva , l ' orgoglio e l ' amore offesi , la voluttà crudele della vendetta ebbero il sopravvento . No , deve morire ! mormorò a denti stretti . Ecco il momento atteso : i fucili si levano , si abbassano , prendono la mira . Nel palco , doña Juana , livida in volto , si ritrae un poco , comprimendosi il cuore : le sembra che ella morrà , con lui , con l ' uomo che tanto ha amato e odiato , uccisa dal dolore e dal furore . Il comando di morte è dato , eppure i gendarmi sulla scena hanno un attimo di esitazione ... Si direbbe che sentano di non dovere sparare . Poi una scarica e Cavaradossi cade , avanti , come le altre sere , senza un grido . Magistralmente ! Doña Juana si cela il volto nelle mani , mentre il sipario cala e l ' uditorio prorompe in applausi frenetici . Poi la tela si rialza . Doña Juana solleva gli occhi e guarda . Jorge Cablado è là , ritto , sorridente , e s ' inchina a ringraziare , dando la mano a Tosca . Che è avvenuto ? ... Una mano misteriosa , poco prima , aveva consegnato al direttore di scena un biglietto con queste parole : « Per carità , fate sparare in alto ; le armi sono cariche a palla , per vendetta contro Jorge Cablado » . E il direttore di scena aveva dato l ' ordine in tempo . Doña Juana Despego non aveva avuto la mano felice , nello scegliere il suo complice . Era caduta sopra un ammiratore di ... Cavaradossi !
COI MINUTI CONTATI ( - , 1940 )
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Stabilito da alcuni anni nell ' Africa Equatoriale , Giovanni Lauri abitava con la moglie e il giovane figlio Federico in una solitaria piantagione , ove aveva costruito egli stesso con l ' aiuto di alcuni indigeni , una piccola casa usando i materiali che gli era stato possibile raccogliere nei dintorni , tra il fango cretoso , i ciottoli di un fresco torrente che scorreva poco lontano , e il legname che la foresta abbondantemente gli forniva con la infinita varietà della sua vegetazione . La scelta del luogo gli era stata suggerita da una scoperta che aveva fatto un giorno percorrendo le rive del piccolo corso d ' acqua , nelle cui arene aveva visto scintillare , sotto i raggi del sole , delle pagliuzze d ' oro , indizio promettente di un lontano giacimento aurifero . E ' una vita di sacrificio , ed anche di pericoli che io v ' impongo conducendovi con me , aveva detto il brav ' uomo alla moglie e al ragazzo ; ma il miraggio di una probabile ricchezza che io del resto agogno soprattutto per voi due , che siete la mia gioia e lo scopo della mia esistenza , mi ha indotto a prendere questa decisione e spero , con l ' aiuto del Cielo , che di essa non avrò a pentirmi . Io e Federico siamo lieti e orgogliosi di dividere con te la dura vita dei colonizzatori e dei minatori , sia fortunato o disgraziato l ' esito di quanto tu intraprendi , era stata la risposta semplice e affettuosamente spontanea della brava donna . Ho avuto per un momento un trepido dubbio per il nostro figliolo che è ancora così giovane ... ma egli ti assomiglia tanto nel fisico gagliardo e nell ' animo audace , e sa essere nella sua intelligenza già così pronto e avveduto , che non ho esitato ad accogliere con piena fiducia la tua proposta . Sei un angelo ... Sono semplicemente tua moglie , cioè una donna che ti vuol bene e che ha fiducia in te . Se tu non mi avessi chiesto di seguirti io e il ragazzo saremmo venuti con te di nostra volontà , senza neppure chiederti dove ci avresti condotti e quale sarebbe stato il nostro destino . Così nella dimora solitaria della foresta equatoriale la vita di quella brava gente si svolgeva felice e piena di speranze . Ogni giorno il Lauri , con due indigeni che avevano accettato di dividere la sua sorte qualunque essa avrebbe potuto essere , si recava ad esplorare le rive del torrente , a frugarne le sabbie a palmo a palmo , riportando dall ' estenuante lavoro purtroppo scarsi frutti , i quali tuttavia erano sufficienti a non far perdere loro la fiducia in un