StampaQuotidiana ,
Noi
deploriamo
che
la
maggioranza
dei
cattolici
e
degli
uomini
d
'
ordine
abbia
in
buona
fede
presa
sul
principio
una
posizione
che
li
ha
poi
condotti
a
trovarsi
in
urto
con
l
'
evidenza
dei
fatti
e
coi
principii
elementari
del
diritto
umano
;
ma
fiat
iustitia
et
pereat
mundus
:
nessuna
avversione
di
razza
o
di
religione
,
nessuna
necessità
di
difesa
politica
legittima
la
soppressione
della
verità
,
il
sacrificio
di
una
vita
,
il
tormento
d
'
un
'
anima
,
il
vilipendio
di
una
famiglia
,
la
morte
civile
d
'
un
colpevole
.
Come
abbiano
potuto
,
con
tanta
ferocia
,
i
nazionalisti
e
gli
antisemiti
assumere
una
causa
così
ripugnante
,
senza
indagare
,
se
mai
nella
loro
lotta
disperata
per
un
ideale
patriottico
contro
la
massoneria
e
il
giudaismo
,
calpestassero
il
fondamento
stesso
del
proprio
programma
e
creassero
agli
avversari
una
posizione
di
favore
,
è
un
fenomeno
che
non
si
spiega
se
non
tenendo
conto
degli
acciecamenti
che
la
passione
produce
:
l
'
avervi
però
persistito
,
e
il
persistervi
tuttora
,
malgrado
tutto
quello
che
di
triste
è
accaduto
,
malgrado
tutta
la
luce
che
si
è
sprigionata
dal
cozzo
terribile
,
malgrado
le
rivelazioni
,
le
confessioni
,
le
inchieste
,
tradisce
una
cecità
irreparabile
.
La
Francia
ha
bisogno
che
questa
brutta
pagina
della
sua
storia
contemporanea
si
chiuda
;
e
a
chiudersi
pare
infatti
vicina
:
ciò
non
accadrà
forse
se
non
attraverso
nuove
convulsioni
:
ma
è
sperabile
che
gli
uomini
onesti
d
'
ogni
partito
si
convincano
finalmente
che
oggi
alla
Francia
occorre
una
cosa
sola
:
far
giustizia
;
giustizia
riparatrice
del
passato
,
giustizia
punitrice
degli
autori
della
sventura
e
dell
'
onta
riversatasi
sul
paese
.
ProsaGiuridica ,
VITTORIO
EMANUELE
III
PER
GRAZIA
DI
DIO
E
PER
VOLONTÀ
DELLA
NAZIONE
RE
D
'
ITALIA
Visto
l
'
art
.
8
della
legge
25
novembre
1926
,
n
.
2008
,
sui
provvedimenti
per
la
difesa
dello
Stato
;
Udito
il
Consiglio
dei
Ministri
;
Sulla
proposta
del
Capo
del
Governo
,
Primo
Ministro
Segretario
di
Stato
,
Ministro
per
la
guerra
,
e
del
Ministro
per
la
giustizia
e
gli
affari
di
culto
:
Abbiamo
decretato
e
decretiamo
:
Art
.
1
I
fatti
diretti
a
compiere
la
distruzione
di
edifici
pubblici
e
privati
,
di
navi
,
aeronavi
o
aeroplani
,
di
argini
,
dighe
,
muraglioni
ed
altre
simili
costruzioni
,
a
provocare
l
'
incendio
o
lo
scoppio
di
sostanze
esplosive
,
infiammabili
od
asfissianti
o
a
causare
disastri
ferroviarii
,
e
ogni
altro
fatto
diretto
a
portare
la
devastazione
o
la
strage
in
qualsiasi
località
del
Regno
,
quando
siano
commessi
per
attentare
alla
sicurezza
dello
Stato
,
sono
puniti
a
'
termini
dell
'
art
.
2
della
legge
25
novembre
1926
,
n
.
2008
.
Art
.
2
La
rivelazione
di
segreti
politici
o
militari
concernenti
la
sicurezza
dello
Stato
,
prevista
dagli
articoli
107
e
108
del
codice
penale
,
è
punita
a
'
termini
dell
'
art
.
2
della
legge
25
novembre
1926
,
n
.
2008
,
tutte
le
volte
che
la
rivelazione
sia
fatta
direttamente
o
indirettamente
ad
uno
Stato
estero
od
ai
suoi
agenti
.
Non
è
punibile
a
'
termini
dell
'
art
.
4
della
legge
25
novembre
1926
,
n
.
2008
,
la
propaganda
delle
dottrine
,
dei
programmi
e
dei
metodi
di
azione
,
che
tradizionalmente
siano
stati
ritenuti
compatibili
con
la
costituzione
politica
ed
economica
dello
Stato
italiano
,
quando
anche
professati
o
adottati
da
associazioni
sciolte
dalla
pubblica
autorità
.
Art
.
3
La
presunzione
di
frode
,
di
cui
al
penultimo
capoverso
dell
'
art
.
5
della
legge
25
novembre
1926
,
n
.
2008
,
può
essere
combattuta
con
tutti
i
mezzi
di
prova
ammessi
dalle
leggi
civili
.
Art
.
4
La
pena
di
morte
inflitta
in
applicazione
della
legge
25
novembre
1926
,
n
.
2008
,
è
eseguita
mediante
fucilazione
in
un
recinto
militare
o
in
altro
luogo
designato
dal
Comando
presso
il
quale
è
costituito
il
Tribunale
speciale
.
Legge
3
aprile
1926
,
n
.
2247
Istituzione
dell
'
Opera
nazionale
«
Balilla
»
per
l
'
assistenza
e
l
'
educazione
fisica
e
morale
della
gioventù
(
Pubblicato
nella
GAZZETTA
UFFICIALE
del
Regno
d
'
Italia
dell'11
gennaio
1927
,
n
.
7
)
VITTORIO
EMANUELE
III
PER
GRAZIA
DI
DIO
E
PER
VOLONTÀ
DELLA
NAZIONE
RE
D
'
ITALIA
Il
Senato
e
la
Camera
dei
deputati
hanno
approvato
;
Noi
abbiamo
sanzionato
e
promulghiamo
quanto
segue
:
Art
.
1
È
istituito
un
ente
morale
,
con
sede
in
Roma
,
denominato
«
Opera
nazionale
Balilla
per
l
'
assistenza
e
per
l
'
educazione
fisica
e
morale
della
gioventù
»
.
Tale
ente
è
sottoposto
all
'
alta
vigilanza
del
Capo
del
Governo
,
Primo
Ministro
.
Art
.
2
Hanno
titolo
all
'
assistenza
prevista
dalla
presente
legge
i
minori
degli
anni
18
di
ambo
i
sessi
,
salvo
il
diritto
per
coloro
che
abbiano
conseguito
le
provvidenze
di
cui
all
'
art
.
7
,
a
conservare
tali
benefici
fino
al
compimento
degli
studi
.
Art
.
3
L
'
Opera
nazionale
realizza
le
sue
finalità
a
mezzo
delle
istituzioni
dei
Balilla
e
degli
Avanguardisti
.
L
'
istituzione
degli
Avanguardisti
curerà
in
ispecie
l
'
addestramento
e
la
preparazione
dei
giovani
alla
vita
militare
.
Art
.
4
Appartengono
ai
Balilla
i
fanciulli
dagli
8
ai
14
anni
;
appartengono
agli
Avanguardisti
i
giovani
dai
14
anni
compiuti
ai
18
.
Art
.
5
Le
istituzioni
dei
Balilla
e
degli
Avanguardisti
sono
poste
alla
diretta
dipendenza
dell
'
Opera
nazionale
.
Ad
esse
,
con
regolamento
da
approvarsi
entro
due
mesi
dalla
pubblicazione
della
legge
con
decreto
Reale
su
proposta
del
Capo
del
Governo
,
Primo
Ministro
,
di
concerto
col
Ministro
per
la
guerra
,
udito
il
comandante
generale
della
Milizia
volontaria
per
la
sicurezza
nazionale
,
sarà
dato
un
proprio
ordinamento
tecnico
disciplinare
con
appositi
organi
centrali
e
locali
.
Nel
regolamento
sarà
anche
provveduto
all
'
ordinamento
dei
cappellani
presso
le
due
istituzioni
.
Art
.
6
Agli
effetti
della
prestazione
del
servizio
militare
,
sono
estese
ai
giovani
che
abbiano
appartenuto
per
l
'
intero
quadriennio
al
Corpo
degli
Avanguardisti
e
che
ne
siano
stati
dimessi
con
dichiarazione
d
'
idoneità
,
i
vantaggi
concessi
dalle
vigenti
leggi
ai
giovani
che
frequentino
i
corsi
d
'
istruzione
premilitare
a
norma
dei
Regi
decreti
4
agosto
1924
,
n
.
1292
,
15
ottobre
1925
,
n
.
1806
,
e
10
gennaio
1926
,
n
.
95
.
Art
.
7
Ad
integrare
l
'
attività
svolta
a
mezzo
delle
istituzioni
dei
Balilla
e
degli
Avanguardisti
,
l
'
Opera
nazionale
ha
la
facoltà
:
a
)
di
fondare
istituzioni
dirette
all
'
assistenza
della
gioventù
o
di
promuoverne
la
fondazione
;
b
)
di
sovvenzionare
le
istituzioni
che
dispongono
d
'
inadeguate
rendite
,
purché
seguano
le
direttive
dell
'
Opera
;
c
)
di
promuovere
dalle
competenti
autorità
le
riforme
degli
statuti
delle
istituzioni
aventi
lo
scopo
di
conferire
posti
e
borse
di
studio
per
stabilire
l
'
obbligatorietà
dei
concorsi
in
tali
conferimenti
con
la
preferenza
ai
fanciulli
e
ai
giovani
appartenenti
rispettivamente
alle
istituzioni
dei
Balilla
e
degli
Avanguardisti
.
Art
.
8
Ferme
restando
le
disposizioni
legislative
vigenti
relative
alla
tutela
ed
alla
vigilanza
governativa
sulle
istituzioni
pubbliche
e
private
,
anche
a
carattere
associativo
,
di
qualsiasi
natura
,
aventi
per
fine
di
promuovere
l
'
istruzione
,
l
'
educazione
morale
e
fisica
,
l
'
avviamento
a
professione
,
arte
o
mestiere
o
,
in
qualunque
altro
modo
,
l
'
educazione
morale
e
spirituale
dei
giovani
,
l
'
Opera
nazionale
potrà
provocare
dalle
autorità
competenti
le
provvidenze
necessarie
affinché
le
dette
istituzioni
informino
la
loro
azione
alle
finalità
della
presente
legge
.
Art
.
