ProsaGiuridica ,
LIBRO
I
DEI
REATI
IN
GENERALE
TITOLO
I
DELLA
LEGGE
PENALE
1
Reati
e
pene
:
disposizione
espressa
di
legge
Nessuno
può
essere
punito
per
un
fatto
che
non
sia
espressamente
preveduto
come
reato
dalla
legge
né
con
pene
che
non
siano
da
essa
stabilite
.
2
Successione
di
leggi
penali
Nessuno
può
essere
punito
per
un
fatto
che
,
secondo
la
legge
del
tempo
in
cui
fu
commesso
,
non
costituiva
reato
.
Nessuno
può
essere
punito
per
un
fatto
che
,
secondo
una
legge
posteriore
,
non
costituisce
reato
;
e
,
se
vi
è
stata
condanna
,
ne
cessano
l
esecuzione
e
gli
effetti
penali
.
Se
la
legge
del
tempo
in
cui
fu
commesso
il
reato
e
le
posteriori
sono
diverse
,
si
applica
quella
le
cui
disposizioni
sono
più
favorevoli
al
reo
,
salvo
che
sia
stata
pronunciata
sentenza
irrevocabile
.
Se
si
tratta
di
leggi
eccezionali
o
temporanee
,
non
si
applicano
le
disposizioni
dei
capoversi
precedenti
.
Le
disposizioni
di
questo
articolo
si
applicano
altresì
nei
casi
di
decadenza
e
di
mancata
ratifica
di
un
decreto
-
legge
e
nel
caso
di
un
decreto
-
legge
convertito
in
legge
con
emendamenti
3
Obbligatorietà
della
legge
penale
La
legge
penale
italiana
obbliga
tutti
coloro
che
,
cittadini
o
stranieri
,
si
trovano
nel
territorio
dello
Stato
,
salve
le
eccezioni
stabilite
dal
diritto
pubblico
interno
o
dal
diritto
internazionale
.
La
legge
penale
italiana
obbliga
altresì
tutti
coloro
che
,
cittadini
o
stranieri
,
si
trovano
all
estero
,
ma
limitatamente
ai
casi
stabiliti
dalla
legge
medesima
o
dal
diritto
internazionale
.
4
Cittadino
italiano
.
Territorio
dello
Stato
Agli
effetti
della
legge
penale
,
sono
considerati
cittadini
italiani
i
cittadini
delle
colonie
,
i
sudditi
coloniali
,
gli
appartenenti
per
origine
o
per
elezione
ai
luoghi
soggetti
alla
sovranità
dello
Stato
e
gli
apolidi
residenti
nel
territorio
dello
Stato
.
Agli
effetti
della
legge
penale
,
è
territorio
dello
Stato
il
territorio
della
Repubblica
quello
delle
colonie
e
ogni
altro
luogo
soggetto
alla
sovranità
dello
Stato
.
Le
navi
e
gli
aeromobili
italiani
sono
considerati
come
territorio
dello
Stato
,
ovunque
si
trovino
,
salvo
che
siano
soggetti
,
secondo
il
diritto
internazionale
,
a
una
legge
territoriale
straniera
.
5
Ignoranza
della
legge
penale
Nessuno
può
invocare
a
propria
scusa
l
ignoranza
della
legge
penale
.
6
Reati
commessi
nel
territorio
dello
Stato
Chiunque
commette
un
reato
nel
territorio
dello
Stato
è
punito
secondo
la
legge
italiana
.
Il
reato
si
considera
commesso
nel
territorio
dello
Stato
,
quando
l
azione
o
l
omissione
,
che
lo
costituisce
,
è
ivi
avvenuta
in
tutto
o
in
parte
,
ovvero
si
è
ivi
verificato
l
evento
che
è
la
conseguenza
dell
azione
od
omissione
.
7
Reati
commessi
all
estero
È
punito
secondo
la
legge
italiana
il
cittadino
o
lo
straniero
che
commette
in
territorio
estero
taluno
dei
seguenti
reati
:
1
)
delitti
contro
la
personalità
dello
Stato
;
2
)
delitti
di
contraffazione
del
sigillo
dello
Stato
e
di
uso
di
tale
sigillo
contraffatto
;
3
)
delitti
di
falsità
in
monete
aventi
corso
legale
nel
territorio
dello
Stato
,
o
in
valori
di
bollo
o
in
carte
di
pubblico
credito
italiano
;
4
)
delitti
commessi
da
pubblici
ufficiali
a
servizio
dello
Stato
,
abusando
dei
poteri
o
violando
i
doveri
inerenti
alle
loro
funzioni
;
5
)
ogni
altro
reato
per
il
quale
speciali
disposizioni
di
legge
o
convenzioni
internazionali
stabiliscono
l
applicabilità
della
legge
penale
italiana
.
8
Delitto
politico
commesso
all
estero
Il
cittadino
o
lo
straniero
,
che
commette
in
territorio
estero
un
delitto
politico
non
compreso
tra
quelli
indicati
nel
numero
1
dell
articolo
precedente
,
è
punito
secondo
la
legge
italiana
,
a
richiesta
del
Ministro
della
Giustizia
Se
si
tratta
di
delitto
punibile
a
querela
della
persona
offesa
,
occorre
,
oltre
tale
richiesta
,
anche
la
querela
.
Agli
effetti
della
legge
penale
,
è
delitto
politico
ogni
delitto
,
che
offende
un
interesse
politico
dello
Stato
,
ovvero
un
diritto
politico
del
cittadino
.
È
altresì
considerato
delitto
politico
il
delitto
comune
determinato
,
in
tutto
o
in
parte
,
da
motivi
politici
.
9
Delitto
comune
del
cittadino
all
estero
Il
cittadino
,
che
,
fuori
dei
casi
indicati
nei
due
articoli
precedenti
,
commette
in
territorio
estero
un
delitto
per
il
quale
la
legge
italiana
stabilisce
(
la
pena
di
morte
o
)
l
ergastolo
,
o
la
reclusione
non
inferiore
nel
minimo
a
tre
anni
,
è
punito
secondo
la
legge
medesima
,
sempre
che
si
trovi
nel
territorio
dello
Stato
.
Se
si
tratta
di
delitto
per
il
quale
è
stabilita
una
pena
restrittiva
della
libertà
personale
di
minore
durata
,
il
colpevole
è
punito
a
richiesta
del
Ministro
della
Giustizia
,
ovvero
a
istanza
o
a
querela
della
persona
offesa
.
Nei
casi
preveduti
dalle
disposizioni
precedenti
,
qualora
si
tratti
di
uno
Stato
straniero
,
il
colpevole
è
punito
a
richiesta
del
Ministro
della
Giustizia
,
sempre
che
la
estradizione
di
lui
non
sia
stata
conceduta
,
ovvero
non
sia
stata
accettata
dal
Governo
dello
Stato
in
cui
egli
ha
commesso
il
delitto
.
10
Delitto
comune
dello
straniero
all
estero
Lo
straniero
,
che
,
fuori
dei
casi
indicati
negli
artt
.
7
e
8
,
commette
in
territorio
estero
,
a
danno
dello
Stato
o
di
un
cittadino
,
un
delitto
per
il
quale
la
legge
italiana
stabilisce
(
la
pena
di
morte
o
)
l
ergastolo
,
o
la
reclusione
non
inferiore
nel
minimo
a
un
anno
,
è
punito
secondo
la
legge
medesima
,
sempre
che
si
trovi
nel
territorio
dello
Stato
,
e
vi
sia
richiesta
del
Ministro
della
Giustizia
,
ovvero
istanza
o
querela
della
persona
offesa
.
Se
il
delitto
è
commesso
a
danno
di
uno
Stato
estero
o
di
uno
straniero
,
il
colpevole
è
punito
secondo
la
legge
italiana
,
a
richiesta
del
Ministro
della
Giustizia
,
sempre
che
:
1
)
si
trovi
nel
territorio
dello
Stato
;
2
)
si
tratti
di
delitto
per
il
quale
è
stabilita
la
pena
(
di
morte
o
)
dell
ergastolo
,
ovvero
della
reclusione
non
inferiore
nel
minimo
a
tre
anni
;
3
)
l
estradizione
)
di
lui
non
sia
stata
conceduta
,
ovvero
non
sia
stata
accettata
dal
Governo
dello
Stato
in
cui
egli
ha
commesso
il
delitto
,
o
da
quello
dello
Stato
a
cui
egli
appartiene
.
11
Rinnovamento
del
giudizio
Nel
caso
indicato
nell
art
.
6
,
il
cittadino
o
lo
straniero
è
giudicato
nello
Stato
,
anche
se
sia
stato
giudicato
all
estero
.
Nei
casi
indicati
negli
artt
.
7
,
8
,
9
e
10
,
il
cittadino
o
lo
straniero
,
che
sia
stato
giudicato
all
estero
,
è
giudicato
nuovamente
nello
Stato
,
qualora
il
Ministro
della
Giustizia
ne
faccia
richiesta
.
12
Riconoscimento
delle
sentenze
penali
straniere
Alla
sentenza
penale
straniera
pronunciata
per
un
delitto
può
essere
dato
riconoscimento
:
1
)
per
stabilire
la
recidiva
o
un
altro
effetto
penale
della
condanna
,
ovvero
per
dichiarare
l
abitualità
o
la
professionalità
nel
reato
o
la
tendenza
a
delinquere
;
2
)
quando
la
condanna
importerebbe
,
secondo
la
legge
italiana
,
una
pena
accessoria
3
)
quando
,
secondo
la
legge
italiana
,
si
dovrebbe
sottoporre
la
persona
condannata
o
prosciolta
,
che
si
trova
nel
territorio
dello
Stato
,
a
misure
di
sicurezza
personali
;
4
)
quando
la
sentenza
straniera
porta
condanna
alle
restituzioni
o
al
risarcimento
del
danno
,
ovvero
deve
,
comunque
esser
fatta
valere
in
giudizio
nel
territorio
dello
Stato
agli
effetti
delle
restituzioni
o
del
risarcimento
del
danno
o
ad
altri
effetti
civili
.
Per
farsi
luogo
al
riconoscimento
,
la
sentenza
deve
essere
stata
pronunciata
dall
Autorità
giudiziaria
di
uno
Stato
estero
col
quale
esiste
trattato
di
estradizione
.
Se
questo
non
esiste
,
la
sentenza
estera
può
essere
egualmente
ammessa
a
riconoscimento
nello
Stato
,
qualora
il
Ministro
della
Giustizia
ne
faccia
richiesta
.
Tale
richiesta
non
occorre
se
viene
fatta
istanza
per
il
riconoscimento
agli
effetti
indicati
nel
n
.
4
.
13
Estradizione
L
estradizione
è
regolata
dalla
legge
penale
italiana
,
dalle
convenzioni
e
dagli
usi
internazionali
.
L
estradizione
non
è
ammessa
,
se
il
fatto
che
forma
oggetto
della
domanda
di
estradizione
,
non
è
preveduto
come
reato
dalla
legge
italiana
e
dalla
legge
straniera
.
L
estradizione
può
essere
conceduta
od
offerta
,
anche
per
reati
non
preveduti
nelle
convenzioni
internazionali
,
purché
queste
non
ne
facciano
espresso
divieto
.
Non
è
ammessa
l
estradizione
del
cittadino
,
salvo
che
sia
espressamente
consentita
nelle
convenzioni
internazionali
.
14
Computo
e
decorrenza
dei
termini
Quando
la
legge
penale
fa
dipendere
un
effetto
giuridico
dal
decorso
del
tempo
,
per
il
computo
di
questo
si
osserva
il
calendario
comune
.
Ogni
qual
volta
la
legge
penale
stabilisce
un
termine
per
il
verificarsi
di
un
effetto
giuridico
,
il
giorno
della
decorrenza
non
è
computato
nel
termine
.
15
Materia
regolata
da
più
leggi
penali
o
da
più
disposizioni
della
medesima
legge
penale
Quando
più
leggi
penali
o
più
disposizioni
della
medesima
legge
penale
regolano
la
stessa
materia
,
la
legge
o
la
disposizione
di
legge
speciale
deroga
alla
legge
o
alla
disposizione
di
legge
generale
,
salvo
che
sia
altrimenti
stabilito
.
16
Leggi
penali
speciali
Le
disposizioni
di
questo
codice
si
applicano
anche
alle
materie
regolate
da
altre
leggi
penali
,
in
quanto
non
sia
da
queste
stabilito
altrimenti
.
TITOLO
II
DELLE
PENE
CAPO
I
DELLE
SPECIE
DI
PENE
,
IN
GENERALE
17
Pene
principali
:
specie
Le
pene
principali
stabilite
per
i
delitti
sono
:
1
)
la
morte
;
2
)
l
ergastolo
;
3
)
la
reclusione
;
4
)
la
multa
.
Le
pene
principali
stabilite
per
le
contravvenzioni
(
5
,
6
coord
.
)
sono
:
1
)
l
arresto
;
2
)
l
ammenda
.
18
Denominazione
e
classificazione
delle
pene
principali
Sotto
la
denominazione
di
pene
detentive
o
restrittive
della
libertà
personale
la
legge
comprende
:
l
ergastolo
,
la
reclusione
e
l
arresto
.
Sotto
la
denominazione
di
pene
pecuniarie
la
legge
comprende
:
la
multa
e
l
ammenda
.
19
Pene
accessorie
:
specie
Le
pene
accessorie
per
i
delitti
sono
:
1
)
l
interdizione
dai
pubblici
uffici
;
2
)
l
interdizione
da
una
professione
o
da
un
arte
;
3
)
l
interdizione
legale
;
4
)
l
interdizione
dagli
uffici
direttivi
delle
persone
giuridiche
e
delle
imprese
;
5
)
l
incapacità
di
contrattare
con
la
pubblica
amministrazione
;
5-bis
)
l
'
estinzione
del
rapporto
di
impiego
o
di
lavoro
;
6
)
la
decadenza
o
la
sospensione
dall
esercizio
della
potestà
dei
genitori
.
Le
pene
accessorie
per
le
contravvenzioni
sono
:
1
)
la
sospensione
dall
esercizio
di
una
professione
o
di
un
arte
;
2
)
la
sospensione
dagli
uffici
direttivi
delle
persone
giuridiche
e
delle
imprese
.
Pena
accessoria
comune
ai
delitti
e
alle
contravvenzioni
è
la
pubblicazione
della
sentenza
penale
di
condanna
.
La
legge
penale
determina
gli
altri
casi
in
cui
pene
accessorie
stabilite
per
i
delitti
sono
comuni
alle
contravvenzioni
.
20
Pene
principali
e
accessorie
Le
pene
principali
sono
inflitte
dal
giudice
con
sentenza
di
condanna
;
quelle
accessorie
conseguono
di
diritto
alla
condanna
,
come
effetti
penali
di
essa
.
CAPO
II
DELLE
PENE
PRINCIPALI
,
IN
PARTICOLARE
21
Pena
di
morte
22
Ergastolo
La
pena
dell
ergastolo
è
perpetua
,
ed
è
scontata
in
uno
degli
stabilimenti
a
ciò
destinati
,
con
l
obbligo
del
lavoro
e
con
l
isolamento
notturno
.
Il
condannato
all
ergastolo
può
essere
ammesso
al
lavoro
all
aperto
.
23
Reclusione
La
pena
della
reclusione
si
estende
da
quindici
giorni
a
ventiquattro
anni
,
ed
è
scontata
in
uno
degli
stabilimenti
a
ciò
destinati
,
con
l
obbligo
del
lavoro
e
con
l
isolamento
notturno
.
Il
condannato
alla
reclusione
,
che
ha
scontato
almeno
un
anno
della
pena
,
può
essere
ammesso
al
lavoro
all
aperto
.
Sono
applicabili
alla
pena
della
reclusione
le
disposizioni
degli
ultimi
due
capoversi
dell
articolo
precedente
.
24
Multa
La
pena
della
multa
consiste
nel
pagamento
allo
Stato
di
una
somma
.
Per
i
delitti
determinati
da
motivi
di
lucro
,
se
la
legge
stabilisce
soltanto
la
pena
della
reclusione
,
il
giudice
può
aggiungere
la
multa
..
25
Arresto
La
pena
dell
arresto
si
estende
da
cinque
giorni
a
tre
anni
,
ed
è
scontata
in
uno
degli
istituti
a
ciò
destinati
o
in
sezioni
speciali
degli
stabilimenti
di
reclusione
,
con
l
obbligo
del
lavoro
e
con
l
isolamento
notturno
(
64
,
66
,
78
,
136
)
.
Il
condannato
all
arresto
può
essere
addetto
a
lavori
anche
diversi
da
quelli
organizzati
nell
istituto
,
avuto
riguardo
alle
sue
attitudini
e
alle
sue
precedenti
occupazioni
.
26
Ammenda
La
pena
dell
ammenda
consiste
nel
pagamento
allo
Stato
di
una
somma
.
27
Pene
pecuniarie
fisse
e
proporzionali
La
legge
determina
i
casi
nei
quali
le
pene
pecuniarie
sono
fisse
e
quelli
in
cui
sono
proporzionali
.
Le
pene
pecuniarie
proporzionali
non
hanno
limite
massimo
.
CAPO
III
DELLE
PENE
ACCESSORIE
,
IN
PARTICOLARE
28
Interdizione
dai
pubblici
uffici
L
interdizione
dai
pubblici
uffici
è
perpetua
o
temporanea
.
L
interdizione
perpetua
dai
pubblici
uffici
,
salvo
che
dalla
legge
sia
altrimenti
disposto
,
priva
il
condannato
:
1
)
del
diritto
di
elettorato
o
di
eleggibilità
in
qualsiasi
comizio
elettorale
,
e
di
ogni
altro
diritto
politico
;
2
)
di
ogni
pubblico
ufficio
,
di
ogni
incarico
non
obbligatorio
di
pubblico
servizio
,
e
della
qualità
ad
essi
inerente
di
pubblico
ufficiale
o
d
incaricato
di
pubblico
servizio
;
3
)
dell
ufficio
di
tutore
o
di
curatore
,
anche
provvisorio
,
e
di
ogni
altro
ufficio
attinente
alla
tutela
o
alla
cura
;
4
)
dei
gradi
e
delle
dignità
accademiche
dei
titoli
,
delle
decorazioni
o
di
altre
pubbliche
insegne
onorifiche
;
5
)
degli
stipendi
,
delle
pensioni
e
degli
assegni
che
siano
a
carico
dello
Stato
o
di
un
altro
ente
pubblico
;
6
)
di
ogni
diritto
onorifico
,
inerente
a
qualunque
degli
uffici
,
servizi
,
gradi
o
titoli
e
delle
qualità
,
dignità
e
decorazioni
indicati
nei
numeri
precedenti
;
7
)
della
capacità
di
assumere
o
di
acquistare
qualsiasi
diritto
,
ufficio
,
servizio
,
qualità
,
grado
,
titolo
,
dignità
,
decorazione
e
insegna
onorifica
,
indicati
nei
numeri
precedenti
.
L
interdizione
temporanea
priva
il
condannato
della
capacità
di
acquistare
o
di
esercitare
o
di
godere
,
durante
l
interdizione
,
i
predetti
diritti
,
uffici
,
servizi
,
qualità
,
gradi
,
titoli
e
onorificenze
.
Essa
non
può
avere
una
durata
inferiore
a
un
anno
,
né
superiore
a
cinque
.
La
legge
determina
i
casi
nei
quali
l
interdizione
dai
pubblici
uffici
è
limitata
ad
alcuni
di
questi
.
29
Casi
nei
quali
alla
condanna
consegue
l
interdizione
dai
pubblici
uffici
La
condanna
all
ergastolo
e
la
condanna
alla
reclusione
per
un
tempo
non
inferiore
a
cinque
anni
importano
l
interdizione
perpetua
del
condannato
dai
pubblici
uffici
;
e
la
condanna
alla
reclusione
per
un
tempo
non
inferiore
a
tre
anni
importa
l
interdizione
dai
pubblici
uffici
per
la
durata
di
anni
cinque
.
La
dichiarazione
di
abitualità
o
di
professionalità
nel
delitto
,
ovvero
di
tendenza
a
delinquere
importa
l
interdizione
perpetua
dai
pubblici
uffici
.
30
Interdizione
da
una
professione
o
da
un
arte
L
interdizione
da
una
professione
o
da
un
arte
priva
il
condannato
della
capacità
di
esercitare
,
durante
l
interdizione
,
una
professione
,
arte
,
industria
,
o
un
commercio
o
mestiere
,
per
cui
è
richiesto
uno
speciale
permesso
o
una
speciale
abilitazione
,
autorizzazione
o
licenza
dell
Autorità
e
importa
la
decadenza
dal
permesso
o
dall
abilitazione
,
autorizzazione
,
o
licenza
anzidetti
.
L
interdizione
da
una
professione
o
da
un
arte
non
può
avere
una
durata
inferiore
a
un
mese
,
né
superiore
a
cinque
anni
,
salvi
i
casi
espressamente
stabiliti
dalla
legge
.
31
Condanna
per
delitti
commessi
con
abuso
di
un
pubblico
ufficio
o
di
una
professione
o
di
un
arte
.
Interdizione
Ogni
condanna
per
delitti
commessi
con
l
abuso
dei
poteri
,
o
con
la
violazione
dei
doveri
inerenti
a
una
pubblica
funzione
,
o
ad
un
pubblico
servizio
,
o
a
taluno
degli
uffici
indicati
nel
n
.
3
)
dell
art
.
28
,
ovvero
con
l
abuso
di
una
professione
,
arte
,
industria
,
o
di
un
commercio
o
mestiere
,
o
con
la
violazione
dei
doveri
a
essi
inerenti
,
importa
la
interdizione
temporanea
dai
pubblici
uffici
o
dalla
professione
,
arte
,
industria
,
o
dal
commercio
o
mestiere
.
32
Interdizione
legale
Il
condannato
all
ergastolo
è
in
stato
di
interdizione
legale
.
La
condanna
all
ergastolo
importa
anche
la
decadenza
dalla
potestà
dei
genitori
.
Il
condannato
alla
reclusione
per
un
tempo
non
inferiore
a
cinque
anni
è
,
durante
la
pena
,
in
stato
di
interdizione
legale
;
la
condanna
produce
altresì
,
durante
la
pena
,
la
sospensione
dall
esercizio
della
potestà
dei
genitori
,
salvo
che
il
giudice
disponga
altrimenti
.
Alla
interdizione
legale
si
applicano
,
per
ciò
che
concerne
la
disponibilità
e
l
amministrazione
dei
beni
,
nonché
la
rappresentanza
negli
atti
ad
esse
relativi
,
le
norme
della
legge
civile
sulla
interdizione
giudiziale
.
32-bis
Interdizione
temporanea
dagli
uffici
direttivi
delle
persone
giuridiche
e
delle
imprese
L
interdizione
dagli
uffici
direttivi
delle
persone
giuridiche
e
delle
imprese
priva
il
condannato
della
capacità
di
esercitare
,
durante
l
interdizione
,
l
ufficio
di
amministratore
,
sindaco
,
liquidatore
e
direttore
generale
nonché
ogni
altro
ufficio
con
potere
di
rappresentanza
della
persona
giuridica
o
dell
imprenditore
.
Essa
consegue
ad
ogni
condanna
alla
reclusione
non
inferiore
a
sei
mesi
per
delitti
commessi
con
abuso
dei
poteri
o
violazione
dei
doveri
inerenti
all
ufficio
.
32-ter
Incapacità
di
contrattare
con
la
pubblica
amministrazione
L
incapacità
di
contrattare
con
la
pubblica
amministrazione
importa
il
divieto
di
concludere
contratti
con
la
pubblica
amministrazione
,
salvo
che
per
ottenere
le
prestazioni
di
un
pubblico
servizio
.
Essa
non
può
avere
durata
inferiore
ad
un
anno
né
superiore
a
tre
anni
.
32-quater
Casi
nei
quali
alla
condanna
consegue
l
incapacità
di
contrattare
con
la
pubblica
amministrazione
Ogni
condanna
per
i
delitti
previsti
dagli
artt
.
316-bis
,
316-ter
,
317
,
318
,
319
,
319-bis
,
320
,
321
,
322
,
322-bis
,
353
,
355
,
356
,
416
,
416-bis
,
437
,
501
,
501-bis
,
640
,
n
.
1
)
del
secondo
comma
,
640-bis
,
644
,
commessi
in
danno
o
in
vantaggio
di
un
attività
imprenditoriale
o
comunque
in
relazione
ad
essa
importa
l
incapacità
di
contrattare
con
la
pubblica
amministrazione
.
32-quinquies
Casi
nei
quali
alla
condanna
consegue
l
'
estinzione
del
rapporto
di
lavoro
o
di
impiego
.
Salvo
quanto
previsto
dagli
articoli
29
e
31
,
la
condanna
alla
reclusione
per
un
tempo
non
inferiore
a
tre
anni
per
i
delitti
di
cui
agli
articoli
314
,
primo
comma
,
317
,
318
,
319
,
319-ter
e
320
importa
altresì
l
'
estinzione
del
rapporto
di
lavoro
o
di
impiego
nei
confronti
del
dipendente
di
amministrazioni
od
enti
pubblici
ovvero
di
enti
a
prevalente
partecipazione
pubblica
.
33
Condanna
per
delitto
colposo
Le
disposizioni
dell
art
.
29
e
del
secondo
capoverso
dell
art
.
32
non
si
applicano
nel
caso
di
condanna
per
delitto
colposo
.
Le
disposizioni
dell
art
.
31
non
si
applicano
nel
caso
di
condanna
per
delitto
colposo
,
se
la
pena
inflitta
è
inferiore
a
tre
anni
di
reclusione
,
o
se
è
inflitta
soltanto
una
pena
pecuniaria
.
34
Decadenza
dalla
potestà
dei
genitori
e
sospensione
dall
esercizio
di
essa
La
legge
determina
i
casi
nei
quali
la
condanna
importa
la
decadenza
dalla
potestà
dei
genitori
.
La
condanna
per
delitti
commessi
con
abuso
della
potestà
dei
genitori
importa
la
sospensione
dall
esercizio
di
essa
per
un
periodo
di
tempo
pari
al
doppio
della
pena
inflitta
.
La
decadenza
dalla
potestà
dei
genitori
importa
anche
la
privazione
di
ogni
diritto
che
ai
genitore
spetti
sui
beni
del
figlio
in
forza
della
potestà
.
La
sospensione
dall
esercizio
della
potestà
dei
genitori
importa
anche
l
incapacità
di
esercitare
,
durante
la
sospensione
,
qualsiasi
diritto
che
al
genitore
spetti
sui
beni
del
figlio
,
in
base
alle
norme
del
Codice
Civile
.
Nelle
ipotesi
previste
dai
commi
precedenti
,
quando
sia
concessa
la
sospensione
condizionale
della
pena
,
gli
atti
del
procedimento
vengono
trasmessi
al
tribunale
dei
minorenni
,
che
assume
i
provvedimenti
più
opportuni
nell
interesse
dei
minori
.
35
Sospensione
dall
esercizio
di
una
professione
o
di
un
arte
La
sospensione
dall
esercizio
di
una
professione
o
di
un
arte
priva
il
condannato
della
capacità
di
esercitare
,
durante
la
sospensione
,
una
professione
,
arte
,
industria
,
o
un
commercio
o
mestiere
,
per
i
quali
è
richiesto
uno
speciale
permesso
o
una
speciale
abilitazione
,
autorizzazione
o
licenza
dell
Autorità
.
La
sospensione
dall
esercizio
di
una
professione
o
di
un
arte
non
può
avere
una
durata
inferiore
a
quindici
giorni
,
né
superiore
a
due
anni
.
Essa
con
consegue
a
ogni
condanna
per
contravvenzione
,
che
sia
commessa
con
abuso
della
professione
,
arte
,
industria
,
o
del
commercio
o
mestiere
,
ovvero
con
violazione
dei
doveri
ed
essi
inerenti
,
quando
la
pena
inflitta
non
è
inferiore
a
un
anno
d
arresto
.
35-bis
Sospensione
dall
esercizio
degli
uffici
direttivi
delle
persone
giuridiche
e
delle
imprese
La
sospensione
dall
esercizio
degli
uffici
direttivi
delle
persone
giuridiche
e
delle
imprese
priva
il
condannato
della
capacità
di
esercitare
,
durante
la
sospensione
,
l
ufficio
di
amministratore
,
sindaco
,
liquidatore
e
direttore
generale
,
nonché
ogni
altro
ufficio
con
poteri
di
rappresentanza
della
persona
giuridica
o
dell
imprenditore
.
Essa
non
può
avere
una
durata
inferiore
a
quindici
giorni
né
superiore
a
due
anni
e
consegue
ad
ogni
condanna
all
arresto
per
contravvenzioni
commesse
con
abuso
dei
poteri
o
violazione
dei
doveri
inerenti
all
ufficio
.
36
Pubblicazione
della
sentenza
penale
di
condanna
La
sentenza
di
condanna
(
alla
pena
di
morte
o
)
all
ergastolo
è
pubblicata
mediante
affissione
nel
Comune
ove
è
stata
pronunciata
,
in
quello
ove
il
delitto
fu
commesso
,
e
in
quello
ove
il
condannato
aveva
l
ultima
residenza
.
La
sentenza
di
condanna
è
inoltre
pubblicata
,
per
una
sola
volta
,
in
uno
o
più
giornali
designati
dai
giudice
.
La
pubblicazione
è
fatta
per
estratto
,
salvo
che
il
giudice
disponga
la
pubblicazione
per
intero
;
essa
è
eseguita
d
ufficio
e
a
spese
del
condannato
.
La
legge
determina
gli
altri
casi
(
165
,
186
,
347
,
448
,
475
,
498
,
501-bis
,
518
,
722
,
727
)
nei
quali
la
sentenza
di
condanna
deve
essere
pubblicata
.
In
tali
casi
la
pubblicazione
ha
luogo
nei
modi
stabiliti
nei
due
capoversi
precedenti
.
37
Pene
accessorie
temporanee
:
durata
Quando
la
legge
stabilisce
che
la
condanna
importa
una
pena
accessoria
temporanea
,
e
la
durata
di
questa
non
è
espressamente
determinata
,
la
pena
accessoria
ha
una
durata
eguale
a
quella
della
pena
principale
inflitta
,
o
che
dovrebbe
scontarsi
,
nel
caso
di
conversione
,
per
insolvibilità
del
condannato
.
Tuttavia
,
in
nessun
caso
essa
può
oltrepassare
il
limite
minimo
e
quello
massimo
stabiliti
per
ciascuna
specie
di
pena
accessoria
.
38
Condizione
giuridica
del
condannato
alla
pena
di
morte
Il
condannato
alla
pena
di
morte
é
equiparato
al
condannato
all
ergastolo
,
per
quanto
riguarda
la
sua
condizione
giuridica
.
TITOLO
III
DEL
REATO
CAPO
I
DEL
REATO
CONSUMATO
E
TENTATO
39
Reato
:
distinzione
fra
delitti
e
contravvenzioni
I
reati
si
distinguono
in
delitti
e
contravvenzioni
,
secondo
la
diversa
specie
delle
pene
per
essi
rispettivamente
stabilite
da
questo
Codice
.
40
Rapporto
di
causalità
Nessuno
può
essere
punito
per
un
fatto
preveduto
dalla
legge
come
reato
,
se
l
evento
dannoso
o
pericoloso
,
da
cui
dipende
la
esistenza
del
reato
,
non
è
conseguenza
della
sua
azione
od
omissione
.
Non
impedire
un
evento
,
che
si
ha
l
obbligo
giuridico
di
impedire
,
equivale
e
cagionarlo
.
41
Concorso
di
cause
Il
concorso
di
cause
preesistenti
o
simultanee
o
sopravvenute
,
anche
se
indipendenti
dall
azione
od
omissione
del
colpevole
,
non
esclude
il
rapporto
di
causalità
fra
l
azione
od
omissione
e
l
evento
.
Le
cause
sopravvenute
escludono
il
rapporto
di
causalità
quando
siano
state
da
sole
sufficienti
a
determinare
l
evento
.
In
tal
caso
,
se
l
azione
od
omissione
precedentemente
commessa
costituisce
per
sé
un
reato
,
si
applica
la
pena
per
questo
stabilita
.
Le
disposizioni
precedenti
si
applicano
anche
quando
la
causa
preesistente
o
simultanea
o
sopravvenuta
consiste
nel
fatto
illecito
altrui
.
42
Responsabilità
per
dolo
o
per
colpa
o
per
delitto
preterintenzionale
.
Responsabilità
obiettiva
Nessuno
può
essere
punito
per
una
azione
od
omissione
preveduta
dalla
legge
come
reato
,
se
non
l
ha
commessa
con
coscienza
e
volontà
.
Nessuno
può
essere
punito
per
un
fatto
preveduto
dalla
legge
come
delitto
,
se
non
l
ha
commesso
con
dolo
,
salvi
i
casi
di
delitto
preterintenzionale
o
colposo
espressamente
preveduti
dalla
legge
.
La
legge
determina
i
casi
nei
quali
l
evento
è
posto
altrimenti
a
carico
dell
agente
,
come
conseguenza
della
sua
azione
od
omissione
.
Nelle
contravvenzioni
ciascuno
risponde
della
propria
azione
od
omissione
cosciente
e
volontaria
,
sia
essa
dolosa
o
colposa
.
43
Elemento
psicologico
del
reato
Il
delitto
:
è
doloso
,
o
secondo
l
intenzione
,
quando
l
evento
dannoso
o
pericoloso
,
che
è
il
risultato
dell
azione
od
omissione
e
da
cui
la
legge
fa
dipendere
l
esistenza
del
delitto
,
è
dall
agente
preveduto
e
voluto
come
conseguenza
della
propria
azione
od
omissione
;
è
preterintenzionale
,
o
oltre
l
intenzione
,
quando
dall
azione
od
omissione
deriva
un
evento
dannoso
o
pericoloso
più
grave
di
quello
voluto
dall
agente
;
è
colposo
,
o
contro
l
intenzione
,
quando
l
evento
,
anche
se
preveduto
,
non
è
voluto
dall
agente
e
si
verifica
a
causa
di
negligenza
o
imprudenza
o
imperizia
,
ovvero
per
inosservanza
di
leggi
,
regolamenti
,
ordini
o
discipline
.
La
distinzione
tra
reato
doloso
e
reato
colposo
,
stabilita
da
questo
articolo
per
i
delitti
,
si
applica
altresì
alle
contravvenzioni
,
ogni
qualvolta
per
queste
la
legge
penale
faccia
dipendere
da
tale
distinzione
un
qualsiasi
effetto
giuridico
.
44
Condizione
obiettiva
di
punibilità
Quando
,
per
la
punibilità
del
reato
,
la
legge
richiede
il
verificarsi
di
una
condizione
,
il
colpevole
risponde
del
reato
,
anche
se
l
evento
,
da
cui
dipende
il
verificarsi
della
condizione
,
non
è
da
lui
voluto
.
45
Caso
fortuito
o
forza
maggiore
Non
è
punibile
chi
ha
commesso
il
fatto
per
caso
fortuito
o
per
forza
maggiore
.
46
Costringimento
fisico
Non
è
punibile
chi
ha
commesso
il
fatto
per
esservi
stato
da
altri
costretto
,
mediante
violenza
fisica
alla
quale
non
poteva
resistere
o
comunque
sottrarsi
.
In
tal
caso
,
del
fatto
commesso
dalla
persona
costretta
risponde
l
autore
della
violenza
.
47
Errore
di
fatto
L
errore
sul
fatto
che
costituisce
il
reato
esclude
la
punibilità
dell
agente
.
Nondimeno
,
se
si
tratta
di
errore
determinato
da
colpa
,
la
punibilità
non
è
esclusa
,
quando
il
fatto
è
preveduto
dalla
legge
come
delitto
colposo
.
L
errore
sul
fatto
che
costituisce
un
determinato
reato
non
esclude
la
punibilità
per
un
reato
diverso
.
L
errore
su
una
legge
diversa
dalla
legge
penale
esclude
la
punibilità
,
quando
ha
cagionato
un
errore
sul
fatto
che
costituisce
il
reato
.
48
Errore
determinato
dall
altrui
inganno
Le
disposizioni
dell
articolo
precedente
si
applicano
anche
se
l
errore
sul
fatto
che
costituisce
il
reato
è
determinato
dall
altrui
inganno
;
ma
,
in
tal
caso
,
del
fatto
commesso
dalla
persona
ingannata
risponde
chi
l
ha
determinata
a
commetterlo
.
49
Reato
supposto
erroneamente
reato
impossibile
Non
è
punibile
chi
commette
un
fatto
non
costituente
reato
nella
supposizione
erronea
che
esso
costituisca
reato
.
La
punibilità
è
altresì
esclusa
quando
,
per
la
inidoneità
dell
azione
o
per
la
inesistenza
dell
oggetto
di
essa
,
è
impossibile
l
evento
dannoso
pericoloso
.
Nei
casi
preveduti
dalle
disposizioni
precedenti
,
se
concorrono
nel
fatto
gli
elementi
costitutivi
di
un
reato
diverso
,
si
applica
la
pena
stabilita
per
il
reato
effettivamente
commesso
.
Nel
caso
indicato
nel
primo
capoverso
,
il
giudice
può
ordinare
che
l
imputato
prosciolto
sia
sottoposto
a
misura
di
sicurezza
.
50
Consenso
dell
avente
diritto
Non
è
punibile
chi
lede
o
pone
in
pericolo
un
diritto
,
col
consenso
della
persona
che
può
validamente
disporne
.
51
Esercizio
di
un
diritto
o
adempimento
di
un
dovere
L
esercizio
di
un
diritto
o
l
adempimento
di
un
dovere
imposto
da
una
norma
giuridica
o
da
un
ordine
legittimo
della
pubblica
Autorità
,
esclude
la
punibilità
.
Se
un
fatto
costituente
reato
è
commesso
per
ordine
dell
Autorità
del
reato
risponde
sempre
il
pubblico
ufficiale
che
ha
dato
l
ordine
.
Risponde
del
reato
altresì
chi
ha
eseguito
l
ordine
,
salvo
che
,
per
errore
di
fatto
,
abbia
ritenuto
di
obbedire
a
un
ordine
legittimo
.
Non
è
punibile
chi
esegue
l
ordine
illegittimo
,
quando
la
legge
non
gli
consente
alcun
sindacato
su
la
legittimità
dell
ordine
.
52
Difesa
legittima
Non
è
punibile
chi
ha
commesso
il
fatto
,
per
esservi
stato
costretto
dalla
necessità
di
difendere
un
diritto
proprio
od
altrui
contro
il
pericolo
attuale
di
un
offesa
ingiusta
,
sempre
che
la
difesa
sia
proporzionata
all
offesa
.
53
Uso
legittimo
delle
armi
Ferme
le
disposizioni
contenute
nei
due
articoli
precedenti
,
non
e
punibile
il
pubblico
ufficiale
che
,
al
fine
di
adempiere
un
dovere
del
proprio
ufficio
,
fa
uso
ovvero
ordina
di
far
uso
delle
armi
o
di
un
altro
mezzo
di
coazione
fisica
,
quando
vi
è
costretto
dalla
necessità
di
respingere
una
violenza
o
di
vincere
una
resistenza
all
Autorità
e
comunque
di
impedire
la
consumazione
dei
delitti
di
strage
,
di
naufragio
,
sommersione
,
disastro
aviatorio
,
disastro
ferroviario
,
omicidio
volontario
,
rapina
a
mano
armata
e
sequestro
di
persona
.
La
stessa
disposizione
si
applica
a
qualsiasi
persona
che
,
legalmente
richiesta
dal
pubblico
ufficiale
,
gli
presti
assistenza
.
La
legge
determina
gli
altri
casi
,
nei
quali
è
autorizzato
l
uso
delle
armi
o
di
un
altro
mezzo
di
coazione
fisica
.
54
Stato
di
necessità
Non
è
punibile
chi
ha
commesso
il
fatto
per
esservi
stato
costretto
dalla
necessità
di
salvare
sé
od
altri
dal
pericolo
attuale
di
un
danno
grave
alla
persona
,
pericolo
da
lui
non
volontariamente
causato
,
né
altrimenti
evitabile
,
sempre
che
il
fatto
sia
proporzionato
al
pericolo
(
55
)
.
Questa
disposizione
non
si
applica
a
chi
ha
un
particolare
dovere
giuridico
di
esporsi
al
pericolo
.
La
disposizione
della
prima
parte
di
questo
articolo
si
applica
anche
se
lo
stato
di
necessità
è
determinato
dall
altrui
minaccia
;
ma
,
in
tal
caso
,
del
fatto
commesso
dalla
persona
minacciata
risponde
chi
l
ha
costretta
a
commetterlo
.
55
Eccesso
colposo
Quando
,
nel
commettere
alcuno
dei
fatti
preveduti
dagli
artt
.
51
,
52
,
53
e
54
,
si
eccedono
colposamente
i
limiti
stabiliti
dalla
legge
o
dall
ordine
dell
Autorità
ovvero
imposti
dalla
necessità
,
si
applicano
le
disposizioni
concernenti
i
delitti
colposi
,
se
il
fatto
è
preveduto
dalla
legge
come
delitto
colposo
.
56
Delitto
tentato
Chi
compie
atti
idonei
,
diretti
in
modo
non
equivoco
a
commettere
un
delitto
,
risponde
di
delitto
tentato
,
se
l
azione
non
si
compie
o
l
evento
non
si
verifica
.
Il
colpevole
di
delitto
tentato
è
punito
:
(
con
la
reclusione
da
ventiquattro
a
trenta
anni
se
dalla
legge
è
stabilita
per
il
delitto
la
pena
di
morte
)
;
con
la
reclusione
non
inferiore
a
dodici
anni
,
se
la
pena
stabilita
è
l
ergastolo
e
,
negli
altri
casi
,
con
la
pena
stabilita
per
il
delitto
,
diminuita
da
un
terzo
a
due
terzi
.
Se
il
colpevole
volontariamente
desiste
dall
azione
,
soggiace
soltanto
alla
pena
per
gli
atti
compiuti
,
qualora
questi
costituiscano
per
sé
un
reato
diverso
.
Se
volontariamente
impedisce
l
evento
,
soggiace
alla
pena
stabilita
per
il
delitto
tentato
,
diminuita
da
un
terzo
alla
metà
.
57
Reati
commessi
col
mezzo
della
stampa
periodica
Salva
la
responsabilità
dell
autore
della
pubblicazione
e
fuori
dei
casi
di
concorso
,
il
direttore
o
il
vicedirettore
responsabile
,
il
quale
omette
di
esercitare
sul
contenuto
del
periodico
da
lui
diretto
il
controllo
necessario
ad
impedire
che
col
mezzo
della
pubblicazione
siano
commessi
reati
,
è
punito
,
a
titolo
di
colpa
,
se
un
reato
è
commesso
,
con
la
pena
stabilita
per
tale
reato
,
diminuita
in
misura
non
eccedente
un
terzo
.
57-bis
Reati
commessi
col
mezzo
della
stampa
non
periodica
Nel
caso
di
stampa
non
periodica
,
le
disposizioni
di
cui
al
precedente
articolo
si
applicano
all
editore
,
se
l
autore
della
pubblicazione
è
ignoto
o
non
imputabile
,
ovvero
allo
stampatore
,
se
l
editore
non
è
indicato
o
non
è
imputabile
.
58
Stampa
clandestina
Le
disposizioni
dell
articolo
precedente
si
applicano
anche
se
non
sono
state
osservate
le
prescrizioni
di
legge
sulla
pubblicazione
e
diffusione
della
stampa
periodica
e
non
periodica
.
58-bis
Procedibilità
per
i
reati
commessi
col
mezzo
della
stampa
Se
il
reato
commesso
col
mezzo
della
stampa
è
punibile
a
querela
,
istanza
o
richiesta
,
anche
per
la
punibilità
dei
reati
preveduti
dai
tre
articoli
precedenti
è
necessaria
querela
,
istanza
o
richiesta
.
La
querela
,
la
istanza
o
la
richiesta
presentata
contro
il
direttore
o
vice
-
direttore
responsabile
,
l
editore
o
lo
stampatore
ha
effetto
anche
nei
confronti
dell
autore
della
pubblicazione
per
il
reato
da
questo
commesso
.
Non
si
può
procedere
per
i
reati
preveduti
nei
tre
articoli
precedenti
se
è
necessaria
una
autorizzazione
di
procedimento
per
il
reato
commesso
dall
autore
della
pubblicazione
,
fino
a
quando
l
autorizzazione
non
è
concessa
.
Questa
disposizione
non
si
applica
se
l
autorizzazione
è
stabilita
per
le
qualità
o
condizioni
personali
dell
autore
della
pubblicazione
.
CAPO
II
DELLE
CIRCOSTANZE
DEL
REATO
59
Circostanze
non
conosciute
o
erroneamente
supposte
Le
circostanze
che
attenuano
(
62
,
62-bis
,
114
)
o
escludono
la
pena
sono
valutate
a
favore
dell
agente
anche
se
da
lui
non
conosciute
,
o
da
lui
per
errore
ritenute
inesistenti
.
Le
circostanze
che
aggravano
la
pena
sono
valutate
a
carico
dell
agente
soltanto
se
da
lui
conosciute
ovvero
ignorate
per
colpa
o
ritenute
inesistenti
per
errore
determinato
da
colpa
.
Se
l
agente
ritiene
per
errore
che
esistano
circostanze
aggravanti
o
attenuanti
,
queste
non
sono
valutate
contro
o
a
favore
di
lui
.
Se
l
agente
ritiene
per
errore
che
esistano
circostanze
di
esclusione
della
pena
,
queste
sono
sempre
valutate
a
favore
di
lui
.
Tuttavia
,
se
si
tratta
di
errore
determinato
da
colpa
,
la
punibilità
non
è
esclusa
,
quando
il
fatto
è
preveduto
dalla
legge
come
delitto
colposo
.
60
Errore
sulla
persona
dell
offeso
Nel
caso
di
errore
sulla
persona
offesa
da
un
reato
,
non
sono
poste
a
carico
dell
agente
le
circostanze
aggravanti
,
che
riguardano
le
condizioni
o
qualità
della
persone
offesa
,
o
i
rapporti
tra
offeso
e
colpevole
.
Sono
invece
valutate
a
suo
favore
le
circostanze
attenuanti
,
erroneamente
supposte
,
che
concernono
le
condizioni
,
le
qualità
o
i
rapporti
predetti
.
Le
disposizioni
di
questo
articolo
non
si
applicano
,
se
si
tratta
di
circostanze
che
riguardano
l
età
o
altre
condizioni
o
qualità
,
fisiche
o
psichiche
,
della
persona
offesa
.
61
Circostanze
aggravanti
comuni
Aggravano
il
reato
,
quando
non
ne
sono
elementi
costitutivi
o
circostanze
aggravanti
speciali
,
le
circostanze
seguenti
:
1
)
l
avere
agito
per
motivi
abietti
o
futili
;
2
)
l
aver
commesso
il
reato
per
eseguirne
od
occultarne
un
altro
,
ovvero
per
conseguire
o
assicurare
a
sé
o
ad
altri
il
prodotto
o
il
profitto
o
il
prezzo
ovvero
la
impunità
di
un
altro
reato
;
3
)
l
avere
nei
delitti
colposi
,
agito
nonostante
la
previsione
dell
evento
;
4
)
l
avere
adoperato
sevizie
,
o
l
aver
agito
con
crudeltà
verso
le
persone
;
5
)
l
avere
profittato
di
circostanze
di
tempo
,
di
luogo
o
di
persona
tali
da
ostacolare
la
pubblica
o
privata
difesa
;
6
)
l
avere
il
colpevole
commesso
il
reato
durante
il
tempo
,
in
cui
si
è
sottratto
volontariamente
alla
esecuzione
di
un
mandato
o
di
un
ordine
di
arresto
o
di
cattura
o
di
carcerazione
,
spedito
per
un
precedente
reato
;
7
)
l
avere
,
nei
delitti
contro
il
patrimonio
,
o
che
comunque
offendono
il
patrimonio
,
ovvero
nei
delitti
determinati
da
motivi
di
lucro
,
cagionato
alla
persona
offesa
dal
reato
un
danno
patrimoniale
di
rilevante
gravità
;
8
)
l
avere
aggravato
o
tentato
di
aggravare
le
conseguenze
del
delitto
commesso
;
9
)
l
avere
commesso
il
fatto
con
abuso
di
poteri
,
o
con
violazione
dei
doveri
inerenti
a
una
pubblica
funzione
o
a
un
pubblico
servizio
,
ovvero
alla
qualità
di
ministro
di
un
culto
;
10
)
l
avere
commesso
il
fatto
contro
un
pubblico
ufficiale
o
una
persona
incaricata
di
un
pubblico
servizio
(
358
)
,
o
rivestita
della
qualità
di
ministro
del
culto
cattolico
o
di
un
culto
ammesso
nello
Stato
,
ovvero
contro
un
agente
diplomatico
o
consolare
di
uno
Stato
estero
,
nell
atto
o
a
causa
dell
adempimento
delle
funzioni
o
del
servizio
;
11
)
l
avere
commesso
il
fatto
con
abuso
di
autorità
o
di
relazioni
domestiche
,
ovvero
con
abuso
di
relazioni
di
ufficio
,
di
prestazione
d
opera
,
di
coabitazione
,
o
di
ospitalità
.
62
Circostanze
attenuanti
comuni
Attenuano
il
reato
,
quando
non
ne
sono
elementi
costitutivi
o
circostanze
attenuanti
speciali
(
15
,
68
)
,
le
circostanze
seguenti
:
1
)
l
avere
agito
per
motivi
di
particolare
valore
morale
o
sociale
;
2
)
l
avere
reagito
in
stato
di
ira
,
determinato
da
un
fatto
ingiusto
altrui
;
3
)
l
avere
agito
per
suggestione
di
una
folla
in
tumulto
,
quando
non
si
tratta
di
riunioni
o
assembramenti
vietati
dalla
legge
o
dall
Autorità
,
e
il
colpevole
non
è
delinquente
o
contravventore
abituale
o
professionale
,
o
delinquente
per
tendenza
;
4
)
l
avere
,
nei
delitti
contro
il
patrimonio
,
o
che
comunque
offendono
il
patrimonio
,
cagionato
alla
persona
offesa
dal
reato
un
danno
patrimoniale
di
speciale
tenuità
,
ovvero
,
nei
delitti
determinati
da
motivi
di
lucro
,
l
avere
agito
per
conseguire
o
l
avere
comunque
conseguito
un
lucro
di
speciale
tenuità
,
quando
anche
l
evento
dannoso
o
pericoloso
sia
di
speciale
tenuità
;
5
)
l
essere
concorso
a
determinare
l
evento
,
insieme
con
l
azione
o
l
omissione
del
colpevole
,
il
fatto
doloso
della
persona
offesa
;
6
)
l
avere
,
prima
del
giudizio
,
riparato
interamente
il
danno
,
mediante
il
risarcimento
di
esso
,
e
,
quando
sia
possibile
,
mediante
le
restituzioni
;
o
l
essersi
,
prima
del
giudizio
e
fuori
del
caso
preveduto
nell
ultimo
capoverso
dell
art
.