successo che li ricompensasse del sacrificio . La moglie e il figlio restavano ad attenderlo nella casa . Ripetutamente Federico aveva supplicato il padre di condurlo anche lui a prendere parte alle ricerche dell ' oro , ma ne aveva sempre avuto un rifiuto con parole che lo persuadevano subito . E chi resterebbe a tener compagnia a tua madre , e a difenderla in caso di bisogno ? Il piccolo uomo si era sentito inorgoglire per quella missione di fiducia e non aveva insistito più oltre . La giornata volgeva al tramonto . La moglie del Lauri stava preparando in cucina la cena e il figlio le dava una mano ad aiutarla , quando s ' udì alla porta chiusa un colpo come se qualcuno avesse picchiato . I due si guardarono un po ' stupiti , poi la donna domandò : Chi è ? Nessuno risponde ma si ode un altro urto ancora più violento , che fa scuotere l ' uscio e torcere un poco il chiavistello di ferro , a cui già mancava qualche chiodo . Mio Dio ! esclama la donna . Chi mai può essere ? Un nuovo forte colpo investe ancora la porta e fa saltare del tutto il chiavistello ma il battente non si schiude del tutto , poiché con un balzo improvviso Federico si è buttato contro di esso e puntandovi le due mani a braccia tese , coi muscoli già virilmente formati turgidi e duri come corde , la gamba sinistra in avanti piegata ad angolo , la gamba destra tesa indietro e puntata saldamente sul pavimento ineguale , la spinge resistendo al misterioso assalto che fa impeto dal di fuori . Mamma , aiutami ... C ' è un leopardo ! La voce del ragazzo non ha un tremito : il suo volto è rosso per lo sforzo ma senza ombra di paura , i suoi occhi si volgono alla finestra aperta , protetta da sbarre incrociate di legno , a guardare il sole che sta per scomparire . Mamma , aiutami ... bisogna resistere ancora qualche minuto , forse non più di cinque ; poi verrà il babbo a salvarci . La donna , vincendo il terrore e l ' angoscia da cui è presa , si slancia a sua volta accanto al coraggioso figlio cercando di fare appello alle forze che le mancano e gettando il peso del corpo contro la porta che a poco a poco sembra dover cedere al forte formidabile nemico che vuole entrare . Coraggio , mamma ... il babbo sta per venire ; egli ci salverà , vedrai . Dio ti ascolti , figlio . Ne sono sicuro , sai . La madre si sente presa da un nodo di angoscia , immaginando nelle strane parole del suo figliolo una repentina aberrazione mentale prodotta dallo stato d ' animo in cui il suo coraggioso atto lo ha gettato ; ma nel guardarlo con gli occhi che le si gonfiano di pianto lo scorge così pieno di risolutezza e insieme di calma , da sentirsene tutta dominata . Ma è la fine . I due assaliti già sentono di non potere più oltre resistere , quando uno dopo l ' altro echeggiano due colpi di fucile , ai quali fa eco un urlo feroce del leopardo che si divincola per alcuni istanti , poi si rovescia al suolo dibattendosi negli ultimi aneliti dell ' agonia . Marta ... Federico ... s ' ode gridare da fuori . Babbo , babbo , corri ... Poco dopo Giovanni Lauri si precipita nella casa per stringersi fra le braccia la moglie e il figlio sani e salvi . Ma dimmi , Federico domanda poi la madre rinfrancata ormai e sorridente , come hai potuto calcolare con tanta precisione il tempo in cui sarebbe ritornato il babbo a salvarci ? È molto semplice , mamma ; dai minuti che il sole metteva a tramontare del tutto , ben sapendo che il babbo ritorna sempre a casa prima che scendano le tenebre , poiché qui , come sai , la notte cala più rapidamente che altrove . Bastava quindi opporre al leopardo una resistenza di pochi minuti , non più di cinque , ed io mi sentivo la forza di poterlo fare , col tuo aiuto . Giovanni Lauri prese fra le sue braccia la testa del figlio e stampò sulla sua fronte un forte bacio . Così ti ho sognato ; e benedico il Cielo di avermi esaudito . Fra pochi giorni lasceremo questo luogo , per trasferirci altrove . Abbiamo trovato il giacimento d ' oro !