9
L
'
Opera
nazionale
provvede
al
conseguimento
dei
propri
scopi
:
1°
con
le
contribuzioni
dei
soci
;
2°
con
le
somme
provenienti
da
lasciti
,
donazioni
,
oblazioni
o
sovvenzioni
disposte
a
favore
della
stessa
Opera
nazionale
;
3°
con
un
contributo
annuo
di
un
milione
di
lire
da
stanziarsi
nel
bilancio
del
Ministero
dell
'
interno
.
Art
.
10
L
'
Opera
nazionale
è
amministrata
da
un
Consiglio
centrale
composto
da
un
presidente
,
da
un
vice
presidente
e
da
ventitre
consiglieri
,
nominati
con
decreto
Reale
su
proposta
del
Capo
del
Governo
,
Primo
Ministro
.
Il
presidente
è
scelto
tra
gli
ufficiali
di
grado
non
inferiore
a
quello
di
console
generale
(
in
servizio
attivo
o
fuori
quadro
)
della
Milizia
volontaria
per
la
sicurezza
nazionale
,
udito
il
comandante
generale
della
Milizia
stessa
.
Tanto
il
presidente
che
il
vice
presidente
durano
in
carica
quattro
anni
e
possono
essere
riconfermati
.
Fanno
parte
del
Consiglio
centrale
due
rappresentanti
del
Ministero
dell
'
interno
di
cui
uno
della
Direzione
generale
di
sanità
ed
un
rappresentante
per
ciascuno
dei
Ministeri
delle
finanze
,
della
guerra
,
della
marina
,
dell
'
aeronautica
,
dell
'
istruzione
,
dell
'
economia
nazionale
,
designati
dai
rispettivi
Ministri
,
nonché
un
ufficiale
superiore
della
Milizia
volontaria
per
la
sicurezza
nazionale
designato
dal
comandante
generale
della
Milizia
stessa
,
un
rappresentante
delle
Federazioni
ginnico
sportive
designato
dal
Comitato
olimpionico
nazionale
italiano
,
Federazione
delle
federazioni
sportive
italiane
,
e
un
rappresentante
dell
'
Opera
nazionale
del
dopo
lavoro
.
Gli
altri
componenti
del
Consiglio
centrale
saranno
scelti
fra
persone
specialmente
competenti
nelle
discipline
relative
all
'
assistenza
e
all
'
educazione
fisica
e
morale
della
gioventù
,
preferibilmente
fra
i
soci
benemeriti
indicati
nell
'
articolo
12
.
I
consiglieri
si
rinnovano
per
intero
ogni
quadriennio
e
gli
uscenti
possono
essere
riconfermati
.
In
seno
al
Consiglio
centrale
è
costituita
una
Giunta
esecutiva
,
composta
del
presidente
e
del
vice
presidente
,
nonché
di
altri
cinque
componenti
scelti
dal
Capo
del
Governo
,
Primo
Ministro
,
tra
i
membri
del
Consiglio
centrale
e
possibilmente
tra
quelli
residenti
in
Roma
.
Questi
ultimi
cinque
membri
durano
in
carica
quattro
anni
e
sono
sempre
rieleggibili
.
Nel
caso
d
'
urgenza
la
Giunta
esecutiva
può
prendere
tutte
le
deliberazioni
che
spetterebbero
al
Consiglio
centrale
,
salvo
a
sottoporle
a
quest
'
ultimo
,
nella
sua
prima
adunanza
,
per
la
ratifica
.
Decadono
dalla
carica
i
membri
del
Consiglio
ed
i
membri
della
Giunta
,
i
quali
,
senza
giustificato
motivo
,
non
intervengano
a
quattro
sedute
consecutive
.
La
decadenza
è
pronunziata
dai
rispettivi
Consessi
.
Art
.
11
Sono
soci
dell
'
Opera
nazionale
coloro
che
con
elargizioni
o
con
periodici
contributi
concorrono
al
conseguimento
dei
fini
dell
'
Ente
.
I
soci
si
distinguono
in
benemeriti
,
perpetui
e
temporanei
.
Sono
soci
benemeriti
coloro
che
abbiano
elargito
a
favore
dell
'
Opera
una
somma
non
inferiore
alle
L
.
10,000
.
Sono
soci
perpetui
coloro
che
versano
in
una
sola
volta
la
somma
di
L
.
500
.
Sono
soci
temporanei
coloro
che
mediante
sottoscrizione
si
obblighino
a
pagare
annualmente
la
somma
di
L
.
60
per
un
periodo
minimo
di
anni
cinque
.
Le
Associazioni
e
gli
Enti
morali
possono
essere
inscritti
fra
i
soci
,
versando
il
doppio
della
somma
richiesta
per
i
soci
individuali
.
L
'
Opera
nazionale
assegna
diplomi
e
medaglie
di
benemerenza
ai
soci
che
se
ne
rendano
particolarmente
meritevoli
e
a
coloro
che
abbiano
procurato
l
'
iscrizione
di
un
numero
rilevante
di
soci
,
o
che
in
altro
modo
abbiano
svolto
una
notevole
e
proficua
attività
per
i
fini
dell
'
Opera
.
Art
.
12
In
ogni
provincia
è
costituito
un
Comitato
provinciale
composto
del
presidente
e
di
dieci
consiglieri
.
Di
esso
fanno
parte
di
diritto
un
consigliere
di
prefettura
,
un
insegnante
di
istituti
medii
,
nominati
rispettivamente
dal
prefetto
e
dal
provveditore
agli
studi
della
regione
,
il
console
comandante
la
locale
legione
della
Milizia
volontaria
per
la
sicurezza
nazionale
.
Il
presidente
e
gli
altri
sette
componenti
sono
nominati
dalla
Giunta
esecuti
va
dell
'
Opera
nazionale
e
sono
scelti
preferibilmente
tra
i
soci
dell
'
Opera
stessa
residenti
in
provincia
.
Il
presidente
ed
i
consiglieri
durano
in
carica
un
quadriennio
e
sono
rieleggibili
.
I
componenti
che
,
senza
giustificati
motivi
,
non
intervengono
a
quattro
sedute
consecutive
,
decadono
dalla
carica
.
La
decadenza
è
dichiarata
dal
Consiglio
stesso
,
e
la
dichiarazione
può
essere
promossa
dall
'
Opera
nazionale
.
Il
Comitato
ha
sede
in
locali
gratuitamente
forniti
dalla
provincia
.
Art
.
13
Il
Comitato
provinciale
:
1°
provvede
all
'
esecuzione
delle
disposizioni
impartite
dall
'
Opera
nazionale
e
al
normale
svolgimento
dei
servizi
di
assistenza
ed
educazione
della
gioventù
nell
'
ambito
della
provincia
;
2°
segnala
all
'
Opera
nazionale
le
istituzioni
pubbliche
e
private
della
provincia
e
le
persone
che
si
rendano
benemerite
delle
opere
di
assistenza
ed
educazione
della
gioventù
,
riferisce
periodicamente
sull
'
andamento
dei
servizi
,
propone
i
provvedimenti
che
ritenga
necessari
per
migliorarli
e
dà
parere
sulle
domande
di
sovvenzione
presentate
dalle
dette
istituzioni
e
sulle
domande
di
costituzione
di
nuove
istituzioni
.
Art
.
14
In
ogni
comune
è
istituito
un
Comitato
comunale
composto
di
un
presidente
e
di
un
numero
di
consiglieri
stabilito
,
per
ogni
comune
,
secondo
la
rispettiva
popolazione
,
dal
Comitato
provinciale
,
con
deliberazione
approvata
dalla
Giunta
esecutiva
dell
'
Opera
nazionale
.
I
componenti
del
Comitato
comunale
sono
scelti
preferibilmente
tra
i
soci
residenti
nel
comune
,
dal
Comitato
provinciale
.
Nei
comuni
dove
esistono
istituti
medi
di
istruzione
e
reparti
di
Milizia
volontaria
per
la
sicurezza
nazionale
,
faranno
parte
dei
Comitati
un
insegnante
di
detti
istituti
nominato
dal
provveditore
agli
studi
della
regione
ed
il
comandante
del
reparto
della
detta
Milizia
.
I
Comitati
hanno
sede
in
locali
forniti
gratuitamente
dal
comune
.
Il
Capo
del
Governo
,
Primo
Ministro
,
sentito
il
presidente
,
può
revocare
in
ogni
momento
i
membri
del
Comitato
centrale
che
non
rispondessero
per
inettitudine
o
incompatibilità
al
compito
loro
affidato
.
Analoga
facoltà
è
data
al
presidente
del
Comitato
centrale
relativamente
ai
Comitati
provinciali
e
comunali
.
Art
.
15
Le
funzioni
dei
componenti
del
Consiglio
centrale
,
della
Giunta
esecutiva
,
dei
Consigli
direttivi
dei
Comitati
provinciali
e
comunali
sono
gratuite
.
Art
.
16
L
'
Opera
nazionale
non
è
soggetta
alle
leggi
ed
ai
regolamenti
che
disciplinano
le
istituzioni
pubbliche
di
assistenza
e
beneficenza
;
sono
però
ad
essa
estese
tutte
le
disposizioni
di
favore
vigenti
per
le
dette
istituzioni
.
Essa
può
richiedere
la
difesa
dell
'
Avvocatura
erariale
.
Art
.
17
L
'
acquisto
di
beni
stabili
da
parte
dell
'
Opera
nazionale
e
l
'
accettazione
di
lasciti
o
doni
di
qualsiasi
natura
o
valore
,
che
importino
aumento
di
patrimonio
,
sono
autorizzati
con
decreto
del
Capo
del
Governo
,
Primo
Ministro
,
osservate
le
norme
contenute
negli
articoli
1
,
2
,
3
,
5
,
8
,
9
,
10
e
12
del
regolamento
26
luglio
1896
,
n
.
361
.
Il
decreto
deve
essere
inserito
nella
Gazzetta
Ufficiale
del
Regno
ed
ha
carattere
di
provvedimento
definitivo
.
È
abrogata
ogni
disposizione
legislativa
e
regolamentare
incompatibile
con
quelle
della
presente
legge
,
la
quale
entrerà
in
vigore
nel
termine
di
due
mesi
dalla
pubblicazione
.
Nello
stesso
termine
sarà
approvato
con
decreto
Reale
,
su
proposta
del
Capo
del
Governo
Primo
Ministro
,
il
regolamento
per
la
sua
esecuzione
e
per
il
funzionamento
dei
servizi
di
assistenza
e
di
educazione
fisica
e
morale
della
gioventù
.
Ordiniamo
che
la
presente
,
munita
del
sigillo
dello
Stato
,
sia
inserta
nella
raccolta
ufficiale
delle
leggi
e
dei
decreti
del
Regno
d
'
Italia
,
mandando
a
chiunque
spetti
di
osservarla
e
di
farla
osservare
come
legge
dello
Stato
.