56
,
adoperato
spontaneamente
ed
efficacemente
per
elidere
o
attenuare
le
conseguenze
dannose
o
pericolose
del
reato
.
62-bis
Attenuanti
generiche
Il
giudice
,
indipendentemente
dalle
circostanze
prevedute
nell
art
.
62
,
può
prendere
in
considerazione
altre
circostanze
diverse
,
qualora
le
ritenga
tali
da
giustificare
una
diminuzione
della
pena
.
Esse
sono
considerate
in
ogni
caso
,
ai
fini
della
applicazione
di
questo
Capo
,
come
una
sola
circostanza
,
la
quale
può
anche
concorrere
con
una
o
più
delle
circostanze
indicate
nel
predetto
art
.
62
.
63
Applicazione
degli
aumenti
o
delle
diminuzioni
di
pena
Quando
la
legge
dispone
che
la
pena
sia
aumentata
o
diminuita
entro
limiti
determinati
,
l
aumento
o
la
diminuzione
si
opera
sulla
quantità
di
essa
,
che
il
giudice
applicherebbe
al
colpevole
,
qualora
non
concorresse
la
circostanza
che
la
fa
aumentare
o
diminuire
.
Se
concorrono
più
circostanze
aggravanti
(
66
,
69
)
,
ovvero
più
circostanze
attenuanti
(
67
,
69
)
,
l
aumento
o
la
diminuzione
di
pena
si
opera
sulla
quantità
di
essa
risultante
dall
aumento
o
dalla
diminuzione
precedente
.
Quando
per
una
circostanza
la
legge
stabilisce
una
pena
di
specie
diversa
da
quella
ordinaria
del
reato
o
si
tratta
di
circostanza
ad
effetto
speciale
,
l
aumento
o
la
diminuzione
per
le
altre
circostanze
non
opera
sulla
pena
ordinaria
del
reato
,
ma
sulla
pena
stabilita
per
la
circostanza
anzidetta
.
Sono
circostanze
ed
effetto
speciale
quelle
che
importano
un
aumento
o
una
diminuzione
della
pena
superiore
ad
un
terzo
.
Se
concorrono
più
circostanze
aggravanti
tra
quelle
indicate
nel
secondo
capoverso
di
questo
articolo
,
si
applica
soltanto
la
pena
stabilita
per
la
circostanza
più
grave
;
ma
il
giudice
può
aumentarla
.
Se
concorrono
più
circostanze
attenuanti
tra
quelle
indicate
nel
secondo
capoverso
di
questo
articolo
,
si
applica
soltanto
la
pena
meno
grave
stabilita
per
le
predette
circostanze
;
ma
il
giudice
può
diminuirla
.
64
Aumento
di
pena
nel
caso
di
una
sola
circostanza
aggravante
Quando
ricorre
una
circostanza
aggravante
,
e
l
aumento
di
pena
non
è
determinato
dalla
legge
,
è
aumentata
fino
a
un
terzo
la
pena
che
dovrebbe
essere
inflitta
per
il
reato
commesso
.
Nondimeno
,
la
pena
della
reclusione
da
applicare
per
effetto
dell
aumento
non
può
superare
gli
anni
trenta
.
65
Diminuzione
di
pena
nel
caso
di
una
sola
circostanza
attenuante
Quando
ricorre
una
circostanza
attenuante
,
e
non
è
dalla
legge
determinata
la
diminuzione
di
pena
,
si
osservano
le
norme
seguenti
:
1
)
(
alla
pena
di
morte
è
sostituita
la
reclusione
da
ventiquattro
a
trenta
anni
)
;
2
)
alla
pena
dell
ergastolo
è
sostituita
la
reclusione
da
venti
a
ventiquattro
anni
;
3
)
le
altre
pene
sono
diminuite
in
misura
non
eccedente
un
terzo
.
66
Limiti
degli
aumenti
di
pena
nel
caso
di
concorso
di
più
circostanze
aggravanti
Se
concorrono
più
circostanze
aggravanti
,
la
pena
da
applicare
per
effetto
degli
aumenti
non
può
superare
il
triplo
del
massimo
stabilito
dalla
legge
per
il
reato
,
salvo
che
si
tratti
delle
circostanze
indicate
nel
secondo
capoverso
dell
art
.
63
,
né
comunque
eccedere
:
1
)
gli
anni
trenta
,
se
si
tratta
della
reclusione
2
)
gli
anni
cinque
,
se
si
tratta
dell
arresto
;
3
)
e
,
se
si
tratta
della
multa
o
dell
ammenda
,
il
giudice
si
avvale
della
facoltà
di
aumento
indicata
nel
capoverso
dell
art
.
133-bis
.
67
Limiti
delle
diminuzioni
di
pena
nel
caso
di
concorso
di
più
circostanze
attenuanti
Se
concorrono
più
circostanze
attenuanti
,
la
pena
da
applicare
per
effetto
delle
diminuzioni
non
può
essere
inferiore
:
1
)
(
a
quindici
anni
di
reclusione
,
se
per
il
delitto
la
legge
stabilisce
la
pena
di
morte
)
;
2
)
a
dieci
anni
di
reclusione
,
se
per
il
delitto
la
legge
stabilisce
la
pena
dell
ergastolo
.
Le
altre
pene
sono
diminuite
.
In
tal
caso
,
quando
non
si
tratta
delle
circostanze
indicate
nel
secondo
capoverso
dell
art
.
63
,
la
pena
non
può
essere
applicata
in
misura
inferiore
ad
un
quarto
.
68
Limiti
al
concorso
di
circostanze
Salvo
quanto
è
disposto
nell
art
.
15
,
quando
una
circostanza
aggravante
comprende
in
sé
un
altra
circostanza
aggravante
,
ovvero
una
circostanza
attenuante
comprende
in
sé
un
altra
circostanza
attenuante
,
è
valutata
a
carico
o
a
favore
del
colpevole
soltanto
la
circostanza
aggravante
o
la
circostanza
attenuante
,
la
quale
importa
,
rispettivamente
,
il
maggiore
aumento
o
la
maggiore
diminuzione
di
pena
.
Se
le
circostanze
aggravanti
o
attenuanti
importano
lo
stesso
aumento
o
la
stessa
diminuzione
di
pena
,
si
applica
un
solo
aumento
o
una
sola
diminuzione
di
pena
.
69
Concorso
di
circostanze
aggravanti
e
attenuanti
Quando
concorrono
insieme
circostanze
aggravanti
e
circostanze
attenuanti
,
e
le
prime
sono
dal
giudice
ritenute
prevalenti
,
non
si
tiene
conto
delle
diminuzioni
di
pena
stabilite
per
le
circostanze
attenuanti
,
e
si
fa
luogo
soltanto
agli
aumenti
di
pena
stabiliti
per
le
circostanze
aggravanti
.
Se
le
circostanze
attenuanti
sono
ritenute
prevalenti
sulle
circostanze
aggravanti
,
non
si
tiene
conto
degli
aumenti
di
pena
stabiliti
per
queste
ultime
,
e
si
fa
luogo
soltanto
alle
diminuzioni
di
pena
stabilite
per
le
circostanze
attenuanti
.
Se
fra
le
circostanze
aggravanti
e
quelle
attenuanti
il
giudice
ritiene
che
vi
sia
equivalenza
,
si
applica
la
pena
che
sarebbe
inflitta
se
non
concorresse
alcuna
di
dette
circostanze
.
Le
disposizioni
precedenti
si
applicano
anche
alle
circostanze
inerenti
alla
persona
del
colpevole
(
702
)
ed
a
qualsiasi
altra
circostanza
per
la
quale
la
legge
stabilisca
quella
ordinaria
del
reato
.
70
Circostanze
oggettive
e
soggettive
Agli
effetti
della
legge
penale
:
1
)
sono
circostanze
oggettive
quelle
che
concernono
la
natura
,
la
specie
,
i
mezzi
,
l
oggetto
,
il
tempo
,
il
luogo
e
ogni
altra
modalità
dell
azione
,
la
gravità
del
danno
o
del
pericolo
,
ovvero
le
condizioni
o
le
qualità
personali
dell
offeso
;
2
)
sono
circostanze
soggettive
quelle
che
concernono
la
intensità
del
dolo
o
il
grado
della
colpa
,
o
le
condizioni
e
le
qualità
personali
del
colpevole
,
o
i
rapporti
fra
il
colpevole
e
l
offeso
,
ovvero
che
sono
inerenti
alla
persona
dei
colpevole
.
Le
circostanze
inerenti
alla
persona
del
colpevole
riguardano
la
imputabilità
e
la
recidiva
.
CAPO
III
DEL
CONCORSO
DI
REATI
71
Condanna
per
più
reati
con
unica
sentenza
o
decreto
Quando
,
con
una
sola
sentenza
o
con
un
solo
decreto
,
si
deve
pronunciare
condanna
per
più
reati
contro
la
stessa
persona
,
si
applicano
le
disposizioni
degli
articoli
seguenti
.
72
Concorso
di
reati
che
importano
l
ergastolo
e
di
reati
che
importano
pene
detentive
temporanee
Al
colpevole
di
più
delitti
,
ciascuno
dei
quali
importa
la
pena
dell
ergastolo
,
si
applica
la
detta
pena
con
l
isolamento
diurno
da
sei
mesi
a
tre
anni
.
Nel
caso
di
concorso
di
un
delitto
che
importa
la
pena
dell
ergastolo
,
con
uno
o
più
delitti
che
importano
pene
detentive
temporanee
per
un
tempo
complessivo
superiore
a
cinque
anni
,
si
applica
la
pena
dell
ergastolo
con
l
isolamento
diurno
per
un
periodo
di
tempo
da
due
a
diciotto
mesi
.
L
ergastolano
condannato
all
isolamento
diurno
partecipa
all
attività
lavorativa
.
73
Concorso
di
reati
che
importano
pene
detentive
temporanee
o
pene
pecuniarie
della
stessa
specie
Se
più
reati
importano
pene
temporanee
detentive
della
stessa
specie
,
si
applica
una
pena
unica
,
per
un
tempo
eguale
alla
durata
complessiva
delle
pene
che
si
dovrebbero
infliggere
per
i
singoli
reati
.
Quando
concorrono
più
delitti
,
per
ciascuno
dei
quali
deve
infliggersi
la
pena
della
reclusione
non
inferiore
a
ventiquattro
anni
,
si
applica
l
ergastolo
.
Le
pene
pecuniarie
della
stessa
specie
si
applicano
tutte
per
intero
.
74
Concorso
di
reati
che
importano
pene
detentive
di
specie
diversa
Se
più
reati
importano
pene
temporanee
detentive
di
specie
diversa
,
queste
si
applicano
tutte
distintamente
e
per
intero
.
La
pena
dell
arresto
è
eseguita
per
ultima
.
75
Concorso
di
reati
che
importano
pene
pecuniarie
di
specie
diversa
Se
più
reati
importano
pene
pecuniarie
di
specie
diversa
(
18-2
)
,
queste
si
applicano
tutte
distintamente
e
per
intero
.
Nel
caso
che
la
pena
pecuniaria
non
sia
stata
pagata
per
intero
,
la
somma
pagata
,
agli
effetti
della
conversione
viene
detratta
dall
ammontare
della
multa
.
76
Pene
concorrenti
considerate
come
pena
unica
ovvero
come
pene
distinte
Salvo
che
la
legge
stabilisca
altrimenti
,
le
pene
della
stessa
specie
concorrenti
a
norma
dell
art
.
73
si
considerano
come
pena
unica
per
ogni
effetto
giuridico
.
Le
pene
di
specie
diversa
concorrenti
a
norma
degli
art
.
74
e
75
si
considerano
egualmente
,
per
ogni
effetto
giuridico
,
come
pena
unica
della
specie
più
grave
.
Nondimeno
si
considerano
come
pene
distinte
,
agli
effetti
della
loro
esecuzione
dell
applicazione
delle
misure
di
sicurezza
e
in
ogni
altro
caso
stabilito
dalla
legge
.
Se
una
pena
pecuniaria
concorre
con
un
altra
pena
di
specie
diversa
,
le
pene
si
considerano
distinte
per
qualsiasi
effetto
giuridico
.
77
Determinazione
delle
pene
accessorie
Per
determinare
le
pene
accessorie
e
ogni
altro
effetto
penale
della
condanna
,
si
ha
riguardo
ai
singoli
reati
per
i
quali
è
pronunciata
la
condanna
,
e
alle
pene
principali
che
,
se
non
vi
fosse
concorso
di
reati
,
si
dovrebbero
infliggere
per
ciascuno
di
essi
.
Se
concorrono
pene
accessorie
della
stessa
specie
,
queste
si
applicano
tutte
per
intero
.
78
Limiti
degli
aumenti
delle
pene
principali
Nel
caso
di
concorso
di
reati
preveduto
dall
art
.
73
la
pena
da
applicare
a
norma
dello
stesso
articolo
non
può
essere
superiore
al
quintuplo
della
più
grave
fra
le
pene
concorrenti
,
né
comunque
eccedere
:
1
)
trenta
anni
per
la
reclusione
;
2
)
sei
anni
per
l
arresto
;
Nel
caso
di
concorso
di
reati
preveduto
dall
art
.
74
,
la
durata
delle
pene
da
applicare
a
norma
dell
articolo
stesso
non
può
superare
gli
anni
trenta
.
La
parte
della
pena
eccedente
tale
limite
è
detratta
in
ogni
caso
dall
arresto
.
79
Limiti
degli
aumenti
delle
pene
accessorie
La
durata
massima
delle
pene
accessorie
temporanee
non
può
superare
,
nel
complesso
,
i
limiti
seguenti
:
1
)
dieci
anni
,
se
si
tratta
della
interdizione
dai
pubblici
uffici
o
dell
interdizione
da
una
professione
o
da
un
arte
.
2
)
cinque
anni
,
se
si
tratta
della
sospensione
dall
esercizio
di
una
professione
o
di
un
arte
.
80
Concorso
di
pene
inflitte
con
sentenze
o
decreti
diversi
Le
disposizioni
degli
articoli
precedenti
si
applicano
anche
nel
caso
in
cui
,
dopo
una
sentenza
o
un
decreto
di
condanna
,
si
deve
giudicare
la
stessa
persona
per
un
altro
reato
commesso
anteriormente
o
posteriormente
alla
condanna
medesima
,
ovvero
quando
contro
la
stessa
persona
si
debbono
eseguire
più
sentenze
o
più
decreti
di
condanna
.
81
Concorso
formale
.
Reato
continuato
È
punito
con
la
pena
che
dovrebbe
infliggersi
per
la
violazione
più
grave
aumentata
sino
al
triplo
chi
con
una
sola
azione
od
omissione
viola
diverse
disposizioni
di
legge
ovvero
commette
più
violazioni
della
medesima
disposizione
di
legge
.
Alla
stessa
pena
soggiace
chi
con
più
azioni
od
omissioni
,
esecutive
di
un
medesimo
disegno
criminoso
,
commette
anche
un
tempi
diversi
più
violazioni
della
stessa
o
di
diverse
disposizioni
di
legge
.
Nei
casi
preveduti
da
quest
articolo
,
la
pena
non
può
essere
superiore
a
quella
che
sarebbe
applicabile
a
norma
degli
articoli
precedenti
(
73
)
.
82
Offesa
di
persona
diversa
da
quella
alla
quale
l
offesa
era
diretta
Quando
,
per
errore
nell
uso
dei
mezzi
di
esecuzione
del
reato
,
o
per
un
altra
causa
,
è
cagionata
offesa
a
persona
diversa
da
quella
alla
quale
l
offesa
era
diretta
,
il
colpevole
risponde
come
se
avesse
commesso
il
reato
in
danno
della
persona
che
voleva
offendere
,
salve
,
per
quanto
riguarda
le
circostanze
aggravanti
e
attenuanti
,
le
disposizioni
dell
art
.
60
.
Qualora
,
oltre
alla
persona
diversa
,
sia
offesa
anche
quella
alla
quale
l
offesa
era
diretta
,
il
colpevole
soggiace
alla
pena
stabilita
per
il
reato
più
grave
,
aumentata
fino
alla
metà
.
83
Evento
diverso
da
quello
voluto
dall
agente
Fuori
dai
casi
preveduti
dall
articolo
precedente
,
se
,
per
errore
nell
uso
dei
mezzi
di
esecuzione
del
reato
,
o
per
un
altra
causa
,
si
cagiona
un
evento
diverso
da
quello
voluto
,
il
colpevole
risponde
,
a
titolo
di
colpa
,
dell
evento
non
voluto
,
quando
il
fatto
è
preveduto
dalla
legge
come
delitto
colposo
(
43
)
.
Se
il
colpevole
ha
cagionato
altresì
l
evento
voluto
,
si
applicano
le
regole
sul
concorso
dei
reati
(
81
,
586
)
.
84
Reato
complesso
Le
disposizioni
degli
articoli
precedenti
non
si
applicano
quando
la
legge
considera
come
elementi
costitutivi
,
o
come
circostanze
aggravanti
di
un
solo
reato
,
fatti
che
costituirebbero
,
per
se
stessi
,
reato
(
131
,
170-2
)
.
Qualora
la
legge
,
nella
determinazione
della
pena
per
il
reato
complesso
,
si
riferisca
alle
pene
stabilite
per
i
singoli
reati
che
lo
costituiscono
(
301
)
,
non
possono
essere
superati
i
limiti
massimi
indicati
negli
artt
.
78
e
79
(
131
,
170
)
.
TITOLO
IV
DEL
REO
E
DELLA
PERSONA
OFFESA
DAL
REATO
CAPO
I
DELLA
IMPUTABILITÀ
85
Capacità
d
intendere
e
di
volere
Nessuno
può
essere
punito
per
un
fatto
preveduto
dalla
legge
come
reato
,
se
,
al
momento
in
cui
lo
ha
commesso
,
non
era
imputabile
.
È
imputabile
chi
ha
la
capacità
d
intendere
e
di
volere
.
86
Determinazione
in
altri
dello
stato
d
incapacità
,
allo
scopo
di
far
commettere
un
reato
Se
taluno
mette
altri
nello
stato
d
incapacità
d
intendere
o
di
volere
,
al
fine
di
fargli
commettere
un
reato
,
del
reato
commesso
dalla
persona
resa
incapace
risponde
chi
ha
cagionato
lo
stato
d
incapacità
.
87
Stato
preordinato
d
incapacità
d
intendere
o
di
volere
La
disposizione
della
prima
parte
dell
art
.
85
non
si
applica
a
chi
si
è
messo
in
stato
d
incapacità
d
intendere
o
di
volere
al
fine
di
commettere
il
reato
,
o
di
prepararsi
una
scusa
.
88
Vizio
totale
di
mente
Non
è
imputabile
chi
,
nel
momento
in
cui
ha
commesso
il
fatto
,
era
,
per
infermità
,
in
tale
stato
di
mente
da
escludere
la
capacità
d
intendere
o
di
volere
.
89
Vizio
parziale
di
mente
Chi
,
nel
momento
in
cui
ha
commesso
il
fatto
,
era
per
infermità
,
in
tale
stato
di
mente
da
scemare
grandemente
,
senza
escluderla
,
la
capacità
d
intendere
o
di
volere
,
risponde
del
reato
commesso
;
ma
la
pena
è
diminuita
.
90
Stati
emotivi
o
passionali
Gli
stati
emotivi
o
passionali
non
escludono
né
diminuiscono
l
imputabilità
.
91
Ubriachezza
derivata
da
caso
fortuito
o
da
forza
maggiore
Non
è
imputabile
chi
,
nel
momento
in
cui
ha
commesso
il
fatto
non
aveva
la
capacità
d
intendere
o
di
volere
,
a
cagione
di
piena
ubriachezza
derivata
da
caso
fortuito
o
da
forza
maggiore
.
Se
l
ubriachezza
non
era
piena
,
ma
era
tuttavia
tale
da
scemare
grandemente
,
senza
escluderla
,
la
capacità
d
intendere
o
di
volere
,
la
pena
è
diminuita
.
92
Ubriachezza
volontaria
o
colposa
ovvero
preordinata
L
ubriachezza
non
derivata
da
caso
fortuito
o
da
forza
maggiore
non
esclude
né
diminuisce
la
imputabilità
.
Se
l
ubriachezza
era
preordinata
al
fine
di
commettere
il
reato
,
o
di
prepararsi
una
scusa
,
la
pena
è
aumentata
.
93
Fatto
commesso
sotto
l
azione
di
sostanze
stupefacenti
Le
disposizioni
dei
due
articoli
precedenti
si
applicano
anche
quando
il
fatto
è
stato
commesso
sotto
l
azione
di
sostanze
stupefacenti
.
94
Ubriachezza
abituale
Quando
il
reato
è
commesso
in
stato
di
ubriachezza
,
e
questa
è
abituale
,
la
pena
è
aumentata
.
Agli
effetti
della
legge
penale
,
è
considerato
ubriaco
abituale
chi
è
dedito
all
uso
di
bevande
alcooliche
e
in
stato
frequente
di
ubriachezza
.
L
aggravamento
di
pena
stabilito
nella
prima
parte
di
questo
articolo
si
applica
anche
quando
il
reato
è
commesso
sotto
l
azione
di
sostanze
stupefacenti
da
chi
è
dedito
all
uso
di
tali
sostanze
.
95
Cronica
intossicazione
da
alcool
o
da
sostanze
stupefacenti
Per
i
fatti
commessi
in
stato
di
cronica
intossicazione
prodotta
da
alcool
ovvero
da
sostanze
stupefacenti
si
applicano
le
disposizioni
contenute
negli
artt
.
88
e
89
.
96
Sordomutismo
Non
è
imputabile
il
sordomuto
che
,
nel
momento
in
cui
ha
commesso
il
fatto
,
non
aveva
,
per
causa
della
sua
infermità
,
la
capacità
d
intendere
o
di
volere
.
Se
la
capacità
d
intendere
o
di
volere
era
grandemente
scemata
,
ma
non
esclusa
,
la
pena
è
diminuita
.
97
Minore
degli
anni
quattordici
Non
è
imputabile
chi
,
nel
momento
in
cui
ha
commesso
il
fatto
,
non
aveva
compiuto
i
quattordici
anni
.
98
Minore
degli
anni
diciotto
È
imputabile
chi
,
nel
momento
in
cui
ha
commesso
il
fatto
,
aveva
compiuto
i
quattordici
anni
,
ma
non
ancora
i
diciotto
,
se
aveva
capacità
d
intendere
e
di
volere
,
ma
la
pena
è
diminuita
.
Quando
la
pena
detentiva
inflitta
è
inferiore
a
cinque
anni
,
o
si
tratta
di
pena
pecuniaria
,
alla
condanna
non
conseguono
pene
accessorie
.
Se
si
tratta
di
pena
più
grave
,
la
condanna
importa
soltanto
l
interdizione
dai
pubblici
uffici
per
una
durata
non
superiore
a
cinque
anni
,
e
,
nei
casi
stabiliti
dalla
legge
,
la
sospensione
dall
esercizio
della
potestà
dei
genitori
.
CAPO
II
DELLA
RECIDIVA
,
DELL
ABITUALITÀ
E
PROFESSIONALITÀ
NEL
REATO
E
DELLA
TENDENZA
A
DELINQUERE
99
Recidiva
Chi
,
dopo
essere
stato
condannato
per
un
reato
,
ne
commette
un
altro
,
può
essere
sottoposto
a
un
aumento
fino
ad
un
sesto
della
pena
da
infliggere
per
il
nuovo
reato
.
La
pena
può
essere
aumentata
fino
ad
un
terzo
:
1
)
se
il
nuovo
reato
è
della
stessa
indole
;
2
)
se
il
nuovo
reato
è
stato
commesso
nei
cinque
anni
dalla
condanna
precedente
;
3
)
se
il
nuovo
reato
è
stato
commesso
durante
o
dopo
l
esecuzione
della
pena
,
ovvero
durante
il
tempo
in
cui
il
condannato
si
sottrae
volontariamente
all
esecuzione
della
pena
.
Qualora
concorrano
più
circostanze
fra
quelle
indicate
nei
numeri
precedenti
,
l
aumento
di
pena
può
essere
fino
alla
metà
.
Se
il
recidivo
commette
un
altro
reato
,
l
aumento
della
pena
,
nel
caso
preveduto
dalla
prima
parte
di
questo
articolo
,
può
essere
fino
alla
metà
e
,
nei
casi
preveduti
dai
nn
.
1
)
e
2
)
del
primo
capoverso
,
può
essere
fino
a
due
terzi
;
nel
caso
preveduto
dal
n
.
3
)
dello
stesso
capoverso
può
essere
da
un
terzo
ai
due
terzi
.
In
nessun
caso
l
aumento
di
pena
per
effetto
della
recidiva
può
superare
il
cumulo
delle
pene
risultante
dalle
condanne
precedenti
alla
commissione
del
nuovo
reato
.
100
Recidiva
facoltativa
101
Reati
della
stessa
indole
Agli
effetti
della
legge
penale
,
sono
considerati
reati
della
stessa
indole
non
soltanto
quelli
che
violano
una
stessa
disposizione
di
legge
,
ma
anche
quelli
che
,
pure
essendo
preveduti
da
disposizioni
diverse
di
questo
Codice
ovvero
da
leggi
diverse
,
nondimeno
,
per
la
natura
dei
fatti
che
li
costituiscono
o
dei
motivi
che
li
determinarono
,
presentano
,
nei
casi
concreti
,
caratteri
fondamentali
comuni
.
102
Abitualità
presunta
dalla
legge
È
dichiarato
delinquente
abituale
chi
,
dopo
essere
stato
condannato
alla
reclusione
in
misura
superiore
complessivamente
a
cinque
anni
per
tre
delitti
non
colposi
,
della
stessa
indole
,
commessi
entro
dieci
anni
,
e
non
contestualmente
,
riporta
un
altra
condanna
per
un
delitto
,
non
colposo
,
della
stessa
indole
,
e
commesso
entro
i
dieci
anni
successivi
all
ultimo
dei
delitti
precedenti
.
Nei
dieci
anni
indicati
nella
disposizione
precedente
non
si
computa
il
tempo
in
cui
il
condannato
ha
scontato
pene
detentive
o
è
stato
sottoposto
a
misure
di
sicurezza
detentive
.
103
Abitualità
ritenuta
dal
giudice
Fuori
del
caso
indicato
nell
articolo
precedente
,
la
dichiarazione
di
abitualità
nel
delitto
è
pronunciata
anche
contro
chi
,
dopo
essere
stato
condannato
per
due
delitti
non
colposi
,
riporta
un
altra
condanna
per
delitto
non
colposo
,
se
il
giudice
,
tenuto
conto
della
specie
e
gravità
dei
reati
,
del
tempo
entro
il
quale
sono
stati
commessi
,
della
condotta
e
del
genere
di
vita
del
colpevole
e
delle
altre
circostanze
indicate
nel
capoverso
dell
art
.
133
,
ritiene
che
il
colpevole
sia
dedito
al
delitto
.
104
Abitualità
nelle
contravvenzioni
Chi
,
dopo
essere
stato
condannato
alla
pena
dell
arresto
per
tre
contravvenzioni
della
stessa
indole
,
riporta
condanna
per
un
altra
contravvenzione
,
anche
della
stessa
indole
,
è
dichiarato
contravventore
abituale
,
se
il
giudice
,
tenuto
conto
della
specie
e
gravità
dei
reati
,
del
tempo
entro
il
quale
sono
stati
commessi
,
della
condotta
e
del
genere
di
vita
del
colpevole
e
delle
altre
circostanze
indicate
nel
capoverso
dell
art
.
133
,
ritiene
che
il
colpevole
sia
dedito
al
reato
.
105
Professionalità
nel
reato
Chi
,
trovandosi
nelle
condizioni
richieste
per
la
dichiarazione
di
abitualità
,
riporta
condanna
per
un
altro
reato
,
è
dichiarato
delinquente
o
contravventore
professionale
,
qualora
,
avuto
riguardo
alla
natura
dei
reati
,
alla
condotta
e
al
genere
di
vita
del
colpevole
e
alle
altre
circostanze
indicate
nel
capoverso
dell
art
.
133
,
debba
ritenersi
che
egli
viva
abitualmente
,
anche
in
parte
soltanto
,
dei
proventi
del
reato
.
106
Effetti
dell
estinzione
del
reato
o
della
pena
Agli
effetti
della
recidiva
(
99
)
e
della
dichiarazione
di
abitualità
o
di
professionalità
(
105
)
nel
reato
,
si
tiene
conto
altresì
delle
condanne
per
le
quali
è
intervenuta
una
causa
di
estinzione
del
reato
o
della
pena
.
Tale
disposizione
non
si
applica
quando
la
causa
estingue
anche
gli
effetti
penali
.
107
Condanna
per
vari
reati
con
una
sola
sentenza
Le
disposizioni
relative
alla
dichiarazione
di
abitualità
o
di
professionalità
nel
reato
si
applicano
anche
se
,
per
i
vari
reati
,
è
pronunciata
condanna
con
una
sola
sentenza
.
108
Tendenza
a
delinquere
È
dichiarato
delinquente
per
tendenza
chi
,
sebbene
non
recidivo
o
delinquente
abituale
o
professionale
,
commette
un
delitto
non
colposo
,
contro
la
vita
o
l
incolumità
individuale
,
anche
non
preveduto
dal
Capo
I
del
Titolo
XII
del
Libro
II
di
questo
Codice
,
il
quale
,
per
sé
e
unitamente
alle
circostanze
indicate
nel
capoverso
dell
art
.
133
,
riveli
una
speciale
inclinazione
al
delitto
,
che
trovi
sua
causa
nell
indole
particolarmente
malvagia
del
colpevole
.
La
disposizione
di
questo
articolo
non
si
applica
se
la
inclinazione
al
delitto
è
originata
dall
infermità
preveduta
dagli
artt
.
88
e
89
.
109
Effetti
della
dichiarazione
di
abitualità
,
professionalità
o
tendenza
a
delinquere
Oltre
gli
aumenti
di
pena
stabiliti
per
la
recidiva
e
i
particolari
effetti
indicati
da
altre
disposizioni
di
legge
(
151
,
162-bis
,
164
,
179-3
)
,
la
dichiarazione
di
abitualità
o
di
professionalità
nel
reato
o
di
tendenza
a
delinquere
importa
l
applicazione
di
misure
di
sicurezza
.
La
dichiarazione
di
abitualità
o
di
professionalità
nel
reato
può
essere
pronunciata
in
ogni
tempo
,
anche
dopo
la
esecuzione
della
pena
;
ma
se
è
pronunciata
dopo
la
sentenza
di
condanna
,
non
si
tiene
conto
della
successiva
condotta
del
colpevole
e
rimane
ferma
la
pena
inflitta
.
La
dichiarazione
di
tendenza
a
delinquere
non
può
essere
pronunciata
che
con
la
sentenza
di
condanna
.
La
dichiarazione
di
abitualità
e
professionalità
nel
reato
e
quella
di
tendenza
a
delinquere
si
estinguono
per
effetto
della
riabilitazione
.
CAPO
III
DEL
CONCORSO
DI
PERSONE
NEL
REATO
110
Pena
per
coloro
che
concorrono
nel
reato
Quando
più
persone
concorrono
nel
medesimo
reato
,
ciascuna
di
esse
soggiace
alla
pena
per
questo
stabilita
,
salve
le
disposizioni
degli
articoli
seguenti
.
111
Determinazione
al
reato
di
persona
non
imputabile
o
non
punibile
Chi
ha
determinato
a
commettere
un
reato
una
persona
non
imputabile
,
ovvero
non
punibile
a
cagione
di
una
condizione
o
qualità
personale
(
46
,
48
)
,
risponde
del
reato
da
questa
commesso
;
e
la
pena
è
aumentata
.
Se
si
tratta
di
delitti
per
i
quali
è
previsto
l
arresto
in
flagranza
,
la
pena
è
aumentata
da
un
terzo
alla
metà
.
Se
chi
ha
determinato
altri
a
commettere
il
reato
ne
è
il
genitore
esercente
la
potestà
la
pena
è
aumentata
fino
alla
metà
o
se
si
tratta
di
delitti
per
i
quali
è
previsto
l
arresto
in
flagranza
,
da
un
terzo
a
due
terzi
.
112
Circostanze
aggravanti
La
pena
da
infliggere
per
il
reato
commesso
è
aumentata
:
1
)
se
il
numero
delle
persone
che
sono
concorse
nel
reato
,
è
di
cinque
o
più
,
salvo
che
la
legge
disponga
altrimenti
;
2
)
per
chi
,
anche
fuori
dei
casi
preveduti
dai
due
numeri
seguenti
,
ha
promosso
od
organizzato
la
cooperazione
nel
reato
,
ovvero
diretto
l
attività
delle
persone
che
sono
concorse
nel
reato
medesimo
;
3
)
per
chi
,
nell
esercizio
della
sua
autorità
,
direzione
o
vigilanza
,
ha
determinato
a
commettere
il
reato
persone
ad
esso
soggette
;
4
)
per
chi
,
fuori
del
caso
preveduto
dall
art
.
111
,
ha
determinato
a
commettere
il
reato
un
minore
di
anni
diciotto
o
una
persona
in
stato
di
infermità
o
di
deficienza
psichica
,
ovvero
si
è
comunque
avvalso
degli
stessi
nella
commissione
di
un
delitto
per
il
quale
è
previsto
l
arresto
in
flagranza
.
La
pena
è
aumentata
fino
alla
metà
per
chi
si
è
avvalso
di
persona
non
imputabile
o
non
punibile
,
a
cagione
di
una
condizione
o
qualità
personale
(
111
)
,
nella
commissione
di
un
delitto
per
il
quale
è
previsto
l
arresto
in
flagranza
.
Se
chi
ha
determinato
altri
a
commettere
il
reato
o
si
è
avvalso
di
altri
nella
commissione
del
delitto
ne
è
il
genitore
esercente
la
potestà
,
nel
caso
previsto
dal
numero
4
del
primo
comma
la
pena
è
aumentata
fino
a
alla
metà
e
in
quello
previsto
dal
secondo
comma
la
pena
è
aumentata
fino
a
due
terzi
.
Gli
aggravamenti
di
pena
stabiliti
nei
nn
.
1
)
,
2
)
e
3
)
di
questo
articolo
si
applicano
anche
se
taluno
dei
partecipi
al
fatto
non
è
imputabile
o
non
è
punibile
.
113
Cooperazione
nel
delitto
colposo
Nel
delitto
colposo
,
quando
l
evento
è
stato
cagionato
dalla
cooperazione
di
più
persone
,
ciascuna
di
queste
soggiace
alle
pene
stabilite
per
il
delitto
stesso
.
La
pena
è
aumentata
per
chi
ha
determinato
altri
a
cooperare
nel
delitto
,
quando
concorrono
le
condizioni
stabilite
nell
art
.
111
e
nei
nn
.
3
)
e
4
)
dell
art
.
112
.
114
Circostanze
attenuanti
Il
giudice
,
qualora
ritenga
che
l
opera
prestata
da
taluna
delle
persone
che
sono
concorse
nel
reato
a
norma
degli
artt
.
110
e
113
abbia
avuto
minima
importanza
nella
preparazione
o
nell
esecuzione
del
reato
,
può
diminuire
la
pena
.
Tale
disposizione
non
si
applica
nei
casi
indicati
nell
art
.
112
.
La
pena
può
altresì
essere
diminuita
per
chi
è
stato
determinato
a
commettere
il
reato
o
a
cooperare
nel
reato
,
quando
concorrono
le
condizioni
stabilite
nei
nn
.
3
)
e
4
)
del
primo
comma
e
nel
terzo
comma
dell
art
.
112
.
115
Accordo
per
commettere
un
reato
.
Istigazione
Salvo
che
la
legge
disponga
altrimenti
,
qualora
due
o
più
persone
si
accordino
allo
scopo
di
commettere
un
reato
,
e
questo
non
sia
commesso
,
nessuna
di
esse
è
punibile
per
il
solo
fatto
dell
accordo
.
Nondimeno
,
nel
caso
di
accordo
per
commettere
un
delitto
,
il
giudice
può
applicare
una
misura
di
sicurezza
.
Le
stesse
disposizioni
si
applicano
nel
caso
di
istigazione
a
commettere
un
reato
,
se
la
istigazione
è
stata
accolta
,
ma
il
reato
non
è
stato
commesso
.
Qualora
la
istigazione
non
sia
stata
accolta
,
e
si
sia
trattato
d
istigazione
a
un
delitto
,
l
istigatore
può
essere
sottoposto
a
misura
di
sicurezza
.
116
Reato
diverso
da
quello
voluto
da
taluno
dei
concorrenti
Qualora
il
reato
commesso
sia
diverso
da
quello
voluto
da
taluno
dei
concorrenti
,
anche
questi
ne
risponde
,
se
l
evento
è
conseguenza
della
sua
azione
od
omissione
.
Se
il
reato
commesso
è
più
grave
di
quello
voluto
,
la
pena
è
diminuita
riguardo
a
chi
volle
il
reato
meno
grave
.
117
Mutamento
del
titolo
del
reato
per
taluno
dei
concorrenti
Se
,
per
le
condizioni
o
le
qualità
personali
del
colpevole
,
o
per
i
rapporti
fra
il
colpevole
e
l
offeso
,
muta
il
titolo
del
reato
per
taluno
di
coloro
che
vi
sono
concorsi
,
anche
gli
altri
rispondono
dello
stesso
reato
.
Nondimeno
,
se
questo
è
più
grave
,
il
giudice
può
,
rispetto
a
coloro
per
i
quali
non
sussistono
le
condizioni
,
le
qualità
o
i
rapporti
predetti
,
diminuire
la
pena
.
118
Valutazione
delle
circostanze
aggravanti
o
attenuanti
Le
circostanze
che
aggravano
o
diminuiscono
le
pene
concernenti
i
motivi
a
delinquere
,
l
intensità
del
dolo
,
il
grado
della
colpa
e
le
circostanze
inerenti
alla
persona
del
colpevole
sono
valutate
soltanto
riguardo
alla
persona
cui
si
riferiscono
.
119
Valutazione
delle
circostanze
di
esclusione
della
pena
Le
circostanze
soggettive
le
quali
escludono
la
pena
per
taluno
di
coloro
che
sono
concorsi
nel
reato
hanno
effetto
soltanto
riguardo
alla
persona
a
cui
si
riferiscono
.
Le
circostanze
oggettive
che
escludono
la
pena
hanno
effetto
per
tutti
coloro
che
sono
concorsi
nel
reato
.
CAPO
IV
DELLA
PERSONA
OFFESA
DAL
REATO
120
Diritto
di
querela
Ogni
persona
offesa
da
un
reato
per
cui
non
debba
procedersi
d
ufficio
o
dietro
richiesta
o
istanza
ha
diritto
di
querela
.
Per
i
minori
degli
anni
quattordici
e
per
gli
interdetti
a
cagione
d
infermità
di
mente
,
il
diritto
di
querela
è
esercitato
dal
genitore
o
dal
tutore
.
I
minori
che
hanno
compiuto
gli
anni
quattordici
e
gli
inabilitati
,
possono
esercitare
il
diritto
di
querela
,
e
possono
altresì
,
in
loro
vece
,
esercitarlo
il
genitore
ovvero
il
tutore
o
il
curatore
,
nonostante
ogni
contraria
dichiarazione
di
volontà
,
espressa
o
tacita
,
del
minore
o
dell
inabilitato
.
121
Diritto
di
querela
esercitato
da
un
curatore
speciale
Se
la
persona
offesa
è
minore
degli
anni
quattordici
o
inferma
di
mente
,
e
non
v
è
chi
ne
abbia
la
rappresentanza
,
ovvero
chi
l
esercita
si
trovi
con
la
persona
medesima
in
conflitto
di
interessi
,
il
diritto
di
querela
è
esercitato
da
un
curatore
speciale
.
122
Querela
di
uno
fra
più
offesi
Il
reato
commesso
in
danno
di
più
persone
è
punibile
anche
se
la
querela
è
proposta
da
una
soltanto
di
esse
.
123
Estensione
della
querela
La
querela
si
estende
di
diritto
a
tutti
coloro
che
hanno
commesso
il
reato
.
124
Termine
per
proporre
la
querela
.
Rinuncia
Salvo
che
la
legge
disponga
altrimenti
,
il
diritto
di
querela
non
può
essere
esercitato
,
decorsi
tre
mesi
dal
giorno
della
notizia
del
fatto
che
costituisce
il
reato
.
Il
diritto
di
querela
non
può
essere
esercitato
se
vi
è
stata
rinuncia
espressa
o
tacita
da
parte
di
colui
al
quale
ne
spetta
l
esercizio
.
Vi
è
rinuncia
tacita
,
quando
chi
ha
facoltà
di
proporre
querela
ha
compiuto
fatti
incompatibili
con
la
volontà
di
querelarsi
.
La
rinuncia
si
estende
di
diritto
a
tutti
coloro
che
hanno
commesso
il
reato
.
125
Querela
del
minore
o
inabilitato
nel
caso
di
rinuncia
del
rappresentante
La
rinuncia
alla
facoltà
di
esercitare
il
diritto
di
querela
,
fatta
dal
genitore
o
dal
tutore
o
dal
curatore
,
non
priva
il
minore
,
che
ha
compiuto
gli
anni
quattordici
,
o
l
inabilitato
,
del
diritto
di
proporre
querela
.
126
Estinzione
del
diritto
di
querela
Il
diritto
di
querela
si
estingue
con
la
morte
della
persona
offesa
.
Se
la
querela
è
stata
già
proposta
,
la
morte
della
persona
offesa
non
estingue
il
reato
.
127
Richiesta
di
procedimento
per
delitti
contro
il
Presidente
della
Repubblica
Salvo
quanto
è
disposto
nel
Titolo
I
del
Libro
II
di
questo
Codice
,
qualora
un
delitto
punibile
a
querela
della
persona
offesa
sia
commesso
in
danno
del
Presidente
della
Repubblica
,
alla
querela
è
sostituita
la
richiesta
del
Ministro
per
la
Giustizia
.
128
Termine
per
la
richiesta
di
procedimento
Quando
la
punibilità
di
un
reato
dipende
dalla
richiesta
dell
Autorità
,
la
richiesta
non
può
essere
più
proposta
,
decorsi
tre
mesi
dal
giorno
in
cui
l
Autorità
ha
avuto
notizia
del
fatto
che
costituisce
il
reato
.
Quando
la
punibilità
di
un
reato
commesso
all
estero
(
4
)
dipende
dalla
presenza
del
colpevole
nel
territorio
dello
Stato
(
9
,
10
)
,
la
richiesta
non
può
essere
più
proposta
,
decorsi
tre
anni
dal
giorno
in
cui
il
colpevole
si
trova
nel
territorio
dello
Stato
.
129
Irrevocabilità
ed
estensione
della
richiesta
La
richiesta
dell
Autorità
è
irrevocabile
.
Le
disposizioni
degli
artt
.
122
e
123
si
applicano
anche
alla
richiesta
.
130
Istanza
della
persona
offesa
Quando
la
punibilità
del
reato
dipende
dall
istanza
della
persona
offesa
(
9
,
10
)
,
l
istanza
è
regolata
dalle
disposizioni
relative
alla
richiesta
.
Nondimeno
,
per
quanto
riguarda
la
capacità
e
la
rappresentanza
della
persona
offesa
,
si
applicano
le
disposizioni
relative
alla
querela
.
131
Reato
complesso
.
Procedibilità
di
ufficio
Nei
casi
preveduti
dall
art
.
84
,
per
il
reato
complesso
si
procede
sempre
di
ufficio
,
se
per
taluno
dei
reati
,
che
ne
sono
elementi
costitutivi
o
circostanze
aggravanti
,
si
deve
procedere
di
ufficio
.
TITOLO
V
DELLA
MODIFICAZIONE
,
APPLICAZIONE
ED
ESECUZIONE
DELLA
PENA
CAPO
I
DELLA
MODIFICAZIONE
E
APPLICAZIONE
DELLA
PENA
132
Potere
discrezionale
del
giudice
nell
applicazione
della
pena
:
limiti
Nei
limiti
fissati
dalla
legge
,
il
giudice
applica
la
pena
discrezionalmente
;
esso
deve
indicare
i
motivi
che
giustificano
l
uso
di
tale
potere
discrezionale
.
Nell
aumento
o
nella
diminuzione
della
pena
non
si
possono
oltrepassare
i
limiti
stabiliti
per
ciascuna
specie
di
pena
,
salvo
i
casi
espressamente
determinati
dalla
legge
.
133
Gravità
del
reato
:
valutazione
agli
effetti
della
pena
Nell
esercizio
del
potere
discrezionale
indicato
nell
articolo
precedente
,
il
giudice
deve
tener
conto
della
gravità
del
reato
,
desunta
:
1
)
dalla
natura
,
dalla
specie
,
dai
mezzi
dall
oggetto
,
dal
tempo
,
dal
luogo
e
da
ogni
altra
modalità
dell
azione
;
2
)
dalla
gravità
del
danno
o
del
pericolo
cagionato
alla
persona
offesa
dal
reato
;
3
)
dalla
intensità
del
dolo
o
dal
grado
della
colpa
.
Il
giudice
deve
tener
conto
,
altresì
,
della
capacità
a
delinquere
del
colpevole
,
desunta
:
1
)
dai
motivi
a
delinquere
e
dal
carattere
del
reo
;
2
)
dai
precedenti
penali
e
giudiziari
e
,
in
genere
,
dalla
condotta
e
dalla
vita
del
reo
,
antecedenti
al
reato
;
3
)
dalla
condotta
contemporanea
o
susseguente
al
reato
;
4
)
dalle
condizioni
di
vita
individuale
familiare
e
sociale
del
reo
.
133-bis
Condizioni
economiche
del
reo
;
valutazione
agli
effetti
della
pena
pecuniaria
Nella
determinazione
dell
ammontare
della
multa
o
dell
ammenda
il
giudice
deve
tenere
conto
,
oltre
che
dei
criteri
indicati
dall
articolo
precedente
,
anche
delle
condizioni
economiche
del
reo
.
Il
giudice
può
aumentare
(
66
,
78
)
la
multa
o
l
ammenda
stabilite
dalla
legge
sino
al
triplo
o
diminuirle
sino
ad
un
terzo
quando
,
per
le
condizioni
economiche
del
reo
,
ritenga
che
la
misura
massima
sia
inefficace
ovvero
che
la
misura
minima
sia
eccessivamente
gravosa
.
133-ter
Pagamento
rateale
della
multa
o
dell
ammenda
Il
giudice
,
con
la
sentenza
di
condanna
o
con
il
decreto
penale
,
può
disporre
,
in
relazione
alle
condizioni
economiche
del
condannato
,
che
la
multa
o
l
ammenda
venga
pagata
in
rate
mensili
.
In
ogni
momento
il
condannato
può
estinguere
la
pena
mediante
un
unico
pagamento
.
134
Computo
delle
pene
Le
pene
temporanee
si
applicano
a
giorni
,
a
mesi
e
ad
anni
.
Nelle
condanne
a
pene
temporanee
non
si
tiene
conto
delle
frazioni
di
giorno
,
e
,
in
quelle
a
pene
pecuniarie
,
delle
frazioni
di
lire
.
135
Ragguaglio
fra
pene
pecuniarie
e
pene
detentive
Quando
,
per
qualsiasi
effetto
giuridico
,
si
deve
eseguire
un
ragguaglio
fra
pene
pecuniarie
e
pene
detentive
,
il
computo
ha
luogo
calcolando
lire
,
o
frazione
di
lire
,
di
pena
pecuniaria
per
un
giorno
di
pena
detentiva
.
136
Modalità
di
conversione
di
pene
pecuniarie
Le
pene
della
multa
e
dell
ammenda
,
non
eseguite
per
insolvibilità
del
condannato
,
si
convertono
a
norma
di
legge
.
137
Custodia
cautelare
La
carcerazione
sofferta
prima
che
la
sentenza
sia
divenuta
irrevocabile
si
detrae
dalla
durata
complessiva
della
pena
temporanea
detentiva
o
dall
ammontare
della
pena
pecuniaria
.
La
custodia
cautelare
è
considerata
,
agli
effetti
della
detrazione
,
come
reclusione
od
arresto
.
138
Pena
e
custodia
cautelare
per
reati
commessi
all
estero
Quando
il
giudizio
seguito
all
estero
è
rinnovato
nello
Stato
,
la
pena
scontata
all
estero
è
sempre
computata
,
tenendo
conto
della
specie
di
essa
;
e
,
se
vi
è
stata
all
estero
custodia
cautelare
,
si
applicano
le
disposizioni
dell
articolo
precedente
.
139
Computo
delle
pene
accessorie
Nel
computo
delle
pene
accessorie
temporanee
non
si
tiene
conto
del
tempo
in
cui
il
condannato
sconta
la
pena
detentiva
,
o
è
sottoposto
a
misura
di
sicurezza
detentiva
,
né
del
tempo
in
cui
egli
si
è
sottratto
volontariamente
alla
esecuzione
della
pena
o
della
misura
di
sicurezza
.
140
Applicazione
provvisoria
di
pene
accessorie
Il
giudice
,
durante
l
istruzione
,
nei
procedimenti
per
i
reati
per
i
quali
,
in
caso
di
condanna
,
può
essere
applicata
una
pena
accessoria
,
può
disporne
in
via
provvisoria
l
applicazione
quando
sussistano
specificate
,
inderogabili
esigenze
istruttorie
,
o
sia
necessario
impedire
che
il
reato
venga
portato
a
conseguenze
ulteriori
.
L
interdizione
dai
pubblici
uffici
può
essere
applicata
provvisoriamente
solo
nei
procedimenti
per
reati
commessi
con
abuso
dei
poteri
o
con
violazione
dei
doveri
inerenti
a
una
pubblica
funzione
o
ad
un
pubblico
servizio
o
a
taluno
degli
uffici
indicati
nel
numero
3
del
capoverso
dell
articolo
28
.
La
sospensione
provvisoria
non
si
applica
agli
uffici
elettivi
ricoperti
per
diretta
investitura
popolare
.
La
pena
accessoria
provvisoriamente
applicata
non
può
avere
durata
superiore
alla
metà
della
durata
massima
prevista
dalla
legge
ed
è
computata
nella
durata
della
pena
accessoria
conseguente
alla
condanna
.
CAPO
II
DELLA
ESECUZIONE
DELLA
PENA
141
Esecuzione
delle
pene
detentive
.