Data
a
San
Rossore
,
addì
3
aprile
1926
.
VITTORIO
EMANUELE
.
MUSSOLINI
-
-
FEDERZONI
-
-
VOLPI
-
-
FEDELE
BELLUZZO
.
Visto
,
il
Guardasigilli
:
ROCCO
.
StampaQuotidiana ,
Sempre
fedeli
al
nostro
programma
che
difendemmo
omai
sempre
colla
libera
e
feconda
discussione
,
nemici
ognora
della
intransigenza
ma
fermi
fautori
del
progresso
civile
ed
economico
del
nostro
paese
,
vi
rivolgiamo
oggi
la
parola
perché
domani
nel
segreto
delle
urne
voi
deponiate
quel
plebiscito
di
favore
e
di
fiducia
verso
uomini
che
più
volte
vi
diedero
prova
luminosa
di
solerte
e
patriottica
amministrazione
.
Per
forza
di
legge
,
per
le
maggiori
guarentigie
di
libertà
concesse
dallo
Stato
,
per
l
'
allargamento
del
suffragio
popolare
voi
siete
chiamati
domani
a
rinnovare
il
Consiglio
Comunale
ed
eleggere
6
Consiglieri
provinciali
.
Non
potete
errare
nella
scelta
,
imperocché
il
partito
liberale
progressista
,
scevro
da
utopie
politiche
,
nemico
di
ogni
personalità
e
di
maneggi
elettorali
,
si
ripresenta
a
voi
con
grandi
garanzie
:
la
fiducia
della
pubblica
opinione
che
da
vari
anni
lo
ritenne
,
come
difatti
lo
è
moralmente
il
grande
e
benefico
partito
di
maggioranza
il
passato
periodo
di
tempo
speso
unicamente
pel
bene
del
paese
,
al
compimento
di
riforme
,
di
lavori
,
d
'
igiene
e
pubblico
progresso
!
Checché
hanno
sbraitato
e
malignato
gli
avversari
,
l
'
omai
compiuto
acquedotto
di
S
.
Marco
di
acque
pure
e
salutari
,
la
viabilità
interna
ed
esterna
stabilita
,
la
riselciatura
,
le
fontane
,
gli
abbeveratoi
ed
i
cimiteri
rurali
in
tutte
le
frazioni
,
il
pubblico
mattatoio
,
le
opere
di
sventramento
e
di
redenzione
morali
d
'
interi
quartieri
col
rialzamento
del
ponte
di
S
.
Antonio
e
del
taglio
del
palazzo
Marcatili
,
le
strade
obbligatorie
di
Venagrande
e
Casteltrosino
,
la
riforma
scolastica
sia
in
città
che
nelle
ville
,
tutto
ciò
in
parte
è
stato
compiuto
,
in
parte
si
completerà
,
essendo
stato
convalidato
,
come
di
legge
,
sia
la
vendita
dei
beni
comunali
come
la
creazione
del
prestito
straordinario
.
Questo
vasto
ed
importantissimo
programma
,
che
fu
accolto
con
entusiasmo
da
tutta
la
città
,
è
valida
garanzia
di
un
vicinissimo
,
grande
e
lungo
lavoro
,
immediatamente
utile
alle
classi
operaie
.
La
libertà
è
la
vita
della
democrazia
il
governo
di
questo
popolo
laborioso
e
perseverante
sta
nella
forza
,
nel
lavoro
.
Per
cui
se
il
nostro
partito
cittadino
progressista
ha
dato
e
compierà
un
programma
di
civili
riforme
e
di
utili
e
lucrosi
lavori
,
le
classi
operaie
trovano
in
esso
la
vera
democrazia
non
di
declamatori
ma
di
onesti
e
solerti
amministratori
.
Il
paese
è
sempre
più
forte
,
temuto
e
rispettato
,
laddove
il
popolo
lavora
,
s
'
educa
e
s
'
incivilisce
ed
allora
in
esso
la
libertà
è
vivo
fuoco
,
sublime
stimolo
alla
tempra
delle
coscienze
,
alla
patriottica
formazione
del
carattere
italiano
,
unica
base
della
forza
nazionale
.
Nel
Comune
,
istituzione
civile
eminentemente
democratica
,
non
deve
violentare
la
politica
le
idee
superiori
di
Stato
e
di
governo
non
devono
influenzare
l
'
amministrazione
del
circoscritto
territorio
terranno
esse
forti
e
divisi
gli
uomini
nelle
aspirazioni
,
ma
li
manterrà
sempre
uniti
nella
ricerca
del
bene
di
tutti
i
cittadini
.
La
civiltà
dei
tempi
creò
i
Municipi
in
Italia
,
come
la
più
bella
e
democratica
rappresentanza
di
una
grande
famiglia
,
nella
quale
non
vi
devono
essere
cadetti
,
né
primogeniti
del
Medio
Evo
.
Tutti
egualmente
rappresentati
perché
la
vera
forza
del
Comune
sta
nell
'
equilibrio
costante
delle
varie
classi
sociali
.
Il
partito
liberale
progressista
si
ripresenta
alle
urne
fiducioso
di
ritrovare
il
favore
del
corpo
elettorale
promettendo
l
'
immediata
esecuzione
delle
riforme
tutte
,
già
approvate
,
e
di
proseguire
sempre
nella
via
del
progresso
e
della
civiltà
,
senza
fermarsi
,
combattendo
pel
trionfo
della
sua
venerata
bandiera
!
La
lista
che
a
voi
si
presenta
è
composta
di
onesti
e
probi
cittadini
appartenenti
alle
varie
classi
sociali
.
Il
vecchio
partito
progressista
ridotto
a
quindici
consiglieri
viene
rafforzato
da
ottimi
elementi
che
rappresentano
il
censo
,
il
territorio
esterno
,
gli
industriali
,
i
reduci
delle
patrie
battaglie
,
i
professionisti
e
gli
operai
.
Alla
minoranza
,
affermatasi
con
programma
radicale
,
spetta
l
'
obbligo
di
completare
l
'
amministrazione
Comunale
,
perché
si
ottenga
il
vero
bene
del
paese
e
delle
classi
operaie
.
ELETTORI
!
Il
nostro
giornale
che
sostenne
sempre
contro
avversari
intransigenti
,
e
stampe
bugiarde
il
trionfo
di
tutte
le
riforme
cittadine
,
che
si
volevano
gettare
da
prepotenti
ed
interessati
nelle
voragini
di
esercizi
o
di
perdizioni
,
a
danno
del
popolo
ed
a
scorno
degli
operai
vi
raccomanda
caldamente
i
maggiori
suffragi
alla
lista
liberale
progressista
.
StampaPeriodica ,
Sac
.
Aurelio
Gastaldi
,
parroco
di
Esio
di
Premeno
(
Novara
)
:
Con
tutto
il
cuore
auguro
alla
Patria
che
sia
mantenuto
per
l
'
eternità
un
certo
decreto
emanato
per
eccezione
in
questo
tempo
di
guerra
a
difesa
della
pubblica
decenza
.
Vi
prego
di
prendermi
sul
serio
,
senza
pregiudizi
,
come
anch
'
io
voglio
essere
spregiudicato
nell
'
argomento
.
Faccio
una
definizione
.
Il
ballo
è
la
più
chiara
espressione
di
quello
"
spirito
di
godimento
"
che
è
sotto
accusa
d
'
aver
rovinato
le
nazioni
moderne
.
È
quasi
matematicamente
dimostrato
il
rapporto
inversamente
proporzionale
che
esiste
nelle
popolazioni
italiche
tra
la
frenesia
del
ballo
e
il
numero
delle
nascite
.
Dico
numero
più
legittimità
.
Sarebbe
d
'
interesse
una
specie
di
censimento
generale
per
la
risoluzione
pratica
,
precisa
della
questione
:
ne
avremmo
un
incartamento
prezioso
da
poter
guarire
molti
ciechi
,
almeno
quelli
sul
problema
ciechi
per
ignoranza
,
gli
involontari
,
non
certo
quelli
volontari
per
malizia
...
StampaPeriodica ,
Dateci
dunque
la
mano
,
signori
avversari
del
razzismo
biologico
;
e
vediamo
di
riconoscere
assieme
il
cammino
.
La
prima
tappa
si
chiama
...
Ma
,
prima
di
giungere
al
termine
della
prima
tappa
,
lasciate
che
ci
liberiamo
da
un
ronzio
che
ci
va
disturbando
l
'
udito
.
È
un
ronzio
molteplice
,
come
di
voci
udite
in
sogno
o
in
delirio
.
Volete
ripeterci
quel
che
esse
suggeriscono
,
visto
che
sembrate
ritmare
su
di
esse
la
marcia
verso
la
prima
mèta
?
Grazie
,
abbiamo
capito
.
È
un
motivo
a
due
voci
,
identiche
per
ampiezza
,
timbro
e
volume
;
la
prima
dice
:
cattolici
,
e
la
seconda
aggiunge
:
e
fascisti
;
dopo
di
che
la
prima
riprende
e
la
seconda
incalza
,
all
'
infinito
.
Cattolici
e
fascisti
:
ora
ricordiamo
di
aver
spesse
volte
notato
questa
endiadi
nei
vostri
scritti
.
In
quest
'
ordine
,
è
un
'
endiadi
stupefacente
,
in
pieno
Anno
XX
.
E
non
crediate
che
l
'
altra
endiadi
:
fascisti
e
cattolici
,
ci
soddisfaccia
un
gran
che
.
Non
siamo
abituati
a
far
questioni
di
forma
;
e
tanto
meno
di
burocratiche
precedenze
.
E
allora
?
Eresia
,
anticattolicesimo
,
paganesimo
?
Alto
là
!
Noi
vogliamo
essere
,
e
ci
vantiamo
di
essere
,
cattolici
e
buoni
cattolici
.
Ma
la
nostra
intransigenza
fascista
non
tollera
confusioni
di
sorta
;
soprattutto
quelle
confusioni
che
minacciano
di
degenerare
in
menomazioni
.
Nel
nostro
operare
di
Italiani
,
di
cittadini
,
di
combattenti
nel
nostro
credere
obbedire
combattere
noi
siamo
esclusivamente
e
gelosamente
fascisti
,
noi
siamo
nella
teoria
e
nella
pratica
del
razzismo
.
Il
cattolicesimo
sarà
da
noi
seguito
e
rispettato
per
quel
che
riguarda
la
morale
del
singolo
in
questa
vita
,
l
'
imperscrutabile
futuro
di
tutti
nell
'
altra
.
Ma
con
la
teorica
e
con
la
politica
della
razza
il
cattolicesimo
non
ha
nulla
e
non
può
avere
nulla
a
che
vedere
.