Stabilimenti
speciali
Le
pene
detentive
per
delitti
si
scontano
in
stabilimenti
speciali
,
per
ciascuna
delle
seguenti
categorie
di
condannati
:
1
)
delinquenti
abituali
,
professionali
o
per
tendenza
;
2
)
condannati
a
pena
diminuita
per
infermità
psichica
,
o
per
sordomutismo
,
o
per
cronica
intossicazione
prodotta
da
alcool
o
da
sostanze
stupefacenti
;
ubriachi
abituali
e
persone
dedite
all
uso
di
sostanze
stupefacenti
.
I
condannati
indicati
nel
numero
2
)
sono
sottoposti
,
qualora
occorra
,
anche
a
un
regime
di
cura
.
Se
concorrono
in
uno
stesso
condannato
condizioni
personali
diverse
,
il
giudice
stabilisce
in
quale
degli
stabilimenti
speciali
debba
scontarsi
la
pena
.
La
pena
dell
arresto
si
sconta
,
dalle
suindicate
categorie
di
condannati
e
dai
contravventori
abituali
o
professionali
,
in
sezioni
speciali
degli
stabilimenti
destinati
alla
esecuzione
della
pena
predetta
.
Le
donne
scontano
la
pena
detentiva
in
stabilimenti
distinti
da
quelli
destinati
agli
uomini
.
142
Esecuzione
delle
pene
detentive
inflitte
a
minori
I
minori
scontano
,
fino
al
compimento
degli
anni
18
,
le
pene
detentive
in
stabilimenti
separati
da
quelli
destinati
agli
adulti
,
ovvero
in
sezioni
separate
di
tali
stabilimenti
;
ed
è
loro
impartita
,
durante
le
ore
non
destinate
al
lavoro
,
un
istruzione
diretta
soprattutto
alla
rieducazione
morale
.
Possono
essere
ammessi
ai
lavori
all
aperto
,
anche
prima
del
termine
stabilito
nel
primo
capoverso
dell
articolo
23
.
Essi
sono
assegnati
a
stabilimenti
speciali
,
nei
casi
indicati
nei
numeri
1
e
2
dell
articolo
precedente
.
Quando
hanno
compiuto
gli
anni
18
,
e
la
pena
da
scontare
è
superiore
a
tre
anni
,
essi
sono
trasferiti
negli
stabilimenti
destinati
agli
adulti
.
143
Ripartizione
dei
condannati
negli
stabilimenti
penitenziari
In
ogni
stabilimento
penitenziario
,
ordinario
o
speciale
,
si
tiene
conto
,
nella
ripartizione
dei
condannati
,
della
recidiva
,
e
dell
indole
del
reato
.
144
Vigilanza
sull
esecuzione
delle
pene
L
esecuzione
delle
pene
detentive
è
vigilata
dal
giudice
.
Egli
delibera
circa
l
ammissione
al
lavoro
all
aperto
e
da
parere
sull
ammissione
alla
liberazione
condizionale
.
145
Remunerazione
ai
condannati
per
il
lavoro
prestato
Negli
stabilimenti
penitenziari
,
ai
condannati
è
corrisposta
una
remunerazione
per
il
lavoro
prestato
.
Sulla
remunerazione
,
salvo
che
l
adempimento
delle
obbligazioni
sia
altrimenti
eseguito
,
sono
prelevate
nel
seguente
ordine
:
1
)
le
somme
dovute
a
titolo
di
risarcimento
del
danno
;
2
)
le
spese
che
lo
Stato
sostiene
per
il
mantenimento
del
condannato
;
3
)
le
somme
dovute
a
titolo
di
rimborso
delle
spese
del
procedimento
.
In
ogni
caso
,
deve
essere
riservata
a
favore
del
condannato
una
quota
pari
a
un
terzo
]
della
remunerazione
,
a
titolo
di
peculio
.
Tale
quota
non
è
soggetta
a
pignoramento
o
a
sequestro
.
146
Rinvio
obbligatorio
dell
esecuzione
della
pena
L
'
esecuzione
di
una
pena
,
che
non
sia
pecuniaria
,
è
differita
:
1
)
se
deve
aver
luogo
nei
confronti
di
donna
incinta
;
2
)
se
deve
aver
luogo
nei
confronti
di
madre
di
infante
di
età
inferiore
ad
anni
uno
;
3
)
se
deve
aver
luogo
nei
confronti
di
persona
affetta
da
AIDS
conclamata
o
da
grave
deficienza
immunitaria
accertate
ai
sensi
del
codice
di
procedura
penale
,
ovvero
da
altra
malattia
particolarmente
grave
per
effetto
della
quale
le
sue
condizioni
di
salute
risultano
incompatibili
con
lo
stato
di
detenzione
,
quando
la
persona
si
trova
in
una
fase
della
malattia
così
avanzata
da
non
rispondere
più
,
secondo
le
certificazioni
del
servizio
sanitario
penitenziario
o
esterno
,
ai
trattamenti
disponibili
e
alle
terapie
curative
.
Nei
casi
previsti
dai
numeri
1
)
e
2
)
del
primo
comma
il
differimento
non
opera
o
,
se
concesso
,
è
revocato
se
la
gravidanza
si
interrompe
,
se
la
madre
è
dichiarata
decaduta
dalla
potestà
sul
figlio
ai
sensi
dell
'
articolo
330
del
codice
civile
,
il
figlio
muore
,
viene
abbandonato
ovvero
affidato
ad
altri
,
sempreché
l
'
interruzione
di
gravidanza
o
il
parto
siano
avvenuti
da
oltre
due
mesi
.
147
Rinvio
facoltativo
dell
esecuzione
della
pena
L
esecuzione
di
una
pena
può
essere
differita
:
1
)
se
è
presentata
domanda
di
grazia
,
e
l
esecuzione
della
pena
non
deve
essere
differita
a
norma
dell
articolo
precedente
;
2
)
se
una
pena
restrittiva
della
libertà
personale
deve
essere
eseguita
contro
chi
si
trova
in
condizioni
di
grave
infermità
fisica
;
3
)
se
una
pena
restrittiva
della
libertà
personale
deve
essere
eseguita
nei
confronti
di
madre
di
prole
di
età
inferiore
a
tre
anni
.
Nel
caso
indicato
nel
n
.
1
)
,
l
esecuzione
della
pena
non
può
essere
differita
per
un
periodo
superiore
complessivamente
a
sei
mesi
,
a
decorrere
dal
giorno
in
cui
la
sentenza
è
divenuta
irrevocabile
,
anche
se
la
domanda
di
grazia
è
successivamente
rinnovata
.
Nel
caso
indicato
nel
numero
3
)
del
primo
comma
il
provvedimento
è
revocato
,
qualora
la
madre
sia
dichiarata
decaduta
dalla
potestà
sul
figlio
ai
sensi
dell
'
articolo
330
del
codice
civile
,
il
figlio
muoia
,
venga
abbandonato
ovvero
affidato
ad
altri
che
alla
madre
.
Il
provvedimento
di
cui
al
primo
comma
non
può
essere
adottato
o
,
se
adottato
,
è
revocato
se
sussiste
il
concreto
pericolo
della
commissione
di
delitti
.
148
Infermità
psichica
sopravvenuta
al
condannato
Se
,
prima
dell
esecuzione
di
una
pena
restrittiva
della
libertà
personale
o
durante
l
esecuzione
,
sopravviene
al
condannato
una
infermità
psichica
,
il
giudice
qualora
ritenga
che
l
infermità
sia
tale
da
impedire
l
esecuzione
della
pena
,
ordina
che
questa
sia
differita
o
sospesa
e
che
il
condannato
sia
ricoverato
in
un
ospedale
psichiatrico
giudiziario
,
ovvero
in
una
casa
di
cura
e
di
custodia
.
Il
giudice
può
disporre
che
il
condannato
,
invece
che
in
un
ospedale
psichiatrico
giudiziario
,
sia
ricoverato
in
un
ospedale
psichiatrico
comune
se
la
pena
inflittagli
sia
inferiore
a
tre
anni
di
reclusione
o
di
arresto
,
e
non
si
tratti
di
delinquente
o
contravventore
abituale
,
o
professionale
,
o
di
delinquente
per
tendenza
(
108
)
.
Il
provvedimento
di
ricovero
è
revocato
e
il
condannato
è
sottoposto
all
esecuzione
della
pena
,
quando
sono
venute
meno
le
ragioni
che
hanno
determinato
tale
provvedimento
.
149
Consiglio
di
patronato
e
Cassa
delle
ammende
Presso
ciascun
tribunale
è
costituito
un
Consiglio
di
patronato
,
al
quale
sono
conferite
le
attribuzioni
seguenti
:
1
)
prestare
assistenza
ai
liberati
dal
carcere
,
agevolandoli
,
se
occorre
,
nel
trovare
stabile
lavoro
;
2
)
prestare
assistenza
alle
famiglie
di
coloro
che
sono
detenuti
,
con
ogni
forma
di
soccorso
e
,
eccezionalmente
,
con
sussidi
in
denaro
.
Alle
spese
necessarie
per
l
opera
di
assistenza
dei
Consigli
di
patronato
provvede
la
Cassa
delle
Ammende
.
TITOLO
VI
DELLA
ESTINZIONE
DEL
REATO
E
DELLA
PENA
CAPO
I
DELLA
ESTINZIONE
DEL
REATO
150
Morte
del
reo
prima
della
condanna
La
morte
del
reo
,
avvenuta
prima
della
condanna
,
estingue
il
reato
.
151
Amnistia
L
amnistia
estingue
il
reato
,
e
,
se
vi
è
stata
condanna
,
fa
cessare
l
esecuzione
della
condanna
e
le
pene
accessorie
.
Nel
concorso
di
più
reati
,
l
amnistia
si
applica
ai
singoli
reati
per
i
quali
è
conceduta
.
La
estinzione
del
reato
per
effetto
dell
amnistia
è
limitata
ai
reati
commessi
a
tutto
il
giorno
precedente
la
data
del
decreto
,
salvo
che
questo
stabilisca
una
data
diversa
.
L
amnistia
può
essere
sottoposta
a
condizioni
o
ad
obblighi
.
L
amnistia
non
si
applica
ai
recidivi
,
nei
casi
preveduti
dai
capoversi
dell
art
.
99
,
né
ai
delinquenti
abituali
,
o
professionali
o
per
tendenza
,
salvo
che
il
decreto
disponga
diversamente
.
152
Remissione
della
querela
Nei
delitti
punibili
a
querela
della
persona
offesa
,
la
remissione
estingue
il
reato
.
La
remissione
è
processuale
o
extraprocessuale
.
La
remissione
extraprocessuale
è
espressa
o
tacita
.
Vi
è
remissione
tacita
,
quando
il
querelante
ha
compiuto
fatti
incompatibili
con
la
volontà
di
persistere
nella
querela
.
La
remissione
può
intervenire
solo
prima
della
condanna
,
salvi
i
casi
per
i
quali
la
legge
disponga
altrimenti
.
La
remissione
non
può
essere
sottoposta
a
termini
o
a
condizioni
.
Nell
atto
di
remissione
può
essere
fatta
rinuncia
al
diritto
alle
restituzioni
e
al
risarcimento
del
danno
.
153
Esercizio
del
diritto
di
remissione
.
Incapaci
Per
i
minori
degli
anni
quattordici
e
per
gli
interdetti
a
cagione
di
infermità
di
mente
,
il
diritto
di
remissione
è
esercitato
dal
loro
legale
rappresentante
.
I
minori
,
che
hanno
compiuto
gli
anni
quattordici
,
e
gli
inabilitati
possono
esercitare
il
diritto
di
remissione
,
anche
quando
la
querela
è
stata
proposta
dal
rappresentante
,
ma
,
in
ogni
caso
,
la
remissione
non
ha
effetto
senza
l
approvazione
di
questo
.
Il
rappresentante
può
rimettere
la
querela
proposta
da
lui
o
dal
rappresentato
,
ma
la
remissione
non
ha
effetto
,
se
questi
manifesta
volontà
contraria
.
Le
disposizioni
dei
capoversi
precedenti
si
applicano
anche
nel
caso
in
cui
il
minore
raggiunge
gli
anni
quattordici
,
dopo
che
è
stata
proposta
la
querela
.
154
Più
querelanti
:
remissione
di
uno
solo
Se
la
querela
è
stata
proposta
da
più
persone
,
il
reato
non
si
estingue
se
non
interviene
la
remissione
di
tutti
i
querelanti
.
Se
tra
più
persone
offese
da
un
reato
taluna
soltanto
ha
proposto
querela
,
la
remissione
,
che
questa
ha
fatto
,
non
pregiudica
il
diritto
di
querela
delle
altre
.
155
Accettazione
della
remissione
La
remissione
non
produce
effetto
,
se
il
querelato
l
ha
espressamente
o
tacitamente
ricusata
.
Vi
è
ricusa
tacita
,
quando
il
querelato
ha
compiuto
fatti
incompatibili
con
la
volontà
di
accettare
la
remissione
.
La
remissione
fatta
a
favore
anche
di
uno
soltanto
fra
coloro
che
hanno
commesso
il
reato
si
estende
a
tutti
,
ma
non
produce
effetto
per
chi
l
abbia
ricusata
.
Per
quanto
riguarda
la
capacità
di
accettare
la
remissione
,
si
osservano
le
disposizioni
dell
art
153
.
Se
il
querelato
è
un
minore
o
un
infermo
di
mente
,
e
nessuno
ne
ha
la
rappresentanza
,
ovvero
chi
la
esercita
si
trova
con
esso
in
conflitto
di
interessi
,
la
facoltà
di
accettare
la
remissione
è
esercitata
da
un
curatore
speciale
.
156
Estinzione
del
diritto
di
remissione
Il
diritto
di
remissione
si
estingue
con
la
morte
della
persona
offesa
dal
reato
.
157
Prescrizione
.
Tempo
necessario
a
prescrivere
La
prescrizione
estingue
il
reato
:
1
)
in
venti
anni
,
se
si
tratta
di
delitto
per
cui
la
legge
stabilisce
la
pena
della
reclusione
non
inferiore
a
ventiquattro
anni
;
2
)
in
quindici
anni
,
se
si
tratta
di
delitto
per
cui
la
legge
stabilisce
la
pena
della
reclusione
non
inferiore
a
dieci
anni
;
3
)
in
dieci
anni
,
se
si
tratta
di
delitto
per
cui
la
legge
stabilisce
la
pena
della
reclusione
non
inferiore
a
cinque
anni
;
4
)
in
cinque
anni
,
se
si
tratta
di
delitto
per
cui
la
legge
stabilisce
la
pena
della
reclusione
inferiore
a
cinque
anni
,
o
la
pena
della
multa
;
5
)
in
tre
anni
,
se
si
tratta
di
contravvenzione
per
cui
la
legge
stabilisce
la
pena
dell
arresto
;
6
)
in
due
anni
,
se
si
tratta
di
contravvenzione
per
cui
la
legge
stabilisce
la
pena
dell
ammenda
.
Per
determinare
il
tempo
necessario
a
prescrivere
si
ha
riguardo
al
massimo
della
pena
stabilita
dalla
legge
per
il
reato
,
consumato
o
tentato
,
tenuto
conto
dell
aumento
massimo
di
pena
stabilito
per
le
circostanze
aggravanti
e
della
diminuzione
minima
stabilita
per
le
circostanze
attenuanti
.
Nel
caso
di
concorso
di
circostanze
aggravanti
e
di
circostanze
attenuanti
si
applicano
anche
a
tale
effetto
le
disposizioni
dell
art
.
69
.
Quando
per
il
reato
la
legge
stabilisce
congiuntamente
o
alternativamente
la
pena
detentiva
e
quella
pecuniaria
,
per
determinare
il
tempo
necessario
a
prescrivere
si
ha
riguardo
soltanto
alla
pena
detentiva
.
158
Decorrenza
del
termine
della
prescrizione
Il
termine
della
prescrizione
decorre
,
per
il
reato
consumato
,
dal
giorno
della
consumazione
;
per
il
reato
tentato
,
dal
giorno
un
cui
è
cessata
l
attività
del
colpevole
(
56
)
;
per
il
reato
permanente
o
continuato
,
dal
giorno
un
cui
è
cessata
la
permanenza
o
la
continuazione
.
Quando
la
legge
fa
dipendere
la
punibilità
del
reato
dal
verificarsi
di
una
condizione
,
il
termine
della
prescrizione
decorre
dal
giorno
in
cui
la
condizione
si
è
verificata
.
Nondimeno
,
nei
reati
punibili
a
querela
,
istanza
o
richiesta
,
il
termine
della
prescrizione
decorre
dal
giorno
del
commesso
reato
.
159
Sospensione
del
corso
della
prescrizione
Il
corso
della
prescrizione
rimane
sospeso
nei
casi
di
autorizzazione
a
procedere
o
di
questione
deferita
ad
altro
giudizio
,
e
in
ogni
caso
in
cui
la
sospensione
del
procedimento
penale
o
dei
termini
di
custodia
cautelare
è
imposta
da
una
particolare
disposizione
di
legge
.
La
sospensione
del
corso
della
prescrizione
,
nei
casi
di
autorizzazione
a
procedere
di
cui
al
primo
comma
,
si
verifica
dal
momento
in
cui
il
pubblico
ministero
effettua
la
relativa
richiesta
.
La
prescrizione
riprende
il
suo
corso
dal
giorno
in
cui
è
cessata
la
causa
della
sospensione
.
In
caso
di
autorizzazione
a
procedere
,
il
corso
della
prescrizione
riprende
dal
giorno
in
cui
l
autorità
competente
accoglie
la
richiesta
.
160
Interruzione
del
corso
della
prescrizione
Il
corso
della
prescrizione
è
interrotto
dalla
sentenza
di
condanna
o
dal
decreto
di
condanna
.
Interrompono
pure
la
prescrizione
l
ordinanza
che
applica
le
misure
cautelari
personali
e
quella
di
convalida
del
fermo
o
dell
arresto
,
l
interrogatorio
reso
davanti
al
pubblico
ministero
o
al
giudice
,
l
invito
a
presentarsi
al
pubblico
ministero
per
rendere
l
interrogatorio
,
il
provvedimento
del
giudice
di
fissazione
dell
udienza
in
camera
di
consiglio
per
la
decisione
sulla
richiesta
di
archiviazione
,
la
richiesta
di
rinvio
a
giudizio
,
il
decreto
di
fissazione
della
udienza
preliminare
,
l
ordinanza
che
dispone
il
giudizio
abbreviato
,
il
decreto
di
fissazione
della
udienza
per
la
decisione
sulla
richiesta
di
applicazione
della
pena
,
la
presentazione
o
la
citazione
per
il
giudizio
direttissimo
,
il
decreto
che
dispone
il
giudizio
immediato
,
il
decreto
che
dispone
il
giudizio
e
il
decreto
di
citazione
a
giudizio
.
La
prescrizione
interrotta
comincia
nuovamente
a
decorrere
dal
giorno
della
interruzione
.
Se
più
sono
gli
atti
interruttivi
,
la
prescrizione
decorre
dall
ultimo
di
essi
;
ma
in
nessun
caso
i
termini
stabiliti
nell
art
.
157
possono
essere
prolungati
oltre
la
metà
.
161
Effetti
della
sospensione
e
della
interruzione
La
sospensione
e
la
interruzione
della
prescrizione
hanno
effetto
per
tutti
coloro
che
hanno
commesso
il
reato
.
Quando
per
più
reati
connessi
si
procede
congiuntamente
,
la
sospensione
o
la
interruzione
della
prescrizione
per
taluno
di
essi
ha
effetto
anche
per
gli
altri
.
162
Oblazione
nelle
contravvenzioni
Nelle
contravvenzioni
,
per
le
quali
la
legge
stabilisce
la
sola
pena
dell
ammenda
,
il
contravventore
è
ammesso
a
pagare
,
prima
dell
apertura
del
dibattimento
,
ovvero
prima
del
decreto
di
condanna
,
una
somma
corrispondente
alla
terza
parte
del
massimo
della
pena
stabilita
dalla
legge
per
la
contravvenzione
commessa
,
oltre
le
spese
del
procedimento
.
Il
pagamento
estingue
il
reato
.
162-bis
Oblazione
nelle
contravvenzioni
punite
con
pene
alternative
Nelle
contravvenzioni
per
le
quali
la
legge
stabilisce
la
pena
alternativa
dell
arresto
o
dell
ammenda
,
il
contravventore
può
essere
ammesso
a
pagare
,
prima
dell
apertura
del
dibattimento
,
ovvero
prima
del
decreto
di
condanna
,
una
somma
corrispondente
alla
metà
del
massimo
dell
ammenda
stabilita
dalla
legge
per
la
contravvenzione
commessa
oltre
le
spese
del
procedimento
.
Con
la
domanda
di
oblazione
il
contravventore
deve
depositare
la
somma
corrispondente
alla
metà
del
massimo
dell
ammenda
.
L
oblazione
non
è
ammessa
quando
ricorrono
i
casi
previsti
dal
terzo
capoverso
dell
art
.
99
,
dall
art
.
104
o
dall
art
.
105
,
né
quando
permangono
conseguenze
dannose
o
pericolose
del
reato
eliminabili
da
parte
del
contravventore
.
In
ogni
altro
caso
il
giudice
può
respingere
con
ordinanza
la
domanda
di
oblazione
,
avuto
riguardo
alla
gravità
del
fatto
.
La
domanda
può
essere
riproposta
sino
all
inizio
della
discussione
finale
del
dibattimento
di
primo
grado
.
Il
pagamento
delle
somme
indicate
nella
prima
parte
del
presente
articolo
estingue
il
reato
.
163
Sospensione
condizionale
della
pena
Nel
pronunciare
sentenza
di
condanna
alla
reclusione
o
all
arresto
per
un
tempo
non
superiore
a
due
anni
,
ovvero
a
pena
pecuniaria
che
,
sola
o
congiunta
alla
pena
detentiva
e
ragguagliata
a
norma
dell
art
.
135
,
sia
equivalente
ad
una
pena
privativa
della
libertà
personale
per
un
tempo
non
superiore
,
nel
complesso
,
a
due
anni
,
il
giudice
può
ordinare
che
l
esecuzione
della
pena
rimanga
sospesa
per
il
termine
di
cinque
anni
se
la
condanna
è
per
delitto
e
di
due
anni
se
la
condanna
è
per
contravvenzione
.
Se
il
reato
è
stato
commesso
da
un
minore
degli
anni
diciotto
,
la
sospensione
può
essere
ordinata
quando
si
infligga
una
pena
restrittiva
della
libertà
personale
non
superiore
a
tre
anni
,
ovvero
una
pena
pecuniaria
che
,
sola
o
congiunta
alla
pena
detentiva
e
ragguagliata
a
norma
dell
art
.
135
,
sia
equivalente
ad
una
pena
privativa
della
libertà
personale
per
un
tempo
non
superiore
,
nel
complesso
,
a
tre
anni
.
Se
il
reato
è
stato
commesso
da
persona
di
età
superiore
agli
anni
diciotto
ma
inferiore
agli
anni
ventuno
o
da
chi
ha
compiuto
gli
anni
settanta
,
la
sospensione
può
essere
ordinata
quando
si
infligga
una
pena
restrittiva
della
libertà
personale
non
superiore
a
due
anni
e
sei
mesi
ovvero
una
pena
pecuniaria
che
,
sola
o
congiunta
alla
pena
detentiva
e
ragguagliata
a
norma
dell
art
.
135
,
sia
equivalente
ad
una
pena
privativa
della
libertà
personale
per
un
tempo
non
superiore
,
nel
complesso
,
a
due
anni
e
sei
mesi
.
164
Limiti
entro
i
quali
è
ammessa
la
sospensione
condizionale
della
pena
La
sospensione
condizionale
della
pena
è
ammessa
soltanto
se
,
avuto
riguardo
alle
circostanze
indicate
nell
art
.
133
,
il
giudice
presume
che
il
colpevole
si
asterrà
dal
commettere
ulteriori
reati
.
La
sospensione
condizionale
della
pena
non
può
essere
conceduta
:
1
)
a
chi
ha
riportato
una
precedente
condanna
a
pena
detentiva
per
delitto
,
anche
se
è
intervenuta
la
riabilitazione
,
né
al
delinquente
o
contravventore
abituale
o
professionale
;
2
)
allorché
alla
pena
inflitta
deve
essere
aggiunta
una
misura
di
sicurezza
personale
perché
il
reo
è
persona
che
la
legge
presume
socialmente
pericolosa
.
La
sospensione
condizionale
della
pena
rende
inapplicabili
le
misure
di
sicurezza
,
tranne
che
si
tratti
della
confisca
.
La
sospensione
condizionale
della
pena
non
può
essere
concessa
più
di
una
volta
.
Tuttavia
il
giudice
nell
infliggere
una
nuova
condanna
,
può
disporre
la
sospensione
condizionale
qualora
la
pena
da
infliggere
,
cumulata
con
quella
irrogata
con
la
precedente
condanna
anche
per
delitto
,
non
superi
i
limiti
stabiliti
dall
art
.
163
.
165
Obblighi
del
condannato
La
sospensione
condizionale
della
pena
può
essere
subordinata
all
adempimento
dell
obbligo
delle
restituzioni
,
al
pagamento
della
somma
liquidata
a
titolo
di
risarcimento
del
danno
o
provvisoriamente
assegnata
sull
ammontare
di
esso
e
alla
pubblicazione
della
sentenza
a
titolo
di
riparazione
del
danno
può
altresì
essere
subordinata
,
salvo
che
la
legge
disponga
altrimenti
,
all
eliminazione
delle
conseguenze
dannose
o
pericolose
del
reato
,
secondo
le
modalità
indicate
dal
giudice
nella
sentenza
di
condanna
.
La
sospensione
condizionale
della
pena
,
quando
è
concessa
a
persona
che
ne
ha
già
usufruito
,
deve
essere
subordinata
all
adempimento
di
uno
degli
obblighi
previsti
nel
comma
precedente
,
salvo
che
ciò
sia
impossibile
.
Il
giudice
nella
sentenza
stabilisce
il
termine
entro
il
quale
gli
obblighi
devono
essere
adempiuti
.
166
Effetti
della
sospensione
La
sospensione
condizionale
della
pena
si
estende
alle
pene
accessorie
.
La
condanna
a
pena
condizionalmente
sospesa
non
può
costituire
in
alcun
caso
,
di
per
sé
sola
,
motivo
per
l
applicazione
di
misure
di
prevenzione
,
né
d
impedimento
all
accesso
a
posti
di
lavoro
pubblici
o
privati
tranne
i
casi
specificamente
previsti
dalla
legge
,
né
per
il
diniego
di
concessioni
,
di
licenze
o
di
autorizzazioni
necessarie
per
svolgere
attività
lavorativa
.
167
Estinzione
del
reato
Se
,
nei
termini
stabiliti
,
il
condannato
non
commette
un
delitto
,
ovvero
una
contravvenzione
della
stessa
indole
,
e
adempie
gli
obblighi
impostigli
,
il
reato
è
estinto
.
In
tal
caso
non
ha
luogo
la
esecuzione
delle
pene
.
168
Revoca
della
sospensione
Salva
la
disposizione
dell
ultimo
comma
dell
art
.
164
,
la
sospensione
condizionale
della
pena
è
revocata
di
diritto
qualora
,
nei
termini
stabiliti
,
il
condannato
:
1
)
commetta
un
delitto
ovvero
una
contravvenzione
della
stessa
indole
,
per
cui
venga
inflitta
una
pena
detentiva
,
o
non
adempia
agli
obblighi
impostigli
;
2
)
riporti
un
altra
condanna
per
un
delitto
anteriormente
commesso
a
pena
che
,
cumulata
a
quella
precedentemente
sospesa
,
supera
i
limiti
stabiliti
dall
art
.
163
.
Qualora
il
condannato
riporti
un
altra
condanna
per
un
delitto
anteriormente
commesso
,
a
pena
che
,
cumulata
a
quella
precedentemente
sospesa
,
non
supera
i
limiti
stabiliti
dall
art
.
163
,
il
giudice
,
tenuto
conto
dell
indole
e
della
gravità
del
reato
,
può
revocare
l
ordine
di
sospensione
condizionale
della
pena
.
La
sospensione
condizionale
della
pena
è
altresì
revocata
quando
è
stata
concessa
in
violazione
dell
'
articolo
164
,
quarto
comma
,
in
presenza
di
cause
ostative
.
La
revoca
è
disposta
anche
se
la
sospensione
è
stata
concessa
ai
sensi
del
codice
di
procedura
penale
.
169
Perdono
giudiziale
per
i
minori
degli
anni
diciotto
Se
,
per
il
reato
commesso
dal
minore
degli
anni
diciotto
la
legge
stabilisce
una
pena
restrittiva
della
libertà
personale
non
superiore
nel
massimo
a
due
anni
ovvero
una
pena
pecuniaria
,
anche
se
congiunta
a
detta
pena
,
il
giudice
può
astenersi
dal
pronunciare
il
rinvio
al
giudizio
,
quando
,
avuto
riguardo
alle
circostanze
indicate
nell
art
.
133
,
presume
che
il
colpevole
si
asterrà
dal
commettere
ulteriori
reati
.
Qualora
si
proceda
al
giudizio
,
il
giudice
può
,
nella
sentenza
,
per
gli
stessi
motivi
,
astenersi
dal
pronunciare
condanna
.
Le
disposizioni
precedenti
non
si
applicano
nei
casi
preveduti
dal
n
.
1
del
primo
capoverso
dell
art
.
164
.
Il
perdono
giudiziale
non
può
essere
conceduto
più
di
una
volta
.
170
Estinzione
di
un
reato
che
sia
presupposto
,
elemento
costitutivo
o
circostanza
aggravante
di
un
altro
reato
Quando
un
reato
è
il
presupposto
di
un
altro
reato
,
la
causa
che
lo
estingue
non
si
estende
all
altro
reato
.
La
causa
estintiva
di
un
reato
,
che
è
elemento
costitutivo
o
circostanza
aggravante
di
un
reato
complesso
,
non
si
estende
al
reato
complesso
.
L
estinzione
di
taluno
fra
più
reati
connessi
non
esclude
,
per
gli
altri
,
l
aggravamento
di
pena
derivante
dalla
connessione
.
CAPO
II
DELLA
ESTINZIONE
DELLA
PENA
171
Morte
del
reo
dopo
la
condanna
La
morte
del
reo
,
avvenuta
dopo
la
condanna
,
estingue
la
pena
.
172
Estinzione
delle
pene
della
reclusione
e
della
multa
per
decorso
del
tempo
La
pena
della
reclusione
si
estingue
col
decorso
di
un
tempo
pari
al
doppio
della
pena
inflitta
e
,
in
ogni
caso
,
non
superiore
a
trenta
e
non
inferiore
a
dieci
anni
.
La
pena
della
multa
si
estingue
nel
termine
di
dieci
anni
.
Quando
,
congiuntamente
alla
pena
della
reclusione
,
è
inflitta
la
pena
della
multa
,
per
l
estinzione
dell
una
e
dell
altra
pena
si
ha
riguardo
soltanto
al
decorso
del
tempo
stabilito
per
la
reclusione
.
Il
termine
decorre
dal
giorno
in
cui
la
condanna
è
divenuta
irrevocabile
,
ovvero
dal
giorno
in
cui
il
condannato
si
è
sottratto
volontariamente
alla
esecuzione
già
iniziata
della
pena
.
Se
l
esecuzione
della
pena
è
subordinata
alla
scadenza
di
un
termine
o
al
verificarsi
di
una
condizione
,
il
tempo
necessario
per
la
estinzione
della
pena
decorre
dal
giorno
in
cui
il
termine
è
scaduto
o
la
condizione
si
è
verificata
.
Nel
caso
di
concorso
di
reati
si
ha
riguardo
,
per
l
estinzione
della
pena
,
a
ciascuno
di
essi
,
anche
se
le
pene
sono
state
inflitte
con
la
medesima
sentenza
.
L
estinzione
delle
pene
non
ha
luogo
,
se
si
tratta
di
recidivi
,
nei
casi
preveduti
dai
capoversi
dell
art
.
99
,
o
di
delinquenti
abituali
,
professionali
o
per
tendenza
;
ovvero
se
il
condannato
,
durante
il
tempo
necessario
per
l
estinzione
della
pena
,
riporta
una
condanna
alla
reclusione
per
un
delitto
della
stessa
indole
(
101
)
.
173
Estinzione
delle
pene
dell
arresto
e
dell
ammenda
per
decorso
del
tempo
Le
pene
dell
arresto
e
dell
ammenda
si
estinguono
nel
termine
di
cinque
anni
.
Tale
termine
è
raddoppiato
se
si
tratta
di
recidivi
,
nei
casi
preveduti
dai
capoversi
dell
art
.
99
,
ovvero
di
delinquenti
abituali
,
professionali
o
per
tendenza
.
Se
,
congiuntamente
alla
pena
dell
arresto
,
è
inflitta
la
pena
dell
ammenda
,
per
l
estinzione
dell
una
e
dell
altra
pena
si
ha
riguardo
soltanto
al
decorso
del
termine
stabilito
per
l
arresto
.
Per
la
decorrenza
del
termine
si
applicano
le
disposizioni
del
terzo
,
quarto
e
quinto
capoverso
dell
articolo
precedente
.
174
Indulto
e
grazia
L
indulto
o
la
grazia
condona
,
in
tutto
o
in
parte
,
la
pena
inflitta
,
o
la
commuta
in
un
altra
specie
di
pena
stabilita
dalla
legge
.
Non
estingue
le
pene
accessorie
,
salvo
che
il
decreto
disponga
diversamente
,
e
neppure
gli
altri
effetti
penali
della
condanna
.
Nel
concorso
di
più
reati
,
l
indulto
si
applica
una
sola
volta
,
dopo
cumulate
le
pene
,
secondo
le
norme
concernenti
il
concorso
dei
reati
.
Si
osservano
,
per
l
indulto
,
le
disposizioni
contenute
nei
tre
ultimi
capoversi
dell
art
.
151
.
175
Non
menzione
della
condanna
nel
certificato
del
casellario
giudiziale
Se
,
con
una
prima
condanna
,
è
inflitta
una
pena
detentiva
non
superiore
a
due
anni
,
ovvero
una
pena
pecuniaria
non
superiore
a
1
milione
,
il
giudice
,
avuto
riguardo
alle
circostanze
indicate
nell
art
.
133
,
può
ordinare
in
sentenza
che
non
sia
fatta
menzione
della
condanna
nel
certificato
del
casellario
giudiziale
,
spedito
a
richiesta
di
privati
,
non
per
ragione
di
diritto
elettorale
.
La
non
menzione
della
condanna
può
essere
altresì
concessa
quando
è
inflitta
congiuntamente
una
pena
detentiva
non
superiore
a
due
anni
ed
una
pena
pecuniaria
che
,
ragguagliata
a
norma
dell
art
.
135
e
cumulata
alla
pena
detentiva
,
priverebbe
complessivamente
il
condannato
della
libertà
personale
per
un
tempo
non
superiore
a
trenta
mesi
.
Se
il
condannato
commette
successivamente
un
delitto
,
l
ordine
di
non
fare
menzione
della
condanna
precedente
è
revocato
.
176
Liberazione
condizionale
Il
condannato
a
pena
detentiva
che
,
durante
il
tempo
di
esecuzione
della
pena
,
abbia
tenuto
un
comportamento
tale
da
far
ritenere
sicuro
il
suo
ravvedimento
,
può
essere
ammesso
alla
liberazione
condizionale
,
se
ha
scontato
almeno
trenta
mesi
e
comunque
almeno
metà
della
pena
inflittagli
,
qualora
il
rimanente
della
pena
non
superi
i
cinque
anni
.
Se
si
tratta
di
recidivo
,
nei
casi
preveduti
dai
capoversi
dell
art
.
99
,
il
condannato
per
essere
ammesso
alla
liberazione
condizionale
,
deve
avere
scontato
almeno
quattro
anni
di
pena
e
non
meno
di
tre
quarti
della
pena
inflittagli
.
Il
condannato
all
ergastolo
può
essere
ammesso
alla
liberazione
condizionale
quando
abbia
scontato
almeno
ventisei
anni
di
pena
.
La
concessione
della
liberazione
condizionale
è
subordinata
all
adempimento
delle
obbligazioni
civili
derivanti
dal
reato
,
salvo
che
il
condannato
dimostri
di
trovarsi
nell
impossibilità
di
adempierle
.
177
Revoca
della
liberazione
condizionale
o
estinzione
della
pena
Nei
confronti
del
condannato
ammesso
alla
liberazione
condizionale
resta
sospesa
la
esecuzione
della
misura
di
sicurezza
detentiva
cui
il
condannato
stesso
sia
stato
sottoposto
con
la
sentenza
di
condanna
o
con
un
provvedimento
successivo
.
La
liberazione
condizionale
è
revocata
,
se
la
persona
liberata
commette
un
delitto
o
una
contravvenzione
della
stessa
indole
ovvero
trasgredisce
agli
obblighi
inerenti
alla
libertà
vigilata
disposta
a
termini
dell
art
.
230
,
n
.
2
)
.
In
tal
caso
,
il
tempo
trascorso
in
libertà
condizionale
non
è
computato
nella
durata
della
pena
e
il
condannato
non
può
essere
riammesso
alla
liberazione
condizionale
.
Decorso
tutto
il
tempo
della
pena
inflitta
,
ovvero
cinque
anni
dalla
data
del
provvedimento
di
liberazione
condizionale
,
se
trattasi
di
condannato
all
ergastolo
,
senza
che
sia
intervenuta
alcuna
causa
di
revoca
la
pena
rimane
estinta
e
sono
revocate
le
misure
di
sicurezza
personali
,
ordinate
dal
giudice
con
la
sentenza
di
condanna
o
con
provvedimento
successivo
.
178
Riabilitazione
La
riabilitazione
estingue
le
pene
accessorie
ed
ogni
altro
effetto
penale
della
condanna
,
salvo
che
la
legge
disponga
altrimenti
.
179
Condizioni
per
la
riabilitazione
La
riabilitazione
è
conceduta
quando
siano
decorsi
cinque
anni
dal
giorno
in
cui
la
pena
principale
sia
stata
eseguita
o
siasi
in
altro
modo
estinta
,
e
il
condannato
abbia
dato
prove
effettive
e
costanti
di
buona
condotta
.
Il
termine
è
di
dieci
anni
se
si
tratta
di
recidivi
,
nei
casi
preveduti
dai
capoversi
dell
art
.
99
.
Il
termine
è
,
parimenti
,
di
dieci
anni
se
si
tratta
di
delinquenti
abituali
,
professionali
o
per
tendenza
(
108
)
e
decorre
dal
giorno
in
cui
sia
stato
revocato
l
ordine
di
assegnazione
ad
una
colonia
agricola
o
ad
una
casa
di
lavoro
(
216
)
.
La
riabilitazione
non
può
essere
conceduta
quando
il
condannato
:
1
)
sia
stato
sottoposto
a
misura
di
sicurezza
,
tranne
che
si
tratti
di
espulsione
dello
straniero
dallo
Stato
ovvero
di
confisca
,
e
il
provvedimento
non
sia
stato
revocato
;
2
)
non
abbia
adempiuto
le
obbligazioni
civili
derivanti
dal
reato
,
salvo
che
dimostri
di
trovarsi
nella
impossibilità
di
adempierle
.
180
Revoca
della
sentenza
di
riabilitazione
La
sentenza
di
riabilitazione
è
revocata
di
diritto
se
la
persona
riabilitata
commette
entro
cinque
anni
un
delitto
non
colposo
,
per
il
quale
sia
inflitta
la
pena
della
reclusione
per
un
tempo
non
inferiore
a
tre
anni
,
od
un
altra
pena
più
grave
.
181
Riabilitazione
nel
caso
di
condanna
all
estero
Le
disposizioni
relative
alla
riabilitazione
si
applicano
anche
nel
caso
di
sentenze
straniere
di
condanna
,
riconosciute
a
norma
dell
art
.
12
.
CAPO
III
DISPOSIZIONI
COMUNI
182
Effetti
delle
cause
di
estinzione
del
reato
o
della
pena
Salvo
che
la
legge
disponga
altrimenti
,
l
estinzione
del
reato
o
della
pena
ha
effetto
soltanto
per
coloro
ai
quali
la
causa
di
estinzione
si
riferisce
.
183
Concorso
di
cause
estintive
Le
cause
di
estinzione
del
reato
o
della
pena
operano
nel
momento
in
cui
esse
intervengono
.
Nel
concorso
di
una
causa
che
estingue
il
reato
con
una
causa
che
estingue
la
pena
,
prevale
la
causa
che
estingue
il
reato
,
anche
se
è
intervenuta
successivamente
.
Quando
intervengono
in
tempi
diversi
più
cause
di
estinzione
del
reato
o
della
pena
,
la
causa
antecedente
estingue
il
reato
o
la
pena
,
e
quelle
successive
fanno
cessare
gli
effetti
che
non
siano
ancora
estinti
in
conseguenza
della
causa
antecedente
.
Se
più
cause
intervengono
contemporaneamente
,
la
causa
più
favorevole
opera
l
estinzione
del
reato
o
della
pena
;
ma
anche
in
tal
caso
,
per
gli
effetti
che
non
siano
estinti
in
conseguenza
della
causa
più
favorevole
,
si
applica
il
capoverso
precedente
.
184
Estinzione
della
pena
(
di
morte
)
,
dell
ergastolo
o
di
pene
temporanee
nel
caso
di
concorso
di
reati
Quando
,
per
effetto
di
amnistia
,
indulto
o
grazia
,
la
pena
(
di
morte
o
)
dell
ergastolo
è
estinta
,
la
pena
detentiva
temporanea
,
inflitta
per
il
reato
concorrente
,
è
eseguita
per
intero
.
Nondimeno
,
se
il
condannato
ha
già
interamente
subìto
l
isolamento
diurno
,
applicato
a
norma
del
capoverso
dell
art
.
72
,
la
pena
per
il
reato
concorrente
è
ridotta
alla
metà
;
ed
è
estinta
,
se
il
condannato
è
stato
detenuto
per
oltre
trenta
anni
.
Se
,
per
effetto
di
alcuna
delle
dette
cause
estintive
,
non
deve
essere
scontata
la
pena
detentiva
temporanea
inflitta
,
per
il
reato
concorrente
,
al
condannato
all
ergastolo
,
non
si
applica
l
isolamento
diurno
,
stabilito
nel
capoverso
dell
art
.
72
.
Se
la
pena
detentiva
deve
essere
scontata
solo
in
parte
,
il
periodo
dell
isolamento
diurno
,
applicato
a
norma
del
predetto
articolo
,
può
essere
ridotto
fino
a
tre
mesi
.
TITOLO
VII
DELLE
SANZIONI
CIVILI
185
Restituzioni
e
risarcimento
del
danno
Ogni
reato
obbliga
alle
restituzioni
,
a
norma
delle
leggi
civili
.
Ogni
reato
,
che
abbia
cagionato
un
danno
patrimoniale
o
non
patrimoniale
,
obbliga
al
risarcimento
il
colpevole
e
le
persone
che
,
a
norma
delle
leggi
civili
debbono
rispondere
per
il
fatto
di
lui
.
186
Riparazione
del
danno
mediante
pubblicazione
della
sentenza
di
condanna
Oltre
quanto
è
prescritto
nell
articolo
precedente
e
in
altre
disposizioni
di
legge
,
ogni
reato
obbliga
il
colpevole
alla
pubblicazione
,
a
sue
spese
,
della
sentenza
di
condanna
,
qualora
la
pubblicazione
costituisca
un
mezzo
per
riparare
il
danno
non
patrimoniale
cagionato
dal
reato
.
187
Indivisibilità
e
solidarietà
nelle
obbligazioni
ex
delicto
L
obbligo
alle
restituzioni
e
alla
pubblicazione
della
sentenza
penale
di
condanna
è
indivisibile
.
I
condannati
per
uno
stesso
reato
sono
obbligati
in
solido
al
risarcimento
del
danno
patrimoniale
o
non
patrimoniale
.
188
Spese
per
il
mantenimento
del
condannato
.
Obbligo
al
rimborso
Il
condannato
è
obbligato
a
rimborsare
all
erario
dello
Stato
le
spese
per
il
suo
mantenimento
negli
stabilimenti
di
pena
,
e
risponde
di
tale
obbligazione
con
tutti
i
suoi
beni
mobili
e
immobili
,
presenti
e
futuri
,
a
norma
delle
leggi
civili
.
L
obbligazione
non
si
estende
alla
persona
civilmente
responsabile
,
e
non
si
trasmette
agli
eredi
del
condannato
.
189
Ipoteca
legale
;
sequestro
Lo
Stato
ha
ipoteca
legale
sui
beni
dell
imputato
a
garanzia
del
pagamento
:
1
)
delle
pene
pecuniarie
e
di
ogni
altra
somma
dovuta
all
erario
dello
Stato
;
2
)
delle
spese
del
procedimento
;
3
)
delle
spese
relative
al
mantenimento
del
condannato
negli
stabilimenti
di
pena
;
4
)
delle
spese
sostenute
da
un
pubblico
istituto
sanitario
,
a
titolo
di
cura
e
di
alimenti
per
la
persona
offesa
,
durante
l
infermità
;
5
)
delle
somme
dovute
a
titolo
di
risarcimento
del
danno
,
comprese
le
spese
processuali
;
6
)
delle
spese
anticipate
dal
difensore
e
delle
somme
a
lui
dovute
a
titolo
di
onorario
.
L
ipoteca
legale
non
pregiudica
il
diritto
degli
interessati
a
iscrivere
ipoteca
giudiziale
,
dopo
la
sentenza
di
condanna
,
anche
se
non
divenuta
irrevocabile
.
Se
vi
è
fondata
ragione
di
temere
che
manchino
o
si
disperdano
le
garanzie
delle
obbligazioni
per
le
quali
è
ammessa
l
ipoteca
legale
,
può
essere
ordinato
il
sequestro
dei
beni
mobili
dell
imputato
.
Gli
effetti
dell
ipoteca
o
del
sequestro
cessano
con
la
sentenza
irrevocabile
di
proscioglimento
.
Se
l
imputato
offre
cauzione
,
può
non
farsi
luogo
alla
iscrizione
dell
ipoteca
legale
o
al
sequestro
.
Per
effetto
del
sequestro
i
crediti
indicati
in
questo
articolo
si
considerano
privilegiati
rispetto
ad
ogni
altro
credito
non
privilegiato
di
data
anteriore
e
ai
crediti
sorti
posteriormente
,
salvi
,
in
ogni
caso
,
i
privilegi
stabiliti
a
garanzia
del
pagamento
di
tributi
.
190
Garanzie
sui
beni
della
persona
civilmente
responsabile
Le
garanzie
stabilite
nell
articolo
precedente
si
estendono
anche
ai
beni
della
persona
civilmente
responsabile
,
limitatamente
ai
crediti
indicati
nei
numeri
2
,
4
e
5
del
predetto
articolo
,
qualora
,
per
la
ipoteca
legale
,
sussistano
le
condizioni
richieste
per
la
iscrizione
sui
beni
dell
imputato
,
e
qualora
,
per
il
sequestro
,
concorrano
,
riguardo
alla
persona
civilmente
responsabile
,
le
circostanze
indicate
nel
secondo
capoverso
dell
articolo
precedente
.
191
Ordine
dei
crediti
garantiti
con
ipoteca
o
sequestro
Sul
prezzo
degli
immobili
ipotecati
e
dei
mobili
sequestrati
a
norma
dei
due
articoli
precedenti
,
e
sulle
somme
versate
a
titolo
di
cauzione
e
non
devolute
alla
Cassa
delle
ammende
,
sono
pagate
nell
ordine
seguente
:
1
)
le
spese
sostenute
da
un
pubblico
istituto
sanitario
,
a
titolo
di
cura
e
di
alimenti
per
la
persona
offesa
,
durante
l
infermità
;
2
)
le
somme
dovute
a
titolo
di
risarcimento
di
danni
e
di
spese
processuali
al
danneggiato
purché
il
pagamento
ne
sia
richiesto
entro
un
anno
dal
giorno
in
cui
la
sentenza
penale
di
condanna
sia
divenuta
irrevocabile
;
3
)
le
spese
anticipate
dal
difensore
del
condannato
e
la
somma
a
lui
dovuta
a
titolo
di
onorario
;
4
)
le
spese
del
procedimento
;
5
)
le
spese
per
il
mantenimento
del
condannato
negli
stabilimenti
di
pena
.
Se
la
esecuzione
della
pena
non
ha
ancora
avuto
luogo
,
in
tutto
o
in
parte
,
è
depositata
nella
Cassa
delle
ammende
una
somma
presumibilmente
adeguata
alle
spese
predette
;
6
)
le
pene
pecuniarie
e
ogni
altra
somma
dovuta
all
erario
dello
Stato
.
192
Atti
a
titolo
gratuito
compiuti
dal
colpevole
dopo
il
reato
Gli
atti
a
titolo
gratuito
,
compiuti
dal
colpevole
dopo
il
reato
,
non
hanno
efficacia
rispetto
ai
crediti
indicati
nell
art
.
189
.
193
Atti
a
titolo
oneroso
compiuti
dal
colpevole
dopo
il
reato
Gli
atti
a
titolo
oneroso
,
eccedenti
la
semplice
amministrazione
ovvero
la
gestione
dell
ordinario
commercio
,
i
quali
siano
compiuti
dal
colpevole
dopo
il
reato
,
si
presumono
fatti
in
frode
rispetto
ai
crediti
indicati
nell
art
.
189
.
Nondimeno
,
per
la
revoca
dell
atto
,
è
necessaria
la
prova
della
mala
fede
dell
altro
contraente
(
2901
c.c.
)
.
194
Atti
a
titolo
oneroso
o
gratuito
compiuti
dal
colpevole
prima
del
reato
Gli
atti
a
titolo
gratuito
,
compiuti
dal
colpevole
prima
del
reato
,
non
sono
efficaci
rispetto
ai
crediti
indicati
nell
art
.
189
,
qualora
si
provi
che
furono
da
lui
compiuti
in
frode
.
La
stessa
disposizione
si
applica
agli
atti
a
titolo
oneroso
eccedenti
la
semplice
amministrazione
ovvero
la
gestione
dell
ordinario
commercio
;
nondimeno
,
per
la
revoca
dell
atto
a
titolo
oneroso
,
è
necessaria
la
prova
anche
della
mala
fede
dell
altro
contraente
.
Le
disposizioni
di
questo
articolo
non
si
applicano
per
gli
atti
anteriori
di
un
anno
al
commesso
reato
.
195
Diritti
dei
terzi
Nei
casi
preveduti
dai
tre
articoli
precedenti
,
i
diritti
dei
terzi
sono
regolati
dalle
leggi
civili
.
196
Obbligazione
civile
per
le
multe
e
le
ammende
inflitte
a
persona
dipendente
Nei
reati
commessi
da
chi
è
soggetto
all
altrui
autorità
,
direzione
o
vigilanza
,
la
persona
rivestita
dell
autorità
,
o
incaricata
della
direzione
o
vigilanza
,
è
obbligata
,
in
caso
di
insolvibilità
del
condannato
,
al
pagamento
di
una
somma
pari
all
ammontare
della
multa
o
dell
ammenda
inflitta
al
colpevole
,
se
si
tratta
di
violazioni
di
disposizioni
che
essa
era
tenuta
a
far
osservare
e
delle
quali
non
debba
rispondere
penalmente
.
Qualora
la
persona
preposta
risulti
insolvibile
,
si
applicano
al
condannato
le
disposizioni
dell
art
.
136
.
197
Obbligazione
civile
delle
persone
giuridiche
per
il
pagamento
delle
multe
e
delle
ammende
Gli
enti
forniti
di
personalità
giuridica
,
eccettuati
lo
Stato
,
le
regioni
,
le
province
ed
i
comuni
,
qualora
sia
pronunciata
condanna
per
reato
contro
chi
ne
abbia
la
rappresentanza
,
o
l
amministrazione
,
o
sia
con
essi
in
rapporto
di
dipendenza
,
e
si
tratti
di
reato
che
costituisca
violazione
degli
obblighi
inerenti
alla
qualità
rivestita
dal
colpevole
,
ovvero
sia
commesso
nell
interesse
della
persona
giuridica
,
sono
obbligati
al
pagamento
,
in
caso
di
insolvibilità
del
condannato
,
di
una
somma
pari
all
ammontare
della
multa
o
dell
ammenda
inflitta
.
Se
tale
obbligazione
non
può
essere
adempiuta
,
si
applicano
al
condannato
le
disposizioni
dell
art
.
136
.
198
Effetti
dell
estinzione
del
reato
o
della
pena
sulle
obbligazioni
civili
L
estinzione
del
reato
o
della
pena
non
importa
la
estinzione
delle
obbligazioni
civili
derivanti
dal
reato
(
185
)
,
salvo
che
si
tratti
delle
obbligazioni
indicate
nei
due
articoli
precedenti
.
TITOLO
VIII
DELLE
MISURE
AMMINISTRATIVE
DI
SICUREZZA
CAPO
I
DELLE
MISURE
DI
SICUREZZA
PERSONALI
SEZIONE
I
Disposizioni
generali
199
Sottoposizione
a
misure
di
sicurezza
:
disposizione
espressa
di
legge
Nessuno
può
essere
sottoposto
a
misure
di
sicurezza
che
non
siano
espressamente
stabilite
dalla
legge
e
fuori
dei
casi
dalla
legge
stessa
preveduti
.
200
Applicabilità
delle
misure
di
sicurezza
rispetto
al
tempo
,
al
territorio
e
alle
persone
Le
misure
di
sicurezza
sono
regolate
dalla
legge
in
vigore
al
tempo
della
loro
applicazione
.
Se
la
legge
del
tempo
in
cui
deve
eseguirsi
la
misura
di
sicurezza
è
diversa
,
si
applica
la
legge
in
vigore
al
tempo
della
esecuzione
.
Le
misure
di
sicurezza
si
applicano
anche
agli
stranieri
,
che
si
trovano
nel
territorio
dello
Stato
.
Tuttavia
l
applicazione
di
misure
di
sicurezza
allo
straniero
non
impedisce
l
espulsione
di
lui
dal
territorio
dello
Stato
,
a
norma
delle
leggi
di
pubblica
sicurezza
.
201
Misure
di
sicurezza
per
fatti
commessi
all
estero
Quando
,
per
un
fatto
commesso
all
estero
,
si
procede
o
si
rinnova
il
giudizio
nello
Stato
(
7-11
)
,
è
applicabile
la
legge
italiana
anche
riguardo
alle
misure
di
sicurezza
.
Nel
caso
indicato
nell
art
.
12
,
n
.
3
)
,
l
applicazione
delle
misure
di
sicurezza
stabilite
dalla
legge
italiana
è
sempre
subordinata
all
accertamento
che
la
persona
sia
socialmente
pericolosa
(
203
)
.
202
Applicabilità
delle
misure
di
sicurezza
Le
misure
di
sicurezza
possono
essere
applicate
soltanto
alle
persone
socialmente
pericolose
(
203
)
,
che
abbiano
commesso
un
fatto
preveduto
dalla
legge
come
reato
.
La
legge
penale
determina
i
casi
nei
quali
a
persone
socialmente
pericolose
possono
essere
applicate
misure
di
sicurezza
per
un
fatto
non
preveduto
dalla
legge
come
reato
(
49
,
115
)
.
203
Pericolosità
sociale
Agli
effetti
della
legge
penale
,
è
socialmente
pericolosa
la
persona
,
anche
se
non
imputabile
o
non
punibile
,
la
quale
ha
commesso
taluno
dei
fatti
indicati
nell
articolo
precedente
,
quando
è
probabile
che
commetta
nuovi
fatti
preveduti
dalla
legge
come
reati
.
La
qualità
di
persona
socialmente
pericolosa
si
desume
dalle
circostanze
indicate
nell
art
.
133
.
204
Accertamento
di
pericolosità
.
Pericolosità
sociale
presunta
Le
misure
di
sicurezza
sono
ordinate
,
previo
accertamento
che
colui
il
quale
ha
commesso
il
fatto
è
persona
socialmente
pericolosa
.
Nei
casi
espressamente
determinati
,
la
qualità
di
persona
socialmente
pericolosa
è
presunta
dalla
legge
.
Nondimeno
,
anche
in
tali
casi
,
l
applicazione
delle
misure
di
sicurezza
è
subordinata
all
accertamento
di
tale
qualità
,
se
la
condanna
o
il
proscioglimento
è
pronunciato
:
1
)
dopo
dieci
anni
dal
giorno
in
cui
è
stato
commesso
il
fatto
,
qualora
si
tratti
di
infermi
di
mente
,
nei
casi
preveduti
dal
primo
capoverso
dell
articolo
219
e
dell
articolo
222;
2
)
dopo
cinque
anni
dal
giorno
in
cui
è
stato
commesso
il
fatto
,
in
ogni
altro
caso
.
È
altresì
subordinata
all
accertamento
della
qualità
di
persona
socialmente
pericolosa
la
esecuzione
,
non
ancora
iniziata
,
delle
misure
di
sicurezza
aggiunte
a
pena
non
detentiva
,
ovvero
concernenti
imputati
prosciolti
,
se
,
dalla
data
della
sentenza
di
condanna
o
di
proscioglimento
,
sono
decorsi
dieci
anni
nel
caso
preveduto
dal
primo
capoverso
dell
articolo
222
,
ovvero
cinque
anni
in
ogni
altro
caso
.
205
Provvedimento
del
giudice
Le
misure
di
sicurezza
sono
ordinate
dal
giudice
nella
stessa
sentenza
di
condanna
o
di
proscioglimento
.
Possono
essere
ordinate
con
provvedimento
successivo
:
1
)
nel
caso
di
condanna
,
durante
l
esecuzione
della
pena
o
durante
il
tempo
in
cui
il
condannato
si
sottrae
volontariamente
all
esecuzione
della
pena
;
2
)
(
nel
caso
di
proscioglimento
,
qualora
la
qualità
di
persona
socialmente
pericolosa
sia
presunta
,
e
non
sia
decorso
un
tempo
corrispondente
alla
durata
minima
della
relativa
misura
di
sicurezza
)
;
3
)
in
ogni
tempo
,
nei
casi
stabiliti
dalla
legge
(
109
,
210
)
.
206
Applicazione
provvisoria
delle
misure
di
sicurezza
Durante
l
istruzione
o
il
giudizio
,
può
disporsi
che
il
minore
di
età
,
o
l
infermo
di
mente
,
o
l
ubriaco
abituale
,
o
la
persona
dedita
all
uso
di
sostanze
stupefacenti
,
o
in
stato
di
cronica
intossicazione
prodotta
da
alcool
o
da
sostanze
stupefacenti
,
siano
provvisoriamente
ricoverati
in
un
riformatorio
(
223
)
o
in
un
manicomio
giudiziario
(
222
)
o
in
una
casa
di
cura
e
di
custodia
(
219
)
.
Il
giudice
revoca
l
ordine
,
quando
ritenga
che
tali
persone
non
siano
più
socialmente
pericolose
.
Il
tempo
dell
esecuzione
provvisoria
della
misura
di
sicurezza
è
computato
nella
durata
minima
di
essa
.
207
Revoca
delle
misure
di
sicurezza
personali
Le
misure
di
sicurezza
non
possono
essere
revocate
se
le
persone
ad
esse
sottoposte
non
hanno
cessato
di
essere
socialmente
pericolose
.
La
revoca
non
può
essere
ordinata
se
non
è
decorso
un
tempo
corrispondente
alla
durata
minima
stabilita
dalla
legge
per
ciascuna
misura
di
sicurezza
.
Anche
prima
che
sia
decorso
il
tempo
corrispondente
alla
durata
minima
stabilita
dalla
legge
,
la
misura
di
sicurezza
applicata
dal
giudice
può
essere
revocata
con
decreto
del
Ministro
della
Giustizia
.
208
Riesame
della
pericolosità
Decorso
il
periodo
minimo
di
durata
,
stabilito
dalla
legge
per
ciascuna
misura
di
sicurezza
,
il
giudice
riprende
in
esame
le
condizioni
della
persona
che
vi
è
sottoposta
,
per
stabilire
se
essa
è
ancora
socialmente
pericolosa
(
203
)
.
Qualora
la
persona
risulti
ancora
pericolosa
,
il
giudice
fissa
un
nuovo
termine
per
un
esame
ulteriore
.
Nondimeno
,
quando
vi
sia
ragione
di
ritenere
che
il
pericolo
sia
cessato
,
il
giudice
può
,
in
ogni
tempo
,
procedere
a
nuovi
accertamenti
.
209
Persona
giudicata
per
più
fatti
Quando
una
persona
ha
commesso
,
anche
in
tempi
diversi
,
più
fatti
per
i
quali
siano
applicabili
più
misure
di
sicurezza
della
medesima
specie
,
e
ordinata
una
sola
misura
di
sicurezza
.
Se
le
misure
di
sicurezza
sono
di
specie
diversa
,
il
giudice
valuta
complessivamente
il
pericolo
che
deriva
dalla
persona
e
,
in
relazione
ad
esso
,
applica
una
o
più
delle
misure
di
sicurezza
stabilite
dalla
legge
.
Sono
in
ogni
caso
applicate
le
misure
di
sicurezza
detentive
,
alle
quali
debba
essere
sottoposta
la
persona
,
a
cagione
del
pericolo
presunto
dalla
legge
.
Le
disposizioni
precedenti
si
applicano
anche
nel
caso
di
misure
di
sicurezza
in
corso
di
esecuzione
,
o
delle
quali
non
siasi
ancora
iniziata
l
esecuzione
.
210
Effetti
della
estinzione
del
reato
o
della
pena
L
estinzione
del
reato
impedisce
l
applicazione
delle
misure
di
sicurezza
e
ne
fa
cessare
l
esecuzione
.
L
estinzione
della
pena
(
171-181
)
impedisce
l
applicazione
delle
misure
di
sicurezza
,
eccetto
quelle
per
le
quali
la
legge
stabilisce
che
possono
essere
ordinate
in
ogni
tempo
,
ma
non
impedisce
l
esecuzione
delle
misure
di
sicurezza
che
sono
state
già
ordinate
dal
giudice
come
misure
accessorie
di
una
condanna
alla
pena
della
reclusione
superiore
a
dieci
anni
.
Nondimeno
,
alla
colonia
agricola
e
alla
casa
di
lavoro
è
sostituita
la
libertà
vigilata
.
Qualora
per
effetto
di
indulto
o
di
grazia
non
debba
essere
eseguita
(
la
pena
di
morte
,
ovvero
)
,
in
tutto
o
in
parte
,
la
pena
dell
ergastolo
,
il
condannato
è
sottoposto
a
libertà
vigilata
per
un
tempo
non
inferiore
a
tre
anni
.
211
Esecuzione
delle
misure
di
sicurezza
Le
misure
di
sicurezza
aggiunte
a
una
pena
detentiva
sono
eseguite
dopo
che
la
pena
è
stata
scontata
o
è
altrimenti
estinta
.
Le
misure
di
sicurezza
,
aggiunte
a
pena
non
detentiva
,
sono
eseguite
dopo
che
la
sentenza
di
condanna
è
divenuta
irrevocabile
.
L
esecuzione
delle
misure
di
sicurezza
temporanee
non
detentive
,
aggiunte
a
misure
di
sicurezza
detentive
,
ha
luogo
dopo
la
esecuzione
di
queste
ultime
.
211-bis
Rinvio
dell
'
esecuzione
delle
misure
di
sicurezza
Alle
misure
di
sicurezza
previste
dal
presente
capo
si
applicano
gli
articoli
146
e
147
.
Se
la
misura
di
sicurezza
deve
essere
eseguita
nei
confronti
dell
'
autore
di
un
delitto
consumato
o
tentato
commesso
con
violenza
contro
le
persone
ovvero
con
l
'
uso
di
armi
e
vi
sia
concreto
pericolo
che
il
soggetto
commetta
nuovamente
uno
dei
delitti
indicati
il
giudice
può
ordinare
il
ricovero
in
una
casa
di
cura
o
in
altro
luogo
di
cura
comunque
adeguato
alla
situazione
o
alla
patologia
della
persona
.
212
Casi
di
sospensione
o
di
trasformazione
di
misure
di
sicurezza
L
esecuzione
di
una
misura
di
sicurezza
applicata
a
persona
imputabile
è
sospesa
se
questa
deve
scontare
una
pena
detentiva
,
e
riprende
il
suo
corso
dopo
l
esecuzione
della
pena
.
Se
la
persona
sottoposta
a
una
misura
di
sicurezza
detentiva
è
colpita
da
un
infermità
psichica
,
il
giudice
ne
ordina
il
ricovero
in
un
manicomio
giudiziario
,
ovvero
in
una
casa
di
cura
e
di
custodia
.
Quando
sia
cessata
la
infermità
,
il
giudice
,
accertato
che
la
persona
è
socialmente
pericolosa
)
,
ordina
che
essa
sia
assegnata
ad
una
colonia
agricola
o
ad
una
casa
di
lavoro
,
ovvero
a
un
riformatorio
giudiziario
,
se
non
crede
di
sottoporla
a
libertà
vigilata
.
Se
l
infermità
psichica
colpisce
persona
sottoposta
a
misura
di
sicurezza
non
detentiva
o
a
cauzione
di
buona
condotta
,
e
l
infermo
viene
ricoverato
in
un
manicomio
comune
,
cessa
l
esecuzione
di
dette
misure
.
Nondimeno
,
se
si
tratta
di
persona
sottoposta
a
misura
di
sicurezza
personale
non
detentiva
,
il
giudice
,
cessata
l
infermità
,
procede
a
nuovo
accertamento
ed
applica
una
misura
di
sicurezza
personale
non
detentiva
qualora
la
persona
risulti
ancora
pericolosa
.
213
Stabilimenti
destinati
alla
esecuzione
delle
misure
di
sicurezza
detentive
.
Regime
educativo
,
curativo
e
di
lavoro
Le
misure
di
sicurezza
detentive
sono
eseguite
negli
stabilimenti
a
ciò
destinati
.
Le
donne
sono
assegnate
a
stabilimenti
separati
da
quelli
destinati
agli
uomini
.
In
ciascuno
degli
stabilimenti
è
adottato
un
particolare
regime
educativo
o
curativo
e
di
lavoro
,
avuto
riguardo
alle
tendenze
e
alle
abitudini
criminose
della
persona
e
,
in
genere
,
al
pericolo
sociale
che
da
essa
deriva
.
Il
lavoro
è
remunerato
.
Dalla
remunerazione
è
prelevata
una
quota
per
il
rimborso
delle
spese
di
mantenimento
.
Per
quanto
concerne
il
mantenimento
dei
ricoverati
nei
manicomi
giudiziari
,
si
osservano
le
disposizioni
sul
rimborso
delle
spese
di
spedalità
.
214
Inosservanza
delle
misure
di
sicurezza
detentive
Nel
caso
in
cui
la
persona
sottoposta
a
misura
di
sicurezza
detentiva
si
sottrae
volontariamente
alla
esecuzione
di
essa
,
ricomincia
a
decorrere
il
periodo
minimo
di
durata
della
misura
di
sicurezza
dal
giorno
in
cui
a
questa
è
data
nuovamente
esecuzione
.
Tale
disposizione
non
si
applica
nel
caso
di
persona
ricoverata
in
un
manicomio
giudiziario
o
in
una
casa
di
cura
e
di
custodia
.
SEZIONE
II
Disposizioni
speciali
215
Specie
Le
misure
di
sicurezza
personali
si
distinguono
in
detentive
e
non
detentive
.
Sono
misure
di
sicurezza
detentive
:
1
)
l
assegnazione
a
una
colonia
agricola
o
ad
una
casa
di
lavoro
;
2
)
il
ricovero
in
una
casa
di
cura
e
di
custodia
;
3
)
il
ricovero
in
un
manicomio
giudiziario
;
4
)
il
ricovero
in
un
riformatorio
giudiziario
.
Sono
misure
di
sicurezza
non
detentive
:
1
)
la
libertà
vigilata
;
2
)
il
divieto
di
soggiorno
in
uno
o
più
Comuni
,
o
in
una
o
più
Province
;
3
)
il
divieto
di
frequentare
osterie
e
pubblici
spacci
di
bevande
alcooliche
;
4
)
l
espulsione
dello
straniero
dallo
Stato
.
Quando
la
legge
stabilisce
una
misura
di
sicurezza
senza
indicarne
la
specie
,
il
giudice
dispone
che
si
applichi
la
libertà
vigilata
,
a
meno
che
,
trattandosi
di
un
condannato
per
delitto
,
ritenga
di
disporre
l
assegnazione
di
lui
a
una
colonia
agricola
o
ad
una
casa
di
lavoro
.
216
Assegnazione
a
una
colonia
agricola
o
ad
una
casa
di
lavoro
Sono
assegnati
a
una
colonia
agricola
o
ad
una
casa
di
lavoro
:
1
)
coloro
che
sono
stati
dichiarati
delinquenti
abituali
,
professionali
o
per
tendenza
;
2
)
coloro
che
,
essendo
stati
dichiarati
delinquenti
abituali
,
professionali
o
per
tendenza
,
e
non
essendo
più
sottoposti
a
misura
di
sicurezza
,
commettono
un
nuovo
delitto
,
non
colposo
,
che
sia
nuova
manifestazione
della
abitualità
,
della
professionalità
o
della
tendenza
a
delinquere
;
3
)
le
persone
condannate
o
prosciolte
,
negli
altri
casi
indicati
espressamente
nella
legge
.
217
Durata
minima
L
assegnazione
a
una
colonia
agricola
o
ad
una
casa
di
lavoro
ha
la
durata
minima
di
un
anno
.
Per
i
delinquenti
abituali
,
la
durata
minima
è
di
due
anni
,
per
i
delinquenti
professionali
di
tre
anni
,
ed
è
di
quattro
anni
per
i
delinquenti
per
tendenza
.
218
Esecuzione
Nelle
colonie
agricole
e
nelle
case
di
lavoro
i
delinquenti
abituali
o
professionali
(
105
)
e
quelli
per
tendenza
(
108
)
sono
assegnati
a
sezioni
speciali
.
Il
giudice
stabilisce
se
la
misura
di
sicurezza
debba
essere
eseguita
in
una
colonia
agricola
,
ovvero
in
una
casa
di
lavoro
,
tenuto
conto
delle
condizioni
e
attitudini
della
persona
a
cui
il
provvedimento
si
riferisce
.
Il
provvedimento
può
essere
modificato
nel
corso
della
esecuzione
.
219
Assegnazione
a
una
casa
di
cura
e
di
custodia
Il
condannato
,
per
delitto
non
colposo
,
a
una
pena
diminuita
per
cagione
di
infermità
psichica
o
di
cronica
intossicazione
da
alcool
o
da
sostanze
stupefacenti
,
ovvero
per
cagione
di
sordomutismo
,
è
ricoverato
in
una
casa
di
cura
e
di
custodia
per
un
tempo
non
inferiore
a
un
anno
,
quando
la
pena
stabilita
dalla
legge
non
è
inferiore
nel
minimo
a
cinque
anni
di
reclusione
.
Se
per
il
delitto
commesso
è
stabilita
dalla
legge
(
la
pena
di
morte
o
)
la
pena
dell
ergastolo
,
ovvero
la
reclusione
non
inferiore
nel
minimo
a
dieci
anni
,
la
misura
di
sicurezza
è
ordinata
per
un
tempo
non
inferiore
a
tre
anni
.
Se
si
tratta
di
un
altro
reato
,
per
il
quale
la
legge
stabilisce
la
pena
detentiva
,
e
risulta
che
il
condannato
è
persona
socialmente
pericolosa
,
il
ricovero
in
una
casa
di
cura
e
di
custodia
è
ordinato
per
un
tempo
non
inferiore
a
sei
mesi
,
tuttavia
il
giudice
può
sostituire
alla
misura
del
ricovero
quella
della
libertà
vigilata
.
Tale
sostituzione
non
ha
luogo
,
qualora
si
tratti
di
condannati
a
pena
diminuita
per
intossicazione
cronica
da
alcool
o
da
sostanze
stupefacenti
.
Quando
deve
essere
ordinato
il
ricovero
in
una
casa
di
cura
e
di
custodia
,
non
si
applica
altra
misura
di
sicurezza
detentiva
.
220
Esecuzione
dell
ordine
di
ricovero
L
ordine
di
ricovero
del
condannato
nella
casa
di
cura
e
di
custodia
è
eseguito
dopo
che
la
pena
restrittiva
della
libertà
personale
sia
stata
scontata
o
sia
altrimenti
estinta
.
Il
giudice
,
nondimeno
,
tenuto
conto
delle
particolari
condizioni
d
infermità
psichica
del
condannato
,
può
disporre
che
il
ricovero
venga
eseguito
prima
che
sia
iniziata
o
abbia
termine
la
esecuzione
della
pena
restrittiva
della
libertà
personale
.
Il
provvedimento
è
revocato
quando
siano
venute
meno
le
ragioni
che
lo
determinarono
,
ma
non
prima
che
sia
decorso
il
termine
minimo
stabilito
nell
articolo
precedente
.
Il
condannato
,
dimesso
dalla
casa
di
cura
e
di
custodia
,
è
sottoposto
all
esecuzione
della
pena
.
221
Ubriachi
abituali
Quando
non
debba
essere
ordinata
altra
misura
di
sicurezza
detentiva
i
condannati
alla
reclusione
per
delitti
commessi
in
stato
di
ubriachezza
,
qualora
questa
sia
abituale
,
o
per
delitti
commessi
sotto
l
azione
di
sostanze
stupefacenti
all
uso
delle
quali
siano
dediti
,
sono
ricoverati
un
una
casa
di
cura
e
di
custodia
.
Tuttavia
,
se
si
tratta
di
delitti
per
i
quali
sia
stata
inflitta
la
reclusione
per
un
tempo
inferiore
a
tre
anni
al
ricovero
in
una
casa
di
cura
e
di
custodia
può
essere
sostituita
la
libertà
vigilata
.
Il
ricovero
ha
luogo
in
sezioni
speciali
,
e
ha
la
durata
minima
di
sei
mesi
.
222
Ricovero
in
un
ospedale
psichiatrico
giudiziario
Nel
caso
di
proscioglimento
per
infermità
psichica
,
ovvero
per
intossicazione
cronica
da
alcool
o
da
sostanze
stupefacenti
,
ovvero
per
sordomutismo
,
è
sempre
ordinato
il
ricovero
dell
imputato
in
un
ospedale
psichiatrico
giudiziario
per
un
tempo
non
inferiore
a
due
anni
;
salvo
che
si
tratti
di
contravvenzioni
o
di
delitti
colposi
o
di
altri
delitti
per
i
quali
la
legge
stabilisce
la
pena
pecuniaria
o
la
reclusione
per
un
tempo
non
superiore
nel
massimo
a
due
anni
,
nei
quali
casi
la
sentenza
di
proscioglimento
è
comunicata
all
Autorità
di
pubblica
sicurezza
.
La
durata
minima
del
ricovero
nell
ospedale
psichiatrico
giudiziario
è
di
dieci
anni
,
se
per
il
fatto
commesso
la
legge
stabilisce
(
la
pena
di
morte
o
)
l
ergastolo
,
ovvero
di
cinque
,
se
per
il
fatto
commesso
la
legge
stabilisce
la
pena
della
reclusione
per
un
tempo
non
inferiore
nel
minimo
a
dieci
anni
.
Nel
caso
in
cui
la
persona
ricoverata
in
un
ospedale
psichiatrico
giudiziario
debba
scontare
una
pena
restrittiva
della
libertà
personale
,
l
esecuzione
di
questa
è
differita
fino
a
che
perduri
il
ricovero
nell
ospedale
psichiatrico
.
Le
disposizioni
di
questo
articolo
si
applicano
anche
ai
minori
degli
anni
quattordici
o
maggiori
dei
quattordici
e
minori
dei
diciotto
,
prosciolti
per
ragione
di
età
,
quando
abbiano
commesso
un
fatto
preveduto
dalla
legge
come
reato
,
trovandosi
in
alcuna
delle
condizioni
indicate
nella
prima
parte
dell
articolo
stesso
.
223
Ricovero
dei
minori
in
un
riformatorio
giudiziario
Il
ricovero
in
un
riformatorio
giudiziario
è
misura
di
sicurezza
speciale
per
i
minori
,
e
non
può
avere
durata
inferiore
a
un
anno
.
Qualora
tale
misura
di
sicurezza
debba
essere
,
in
tutto
o
in
parte
,
applicata
o
eseguita
dopo
che
il
minore
abbia
compiuto
gli
anni
ventuno
,
ad
essa
è
sostituita
la
libertà
vigilata
,
salvo
che
il
giudice
ritenga
di
ordinare
l
assegnazione
a
una
colonia
agricola
,
o
ad
una
casa
di
lavoro
.
224
Minore
non
imputabile
Qualora
il
fatto
commesso
da
un
minore
degli
anni
quattordici
sia
preveduto
dalla
legge
come
delitto
,
ed
egli
sia
pericoloso
,
il
giudice
,
tenuto
specialmente
conto
della
gravità
del
fatto
e
delle
condizioni
morali
della
famiglia
in
cui
il
minore
è
vissuto
ordina
che
questi
sia
ricoverato
nel
riformatorio
giudiziario
o
posto
in
libertà
vigilata
.
Se
,
per
il
delitto
,
la
legge
stabilisce
(
la
pena
di
morte
o
)
l
ergastolo
,
o
la
reclusione
non
inferiore
nel
minimo
a
tre
anni
,
e
non
si
tratta
di
delitto
colposo
,
è
sempre
ordinato
il
ricovero
del
minore
nel
riformatorio
per
un
tempo
non
inferiore
a
tre
anni
.
Le
disposizioni
precedenti
si
applicano
anche
al
minore
che
,
nel
momento
in
cui
ha
commesso
il
fatto
preveduto
dalla
legge
come
delitto
,
aveva
compiuto
gli
anni
quattordici
,
ma
non
ancora
i
diciotto
,
se
egli
sia
riconosciuto
non
imputabile
,
a
norma
dell
art
.
98
.
225
Minore
imputabile
Quando
il
minore
che
ha
compiuto
gli
anni
quattordici
,
ma
non
ancora
i
diciotto
,
sia
riconosciuto
imputabile
,
il
giudice
può
ordinare
che
,
dopo
l
esecuzione
della
pena
,
egli
sia
ricoverato
in
un
riformatorio
giudiziario
o
posto
in
libertà
vigilata
,
tenuto
conto
delle
circostanze
indicate
nella
prima
parte
dell
articolo
precedente
.
È
sempre
applicata
una
delle
predette
misure
di
sicurezza
al
minore
che
sia
condannato
per
delitto
durante
la
esecuzione
di
una
misura
di
sicurezza
,
a
lui
precedentemente
applicata
per
difetto
d
imputabilità
.
226
Minore
delinquente
abituale
,
professionale
o
per
tendenza
Il
ricovero
in
un
riformatorio
giudiziario
è
sempre
ordinato
per
il
minore
degli
anni
diciotto
,
che
sia
delinquente
abituale
o
professionale
(
105
)
,
ovvero
delinquente
per
tendenza
;
e
non
può
avere
durata
inferiore
a
tre
anni
.
Quando
egli
ha
compiuto
gli
anni
ventuno
,
il
giudice
ne
ordina
l
assegnazione
a
una
colonia
agricola
o
ad
una
casa
di
lavoro
.
La
legge
determina
gli
altri
casi
nei
quali
deve
essere
ordinato
il
ricovero
del
minore
in
un
riformatorio
giudiziario
.
227
Riformatori
speciali
Quando
la
legge
stabilisce
che
il
ricovero
in
un
riformatorio
giudiziario
sia
ordinato
senza
che
occorra
accertare
che
il
minore
è
socialmente
pericoloso
,
questi
è
assegnato
ad
uno
stabilimento
speciale
o
ad
una
sezione
speciale
degli
stabilimenti
ordinari
.
Può
altresì
essere
assegnato
ad
uno
stabilimento
speciale
o
ad
una
sezione
speciale
degli
stabilimenti
ordinari
il
minore
che
,
durante
il
ricovero
nello
stabilimento
ordinario
,
si
sia
rivelato
particolarmente
pericoloso
.
228
Libertà
vigilata
La
sorveglianza
della
persona
in
stato
di
libertà
vigilata
è
affidata
all
Autorità
di
pubblica
sicurezza
.
Alla
persona
in
stato
di
libertà
vigilata
sono
imposte
dal
giudice
prescrizioni
idonee
ad
evitare
le
occasioni
di
nuovi
reati
.
Tali
prescrizioni
possono
essere
dal
giudice
successivamente
modificate
o
limitate
.
La
sorveglianza
deve
essere
esercitata
in
modo
da
agevolare
,
mediante
il
lavoro
,
il
riadattamento
della
persona
alla
vita
sociale
.
La
libertà
vigilata
non
può
avere
durata
inferiore
a
un
anno
.
Per
la
vigilanza
sui
minori
si
osservano
le
disposizioni
precedenti
,
in
quanto
non
provvedano
leggi
speciali
.
229
Casi
nei
quali
può
essere
ordinata
la
libertà
vigilata
Oltre
quanto
è
prescritto
da
speciali
disposizioni
,
la
libertà
vigilata
può
essere
ordinata
:
1
)
nel
caso
di
condanna
alla
reclusione
per
un
tempo
superiore
a
un
anno
;
2
)
nei
casi
in
cui
questo
codice
autorizza
una
misura
di
sicurezza
per
un
fatto
non
preveduto
dalla
legge
come
reato
.
230
Casi
nei
quali
deve
essere
ordinata
la
libertà
vigilata
La
libertà
vigilata
è
sempre
ordinata
:
1
)
se
è
inflitta
la
pena
della
reclusione
per
non
meno
di
dieci
anni
:
e
non
può
,
in
tal
caso
,
avere
durata
inferiore
a
tre
anni
;
2
)
quando
il
condannato
è
ammesso
alla
liberazione
condizionale
;
3
)
se
il
contravventore
abituale
o
professionale
,
non
essendo
più
sottoposto
a
misure
di
sicurezza
,
commette
un
nuovo
reato
il
quale
sia
nuova
manifestazione
di
abitualità
o
professionalità
;
4
)
negli
altri
casi
determinati
dalla
legge
.
Nel
caso
in
cui
sia
stata
disposta
l
assegnazione
a
una
colonia
agricola
o
ad
una
casa
di
lavoro
,
il
giudice
,
al
termine
dell
assegnazione
,
può
ordinare
che
la
persona
da
dimettere
sia
posta
in
libertà
vigilata
,
ovvero
può
obbligarla
a
cauzione
di
buona
condotta
.
231
Trasgressione
degli
obblighi
imposti
Fuori
del
caso
preveduto
dalla
prima
parte
dell
art
.
177
,
quando
la
persona
in
stato
di
libertà
vigilata
trasgredisce
agli
obblighi
imposti
,
il
giudice
può
aggiungere
alla
libertà
vigilata
la
cauzione
di
buona
condotta
.
Avuto
riguardo
alla
particolare
gravità
della
trasgressione
o
al
ripetersi
della
medesima
,
ovvero
qualora
il
trasgressore
non
presti
la
cauzione
,
il
giudice
può
sostituire
alla
libertà
vigilata
l
assegnazione
a
una
colonia
agricola
o
ad
una
casa
di
lavoro
(
216
)
,
ovvero
,
se
si
tratta
di
un
minore
,
il
ricovero
in
un
riformatorio
giudiziario
.
232
Minori
o
infermi
di
mente
in
stato
di
libertà
vigilata
La
persona
di
età
minore
o
in
stato
di
infermità
psichica
non
può
essere
posta
in
libertà
vigilata
,
se
non
quando
sia
possibile
affidarla
ai
genitori
,
o
a
coloro
che
abbiano
obbligo
di
provvedere
alla
sua
educazione
o
assistenza
,
ovvero
a
istituti
di
assistenza
sociale
.
Qualora
tale
affidamento
non
sia
possibile
o
non
sia
ritenuto
opportuno
,
è
ordinato
o
mantenuto
,
secondo
i
casi
,
il
ricovero
nel
riformatorio
,
o
nella
casa
di
cura
e
di
custodia
.
Se
,
durante
la
libertà
vigilata
,
il
minore
non
dà
prova
di
ravvedimento
o
la
persona
in
stato
d
infermità
psichica
si
rivela
di
nuovo
pericolosa
,
alla
libertà
vigilata
è
sostituito
,
rispettivamente
,
il
ricovero
in
un
riformatorio
o
il
ricovero
in
una
casa
di
cura
e
di
custodia
.
233
Divieto
di
soggiorno
in
uno
o
più
Comuni
o
in
una
o
più
Province
Al
colpevole
di
un
delitto
contro
la
personalità
dello
Stato
o
contro
l
ordine
pubblico
,
ovvero
di
un
delitto
commesso
per
motivi
politici
o
occasionato
da
particolari
condizioni
sociali
o
morali
esistenti
in
un
determinato
luogo
,
può
essere
imposto
il
divieto
di
soggiorno
in
uno
o
più
Comuni
o
in
una
o
più
Province
,
designati
dal
giudice
.
Il
divieto
di
soggiorno
ha
una
durata
non
inferiore
a
un
anno
.
Nel
caso
di
trasgressione
,
ricomincia
a
decorrere
il
termine
minimo
,
e
può
essere
ordinata
inoltre
la
libertà
vigilata
.
234
Divieto
di
frequentare
osterie
e
pubblici
spacci
di
bevande
alcooliche
Il
divieto
di
frequentare
osterie
e
pubblici
spacci
di
bevande
alcooliche
ha
la
durata
minima
di
un
anno
.
Il
divieto
è
sempre
aggiunto
alla
pena
,
quando
si
tratta
di
condannati
per
ubriachezza
abituale
o
per
reati
commessi
in
stato
di
ubriachezza
,
sempre
che
questa
sia
abituale
.
Nel
caso
di
trasgressione
,
può
essere
ordinata
inoltre
la
libertà
vigilata
o
la
prestazione
di
una
cauzione
di
buona
condotta
.
235
Espulsione
dello
straniero
dallo
Stato
L
espulsione
dello
straniero
dal
territorio
dello
Stato
è
ordinata
dal
giudice
,
oltre
che
nei
casi
espressamente
preveduti
dalla
legge
,
quando
lo
straniero
sia
condannato
alla
reclusione
per
un
tempo
non
inferiore
a
dieci
anni
.
Allo
straniero
che
trasgredisce
all
ordine
di
espulsione
,
pronunciato
dal
giudice
si
applicano
le
sanzioni
stabilite
dalle
leggi
di
sicurezza
pubblica
per
il
caso
di
contravvenzione
all
ordine
di
espulsione
emanato
dall
Autorità
amministrativa
.
CAPO
II
Delle
misure
di
sicurezza
patrimoniali
236
Specie
:
regole
generali
Sono
misure
di
sicurezza
patrimoniali
,
oltre
quelle
stabilite
da
particolari
disposizioni
di
legge
:
1
)
la
cauzione
di
buona
condotta
;
2
)
la
confisca
.
Si
applicano
anche
alle
misure
di
sicurezza
patrimoniali
le
disposizioni
degli
artt
.
199
,
200
,
prima
parte
,
201
,
prima
parte
,
205
,
prima
parte
e
n
.
3
)
del
capoverso
,
e
,
salvo
che
si
tratti
di
confisca
,
le
disposizioni
del
primo
e
secondo
capoverso
dell
art
.
200
e
quelle
dell
art
.
210
.
Alla
cauzione
di
buona
condotta
si
applicano
altresì
le
disposizioni
degli
artt
.
202
,
203
,
204
(
prima
parte
)
e
207
.
237
Cauzione
di
buona
condotta
La
cauzione
di
buona
condotta
è
data
mediante
il
deposito
,
presso
la
Cassa
delle
ammende
,
di
una
somma
in
lire
.
In
luogo
del
deposito
,
è
ammessa
la
prestazione
di
una
garanzia
mediante
ipoteca
o
anche
mediante
fideiussione
solidale
.
La
durata
della
misura
di
sicurezza
non
può
essere
inferiore
a
un
anno
,
né
superiore
a
cinque
,
e
decorre
dal
giorno
in
cui
la
cauzione
fu
prestata
.
238
Inadempimento
dell
obbligo
di
prestare
cauzione
Qualora
il
deposito
della
somma
non
sia
eseguito
o
la
garanzia
non
sia
prestata
,
il
giudice
sostituisce
alla
cauzione
la
libertà
vigilata
.
239
Adempimento
o
trasgressione
dell
obbligo
di
buona
condotta
Se
,
durante
l
esecuzione
della
misura
di
sicurezza
,
chi
vi
è
sottoposto
non
commette
alcun
delitto
ovvero
alcuna
contravvenzione
per
la
quale
la
legge
stabilisce
la
pena
dell
arresto
,
è
ordinata
la
restituzione
della
somma
depositata
o
la
cancellazione
della
ipoteca
,
e
la
fideiussione
si
estingue
.
In
caso
diverso
,
la
somma
depositata
,
o
per
la
quale
fu
data
garanzia
,
è
devoluta
alla
Cassa
delle
ammende
.
240
Confisca
Nel
caso
di
condanna
,
il
giudice
può
ordinare
la
confisca
delle
cose
che
servirono
o
furono
destinate
a
commettere
il
reato
,
e
delle
cose
che
ne
sono
il
prodotto
o
il
profitto
.
È
sempre
ordinata
la
confisca
:
1
)
delle
cose
che
costituiscono
il
prezzo
del
reato
;
2
)
delle
cose
,
la
fabbricazione
,
l
uso
,
il
porto
,
la
detenzione
o
l
alienazione
delle
quali
costituisce
reato
,
anche
se
non
è
stata
pronunciata
condanna
.
Le
disposizioni
della
prima
parte
e
del
n
.
1
)
del
capoverso
precedente
non
si
applicano
se
la
cosa
appartiene
a
persona
estranea
al
reato
.
La
disposizione
del
n
.
2
)
non
si
applica
se
la
cosa
appartiene
a
persona
estranea
al
reato
e
la
fabbricazione
,
l
uso
,
il
porto
,
la
detenzione
o
l
alienazione
possono
essere
consentiti
mediante
autorizzazione
amministrativa
.
LIBRO
II
DEI
DELITTI
IN
PARTICOLARE
TITOLO
I
DEI
DELITTI
CONTRO
LA
PERSONALITÀ
DELLO
STATO
CAPO
I
DEI
DELITTI
CONTRO
LA
PERSONALITÀ
INTERNAZIONALE
DELLO
STATO
241
Attentati
contro
la
integrità
,
l
indipendenza
o
l
unità
dello
Stato
Chiunque
commette
un
fatto
diretto
a
sottoporre
i
,
territorio
dello
Stato
o
una
parte
di
esso
alla
sovranità
di
uno
Stato
straniero
,
ovvero
a
menomare
l
indipendenza
dello
Stato
è
punito
con
l
ergastolo
.
Alla
stessa
pena
soggiace
chiunque
commette
un
fatto
diretto
a
disciogliere
l
unità
dello
Stato
,
o
a
distaccare
dalla
madre
Patria
una
colonia
o
un
altro
territorio
soggetto
,
anche
temporaneamente
,
alla
sua
sovranità
(
302
e
segg
.
,
311
,
312
)
.
242
Cittadino
che
porta
le
armi
contro
lo
Stato
italiano
Il
cittadino
che
porta
le
armi
contro
lo
Stato
,
o
presta
servizio
nelle
forze
armate
di
uno
Stato
in
guerra
contro
lo
Stato
italiano
,
è
punito
con
l
ergastolo
.
Non
è
punibile
chi
,
trovandosi
,
durante
le
ostilità
,
nel
territorio
dello
Stato
nemico
,
ha
commesso
il
fatto
per
esservi
stato
costretto
da
un
obbligo
impostogli
dalle
leggi
dello
Stato
medesimo
.
Agli
effetti
delle
disposizioni
di
questo
titolo
,
è
considerato
cittadino
anche
chi
ha
perduto
per
qualunque
causa
la
cittadinanza
italiana
.
Agli
effetti
della
legge
penale
,
sono
considerati
Stati
in
guerra
contro
lo
Stato
italiano
anche
gli
aggregati
politici
che
,
sebbene
dallo
Stato
italiano
non
riconosciuti
come
Stati
,
abbiano
tuttavia
il
trattamento
di
belligeranti
.
243
Intelligenze
con
lo
straniero
a
scopo
di
guerra
contro
lo
Stato
italiano
Chiunque
tiene
intelligenze
con
lo
straniero
affinché
uno
Stato
estero
muova
guerra
o
compia
atti
di
ostilità
contro
lo
Stato
italiano
,
ovvero
commette
altri
fatti
diretti
allo
stesso
scopo
,
è
punito
con
la
reclusione
non
inferiore
a
dieci
anni
.
Se
la
guerra
segue
,
si
applica
l
ergastolo
;
se
le
ostilità
si
verificano
,
si
applica
l
ergastolo
.
244
Atti
ostili
verso
uno
Stato
estero
,
che
espongono
lo
Stato
italiano
al
pericolo
di
guerra
Chiunque
,
senza
l
approvazione
del
Governo
,
fa
arruolamenti
o
compie
altri
atti
ostili
contro
uno
Stato
estero
,
in
modo
da
esporre
lo
Stato
italiano
al
pericolo
di
una
guerra
,
è
punito
con
la
reclusione
da
sei
a
diciotto
anni
;
se
la
guerra
avviene
,
è
punito
con
l
ergastolo
.
Qualora
gli
atti
ostili
siano
tali
da
turbare
soltanto
le
relazioni
con
un
Governo
estero
,
ovvero
da
esporre
lo
Stato
italiano
o
i
suoi
cittadini
,
ovunque
residenti
,
al
pericolo
di
rappresaglie
o
di
ritorsioni
,
la
pena
è
della
reclusione
da
tre
a
dodici
anni
.
Se
segue
la
rottura
delle
relazioni
diplomatiche
,
o
se
avvengono
le
rappresaglie
o
le
ritorsioni
,
la
pena
è
della
reclusione
da
cinque
a
quindici
anni
.
245
Intelligenze
con
lo
straniero
per
impegnare
lo
Stato
italiano
alla
neutralità
o
alla
guerra
Chiunque
tiene
intelligenze
con
lo
straniero
per
impegnare
o
per
compiere
atti
diretti
a
impegnare
lo
Stato
italiano
alla
dichiarazione
o
al
mantenimento
della
neutralità
,
ovvero
alla
dichiarazione
di
guerra
,
è
punito
con
la
reclusione
da
cinque
a
quindici
anni
.
La
pena
è
aumentata
se
le
intelligenze
hanno
per
oggetto
una
propaganda
col
mezzo
della
stampa
.
246
Corruzione
del
cittadino
da
parte
dello
straniero
Il
cittadino
,
che
,
anche
indirettamente
,
riceve
o
si
fa
promettere
dallo
straniero
,
per
sé
o
per
altri
,
denaro
o
qualsiasi
utilità
,
o
soltanto
ne
accetta
la
promessa
,
al
fine
di
compiere
atti
contrari
agli
interessi
nazionali
,
è
punito
,
se
il
fatto
non
costituisce
un
più
grave
reato
,
con
la
reclusione
da
tre
a
dieci
anni
e
con
la
multa
.
Alla
stessa
pena
soggiace
lo
straniero
che
dà
o
promette
il
denaro
o
l
utilità
.
La
pena
è
aumentata
:
1
)
se
il
fatto
è
commesso
in
tempo
di
guerra
;
2
)
se
il
denaro
o
l
utilità
sono
dati
o
promessi
per
una
propaganda
col
mezzo
della
stampa
.
247
Favoreggiamento
bellico
Chiunque
,
in
tempo
di
guerra
,
tiene
intelligenze
con
lo
straniero
per
favorire
le
operazioni
militari
del
nemico
a
danno
dello
Stato
italiano
,
o
per
nuocere
altrimenti
alle
operazioni
militari
dello
Stato
italiano
,
ovvero
commette
altri
fatti
diretti
agli
stessi
scopi
,
è
punito
con
la
reclusione
non
inferiore
a
dieci
anni
;
e
,
se
raggiunge
l
intento
,
con
l
ergastolo
.
248
Somministrazione
al
nemico
di
provvigioni
Chiunque
,
in
tempo
di
guerra
,
somministra
,
anche
indirettamente
,
allo
Stato
nemico
provvigioni
,
ovvero
altre
cose
,
le
quali
possano
essere
usate
a
danno
dello
Stato
italiano
,
è
punito
con
la
reclusione
non
inferiore
a
cinque
anni
.
Tale
disposizione
non
si
applica
allo
straniero
che
commette
il
fatto
all
estero
.
249
Partecipazione
a
prestiti
a
favore
del
nemico
Chiunque
,
in
tempo
di
guerra
,
partecipa
a
prestiti
o
a
versamenti
a
favore
dello
Stato
nemico
,
o
agevola
le
operazioni
ad
essi
relative
,
è
punito
con
la
reclusione
non
inferiore
a
cinque
anni
.
Tale
disposizione
non
si
applica
allo
straniero
che
commette
il
fatto
all
estero
.
250
Commercio
col
nemico
Il
cittadino
,
o
lo
straniero
dimorante
nel
territorio
dello
Stato
,
il
quale
,
in
tempo
di
guerra
e
fuori
dei
casi
indicati
nell
art
.
248
,
commercia
,
anche
indirettamente
,
con
sudditi
dello
Stato
nemico
,
ovunque
dimoranti
,
ovvero
con
altre
persone
dimoranti
nel
territorio
dello
Stato
nemico
è
punito
con
la
reclusione
da
due
a
dieci
anni
e
con
la
multa
pari
al
quintuplo
del
valore
della
merce
.
251
Inadempimento
di
contratti
di
forniture
in
tempo
di
guerra
Chiunque
,
in
tempo
di
guerra
,
non
adempie
in
tutto
o
in
parte
gli
obblighi
che
gli
derivano
da
un
contratto
di
fornitura
di
cose
o
di
opere
concluso
con
lo
Stato
o
con
un
altro
ente
pubblico
o
con
un
impresa
esercente
servizi
pubblici
o
di
pubblica
necessità
,
per
i
bisogni
delle
forze
armate
dello
Stato
o
della
popolazione
,
è
punito
con
la
reclusione
da
tre
a
dieci
anni
e
con
la
multa
pari
al
triplo
del
valore
della
cosa
o
dell
opera
che
egli
avrebbe
dovuto
.
Se
l
inadempimento
,
totale
o
parziale
,
del
contratto
è
dovuto
a
colpa
,
le
pene
sono
ridotte
alla
metà
.
Le
stesse
disposizioni
si
applicano
ai
sub
-
fornitori
,
ai
mediatori
e
ai
rappresentanti
dei
fornitori
,
allorché
essi
,
violando
i
loro
obblighi
contrattuali
,
hanno
cagionato
l
inadempimento
del
contratto
di
fornitura
.
252
Frode
in
forniture
in
tempo
di
guerra
Chiunque
,
in
tempo
di
guerra
,
commette
frode
nell
esecuzione
dei
contratti
di
fornitura
o
nell
adempimento
degli
altri
obblighi
contrattuali
indicati
nell
articolo
precedente
è
punito
con
la
reclusione
non
inferiore
a
dieci
anni
e
con
la
multa
pari
al
quintuplo
del
valore
della
cosa
o
dell
opera
che
avrebbe
dovuto
fornire
.
253
Distruzione
o
sabotaggio
di
opere
militari
Chiunque
distrugge
,
o
rende
inservibili
,
in
tutto
o
in
parte
,
anche
temporaneamente
,
navi
,
aeromobili
,
convogli
,
strade
,
stabilimenti
,
depositi
o
altre
opere
militari
o
adibite
al
servizio
delle
forze
armate
dello
Stato
è
punito
con
la
reclusione
non
inferiore
a
otto
anni
.
Si
applica
l
ergastolo
:
1
)
se
il
fatto
è
commesso
nell
interesse
di
uno
Stato
in
guerra
contro
lo
Stato
italiano
;
2
)
se
il
fatto
ha
compromesso
la
preparazione
o
la
efficienza
bellica
dello
Stato
,
ovvero
le
operazioni
militari
.
254
Agevolazione
colposa
Quando
l
esecuzione
del
delitto
preveduto
dall
articolo
precedente
è
stata
resa
possibile
,
o
soltanto
agevolata
,
per
colpa
di
chi
era
in
possesso
o
aveva
la
custodia
o
la
vigilanza
delle
cose
ivi
indicate
,
questi
è
punito
con
la
reclusione
da
uno
a
cinque
anni
.
255
Soppressione
,
falsificazione
o
sottrazione
di
atti
o
documenti
concernenti
la
sicurezza
dello
Stato
Chiunque
,
in
tutto
o
in
parte
,
sopprime
,
distrugge
o
falsifica
,
ovvero
carpisce
,
sottrae
o
distrae
,
anche
temporaneamente
,
atti
o
documenti
concernenti
la
sicurezza
dello
Stato
od
altro
interesse
politico
,
interno
o
internazionale
,
dello
Stato
è
punito
con
la
reclusione
non
inferiore
a
otto
anni
.
Si
applica
l
ergastolo
se
il
fatto
ha
compromesso
la
preparazione
o
la
efficienza
bellica
dello
Stato
,
ovvero
le
operazioni
militari
.