Non
sa
quel
che
si
fa
,
chi
pretende
di
conciliare
,
in
sede
teorica
,
il
cattolicesimo
con
il
razzismo
.
La
Conciliazione
fra
Stato
e
Chiesa
è
stata
forse
operata
in
sede
di
teoria
?
Affatto
.
Stato
e
Chiesa
si
sono
riconciliati
sul
terreno
della
pratica
,
riconoscendo
l
'
uno
all
'
altra
le
proprie
caratteristiche
,
le
proprie
attribuzioni
e
i
propri
privilegi
.
Né
il
Fascismo
si
è
sognato
di
mettere
in
discussione
i
dogmi
religiosi
,
né
la
Chiesa
ha
avanzato
obbiezioni
circa
i
principi
etici
del
Fascismo
.
E
questo
non
già
perché
i
principi
etici
del
Fascismo
coincidano
o
si
accordino
in
tutto
con
i
principi
della
Chiesa
:
ma
perché
si
tratta
di
due
realtà
,
di
due
mondi
tra
i
quali
non
vi
possono
essere
finché
uno
dei
due
non
vien
meno
a
se
stesso
frizioni
di
sorta
.
Scoppia
la
guerra
.
La
Chiesa
,
coerente
a
sé
medesima
,
la
considera
una
tremenda
calamità
.
Il
Fascismo
,
non
meno
coerente
(
la
guerra
sta
all
'
uomo
come
la
maternità
sta
alla
donna
.
Mussolini
,
"
Dottrina
del
Fascismo
"
)
la
conSidera
come
una
grande
fatale
epopea
di
liberazione
e
di
consacrazione
della
nuova
Italia
.
Le
due
concezioni
sono
evidentemente
molto
lontane
;
eppure
,
i
cattolici
e
fascisti
non
se
ne
sentono
affatto
turbati
,
o
almeno
non
confessano
di
essere
turbati
;
giacché
sanno
che
di
fronte
al
fatto
guerra
ogni
Italiano
degno
di
questo
nome
è
fascista
,
e
poi
ancora
fascista
,
e
poi
fascista
ancora
,
e
poi
altre
due
volte
fascista
,
e
finalmente
anche
cattolico
.
E
di
fronte
al
fatto
razza
,
di
fronte
alla
battaglia
per
la
razza
,
che
è
guerra
permanente
,
e
totalitaria
,
e
intesa
ad
una
Vittoria
non
meno
alta
di
quella
delle
armi
?
Qui
non
essendovi
il
pericolo
di
esser
tacciati
di
pacifismo
o
addirittura
di
disfattismo
i
Farisei
del
nostro
secolo
riprendono
fiato
;
e
simulano
sdegno
,
e
gridano
all
'
eresia
e
al
paganesimo
,
se
taluno
invoca
l
'
antico
"
A
Cesare
quel
che
è
di
Cesare
"
e
chiede
che
di
razzismo
fascista
si
discuta
e
si
giudichi
soltanto
in
sede
di
Fascismo
e
di
scienza
.
Strani
tipi
,
questi
Farisei
1942
!
Si
ergono
a
custodi
del
cattolicesimo
;
e
al
tempo
stesso
vogliono
spingere
il
cattolicesimo
verso
avventure
proibite
.
Si
autonominano
difensori
della
verità
rivelata
;
e
fanno
decadere
la
rivelazione
al
rango
della
politica
e
della
scienza
,
cercando
impossibili
connubi
.
In
verità
,
non
ci
sembrano
buoni
servitori
di
Nostra
Madre
Chiesa
...
StampaPeriodica ,
Che
fortuna
aveva
avuto
Giorgio
Sharp
a
trovare
quel
grosso
diamante
!
...
Tutti
i
minatori
di
Rifle
Channel
,
nella
regione
diamantifera
dei
Monti
Azzurri
,
in
Australia
,
lo
invidiavano
senza
però
volergli
male
.
La
fortuna
era
toccata
stavolta
a
Giorgio
Sharp
?
...
Bene
;
domani
sarebbe
capitata
ad
un
altro
,
poi
ad
un
altro
ancora
.
Ma
ecco
,
una
mattina
,
tutto
il
campo
a
rumore
,
Giorgio
Sharp
strillava
come
un
ossesso
:
il
suo
tesoro
,
il
grosso
diamante
,
il
«
Gran
Mogol
»
del
Rifle
Channel
,
era
sparito
.
Qualcuno
glielo
aveva
rubato
durante
la
notte
,
mentre
egli
dormiva
nella
sua
capanna
.
Lo
teneva
sempre
al
collo
,
come
si
tiene
una
reliquia
,
chiuso
in
un
sacchetto
di
cuoio
appeso
a
una
catenella
.
Un
ladro
abile
,
uno
dei
suoi
compagni
di
miniera
,
senza
dubbio
,
glielo
aveva
sottratto
nel
sonno
.
Bisognava
cercarlo
,
ritrovarlo
ad
ogni
costo
,
e
punire
il
colpevole
.
Nel
campo
diamantifero
di
Rifle
Channel
non
vi
erano
polizia
e
corte
giudiziaria
.
I
minatori
stessi
amministravano
da
sé
soli
la
loro
giustizia
.
Ognuno
diventava
all
'
occorrenza
poliziotto
e
giudice
così
quella
mattina
tutti
si
misero
a
disposizione
di
Giorgio
Sharp
,
per
le
ricerche
della
preziosa
pietra
sparita
e
per
la
scoperta
del
ladro
.
Le
indagini
non
furono
lunghe
:
i
minatori
s
'
erano
divisi
il
compito
due
a
due
,
e
fu
così
che
Edoardo
Ridge
e
John
Davis
,
frugando
nella
capanna
di
Jim
Lakenson
,
vi
trovarono
il
sacchetto
di
cuoio
con
la
catenella
,
ma
vuoto
.
Fu
uno
stupore
generale
.
Jim
Lakenson
,
il
giovane
e
bel
minatore
,
la
perla
dell
'
onestà
a
Rifle
Channel
così
rigido
osservatore
delle
leggi
del
campo
,
il
ladro
del
diamante
!
...
Chi
l
'
avrebbe
mai
creduto
?
...
Jim
Lakenson
fu
arrestato
e
chiuso
nella
più
solida
capanna
,
ben
legato
,
ad
attendervi
le
decisioni
dei
suoi
compagni
.
Se
si
fosse
trovato
anche
il
diamante
sparito
,
la
cosa
avrebbe
avuto
un
corso
spiccio
:
ma
ora
si
trattava
invece
d
'
indurre
il
colpevole
a
restituire
la
bella
preda
.
Jim
Lakenson
protestava
energicamente
la
sua
innocenza
.
-
Ma
come
spiegate
voi
la
presenza
del
sacchetto
,
che
conteneva
il
diamante
,
nascosto
nella
vostra
capanna
?
gli
fu
chiesto
.
Non
la
spiego
,
egli
rispose
Dico
solo
che
è
assurdo
credermi
tanto
stupido
da
conservare
presso
di
me
una
prova
così
evidente
di
colpabilità
.
Eppure
...
Mi
sarebbe
stato
facile
disfarmene
,
appena
compiuto
il
furto
,
se
ne
fossi
io
l
'
autore
.
Qualcuno
che
mi
odia
ed
ha
ragioni
ignote
per
perdermi
,
deve
avere
messo
nella
capanna
che
mi
appartiene
,
durante
una
mia
assenza
,
il
sacchetto
per
farmi
apparire
colpevole
.
Io
giuro
dinanzi
a
Dio
che
sono
innocente
.
I
minatori
,
non
sono
,
abitualmente
,
logici
;
la
vita
rude
e
semplice
che
conducono
li
rende
ingenui
.
Essi
avevano
in
mano
una
prova
:
doveva
bastare
.
Noi
siamo
disposti
a
limitare
la
punizione
che
vi
meritate
all
'
allontanamento
dal
campo
,
e
alla
privazione
di
ogni
vostro
bene
,
dissero
a
Jim
Lakenson
ma
a
patto
che
restituiate
il
diamante
.
È
impossibile
,
non
l
'
ho
rubato
io
.
Badate
,
le
nostre
leggi
sono
inesorabili
:
è
per
voi
l
'
impiccagione
,
se
non
confessate
.
Vi
diamo
tre
giorni
di
tempo
.
Tutto
fu
inutile
.
Con
una
fiera
ostinazione
Jim
Lakenson
insisteva
nel
proclamare
la
sua
innocenza
.
Allo
spirare
del
periodo
accordatogli
,
venne
deciso
perciò
di
applicare
senz
'
altro
la
legge
del
campo
,
e
di
eseguire
la
sentenza
di
morte
.
Lo
sciagurato
fu
condotto
in
uno
spiazzo
,
ove
tutti
i
minatori
s
'
erano
raccolti
attorno
ad
una
forca
eretta
nel
centro
,
e
uno
di
essi
gli
gettò
al
collo
il
nodo
scorsoio
.
Sono
innocente
;
gridò
il
giovane
con
voce
alta
e
ferma
.
Un
giorno
la
verità
vi
sarà
rivelata
.
E
Dio
perdoni
John
Davis
,
che
ha
trovato
la
prova
della
mia
supposta
colpa
...
e
che
pure
mi
è
sempre
stato
amico
!
Tu
conosci
ogni
mio
segreto
,
John
,
sai
che
non
ho
al
mondo
che
una
persona
cara
,
Mary
Chadwick
,
la
fanciulla
che
doveva
diventare
mia
moglie
.
Portale
tu
,
almeno
,
il
mio
ultimo
pensiero
,
dille
che
muoio
innocente
,
col
suo
dolce
nome
diletto
sulle
labbra
.
John
Davis
,
lo
farai
?
Nel
silenzio
,
solenne
,
nessuno
rispose
.
John
Davis
,
dove
sei
?
...
Perché
non
mi
rispondi
?
insistette
il
condannato
.
Tutti
si
volsero
a
cercare
l
'
uomo
che
Jim
invocava
.
Non
era
presente
.
L
'
assenza
parve
strana
e
sospetta
,
venne
sospesa
l
'
esecuzione
della
sentenza
,
per
ritrovare
prima
il
minatore
che
il
condannato
aveva
scelto
come
depositario
delle
sue
estreme
volontà
.
A
un
tratto
voci
di
richiamo
echeggiarono
dal
pendio
della
montagna
più
vicina
.
I
minatori
vi
accorsero
,
e
uno
spettacolo
impressionante
apparve
ai
loro
occhi
.
John
Davis
era
riverso
a
terra
,
livido
in
volto
,
gli
occhi
sbarrati
in
un
'
atroce
espressione
di
strazio
e
di
terrore
,
la
bava
alla
bocca
,
il
respiro
sibilante
,
come
nell
'
agonia
...