256
Procacciamento
di
notizie
concernenti
la
sicurezza
dello
Stato
Chiunque
si
procura
notizie
che
,
nell
interesse
della
sicurezza
dello
Stato
o
,
comunque
nell
interesse
politico
,
interno
o
internazionale
,
dello
Stato
,
debbono
rimanere
segrete
è
punito
con
la
reclusione
da
tre
a
dieci
anni
.
Agli
effetti
delle
disposizioni
di
questo
titolo
,
fra
le
notizie
che
debbono
rimanere
segrete
nell
interesse
politico
dello
Stato
sono
comprese
quelle
contenute
in
atti
del
Governo
,
da
esso
non
pubblicati
per
ragioni
d
ordine
politico
,
interno
o
internazionale
.
Se
si
tratta
di
notizie
di
cui
l
Autorità
competente
ha
vietato
la
divulgazione
,
la
pena
è
della
reclusione
da
due
a
otto
anni
.
Si
applica
l
ergastolo
se
il
fatto
ha
compromesso
la
preparazione
o
la
efficienza
bellica
dello
Stato
,
ovvero
le
operazioni
militari
.
257
Spionaggio
politico
o
militare
Chiunque
si
procura
,
a
scopo
di
spionaggio
politico
o
militare
,
notizie
che
,
nell
interesse
della
sicurezza
dello
Stato
o
,
comunque
,
nell
interesse
politico
,
interno
o
internazionale
,
dello
Stato
,
debbono
rimanere
segrete
è
punito
con
la
reclusione
non
inferiore
a
quindici
anni
.
Si
applica
l
ergastolo
:
1
)
se
il
fatto
è
commesso
nell
interesse
di
uno
Stato
in
guerra
con
lo
Stato
italiano
;
2
)
se
il
fatto
ha
compromesso
la
preparazione
o
la
efficienza
bellica
dello
Stato
ovvero
le
operazioni
militari
.
258
Spionaggio
di
notizie
di
cui
è
stata
vietata
la
divulgazione
Chiunque
si
procura
,
a
scopo
di
spionaggio
politico
o
militare
,
notizie
di
cui
l
Autorità
competente
ha
vietato
la
divulgazione
è
punito
con
la
reclusione
non
inferiore
a
dieci
anni
.
Si
applica
l
ergastolo
se
il
fatto
è
commesso
nell
interesse
di
uno
Stato
in
guerra
con
lo
Stato
italiano
(
242-4
)
.
Si
applica
l
ergastolo
se
il
fatto
ha
compromesso
la
preparazione
o
la
efficienza
bellica
dello
Stato
,
ovvero
le
operazioni
militari
.
259
Agevolazione
colposa
Quando
l
esecuzione
di
alcuno
dei
delitti
preveduti
dagli
artt
.
255
,
256
,
257
e
258
è
stata
resa
possibile
,
o
soltanto
agevolata
,
per
colpa
di
chi
era
in
possesso
dell
atto
o
documento
o
a
cognizione
della
notizia
,
questi
è
punito
con
la
reclusione
da
uno
a
cinque
anni
.
Si
applica
la
reclusione
da
tre
a
quindici
anni
se
sono
state
compromesse
la
preparazione
o
la
efficienza
bellica
dello
Stato
,
ovvero
le
operazioni
militari
.
Le
stesse
pene
si
applicano
quando
l
esecuzione
dei
delitti
suddetti
è
stata
resa
possibile
o
soltanto
agevolata
per
colpa
di
chi
aveva
la
custodia
o
la
vigilanza
dei
luoghi
o
delle
zone
di
terra
,
di
acqua
o
di
aria
,
nelle
quali
è
vietato
l
accesso
nell
interesse
militare
dello
Stato
.
260
Introduzione
clandestina
in
luoghi
militari
e
possesso
ingiustificato
di
mezzi
di
spionaggio
È
punito
con
la
reclusione
da
uno
a
cinque
anni
chiunque
:
1
)
si
introduce
clandestinamente
o
con
inganno
in
luoghi
o
zone
di
terra
,
di
acqua
o
di
aria
in
cui
è
vietato
l
accesso
nell
interesse
militare
dello
Stato
;
2
)
è
colto
,
in
tali
luoghi
o
zone
o
in
loro
prossimità
,
in
possesso
ingiustificato
di
mezzi
idonei
a
commettere
alcuni
dei
delitti
preveduti
dagli
art
.
256
,
257
e
258;
3
)
è
colto
in
possesso
ingiustificato
di
documenti
o
di
qualsiasi
altra
cosa
atta
a
fornire
le
notizie
indicate
nell
art
.
256
.
Se
alcuno
dei
fatti
preveduti
dai
numeri
precedenti
è
commesso
in
tempo
di
guerra
,
la
pena
è
della
reclusione
da
tre
a
dieci
anni
.
261
Rivelazione
di
segreti
di
Stato
Chiunque
rivela
taluna
delle
notizie
di
carattere
segreto
indicate
nell
art
.
256
è
punito
con
la
reclusione
non
inferiore
a
cinque
anni
.
Se
il
fatto
è
commesso
in
tempo
di
guerra
,
ovvero
ha
compromesso
la
preparazione
o
la
efficienza
bellica
dello
Stato
o
le
operazioni
militari
,
la
pena
della
reclusione
non
può
essere
inferiore
a
dieci
anni
.
Se
il
colpevole
ha
agito
a
scopo
di
spionaggio
politico
o
militare
,
si
applica
,
nel
caso
preveduto
dalla
prima
parte
di
questo
articolo
,
la
pena
dell
ergastolo
;
e
,
nei
casi
preveduti
dal
primo
capoverso
la
pena
dell
ergastolo
.
Le
pene
stabilite
nelle
disposizioni
precedenti
si
applicano
anche
a
chi
ottiene
la
notizia
.
Se
il
fatto
è
commesso
per
colpa
,
la
pena
è
della
reclusione
da
sei
mesi
a
due
anni
,
nel
caso
preveduto
dalla
prima
parte
di
questo
articolo
,
e
da
tre
a
quindici
anni
qualora
concorra
una
delle
circostanze
indicate
nel
primo
capoverso
.
262
Rivelazione
di
notizie
di
cui
sia
stata
vietata
la
divulgazione
Chiunque
rivela
notizie
,
delle
quali
l
Autorità
competente
ha
vietato
la
divulgazione
,
è
punito
con
la
reclusione
non
inferiore
a
tre
anni
.
Se
il
fatto
è
commesso
in
tempo
di
guerra
,
ovvero
ha
compromesso
la
preparazione
o
la
efficienza
bellica
dello
Stato
o
le
operazioni
militari
,
la
pena
è
della
reclusione
non
inferiore
a
dieci
anni
.
Se
il
colpevole
ha
agito
a
scopo
di
spionaggio
politico
o
militare
,
si
applica
,
nel
caso
preveduto
dalla
prima
parte
di
questo
articolo
,
la
reclusione
non
inferiore
a
quindici
anni
;
e
,
nei
casi
preveduti
dal
primo
capoverso
,
l
ergastolo
.
Le
pene
stabilite
nelle
disposizioni
precedenti
si
applicano
anche
a
chi
ottiene
la
notizia
.
Se
il
fatto
è
commesso
per
colpa
,
la
pena
è
della
reclusione
da
sei
mesi
a
due
anni
nel
caso
preveduto
dalla
prima
parte
di
questo
articolo
,
e
da
tre
a
quindici
anni
qualora
concorra
una
delle
circostanze
indicate
nel
primo
capoverso
.
263
Utilizzazione
dei
segreti
di
Stato
Il
pubblico
ufficiale
o
l
incaricato
di
un
pubblico
servizio
,
che
impiega
a
proprio
o
altrui
profitto
invenzioni
o
scoperte
scientifiche
o
nuove
applicazioni
industriali
che
egli
conosca
per
ragione
del
suo
ufficio
o
servizio
,
e
che
debbano
rimanere
segrete
nell
interesse
della
sicurezza
dello
Stato
,
è
punito
con
la
reclusione
non
inferiore
a
cinque
anni
e
con
la
multa
.
Se
il
fatto
è
commesso
nell
interesse
di
uno
Stato
in
guerra
con
lo
Stato
italiano
,
o
se
ha
compromesso
la
preparazione
o
la
efficienza
bellica
dello
Stato
ovvero
le
operazioni
militari
,
il
colpevole
è
punito
con
l
ergastolo
.
264
Infedeltà
in
affari
di
Stato
Chiunque
,
incaricato
dal
Governo
italiano
di
trattare
all
estero
affari
di
Stato
,
si
rende
infedele
al
mandato
è
punito
,
se
dal
fatto
possa
derivare
nocumento
all
interesse
nazionale
,
con
la
reclusione
non
inferiore
a
cinque
anni
.
265
Disfattismo
politico
Chiunque
,
in
tempo
di
guerra
,
diffonde
o
comunica
voci
o
notizie
false
,
esagerate
o
tendenziose
,
che
possano
destare
pubblico
allarme
o
deprimere
lo
spirito
pubblico
o
altrimenti
menomare
la
resistenza
della
nazione
di
fronte
al
nemico
,
o
svolge
comunque
una
attività
tale
da
recare
nocumento
agli
interessi
nazionali
,
è
punito
con
la
reclusione
non
inferiore
a
cinque
anni
.
La
pena
è
non
inferiore
a
quindici
anni
:
1
)
se
il
fatto
è
commesso
con
propaganda
o
comunicazioni
dirette
a
militari
;
2
)
se
il
colpevole
ha
agito
in
seguito
a
intelligenze
con
lo
straniero
.
La
pena
è
dell
ergastolo
se
il
colpevole
ha
agito
in
seguito
a
intelligenze
col
nemico
(
268
,
313
)
.
266
Istigazione
di
militari
a
disobbedire
alle
leggi
Chiunque
istiga
i
militari
a
disobbedire
alle
leggi
o
a
violare
il
giuramento
dato
o
i
doveri
della
disciplina
militare
o
altri
doveri
inerenti
al
proprio
stato
,
ovvero
fa
a
militari
l
apologia
di
fatti
contrari
alle
leggi
,
al
giuramento
,
alla
disciplina
o
ad
altri
doveri
militari
,
è
punito
per
ciò
solo
,
se
il
fatto
non
costituisce
un
più
grave
delitto
,
con
la
reclusione
da
uno
a
tre
anni
.
La
pena
è
della
reclusione
da
due
a
cinque
anni
se
il
fatto
è
commesso
pubblicamente
.
Le
pene
sono
aumentate
se
il
fatto
è
commesso
in
tempo
di
guerra
.
Agli
effetti
della
legge
penale
,
il
reato
si
considera
avvenuto
pubblicamente
quando
il
fatto
è
commesso
:
1
)
col
mezzo
della
stampa
,
o
con
altro
mezzo
di
propaganda
;
2
)
in
luogo
pubblico
o
aperto
al
pubblico
e
in
presenza
di
più
persone
3
)
in
una
riunione
che
,
per
il
luogo
in
cui
è
tenuta
,
o
per
il
numero
degli
intervenuti
,
o
per
lo
scopo
od
oggetto
di
essa
abbia
carattere
di
riunione
non
privata
.
267
Disfattismo
economico
Chiunque
,
in
tempo
di
guerra
,
adopera
mezzi
diretti
a
deprimere
il
corso
dei
cambi
,
o
ad
influire
sul
mercato
dei
titoli
o
dei
valori
,
pubblici
o
privati
,
in
modo
da
esporre
a
pericolo
la
resistenza
della
nazione
di
fronte
al
nemico
,
è
punito
con
la
reclusione
non
inferiore
a
cinque
anni
e
con
la
multa
.
Se
il
colpevole
ha
agito
in
seguito
a
intelligenze
con
lo
straniero
,
la
reclusione
non
può
essere
inferiore
a
dieci
anni
.
La
reclusione
è
non
inferiore
a
quindici
anni
se
il
colpevole
ha
agito
in
seguito
a
intelligenze
col
nemico
.
268
Parificazione
degli
Stati
alleati
Le
pene
stabilite
negli
art
.
247
e
seguenti
si
applicano
anche
quando
il
delitto
è
commesso
a
danno
di
uno
Stato
estero
alleato
o
associato
,
a
fine
di
guerra
,
con
lo
Stato
italiano
.
269
Attività
antinazionale
del
cittadino
all
estero
Il
cittadino
che
,
fuori
del
territorio
dello
Stato
,
diffonde
o
comunica
voci
o
notizie
false
,
esagerate
o
tendenziose
sulle
condizioni
interne
dello
Stato
,
per
modo
da
menomare
il
credito
o
il
prestigio
dello
Stato
all
estero
,
o
svolge
comunque
un
attività
tale
da
recare
nocumento
agli
interessi
nazionali
,
è
punito
con
la
reclusione
non
Inferiore
a
cinque
anni
.
270
Associazioni
sovversive
Chiunque
nel
territorio
dello
Stato
promuove
,
costituisce
,
organizza
o
dirige
associazioni
dirette
a
stabilire
violentemente
la
dittatura
di
una
classe
sociale
sulle
altre
,
ovvero
a
sopprimere
violentemente
una
classe
sociale
o
,
comunque
,
a
sovvertire
violentemente
gli
ordinamenti
economici
o
sociali
costituiti
nello
Stato
,
è
punito
con
la
reclusione
da
cinque
a
dodici
anni
.
Alla
stessa
pena
soggiace
chiunque
nel
territorio
dello
Stato
promuove
,
costituisce
,
organizza
o
dirige
associazioni
aventi
per
fine
la
soppressione
violenta
di
ogni
ordinamento
politico
e
giuridico
della
società
.
Chiunque
partecipa
a
tali
associazioni
è
punito
con
la
reclusione
da
uno
a
tre
anni
.
Le
pene
sono
aumentate
per
coloro
che
ricostituiscono
,
anche
sotto
falso
nome
o
forma
simulata
,
le
associazioni
predette
,
delle
quali
sia
stato
ordinato
lo
scioglimento
.
271
Associazioni
antinazionali
Chiunque
,
fuori
dei
casi
preveduti
dall
articolo
precedente
,
nel
territorio
dello
Stato
,
promuove
,
costituisce
,
organizza
o
dirige
associazioni
che
si
propongano
di
svolgere
o
che
svolgano
un
attività
diretta
a
distruggere
o
deprimere
il
sentimento
nazionale
è
punito
con
la
reclusione
da
uno
a
tre
anni
.
Chiunque
partecipa
a
tali
associazioni
è
punito
con
la
reclusione
da
sei
mesi
a
due
anni
.
Si
applica
l
ultimo
capoverso
dell
articolo
precedente
.
272
Propaganda
ed
apologia
sovversiva
o
antinazionale
Chiunque
nel
territorio
dello
Stato
fa
propaganda
per
la
instaurazione
violenta
della
dittatura
di
una
classe
sociale
sulle
altre
,
o
per
la
soppressione
violenta
di
una
classe
sociale
o
,
comunque
,
per
il
sovvertimento
violento
degli
ordinamenti
economici
o
sociali
costituiti
nello
Stato
,
ovvero
fa
propaganda
per
la
distruzione
di
ogni
ordinamento
politico
e
giuridico
della
società
,
è
punito
con
la
reclusione
da
uno
a
cinque
anni
.
Se
la
propaganda
è
fatta
per
distruggere
o
deprimere
il
sentimento
nazionale
,
la
pena
è
della
reclusione
da
sei
mesi
a
due
anni
.
Alle
stesse
pene
soggiace
chi
fa
apologia
dei
fatti
preveduti
dalle
disposizioni
precedenti
.
273
Illecita
costituzione
di
associazioni
aventi
carattere
internazionale
Chiunque
senza
autorizzazione
del
Governo
promuove
,
costituisce
,
organizza
o
dirige
nel
territorio
dello
Stato
associazioni
,
enti
o
istituti
di
carattere
internazionale
,
o
sezioni
di
essi
,
è
punito
con
la
reclusione
fino
a
sei
mesi
o
con
la
multa
.
Se
l
autorizzazione
è
stata
ottenuta
per
effetto
di
dichiarazioni
false
o
reticenti
,
la
pena
è
della
reclusione
da
uno
a
cinque
anni
e
della
multa
.
274
Illecita
partecipazione
ad
associazioni
aventi
carattere
internazionale
Chiunque
partecipa
nel
territorio
dello
Stato
ad
associazioni
,
enti
o
istituti
,
o
sezioni
di
essi
,
di
carattere
internazionale
,
per
i
quali
non
sia
stata
conceduta
l
autorizzazione
del
Governo
,
è
punito
con
la
multa
.
La
stessa
pena
si
applica
al
cittadino
,
residente
nel
territorio
dello
Stato
,
che
senza
l
autorizzazione
del
Governo
partecipa
ad
associazioni
,
enti
o
istituti
di
carattere
internazionale
,
che
abbiano
sede
all
estero
.
275
Accettazione
di
onorificenze
o
utilità
da
uno
Stato
nemico
Il
cittadino
che
,
da
uno
Stato
in
guerra
con
lo
Stato
italiano
,
accetta
gradi
o
dignità
accademiche
,
titoli
,
decorazioni
o
altre
pubbliche
insegne
onorifiche
,
pensioni
o
altre
utilità
,
inerenti
ai
predetti
gradi
,
dignità
,
titoli
,
decorazioni
o
onorificenze
,
è
punito
con
la
reclusione
fino
a
un
anno
.
CAPO
II
DEI
DELITTI
CONTRO
LA
PERSONALITÀ
INTERNA
DELLO
STATO
276
Attentato
contro
il
Presidente
della
Repubblica
Chiunque
attenta
alla
vita
alla
incolumità
o
alla
libertà
personale
del
Presidente
della
Repubblica
è
punito
con
l
ergastolo
.
277
Offesa
alla
libertà
del
Presidente
della
Repubblica
Chiunque
,
fuori
dei
casi
preveduti
dall
articolo
precedente
,
attenta
alla
libertà
del
Presidente
della
Repubblica
,
è
punito
con
la
reclusione
da
cinque
a
quindici
anni
.
278
Offese
all
onore
o
al
prestigio
del
Presidente
della
Repubblica
Chiunque
offende
l
onore
o
il
prestigio
del
Presidente
della
Repubblica
è
punito
con
la
reclusione
da
uno
a
cinque
anni
.
279
Lesa
prerogativa
della
irresponsabilità
del
Presidente
della
Repubblica
Chiunque
pubblicamente
,
fa
risalire
al
Presidente
della
Repubblica
il
biasimo
o
la
responsabilità
degli
atti
del
Governo
,
è
punito
con
la
reclusione
fino
ad
un
anno
e
con
la
multa
.
280
Attentato
per
finalità
terroristiche
o
di
eversione
Chiunque
,
per
finalità
di
terrorismo
o
di
eversione
dell
ordine
democratico
,
attenta
alla
vita
od
alla
incolumità
di
una
persona
,
è
punito
,
nel
primo
caso
,
con
la
reclusione
non
inferiore
ad
anni
venti
e
,
nel
secondo
caso
,
con
la
reclusione
non
inferiore
ad
anni
sei
.
Se
dall
attentato
alla
incolumità
di
una
persona
deriva
una
lesione
gravissima
,
si
applica
la
pena
della
reclusione
non
inferiore
ad
anni
diciotto
se
ne
deriva
una
lesione
grave
,
si
applica
la
pena
della
reclusione
non
inferiore
ad
anni
dodici
.
Se
i
fatti
previsti
nei
commi
precedenti
sono
rivolti
contro
persone
che
esercitano
funzioni
giudiziarie
o
penitenziarie
ovvero
di
sicurezza
pubblica
nell
esercizio
o
a
causa
delle
loro
funzioni
,
le
pene
sono
aumentate
di
un
terzo
.
Se
dai
fatti
di
cui
ai
commi
precedenti
deriva
la
morte
della
persona
si
applicano
,
nel
caso
di
attentato
alla
vita
,
l
ergastolo
e
,
nel
caso
di
attentato
alla
incolumità
,
la
reclusione
di
anni
trenta
.
Le
circostanze
attenuanti
concorrenti
con
le
circostanze
aggravanti
previste
nel
secondo
e
quarto
comma
non
possono
essere
ritenute
equivalenti
o
prevalenti
rispetto
a
queste
.
281
Offesa
alla
libertà
del
Capo
del
Governo
282
Offesa
all
onore
del
Capo
del
Governo
283
Attentato
contro
la
costituzione
dello
Stato
Chiunque
commette
un
fatto
duetto
a
mutare
la
costituzione
dello
Stato
o
la
forma
del
Governo
,
con
mezzi
non
consentiti
dall
ordinamento
costituzionale
dello
Stato
,
è
punito
con
la
reclusione
non
inferiore
a
dodici
anni
.
284
Insurrezione
armata
contro
i
poteri
dello
Stato
Chiunque
promuove
un
insurrezione
armata
contro
i
poteri
dello
Stato
è
punito
con
l
ergastolo
.
Coloro
che
partecipano
alla
insurrezione
sono
puniti
con
la
reclusione
da
tre
a
quindici
anni
:
coloro
che
la
dirigono
,
con
l
ergastolo
.
La
insurrezione
si
considera
armata
anche
se
le
armi
sono
soltanto
tenute
in
un
luogo
di
deposito
.
285
Devastazione
,
saccheggio
e
strage
Chiunque
,
allo
scopo
di
attentare
alla
sicurezza
dello
Stato
,
commette
un
fatto
duetto
a
portare
la
devastazione
,
il
saccheggio
o
la
strage
nel
territorio
dello
Stato
o
in
una
parte
di
esso
è
punito
con
l
ergastolo
.
286
Guerra
civile
Chiunque
commette
un
fatto
diretto
a
suscitare
la
guerra
civile
nel
territorio
dello
Stato
,
è
punito
con
l
ergastolo
.
287
Usurpazione
di
potere
politico
o
di
comando
militare
Chiunque
usurpa
un
potere
politico
,
ovvero
persiste
nell
esercitarlo
indebitamente
,
è
punito
con
la
reclusione
da
sei
a
quindici
anni
.
Alla
stessa
pena
soggiace
chiunque
indebitamente
assume
un
alto
comando
militare
.
Se
il
fatto
è
commesso
in
tempo
di
guerra
,
il
colpevole
è
punito
con
l
ergastolo
ed
è
punito
con
[
la
morte
]
se
il
fatto
ha
compromesso
l
esito
delle
operazioni
militari
.
288
Arruolamenti
o
armamenti
non
autorizzati
a
servizio
di
uno
Stato
estero
Chiunque
nel
territorio
dello
Stato
e
senza
approvazione
del
Governo
arruola
o
arma
cittadini
perché
militino
al
servizio
o
a
favore
dello
straniero
,
è
punito
con
la
reclusione
da
tre
a
sei
anni
.
La
pena
è
aumentata
se
fra
gli
arruolati
sono
militari
in
servizio
,
o
persone
tuttora
soggette
agli
obblighi
del
servizio
militare
.
289
Attentato
contro
organi
costituzionali
e
contro
le
Assemblee
regionali
È
punito
con
la
reclusione
non
inferiore
a
dieci
anni
,
qualora
non
si
tratti
di
un
più
grave
delitto
,
chiunque
commette
un
fatto
diretto
ad
impedire
,
in
tutto
o
in
parte
,
anche
temporaneamente
:
1
)
al
Presidente
della
Repubblica
o
al
Governo
l
esercizio
delle
attribuzioni
o
prerogative
conferite
dalla
legge
;
2
)
alle
Assemblee
legislative
o
ad
una
di
queste
,
o
alla
Corte
Costituzionale
o
alle
Assemblee
regionali
l
esercizio
delle
loro
funzioni
.
La
pena
è
della
reclusione
da
uno
a
cinque
anni
se
il
fatto
è
diretto
soltanto
a
turbare
l
esercizio
delle
attribuzioni
,
prerogative
o
funzioni
suddette
.
289-bis
Sequestro
di
persona
a
scopo
di
terrorismo
o
di
eversione
Chiunque
,
per
finalità
di
terrorismo
o
di
eversione
dell
ordine
democratico
sequestra
una
persona
è
punito
con
la
reclusione
da
venticinque
a
trenta
anni
.
Se
dal
sequestro
deriva
comunque
la
morte
,
quale
conseguenza
non
voluta
dal
reo
,
della
persona
sequestrata
,
il
colpevole
è
punito
con
la
reclusione
di
anni
trenta
.
Se
il
colpevole
cagiona
la
morte
del
sequestrato
si
applica
la
pena
dell
ergastolo
.
Il
concorrente
che
,
dissociandosi
dagli
altri
,
si
adopera
in
modo
che
il
soggetto
passivo
riacquisti
la
libertà
è
punito
con
la
reclusione
da
due
a
otto
anni
;
se
il
soggetto
passivo
muore
,
m
conseguenza
del
sequestro
,
dopo
la
liberazione
,
la
pena
è
della
reclusione
da
otto
a
diciotto
anni
.
Quando
ricorre
una
circostanza
attenuante
,
alla
pena
prevista
dal
secondo
comma
è
sostituita
la
reclusione
da
venti
a
ventiquattro
anni
;
alla
pena
prevista
dal
terzo
comma
è
sostituita
la
reclusione
da
ventiquattro
a
trenta
anni
.
Se
concorrono
più
circostanze
attenuanti
,
la
pena
da
applicare
per
effetto
delle
diminuzioni
non
può
essere
inferiore
a
dieci
anni
,
nell
ipotesi
prevista
dal
secondo
comma
,
ed
a
quindici
anni
,
nell
ipotesi
prevista
dal
terzo
comma
.
290
Vilipendio
della
Repubblica
,
delle
Istituzioni
costituzionali
e
delle
Forze
armate
Chiunque
pubblicamente
(
266-4
)
vilipende
la
Repubblica
,
le
Assemblee
legislative
o
una
di
queste
,
ovvero
il
Governo
o
la
Corte
Costituzionale
o
l
Ordine
giudiziario
,
è
punito
con
la
reclusione
da
sei
mesi
a
tre
anni
.
La
stessa
pena
si
applica
a
chi
pubblicamente
vilipende
le
Forze
armate
dello
Stato
o
quelle
della
liberazione
(
292-bis
,
313
)
.
290-bis
Parificazione
al
presidente
della
Repubblica
di
chi
ne
fa
le
veci
Agli
effetti
degli
artt
.
276
,
277
,
278
,
279
,
289
è
parificato
al
Presidente
della
Repubblica
chi
ne
fa
le
veci
.
291
Vilipendio
alla
nazione
italiana
Chiunque
pubblicamente
vilipende
la
nazione
italiana
è
punito
con
la
reclusione
da
uno
a
tre
anni
.
292
Vilipendio
alla
bandiera
o
ad
altro
emblema
dello
Stato
Chiunque
vilipende
la
bandiera
nazionale
o
un
altro
emblema
dello
Stato
è
punito
con
la
reclusione
da
uno
a
tre
anni
.
Agli
effetti
della
legge
penale
,
per
bandiera
nazionale
s
intende
la
bandiera
ufficiale
dello
Stato
e
ogni
altra
bandiera
portante
i
colori
nazionali
.
Le
disposizioni
di
questo
articolo
si
applicano
anche
a
chi
vilipende
i
colori
nazionali
raffigurati
su
cosa
diversa
da
una
bandiera
.
292-bis
Circostanza
aggravante
La
pena
prevista
nei
casi
indicati
dagli
artt
.
278
(
offesa
all
onore
o
al
prestigio
del
Presidente
della
Repubblica
)
,
290
,
comma
secondo
(
vilipendio
delle
Forze
armate
)
,
e
292
(
vilipendio
della
bandiera
o
di
altro
emblema
dello
Stato
)
,
è
aumentata
,
se
il
fatto
è
commesso
dal
militare
in
congedo
.
Si
considera
militare
in
congedo
chi
,
non
essendo
in
servizio
alle
armi
,
non
ha
cessato
di
appartenere
alle
Forze
armate
dello
Stato
,
ai
sensi
del
Codice
Penale
Militare
di
Pace
.
293
Circostanza
aggravante
Nei
casi
indicati
dai
due
articoli
precedenti
,
la
pena
è
aumentata
se
il
fatto
è
commesso
dal
cittadino
in
territorio
estero
.
CAPO
III
DEI
DELITTI
CONTRO
POLITICI
DEL
CITTADINO
294
Attentati
contro
i
diritti
politici
del
cittadino
Chiunque
con
violenza
,
minaccia
o
inganno
impedisce
in
tutto
o
in
parte
l
esercizio
di
un
diritto
politico
,
ovvero
determina
taluno
a
esercitarlo
in
senso
difforme
dalla
sua
volontà
,
è
punito
con
la
reclusione
da
uno
a
cinque
anni
.
CAPO
IV
DEI
DELITTI
CONTRO
GLI
STATI
ESTERI
,
I
LORO
CAPI
E
I
LORO
RAPPRESENTANTI
295
Attentato
contro
i
Capi
di
Stati
esteri
Chiunque
nel
territorio
dello
Stato
attenta
alla
vita
,
alla
incolumità
o
alla
libertà
personale
del
Capo
di
uno
Stato
estero
è
punito
nel
caso
di
attentato
alla
vita
con
la
reclusione
non
inferiore
a
venti
anni
e
,
negli
altri
casi
,
con
la
reclusione
non
inferiore
a
quindici
anni
.
Se
dal
fatto
è
derivata
la
morte
del
Capo
dello
Stato
estero
,
il
colpevole
è
punito
con
[
la
morte
,
nel
caso
di
attentato
alla
vita
;
negli
altri
casi
è
punito
con
]
l
ergastolo
.
296
Offesa
alla
libertà
dei
Capi
di
Stati
esteri
Chiunque
nel
territorio
dello
Stato
fuori
dei
casi
preveduti
dall
articolo
precedente
,
attenta
alla
libertà
del
Capo
di
uno
Stato
estero
è
punito
con
la
reclusione
da
tre
a
dieci
anni
.
297
Offesa
all
onore
dei
Capi
di
Stati
esteri
]
Chiunque
nel
territorio
dello
Stato
offende
l
onore
o
il
prestigio
del
Capo
di
uno
Stato
estero
è
punito
con
la
reclusione
da
uno
a
tre
anni
.
298
Offese
contro
i
rappresentanti
di
Stati
esteri
Le
disposizioni
dei
tre
articoli
precedenti
si
applicano
anche
se
i
fatti
,
ivi
preveduti
,
sono
commessi
contro
rappresentanti
di
Stati
esteri
,
accreditati
presso
il
Governo
della
Repubblica
,
in
qualità
di
Capi
di
missione
diplomatica
,
a
causa
o
nell
esercizio
delle
loro
funzioni
.
299
Offesa
alla
bandiera
o
ad
altro
emblema
di
uno
Stato
estero
Chiunque
nel
territorio
dello
Stato
(
42
)
vilipende
,
in
luogo
pubblico
o
aperto
o
esposto
al
pubblico
,
la
bandiera
ufficiale
o
un
altro
emblema
di
uno
Stato
estero
,
usati
in
conformità
del
diritto
interno
dello
Stato
italiano
,
è
punito
con
la
reclusione
da
sei
mesi
a
tre
anni
(
300
,
313
)
.
300
Condizione
di
reciprocità
Le
disposizioni
degli
artt
.
295
,
296
,
297
e
299
si
applicano
solo
in
quanto
la
legge
straniera
garantisca
,
reciprocamente
,
al
Capo
dello
Stato
italiano
o
alla
bandiera
italiana
parità
di
tutela
penale
.
I
Capi
di
missione
diplomatica
sono
equiparati
ai
Capi
di
Stati
esteri
,
a
norma
dell
art
.
298
,
soltanto
se
lo
Stato
straniero
concede
parità
di
tutela
penale
ai
Capi
di
missione
diplomatica
italiana
.
Se
la
parità
della
tutela
penale
non
esiste
,
si
applicano
le
disposizioni
dei
titoli
dodicesimo
e
tredicesimo
,
ma
la
pena
è
aumentata
.
CAPO
V
DISPOSIZIONI
GENERALI
E
COMUNI
AI
CAPI
PRECEDENTI
301
Concorso
di
reati
Quando
l
offesa
alla
vita
,
alla
incolumità
,
alla
libertà
o
all
onore
,
indicata
negli
artt
.
276
,
277
,
278
,
280
,
295
,
296
,
è
considerata
dalla
legge
come
reato
anche
in
base
a
disposizioni
diverse
da
quelle
contenute
nei
Capi
precedenti
,
si
applicano
le
disposizioni
che
stabiliscono
la
pena
più
grave
.
Nondimeno
,
nei
casi
in
cui
debbono
essere
applicate
disposizioni
diverse
da
quelle
contenute
nei
Capi
precedenti
,
le
pene
sono
aumentate
da
un
terzo
alla
metà
.
Quando
l
offesa
alla
vita
,
alla
incolumità
alla
libertà
o
all
onore
è
considerata
dalla
legge
come
elemento
costitutivo
o
circostanza
aggravante
di
un
altro
reato
,
questo
cessa
dal
costituire
un
reato
complesso
(
84
)
,
e
il
colpevole
soggiace
a
pene
distinte
,
secondo
le
norme
sul
concorso
dei
reati
,
applicandosi
,
per
le
dette
offese
,
le
disposizioni
contenute
nei
Capi
precedenti
.
302
Istigazione
a
commettere
alcuno
dei
delitti
preveduti
dai
Capi
primo
e
secondo
Chiunque
istiga
taluno
a
commettere
uno
dei
delitti
,
non
colposi
,
preveduti
dai
Capi
primo
e
secondo
di
questo
Titolo
,
per
i
quali
la
legge
stabilisce
la
pena
di
morte
,
l
ergastolo
o
la
reclusione
,
è
punito
,
se
la
istigazione
non
è
accolta
,
ovvero
se
la
istigazione
è
accolta
,
ma
il
delitto
non
è
commesso
,
con
la
reclusione
da
uno
a
otto
anni
.
Tuttavia
,
la
pena
da
applicare
è
sempre
inferiore
alla
metà
della
pena
stabilita
per
il
delitto
al
quale
si
riferisce
la
istigazione
.
303
Pubblica
istigazione
e
apologia
Chiunque
pubblicamente
(
266-4
)
istiga
a
commettere
uno
o
più
fra
i
delitti
indicati
nell
articolo
precedente
è
punito
,
per
il
solo
fatto
dell
istigazione
,
con
la
reclusione
da
tre
a
dodici
anni
.
La
stessa
pena
si
applica
a
chiunque
pubblicamente
fa
l
apologia
di
uno
o
più
fra
i
delitti
indicati
nell
articolo
precedente
.
304
Cospirazione
politica
mediante
accordo
Quando
più
persone
si
accordano
al
fine
di
commettere
uno
dei
delitti
indicati
nell
art
.
302
,
coloro
che
partecipano
all
accordo
sono
puniti
,
se
il
delitto
non
è
commesso
,
con
la
reclusione
da
uno
a
sei
anni
.
Per
i
promotori
la
pena
è
aumentata
.
Tuttavia
,
la
pena
da
applicare
è
sempre
inferiore
alla
metà
della
pena
stabilita
per
il
delitto
al
quale
si
riferisce
l
accordo
.
305
Cospirazione
politica
mediante
associazione
Quando
tre
o
più
persone
si
associano
al
fine
di
commettere
uno
dei
delitti
indicati
nell
art
.
302
,
coloro
che
promuovono
,
costituiscono
od
organizzano
la
associazione
sono
puniti
,
per
ciò
solo
,
con
la
reclusione
da
cinque
a
dodici
anni
.
Per
il
solo
fatto
di
partecipare
all
associazione
,
la
pena
è
della
reclusione
da
due
otto
anni
.
I
capi
dell
associazione
soggiacciono
alla
stessa
pena
stabilita
per
i
promotori
.
Le
pene
sono
aumentate
se
l
associazione
tende
a
commettere
due
o
più
dei
delitti
sopra
indicati
.
306
Banda
armata
:
formazione
e
partecipazione
Quando
,
per
commettere
uno
dei
delitti
indicati
nell
art
.
302
,
si
forma
una
banda
armata
,
coloro
che
la
promuovono
o
costituiscono
od
organizzano
,
soggiacciono
,
per
ciò
solo
,
alla
pena
della
reclusione
da
cinque
a
quindici
anni
.
Per
il
solo
fatto
di
partecipare
alla
banda
armata
,
la
pena
è
della
reclusione
da
tre
a
nove
anni
.
I
capi
o
i
sovventori
della
banda
armata
soggiacciono
alla
stessa
pena
stabilita
per
i
promotori
.
307
Assistenza
ai
partecipi
di
cospirazione
o
di
banda
armata
Chiunque
,
fuori
dei
casi
di
concorso
nel
reato
o
di
favoreggiamento
,
dà
rifugio
o
fornisce
il
vitto
a
taluna
delle
persone
che
partecipano
all
associazione
o
alla
banda
indicate
nei
due
articoli
precedenti
,
è
punito
con
la
reclusione
fino
a
due
anni
(
308
,
309
)
.
La
pena
è
aumentata
se
il
rifugio
o
il
vitto
sono
prestati
continuatamente
.
Non
è
punibile
chi
commette
il
fatto
in
favore
di
un
prossimo
congiunto
.
Agli
effetti
della
legge
penale
,
si
intendono
per
prossimi
congiunti
gli
ascendenti
,
i
discendenti
il
coniuge
,
i
fratelli
,
le
sorelle
,
gli
affini
nello
stesso
grado
,
gli
zii
e
i
nipoti
:
nondimeno
,
nella
denominazione
di
prossimi
congiunti
,
non
si
comprendono
gli
affini
allorché
sia
morto
il
coniuge
e
non
vi
sia
prole
.
308
Cospirazione
:
casi
di
non
punibilità
Nei
casi
preveduti
dagli
artt
.
304
,
305
e
307
non
sono
punibili
coloro
i
quali
,
prima
che
sia
commesso
il
delitto
per
cui
l
accordo
è
intervenuto
o
l
associazione
è
costituita
,
e
anteriormente
all
arresto
,
ovvero
al
procedimento
:
1
)
disciolgono
o
,
comunque
,
determinano
lo
scioglimento
dell
associazione
;
2
)
non
essendo
promotori
o
capi
,
recedono
dall
accordo
o
dall
associazione
.
Non
sono
parimenti
punibili
coloro
i
quali
impediscono
comunque
che
sia
compiuta
l
esecuzione
del
delitto
per
cui
l
accordo
è
intervenuto
o
l
associazione
è
stata
costituita
.
309
Banda
armata
:
casi
di
non
punibilità
Nei
casi
preveduti
dagli
artt
.
306
e
307
,
non
sono
punibili
coloro
i
quali
,
prima
che
sia
commesso
il
delitto
per
cui
la
banda
armata
venne
formata
,
e
prima
dell
ingiunzione
dell
Autorità
o
della
forza
pubblica
,
o
immediatamente
dopo
tale
ingiunzione
:
1
)
disciolgono
o
,
comunque
,
determinano
lo
scioglimento
della
banda
;
2
)
non
essendo
promotori
o
capi
della
banda
,
si
ritirano
dalla
banda
stessa
,
ovvero
si
arrendono
,
senza
opporre
resistenza
e
consegnando
o
abbandonando
le
armi
.
Non
sono
parimenti
punibili
coloro
i
quali
impediscono
comunque
che
sia
compiuta
l
esecuzione
del
delitto
per
cui
la
banda
è
stata
formata
.
310
Tempo
di
guerra
Agli
effetti
della
legge
penale
,
nella
denominazione
di
tempo
di
guerra
è
compreso
anche
il
periodo
di
imminente
pericolo
di
guerra
,
quando
questa
sia
seguita
.
311
Circostanza
diminuente
:
lieve
entità
del
fatto
Le
pene
comminate
per
i
delitti
preveduti
da
questo
titolo
sono
diminuite
quando
per
la
natura
,
la
specie
,
i
mezzi
,
le
modalità
o
circostanze
dell
azione
ovvero
per
la
particolare
tenuità
del
danno
o
del
pericolo
,
il
fatto
risulti
di
lieve
entità
.
312
Espulsione
dello
straniero
Lo
straniero
,
condannato
a
una
pena
restrittiva
della
libertà
personale
per
taluno
dei
delitti
preveduti
da
questo
Titolo
,
è
espulso
dallo
Stato
.
313
Autorizzazione
a
procedere
o
richiesta
di
procedimento
Per
i
delitti
preveduti
dagli
artt
.
244
,
245
,
265
,
267
,
269
,
270-ter
e
270-quater
con
riferimento
alle
ipotesi
di
cui
all
'
articolo
270-ter
,
277
,
278
,
279
,
287
e
288
non
si
può
procedere
senza
l
autorizzazione
del
Ministro
per
la
Giustizia
.
Parimenti
non
si
può
procedere
senza
tale
autorizzazione
per
i
delitti
preveduti
dagli
artt
.
247
,
248
,
249
,
250
,
251
e
252
,
quando
sono
commessi
a
danno
di
uno
Stato
estero
alleato
o
associato
,
a
fine
di
guerra
,
allo
Stato
italiano
.
Per
il
delitto
preveduto
nell
art
.
290
,
quando
è
commesso
contro
l
Assemblea
Costituente
ovvero
contro
le
Assemblee
legislative
o
una
di
queste
,
non
si
può
procedere
senza
l
autorizzazione
dell
Assemblea
,
contro
la
quale
il
vilipendio
è
diretto
.
Negli
altri
casi
non
si
può
procedere
senza
l
autorizzazione
del
Ministro
per
la
Giustizia
.
I
delitti
preveduti
dagli
artt
.
296
,
in
relazione
agli
artt
.
296
e
dell
art
.
299
,
sono
punibili
a
richiesta
del
Ministro
per
la
Giustizia
.
TITOLO
II
DEI
DELITTI
CONTRO
LA
PUBBLICA
AMMINISTRAZIONE
CAPO
I
DEI
DELITTI
DEI
PUBBLICI
UFFICIALI
CONTRO
LA
PUBBLICA
AMMINISTRAZIONE
314
Peculato
Il
pubblico
ufficiale
o
l
incaricato
di
un
pubblico
servizio
,
che
,
avendo
per
ragione
del
suo
ufficio
o
servizio
il
possesso
o
comunque
la
disponibilità
di
denaro
o
di
altra
cosa
mobile
altrui
,
se
ne
appropria
,
è
punito
con
la
reclusione
da
tre
a
dieci
anni
.
Si
applica
la
pena
della
reclusione
da
sei
mesi
a
tre
anni
quando
il
colpevole
ha
agito
al
solo
scopo
di
fare
uso
momentaneo
della
cosa
,
e
questa
,
dopo
l
uso
momentaneo
,
è
stata
immediatamente
restituita
.
315
Malversazione
a
danno
di
privati
Il
pubblico
ufficiale
o
l
incaricato
di
un
pubblico
servizio
,
che
si
appropria
o
,
comunque
,
distrae
,
a
profitto
proprio
o
di
un
terzo
,
denaro
o
qualsiasi
cosa
mobile
non
appartenente
alla
pubblica
amministrazione
,
di
cui
egli
ha
il
possesso
per
ragione
del
suo
ufficio
o
servizio
,
è
punito
con
la
reclusione
da
tre
a
otto
anni
e
con
la
multa
.
Si
applicano
le
disposizioni
del
capoverso
dell
articolo
precedente
.
316
Peculato
mediante
profitto
dell
errore
altrui
Il
pubblico
ufficiale
o
l
incaricato
di
un
pubblico
servizio
,
il
quale
,
nell
esercizio
delle
funzioni
o
del
servizio
,
giovandosi
dell
errore
altrui
,
riceve
o
ritiene
indebitamente
,
per
sé
o
per
un
terzo
,
denaro
od
altra
utilità
,
è
punito
con
la
reclusione
da
sei
mesi
a
tre
anni
.
317
Concussione
Il
pubblico
ufficiale
o
l
incaricato
di
un
pubblico
servizio
,
che
,
abusando
della
sua
qualità
o
dei
suoi
poteri
,
costringe
o
induce
taluno
a
dare
o
a
promettere
indebitamente
,
a
lui
o
ad
un
terzo
,
denaro
od
altra
utilità
,
è
punito
con
la
reclusione
da
quattro
a
dodici
anni
318
Corruzione
per
un
atto
d
ufficio
Il
pubblico
ufficiale
,
che
,
per
compiere
un
atto
del
suo
ufficio
,
riceve
,
per
sé
o
per
un
terzo
,
in
denaro
od
altra
utilità
,
una
retribuzione
che
non
gli
è
dovuta
,
o
ne
accetta
la
promessa
,
è
punito
con
la
reclusione
da
sei
mesi
a
tre
anni
.
Se
il
pubblico
ufficiale
riceve
la
retribuzione
per
un
atto
d
ufficio
da
lui
già
compiuto
,
la
pena
è
della
reclusione
fino
ad
un
anno
.
319
Corruzione
per
un
atto
contrario
ai
doveri
d
ufficio
Il
pubblico
ufficiale
,
che
,
per
omettere
o
ritardare
o
per
aver
omesso
o
ritardato
un
atto
del
suo
ufficio
,
ovvero
per
compiere
o
per
aver
compiuto
un
atto
contrario
ai
doveri
di
ufficio
,
riceve
,
per
sé
o
per
un
terzo
,
denaro
od
altra
utilità
,
o
ne
accetta
la
promessa
,
è
punito
con
la
reclusione
da
due
a
cinque
anni
.
320
Corruzione
di
persona
incaricata
di
un
pubblico
sevizio
Le
disposizioni
dell
art
.
319
si
applicano
anche
all
incaricato
di
un
pubblico
servizio
;
quelle
di
cui
all
art
.
318
si
applicano
anche
alla
persona
incaricata
di
un
pubblico
servizio
,
qualora
rivesta
la
qualità
di
pubblico
impiegato
.
In
ogni
caso
,
le
pene
sono
ridotte
in
misura
non
superiore
ad
un
terzo
.
321
Pene
per
il
corruttore
Le
pene
stabilite
nel
primo
comma
dell
art
.
318
,
nell
art
.
319
,
nell
art
.
319-bis
,
nell
art
.
319-ter
,
e
nell
art
.
320
in
relazione
alle
suddette
ipotesi
degli
artt
.
318
e
319
,
si
applicano
anche
a
chi
dà
o
promette
al
pubblico
ufficiale
o
all
incaricato
di
un
pubblico
servizio
il
denaro
od
altra
utilità
.
322
Istigazione
alla
corruzione
Chiunque
offre
o
promette
denaro
od
altra
utilità
non
dovuti
ad
un
pubblico
ufficiale
o
ad
un
incaricato
di
un
pubblico
servizio
che
riveste
la
qualità
di
pubblico
impiegato
,
per
indurlo
a
compiere
un
atto
del
suo
ufficio
,
soggiace
,
qualora
l
offerta
o
la
promessa
non
sia
accettata
alla
pena
stabilita
nel
primo
comma
dell
art
.
318
,
ridotta
di
un
terzo
.
Se
l
offerta
o
la
promessa
è
fatta
per
indurre
un
pubblico
ufficiale
o
un
incaricato
di
un
pubblico
servizio
ad
omettere
o
a
ritardare
un
atto
del
suo
ufficio
,
ovvero
a
fare
un
atto
contrario
ai
suoi
doveri
,
il
colpevole
soggiace
,
qualora
l
offerta
o
la
promessa
non
sia
accettata
,
alla
pena
stabilita
nell
art
.
319
,
ridotta
di
un
terzo
.
La
pena
di
cui
al
primo
comma
si
applica
al
pubblico
ufficiale
o
all
incaricato
di
un
pubblico
servizio
che
riveste
la
qualità
di
pubblico
impiegato
che
sollecita
una
promessa
o
dazione
di
denaro
od
altra
utilità
da
parte
di
un
privato
per
le
finalità
indicate
dall
art
.
318
.
La
pena
di
cui
al
secondo
comma
si
applica
al
pubblico
ufficiale
o
all
incaricato
di
un
pubblico
servizio
che
sollecita
una
promessa
o
dazione
di
denaro
od
altra
utilità
da
parte
di
un
privato
per
le
finalità
indicate
dall
art
.
319
.
323
Abuso
d
ufficio
Salvo
che
il
fatto
non
costituisca
un
più
grave
reato
,
il
pubblico
ufficiale
(
357
)
,
o
l
incaricato
di
un
pubblico
servizio
,
che
,
nello
svolgimento
delle
proprie
funzioni
o
del
servizio
,
in
violazione
di
norme
di
legge
o
di
regolamento
,
ovvero
omettendo
di
astenersi
in
presenza
di
un
interesse
proprio
o
di
un
prossimo
congiunto
o
negli
altri
casi
prescritti
,
intenzionalmente
procura
a
sé
o
ad
altri
un
ingiusto
vantaggio
patrimoniale
ovvero
arreca
ad
altri
un
danno
ingiusto
è
punito
con
la
reclusione
da
sei
mesi
a
tre
anni
.
La
pena
è
aumentata
nei
casi
in
cui
il
vantaggio
o
il
danno
hanno
carattere
di
rilevante
gravità
.
324
Interesse
privato
in
atti
di
ufficio
Il
pubblico
ufficiale
,
che
,
direttamente
o
per
interposta
persona
,
o
con
atti
simulati
,
prende
un
interesse
privato
in
qualsiasi
atto
della
pubblica
amministrazione
presso
la
quale
esercita
il
proprio
ufficio
,
è
punito
con
la
reclusione
da
sei
mesi
a
cinque
anni
e
con
la
multa
.
325
Utilizzazione
d
invenzioni
o
scoperte
conosciute
per
ragioni
di
ufficio
Il
pubblico
ufficiale
o
l
incaricato
di
un
pubblico
servizio
,
che
impiega
,
a
proprio
o
altrui
profitto
,
invenzioni
o
scoperte
scientifiche
,
o
nuove
applicazioni
industriali
,
che
egli
conosca
per
ragione
dell
ufficio
o
servizio
,
e
che
debbono
rimanere
segrete
,
è
punito
con
la
reclusione
da
uno
a
cinque
anni
e
con
la
multa
.
326
Rivelazione
ed
utilizzazione
di
segreti
di
ufficio
Il
pubblico
ufficiale
o
la
persona
incaricata
di
un
pubblico
servizio
,
che
,
violando
i
doveri
inerenti
alle
funzioni
o
al
servizio
,
o
comunque
abusando
della
sua
qualità
,
rivela
notizie
di
ufficio
,
le
quali
debbano
rimanere
segrete
,
o
ne
agevola
in
qualsiasi
modo
la
conoscenza
,
è
punito
con
la
reclusione
da
sei
mesi
a
tre
anni
.
Se
l
agevolazione
è
soltanto
colposa
,
si
applica
la
reclusione
fino
a
un
anno
.
Il
pubblico
ufficiale
o
la
persona
incaricata
di
un
pubblico
servizio
,
che
,
per
procurare
a
sé
o
ad
altri
un
indebito
profitto
patrimoniale
,
si
avvale
illegittimamente
di
notizie
di
ufficio
,
le
quali
debbano
rimanere
segrete
,
è
punito
con
la
reclusione
da
due
a
cinque
anni
.
Se
il
fatto
è
commesso
al
fine
di
procurare
a
sé
o
ad
altri
un
ingiusto
profitto
non
patrimoniale
o
di
cagionare
ad
altri
un
danno
ingiusto
,
si
applica
la
pena
della
reclusione
fino
a
due
anni
.
327
Eccitamento
al
dispregio
e
vilipendio
delle
istituzioni
;
delle
leggi
o
degli
atti
dell
Autorità
Il
pubblico
ufficiale
,
che
nell
esercizio
delle
sue
funzioni
,
eccita
ai
dispregio
delle
istituzioni
o
alla
inosservanza
delle
leggi
,
delle
disposizioni
dell
Autorità
o
dei
doveri
inerenti
a
un
pubblico
ufficio
o
servizio
,
ovvero
fa
l
apologia
di
fatti
contrari
alle
leggi
,
alle
disposizioni
dell
Autorità
o
ai
doveri
predetti
,
è
punito
,
quando
il
fatto
non
sia
preveduto
come
reato
da
una
particolare
disposizione
di
legge
,
con
la
reclusione
fino
a
un
anno
o
con
la
multa
.
La
disposizione
precedente
si
applica
anche
al
pubblico
impiegato
incaricato
di
un
pubblico
servizio
,
e
al
ministro
di
un
culto
.
328
Rifiuto
di
atti
d
ufficio
.
Omissione
Il
pubblico
ufficiale
o
l
incaricato
di
un
pubblico
servizio
,
che
indebitamente
rifiuta
un
atto
del
suo
ufficio
che
,
per
ragioni
di
giustizia
o
di
sicurezza
pubblica
,
o
di
ordine
pubblico
o
di
igiene
e
sanità
,
deve
essere
compiuto
senza
ritardo
,
è
punito
con
la
reclusione
da
sei
mesi
a
due
anni
.
Fuori
dei
casi
previsti
dal
primo
comma
il
pubblico
ufficiale
o
l
incaricato
di
un
pubblico
servizio
,
che
entro
trenta
giorni
dalla
richiesta
di
chi
vi
abbia
interesse
non
compie
l
atto
del
suo
ufficio
e
non
risponde
per
esporre
le
ragioni
del
ritardo
,
è
punito
con
la
reclusione
fino
ad
un
anno
o
con
la
multa
.
Tale
richiesta
deve
essere
redatta
in
forma
scritta
ed
il
termine
di
trenta
giorni
decorre
dalla
ricezione
della
richiesta
stessa
.
329
Rifiuto
o
ritardo
di
obbedienza
commesso
da
un
militare
o
da
un
agente
della
forza
pubblica
Il
militare
o
l
agente
della
forza
pubblica
,
il
quale
rifiuta
o
ritarda
indebitamente
di
eseguire
una
richiesta
fattagli
dall
Autorità
competente
nelle
forme
stabilite
dalla
legge
,
è
punito
con
la
reclusione
fino
a
due
anni
.
330
Abbandono
collettivo
di
pubblici
uffici
,
impieghi
,
servizi
o
lavori
I
pubblici
ufficiali
,
gli
incaricati
di
un
pubblico
servizio
aventi
la
qualità
di
impiegati
,
i
privati
che
esercitano
servizi
pubblici
o
di
pubblica
necessità
,
non
organizzati
in
imprese
,
e
i
dipendenti
da
imprese
di
servizi
pubblici
o
di
pubblica
necessità
,
i
quali
,
in
numero
di
tre
o
più
,
abbandonano
collettivamente
l
ufficio
,
l
impiego
,
il
servizio
o
il
lavoro
,
ovvero
li
prestano
in
modo
da
turbarne
la
continuità
o
la
regolarità
,
sono
puniti
con
la
reclusione
fino
a
due
anni
.
I
capi
,
promotori
od
organizzatori
,
sono
puniti
con
la
reclusione
da
due
a
cinque
anni
.
Le
pene
sono
aumentate
se
il
fatto
:
1
)
è
commesso
per
fine
politico
;
2
)
ha
determinato
dimostrazioni
,
tumulti
o
sommosse
popolari
.
331
Interruzione
d
un
servizio
pubblico
o
di
pubblica
necessità
Chi
,
esercitando
imprese
di
servizi
pubblici
o
di
pubblica
necessità
,
interrompe
il
servizio
,
ovvero
sospende
il
lavoro
nei
suoi
stabilimenti
,
uffici
o
aziende
,
in
modo
da
turbare
la
regolarità
del
servizio
,
è
punito
con
la
reclusione
da
sei
mesi
a
un
anno
e
con
la
multa
.
I
capi
,
promotori
od
organizzatori
sono
puniti
con
la
reclusione
da
tre
a
sette
anni
e
con
la
multa
.
Si
applica
la
disposizione
dell
ultimo
capoverso
dell
articolo
precedente
.
332
Omissione
di
doveri
di
ufficio
in
occasione
di
abbandono
di
un
pubblico
ufficio
o
di
interruzione
di
un
pubblico
servizio
Il
pubblico
ufficiale
o
il
dirigente
un
servizio
pubblico
o
di
pubblica
necessità
,
che
,
in
occasione
di
alcuno
dei
delitti
preveduti
dai
due
articoli
precedenti
,
ai
quali
non
abbia
preso
parte
,
rifiuta
od
omette
di
adoperarsi
per
la
ripresa
del
servizio
a
cui
è
addetto
o
preposto
,
ovvero
di
compiere
ciò
che
è
necessario
per
la
regolare
continuazione
del
servizio
,
è
punito
con
la
multa
.
333
Abbandono
individuale
di
un
pubblico
ufficio
,
servizio
o
lavoro
Il
pubblico
ufficiale
,
l
impiegato
incaricato
di
un
pubblico
servizio
,
il
privato
che
esercita
un
servizio
pubblico
o
di
pubblica
necessità
non
organizzato
in
impresa
,
o
il
dipendente
da
imprese
di
servizi
pubblici
o
di
pubblica
necessità
,
il
quale
abbandona
l
ufficio
,
il
servizio
o
il
lavoro
,
al
fine
di
turbarne
la
continuità
,
è
punito
con
la
reclusione
fino
a
sei
mesi
o
con
la
multa
.
La
stessa
pena
si
applica
anche
a
chi
,
con
il
fine
sopra
indicato
,
senza
abbandonare
l
ufficio
,
il
servizio
o
il
lavoro
,
li
presta
in
modo
da
turbarne
la
continuità
o
la
regolarità
.
La
pena
è
aumentata
se
dal
fatto
deriva
pubblico
o
privato
nocumento
.
334
Sottrazione
o
danneggiamento
di
cose
sottoposte
a
sequestro
disposto
nel
corso
di
un
procedimento
penale
o
dalla
autorità
amministrativa
Chiunque
sottrae
,
sopprime
,
distrugge
,
disperde
o
deteriora
una
cosa
sottoposta
a
sequestro
disposto
nel
corso
di
un
procedimento
penale
o
dall
autorità
amministrativa
e
affidata
alla
sua
custodia
,
al
solo
scopo
di
favore
il
proprietario
di
essa
,
è
punito
con
la
reclusione
da
sei
mesi
a
tre
anni
e
con
la
multa
.
Si
applicano
la
reclusione
da
tre
mesi
a
due
anni
e
la
multa
se
la
sottrazione
,
la
soppressione
,
la
distruzione
,
la
dispersione
o
il
deterioramento
sono
commessi
dal
proprietario
della
cosa
,
affidata
alla
sua
custodia
.
La
pena
è
della
reclusione
da
un
mese
ad
un
anno
e
della
multa
se
il
fatto
è
commesso
dal
proprietario
della
cosa
medesima
non
affidata
alla
sua
custodia
.
335
Violazione
colposa
di
doveri
inerenti
alla
custodia
di
cose
sottoposte
a
sequestro
disposto
nel
corso
di
un
procedimento
penale
o
dall
autorità
amministrativa
Chiunque
,
avendo
in
custodia
una
cosa
sottoposta
a
sequestro
disposto
nel
corso
di
un
procedimento
penale
o
dall
autorità
amministrativa
,
per
colpa
ne
cagiona
la
distruzione
o
la
dispersione
,
ovvero
ne
agevola
la
sottrazione
o
la
soppressione
,
è
punito
con
la
reclusione
fino
a
sei
mesi
o
con
la
multa
.
DELITTI
DEI
PRIVATI
CONTRO
LA
PUBBLICA
AMMINISTRAZIONE
336
Violenza
o
minaccia
a
un
pubblico
ufficiale
Chiunque
usa
violenza
o
minaccia
a
un
pubblico
ufficiale
o
ad
un
incaricato
di
un
pubblico
servizio
,
per
costringerlo
a
fare
un
atto
contrario
ai
propri
doveri
o
ad
omettere
un
atto
dell
ufficio
o
del
servizio
,
è
punito
con
la
reclusione
dai
sei
mesi
a
cinque
anni
.
La
pena
è
della
reclusione
fino
a
tre
anni
,
se
il
fatto
è
commesso
per
costringere
alcuna
delle
persone
anzidette
a
compiere
un
atto
del
proprio
ufficio
o
servizio
,
o
per
influire
,
comunque
,
su
di
essa
.
337
Resistenza
a
un
pubblico
ufficiale
Chiunque
usa
violenza
o
minaccia
per
opporsi
a
un
pubblico
ufficiale
o
ad
un
incaricato
di
un
pubblico
servizio
,
mentre
compie
un
atto
di
ufficio
o
di
servizio
,
o
a
coloro
che
,
richiesti
,
gli
prestano
assistenza
,
è
punito
con
la
reclusione
da
sei
mesi
a
cinque
anni
.
338
Violenza
o
minaccia
ad
un
Corpo
politico
,
amministrativo
o
giudiziario
Chiunque
usa
violenza
o
minaccia
ad
un
Corpo
politico
,
amministrativo
o
giudiziario
o
ad
una
rappresentanza
di
esso
,
o
ad
una
qualsiasi
pubblica
Autorità
costituita
in
collegio
,
per
impedirne
,
un
tutto
o
in
parte
,
anche
temporaneamente
,
o
per
turbarne
comunque
l
attività
,
è
punito
con
la
reclusione
da
uno
a
sette
anni
)
.
Alla
stessa
pena
soggiace
chi
commette
il
fatto
per
influire
sulle
deliberazioni
collegiali
di
imprese
che
esercitano
servizi
pubblici
o
di
pubblica
necessità
qualora
tali
deliberazioni
abbiano
per
oggetto
l
organizzazione
o
l
esecuzione
dei
servizi
.
339
Circostanze
aggravanti
Le
pene
stabilite
nei
tre
articoli
precedenti
sono
aumentate
se
la
violenza
o
la
minaccia
è
commessa
con
armi
(
585
)
,
o
da
persona
travisata
,
o
da
più
persone
riunite
o
con
scritto
anonimo
,
o
un
modo
simbolico
,
o
valendosi
della
forza
intimidatrice
derivante
da
segrete
associazioni
,
esistenti
o
supposte
.
Se
la
violenza
o
la
minaccia
è
commessa
da
più
di
cinque
persone
riunite
,
mediante
uso
di
armi
anche
soltanto
da
parte
di
una
di
esse
,
ovvero
da
più
di
dieci
persone
,
pur
senza
uso
di
armi
,
la
pena
è
,
nei
casi
preveduti
dalla
prima
parte
dell
art
.
336
e
dagli
artt
.
337
e
338
,
della
reclusione
da
tre
a
quindici
anni
,
e
,
nel
caso
preveduto
dal
capoverso
dell
art
.
336
della
reclusione
da
due
a
otto
anni
.
340
Interruzione
di
un
ufficio
o
servizio
pubblico
o
di
un
servizio
di
pubblica
necessità
Chiunque
,
fuori
dei
casi
preveduti
da
particolari
disposizioni
di
legge
,
cagiona
una
interruzione
o
turba
la
regolarità
di
un
ufficio
o
servizio
pubblico
o
di
un
servizio
di
pubblica
necessità
è
punito
con
la
reclusione
fino
a
un
anno
.
I
capi
,
promotori
od
organizzatori
sono
puniti
con
la
reclusione
da
uno
a
cinque
anni
.
341
Oltraggio
a
un
pubblico
ufficiale
Chiunque
offende
l
onore
o
il
prestigio
di
un
pubblico
ufficiale
,
in
presenza
di
lui
e
a
causa
o
nell
esercizio
delle
sue
funzioni
,
è
punito
con
la
reclusione
(
da
sei
mesi
)
a
due
anni
.
La
stessa
pena
si
applica
a
chi
commette
il
fatto
mediante
comunicazione
telegrafica
o
telefonica
,
o
con
scritto
o
disegno
,
duetti
al
pubblico
ufficiale
,
e
a
causa
delle
sue
funzioni
.
La
pena
è
della
reclusione
da
uno
a
tre
anni
,
se
l
offesa
consiste
nella
attribuzione
di
un
fatto
determinato
.
Le
pene
sono
aumentate
quando
il
fatto
è
commesso
con
violenza
o
minaccia
,
ovvero
quando
l
offesa
è
recata
in
presenza
di
una
o
più
persone
.
342
Oltraggio
a
un
Corpo
politico
,
amministrativo
o
giudiziario
Chiunque
offende
l
onore
o
il
prestigio
di
un
Corpo
politico
,
amministrativo
o
giudiziario
,
o
di
una
rappresentanza
di
esso
,
o
di
una
pubblica
Autorità
costituita
in
collegio
,
al
cospetto
del
Corpo
,
della
rappresentanza
o
del
collegio
,
è
punito
con
la
reclusione
fino
a
tre
anni
.
La
stessa
pena
si
applica
a
chi
commette
il
fatto
mediante
comunicazione
telegrafica
,
o
con
scritto
o
disegno
,
duetti
al
Corpo
,
alla
rappresentanza
o
al
collegio
,
a
causa
delle
sue
funzioni
.
La
pena
è
della
reclusione
da
uno
a
quattro
anni
se
l
offesa
consiste
nell
attribuzione
di
un
fatto
determinato
.
Si
applica
la
disposizione
dell
ultimo
capoverso
dell
articolo
precedente
.
343
Oltraggio
a
un
magistrato
in
udienza
Chiunque
offende
l
onore
o
il
prestigio
di
un
magistrato
in
udienza
è
punito
con
la
reclusione
fino
a
tre
anni
.
La
pena
è
della
reclusione
da
due
a
cinque
anni
,
se
l
offesa
consiste
nell
attribuzione
di
un
fatto
determinato
.
Le
pene
sono
aumentate
se
il
fatto
è
commesso
con
violenza
o
minaccia
.
344
Oltraggio
a
un
pubblico
impiegato
Le
disposizioni
dell
art
.
341
si
applicano
anche
nel
caso
in
cui
l
offesa
è
recata
a
un
pubblico
impiegato
che
presti
un
pubblico
servizio
;
ma
le
pene
sono
ridotte
di
un
terzo
.
345
Offesa
all
Autorità
mediante
danneggiamento
di
affissioni
Chiunque
,
per
disprezzo
verso
l
Autorità
,
rimuove
,
lacera
,
o
altrimenti
,
rende
illeggibili
o
comunque
inservibili
scritti
o
disegni
affissi
o
esposti
al
pubblico
per
ordine
dell
Autorità
stessa
,
è
punito
con
la
multa
(
664
)
.
346
Millantato
credito
Chiunque
,
millantando
credito
presso
un
pubblico
ufficiale
(
357
)
,
o
presso
un
pubblico
impiegato
che
presti
un
pubblico
servizio
,
riceve
o
fa
dare
o
fa
promettere
,
a
sé
o
ad
altri
,
denaro
o
altra
utilità
,
come
prezzo
della
propria
mediazione
verso
il
pubblico
ufficiale
o
impiegato
,
è
punito
con
la
reclusione
da
uno
a
cinque
anni
e
con
la
multa
.
La
pena
è
della
reclusione
da
due
a
sei
anni
e
della
multa
,
se
il
colpevole
riceve
o
fa
dare
o
promettere
,
a
sé
o
ad
altri
,
denaro
o
altra
utilità
,
col
pretesto
di
dover
comprare
il
favore
di
un
pubblico
ufficiale
o
impiegato
,
o
di
doverlo
remunerare
.
347
Usurpazione
di
funzioni
pubbliche
Chiunque
usurpa
una
funzione
pubblica
o
le
attribuzioni
inerenti
a
un
pubblico
impiego
è
punito
con
la
reclusione
fino
a
due
anni
.
Alla
stessa
pena
soggiace
il
pubblico
ufficiale
o
impiegato
il
quale
,
avendo
ricevuta
partecipazione
del
provvedimento
che
fa
cessare
o
sospendere
le
sue
funzioni
o
le
sue
attribuzioni
,
continua
ad
esercitarle
.
La
condanna
importa
la
pubblicazione
della
sentenza
.
348
Abusivo
esercizio
di
una
professione
Chiunque
abusivamente
esercita
una
professione
,
per
la
quale
è
richiesta
una
speciale
abilitazione
dello
Stato
,
è
punito
con
la
reclusione
fino
a
sei
mesi
o
con
la
multa
.
349
Violazione
di
sigilli
Chiunque
viola
i
Sigilli
,
per
disposizione
della
legge
o
per
ordine
dell
Autorità
apposti
al
fine
di
assicurare
la
conservazione
o
la
identità
di
una
cosa
,
è
punito
con
la
reclusione
da
sei
mesi
a
tre
anni
e
con
la
multa
.
Se
il
colpevole
è
colui
che
ha
un
custodia
la
cosa
,
la
pena
è
della
reclusione
da
tre
a
cinque
anni
e
della
multa
.
350
Agevolazione
colposa
Se
la
violazione
dei
Sigilli
è
resa
possibile
,
o
comunque
agevolata
,
per
colpa
di
chi
ha
in
custodia
la
cosa
,
questi
è
punito
con
la
multa
.
351
Violazione
della
pubblica
custodia
di
cose
Chiunque
sottrae
,
sopprime
,
distrugge
,
disperde
o
deteriora
corpi
di
reato
,
atti
,
documenti
,
ovvero
un
altra
cosa
mobile
particolarmente
custodita
in
un
pubblico
ufficio
,
o
presso
un
pubblico
ufficiale
o
un
impiegato
che
presti
un
pubblico
servizio
,
è
punito
qualora
il
fatto
non
costituisca
un
più
grave
delitto
,
con
la
reclusione
da
uno
a
cinque
anni
.
352
Vendita
di
stampati
dei
quali
è
stato
ordinato
il
sequestro
Chiunque
vende
,
distribuisce
o
affigge
,
in
luogo
pubblico
o
aperto
al
pubblico
,
scritti
o
disegni
,
dei
quali
l
Autorità
ha
ordinato
il
sequestro
,
è
punito
con
la
multa
.
353
Turbata
libertà
degli
incanti
Chiunque
,
con
violenza
o
minaccia
,
o
con
doni
,
promesse
,
collusioni
o
altri
mezzi
fraudolenti
,
impedisce
o
turba
la
gara
nei
pubblici
incanti
o
nelle
licitazioni
private
per
conto
di
pubbliche
Amministrazioni
,
ovvero
ne
allontana
gli
offerenti
,
è
punito
con
la
reclusione
fino
a
due
anni
e
con
la
multa
.
Se
il
colpevole
è
persona
preposta
dalla
legge
o
dall
Autorità
agli
incanti
o
alle
licitazioni
suddette
,
la
reclusione
è
da
uno
a
cinque
anni
e
la
multa
.
Le
pene
stabilite
in
questo
articolo
si
applicano
anche
nel
caso
di
licitazioni
private
per
conto
di
privati
,
dirette
da
un
pubblico
ufficiale
o
da
persona
legalmente
autorizzata
;
ma
sono
ridotte
alla
metà
.
354
Astensione
dagli
incanti
Chiunque
,
per
denaro
,
dato
o
promesso
a
lui
o
ad
altri
,
o
per
altra
utilità
a
lui
o
ad
altri
data
o
promessa
,
si
astiene
dal
concorrere
agli
incanti
o
alle
licitazioni
indicati
nell
articolo
precedente
,
è
punito
con
la
reclusione
sino
a
sei
mesi
o
con
la
multa
.
355
Inadempimento
di
contratti
di
pubbliche
forniture
Chiunque
,
non
adempiendo
agli
obblighi
che
gli
derivano
da
un
contratto
di
fornitura
concluso
con
lo
Stato
,
o
con
un
altro
ente
pubblico
,
ovvero
con
un
impresa
esercente
servizi
pubblici
o
di
pubblica
necessità
,
fa
mancare
,
in
tutto
o
in
parte
,
cose
od
opere
,
che
siano
necessarie
a
uno
stabilimento
pubblico
o
ad
un
pubblico
servizio
,
è
punito
con
la
reclusione
da
sei
mesi
a
tre
anni
e
con
la
multa
.
La
pena
è
aumentata
(
64
)
se
la
fornitura
concerne
:
1
)
sostanze
alimentari
o
medicinali
,
ovvero
cose
od
opere
destinate
alle
comunicazioni
per
terra
,
per
acqua
o
per
aria
,
o
alle
comunicazioni
telegrafiche
o
telefoniche
;
2
)
cose
od
opere
destinate
all
armamento
o
all
equipaggiamento
delle
forze
armate
dello
Stato
;
3
)
cose
od
opere
destinate
ad
ovviare
a
un
comune
pericolo
o
ad
un
pubblico
infortunio
.
Se
il
fatto
è
commesso
per
colpa
,
si
applica
la
reclusione
fino
a
un
anno
,
ovvero
la
multa
.
Le
stesse
disposizioni
si
applicano
ai
sub
-
fornitori
,
ai
mediatori
e
ai
rappresentanti
dei
fornitori
,
quando
essi
,
violando
i
loro
obblighi
contrattuali
,
hanno
fatto
mancare
la
fornitura
.
356
Frode
nelle
pubbliche
forniture
Chiunque
commette
frode
nella
esecuzione
dei
contratti
di
fornitura
o
nell
adempimento
degli
altri
obblighi
contrattuali
indicati
nell
articolo
precedente
,
è
punito
con
la
reclusione
da
uno
a
cinque
anni
e
con
la
multa
.
La
pena
è
aumentata
nei
casi
preveduti
dal
primo
capoverso
dell
articolo
precedente
.
CAPO
III
DISPOSIZIONI
COMUNI
AI
CAPI
PRECEDENTI
357
Nozione
del
pubblico
ufficiale
Agli
effetti
della
legge
penale
,
sono
pubblici
ufficiali
coloro
i
quali
esercitano
una
pubblica
funzione
legislativa
,
giudiziaria
o
amministrativa
.
Agli
stessi
effetti
è
pubblica
la
funzione
amministrativa
disciplinata
da
norme
di
diritto
pubblico
e
da
atti
autoritativi
e
caratterizzata
dalla
formazione
e
dalla
manifestazione
della
volontà
della
pubblica
amministrazione
o
dal
suo
svolgersi
per
mezzo
di
poteri
autoritativi
o
certificativi
.
358
Nozione
della
persona
incaricata
di
un
pubblico
servizio
Agli
effetti
della
legge
penale
,
sono
incaricati
di
un
pubblico
servizio
coloro
i
quali
,
a
qualunque
titolo
,
prestano
un
pubblico
servizio
.
Per
pubblico
servizio
deve
intendersi
un
attività
disciplinata
nelle
stesse
forme
della
pubblica
funzione
,
ma
caratterizzata
dalla
mancanza
dei
poteri
tipici
di
questa
ultima
,
e
con
esclusione
dello
svolgimento
di
semplici
mansioni
di
ordine
e
della
prestazione
di
opera
meramente
materiale
.
359
Persone
esercenti
un
servizio
di
pubblica
necessità
Agli
effetti
della
legge
penale
,
sono
persone
che
esercitano
un
servizio
di
pubblica
necessità
:
1
)
i
privati
che
esercitano
professioni
forensi
o
sanitarie
,
o
altre
professioni
il
cui
esercizio
sia
per
legge
vietato
senza
una
speciale
abilitazione
dello
Stato
,
quando
dell
opera
di
essi
il
pubblico
sia
per
legge
obbligato
a
valersi
;
2
)
i
privati
che
,
non
esercitando
una
pubblica
funzione
,
né
prestando
un
pubblico
servizio
,
adempiono
un
servizio
dichiarato
di
pubblica
necessità
mediante
un
atto
della
pubblica
Amministrazione
.
360
Cessazione
della
qualità
di
pubblico
ufficiale
Quando
la
legge
considera
la
qualità
di
pubblico
ufficiale
,
o
di
incaricato
di
un
pubblico
servizio
,
o
di
esercente
un
servizio
di
pubblica
necessità
,
come
elemento
costitutivo
o
come
circostanza
aggravante
di
un
reato
,
la
cessazione
di
tale
qualità
,
nel
momento
in
cui
il
reato
è
commesso
,
non
esclude
la
esistenza
di
questo
né
la
circostanza
aggravante
,
se
il
fatto
si
riferisce
all
ufficio
o
al
servizio
esercitato
.
TITOLO
III
DEI
DELITTI
CONTRO
L
AMMINISTRAZIONE
DELLA
GIUSTIZIA
CAPO
I
DEI
DELITTI
CONTRO
L
ATTIVITÀ
GIUDIZIARIA
361
Omessa
denuncia
di
reato
da
parte
del
pubblico
ufficiale
Il
pubblico
ufficiale
,
il
quale
omette
o
ritarda
di
denunciare
all
Autorità
giudiziaria
,
o
ad
un
altra
Autorità
che
a
quella
abbia
obbligo
di
riferirne
,
un
reato
di
cui
ha
avuto
notizia
nell
esercizio
o
a
causa
delle
sue
funzioni
è
punito
con
la
multa
.
La
pena
è
della
reclusione
fino
a
un
anno
,
se
il
colpevole
è
un
ufficiale
o
un
agente
di
polizia
giudiziaria
,
che
ha
avuto
comunque
notizia
di
un
reato
del
quale
doveva
fare
rapporto
.
Le
disposizioni
precedenti
non
si
applicano
se
si
tratta
di
delitto
punibile
a
querela
della
persona
offesa
(
120-126
)
.
362
Omessa
denuncia
da
parte
di
un
incaricato
di
pubblico
servizio
L
incaricato
di
un
pubblico
servizio
,
che
omette
o
ritarda
di
denunciare
all
Autorità
indicata
nell
articolo
precedente
un
reato
del
quale
abbia
avuto
notizia
nell
esercizio
o
a
causa
del
servizio
,
è
punito
con
la
multa
.
Tale
disposizione
non
si
applica
se
si
tratta
di
un
reato
punibile
a
querela
della
persona
offesa
né
si
applica
ai
responsabili
delle
comunità
terapeutiche
socio
-
riabilitative
per
fatti
commessi
da
persone
tossicodipendenti
affidate
per
l
esecuzione
del
programma
definito
da
un
servizio
pubblico
.
363
Omessa
denuncia
aggravata
Nei
casi
preveduti
dai
due
articoli
precedenti
se
la
omessa
o
ritardata
denuncia
riguarda
un
delitto
contro
la
personalità
dello
Stato
,
la
pena
è
della
reclusione
da
sei
mesi
a
tre
anni
,
ed
è
da
uno
a
cinque
anni
se
il
colpevole
è
un
ufficiale
o
un
agente
di
polizia
giudiziaria
.
364
Omessa
denuncia
di
reato
da
parte
del
cittadino
Il
cittadino
,
che
,
avendo
avuto
notizia
di
un
delitto
contro
la
personalità
dello
Stato
,
per
il
quale
la
legge
stabilisce
[
la
pena
di
morte
o
]
l
ergastolo
,
non
ne
fa
immediatamente
denuncia
all
Autorità
indicata
nell
art
.
361
,
è
punito
con
la
reclusione
fino
a
un
anno
o
con
la
multa
.
365
Omissione
di
referto
Chiunque
avendo
nell
esercizio
di
una
professione
sanitaria
prestato
la
propria
assistenza
od
opera
in
casi
che
possono
presentare
i
caratteri
di
un
delitto
per
il
quale
si
debba
procedere
d
ufficio
,
omette
o
ritarda
di
riferirne
all
Autorità
indicata
nell
articolo
361
,
è
punito
con
la
multa
Questa
disposizione
non
si
applica
quando
il
referto
esporrebbe
la
persona
assistita
a
procedimento
penale
.
366
Rifiuto
di
uffici
legalmente
dovuti
Chiunque
,
nominato
dall
Autorità
giudiziaria
perito
,
interprete
,
ovvero
custode
di
cose
sottoposte
a
sequestro
dal
giudice
penale
,
ottiene
con
mezzi
fraudolenti
l
esenzione
dall
obbligo
di
comparire
o
di
prestare
il
suo
ufficio
,
è
punito
con
la
reclusione
fino
a
sei
mesi
o
con
la
multa
.
Le
stesse
pene
si
applicano
a
chi
,
chiamato
dinanzi
all
Autorità
giudiziaria
per
adempiere
ad
alcuna
delle
predette
funzioni
,
rifiuta
di
dare
le
proprie
generalità
ovvero
di
prestare
il
giuramento
richiesto
,
ovvero
di
assumere
o
di
adempiere
le
funzioni
medesime
.
Le
disposizioni
precedenti
si
applicano
alla
persona
chiamata
a
deporre
come
testimonio
dinanzi
all
Autorità
giudiziaria
e
ad
ogni
altra
persona
chiamata
ad
esercitare
una
funzione
giudiziaria
.
Se
il
colpevole
è
un
perito
o
un
interprete
,
la
condanna
importa
la
interdizione
dalla
professione
o
dall
arte
.
367
Simulazione
di
reato
Chiunque
,
con
denuncia
,
querela
,
richiesta
o
istanza
,
anche
se
anonima
o
sotto
falso
nome
,
diretta
all
Autorità
giudiziaria
o
ad
altra
Autorità
che
a
quella
abbia
obbligo
di
riferirne
,
afferma
falsamente
essere
avvenuto
un
reato
,
ovvero
simula
le
tracce
di
un
reato
,
in
modo
che
si
possa
iniziare
un
procedimento
penale
per
accertarlo
,
è
punito
con
la
reclusione
da
uno
a
tre
anni
.
368
Calunnia
Chiunque
,
con
denunzia
,
querela
,
richiesta
o
istanza
,
anche
se
anonima
o
sotto
falso
nome
,
diretta
all
Autorità
giudiziaria
o
ad
un
altra
Autorità
che
a
quella
abbia
obbligo
di
riferirne
,
incolpa
di
un
reato
taluno
che
egli
sa
innocente
,
ovvero
simula
a
carico
di
lui
le
tracce
di
un
reato
,
è
punito
con
la
reclusione
da
due
a
sei
anni
.
La
pena
è
aumentata
se
s
incolpa
taluno
di
un
reato
pel
quale
la
legge
stabilisce
la
pena
della
reclusione
superiore
nel
massimo
a
dieci
anni
,
o
un
altra
pena
più
grave
.
La
reclusione
è
da
quattro
a
dodici
anni
se
dal
fatto
deriva
una
condanna
alla
reclusione
superiore
a
cinque
anni
,
è
da
sei
a
venti
anni
,
se
dal
fatto
deriva
una
condanna
all
ergastolo
369
Autocalunnia
Chiunque
,
mediante
dichiarazione
ad
alcuna
delle
Autorità
indicate
nell
articolo
precedente
,
anche
se
fatta
con
scritto
anonimo
o
sotto
falso
nome
,
ovvero
mediante
confessione
innanzi
all
Autorità
giudiziaria
,
incolpa
se
stesso
di
un
reato
che
egli
sa
non
avvenuto
,
o
di
un
reato
commesso
da
altri
,
è
punito
con
la
reclusione
da
uno
a
tre
anni
.
370
Simulazione
o
calunnia
per
un
fatto
costituente
contravvenzione
Le
pene
stabilite
negli
articoli
precedenti
sono
diminuite
se
la
simulazione
o
la
calunnia
concerne
un
fatto
preveduto
dalla
legge
come
contravvenzione
.
371
Falso
giuramento
della
parte
Chiunque
,
come
parte
in
giudizio
civile
,
giura
il
falso
è
punito
con
la
reclusione
da
sei
mesi
a
tre
anni
.
Nel
caso
di
giuramento
deferito
d
ufficio
,
il
colpevole
non
è
punibile
,
se
ritratta
il
falso
prima
che
sulla
domanda
giudiziale
sia
pronunciata
sentenza
definitiva
,
anche
se
non
irrevocabile
.
La
condanna
importa
l
interdizione
dai
pubblici
uffici
.
372
Falsa
testimonianza
Chiunque
,
deponendo
come
testimone
innanzi
all
Autorità
giudiziaria
,
afferma
il
falso
o
nega
il
vero
,
ovvero
tace
,
in
tutto
o
in
parte
,
ciò
che
sa
intorno
ai
fatti
sui
quali
è
interrogato
,
è
punito
con
la
reclusione
da
due
a
sei
anni
.
373
Falsa
perizia
o
interpretazione
Il
perito
o
l
interprete
,
che
,
nominato
dall
Autorità
giudiziaria
,
dà
parere
o
interpretazioni
mendaci
,
o
afferma
fatti
non
conformi
al
vero
,
soggiace
alle
pene
stabilite
nell
articolo
precedente
.
La
condanna
importa
,
oltre
l
interdizione
dai
pubblici
uffici
,
l
interdizione
dalla
professione
o
dall
arte
.
374
Frode
processuale
Chiunque
,
nel
corso
di
un
procedimento
civile
o
amministrativo
,
al
fine
di
trarre
in
inganno
il
giudice
in
un
atto
d
ispezione
o
di
esperimento
giudiziale
,
ovvero
il
perito
nella
esecuzione
di
una
perizia
,
immuta
artificiosamente
lo
stato
dei
luoghi
o
delle
cose
o
delle
persone
,
è
punito
,
qualora
il
fatto
non
sia
preveduto
come
reato
da
una
particolare
disposizione
di
legge
,
con
la
reclusione
da
sei
mesi
a
tre
anni
.
La
stessa
disposizione
si
applica
se
il
fatto
è
commesso
nel
corso
di
un
procedimento
penale
,
o
anteriormente
ad
esso
,
ma
in
tal
caso
la
punibilità
è
esclusa
,
se
si
tratta
di
reato
per
cui
non
si
può
procedere
che
in
seguito
a
querela
(
120
)
,
richiesta
o
istanza
,
e
questa
non
è
stata
presentata
.
375
Circostanze
aggravanti
Nei
casi
previsti
dagli
artt
.
372
,
373
e
374
,
la
pena
è
della
reclusione
da
tre
a
otto
anni
se
dal
fatto
deriva
una
condanna
alla
reclusione
non
superiore
a
cinque
anni
,
è
della
reclusione
da
quattro
a
dodici
anni
,
se
dal
fatto
deriva
una
condanna
superiore
a
cinque
anni
,
ed
è
della
reclusione
da
sei
a
venti
anni
se
dal
fatto
deriva
una
condanna
all
ergastolo
.
376
Ritrattazione
Nei
casi
previsti
dagli
artt
.
372
e
373
,
il
colpevole
non
è
punibile
se
,
nel
procedimento
penale
in
cui
ha
prestato
il
suo
ufficio
o
reso
le
sue
dichiarazioni
,
ritratta
il
falso
e
manifesta
il
vero
non
oltre
la
chiusura
del
dibattimento
.
Qualora
la
falsità
sia
intervenuta
in
una
causa
civile
il
colpevole
non
è
punibile
se
ritratta
il
falso
e
manifesta
il
vero
prima
che
sulla
domanda
giudiziale
sia
pronunciata
sentenza
definitiva
,
anche
se
non
irrevocabile
.
377
Subornazione
Chiunque
offre
o
promette
denaro
o
altra
utilità
alla
persona
chiamata
a
rendere
dichiarazioni
davanti
all
autorità
giudiziaria
ovvero
a
svolgere
attività
di
perito
,
consulente
tecnico
o
interprete
,
per
indurla
a
commettere
i
reati
previsti
dagli
artt
.
371-bis
,
372
e
373
soggiace
,
qualora
l
offerta
o
la
promessa
non
sia
accettata
,
alle
pene
stabilite
negli
articoli
medesimi
,
ridotte
dalla
metà
ai
due
terzi
.
La
stessa
disposizione
si
applica
qualora
l
offerta
o
la
promessa
sia
accettata
,
ma
la
falsità
non
sia
commessa
.
La
condanna
importa
l
interdizione
dai
pubblici
uffici
.
377-bis
Induzione
a
non
rendere
dichiarazioni
o
a
rendere
dichiarazioni
mendaci
all
autorità
giudiziaria
Salvo
che
il
fatto
costituisca
più
grave
reato
,
chiunque
,
con
violenza
o
minaccia
,
o
con
offerta
o
promessa
di
denaro
o
altra
utilità
,
induce
a
non
rendere
dichiarazioni
o
a
rendere
dichiarazioni
mendaci
la
persona
chiamata
a
rendere
davanti
all
autorità
giudiziaria
dichiarazioni
utilizzabili
in
un
procedimento
penale
,
quando
questa
ha
facoltà
di
non
rispondere
,
è
punito
con
la
reclusione
da
due
a
sei
anni
.
378
Favoreggiamento
personale
Chiunque
,
dopo
che
fu
commesso
un
delitto
per
il
quale
la
legge
stabilisce
l
ergastolo
o
la
reclusione
,
e
fuori
dei
casi
di
concorso
nel
medesimo
,
aiuta
taluno
a
eludere
le
investigazioni
dell
Autorità
,
o
a
sottrarsi
alle
ricerche
di
questa
,
è
punito
con
la
reclusione
fino
a
quattro
anni
.
Quando
il
delitto
commesso
è
quello
previsto
,
si
applica
,
in
ogni
caso
,
la
pena
della
reclusione
non
inferiore
a
due
anni
.
Se
si
tratta
di
delitti
per
i
quali
la
legge
stabilisce
una
pena
diversa
,
ovvero
di
contravvenzioni
,
la
pena
è
della
multa
.
Le
disposizioni
di
questo
articolo
si
applicano
anche
quando
la
persona
aiutata
non
è
imputabile
o
risulta
che
non
ha
commesso
il
delitto
.
379
Favoreggiamento
reale
Chiunque
fuori
dei
casi
di
concorso
nel
reato
e
dei
casi
previsti
dagli
artt
.
648
,
648-bis
e
648-ter
,
aiuta
taluno
ad
assicurare
il
prodotto
o
il
profitto
o
il
prezzo
di
un
reato
,
è
punito
con
la
reclusione
fino
a
cinque
anni
se
si
tratta
di
delitto
,
e
con
la
multa
se
si
tratta
di
contravvenzione
.
Si
applicano
le
disposizioni
del
primo
e
dell
ultimo
capoverso
dell
articolo
precedente
.
380
Patrocinio
o
consulenza
infedele
Il
patrocinatore
o
il
consulente
tecnico
,
che
,
rendendosi
infedele
ai
suoi
doveri
professionali
,
arreca
nocumento
agli
interessi
della
parte
da
lui
difesa
,
assistita
o
rappresentata
dinanzi
all
Autorità
giudiziaria
,
è
punito
con
la
reclusione
da
uno
a
tre
anni
e
con
la
multa
.
La
pena
è
aumenta
:
1
)
se
il
colpevole
ha
commesso
il
fatto
colludendo
con
la
parte
avversaria
;
2
)
se
il
fatto
è
stato
commesso
a
danno
di
un
imputato
.
Si
applicano
la
reclusione
da
tre
a
dieci
anni
e
la
multa
,
se
il
fatto
è
commesso
a
danno
di
persona
imputata
di
un
delitto
per
il
quale
la
legge
commina
[
la
pena
di
morte
o
]
l
ergastolo
ovvero
la
reclusione
superiore
a
cinque
anni
.
381
Altre
infedeltà
del
patrocinatore
o
del
consulente
tecnico
Il
patrocinatore
o
il
consulente
tecnico
,
che
in
un
procedimento
dinanzi
all
Autorità
giudiziaria
,
presta
contemporaneamente
,
anche
per
interposta
persona
,
il
suo
patrocinio
o
la
sua
consulenza
a
favore
di
parti
contrarie
,
è
punito
,
qualora
il
fatto
non
costituisca
un
più
grave
reato
,
con
la
reclusione
da
sei
mesi
a
tre
anni
e
con
la
multa
.
La
pena
è
della
reclusione
fino
a
un
anno
e
della
multa
,
se
il
patrocinatore
o
il
consulente
dopo
aver
difeso
,
assistito
o
rappresentato
una
parte
,
assume
,
senza
il
consenso
di
questa
,
nello
stesso
procedimento
,
il
patrocinio
o
la
consulenza
della
parte
avversaria
.
382
Millantato
credito
del
patrocinatore
Il
patrocinatore
,
che
,
millantando
credito
presso
il
giudice
o
il
pubblico
ministero
che
deve
concludere
,
ovvero
presso
il
testimone
,
il
perito
o
l
interprete
,
riceve
o
fa
dare
o
promettere
dal
suo
cliente
,
a
sé
o
ad
un
terzo
,
denaro
o
altra
utilità
,
col
pretesto
di
doversi
procurare
il
favore
del
giudice
o
del
pubblico
ministero
,
o
del
testimone
,
perito
o
interprete
,
ovvero
di
doverli
remunerare
,
è
punito
con
la
reclusione
da
due
a
otto
anni
e
con
la
multa
.
383
Interdizione
dai
pubblici
uffici
La
condanna
per
i
delitti
preveduti
dagli
artt
.
380
,
381
,
prima
parte
,
e
382
importa
l
interdizione
dai
pubblici
uffici
.
384
Casi
di
non
punibilità
Nei
casi
previsti
dagli
artt
.
361
,
362
,
363
,
364
,
365
,
366
,
369
,
371-bis
,
372
,
373
,
374
e
378
,
non
è
punibile
chi
ha
commesso
il
fatto
per
esservi
stato
costretto
dalla
necessità
di
salvare
sé
medesimo
o
un
prossimo
congiunto
da
un
grave
e
inevitabile
nocumento
nella
libertà
o
nell
onore
.
Nei
casi
previsti
dagli
artt
.
372
e
373
,
la
punibilità
è
esclusa
se
il
fatto
è
commesso
da
chi
per
legge
non
avrebbe
dovuto
essere
richiesto
di
fornire
informazioni
ai
fini
delle
indagini
o
assunto
come
testimonio
,
perito
,
consulente
tecnico
o
interprete
ovvero
non
avrebbe
potuto
essere
obbligato
a
deporre
o
comunque
a
rispondere
o
avrebbe
dovuto
essere
avvertito
della
facoltà
di
astenersi
dal
rendere
informazioni
,
testimonianza
,
perizia
,
consulenza
o
interpretazione
.
CAPO
II
DEI
DELITTI
CONTRO
L
AUTORITÀ
DELLE
DECISIONI
GIUDIZIARIE
385
Evasione
Chiunque
,
essendo
legalmente
arrestato
o
detenuto
per
un
reato
,
evade
,
è
punito
con
la
reclusione
da
sei
mesi
a
un
anno
.
La
pena
è
della
reclusione
da
uno
a
tre
anni
se
il
colpevole
commette
il
fatto
usando
violenza
o
minaccia
verso
le
persone
ovvero
mediante
effrazione
,
ed
è
da
tre
a
cinque
anni
se
la
violenza
o
minaccia
è
commessa
con
armi
o
da
più
persone
riunite
.
Le
disposizioni
precedenti
si
applicano
anche
all
imputato
che
essendo
in
stato
di
arresto
nella
propria
abitazione
o
in
altro
luogo
designato
nel
provvedimento
se
ne
allontani
,
nonché
ai
condannato
ammesso
a
lavorare
fuori
dello
stabilimento
penale
.
Quando
l
evaso
si
costituisce
in
carcere
prima
della
condanna
,
la
pena
è
diminuita
.
386
Procurata
evasione
Chiunque
procura
o
agevola
l
evasione
di
una
persona
legalmente
arrestata
o
detenuta
per
un
reato
è
punito
con
la
reclusione
da
sei
mesi
a
cinque
anni
.
Si
applica
la
reclusione
da
tre
a
dieci
anni
se
il
fatto
è
commesso
a
favore
di
un
condannato
all
ergastolo
.
La
pena
è
aumentata
se
il
colpevole
,
per
commettere
il
fatto
,
adopera
alcuno
dei
mezzi
indicati
nel
primo
capoverso
dell
articolo
precedente
.
La
pena
è
diminuita
:
1
)
se
il
colpevole
è
un
prossimo
congiunto
;
2
)
se
il
colpevole
,
nel
termine
di
tre
mesi
dall
evasione
,
procura
la
cattura
della
persona
evasa
o
la
presentazione
di
lei
all
Autorità
.
La
condanna
importa
in
ogni
caso
l
interdizione
dai
pubblici
uffici
.
387
Colpa
del
custode
Chiunque
preposto
per
ragione
del
suo
ufficio
alla
custodia
,
anche
temporanea
,
di
una
persona
arrestata
o
detenuta
per
un
reato
,
ne
cagiona
,
per
colpa
,
l
evasione
,
è
punito
con
la
reclusione
fino
a
tre
anni
o
con
la
multa
.
Il
colpevole
non
è
punibile
se
nel
termine
di
tre
mesi
dall
evasione
procura
la
cattura
della
persona
evasa
o
la
presentazione
di
lei
all
Autorità
.
388
Mancata
esecuzione
dolosa
di
un
provvedimento
del
giudice
Chiunque
,
per
sottrarsi
all
adempimento
degli
obblighi
civili
nascenti
da
una
sentenza
di
condanna
,
o
dei
quali
è
in
corso
l
accertamento
dinanzi
l
Autorità
giudiziaria
,
compie
,
sui
propri
o
sugli
altrui
beni
,
atti
simulati
o
fraudolenti
,
o
commette
allo
stesso
scopo
altri
fatti
fraudolenti
,
è
punito
,
qualora
non
ottemperi
alla
ingiunzione
di
eseguire
la
sentenza
,
con
la
reclusione
fino
a
tre
anni
o
con
la
multa
.
La
stessa
pena
si
applica
a
chi
elude
l
esecuzione
di
un
provvedimento
del
giudice
civile
,
che
concerna
l
affidamento
di
minori
o
di
altre
persone
incapaci
,
ovvero
prescriva
misure
cautelari
a
difesa
della
proprietà
,
del
possesso
o
del
credito
.
Chiunque
sottrae
,
sopprime
,
distrugge
,
disperde
o
deteriora
una
cosa
di
sua
proprietà
sottoposta
a
pignoramento
ovvero
a
sequestro
giudiziario
o
conservativo
è
punito
con
la
reclusione
fino
a
un
anno
e
con
la
multa
.
Si
applicano
la
reclusione
da
due
mesi
a
due
anni
e
la
multa
se
il
fatto
è
commesso
dal
proprietario
su
una
cosa
affidata
alla
sua
custodia
e
la
reclusione
da
quattro
mesi
a
tre
anni
e
la
multa
da
se
il
fatto
è
commesso
dal
custode
al
solo
scopo
di
favorire
il
proprietario
della
cosa
.
Il
custode
di
una
cosa
sottoposta
a
pignoramento
ovvero
a
sequestro
giudiziario
o
conservativo
che
indebitamente
rifiuta
,
omette
o
ritarda
un
atto
dell
ufficio
è
punito
con
la
reclusione
fino
ad
un
anno
o
con
la
multa
fino
a
un
milione
.
Il
colpevole
è
punito
a
querela
della
persona
offesa
.
388-bis
Violazione
colposa
dei
doveri
inerenti
alla
custodia
di
cose
sottoposte
a
pignoramento
ovvero
a
sequestro
giudiziario
o
conservativo
Chiunque
,
avendo
in
custodia
una
cosa
sottoposta
a
pignoramento
ovvero
a
sequestro
giudiziario
o
conservativo
per
colpa
ne
cagiona
la
distruzione
o
la
dispersione
,
ovvero
ne
agevola
la
soppressione
o
la
sottrazione
,
è
punito
,
a
querela
della
persona
offesa
,
con
la
reclusione
fino
a
sei
mesi
con
la
multa
.
388-ter
Mancata
esecuzione
dolosa
di
sanzioni
pecuniarie
Chiunque
,
per
sottrarsi
all
esecuzione
di
una
multa
o
di
una
ammenda
o
di
una
sanzione
amministrativa
pecuniaria
,
compie
sui
propri
o
sugli
altrui
beni
,
atti
simulati
o
fraudolenti
,
o
commette
allo
stesso
scopo
altri
fatti
fraudolenti
,
è
punito
qualora
non
ottemperi
nei
termini
all
ingiunzione
di
pagamento
contenuta
nel
precetto
,
con
la
reclusione
da
sei
mesi
a
tre
anni
.
389
Inosservanza
di
pene
accessorie
Chiunque
,
avendo
riportato
una
condanna
da
cui
consegue
una
pena
accessoria
,
trasgredisce
agli
obblighi
o
ai
divieti
inerenti
a
tale
pena
,
è
punito
con
la
reclusione
da
due
a
sei
mesi
.
La
stessa
pena
si
applica
a
chi
trasgredisce
agli
obblighi
o
ai
divieti
inerenti
ad
una
pena
accessoria
provvisoriamente
applicata
.
390
Procurata
inosservanza
di
pena
Chiunque
,
fuori
dei
casi
di
concorso
nel
reato
,
aiuta
taluno
a
sottrarsi
all
esecuzione
della
pena
è
punito
con
la
reclusione
da
tre
mesi
a
cinque
anni
se
si
tratta
di
condannato
per
delitto
,
e
con
la
multa
se
si
tratta
di
condannato
per
contravvenzione
.
Si
applicano
le
disposizioni
del
terzo
capoverso
dell
art
.
386
.
391
Procurata
inosservanza
di
misure
di
sicurezza
detentive
Chiunque
procura
o
agevola
l
evasione
di
una
persona
sottoposta
a
misura
di
sicurezza
detentiva
(
215
n.2
)
,
ovvero
nasconde
l
evaso
o
comunque
lo
favorisce
nel
sottrarsi
alle
ricerche
dell
Autorità
,
è
punito
con
la
reclusione
fino
a
due
anni
.
Si
applicano
le
disposizioni
del
terzo
capoverso
dell
art
.
386
.
Se
l
evasione
avviene
per
colpa
di
chi
,
per
ragione
del
suo
ufficio
,
ha
la
custodia
,
anche
temporanea
,
della
persona
sottoposta
a
misura
di
sicurezza
,
il
colpevole
è
punito
con
la
multa
.
Si
applica
la
disposizione
del
capoverso
dell
art
.
387
.
CAPO
III
DELLA
TUTELA
ARBITRARIA
DELLE
PRIVATE
RAGIONI
392
Esercizio
arbitrario
delle
proprie
ragioni
con
violenza
sulle
cose
Chiunque
al
fine
di
esercitare
un
preteso
diritto
,
potendo
ricorrere
al
giudice
,
si
fa
arbitrariamente
ragione
da
sé
medesimo
,
mediante
violenza
sulle
cose
,
è
punito
,
a
querela
della
persona
offesa
,
con
la
multa
.