Due
uomini
tentarono
di
sollevarlo
;
ma
un
gemito
angoscioso
e
una
dura
resistenza
lo
impedirono
.
L
'
infelice
aveva
la
mano
destra
imprigionata
sotto
un
masso
il
quale
gliela
serrava
come
in
una
morsa
.
Con
i
picconi
usati
a
modo
di
leva
,
i
minatori
riuscirono
con
fatica
a
sollevare
la
pesante
pietra
.
Un
grido
generale
di
sorpresa
si
levò
:
la
mano
destra
era
affondata
in
una
cavità
naturale
del
monte
,
e
con
le
dita
irrigidite
serrava
tenacemente
qualcosa
.
A
forza
la
stretta
fu
allentata
...
e
nella
luce
del
sole
brillò
un
diamante
:
il
diamante
rubato
!
John
Davis
guardò
i
compagni
con
l
'
occhio
smarrito
;
poi
balbettò
:
Sì
...
sono
io
il
colpevole
di
tutto
...
ho
rubato
io
la
preziosa
pietra
,
nascondendola
poi
qui
dentro
...
ho
portato
io
nella
capanna
di
Jim
Lakenson
il
sacchetto
...
perché
la
prova
del
furto
cadesse
su
di
lui
...
e
lo
perdesse
...
L
'
odiavo
...
Egli
possedeva
l
'
amore
di
Mary
Chadwick
,
ch
'
io
volevo
per
me
;
dovevo
perciò
sopprimerlo
:
doppiamente
.
La
sua
morte
doveva
essere
anche
la
sua
infamia
,
affinché
la
fanciulla
lo
dimenticasse
disprezzandone
la
memoria
,
e
potesse
quindi
amare
me
.
La
ricchezza
...
l
'
amore
...
Voi
tutti
eravate
raccolti
intorno
alla
forca
...
intenti
all
'
opera
di
giustizia
...
Era
il
momento
buono
per
fuggire
,
col
diamante
,
raggiungere
in
città
la
ragazza
,
convincerla
a
seguirmi
.
Già
ella
mi
credeva
ricco
,
prima
del
furto
...
E
sono
venuto
qui
...
a
riprendere
la
mia
pietra
preziosa
...
Ah
,
la
punizione
del
Cielo
!
...
Ad
un
tratto
,
uno
scricchiolio
sinistro
,
un
urto
enorme
,
un
dolore
atroce
.
Quel
masso
incastrato
nell
'
anfratto
si
era
abbassato
imprigionandomi
...
Non
bisogna
fare
del
male
...
troppo
:
si
sconta
sempre
...
Lasciatemi
morire
...
Chiedo
perdono
a
tutti
...
Tacque
e
reclinò
la
testa
.
Pochi
minuti
dopo
era
morto
.
StampaPeriodica ,
Gast
e
Fanny
si
conobbero
un
giorno
nella
giungla
di
Nagepur
,
in
drammatiche
circostanze
.
Fanny
era
la
figlia
di
mister
James
Bordley
,
imprenditore
inglese
che
da
alcuni
anni
aveva
assunto
importanti
lavori
stradali
in
India
,
e
possedeva
un
elegante
bungalow
,
nei
pressi
di
Nagepur
piccolo
posto
abitato
da
operai
indigeni
e
da
alcune
famiglie
europee
.
A
venti
anni
Fanny
Bordley
era
una
bella
ragazza
,
a
cui
tutti
volevano
bene
per
la
sua
bontà
e
la
sua
cortesia
.
Gli
Indù
la
salutavano
con
una
specie
di
adorazione
,
quando
la
incontravano
mentre
scendeva
,
sola
,
al
vicino
affluente
del
Gange
,
dove
amava
recarsi
spesso
a
pescare
in
una
barca
legata
dentro
una
breve
insenatura
,
sulla
quale
le
grandi
piante
stendevano
un
'
ombra
deliziosa
.
Ed
ella
godeva
,
talvolta
,
di
raccogliersi
in
quell
'
angolo
fresco
e
tranquillo
,
a
leggere
,
mentre
la
canna
restava
abbandonata
con
la
lenza
immersa
e
l
'
esca
senza
preda
,
per
la
scarsità
del
pesce
.
Un
pomeriggio
la
sua
attenzione
,
tutta
presa
dalle
pagine
di
libro
,
fu
improvvisamente
attratta
da
un
guaito
,
a
cui
seguirono
uno
sparo
d
'
arma
da
fuoco
e
un
fragore
di
rami
violentemente
smossi
nella
foresta
cupa
e
misteriosa
.
Palpitando
d
'
ansia
e
di
curiosità
non
priva
d
'
una
certa
apprensione
,
ella
fissò
lo
sguardo
alla
giungla
,
e
tese
l
'
udito
.
Passarono
alcuni
minuti
di
silenzio
,
poi
Fanny
vide
comparire
un
cane
che
si
trascinava
a
stento
verso
il
fiume
,
come
per
sfuggire
ad
un
pericolo
o
per
cercare
un
aiuto
,
un
conforto
.
Dalla
gola
gli
usciva
un
gemito
che
aveva
quasi
echi
umani
.
La
povera
bestia
ad
un
tratto
si
fermò
,
guardò
la
giovane
donna
,
poi
si
lasciò
cadere
al
suolo
,
rassegnata
.
Fanny
saltò
sulla
riva
,
s
'
avvicinò
al
cane
,
e
s
'
accorse
che
aveva
una
delle
gambe
posteriori
orribilmente
straziata
e
sanguinante
.
Ella
si
prese
in
braccio
il
povero
animale
,
lo
portò
vicino
all
'
acqua
,
gli
lavò
la
piaga
,
e
gliela
fasciò
con
la
sciarpa
di
seta
che
aveva
al
collo
.
Il
cane
lasciava
fare
,
ma
nei
suoi
occhi
era
una
commovente
espressione
di
tenerezza
.
Caro
,
ti
senti
meglio
ora
?
...
Sì
...
Bravo
...
Chissà
come
ti
chiami
?
Gast
!
disse
una
voce
dietro
le
sue
spalle
.
C
'
è
il
nome
costì
,
sul
collare
,
signorina
.
Fanny
si
voltò
con
un
piccolo
grido
:
e
si
vide
lì
,
a
due
passi
,
un
giovane
che
indossava
l
'
uniforme
di
ufficiale
dei
Lanceri
,
e
stringeva
per
la
canna
,
a
guisa
di
bastone
,
un
fucile
da
caccia
.
Grazie
signorina
,
delle
cure
che
avete
prestato
al
mio
cane
.
Deve
la
sua
ferita
alla
zampata
di
una
pantera
nera
contro
la
quale
s
'
era
scagliato
coraggiosamente
,
dopo
averla
scovata
.
Ha
del
fegato
,
Gast
,
ve
lo
assicuro
.
Ma
stavolta
s
'
è
imbattuto
in
un
avversario
più
forte
.
Io
però
ho
fatto
le
sue
vendette
,
poiché
la
belva
è
là
,
ora
;
stecchita
,
con
una
palla
nel
cervello
.
A
chi
ho
l
'
onore
di
parlare
?
...
Io
sono
il
tenente
Roberto
Stuart
,
dei
Lanceri
.
Fanny
disse
a
sua
volta
il
proprio
nome
.
Gast
taceva
e
guardava
ora
il
padrone
ora
l
'
infermiera
,
che
la
fortuna
gli
aveva
fatto
trovare
,
con
un
'
espressione
indescrivibile
.
Vi
era
nelle
sue
pupille
una
luce
di
gioia
che
inteneriva
.
Strano
che
abbiate
scovata
una
belva
in
questi
paraggi
osservò
un
po
'
preoccupata
la
fanciulla
.
Noi
non
ne
abbiamo
mai
avuto
sentore
...
Signorina
,
l
'
India
è
la
terra
delle
sorprese
e
dei
pericoli
inaspettati
.
Bisogna
stare
sempre
in
guardia
.
E
sorrise
con
malizia
,
il
giovane
ufficiale
.
Fanny
notò
che
aveva
dei
bellissimi
denti
,
e
abbassò
il
volto
,
arrossendo
un
poco
.
Si
lasciarono
,
con
un
cortese
saluto
;
il
tenente
s
'
allontanò
portando
in
braccio
il
suo
povero
ferito
,
Fanny
rientrò
al
bungalow
.
Gast
guarì
,
ma
rimase
un
po
'
zoppicante
.
Il
giorno
in
cui
poté
riaccompagnare
il
suo
padrone
a
caccia
,
la
sua
gioia
non
ebbe
limiti
:
sembrava
impazzito
.
E
'
nato
cacciatore
come
me
,
questo
caro
demonio
!
disse
l
'
ufficiale
battendogli
con
la
destra
la
testa
intelligente
.
Attento
Gast
a
non
farti
conciare
così
una
seconda
volta
.
Non
bis
in
idem
.
Ma
,
appena
nella
giungla
,
il
cane
sembrò
dimenticarsi
del
padrone
,
e
,
abbaiando
a
festa
,
via
,
di
corsa
,
verso
la
piccola
insenatura
del
fiume
.
Sulla
riva
si
fermò
,
ammutolito
.
La
barca
c
'
era
,
lì
;
al
solito
posto
:
ma
vuota
.
Roberto
Stuart
raggiunse
il
cane
e
,
vedendolo
in
quella
posa
malinconica
e
di
delusione
,
capì
.
Povera
bestia
!
mormorò
e
lo
chiamò
:
Gast
,
andiamo
...
L
'
animale
lo
seguì
,
svogliato
,
inquieto
,
distratto
,
meritandosi
i
rimproveri
aspri
del
padrone
.
Le
volte
successive
fu
lo
stesso
.
Gast
correva
al
fiume
come
un
innamorato
all
'
appuntamento
,
e
sempre
restava
male
,
non
trovando
chi
cercava
.
Anche
il
tenente
era
un
po
'
stupito
e
quasi
offeso
di
quell
'
assenza
.
Non
gli
sarebbe
spiaciuto
di
rivedere
quella
graziosa
fanciulla
che
,
nel
lasciarlo
,
dopo
la
loro
strana
conoscenza
,
si
era
dimenticata
,
o
lo
aveva
fatto
apposta
?
...
d
'
invitarlo
al
bungalow
,
almeno
per
conoscere
suo
padre
.
Che
le
fosse
riuscito
proprio
così
odioso
?
...
S
'
indispettì
,
si
ingelosì
quasi
dell
'
ostinata
e
vana
predilezione
che
Gast
dimostrava
,
e
decise
di
scegliere
un
'
altra
zona
della
foresta
per
le
sue
gite
cinegetiche
.