Agli
effetti
della
legge
penale
,
si
ha
violenza
sulle
cose
allorché
la
cosa
viene
danneggiata
o
trasformata
,
o
ne
è
mutata
la
destinazione
.
393
Esercizio
arbitrario
delle
proprie
ragioni
con
violenza
alle
persone
Chiunque
,
al
fine
indicato
nell
articolo
precedente
,
e
potendo
ricorrere
al
giudice
,
si
fa
arbitrariamente
ragione
da
sé
medesimo
usando
violenza
o
minaccia
alle
persone
,
è
punito
,
a
querela
dell
offeso
,
con
la
reclusione
fino
a
un
anno
.
Se
il
fatto
è
commesso
anche
con
violenza
sulle
cose
,
alla
pena
della
reclusione
è
aggiunta
la
multa
.
La
pena
è
aumentata
(
64
)
se
la
violenza
o
la
minaccia
alle
persone
è
commessa
con
armi
.
394
Sfida
a
duello
Chiunque
sfida
altri
a
duello
,
anche
se
la
sfida
non
è
accettata
,
è
punito
,
se
il
duello
non
avviene
,
con
la
multa
.
La
stessa
pena
si
applica
a
chi
accetta
la
sfida
,
sempre
che
il
duello
non
avvenga
.
395
Portatori
di
sfida
I
portatori
della
sfida
sono
puniti
con
la
multa
;
ma
la
pena
è
diminuita
se
il
duello
non
avviene
.
396
Uso
delle
armi
in
duello
Chiunque
fa
uso
delle
armi
in
duello
è
punito
,
anche
se
non
cagiona
all
avversario
una
lesione
personale
,
con
la
reclusione
fino
a
sei
mesi
o
con
la
multa
.
Il
duellante
è
punito
:
1
)
con
la
reclusione
fino
a
due
anni
,
se
dal
fatto
deriva
all
avversario
una
lesione
personale
,
grave
o
gravissima
(
583
)
;
2
)
con
la
reclusione
da
uno
a
cinque
anni
,
se
dal
fatto
deriva
la
morte
.
Ai
padrini
o
secondi
e
alle
persone
,
che
hanno
agevolato
il
duello
,
si
applica
la
multa
.
Se
padrini
o
secondi
sono
gli
stessi
portatori
della
sfida
,
non
si
applicano
loro
le
disposizioni
dell
articolo
precedente
.
397
Casi
di
applicazione
delle
pene
ordinarie
stabilite
per
l
omicidio
e
per
la
lesione
personale
In
luogo
delle
disposizioni
dell
articolo
precedente
,
si
applicano
quelle
contenute
nel
Capo
primo
del
Titolo
dodicesimo
:
1
)
se
le
condizioni
del
combattimento
non
sono
state
precedentemente
stabilite
da
padrini
o
secondi
,
ovvero
se
il
combattimento
non
avviene
alla
loro
presenza
;
2
)
se
le
armi
adoperate
nel
combattimento
non
sono
uguali
,
e
non
sono
spade
sciabole
o
pistole
egualmente
cariche
,
ovvero
se
sono
armi
di
precisione
o
a
più
colpi
;
3
)
se
nella
scelta
delle
armi
o
nel
combattimento
è
commessa
frode
o
violazione
delle
condizioni
stabilite
;
4
)
se
è
stato
espressamente
convenuto
,
ovvero
se
risulta
dalla
specie
del
duello
,
o
dalla
distanza
fra
i
combattenti
,
o
dalle
altre
condizioni
stabilite
,
che
uno
dei
duellanti
doveva
rimanere
ucciso
.
La
frode
o
la
violazione
delle
condizioni
stabilite
,
quanto
alla
scelta
delle
armi
o
al
combattimento
,
è
a
carico
non
solo
di
chi
ne
è
l
autore
ma
anche
di
quello
fra
i
duellanti
,
padrini
o
secondi
,
che
ne
ha
avuto
conoscenza
prima
o
durante
il
combattimento
.
398
Circostanze
aggravanti
.
Casi
di
non
punibilità
Se
il
colpevole
di
uno
dei
delitti
preveduti
dall
art
.
394
,
dalla
prima
parte
e
dal
primo
capoverso
dell
art
.
396
,
è
stato
la
causa
ingiusta
e
determinante
del
fatto
,
la
pena
è
per
lui
raddoppiata
.
Non
sono
punibili
:
1
)
i
portatori
della
sfida
,
i
padrini
o
secondi
e
coloro
che
hanno
agevolato
il
duello
,
se
impediscono
l
uso
delle
armi
,
ovvero
se
procurano
la
cessazione
del
combattimento
,
prima
che
dal
medesimo
sia
derivata
alcuna
lesione
;
2
)
i
padrini
o
secondi
che
,
prima
del
duello
,
hanno
fatto
quanto
dipendeva
da
loro
per
conciliare
le
parti
o
se
per
opera
loro
il
combattimento
ha
avuto
un
esito
meno
grave
di
quello
che
altrimenti
poteva
avere
3
)
il
sanitario
che
presta
la
propria
assistenza
ai
duellanti
.
399
Duellante
estraneo
al
fatto
Quando
taluno
dei
duellanti
non
ha
avuto
parte
nel
fatto
che
cagionò
il
duello
,
e
si
batte
in
vece
di
chi
vi
ha
direttamente
interesse
,
le
pene
stabilite
nella
prima
parte
e
nel
primo
capoverso
dell
art
.
396
sono
aumentate
.
Tale
aumento
di
pena
non
si
applica
se
il
duellante
è
un
prossimo
congiunto
(
307-4
)
,
ovvero
se
,
essendo
uno
dei
padrini
o
secondi
,
si
è
battuto
in
vece
del
suo
primo
assente
.
400
Offesa
per
rifiuto
di
duello
e
incitamento
al
duello
Chiunque
pubblicamente
offende
una
persona
o
la
fa
segno
a
pubblico
disprezzo
,
perché
essa
o
non
ha
sfidato
o
non
ha
accettato
la
sfida
,
o
non
si
è
battuta
in
duello
,
è
punito
con
la
reclusione
fino
a
sei
mesi
o
con
la
multa
.
La
stessa
pena
si
applica
a
chi
,
facendo
mostra
del
suo
disprezzo
,
incita
altri
al
duello
.
401
Provocazione
al
duello
per
fine
di
lucro
Quando
chi
provoca
o
sfida
a
duello
,
o
minaccia
di
provocare
o
di
sfidare
,
agisce
con
l
intento
di
carpire
denaro
o
altra
utilità
,
si
applicano
le
disposizioni
dell
art
.
629
.
Si
applicano
altresì
le
disposizioni
del
Capo
primo
del
Titolo
dodicesimo
,
nel
caso
in
cui
il
duello
sia
avvenuto
.
TITOLO
IV
DEI
DELITTI
CONTRO
IL
SENTIMENTO
RELIGIOSO
E
CONTRO
LA
PIETÀ
DEI
DEFUNTI
CAPO
I
DEI
DELITTI
CONTRO
LA
RELIGIONE
DELLO
STATO
E
I
CULTI
AMMESSI
402
Vilipendio
della
religione
dello
Stato
Chiunque
pubblicamente
vilipende
la
religione
dello
Stato
è
punito
con
la
reclusione
fino
a
un
anno
.
403
Offese
alla
religione
dello
Stato
mediante
vilipendio
di
persone
Chiunque
pubblicamente
offende
la
religione
dello
Stato
,
mediante
vilipendio
di
chi
la
professa
,
è
punito
con
la
reclusione
fino
a
due
anni
.
Si
applica
la
reclusione
da
uno
a
tre
anni
a
chi
offende
la
religione
dello
Stato
,
mediante
vilipendio
di
un
ministro
del
culto
cattolico
.
404
Offese
alla
religione
dello
Stato
mediante
vilipendio
di
cose
Chiunque
,
in
un
luogo
destinato
al
culto
,
o
in
un
luogo
pubblico
o
aperto
al
pubblico
,
offende
la
religione
dello
Stato
,
mediante
vilipendio
di
cose
che
formino
oggetto
di
culto
,
o
siano
consacrate
al
culto
,
o
siano
destinate
necessariamente
all
esercizio
del
culto
,
è
punito
con
la
reclusione
da
uno
a
tre
anni
.
La
stessa
pena
si
applica
a
chi
commette
il
fatto
in
occasione
di
funzioni
religiose
,
compiute
in
luogo
privato
da
un
ministro
del
culto
cattolico
.
405
Turbamento
di
funzioni
religiose
del
culto
cattolico
Chiunque
impedisce
o
turba
l
esercizio
di
funzioni
,
cerimonie
o
pratiche
religiose
del
culto
cattolico
,
le
quali
si
compiano
con
l
assistenza
di
un
ministro
del
culto
medesimo
o
in
un
luogo
destinato
al
culto
,
o
in
un
luogo
pubblico
o
aperto
al
pubblico
,
è
punito
con
la
reclusione
fino
a
due
anni
.
Se
concorrono
fatti
di
violenza
alle
persone
o
di
minaccia
,
si
applica
la
reclusione
da
uno
a
tre
anni
.
406
Delitti
contro
i
culti
ammessi
nello
Stato
Chiunque
commette
uno
dei
fatti
preveduti
dagli
artt
.
403
,
404
e
405
contro
un
culto
ammesso
nello
Stato
è
punito
ai
termini
dei
predetti
articoli
,
ma
la
pena
è
diminuita
.
CAPO
II
DEI
DELITTI
CONTRO
LA
PIETÀ
DEI
DEFUNTI
407
Violazione
di
sepolcro
Chiunque
viola
una
tomba
,
un
sepolcro
o
un
urna
è
punito
con
la
reclusione
da
uno
a
cinque
anni
.
408
Vilipendio
delle
tombe
Chiunque
in
cimiteri
o
in
altri
luoghi
di
sepoltura
,
commette
vilipendio
di
tombe
,
sepolcri
o
urne
,
o
di
cose
destinate
al
culto
dei
defunti
,
ovvero
a
difesa
o
ad
ornamento
dei
cimiteri
,
è
punito
con
la
reclusione
da
sei
mesi
a
tre
anni
.
409
Turbamento
di
un
funerale
o
servizio
funebre
Chiunque
,
fuori
dei
casi
preveduti
dall
art
.
405
,
impedisce
o
turba
un
funerale
o
un
servizio
funebre
è
punito
con
la
reclusione
fino
a
un
anno
.
410
Vilipendio
di
cadavere
Chiunque
commette
atti
di
vilipendio
sopra
un
cadavere
o
sulle
sue
ceneri
è
punito
con
la
reclusione
da
uno
a
tre
anni
.
Se
il
colpevole
deturpa
o
mutila
il
cadavere
,
o
commette
,
comunque
,
su
questo
atti
di
brutalità
o
di
oscenità
,
è
punito
con
la
reclusione
da
tre
a
sei
anni
.
411
Distruzione
,
soppressione
o
sottrazione
di
cadavere
Chiunque
distrugge
,
sopprime
o
sottrae
un
cadavere
,
o
una
parte
di
esso
,
ovvero
ne
sottrae
o
disperde
le
ceneri
,
è
punito
con
la
reclusione
da
due
a
sette
anni
.
La
pena
è
aumentata
se
il
fatto
è
commesso
in
cimiteri
o
in
altri
luoghi
di
sepoltura
,
di
deposito
o
di
custodia
.
Non
costituisce
reato
la
dispersione
delle
ceneri
di
cadavere
autorizzata
dall
'
ufficiale
dello
stato
civile
sulla
base
di
espressa
volontà
del
defunto
.
La
dispersione
delle
ceneri
non
autorizzata
dall
'
ufficiale
dello
stato
civile
,
o
effettuata
con
modalità
diverse
rispetto
a
quanto
indicato
dal
defunto
,
è
punita
con
la
reclusione
da
due
mesi
a
un
anno
e
con
la
multa
.
412
Occultamento
di
cadavere
Chiunque
occulta
un
cadavere
,
o
una
parte
di
esso
,
ovvero
ne
nasconde
le
ceneri
,
è
punito
con
la
reclusione
fino
a
tre
anni
.
413
Uso
illegittimo
di
cadavere
Chiunque
disseziona
o
altrimenti
adopera
un
cadavere
,
o
una
parte
di
esso
,
a
scopi
scientifici
o
didattici
,
in
casi
non
consentiti
dalla
legge
,
è
punito
con
la
reclusione
fino
a
sei
mesi
o
con
la
multa
.
La
pena
è
aumentata
(
64
)
se
il
fatto
è
commesso
su
un
cadavere
,
o
su
una
parte
di
esso
,
che
il
colpevole
sappia
essere
stato
da
altri
mutilato
,
occultato
o
sottratto
.
TITOLO
V
DEI
DELITTI
CONTRO
L
ORDINE
PUBBLICO
414
Istigazione
a
delinquere
Chiunque
pubblicamente
istiga
a
commettere
uno
o
più
reati
è
punito
,
per
il
solo
fatto
dell
istigazione
:
1
)
con
la
reclusione
da
uno
a
cinque
anni
,
se
trattasi
di
istigazione
a
commettere
delitti
;
2
)
con
la
reclusione
fino
a
un
anno
ovvero
con
la
multa
,
se
trattasi
di
istigazione
a
commettere
contravvenzioni
.
Se
si
tratta
di
istigazione
a
commettere
uno
o
più
delitti
e
una
o
più
contravvenzioni
,
si
applica
la
pena
stabilita
nel
n
.
1
)
.
Alla
pena
stabilita
nel
numero
1
soggiace
anche
chi
pubblicamente
(
266-4
)
fa
l
apologia
di
uno
o
più
delitti
.
415
Istigazione
a
disobbedire
alle
leggi
Chiunque
pubblicamente
istiga
alla
disobbedienza
delle
leggi
di
ordine
pubblico
,
ovvero
all
odio
fra
le
classi
sociali
,
è
punito
con
la
reclusione
da
sei
mesi
a
cinque
anni
.
416
Associazione
per
delinquere
Quando
tre
o
più
persone
si
associano
allo
scopo
di
commettere
più
delitti
,
coloro
che
promuovono
o
costituiscono
od
organizzano
l
associazione
sono
puniti
,
per
ciò
solo
,
con
la
reclusione
da
tre
a
sette
anni
.
Per
il
solo
fatto
di
partecipare
all
associazione
,
la
pena
è
della
reclusione
da
uno
a
cinque
anni
.
I
capi
soggiacciono
alla
stessa
pena
stabilita
per
i
promotori
.
Se
gli
associati
scorrono
in
armi
le
campagne
o
le
pubbliche
vie
,
si
applica
la
reclusione
da
cinque
a
quindici
anni
.
La
pena
è
aumentata
se
il
numero
degli
associati
è
di
dieci
o
più
.
Se
l
'
associazione
è
diretta
a
commettere
taluno
dei
delitti
di
cui
agli
articoli
600
,
601
e
602
,
si
applica
la
reclusione
da
cinque
a
quindici
anni
nei
casi
previsti
dal
primo
comma
e
da
quattro
a
nove
anni
nei
casi
previsti
dal
secondo
comma
.
417
Misura
di
sicurezza
Nel
caso
di
condanna
per
i
delitti
preveduti
dai
due
articoli
precedenti
è
sempre
ordinata
una
misura
di
sicurezza
.
418
Assistenza
agli
associati
Chiunque
,
fuori
dei
casi
di
concorso
nel
reato
o
di
favoreggiamento
,
dà
rifugio
o
fornisce
il
vitto
a
taluna
delle
persone
che
partecipano
all
associazione
è
punito
con
la
reclusione
fino
a
due
anni
.
La
pena
è
aumentata
(
64
)
se
il
rifugio
o
il
vitto
sono
prestati
continuamente
.
Non
è
punibile
chi
commette
il
fatto
in
favore
di
un
prossimo
congiunto
.
419
Devastazione
e
saccheggio
Chiunque
,
fuori
dei
casi
preveduti
dall
art
.
285
commette
fatti
di
devastazione
o
di
saccheggio
è
punito
con
la
reclusione
da
otto
a
quindici
anni
.
La
pena
è
aumentata
se
il
fatto
è
commesso
su
armi
,
munizioni
o
viveri
esistenti
in
luogo
di
vendita
o
di
deposito
.
420
Attentato
a
impianti
di
pubblica
utilità
Chiunque
commette
un
fatto
diretto
a
danneggiare
o
distruggere
impianti
di
pubblica
utilità
,
è
punito
,
salvo
che
il
fatto
costituisca
più
grave
reato
,
con
la
reclusione
da
uno
a
quattro
anni
.
421
Pubblica
intimidazione
Chiunque
minaccia
di
commettere
delitti
contro
la
pubblica
incolumità
,
ovvero
fatti
di
devastazione
o
di
saccheggio
,
in
modo
da
incutere
pubblico
timore
,
è
punito
con
la
reclusione
fino
a
un
anno
(
285
,
419
,
422
e
seguenti
)
.
TITOLO
VI
DEI
DELITTI
CONTRO
L
INCOLUMITÀ
PUBBLICA
CAPO
I
DEI
DELITTI
DI
COMUNE
PERICOLO
MEDIANTE
VIOLENZA
422
Strage
Chiunque
,
fuori
dei
casi
preveduti
dall
art
.
285
,
al
fine
di
uccidere
,
compie
atti
tali
da
porre
in
pericolo
la
pubblica
incolumità
è
punito
,
se
dal
fatto
deriva
la
morte
di
più
persone
,
con
l
ergastolo
.
Se
è
cagionata
la
morte
di
una
sola
persona
,
si
applica
l
ergastolo
.
In
ogni
altro
caso
si
applica
la
reclusione
non
inferiore
a
quindici
anni
.
423
Incendio
Chiunque
cagiona
un
incendio
è
punito
con
la
reclusione
da
tre
a
sette
anni
.
La
disposizione
precedente
si
applica
anche
nel
caso
d
incendio
della
cosa
propria
,
se
dal
fatto
deriva
pericolo
per
la
incolumità
pubblica
.
424
Danneggiamento
seguito
da
incendio
Chiunque
,
al
di
fuori
delle
ipotesi
previste
nell
'
articolo
423-bis
,
al
solo
scopo
di
danneggiare
la
cosa
altrui
,
appicca
il
fuoco
a
una
cosa
propria
o
altrui
è
punito
,
se
dal
fatto
sorge
il
pericolo
di
un
incendio
con
la
reclusione
da
sei
mesi
a
due
anni
.
Se
segue
l
incendio
,
si
applicano
le
disposizioni
dell
articolo
423
,
ma
la
pena
è
ridotta
da
un
terzo
alla
metà
(
425
,
449
)
.
Se
al
fuoco
appiccato
a
boschi
,
selve
e
foreste
,
ovvero
vivai
forestali
destinati
al
rimboschimento
,
segue
incendio
,
si
applicano
le
pene
previste
dall
'
articolo
423-bis
.
425
Circostanze
aggravanti
Nei
casi
preveduti
dagli
articoli
423
e
424
,
la
pena
è
aumentata
se
il
fatto
è
commesso
:
1
)
su
edifici
pubblici
o
destinati
a
uso
pubblico
,
su
monumenti
,
cimiteri
e
loro
dipendenze
;
2
)
su
edifici
abitati
o
destinati
a
uso
di
abitazione
,
su
impianti
industriali
o
cantieri
,
o
su
miniere
,
cave
,
sorgenti
,
o
su
acquedotti
o
altri
manufatti
destinati
a
raccogliere
e
condurre
le
acque
;
3
)
su
navi
o
altri
edifici
natanti
,
o
su
aeromobili
;
4
)
su
scali
ferroviari
o
marittimi
,
o
aeroscali
,
magazzini
generali
o
altri
depositi
di
merce
o
derrate
,
o
su
ammassi
o
depositi
di
materie
esplodenti
,
infiammabili
o
combustibili
;
5
)
su
boschi
,
selve
o
foreste
.
426
Inondazione
,
frana
o
valanga
Chiunque
cagiona
un
inondazione
o
una
frana
,
ovvero
la
caduta
di
una
valanga
,
è
punito
con
la
reclusione
da
cinque
a
dodici
anni
.
427
Danneggiamento
seguito
da
inondazione
,
frana
o
valanga
Chiunque
rompe
,
deteriora
o
rende
in
tutto
o
in
parte
inservibili
chiuse
,
sbarramenti
,
argini
,
dighe
o
altre
opere
destinate
alla
difesa
contro
acque
,
valanghe
o
frane
,
ovvero
alla
raccolta
o
alla
condotta
delle
acque
,
al
solo
scopo
di
danneggiamento
,
è
punito
,
se
dal
fatto
deriva
il
pericolo
di
un
inondazione
o
di
una
frana
,
ovvero
della
caduta
di
una
valanga
,
con
la
reclusione
da
uno
a
cinque
anni
.
Se
il
disastro
si
verifica
,
la
pena
è
della
reclusione
da
tre
a
dieci
anni
.
428
Naufragio
,
sommersione
o
disastro
aviatorio
Chiunque
cagiona
il
naufragio
o
la
sommersione
di
una
nave
o
di
un
altro
edificio
natante
ovvero
la
caduta
di
un
aeromobile
,
di
altrui
proprietà
,
è
punito
con
la
reclusione
da
cinque
a
dodici
anni
.
La
pena
è
della
reclusione
da
cinque
a
quindici
anni
se
il
fatto
è
commesso
distruggendo
,
rimuovendo
o
facendo
mancare
le
lanterne
o
altri
segnali
,
ovvero
adoperando
falsi
segnali
o
altri
mezzi
fraudolenti
.
Le
disposizioni
di
questo
articolo
si
applicano
anche
a
chi
cagiona
il
naufragio
o
la
sommersione
di
una
nave
o
dl
un
altro
edificio
natante
,
ovvero
la
caduta
di
un
aeromobile
,
di
sua
proprietà
,
se
dal
fatto
deriva
pericolo
per
la
incolumità
pubblica
.
429
Danneggiamento
seguito
da
naufragio
Chiunque
,
al
solo
scopo
di
danneggiare
una
nave
,
un
edificio
natante
o
un
aeromobile
,
ovvero
un
apparecchio
prescritto
per
la
sicurezza
della
navigazione
,
lo
deteriora
,
ovvero
lo
rende
in
tutto
o
in
parte
inservibile
,
è
punito
,
se
dal
fatto
deriva
pericolo
di
naufragio
,
di
sommersione
o
di
disastro
aviatorio
,
con
la
reclusione
da
uno
a
cinque
anni
.
Se
dal
fatto
deriva
il
naufragio
,
la
sommersione
o
il
disastro
,
la
pena
è
della
reclusione
da
tre
a
dieci
anni
.
430
Disastro
ferroviario
Chiunque
cagiona
un
disastro
ferroviario
è
punito
con
la
reclusione
da
cinque
a
quindici
anni
.
431
Pericolo
di
disastro
ferroviario
causato
da
danneggiamento
Chiunque
,
al
solo
scopo
di
danneggiare
una
strada
ferrata
ovvero
macchine
,
veicoli
,
strumenti
,
apparecchi
o
altri
oggetti
che
servono
all
esercizio
di
essa
,
li
distrugge
in
tutto
o
in
parte
,
li
deteriora
o
li
rende
altrimenti
in
tutto
o
in
parte
inservibili
,
è
punito
,
se
dal
fatto
deriva
il
pericolo
di
un
disastro
ferroviario
,
con
la
reclusione
da
due
a
sei
anni
.
Se
dal
fatto
deriva
il
disastro
,
la
pena
è
della
reclusione
da
tre
a
dieci
anni
.
Per
strade
ferrate
la
legge
penale
intende
,
oltre
le
strade
ferrate
ordinarie
,
ogni
altra
strada
con
rotaie
metalliche
,
sulla
quale
circolino
veicoli
mossi
dal
vapore
,
dall
elettricità
o
da
un
altro
mezzo
di
trazione
meccanica
(
430
,
432
)
.
432
Attentati
alla
sicurezza
dei
trasporti
Chiunque
,
fuori
dei
casi
preveduti
dagli
articoli
precedenti
,
pone
in
pericolo
la
sicurezza
dei
pubblici
trasporti
per
terra
,
per
acqua
o
per
aria
,
è
punito
con
la
reclusione
da
uno
a
cinque
anni
.
Si
applica
la
reclusione
da
tre
mesi
a
due
anni
a
chi
lancia
corpi
contundenti
o
proiettili
contro
veicoli
in
movimento
,
destinati
a
pubblici
trasporti
per
terra
,
per
acqua
o
per
aria
.
Se
dal
fatto
deriva
un
disastro
,
la
pena
è
della
reclusione
da
tre
a
dieci
anni
.
433
Attentati
alla
sicurezza
degli
impianti
di
energia
elettrica
e
del
gas
,
ovvero
delle
pubbliche
comunicazioni
Chiunque
attenta
alla
sicurezza
delle
officine
,
delle
opere
,
degli
apparecchi
o
di
altri
mezzi
destinati
alla
produzione
o
alla
trasmissione
di
energia
elettrica
o
di
gas
,
per
la
illuminazione
o
per
le
industrie
,
è
punito
,
qualora
dal
fatto
derivi
pericolo
alla
pubblica
incolumità
,
con
la
reclusione
da
uno
a
cinque
anni
.
La
stessa
pena
si
applica
a
chi
attenta
alla
sicurezza
delle
pubbliche
comunicazioni
telegrafiche
o
telefoniche
,
qualora
dal
fatto
derivi
pericolo
per
la
pubblica
incolumità
.
Se
dal
fatto
deriva
un
disastro
,
la
pena
è
della
reclusione
da
tre
a
dieci
anni
.
434
Crollo
di
costruzioni
o
altri
disastri
dolosi
Chiunque
,
fuori
dei
casi
preveduti
dagli
articoli
precedenti
,
commette
un
fatto
diretto
a
cagionare
il
crollo
di
una
costruzione
o
di
una
parte
di
essa
ovvero
un
altro
disastro
è
punito
,
se
dal
fatto
deriva
pericolo
per
la
pubblica
incolumità
,
con
la
reclusione
da
uno
a
cinque
anni
.
La
pena
è
della
reclusione
da
tre
a
dodici
anni
se
il
crollo
o
il
disastro
avviene
.
435
Fabbricazione
o
detenzione
di
materie
esplodenti
Chiunque
,
al
fine
di
attentare
alla
pubblica
incolumità
,
fabbrica
,
acquista
o
detiene
dinamite
o
altre
materie
esplodenti
,
asfissianti
,
accecanti
,
tossiche
o
infiammabili
ovvero
sostanze
che
servono
alla
composizione
o
alla
fabbricazione
di
esse
,
è
punito
con
la
reclusione
da
uno
a
cinque
anni
.
436
Sottrazione
,
occultamento
o
guasto
di
apparecchi
a
pubblica
difesa
da
infortuni
Chiunque
,
in
occasione
di
un
incendio
,
di
una
inondazione
,
di
una
sommersione
,
di
un
naufragio
,
o
di
un
altro
disastro
o
pubblico
infortunio
,
sottrae
,
occulta
o
rende
inservibili
materiali
,
apparecchi
o
altri
mezzi
destinati
all
estinzione
dell
incendio
o
all
opera
di
difesa
,
di
salvataggio
o
di
soccorso
,
ovvero
in
qualsiasi
modo
impedisce
,
od
ostacola
,
che
l
incendio
sia
estinto
,
o
che
sia
prestata
opera
di
difesa
o
di
assistenza
,
è
punito
con
la
reclusione
da
due
a
sette
anni
(
451
)
.
437
Rimozione
od
omissione
dolosa
di
cautele
contro
infortuni
sul
lavoro
Chiunque
omette
di
collocare
impianti
,
apparecchi
o
segnali
destinati
a
prevenire
disastri
o
infortuni
sul
lavoro
,
ovvero
li
rimuove
o
li
danneggia
,
è
punito
con
la
reclusione
da
sei
mesi
a
cinque
anni
.
Se
dal
fatto
deriva
un
disastro
o
un
infortunio
,
la
pena
è
della
reclusione
da
tre
a
dieci
anni
.
CAPO
II
DEI
DELITTI
DI
COMUNE
PERICOLO
MEDIANTE
FRODE
438
Epidemia
Chiunque
cagiona
un
epidemia
mediante
la
diffusione
di
germi
patogeni
è
punito
con
l
ergastolo
.
439
Avvelenamento
di
acque
o
di
sostanze
alimentari
Chiunque
avvelena
acque
o
sostanze
destinate
all
alimentazione
,
prima
che
siano
attinte
o
distribuite
per
il
consumo
,
è
punito
con
la
reclusione
non
inferiore
a
quindici
anni
.
Se
dal
fatto
deriva
la
morte
di
alcuno
,
si
applica
l
ergastolo
.
440
Adulterazione
e
contraffazione
di
sostanze
alimentari
Chiunque
corrompe
o
adultera
acque
o
sostanze
destinate
all
alimentazione
,
prima
che
siano
attinte
o
distribuite
per
il
consumo
,
rendendole
pericolose
alla
salute
pubblica
,
è
punito
con
la
reclusione
da
tre
a
dieci
anni
.
La
stessa
pena
si
applica
a
chi
contraffà
,
in
modo
pericoloso
alla
salute
pubblica
,
sostanze
alimentari
destinate
al
commercio
.
La
pena
è
aumentata
se
sono
adulterate
o
contraffatte
sostanze
medicinali
.
441
Adulterazione
e
contraffazione
di
altre
cose
in
danno
della
pubblica
salute
Chiunque
adultera
o
contraffà
,
in
modo
pericoloso
alla
salute
pubblica
,
cose
destinate
al
commercio
,
diverse
da
quelle
indicate
nell
articolo
precedente
,
è
punito
con
la
reclusione
da
uno
a
cinque
anni
o
con
la
multa
.
442
Commercio
di
sostanze
alimentari
contraffatte
o
adulterate
Chiunque
,
senza
essere
concorso
nei
reati
preveduti
dai
tre
articoli
precedenti
,
detiene
per
il
commercio
,
pone
in
commercio
,
ovvero
distribuisce
per
il
consumo
acque
,
sostanze
o
cose
che
sono
state
da
altri
avvelenate
,
corrotte
,
adulterate
o
contraffatte
,
in
modo
pericoloso
alla
salute
pubblica
,
soggiace
alle
pene
rispettivamente
stabilite
nei
detti
articoli
(
446
,
448
,
452
,
516
)
.
443
Commercio
o
somministrazione
di
medicinali
guasti
Chiunque
detiene
per
il
commercio
,
pone
in
commercio
o
somministra
medicinali
guasti
o
imperfetti
è
punito
con
la
reclusione
da
sei
mesi
a
tre
anni
e
con
la
multa
.
444
Commercio
di
sostanze
alimentari
nocive
Chiunque
detiene
per
il
commercio
,
pone
in
commercio
ovvero
distribuisce
per
il
consumo
sostanze
destinate
all
alimentazione
,
non
contraffatte
né
adulterate
,
ma
pericolose
alla
salute
pubblica
,
è
punito
con
la
reclusione
da
sei
mesi
a
tre
anni
e
con
la
multa
.
La
pena
è
diminuita
se
la
qualità
nociva
delle
sostanze
è
nota
alla
persona
che
le
acquista
o
le
riceve
.
445
Somministrazione
di
medicinali
in
modo
pericoloso
per
la
salute
pubblica
Chiunque
,
esercitando
,
anche
abusivamente
,
il
commercio
di
sostanze
medicinali
,
le
somministra
in
specie
,
qualità
o
quantità
non
corrispondente
alle
ordinazioni
mediche
,
o
diversa
da
quella
dichiarata
o
pattuita
,
è
punito
con
la
reclusione
da
sei
mesi
a
due
anni
e
con
la
multa
.
446
Confisca
obbligatoria
In
caso
di
condanna
per
taluno
dei
delitti
preveduti
negli
artt
.
439
,
440
,
441
e
442
,
se
dal
fatto
è
derivata
la
morte
o
la
lesione
grave
o
gravissima
di
una
persona
,
la
confisca
delle
cose
indicate
nel
primo
comma
dell
art
.
240
è
obbligatoria
.
447
Agevolazione
dolosa
dell
uso
di
sostanze
stupefacenti
Chiunque
,
senza
essere
concorso
nel
delitto
preveduto
dall
articolo
precedente
,
adibisce
o
lascia
che
sia
adibito
un
locale
,
pubblico
o
privato
,
a
convegno
di
persone
che
vi
accedano
per
darsi
all
uso
di
sostanze
stupefacenti
,
è
punito
con
la
reclusione
da
sei
mesi
a
due
anni
e
con
la
multa
.
Si
applica
la
reclusione
fino
a
sei
mesi
con
la
multa
a
chi
accede
nei
detti
locali
per
darsi
all
uso
di
sostanze
stupefacenti
.
448
Pene
accessorie
La
condanna
per
taluno
dei
delitti
preveduti
da
questo
Capo
importa
la
pubblicazione
della
sentenza
.
La
condanna
per
taluno
dei
delitti
preveduti
dagli
artt
.
439
,
440
,
441
e
442
importa
l
interdizione
da
cinque
a
dieci
anni
dalla
professione
,
arte
,
industria
,
commercio
o
mestiere
(
30
)
nonché
l
interdizione
dagli
uffici
direttivi
delle
persone
giuridiche
e
delle
imprese
per
lo
stesso
periodo
.
La
condanna
comporta
altresì
la
pubblicazione
della
sentenza
su
almeno
due
quotidiani
a
diffusione
nazionale
.
CAPO
III
DEI
DELITTI
COLPOSI
DI
COMUNE
PERICOLO
449
Delitti
colposi
di
danno
Chiunque
cagiona
per
colpa
un
incendio
,
o
un
altro
disastro
preveduto
dal
Capo
primo
di
questo
Titolo
,
è
punito
con
la
reclusione
da
uno
a
cinque
anni
.
La
pena
è
raddoppiata
se
si
tratta
di
disastro
ferroviario
o
di
naufragio
o
di
sommersione
di
una
nave
adibita
a
trasporto
di
persone
o
di
caduta
di
un
aeromobile
adibito
a
trasporto
di
persone
.
450
Delitti
colposi
di
pericolo
Chiunque
,
con
la
propria
azione
od
omissione
colposa
,
fa
sorgere
o
persistere
il
pericolo
di
un
disastro
ferroviario
,
di
un
inondazione
,
di
un
naufragio
,
o
della
sommersione
di
una
nave
o
di
un
altro
edificio
natante
,
è
punito
con
la
reclusione
fino
a
due
anni
.
La
reclusione
non
è
inferiore
a
un
anno
se
il
colpevole
ha
trasgredito
ad
una
particolare
ingiunzione
dell
Autorità
diretta
alla
rimozione
del
pericolo
.
451
Omissione
colposa
di
cautele
o
difese
contro
disastri
o
infortuni
sul
lavoro
Chiunque
,
per
colpa
(
43
)
,
omette
di
collocare
,
ovvero
rimuove
o
rende
inservibili
apparecchi
o
altri
mezzi
destinati
alla
estinzione
di
un
incendio
,
o
al
salvataggio
o
al
soccorso
contro
disastri
o
infortuni
sul
lavoro
,
è
punito
con
la
reclusione
fino
a
un
anno
o
con
la
multa
.
452
Delitti
colposi
contro
la
salute
pubblica
Chiunque
commette
,
per
colpa
,
alcuno
dei
fatti
preveduti
dagli
artt
.
438
e
439
è
punito
:
1
)
con
la
reclusione
da
uno
a
cinque
anni
,
nei
casi
per
i
quali
esse
stabiliscono
l
ergastolo
;
2
)
con
la
reclusione
da
sei
mesi
a
tre
anni
,
nel
caso
in
cui
l
art
.
439
stabilisce
la
pena
della
reclusione
.
Quando
sia
commesso
per
colpa
alcuno
dei
fatti
preveduti
dagli
artt
.
440
,
441
,
442
,
443
,
444
e
445
si
applicano
le
pene
ivi
rispettivamente
stabilite
ridotte
da
un
terzo
a
un
sesto
.
TITOLO
VII
DEI
DELITTI
CONTRO
LA
FEDE
PUBBLICA
CAPO
I
DELLA
FALSITÀ
IN
MONETE
,
IN
CARTE
DI
PUBBLICO
CREDITO
E
IN
VALORI
DI
BOLLO
453
Falsificazione
di
monete
,
spendita
e
introduzione
nello
Stato
,
previo
concerto
,
di
monete
falsificate
È
punito
con
la
reclusione
da
tre
a
dodici
anni
e
con
la
multa
:
1
)
chiunque
contraffà
monete
nazionali
o
straniere
,
aventi
corso
legale
nello
Stato
o
fuori
;
2
)
chiunque
altera
in
qualsiasi
modo
monete
genuine
,
col
dare
ad
esse
l
apparenza
di
un
valore
superiore
;
3
)
chiunque
,
non
essendo
concorso
nella
contraffazione
o
nell
alterazione
,
ma
di
concerto
con
chi
l
ha
eseguita
ovvero
con
un
intermediario
,
introduce
nel
territorio
dello
Stato
o
detiene
o
spende
o
mette
altrimenti
in
circolazione
monete
contraffatte
o
alterate
;
4
)
chiunque
,
al
fine
di
metterle
in
circolazione
,
acquista
o
comunque
riceve
,
da
chi
le
ha
falsificate
,
ovvero
da
un
intermediario
,
monete
contraffatte
o
alterate
.
454
Alterazione
di
monete
Chiunque
altera
monete
della
qualità
indicata
nell
articolo
precedente
,
scemandone
in
qualsiasi
modo
il
valore
,
ovvero
,
rispetto
alle
monete
in
tal
modo
alterate
,
commette
alcuno
dei
fatti
indicati
nei
nn
.
3
)
e
4
)
del
detto
articolo
,
è
punito
con
la
reclusione
da
uno
a
cinque
anni
e
con
la
multa
.
455
Spendita
e
introduzione
nello
Stato
,
senza
concerto
,
di
monete
falsificate
Chiunque
,
fuori
dei
casi
preveduti
dai
due
articoli
precedenti
,
introduce
nel
territorio
dello
Stato
,
acquista
o
detiene
monete
contraffatte
o
alterate
,
al
fine
di
metterle
in
circolazione
,
ovvero
le
spende
o
le
mette
altrimenti
in
circolazione
,
soggiace
alle
pene
stabilite
nei
detti
articoli
,
ridotte
da
un
terzo
alla
metà
.
456
Circostanze
aggravanti
Le
pene
stabilite
negli
artt
.
453
e
455
sono
aumentate
se
dai
fatti
ivi
preveduti
deriva
una
diminuzione
nel
prezzo
della
valuta
o
dei
titoli
di
Stato
,
o
ne
è
compromesso
il
credito
nei
mercati
interni
o
esteri
.
457
Spendita
di
monete
falsificate
ricevute
in
buona
fede
Chiunque
spende
,
o
mette
altrimenti
in
circolazione
monete
contraffatte
o
alterate
,
da
lui
ricevute
in
buona
fede
,
è
punito
con
la
reclusione
fino
a
sei
mesi
o
con
la
multa
.
458
Parificazione
delle
carte
di
pubblico
credito
alle
monete
Agli
effetti
della
legge
penale
,
sono
parificate
alle
monete
le
carte
di
pubblico
credito
.
Per
carte
di
pubblico
credito
si
intendono
oltre
quelle
che
hanno
corso
legale
come
moneta
,
le
carte
e
cedole
al
portatore
emesse
dai
Governi
,
e
tutte
le
altre
aventi
corso
legale
emesse
da
istituti
a
ciò
autorizzati
.
459
Falsificazione
di
valori
di
bollo
,
introduzione
nello
Stato
,
acquisto
,
detenzione
o
messa
in
circolazione
di
valori
di
bollo
falsificati
Le
disposizioni
degli
artt
.
453
,
455
e
457
si
applicano
anche
alla
contraffazione
o
alterazione
di
valori
di
bollo
e
alla
introduzione
nel
territorio
dello
Stato
o
all
acquisto
,
detenzione
e
messa
in
circolazione
di
valori
di
bollo
contraffatti
;
ma
le
pene
sono
ridotte
di
un
terzo
.
Agli
effetti
della
legge
penale
,
si
intendono
per
valori
di
bollo
la
carta
bollata
,
le
marche
da
bollo
,
i
francobolli
e
gli
altri
valori
equiparati
a
questi
da
leggi
speciali
.
460
Contraffazione
di
carta
filigranata
in
uso
per
la
fabbricazione
di
carte
di
pubblico
credito
o
di
valori
di
bollo
Chiunque
contraffà
la
carta
filigranata
che
si
adopera
per
la
fabbricazione
delle
carte
di
pubblico
credito
o
dei
valori
di
bollo
,
ovvero
acquista
,
detiene
o
aliena
tale
carta
contraffatta
,
è
punito
,
se
il
fatto
non
costituisce
un
più
grave
reato
,
con
la
reclusione
da
due
a
sei
anni
e
con
la
multa
.
461
Fabbricazione
o
detenzione
di
filigrane
o
di
strumenti
destinati
alla
falsificazione
di
monete
,
di
valori
di
bollo
o
di
carta
filigranata
Chiunque
fabbrica
,
acquista
detiene
o
aliena
filigrane
o
strumenti
destinati
esclusivamente
alla
contraffazione
o
alterazione
di
monete
,
di
valori
di
bollo
o
di
carta
filigranata
è
punito
,
se
il
fatto
non
costituisce
un
più
grave
reato
,
con
la
reclusione
da
uno
a
cinque
anni
e
con
la
multa
.
462
Falsificazione
di
biglietti
di
pubbliche
imprese
di
trasporto
Chiunque
contraffà
o
altera
biglietti
di
strade
ferrate
(
431
n.3
)
o
di
altre
pubbliche
imprese
di
trasporto
,
ovvero
,
non
essendo
concorso
nella
contraffazione
o
nell
alterazione
,
acquista
o
detiene
al
fine
di
metterli
in
circolazione
,
o
mette
in
circolazione
tali
biglietti
contraffatti
o
alterati
,
è
punito
con
la
reclusione
fino
a
un
anno
e
con
la
multa
.
463
Casi
di
non
punibilità
Non
è
punibile
chi
,
avendo
commesso
alcuno
dei
fatti
preveduti
dagli
articoli
precedenti
,
riesce
,
prima
che
l
Autorità
ne
abbia
notizia
,
a
impedire
la
contraffazione
,
l
alterazione
,
la
fabbricazione
o
la
circolazione
delle
cose
indicate
negli
articoli
stessi
.
464
Uso
di
valori
di
bollo
contraffatti
o
alterati
Chiunque
,
non
essendo
concorso
nella
contraffazione
o
nell
alterazione
,
fa
uso
di
valori
di
bollo
contraffatti
o
alterati
è
punito
con
la
reclusione
fino
a
tre
anni
e
con
la
multa
.
Se
i
valori
sono
stati
ricevuti
in
buona
fede
,
si
applica
la
pena
stabilita
nell
art
.
457
,
ridotta
di
un
terzo
.
465
Uso
di
biglietti
falsificati
di
pubbliche
imprese
di
trasporto
Chiunque
,
non
essendo
concorso
nella
contraffazione
o
nell
alterazione
,
fa
uso
di
biglietti
di
strade
ferrate
(
431
n.3
)
o
di
altre
pubbliche
imprese
di
trasporto
,
contraffatti
o
alterati
,
è
punito
con
la
reclusione
fino
a
sei
mesi
o
con
la
multa
.
Se
i
biglietti
sono
stati
ricevuti
in
buona
fede
,
si
applica
soltanto
la
multa
.
466
Alterazione
di
segni
nei
valori
di
bollo
o
nei
biglietti
usati
e
uso
degli
oggetti
così
alterati
Chiunque
cancella
o
fa
in
qualsiasi
modo
scomparire
,
da
valori
di
bollo
(
459
n.2
)
o
da
biglietti
di
strade
ferrate
o
di
altre
pubbliche
imprese
di
trasporto
,
i
segni
appostivi
per
indicare
l
uso
già
fattone
,
è
punito
,
qualora
ne
faccia
uso
o
lasci
che
altri
ne
faccia
uso
con
la
reclusione
fino
a
sei
mesi
o
con
la
multa
.
Alla
stessa
pena
soggiace
chi
,
senza
essere
concorso
nell
alterazione
,
fa
uso
dei
valori
di
bollo
o
dei
biglietti
alterati
.
Si
applica
la
sola
multa
,
se
le
cose
sono
state
ricevute
in
buona
fede
.
CAPO
II
DELLA
FALSITÀ
IN
SIGILLI
O
STRUMENTI
O
SEGNI
DI
AUTENTICAZIONE
,
CERTIFICAZIONE
O
RICONOSCIMENTO
467
Contraffazione
del
sigillo
dello
Stato
e
uso
del
sigillo
contraffatto
Chiunque
contraffà
il
Sigillo
dello
Stato
,
destinato
a
essere
apposto
sugli
atti
del
Governo
,
ovvero
,
non
essendo
concorso
nella
contraffazione
,
fa
uso
di
tale
Sigillo
da
altri
contraffatto
,
è
punito
con
la
reclusione
da
tre
a
sei
anni
e
con
la
multa
.
468
Contraffazione
di
altri
pubblici
sigilli
o
strumenti
destinati
a
pubblica
autenticazione
o
certificazione
e
uso
di
tali
sigilli
e
strumenti
contraffatti
Chiunque
contraffà
il
Sigillo
di
un
ente
pubblico
o
di
un
pubblico
ufficio
,
ovvero
,
non
essendo
concorso
nella
contraffazione
,
fa
uso
di
tale
Sigillo
contraffatto
,
è
punito
con
la
reclusione
da
uno
a
cinque
anni
e
con
la
multa
.
La
stessa
pena
si
applica
a
chi
contraffà
altri
strumenti
destinati
a
pubblica
autenticazione
o
certificazione
,
ovvero
,
senza
essere
concorso
nella
contraffazione
,
fa
uso
di
tali
strumenti
.
469
Contraffazione
delle
impronte
di
una
pubblica
autenticazione
o
certificazione
Chiunque
,
con
mezzi
diversi
dagli
strumenti
indicati
negli
articoli
precedenti
contraffà
le
impronte
di
una
pubblica
autenticazione
o
certificazione
,
ovvero
,
non
essendo
concorso
nella
contraffazione
,
fa
uso
della
cosa
che
reca
l
impronta
contraffatta
,
soggiace
alle
pene
rispettivamente
stabilite
nei
detti
articoli
,
ridotte
di
un
terzo
.
470
Vendita
o
acquisto
di
cose
con
impronte
contraffatte
di
una
pubblica
autenticazione
o
certificazione
Chiunque
,
fuori
dei
casi
di
concorso
nei
reati
preveduti
dagli
articoli
precedenti
,
pone
in
vendita
o
acquista
cose
sulle
quali
siano
le
impronte
contraffatte
di
una
pubblica
autenticazione
o
certificazione
,
soggiace
alle
pene
rispettivamente
stabilite
per
i
detti
reati
.
471
Uso
abusivo
di
sigilli
e
strumenti
veri
Chiunque
,
essendosi
procurati
i
veri
Sigilli
o
i
veri
strumenti
destinati
a
pubblica
autenticazione
o
certificazione
,
ne
fa
uso
a
danno
altrui
,
o
a
profitto
di
sé
o
di
altri
,
è
punito
con
la
reclusione
fino
a
tre
anni
e
con
la
multa
.
472
Uso
o
detenzione
di
misure
o
pesi
con
falsa
impronta
Chiunque
fa
uso
,
a
danno
altrui
,
di
misure
o
di
pesi
con
l
impronta
legale
contraffatta
o
alterata
,
o
comunque
alterati
,
è
punito
con
la
reclusione
fino
a
sei
mesi
o
con
la
multa
.
La
stessa
pena
si
applica
a
chi
nell
esercizio
di
una
attività
commerciale
,
ovvero
in
uno
spaccio
aperto
al
pubblico
,
detiene
misure
o
pesi
con
l
impronta
legale
contraffatta
o
alterata
,
ovvero
comunque
alterati
.
Agli
effetti
della
legge
penale
,
nella
denominazione
di
misure
o
di
pesi
è
compreso
qualsiasi
strumento
per
misurare
o
pesare
.
473
Contraffazione
,
alterazione
o
uso
di
segni
distintivi
di
opere
dell
ingegno
o
di
prodotti
industriali
Chiunque
contraffà
o
altera
i
marchi
o
segni
distintivi
,
nazionali
o
esteri
,
delle
opere
dell
ingegno
o
dei
prodotti
industriali
,
ovvero
,
senza
essere
concorso
nella
contraffazione
o
alterazione
,
fa
uso
di
tali
marchi
o
segni
contraffatti
o
alterati
è
punito
con
la
reclusione
fino
a
tre
anni
e
con
la
multa
.
Alla
stessa
pena
soggiace
chi
contraffà
o
altera
brevetti
,
disegni
o
modelli
industriali
,
nazionali
o
esteri
ovvero
,
senza
essere
concorso
nella
contraffazione
o
alterazione
,
fa
uso
di
tali
brevetti
,
disegni
o
modelli
contraffatti
o
alterati
.
Le
disposizioni
precedenti
si
applicano
sempre
che
siano
state
osservate
le
norme
delle
leggi
interne
o
delle
convenzioni
internazionali
sulla
tutela
della
proprietà
intellettuale
o
industriale
.
474
Introduzione
nello
Stato
e
commercio
di
prodotti
con
segni
falsi
Chiunque
,
fuori
dei
casi
di
concorso
nei
delitti
preveduti
dall
articolo
precedente
,
introduce
nel
territorio
dello
Stato
(
42
)
per
farne
commercio
,
detiene
per
vendere
,
o
pone
in
vendita
,
o
mette
altrimenti
in
circolazione
opere
dell
ingegno
o
prodotti
industriali
,
con
marchi
o
segni
distintivi
,
nazionali
o
esteri
,
contraffatti
o
alterati
,
è
punito
con
la
reclusione
fino
a
due
anni
e
con
la
multa
.
Si
applica
la
disposizione
dell
ultimo
capoverso
dell
articolo
precedente
.
475
Pena
accessoria
La
condanna
per
alcuno
dei
delitti
preveduti
dai
due
articoli
precedenti
importa
la
pubblicazione
della
sentenza
(
36
)
.
CAPO
III
DELLA
FALSITÀ
IN
ATTI
476
Falsità
materiale
commessa
dal
pubblico
ufficiale
in
atti
pubblici
Il
pubblico
ufficiale
,
che
,
nell
esercizio
delle
sue
funzioni
,
forma
,
in
tutto
o
in
parte
,
un
atto
falso
o
altera
un
atto
vero
,
è
punito
con
la
reclusione
da
uno
a
sei
anni
.