E
un
giorno
,
infatti
,
uscì
prendendo
un
'
altra
direzione
;
ma
sul
margine
della
giungla
il
cane
s
'
avviò
per
lo
stesso
sentiero
di
prima
.
L
'
ufficiale
lo
richiamò
inutilmente
.
Gast
si
fermava
,
lo
fissava
con
due
occhi
supplici
,
buoni
,
promettenti
,
poi
riprendeva
lento
a
camminare
verso
il
fiume
.
Roberto
,
suo
malgrado
,
dovette
seguirlo
.
Ad
un
tratto
Gast
si
mise
a
latrare
allegramente
,
e
si
slanciò
di
corsa
verso
la
piccola
insenatura
vicina
;
v
'
era
la
barca
,
e
sui
cuscini
della
sentina
,
con
la
testa
appoggiata
alla
prora
,
Fanny
addormentata
.
Il
cane
raggiunse
la
riva
e
d
'
un
balzo
fu
sul
bordo
dell
'
imbarcazione
,
mentre
Roberto
,
giungendo
a
sua
volta
alla
sponda
ombrosa
,
s
'
arrestava
di
colpo
,
esterrefatto
.
Dall
'
alto
di
un
ramo
sporgente
sull
'
acqua
,
proprio
sopra
il
battello
,
una
grossa
liana
pendeva
,
dondolando
.
Una
liana
?
...
L
'
ufficiale
vide
meglio
;
era
un
rettile
enorme
,
orrendo
,
tutto
avidamente
teso
alla
preda
ignara
che
già
la
sua
testa
dalla
fauci
spalancate
sfiorava
.
Gast
emise
un
ululo
terribile
,
un
formidabile
ringhio
e
si
slanciò
.
In
quel
momento
Fanny
si
destò
e
scorgendo
quella
spaventosa
testa
vicina
alla
sua
diede
un
grido
straziante
.
Il
serpente
dondolò
più
furiosamente
e
si
contorse
:
qualcosa
si
era
appeso
al
suo
viscido
corpo
rotondo
:
delle
punte
acute
erano
penetrate
nel
suo
collo
,
mordendo
a
furia
,
formidabilmente
.
Allora
Roberto
Stuart
puntò
calmo
il
fucile
e
sparò
due
volte
,
con
precisione
matematica
...
Poco
dopo
le
acque
del
fiume
ingoiavano
il
corpo
inerte
di
un
enorme
rettile
,
e
tre
esseri
felici
s
'
avviavano
ad
un
civettuolo
bungalow
:
Gast
,
tutto
fiero
,
avanti
;
dietro
,
al
braccio
,
un
ufficiale
dei
Lanceri
inglesi
e
una
bella
fanciulla
bionda
.
E
si
tenevano
,
questi
,
per
mano
,
eloquentemente
.
StampaPeriodica ,
C
'
è
qualcuno
!
Il
pensiero
atroce
le
attraversò
il
cervello
con
lo
spasimo
gelido
di
una
ferita
aperta
da
una
lama
aguzza
e
tagliente
,
e
si
fermò
alle
labbra
paralizzate
,
fra
i
denti
inchiodati
.
La
voce
era
morta
lì
,
in
gola
,
in
un
grido
di
spavento
improvviso
che
non
aveva
potuto
uscire
.
Orfana
di
padre
e
di
madre
,
senza
parenti
a
Berlino
,
dove
era
venuta
qualche
anno
prima
a
cercar
lavoro
,
Margherita
Staltz
abitava
,
sola
,
in
due
piccole
stanze
su
su
,
nell
'
alto
di
quel
casone
che
pareva
un
alveare
umano
che
ospitava
gente
di
ogni
risma
,
onesta
e
disonesta
,
con
visi
che
le
sembravano
sempre
nuovi
.
Negli
occhi
delle
donne
,
quasi
tutte
brutte
e
trascurate
,
ella
sorprendeva
sempre
un
'
espressione
di
curiosità
impertinente
,
di
malignità
invidiosa
;
nello
sguardo
degli
uomini
vecchi
e
giovani
,
ombre
e
balenii
malsani
di
cupidigie
torve
,
a
volte
più
chiaramente
svelate
da
goffe
o
triviali
galanterie
a
cui
ella
opponeva
il
suo
dignitoso
silenzio
e
un
rossore
che
dava
al
volto
pallido
e
caldo
un
'
animazione
delicata
e
più
suggestiva
.
Poiché
Margherita
Staltz
era
proprio
una
bella
ragazza
dalla
testa
ai
piedi
.
Provarsi
a
trovare
un
difetto
,
sul
serio
,
in
quel
suo
viso
di
madonna
bruna
,
in
quel
suo
corpo
svelto
e
morbido
,
statuario
!
Tutti
si
stupivano
che
non
avesse
già
un
marito
,
con
i
suoi
ventitré
anni
suonati
o
almeno
un
protettore
di
quelli
ricchi
.
È
una
superbiaccia
che
s
'
aspetta
forse
qualche
principe
o
qualche
nababbo
!
Così
si
diceva
nell
'
alveare
.
Nessuno
pensava
che
ella
potesse
essere
invece
una
buona
figliola
,
la
quale
sognava
il
suo
scampolo
di
felicità
in
un
'
esistenza
quieta
e
laboriosa
,
accanto
ad
un
uomo
che
le
volesse
bene
,
proprio
sul
serio
,
e
a
cui
volesse
un
bene
uguale
anche
lei
.
Margherita
Staltz
era
stata
,
quella
sera
,
a
casa
di
un
'
amica
,
la
quale
le
aveva
fatto
fare
tardi
.
Nulla
che
la
mettesse
in
sospetto
aveva
notato
entrando
,
e
aveva
cominciato
a
spogliarsi
per
andare
a
letto
.
La
sua
abitazione
era
formata
da
una
cucinetta
e
da
una
camera
più
vasta
,
con
in
fondo
,
rimpetto
alla
finestra
aperta
a
guardar
un
gran
mare
di
tetti
,
una
tenda
che
nascondeva
un
ripostiglio
.
È
là
che
ella
aveva
,
d
'
un
tratto
,
veduto
qualcosa
muoversi
,
e
guardando
meglio
,
perplessa
,
scorto
poi
in
basso
due
piedi
grossi
,
d
'
uomo
.
Un
tale
terrore
l
'
aveva
presa
,
subito
,
che
non
era
riuscita
ad
emettere
un
grido
,
un
'
invocazione
,
e
ora
rimaneva
là
,
mezzo
spogliata
ormai
,
immobile
,
con
gli
occhi
sbarrati
e
fissi
in
quelle
due
scarpe
che
non
sapeva
a
chi
appartenessero
ma
nelle
quali
intuiva
un
nemico
,
deciso
a
tutto
osare
,
se
aveva
potuto
nascondersi
nella
sua
camera
e
come
?
per
attenderla
.
Un
ladro
di
denaro
o
d
'
amore
?
...
Non
sapeva
e
non
osava
chiederselo
;
eppoi
non
vi
sarebbe
neppure
riuscita
.
Tutta
la
sua
vita
era
concentrata
nello
sguardo
fisso
su
quei
due
piedi
ignoti
.
D
'
improvviso
la
tenda
si
scostò
ed
un
uomo
apparve
,
alto
e
forte
,
vestito
di
scuro
,
il
cappello
a
cencio
calato
sugli
occhi
,
un
fazzoletto
nero
sul
volto
a
nasconderlo
,
per
non
essere
riconosciuto
.
Ragazza
,
se
sarete
buona
,
se
non
griderete
,
disse
con
tono
di
voce
falsato
se
non
chiamerete
aiuto
,
vi
prometto
che
la
vostra
vita
non
correrà
alcun
pericolo
.
Non
vi
chiedo
che
una
cosa
sola
:
spegnete
la
luce
elettrica
.
Voglio
restare
al
buio
;
è
necessario
.
Margherita
non
si
mosse
:
un
'
indicibile
angoscia
s
'
accentuava
sempre
di
più
nella
sua
persona
immota
.
Lo
sconosciuto
tirò
fuori
un
coltello
a
serramanico
e
fece
scattare
la
lama
.
Vi
giuro
che
,
se
non
spegnete
la
luce
,
vi
uccido
.
Sono
deciso
.
Obbedite
.
La
povera
fanciulla
sentiva
dietro
la
nuca
come
una
mano
di
gelo
,
e
le
parve
che
la
morte
fosse
già
dentro
le
sue
carni
,
lungo
le
vie
del
suo
sangue
,
in
uno
spaventoso
annientamento
.
Con
gesto
macchinale
,
istintivo
,
fuori
di
ogni
sua
volontà
,
ella
sollevò
la
destra
tremante
,
l
'
avvicinò
alla
peretta
della
luce
elettrica
,
e
premé
col
pollice
il
bottone
.
La
camera
s
'
immerse
nel
buio
profondo
e
un
attimo
di
silenzio
alto
e
cupo
passò
.
Ad
un
tratto
s
'
udirono
un
urto
violento
,
come
di
un
'
imposta
sbattuta
contro
il
muro
,
un
ansito
strano
,
pauroso
,
un
urlo
di
strazio
e
di
morte
,
il
rumore
di
una
lotta
fra
due
corpi
che
si
rotolano
al
suolo
,
poi
di
nuovo
il
silenzio
.
Pochi
minuti
dopo
l
'
uscio
,
spinto
con
forza
,
si
apriva
e
due
agenti
entravano
nella
stanza
e
accendevano
la
luce
.
Abbattuta
sul
letto
era
Margherita
Staltz
,
priva
di
sensi
:
ai
suoi
piedi
,
accovacciato
in
olimpica
tranquillità
,
un
grosso
cane
lupo
;
sul
pavimento
,
tra
il
sangue
che
gli
era
sgorgato
dalla
gola
squarciata
da
un
formidabile
morso
,
un
uomo
mascherato
.
Poco
dopo
un
bel
giovane
pallido
,
dall
'
aria
malata
,
comparve
sulla
soglia
e
camminando
a
fatica
s
'
avvicinò
alla
fanciulla
e
le
posò
la
mano
sulla
fronte
,
in
una
dolce
carezza
.
Il
cane
lupo
allora
si
rizzò
ed
emise
una
specie
di
gemito
,
come
di
protesta
.
Bravo
,
Dan
,
disse
il
giovane
,
tu
sei
il
migliore
degli
amici
,
e
il
più
perfetto
dei
cani
.
Ti
sei
meritato
tutta
la
mia
riconoscenza
.
E
,
volgendosi
ai
due
agenti
spiegò
:
Io
abito
di
fronte
a
questo
abbaino
,
e
conosco
la
signorina
di
vista
...
Ella
non
si
è
mai
accorta
di
me
,
mentre
io
...
Sì
,
voi
mi
comprendete
!
...
Sono
convalescente
da
una
lunga
malattia
,
e
passo
le
giornate
in
casa
,
vicino
alla
finestra
e
la
vista
di
questa
gentile
fanciulla
è
per
me
un
raggio
di
sole
.
Stasera
non
potevo
coricarmi
,
non
sarei
riuscito
a
prendere
sonno
:
ella
ritardava
tanto
a
rincasare
!
Eccola
finalmente
...
Mi
son
sentito
rinascere
;
ma
improvvisamente
ho
creduto
di
morire
:
un
uomo
,
un
bandito
,
era
nella
sua
camera
e
stava
per
farle
del
male
.
Ed
io
non
potevo
muovermi
,
non
potevo
correre
in
suo
aiuto
,
sebbene
solo
un
breve
spazio
,
fra
due
tetti
così
vicini
,
ci
dividesse
.
Un
'
idea
mi
balenò
:
il
mio
Dan
,
il
mio
bravo
cane
lupo
,
il
mio
valente
cane
poliziotto
.
E
m
'
è
bastato
farlo
salire
sul
tetto
e
indicargli
la
scena
,
per
vederlo
agire
con
la
prontezza
e
con
i
risultati
che
vedete
.
Poi
ho
chiamato
aiuto
e
vi
ho
fatto
avvertire
.
Il
vostro
nome
?
Max
Zorn
.
Oggi
Margherita
e
Max
sono
marito
e
moglie
e
Dan
ha
due
padroni
che
lo
adorano
.
StampaPeriodica ,
Per
quell
'
uomo
ho
sacrificato
tutto
,
la
mia
felicità
familiare
,
la
stima
dei
miei
congiunti
e
dei
miei
amici
,
la
considerazione
pubblica
.
Nessuno
fino
ad
oggi
aveva
potuto
sollevare
un
dubbio
sull
'
onestà
di
doña
Juana
Despego
,
gettare
sulla
sua
persona
e
sul
suo
nome
un
'
ombra
.
Ora
non
è
più
così
e
non
me
ne
lagno
.
Di
quello
che
ho
perduto
mi
compensa
largamente
la
gioia
che
questo
amore
mi
dà
.
Amo
e
sono
amata
.
Non
è
la
vita
,
la
vera
vita
questa
?
Ciascuno
ha
le
sue
idee
in
proposito
rispose
,
dopo
un
momento
di
silenzio
,
la
persona
a
cui
doña
Juana
Despego
faceva
il
suo
sfogo
confidenziale
.
Io
la
penso
diversamente
da
te
...
ma
tu
non
hai
figli
e
sei
stata
costretta
ad
unirti
ad
un
uomo
che
non
amavi
...
Ecco
le
tue
scuse
.
Devi
però
riconoscere
,
Carmen
,
che
ho
fatto
dei
grandi
sacrifici
,
per
lui
...
È
vero
e
speriamo
ch
'
egli
li
meriti
da
parte
tua
...
Sta
'
però
in
guardia
,
cara
;
Jorge
Cablado
è
un
artista
e
ha
le
virtù
e
i
difetti
della
sua
classe
.
È
bello
,
giovane
e
ha
il
fascino
della
voce
...
Un
giorno
diventerà
un
grande
tenore
se
non
si
rovina
;
lo
dicono
tutti
i
competenti
.
Ma
è
esposto
a
continue
tentazioni
,
ed
è
tanto
volubile
...
Vuoi
un
consiglio
sincero
,
da
chi
ti
è
proprio
amica
?
...
Non
ti
scaldare
troppo
,
non
ti
fare
soverchie
illusioni
,
legami
come
questi
si
annodano
rapidamente
,
ma
,
spesso
,
con
altrettanta
rapidità
si
sciolgono
...
A
queste
parole
doña
Juana
Despego
si
drizzò
,
rigida
e
pallidissima
,
dinanzi
all
'
amica
A
Jorge
ho
dato
tutto
quello
che
di
più
prezioso
possedevo
,
disse
con
tagliente
freddezza
,
e
l
'
ho
dato
con
l
'
entusiasmo
del
mio
cuore
e
la
dedizione
della
mia
anima
,
gli
sono
fedele
,
e
lo
credo
a
me
fedele
altrettanto
.
Guai
a
lui
se
mi
ingannasse
!
L
'
amica
l
'
afferrò
di
scatto
fra
le
sue
braccia
e
la
strinse
a
sé
.
Cara
,
cara
...
mormorò
Sei
bella
così
,
e
non
so
quale
uomo
potrebbe
non
amarti
...
Per
il
bene
che
ti
voglio
mi
auguro
di
ingannarmi
.
Si
separarono
.
Rimasta
sola
,
doña
Juana
Despego
si
buttò
a
sedere
su
una
poltrona
,
si
prese
il
volto
tra
le
mani
e
ruppe
in
pianto
.
Mi
ha
avvelenata
l
'
anima
quella
donna
,
gettando
nella
mia
fede
il
germe
del
dubbio
...
La
gelosia
!
E
se
fosse
proprio
come
Carmen
mi
ha
detto
?
Jorge
Cablado
però
si
mostrava
così
innamorato
della
bella
dama
la
più
bella
e
corteggiata
di
tutta
Mendoza
che
ella
preferì
abbandonarsi
alle
sue
illusioni
di
prima
.
Qualche
tempo
passò
in
questa
dolce
fiducia
,
quando
una
lettera
anonima
rivelò
a
doña
Juana
la
crudele
verità
:
il
bel
tenore
la
tradiva
,
un
'
altra
donna
era
entrata
nella
sua
vita
;
con
la
forza
di
un
nuovo
amore
o
con
la
fatuità
di
un
capriccio
?
...
Che
importava
?
Ella
si
sentì
crudelmente
offesa
,
umiliata
e
con
l
'
istinto
della
sua
razza
,
che
le
riuniva
nelle
sue
vene
sangue
spagnolo
e
sangue
indiano
,
sentì
germogliare
,
indomabile
,
il
desiderio
della
vendetta
.
La
lettera
anonima
era
precisa
nei
particolari
:
«
Jorge
non
conosce
,
né
ha
mai
conosciuto
,
la
fedeltà
:
in
ogni
città
dove
si
reca
per
cantare
,
miete
nel
campo
femminile
...
Evita
le
avventure
fra
le
belle
compagne
di
scena
,
perché
troppo
compromettenti
;
ma
fuori
!
...
Voi
,
doña
Juana
,
potete
constatarlo
,
recandovi
di
nascosto
a
Conception
,
ove
egli
attualmente
canta
,
e
verificare
i
motivi
delle
sue
visite
in
via
della
Cruz
Roja
»
.
Avuta
la
prova
della
triste
verità
,
doña
Juana
Despego
non
pianse
,
non
si
disperò
,
non
supplicò
.
Attese
.
Jorge
Cablado
ritornò
a
Mendoza
.
Vi
doveva
cantare
,
fra
l
'
altro
,
la
Tosca
.
I
due
si
rividero
,
e
da
entrambe
le
parti
la
finzione
fu
perfetta
;
nessuno
si
sarebbe
mai
accorto
che
l
'
antico
sentimento
profondo
era
morto
fra
loro
.
La
bella
tradita
non
mancò
una
sola
volta
alle
rappresentazioni
.
All
'
ultima
replica
di
Tosca
,
prima
che
lo
spettacolo
incominciasse
,
ella
ricevette
la
misteriosa
visita
di
un
individuo
che
prendeva
ogni
precauzione
per
non
essere
notato
.
Ebbene
?
domandò
all
'
uomo
che
le
compariva
dinanzi
.
-
Tutto
pronto
?
Sì
,
señora
,
i
fucili
,
carichi
a
polvere
,
sono
stati
sostituiti
poco
fa
con
altri
carichi
a
pallottola
,
e
l
'
uomo
che
voi
odiate
cadrà
come
Cavaradossi
,
ma
colpito
da
piombo
autentico
.
Nessuno
sospetta
di
nulla
.
Le
armi
sono
state
inviate
al
teatro
col
pretesto
che
quelle
già
adoperate
si
erano
guastate
e
perciò
dovevano
essere
sostituite
.
Il
custode
,
non
avendo
nessun
motivo
di
sospetto
,
le
ha
ritirate
,
ed
ha
consegnato
in
cambio
quelle
vecchie
.
Tutto
andrà
a
seconda
dei
vostri
desideri
.
Doña
Juana
prese
da
un
forziere
un
pacco
di
biglietti
di
banca
e
li
consegnò
al
misterioso
visitatore
che
ringraziò
e
,
salutando
profondamente
,
si
allontanò
,
con
le
stesse
precauzioni
che
aveva
adoperate
venendo
.
Calma
,
silenziosa
,
decisa
,
la
vendicativa
signora
indossò
il
suo
più
bell
'
abito
da
sera
,
quindi
si
recò
a
teatro
prendendo
posto
nel
suo
palco
.
Lo
spettacolo
si
svolse
senza
alcun
incidente
.
Cavaradossi
cantò
la
celebre
romanza
con
un
'
espressione
ancor
più
appassionata
del
solito
,
e
quando
giunse
il
plotone
di
gendarmi
che
doveva
fucilarlo
,
andò
a
porsi
al
consueto
posto
,
con
la
serenità
di
chi
non
ha
il
minimo
sospetto
.
Osservandolo
,
doña
Juana
,
ebbe
un
attimo
di
commozione
,
e
sentì
una
voce
interna
che
le
diceva
:
«
Impedisci
l
'
orribile
dramma
,
finché
sei
ancora
in
tempo
!
»
.
Ma
la
selvaggia
natura
che
in
lei
sopravviveva
,
l
'
orgoglio
e
l
'
amore
offesi
,
la
voluttà
crudele
della
vendetta
ebbero
il
sopravvento
.
No
,
deve
morire
!
mormorò
a
denti
stretti
.
Ecco
il
momento
atteso
:
i
fucili
si
levano
,
si
abbassano
,
prendono
la
mira
.
Nel
palco
,
doña
Juana
,
livida
in
volto
,
si
ritrae
un
poco
,
comprimendosi
il
cuore
:
le
sembra
che
ella
morrà
,
con
lui
,
con
l
'
uomo
che
tanto
ha
amato
e
odiato
,
uccisa
dal
dolore
e
dal
furore
.
Il
comando
di
morte
è
dato
,
eppure
i
gendarmi
sulla
scena
hanno
un
attimo
di
esitazione
...
Si
direbbe
che
sentano
di
non
dovere
sparare
.
Poi
una
scarica
e
Cavaradossi
cade
,
avanti
,
come
le
altre
sere
,
senza
un
grido
.
Magistralmente
!
Doña
Juana
si
cela
il
volto
nelle
mani
,
mentre
il
sipario
cala
e
l
'
uditorio
prorompe
in
applausi
frenetici
.
Poi
la
tela
si
rialza
.
Doña
Juana
solleva
gli
occhi
e
guarda
.
Jorge
Cablado
è
là
,
ritto
,
sorridente
,
e
s
'
inchina
a
ringraziare
,
dando
la
mano
a
Tosca
.
Che
è
avvenuto
?
...
Una
mano
misteriosa
,
poco
prima
,
aveva
consegnato
al
direttore
di
scena
un
biglietto
con
queste
parole
:
«
Per
carità
,
fate
sparare
in
alto
;
le
armi
sono
cariche
a
palla
,
per
vendetta
contro
Jorge
Cablado
»
.
E
il
direttore
di
scena
aveva
dato
l
'
ordine
in
tempo
.
Doña
Juana
Despego
non
aveva
avuto
la
mano
felice
,
nello
scegliere
il
suo
complice
.
Era
caduta
sopra
un
ammiratore
di
...
Cavaradossi
!
StampaPeriodica ,
Stabilito
da
alcuni
anni
nell
'
Africa
Equatoriale
,
Giovanni
Lauri
abitava
con
la
moglie
e
il
giovane
figlio
Federico
in
una
solitaria
piantagione
,
ove
aveva
costruito
egli
stesso
con
l
'
aiuto
di
alcuni
indigeni
,
una
piccola
casa
usando
i
materiali
che
gli
era
stato
possibile
raccogliere
nei
dintorni
,
tra
il
fango
cretoso
,
i
ciottoli
di
un
fresco
torrente
che
scorreva
poco
lontano
,
e
il
legname
che
la
foresta
abbondantemente
gli
forniva
con
la
infinita
varietà
della
sua
vegetazione
.
La
scelta
del
luogo
gli
era
stata
suggerita
da
una
scoperta
che
aveva
fatto
un
giorno
percorrendo
le
rive
del
piccolo
corso
d
'
acqua
,
nelle
cui
arene
aveva
visto
scintillare
,
sotto
i
raggi
del
sole
,
delle
pagliuzze
d
'
oro
,
indizio
promettente
di
un
lontano
giacimento
aurifero
.
E
'
una
vita
di
sacrificio
,
ed
anche
di
pericoli
che
io
v
'
impongo
conducendovi
con
me
,
aveva
detto
il
brav
'
uomo
alla
moglie
e
al
ragazzo
;
ma
il
miraggio
di
una
probabile
ricchezza
che
io
del
resto
agogno
soprattutto
per
voi
due
,
che
siete
la
mia
gioia
e
lo
scopo
della
mia
esistenza
,
mi
ha
indotto
a
prendere
questa
decisione
e
spero
,
con
l
'
aiuto
del
Cielo
,
che
di
essa
non
avrò
a
pentirmi
.
Io
e
Federico
siamo
lieti
e
orgogliosi
di
dividere
con
te
la
dura
vita
dei
colonizzatori
e
dei
minatori
,
sia
fortunato
o
disgraziato
l
'
esito
di
quanto
tu
intraprendi
,
era
stata
la
risposta
semplice
e
affettuosamente
spontanea
della
brava
donna
.
Ho
avuto
per
un
momento
un
trepido
dubbio
per
il
nostro
figliolo
che
è
ancora
così
giovane
...
ma
egli
ti
assomiglia
tanto
nel
fisico
gagliardo
e
nell
'
animo
audace
,
e
sa
essere
nella
sua
intelligenza
già
così
pronto
e
avveduto
,
che
non
ho
esitato
ad
accogliere
con
piena
fiducia
la
tua
proposta
.
Sei
un
angelo
...
Sono
semplicemente
tua
moglie
,
cioè
una
donna
che
ti
vuol
bene
e
che
ha
fiducia
in
te
.
Se
tu
non
mi
avessi
chiesto
di
seguirti
io
e
il
ragazzo
saremmo
venuti
con
te
di
nostra
volontà
,
senza
neppure
chiederti
dove
ci
avresti
condotti
e
quale
sarebbe
stato
il
nostro
destino
.
Così
nella
dimora
solitaria
della
foresta
equatoriale
la
vita
di
quella
brava
gente
si
svolgeva
felice
e
piena
di
speranze
.
Ogni
giorno
il
Lauri
,
con
due
indigeni
che
avevano
accettato
di
dividere
la
sua
sorte
qualunque
essa
avrebbe
potuto
essere
,
si
recava
ad
esplorare
le
rive
del
torrente
,
a
frugarne
le
sabbie
a
palmo
a
palmo
,
riportando
dall
'
estenuante
lavoro
purtroppo
scarsi
frutti
,
i
quali
tuttavia
erano
sufficienti
a
non
far
perdere
loro
la
fiducia
in
un
successo
che
li
ricompensasse
del
sacrificio
.
La
moglie
e
il
figlio
restavano
ad
attenderlo
nella
casa
.
Ripetutamente
Federico
aveva
supplicato
il
padre
di
condurlo
anche
lui
a
prendere
parte
alle
ricerche
dell
'
oro
,
ma
ne
aveva
sempre
avuto
un
rifiuto
con
parole
che
lo
persuadevano
subito
.
E
chi
resterebbe
a
tener
compagnia
a
tua
madre
,
e
a
difenderla
in
caso
di
bisogno
?
Il
piccolo
uomo
si
era
sentito
inorgoglire
per
quella
missione
di
fiducia
e
non
aveva
insistito
più
oltre
.
La
giornata
volgeva
al
tramonto
.
La
moglie
del
Lauri
stava
preparando
in
cucina
la
cena
e
il
figlio
le
dava
una
mano
ad
aiutarla
,
quando
s
'
udì
alla
porta
chiusa
un
colpo
come
se
qualcuno
avesse
picchiato
.
I
due
si
guardarono
un
po
'
stupiti
,
poi
la
donna
domandò
:
Chi
è
?
Nessuno
risponde
ma
si
ode
un
altro
urto
ancora
più
violento
,
che
fa
scuotere
l
'
uscio
e
torcere
un
poco
il
chiavistello
di
ferro
,
a
cui
già
mancava
qualche
chiodo
.
Mio
Dio
!
esclama
la
donna
.
Chi
mai
può
essere
?
Un
nuovo
forte
colpo
investe
ancora
la
porta
e
fa
saltare
del
tutto
il
chiavistello
ma
il
battente
non
si
schiude
del
tutto
,
poiché
con
un
balzo
improvviso
Federico
si
è
buttato
contro
di
esso
e
puntandovi
le
due
mani
a
braccia
tese
,
coi
muscoli
già
virilmente
formati
turgidi
e
duri
come
corde
,
la
gamba
sinistra
in
avanti
piegata
ad
angolo
,
la
gamba
destra
tesa
indietro
e
puntata
saldamente
sul
pavimento
ineguale
,
la
spinge
resistendo
al
misterioso
assalto
che
fa
impeto
dal
di
fuori
.
Mamma
,
aiutami
...
C
'
è
un
leopardo
!
La
voce
del
ragazzo
non
ha
un
tremito
:
il
suo
volto
è
rosso
per
lo
sforzo
ma
senza
ombra
di
paura
,
i
suoi
occhi
si
volgono
alla
finestra
aperta
,
protetta
da
sbarre
incrociate
di
legno
,
a
guardare
il
sole
che
sta
per
scomparire
.
Mamma
,
aiutami
...
bisogna
resistere
ancora
qualche
minuto
,
forse
non
più
di
cinque
;
poi
verrà
il
babbo
a
salvarci
.
La
donna
,
vincendo
il
terrore
e
l
'
angoscia
da
cui
è
presa
,
si
slancia
a
sua
volta
accanto
al
coraggioso
figlio
cercando
di
fare
appello
alle
forze
che
le
mancano
e
gettando
il
peso
del
corpo
contro
la
porta
che
a
poco
a
poco
sembra
dover
cedere
al
forte
formidabile
nemico
che
vuole
entrare
.
Coraggio
,
mamma
...
il
babbo
sta
per
venire
;
egli
ci
salverà
,
vedrai
.
Dio
ti
ascolti
,
figlio
.
Ne
sono
sicuro
,
sai
.
La
madre
si
sente
presa
da
un
nodo
di
angoscia
,
immaginando
nelle
strane
parole
del
suo
figliolo
una
repentina
aberrazione
mentale
prodotta
dallo
stato
d
'
animo
in
cui
il
suo
coraggioso
atto
lo
ha
gettato
;
ma
nel
guardarlo
con
gli
occhi
che
le
si
gonfiano
di
pianto
lo
scorge
così
pieno
di
risolutezza
e
insieme
di
calma
,
da
sentirsene
tutta
dominata
.
Ma
è
la
fine
.
I
due
assaliti
già
sentono
di
non
potere
più
oltre
resistere
,
quando
uno
dopo
l
'
altro
echeggiano
due
colpi
di
fucile
,
ai
quali
fa
eco
un
urlo
feroce
del
leopardo
che
si
divincola
per
alcuni
istanti
,
poi
si
rovescia
al
suolo
dibattendosi
negli
ultimi
aneliti
dell
'
agonia
.
Marta
...
Federico
...
s
'
ode
gridare
da
fuori
.
Babbo
,
babbo
,
corri
...
Poco
dopo
Giovanni
Lauri
si
precipita
nella
casa
per
stringersi
fra
le
braccia
la
moglie
e
il
figlio
sani
e
salvi
.
Ma
dimmi
,
Federico
domanda
poi
la
madre
rinfrancata
ormai
e
sorridente
,
come
hai
potuto
calcolare
con
tanta
precisione
il
tempo
in
cui
sarebbe
ritornato
il
babbo
a
salvarci
?
È
molto
semplice
,
mamma
;
dai
minuti
che
il
sole
metteva
a
tramontare
del
tutto
,
ben
sapendo
che
il
babbo
ritorna
sempre
a
casa
prima
che
scendano
le
tenebre
,
poiché
qui
,
come
sai
,
la
notte
cala
più
rapidamente
che
altrove
.
Bastava
quindi
opporre
al
leopardo
una
resistenza
di
pochi
minuti
,
non
più
di
cinque
,
ed
io
mi
sentivo
la
forza
di
poterlo
fare
,
col
tuo
aiuto
.
Giovanni
Lauri
prese
fra
le
sue
braccia
la
testa
del
figlio
e
stampò
sulla
sua
fronte
un
forte
bacio
.
Così
ti
ho
sognato
;
e
benedico
il
Cielo
di
avermi
esaudito
.
Fra
pochi
giorni
lasceremo
questo
luogo
,
per
trasferirci
altrove
.
Abbiamo
trovato
il
giacimento
d
'
oro
!