Se
la
falsità
concerne
un
atto
o
parte
di
un
atto
,
che
faccia
fede
fino
a
querela
di
falso
,
la
reclusione
è
da
tre
a
dieci
anni
.
477
Falsità
materiale
commessa
dal
pubblico
ufficiale
in
certificati
o
autorizzazioni
amministrative
Il
pubblico
ufficiale
che
,
nell
esercizio
delle
sue
funzioni
,
contraffà
o
altera
certificati
o
autorizzazioni
amministrative
,
ovvero
,
mediante
contraffazione
o
alterazione
fa
apparire
adempiute
le
condizioni
richieste
per
la
loro
validità
,
è
punito
con
la
reclusione
da
sei
mesi
a
tre
anni
.
478
Falsità
materiale
commessa
dal
pubblico
ufficiale
in
copie
autentiche
di
atti
pubblici
o
privati
e
in
attestati
del
contenuto
di
atti
Il
pubblico
ufficiale
,
che
nell
esercizio
delle
sue
funzioni
,
supponendo
esistente
un
atto
pubblico
o
privato
,
ne
simula
una
copia
e
la
rilascia
in
forma
legale
,
ovvero
rilascia
una
copia
di
un
atto
pubblico
o
privato
diversa
dall
originale
,
è
punito
con
la
reclusione
da
uno
a
quattro
anni
.
Se
la
falsità
concerne
un
atto
o
parte
di
un
atto
,
che
faccia
fede
fino
a
querela
di
falso
la
reclusione
è
da
tre
a
otto
anni
.
Se
la
falsità
è
commessa
dal
pubblico
ufficiale
in
un
attestato
sul
contenuto
di
atti
,
pubblici
o
privati
,
la
pena
è
della
reclusione
da
uno
a
tre
anni
.
479
Falsità
ideologica
commessa
dal
pubblico
ufficiale
in
atti
pubblici
Il
pubblico
ufficiale
,
che
,
ricevendo
o
formando
un
atto
nell
esercizio
delle
sue
funzioni
,
attesta
falsamente
che
un
fatto
è
stato
da
lui
compiuto
o
è
avvenuto
alla
sua
presenza
,
o
attesta
come
da
lui
ricevute
dichiarazioni
a
lui
non
rese
,
ovvero
omette
o
altera
dichiarazioni
da
lui
ricevute
,
o
comunque
attesta
falsamente
fatti
dei
quali
l
atto
è
destinato
a
provare
la
verità
,
soggiace
alle
pene
stabilite
nell
art
.
476
.
480
Falsità
ideologica
commessa
dal
pubblico
ufficiale
in
certificati
o
in
autorizzazioni
amministrative
Il
pubblico
ufficiale
che
,
nell
esercizio
delle
sue
funzioni
,
attesta
falsamente
,
in
certificati
o
autorizzazioni
amministrative
,
fatti
dei
quali
l
atto
è
destinato
a
provare
la
verità
,
è
punito
con
la
reclusione
da
tre
mesi
a
due
anni
.
481
Falsità
ideologica
in
certificati
commessa
da
persone
esercenti
un
servizio
di
pubblica
necessità
Chiunque
,
nell
esercizio
di
una
professione
sanitaria
o
forense
,
o
di
un
altro
servizio
di
pubblica
necessità
,
attesta
falsamente
,
in
un
certificato
fatti
dei
quali
l
atto
è
destinato
a
provare
la
verità
,
è
punito
con
la
reclusione
fino
a
un
anno
o
con
la
multa
.
Tali
pene
si
applicano
congiuntamente
se
il
fatto
è
commesso
a
scopo
di
lucro
.
482
Falsità
materiale
commessa
dal
privato
Se
alcuno
dei
fatti
preveduti
dagli
artt
.
476
,
477
e
478
è
commesso
da
un
privato
,
ovvero
da
un
pubblico
ufficiale
fuori
dell
esercizio
delle
sue
funzioni
si
applicano
rispettivamente
le
pene
stabilite
nei
detti
articoli
,
ridotte
di
un
terzo
.
483
Falsità
ideologica
commessa
dal
privato
in
atto
pubblico
Chiunque
attesta
falsamente
al
pubblico
ufficiale
,
in
un
atto
pubblico
,
fatti
dei
quali
l
atto
è
destinato
a
provare
la
verità
,
è
punito
con
la
reclusione
fino
a
due
anni
.
Se
si
tratta
di
false
attestazioni
in
atti
dello
stato
civile
,
la
reclusione
non
può
essere
inferiore
a
tre
mesi
.
484
Falsità
in
registri
e
in
notificazioni
Chiunque
,
essendo
per
legge
obbligato
a
fare
registrazioni
soggette
all
ispezione
dell
Autorità
di
pubblica
sicurezza
,
o
a
fare
notificazioni
all
Autorità
stessa
circa
le
proprie
operazioni
industriali
,
commerciali
o
professionali
,
scrive
o
lascia
scrivere
false
indicazioni
è
punito
con
la
reclusione
fino
a
sei
mesi
o
con
la
multa
.
485
Falsità
in
scrittura
privata
Chiunque
,
al
fine
di
procurare
a
sé
o
ad
altri
un
vantaggio
o
di
recare
ad
altri
un
danno
,
forma
,
in
tutto
o
in
parte
,
una
scrittura
privata
falsa
,
o
altera
una
scrittura
privata
vera
,
è
punito
,
qualora
ne
faccia
uso
o
lasci
che
altri
ne
faccia
uso
,
con
la
reclusione
da
sei
mesi
a
tre
anni
.
Si
considerano
alterazioni
anche
le
aggiunte
falsamente
apposte
a
una
scrittura
vera
,
dopo
che
questa
fu
definitivamente
formata
.
486
Falsità
in
foglio
firmato
in
bianco
.
Atto
privato
Chiunque
,
al
fine
di
procurare
a
sé
o
ad
altri
un
vantaggio
o
di
recare
ad
altri
un
danno
,
abusando
di
un
foglio
firmato
in
bianco
,
del
quale
abbia
il
possesso
per
un
titolo
che
importi
l
obbligo
o
la
facoltà
di
riempirlo
,
vi
scrive
o
fa
scrivere
un
atto
privato
produttivo
di
effetti
giuridici
,
diverso
da
quello
a
cui
era
obbligato
o
autorizzato
,
è
punito
,
se
del
foglio
faccia
uso
o
lasci
che
altri
ne
faccia
uso
,
con
la
reclusione
da
sei
mesi
a
tre
anni
Si
considera
firmato
in
bianco
il
foglio
in
cui
il
sottoscrittore
abbia
lasciato
bianco
un
qualsiasi
spazio
destinato
a
essere
riempito
.
487
Falsità
in
foglio
firmato
in
bianco
.
Atto
pubblico
Il
pubblico
ufficiale
,
che
,
abusando
di
un
foglio
firmato
in
bianco
,
del
quale
abbia
il
possesso
per
ragione
del
suo
ufficio
e
per
un
titolo
che
importa
l
obbligo
o
la
facoltà
di
riempirlo
,
vi
scrive
o
vi
fa
scrivere
un
atto
pubblico
diverso
da
quello
a
cui
era
obbligato
o
autorizzato
,
soggiace
alle
pene
rispettivamente
stabilite
negli
artt
.
479
e
480
.
488
Altre
falsità
in
foglio
firmato
in
bianco
.
Applicabilità
delle
disposizioni
sulle
falsità
materiali
Ai
casi
di
falsità
su
un
foglio
firmato
in
bianco
diversi
da
quelli
preveduti
dai
due
articoli
precedenti
,
si
applicano
le
disposizioni
sulle
falsità
materiali
in
atti
pubblici
o
in
scritture
private
.
489
Uso
di
atto
falso
Chiunque
,
senza
essere
concorso
nella
falsità
,
fa
uso
di
un
atto
falso
soggiace
alle
pene
stabilite
negli
articoli
precedenti
,
ridotte
di
un
terzo
.
Qualora
si
tratti
di
scritture
private
,
chi
commette
il
fatto
è
punibile
soltanto
se
ha
agito
al
fine
di
procurare
a
sé
o
ad
altri
un
vantaggio
o
di
recare
ad
altri
un
danno
.
490
Soppressione
,
distruzione
e
occultamento
di
atti
veri
Chiunque
,
in
tutto
o
in
parte
,
distrugge
,
sopprime
od
occulta
un
atto
pubblico
o
una
scrittura
privata
veri
soggiace
rispettivamente
alle
pene
stabilite
negli
artt
.
476
,
477
,
482
e
485
,
secondo
le
distinzioni
in
essi
contenute
.
Si
applica
la
disposizione
del
capoverso
dell
articolo
precedente
.
491
Documenti
equiparati
agli
atti
pubblici
agli
effetti
della
pena
Se
alcuna
delle
falsità
prevedute
dagli
articoli
precedenti
riguarda
un
testamento
olografo
ovvero
una
cambiale
o
un
altro
titolo
di
credito
trasmissibile
per
girata
o
al
portatore
,
in
luogo
della
pena
stabilita
per
la
falsità
in
scrittura
privata
nell
art
.
485
,
si
applicano
le
pene
rispettivamente
stabilite
nella
prima
parte
dell
art
.
476
e
nell
art
.
482
.
Nel
caso
di
contraffazione
o
alterazione
di
alcuno
degli
atti
suddetti
,
chi
ne
fa
uso
senza
essere
concorso
nella
falsità
,
soggiace
alla
pena
stabilita
nell
art
.
489
per
l
uso
di
atto
pubblico
falso
.
492
Copie
autentiche
che
tengono
luogo
degli
originali
mancanti
Agli
effetti
delle
disposizioni
precedenti
,
nella
denominazione
di
atti
pubblici
e
di
scritture
private
sono
compresi
gli
atti
originali
e
le
copie
autentiche
di
essi
,
quando
a
norma
di
legge
tengano
luogo
degli
originali
mancanti
.
493
Falsità
commesse
da
pubblici
impiegati
incaricati
di
un
servizio
pubblico
Le
disposizioni
degli
articoli
precedenti
sulle
falsità
commesse
da
pubblici
ufficiali
si
applicano
altresì
agli
impiegati
dello
Stato
,
o
di
un
altro
ente
pubblico
,
incaricati
di
un
pubblico
servizio
,
relativamente
agli
atti
che
essi
redigono
nell
esercizio
delle
loro
attribuzioni
.
493-bis
Casi
di
perseguibilità
a
querela
I
delitti
previsti
dagli
artt
.
485
e
486
e
quelli
previsti
dagli
artt
.
488
,
489
e
490
,
quando
concernono
una
scrittura
privata
,
sono
punibili
a
querela
della
persona
offesa
.
Si
procede
d
ufficio
,
se
i
fatti
previsti
dagli
articoli
di
cui
al
precedente
comma
riguardano
un
testamento
olografo
)
.
CAPO
IV
DELLA
FALSITÀ
PERSONALE
494
Sostituzione
di
persona
Chiunque
al
fine
di
procurare
a
sé
o
ad
altri
un
vantaggio
o
di
recare
ad
altri
un
danno
,
induce
taluno
in
errore
,
sostituendo
illegittimamente
la
propria
all
altrui
persona
,
o
attribuendo
a
sé
o
ad
altri
un
falso
nome
,
o
un
falso
stato
,
ovvero
una
qualità
a
cui
la
legge
attribuisce
effetti
giuridici
è
punito
se
il
fatto
non
costituisce
un
altro
delitto
contro
la
fede
pubblica
,
con
la
reclusione
fino
a
un
anno
.
495
Falsa
attestazione
o
dichiarazione
a
un
pubblico
ufficiale
sulla
identità
o
su
qualità
personali
proprie
o
di
altri
Chiunque
dichiara
o
attesta
falsamente
al
pubblico
ufficiale
,
in
un
atto
pubblico
,
l
identità
o
lo
stato
o
altre
qualità
della
propria
o
dell
altrui
persona
è
punito
con
la
reclusione
fino
a
tre
anni
.
Alla
stessa
pena
soggiace
chi
commette
il
fatto
in
una
dichiarazione
destinata
a
essere
riprodotta
in
un
atto
pubblico
.
La
reclusione
non
è
inferiore
ad
un
anno
:
1
)
se
si
tratta
di
dichiarazioni
in
atti
dello
stato
civile
;
2
)
se
la
falsa
dichiarazione
sulla
propria
identità
,
sul
proprio
stato
o
sulle
proprie
qualità
personali
è
resa
da
un
imputato
all
Autorità
giudiziaria
,
ovvero
se
,
per
effetto
della
falsa
dichiarazione
,
nel
casellario
giudiziale
una
decisione
penale
viene
iscritta
sotto
un
falso
nome
.
La
pena
è
diminuita
se
chi
ha
dichiarato
il
falso
intendeva
ottenere
,
per
sé
o
per
altri
,
il
rilascio
di
certificati
o
di
autorizzazioni
amministrative
sotto
falso
nome
,
o
con
altre
indicazioni
mendaci
.
496
False
dichiarazioni
sulla
identità
o
su
qualità
personali
proprie
o
di
altri
Chiunque
,
fuori
dei
casi
indicati
negli
articoli
precedenti
,
interrogato
sulla
identità
,
sullo
stato
o
su
altre
qualità
della
propria
o
dell
altura
persona
,
fa
mendaci
dichiarazioni
a
un
pubblico
ufficiale
,
o
a
persona
incaricata
di
un
pubblico
servizio
nell
esercizio
delle
funzioni
o
del
servizio
,
è
punito
con
la
reclusione
fino
a
un
anno
o
con
la
multa
.
497
Frode
nel
farsi
rilasciare
certificati
del
casellario
giudiziale
e
uso
indebito
di
tali
certificati
Chiunque
si
procura
con
frode
un
certificato
del
casellario
giudiziale
o
un
altro
certificato
penale
)
relativo
ad
altra
persona
,
ovvero
ne
fa
uso
per
uno
scopo
diverso
da
quello
per
cui
esso
è
domandato
,
è
punito
con
la
reclusione
fino
a
sei
mesi
o
con
la
multa
.
498
Usurpazione
di
titoli
o
di
onori
Chiunque
abusivamente
porta
in
pubblico
la
divisa
o
i
segni
distintivi
di
un
ufficio
o
impiego
pubblico
,
o
di
un
Corpo
politico
,
amministrativo
o
giudiziario
,
ovvero
di
una
professione
per
la
quale
è
richiesta
una
speciale
abilitazione
dello
Stato
,
ovvero
indossa
abusivamente
in
pubblico
l
abito
ecclesiastico
,
è
punito
con
la
multa
.
Alla
stessa
pena
soggiace
chi
si
arroga
dignità
o
gradi
accademici
,
titoli
,
decorazioni
o
altre
pubbliche
insegne
onorifiche
,
ovvero
qualità
inerenti
ad
alcuno
degli
uffici
,
impieghi
o
professioni
,
indicati
nella
disposizione
precedente
.
La
condanna
importa
la
pubblicazione
della
sentenza
.
TITOLO
VIII
DEI
DELITTI
CONTRO
L
ECONOMIA
PUBBLICA
,
L
INDUSTRIA
E
IL
COMMERCIO
CAPO
I
DEI
DELITTI
CONTRO
L
ECONOMIA
PUBBLICA
499
Distruzione
di
materie
prime
o
di
prodotti
agricoli
o
industriali
ovvero
di
mezzi
di
produzione
Chiunque
,
distruggendo
materie
prime
o
prodotti
agricoli
o
industriali
,
ovvero
mezzi
di
produzione
,
cagiona
un
grave
nocumento
alla
produzione
nazionale
o
fa
venir
meno
in
misura
notevole
merci
di
comune
o
largo
consumo
,
è
punito
con
la
reclusione
da
tre
a
dodici
anni
e
con
la
multa
.
500
Diffusione
di
una
malattia
delle
piante
o
degli
animali
Chiunque
cagiona
la
diffusione
di
una
malattia
alle
piante
o
agli
animali
,
pericolosa
all
economia
rurale
o
forestale
,
ovvero
al
patrimonio
zootecnico
della
nazione
,
è
punito
con
la
reclusione
da
uno
a
cinque
anni
.
Se
la
diffusione
avviene
per
colpa
la
pena
è
della
multa
.
501
Rialzo
e
ribasso
fraudolento
di
prezzi
sul
pubblico
mercato
o
nelle
borse
di
commercio
Chiunque
,
al
fine
di
turbare
il
mercato
interno
dei
valori
o
delle
merci
,
pubblica
o
altrimenti
divulga
notizie
false
,
esagerate
o
tendenziose
o
adopera
altri
artifici
atti
a
cagionare
un
aumento
o
una
diminuzione
del
prezzo
delle
merci
,
ovvero
dei
valori
ammessi
nelle
liste
di
borsa
o
negoziabili
nel
pubblico
mercato
,
è
punito
con
la
reclusione
fino
a
tre
anni
e
con
la
multa
.
Se
l
aumento
o
la
diminuzione
del
prezzo
delle
merci
o
dei
valori
si
verifica
,
le
pene
sono
aumentate
.
Le
pene
sono
raddoppiate
:
1
)
se
il
fatto
è
commesso
dal
cittadino
per
favorire
interessi
stranieri
;
2
)
se
dal
fatto
deriva
un
deprezzamento
della
valuta
nazionale
o
dei
titoli
dello
Stato
,
ovvero
il
rincaro
di
merci
di
comune
o
largo
consumo
.
Le
pene
stabilite
nelle
disposizioni
precedenti
si
applicano
anche
se
il
fatto
è
commesso
all
estero
,
in
danno
della
valuta
nazionale
o
di
titoli
pubblici
italiani
.
La
condanna
importa
l
interdizione
dai
pubblici
uffici
.
501-bis
Manovre
speculative
su
merci
Fuori
dei
casi
previsti
dall
articolo
precedente
,
chiunque
,
nell
esercizio
di
qualsiasi
attività
produttiva
o
commerciale
,
compie
manovre
speculative
ovvero
occulta
,
accaparra
od
incetta
materie
prime
,
generi
alimentari
di
largo
consumo
o
prodotti
di
prima
necessità
,
in
modo
atto
a
determinarne
la
rarefazione
o
il
rincaro
sul
mercato
interno
,
è
punito
con
la
reclusione
da
sei
mesi
a
tre
anni
e
con
la
multa
.
Alla
stessa
pena
soggiace
chiunque
,
in
presenza
di
fenomeni
di
rarefazione
o
rincaro
sul
mercato
interno
delle
merci
indicate
nella
prima
parte
del
presente
articolo
e
nell
esercizio
delle
medesime
attività
,
ne
sottrae
alla
utilizzazione
o
al
consumo
rilevanti
quantità
.
L
autorità
giudiziaria
competente
e
,
in
caso
di
flagranza
,
anche
gli
ufficiali
e
agenti
di
polizia
giudiziaria
procedono
al
sequestro
delle
merci
,
osservando
le
norme
sull
istruzione
formale
.
L
autorità
giudiziaria
competente
dispone
la
vendita
coattiva
immediata
delle
merci
stesse
.
La
condanna
importa
l
interdizione
dall
esercizio
di
attività
commerciali
o
industriali
le
quali
sia
richiesto
uno
speciale
permesso
o
una
speciale
abilitazione
,
autorizzazione
o
licenza
da
parte
dell
autorità
e
la
pubblicazione
della
sentenza
.
502
Serrata
e
sciopero
per
fini
contrattuali
Il
datore
di
lavoro
,
che
,
col
solo
scopo
d
imporre
ai
suoi
dipendenti
modificazione
ai
patti
stabiliti
,
o
di
opporsi
a
modificazioni
di
tali
patti
,
ovvero
di
ottenere
o
impedire
una
diversa
applicazione
dei
patti
o
usi
esistenti
,
sospende
in
tutto
o
in
parte
il
lavoro
nei
suoi
stabilimenti
,
aziende
o
uffici
,
è
punito
con
la
multa
.
I
lavoratori
addetti
a
stabilimenti
,
aziende
o
uffici
,
che
,
in
numero
di
tre
o
più
,
abbandonano
collettivamente
il
lavoro
,
ovvero
lo
prestano
in
modo
da
turbarne
la
continuità
o
la
regolarità
,
col
solo
scopo
di
imporre
ai
datori
di
lavoro
patti
diversi
da
quelli
stabiliti
,
ovvero
di
opporsi
a
modificazioni
di
tali
patti
o
,
comunque
,
di
ottenere
o
impedire
una
diversa
applicazione
dei
patti
o
usi
esistenti
,
sono
puniti
con
la
multa
.
503
Serrata
e
sciopero
per
fini
non
contrattuali
Il
datore
di
lavoro
o
i
lavoratori
,
che
per
fine
politico
commettono
,
rispettivamente
,
alcuno
dei
fatti
preveduti
dall
articolo
precedente
,
sono
puniti
con
la
reclusione
fino
a
un
anno
e
con
la
multa
,
se
si
tratta
d
un
datore
di
lavoro
,
ovvero
con
la
reclusione
fino
a
sei
mesi
e
con
la
multa
,
se
si
tratta
di
lavoratori
.
504
Coazione
alla
pubblica
Autorità
mediante
serrata
o
sciopero
Quando
alcuno
dei
fatti
preveduti
dall
art
.
502
è
commesso
con
lo
scopo
di
costringere
l
Autorità
a
dare
o
ad
omettere
un
provvedimento
,
ovvero
con
lo
scopo
di
influire
sulle
deliberazioni
di
essa
,
si
applica
la
pena
della
reclusione
fino
a
due
anni
.
505
Serrata
o
sciopero
a
scopo
di
solidarietà
o
di
protesta
Il
datore
di
lavoro
o
i
lavoratori
,
che
,
fuori
dei
casi
indicati
nei
due
articoli
precedenti
,
commettono
uno
dei
fatti
preveduti
dall
art
.
502
soltanto
per
solidarietà
con
altri
datori
di
lavoro
o
con
altri
lavoratori
ovvero
soltanto
per
protesta
soggiacciono
alle
pene
ivi
stabilite
.
506
Serrata
di
esercenti
di
piccole
industrie
o
commerci
Gli
esercenti
di
aziende
industriali
o
commerciali
,
i
quali
,
non
avendo
lavoratori
alla
loro
dipendenza
,
in
numero
di
tre
o
più
sospendono
collettivamente
il
lavoro
per
uno
degli
scopi
indicati
nei
tre
articoli
precedenti
,
soggiacciono
alle
pene
ivi
rispettivamente
stabilite
per
i
datori
di
lavoro
,
ridotte
alla
metà
.
507
Boicottaggio
Chiunque
,
per
uno
degli
scopi
indicati
negli
artt
.
502
,
503
,
504
e
505
,
mediante
propaganda
o
valendosi
della
forza
e
autorità
di
partiti
,
leghe
o
associazioni
,
induce
una
o
più
persone
a
non
stipulare
patti
di
lavoro
o
a
non
somministrare
materie
o
strumenti
necessari
al
lavoro
,
ovvero
a
non
acquistare
gli
altrui
prodotti
agricoli
o
industriali
,
è
punito
con
la
reclusione
fino
a
tre
anni
.
Se
concorrono
fatti
di
violenza
o
di
minaccia
,
si
applica
la
reclusione
da
due
a
sei
anni
.
508
Arbitraria
invasione
e
occupazione
di
aziende
agricole
o
industriali
.
Sabotaggio
Chiunque
,
col
solo
scopo
d
impedire
o
turbare
il
normale
svolgimento
del
lavoro
,
invade
od
occupa
l
altrui
azienda
agricola
o
industriale
,
ovvero
dispone
di
altrui
macchine
,
scorte
,
apparecchi
o
strumenti
destinati
alla
produzione
agricola
o
industriale
,
è
punito
con
la
reclusione
fino
a
tre
anni
e
con
la
multa
.
Soggiace
alla
reclusione
da
sei
mesi
a
quattro
anni
e
alla
multa
,
qualora
il
fatto
non
costituisca
un
più
grave
reato
,
chi
danneggia
gli
edifici
adibiti
ad
azienda
agricola
o
industriale
,
ovvero
un
altra
delle
cose
indicate
nella
disposizione
precedente
.
509
Inosservanza
delle
norme
disciplinanti
i
rapporti
di
lavoro
e
delle
decisioni
del
magistrato
del
lavoro
Il
datore
di
lavoro
o
il
lavoratore
,
il
quale
non
adempie
gli
obblighi
che
gli
derivano
da
un
contratto
collettivo
o
dalle
norme
emanate
dagli
organi
corporativi
è
punito
con
la
multa
.
Il
datore
di
lavoro
o
il
lavoratore
,
il
quale
rifiuta
o
,
comunque
,
omette
di
eseguire
una
decisione
del
magistrato
del
lavoro
,
pronunziata
su
una
controversia
relativa
alla
disciplina
dei
rapporti
collettivi
di
lavoro
,
è
punito
,
qualora
il
fatto
non
costituisca
un
più
grave
reato
,
con
la
reclusione
fino
a
un
anno
o
con
la
multa
.
510
Circostanze
aggravanti
Quando
i
fatti
preveduti
dagli
artt
.
502
e
seguenti
sono
commessi
in
tempo
di
guerra
,
ovvero
hanno
determinato
dimostrazioni
,
tumulti
o
sommosse
popolari
,
le
pene
stabilite
negli
articoli
stessi
sono
aumentate
.
511
Pena
per
i
capi
,
promotori
e
organizzatori
Le
pene
stabilite
per
i
delitti
preveduti
dagli
artt
.
502
e
seguenti
sono
raddoppiate
per
i
capi
,
promotori
od
organizzatori
;
e
,
se
sia
stabilita
dalla
legge
la
sola
pena
pecuniaria
,
è
aggiunta
la
reclusione
da
sei
mesi
a
due
anni
.
512
Pena
accessoria
La
condanna
per
alcuno
dei
delitti
preveduti
dagli
artt
.
502
e
seguenti
importa
l
interdizione
da
ogni
ufficio
sindacale
per
la
durata
di
anni
cinque
.
CAPO
II
DEI
DELITTI
CONTRO
L
INDUSTRIA
E
IL
COMMERCIO
513
Turbata
libertà
dell
industria
o
del
commercio
Chiunque
adopera
violenza
sulle
cose
ovvero
mezzi
fraudolenti
per
impedire
o
turbare
l
esercizio
di
un
industria
o
di
un
commercio
è
punito
,
a
querela
della
persona
offesa
,
se
il
fatto
non
costituisce
un
più
grave
reato
,
con
la
reclusione
fino
a
due
anni
e
con
la
multa
.
513-bis
Illecita
concorrenza
con
minaccia
o
violenza
Chiunque
nell
esercizio
di
un
attività
commerciale
,
industriale
o
comunque
produttiva
,
compie
atti
di
concorrenza
con
violenza
o
minaccia
è
punito
con
la
reclusione
da
due
a
sei
anni
.
La
pena
è
aumentata
se
gli
atti
di
concorrenza
riguardano
un
attività
finanziata
in
tutto
o
in
parte
ed
in
qualsiasi
modo
dallo
Stato
o
da
altri
enti
pubblici
.
514
Frodi
contro
le
industrie
nazionali
Chiunque
,
ponendo
in
vendita
o
mettendo
altrimenti
in
circolazione
,
sui
mercati
nazionali
o
esteri
,
prodotti
industriali
,
con
nomi
,
marchi
o
segni
distintivi
contraffatti
o
alterati
,
cagiona
un
nocumento
all
industria
nazionale
è
punito
con
la
reclusione
da
uno
a
cinque
anni
e
con
la
multa
.
Se
per
i
marchi
o
segni
distintivi
sono
state
osservate
le
norme
delle
leggi
interne
o
delle
convenzioni
internazionali
sulla
tutela
della
proprietà
industriale
,
la
pena
è
aumentata
(
64
)
e
non
si
applicano
le
disposizioni
degli
artt
.
473
e
474
.
515
Frode
nell
esercizio
del
commercio
Chiunque
,
nell
esercizio
di
una
attività
commerciale
,
ovvero
un
uno
spaccio
aperto
al
pubblico
,
consegna
all
acquirente
una
cosa
mobile
per
un
altra
,
ovvero
una
cosa
mobile
,
per
origine
,
provenienza
,
qualità
o
quantità
,
diversa
da
quella
dichiarata
o
pattuita
,
è
punito
,
qualora
il
fatto
non
costituisca
un
più
grave
delitto
,
con
la
reclusione
fino
a
due
anni
o
con
la
multa
.
Se
si
tratta
di
oggetti
preziosi
,
la
pena
è
della
reclusione
fino
a
tre
anni
o
della
multa
.
516
Vendita
di
sostanze
alimentari
non
genuine
come
genuine
Chiunque
pone
in
vendita
o
mette
altrimenti
un
commercio
come
genuine
sostanze
alimentari
non
genuine
è
punito
con
la
reclusione
fino
a
sei
mesi
o
con
la
multa
.
517
Vendita
di
prodotti
industriali
con
segni
mendaci
Chiunque
pone
in
vendita
o
mette
altrimenti
in
circolazione
opere
dell
ingegno
o
prodotti
industriali
,
con
nomi
,
marchi
o
segni
distintivi
nazionali
o
esteri
,
atti
a
indurre
in
inganno
il
compratore
sull
origine
,
provenienza
o
qualità
dell
opera
o
del
prodotto
,
è
punito
,
se
il
fatto
non
è
preveduto
come
reato
da
altra
disposizione
di
legge
,
con
la
reclusione
fino
a
un
anno
o
con
la
multa
.
che
consente
lo
svolgimento
dell
attività
commerciale
nello
stabilimento
o
nell
esercizio
stesso
.
CAPO
III
DISPOSIZIONE
COMUNE
AI
CAPI
PRECEDENTI
518
Pubblicazione
della
sentenza
La
condanna
per
alcuno
dei
delitti
preveduti
dagli
artt
.
501
,
514
,
515
,
516
e
517
importa
la
pubblicazione
della
sentenza
.
TITOLO
IX
DEI
DELITTI
CONTRO
LA
MORALITÀ
PUBBLICA
E
IL
BUON
COSTUME
Capo
I
:
DEI
DELITTI
CONTRO
LA
LIBERTÀ
SESSUALE
519
Della
violenza
carnale
Chiunque
,
con
violenza
o
minaccia
,
costringe
taluno
a
congiunzione
carnale
è
punito
con
la
reclusione
da
tre
a
dieci
anni
.
Alla
stessa
pena
soggiace
chi
si
congiunge
carnalmente
con
persona
la
quale
al
momento
del
fatto
:
1
)
non
ha
compiuto
gli
anni
quattordici
;
2
)
non
ha
compiuto
gli
anni
sedici
,
quando
il
colpevole
ne
è
l
'
ascendente
o
il
tutore
,
ovvero
è
un
'
altra
persona
a
cui
il
minore
è
affidato
per
ragioni
di
cura
,
di
educazione
,
d
'
istruzione
,
di
vigilanza
o
di
custodia
;
3
)
è
malata
di
mente
,
ovvero
non
è
in
grado
di
resistergli
a
cagione
delle
proprie
condizioni
d
'
inferiorità
psichica
o
fisica
,
anche
se
questa
è
indipendente
dal
fatto
del
colpevole
;
4
)
è
stata
tratta
in
inganno
,
per
essersi
il
colpevole
sostituito
ad
altra
persona
.
520
Congiunzione
carnale
commessa
con
abuso
della
qualità
di
pubblico
ufficiale
Il
pubblico
ufficiale
,
che
,
fuori
dei
casi
preveduti
nell
'
articolo
precedente
,
si
congiunge
carnalmente
con
una
persona
arrestata
o
detenuta
,
di
cui
ha
la
custodia
per
ragione
del
suo
ufficio
,
ovvero
con
persona
che
è
a
lui
affidata
in
esecuzione
di
un
provvedimento
dell
'
Autorità
competente
,
è
punito
con
la
reclusione
da
uno
a
cinque
anni
.
La
stessa
pena
si
applica
se
il
fatto
è
commesso
da
un
altro
pubblico
ufficiale
,
rivestito
,
per
ragione
del
suo
ufficio
,
di
qualsiasi
autorità
sopra
taluna
delle
persone
suddette
.
521
Atti
di
libidine
violenti
Chiunque
,
usando
dei
mezzi
o
valendosi
delle
condizioni
indicate
nei
due
articoli
precedenti
,
commette
su
taluno
atti
di
libidine
diversi
dalla
congiunzione
carnale
soggiace
alle
pene
stabilite
nei
detti
articoli
,
ridotte
di
un
terzo
.
Alle
stesse
pene
soggiace
chi
,
usando
dei
mezzi
o
valendosi
delle
condizioni
indicate
nei
due
articoli
precedenti
,
costringe
o
induce
taluno
a
commettere
gli
atti
di
libidine
su
se
stesso
,
sulla
persona
del
colpevole
o
su
altri
.
522
Ratto
a
fine
di
matrimonio
Chiunque
,
con
violenza
,
minaccia
o
inganno
,
sottrae
o
ritiene
,
per
fine
di
matrimonio
,
una
donna
non
coniugata
,
è
punito
con
la
reclusione
da
uno
a
tre
anni
.
Se
il
fatto
è
commesso
in
danno
di
una
persona
dell
'
uno
o
dell
'
altro
sesso
,
non
coniugata
,
maggiore
degli
anni
quattordici
e
minore
degli
anni
diciotto
,
la
pena
è
della
reclusione
da
due
a
cinque
anni
.
523Ratto
a
fine
di
libidine
Chiunque
,
con
violenza
,
minaccia
o
inganno
,
sottrae
o
ritiene
,
per
fine
di
libidine
,
un
minore
,
ovvero
una
donna
maggiore
di
età
,
è
punito
con
la
reclusione
da
tre
a
cinque
anni
.
La
pena
è
aumentata
se
il
fatto
è
commesso
a
danno
di
persona
che
non
ha
ancora
compiuto
gli
anni
diciotto
ovvero
di
una
donna
coniugata
.
524
Ratto
di
persona
minore
degli
anni
quattordici
o
inferma
,
a
fine
di
libidine
o
di
matrimonio
Le
pene
stabilite
nei
capoversi
dei
due
articoli
precedenti
si
applicano
anche
a
chi
commette
il
fatto
ivi
preveduto
,
senza
violenza
,
minaccia
o
inganno
,
in
danno
di
persona
minore
degli
anni
quattordici
o
malata
di
mente
,
o
che
non
sia
,
comunque
,
in
grado
di
resistergli
,
a
cagione
delle
proprie
condizioni
d
'
infermità
psichica
o
fisica
,
anche
se
questa
è
indipendente
dal
fatto
del
colpevole
.
525
Circostanze
attenuanti
Le
pene
stabilite
nei
tre
articoli
precedenti
sono
diminuite
se
il
colpevole
,
prima
della
condanna
,
senza
avere
commesso
alcun
atto
di
libidine
in
danno
della
persona
rapita
,
la
restituisce
spontaneamente
in
libertà
,
riconducendola
alla
casa
donde
la
tolse
o
a
quella
della
famiglia
di
lei
,
o
collocandola
in
un
altro
luogo
sicuro
,
a
disposizione
della
famiglia
stessa
.
526
Seduzione
con
promessa
di
matrimonio
commessa
da
persona
coniugata
Chiunque
,
con
promessa
di
matrimonio
,
seduce
una
donna
minore
di
età
,
inducendola
in
errore
sul
proprio
stato
di
persona
coniugata
,
è
punito
con
la
reclusione
da
tre
mesi
a
due
anni
.
Vi
è
seduzione
quando
vi
è
stata
congiunzione
carnale
.
CAPO
II
DELLE
OFFESE
AL
PUDORE
E
ALL
ONORE
SESSUALE
527
Atti
osceni
Chiunque
,
in
luogo
pubblico
o
aperto
o
esposto
al
pubblico
,
compie
atti
osceni
è
punito
con
la
reclusione
da
tre
mesi
a
tre
anni
.
Se
il
fatto
avviene
per
colpa
,
la
pena
è
della
multa
.
528
Pubblicazioni
e
spettacoli
osceni
Chiunque
,
allo
scopo
di
farne
commercio
o
distribuzione
ovvero
di
esporli
pubblicamente
,
fabbrica
,
introduce
nel
territorio
dello
Stato
,
acquista
,
detiene
,
esporta
,
ovvero
mette
in
circolazione
scritti
,
disegni
immagini
od
altri
oggetti
osceni
di
qualsiasi
specie
,
è
punito
con
la
reclusione
da
tre
mesi
a
tre
anni
e
con
la
multa
.
Alla
stessa
pena
soggiace
chi
fa
commercio
,
anche
se
clandestino
,
degli
oggetti
indicati
nella
disposizione
precedente
ovvero
li
distribuisce
o
espone
pubblicamente
.
Tale
pena
si
applica
inoltre
a
chi
:
1
)
adopera
qualsiasi
mezzo
di
pubblicità
atto
a
favorire
la
circolazione
o
il
commercio
degli
oggetti
indicati
nella
prima
parte
di
questo
articolo
;
2
)
dà
pubblici
spettacoli
teatrali
o
cinematografici
,
ovvero
audizioni
o
recitazioni
pubbliche
,
che
abbiano
carattere
di
oscenità
.
Nel
caso
preveduto
dal
n
.
2
)
,
la
pena
è
aumentata
se
il
fatto
è
commesso
nonostante
il
divieto
dell
Autorità
.
529
Atti
e
oggetti
osceni
:
nozione
Agli
effetti
della
legge
penale
,
si
considerano
osceni
gli
atti
e
gli
oggetti
,
che
,
secondo
il
comune
sentimento
,
offendono
il
pudore
.
Non
si
considera
oscena
l
opera
d
arte
o
l
opera
di
scienza
,
salvo
che
,
per
motivo
diverso
da
quello
di
studio
,
sia
offerta
in
vendita
,
venduta
o
comunque
procurata
a
persona
minore
degli
anni
diciotto
.
530
Corruzione
di
minorenni
Chiunque
,
fuori
dei
casi
preveduti
dagli
articoli
519
,
520
e
521
,
commette
atti
di
libidine
su
persona
o
in
presenza
di
persona
minore
degli
anni
sedici
,
è
punito
con
la
reclusione
da
sei
mesi
a
tre
anni
.
Alla
stessa
pena
soggiace
chi
induce
persona
minore
degli
anni
sedici
a
commettere
atti
di
libidine
su
se
stesso
,
sulla
persona
del
colpevole
,
o
su
altri
.
La
punibilità
è
esclusa
se
il
minore
è
persona
già
moralmente
corrotta
.
537
Tratta
di
donne
e
di
minori
commessa
all
estero
I
delitti
preveduti
dai
due
articoli
precedenti
sono
punibili
anche
se
commessi
da
un
cittadino
in
territorio
estero
.
538
Misure
di
sicurezza
Alla
condanna
per
il
delitto
preveduto
dall
art
.
531
può
essere
aggiunta
una
misura
di
sicurezza
detentiva
.
La
misura
di
sicurezza
detentiva
è
sempre
aggiunta
nei
casi
preveduti
dagli
artt
.
532
,
533
,
534
,
535
e
536
.
CAPO
III
DISPOSIZIONI
COMUNI
AI
CAPI
PRECEDENTI
540
Rapporto
di
parentela
Agli
effetti
della
legge
penale
,
quando
il
rapporto
di
parentela
è
considerato
come
elemento
costitutivo
o
come
circostanza
aggravante
o
attenuante
o
come
causa
di
non
punibilità
la
filiazione
illegittima
è
equiparata
alla
filiazione
legittima
.
Il
rapporto
di
filiazione
illegittima
è
stabilito
osservando
i
limiti
di
prova
indicati
dalla
legge
civile
,
anche
se
per
effetti
diversi
dall
accertamento
dello
stato
delle
persone
.
)
TITOLO
X
DEI
DELITTI
CONTRO
LA
INTEGRITÀ
E
LA
SANITA
DELLA
STIRPE
TITOLO
XI
DEI
DELITTI
CONTRO
LA
FAMIGLIA
CAPO
I
DEI
DELITTI
CONTRO
IL
MATRIMONIO
556
Bigamia
Chiunque
,
essendo
legato
da
matrimonio
avente
effetti
civili
,
ne
contrae
un
altro
,
pur
avente
effetti
civili
,
è
punito
con
la
reclusione
da
uno
a
cinque
anni
.
Alla
stessa
pena
soggiace
chi
,
non
essendo
coniugato
,
contrae
matrimonio
con
persona
legata
da
matrimonio
avente
effetti
civili
.
La
pena
è
aumentata
(
64
)
se
il
colpevole
ha
indotto
in
errore
la
persona
,
con
la
quale
ha
contratto
matrimonio
,
sulla
libertà
dello
stato
proprio
o
di
lei
.
Se
il
matrimonio
,
contratto
precedentemente
dal
bigamo
,
è
dichiarato
nullo
,
ovvero
è
annullato
il
secondo
matrimonio
per
causa
diversa
dalla
bigamia
,
il
reato
è
estinto
,
anche
rispetto
a
coloro
che
sono
concorsi
nel
reato
,
e
,
se
vi
è
stata
condanna
,
ne
cessano
l
esecuzione
e
gli
effetti
penali
.
557
Prescrizione
del
reato
Il
termine
della
prescrizione
per
il
delitto
preveduto
dall
articolo
precedente
decorre
dal
giorno
in
cui
è
sciolto
uno
dei
due
matrimoni
o
è
dichiarato
nullo
il
secondo
per
bigamia
.
558
Induzione
al
matrimonio
mediante
inganno
Chiunque
,
nel
contrarre
matrimonio
avente
effetti
civili
,
con
mezzi
fraudolenti
occulta
all
altro
coniuge
l
esistenza
di
un
impedimento
che
non
sia
quello
derivante
da
un
precedente
matrimonio
è
punito
,
se
il
matrimonio
è
annullato
a
causa
dell
impedimento
occultato
,
con
la
reclusione
fino
a
un
anno
ovvero
con
la
multa
.
CAPO
II
DEI
DELITTI
CONTRO
LA
MORALE
FAMILIARE
564
Incesto
Chiunque
,
in
modo
che
ne
derivi
pubblico
scandalo
,
commette
incesto
con
un
discendente
o
un
ascendente
,
o
con
un
affine
in
linea
retta
,
ovvero
con
una
sorella
o
un
fratello
,
è
punito
con
la
reclusione
da
uno
a
cinque
anni
.
La
pena
è
della
reclusione
da
due
a
otto
anni
nel
caso
di
relazione
incestuosa
.
Nei
casi
preveduti
dalle
disposizioni
precedenti
,
se
l
incesto
è
commesso
da
persona
maggiore
di
età
con
persona
minore
degli
anni
diciotto
,
la
pena
è
aumentata
per
la
persona
maggiorenne
.
La
condanna
pronunciata
contro
il
genitore
importa
la
perdita
della
potestà
dei
genitori
(
o
della
tutela
legale
)
.
565
Attentati
alla
morale
familiare
commessi
col
mezzo
della
stampa
periodica
Chiunque
nella
cronaca
dei
giornali
o
di
altri
scritti
periodici
,
nei
disegni
che
ad
essa
si
riferiscono
,
ovvero
nelle
inserzioni
fatte
a
scopo
di
pubblicità
sugli
stessi
giornali
o
scritti
,
espone
o
mette
in
rilievo
circostanze
tali
da
offendere
la
morale
familiare
,
è
punito
con
la
multa
.
CAPO
III
DEI
DELITTI
CONTRO
LO
STATO
DI
FAMIGLIA
566
Supposizione
o
soppressione
di
stato
Chiunque
fa
figurare
nei
registri
dello
stato
civile
una
nascita
inesistente
è
punito
con
la
reclusione
da
tre
a
dieci
anni
.
Alla
stessa
pena
soggiace
chi
,
mediante
l
occultamento
di
un
neonato
,
ne
sopprime
lo
stato
civile
.
567
Alterazione
di
stato
Chiunque
,
mediante
la
sostituzione
di
un
neonato
,
ne
altera
lo
stato
civile
è
punito
con
la
reclusione
da
tre
a
dieci
anni
.
Si
applica
la
reclusione
da
cinque
a
quindici
anni
a
chiunque
,
nella
formazione
di
un
atto
di
nascita
,
altera
lo
stato
civile
di
un
neonato
,
mediante
false
certificazioni
,
false
attestazioni
o
altre
falsità
.
568
Occultamento
di
stato
di
un
fanciullo
legittimo
o
naturale
riconosciuto
Chiunque
depone
o
presenta
un
fanciullo
,
già
iscritto
nei
registri
dello
stato
civile
come
figlio
legittimo
o
naturale
riconosciuto
,
in
un
ospizio
di
trovatelli
o
in
un
altro
luogo
di
beneficenza
,
occultandone
lo
stato
,
è
punito
con
la
reclusione
da
uno
a
cinque
anni
.
569
Pena
accessoria
La
condanna
pronunciata
contro
il
genitore
per
alcuno
dei
delitti
preveduti
da
questo
capo
importa
la
perdita
della
potestà
dei
genitori
(
o
della
tutela
legale
)
.
CAPO
IV
DEI
DELITTI
CONTRO
L
ASSISTENZA
FAMILIARE
570
Violazione
degli
obblighi
di
assistenza
familiare
Chiunque
,
abbandonando
il
domicilio
domestico
,
o
comunque
serbando
una
condotta
contraria
all
ordine
o
alla
morale
delle
famiglie
,
si
sottrae
agli
obblighi
di
assistenza
inerenti
alla
potestà
dei
genitori
(
alla
tutela
legale
)
,
o
alla
qualità
di
coniuge
,
è
punito
con
la
reclusione
fino
a
un
anno
o
con
la
multa
.
Le
dette
pene
si
applicano
congiuntamente
a
chi
:
1
)
malversa
o
dilapida
i
beni
del
figlio
minore
(
o
del
pupillo
)
o
del
coniuge
;
2
)
fa
mancare
i
mezzi
di
sussistenza
ai
discendenti
di
età
minore
,
ovvero
inabili
al
lavoro
,
agli
ascendenti
o
al
coniuge
,
il
quale
non
sia
legalmente
separato
per
sua
colpa
.
Il
delitto
è
punibile
a
querela
della
persona
offesa
salvo
nei
casi
previsti
dal
n
.
1
)
e
,
quando
il
reato
è
commesso
nei
confronti
dei
minori
,
dal
n
.
2
)
del
precedente
comma
.
Le
disposizioni
di
questo
articolo
non
si
applicano
se
il
fatto
è
preveduto
come
più
grave
reato
da
un
altra
disposizione
di
legge
.
571
Abuso
dei
mezzi
di
correzione
o
di
disciplina
Chiunque
abusa
dei
mezzi
di
correzione
o
di
disciplina
in
danno
di
una
persona
sottoposta
alla
sua
autorità
,
o
a
lui
affidata
per
ragione
di
educazione
,
istruzione
,
cura
,
vigilanza
o
custodia
,
ovvero
per
l
esercizio
di
una
professione
o
di
un
arte
,
è
punito
,
se
dal
fatto
deriva
il
pericolo
di
una
malattia
nel
corpo
o
nella
mente
,
con
la
reclusione
fino
a
sei
mesi
.
Se
dal
fatto
deriva
una
lesione
personale
si
applicano
le
pene
stabilite
negli
artt
.
582
e
583
,
ridotte
a
un
terzo
;
se
ne
deriva
la
morte
,
si
applica
la
reclusione
da
due
a
otto
anni
.
572
Maltrattamenti
in
famiglia
o
verso
fanciulli
Chiunque
,
fuori
dei
casi
indicati
nell
articolo
precedente
,
maltratta
una
persona
della
famiglia
,
o
un
minore
degli
anni
quattordici
,
o
una
persona
sottoposta
alla
sua
autorità
,
o
a
lui
affidata
per
ragione
di
educazione
,
istruzione
,
cura
,
vigilanza
o
custodia
,
o
per
l
esercizio
di
una
professione
o
di
un
arte
,
è
punito
con
la
reclusione
da
uno
a
cinque
anni
.
Se
dal
fatto
deriva
una
lesione
personale
grave
,
si
applica
la
reclusione
da
quattro
a
otto
anni
;
se
ne
deriva
una
lesione
gravissima
,
la
reclusione
da
sette
a
quindici
anni
;
se
ne
deriva
la
morte
la
reclusione
da
dodici
a
venti
anni
.
573
Sottrazione
consensuale
di
minorenni
Chiunque
sottrae
un
minore
,
che
abbia
compiuto
gli
anni
quattordici
,
col
consenso
di
esso
,
al
genitore
esercente
la
potestà
dei
genitori
,
o
al
tutore
,
ovvero
lo
ritiene
contro
la
volontà
del
medesimo
genitore
o
tutore
,
è
punito
,
a
querela
di
questo
,
con
la
reclusione
fino
a
due
anni
.
La
pena
è
diminuita
,
se
il
fatto
è
commesso
per
fine
di
matrimonio
;
è
aumentata
(
64
)
,
se
è
commesso
per
fine
di
libidine
.
574
Sottrazione
di
persone
incapaci
Chiunque
sottrae
un
minore
degli
anni
quattordici
,
o
un
infermo
di
mente
,
al
genitore
esercente
la
potestà
dei
genitori
,
al
tutore
,
o
al
curatore
,
o
a
chi
ne
abbia
la
vigilanza
o
la
custodia
,
ovvero
lo
ritiene
contro
la
volontà
dei
medesimi
,
è
punito
,
a
querela
del
genitore
esercente
la
potestà
dei
genitori
,
del
tutore
o
del
curatore
,
con
la
reclusione
da
uno
a
tre
anni
.
Alla
stessa
pena
soggiace
,
a
querela
delle
stesse
persone
,
chi
sottrae
o
ritiene
un
minore
che
abbia
compiuto
gli
anni
quattordici
,
senza
il
consenso
di
esso
,
per
fine
diverso
da
quello
di
libidine
o
di
matrimonio
.
TITOLO
XII
DEI
DELITTI
CONTRO
LA
PERSONA
CAPO
I
DEI
DELITTI
CONTRO
LA
VITA
E
L
INCOLUMITÀ
INDIVIDUALE
575
Omicidio
Chiunque
cagiona
la
morte
di
un
uomo
è
punito
con
la
reclusione
non
inferiore
ad
anni
ventuno
.
576
Circostanze
aggravanti
.
Ergastolo
Si
applica
l
ergastolo
se
il
fatto
preveduto
dall
articolo
precedente
è
commesso
:
1
)
col
concorso
di
taluna
delle
circostanze
indicate
nel
n
.
2
)
dell
art
.
61;
2
)
contro
l
ascendente
o
il
discendente
,
quando
concorre
taluna
delle
circostanze
indicate
nei
nn
.
1
)
e
4
)
dell
art
.
61
o
quando
è
adoperato
un
mezzo
venefico
o
un
altro
mezzo
insidioso
ovvero
quando
vi
è
premeditazione
;
3
)
dal
latitante
,
per
sottrarsi
all
arresto
,
alla
cattura
o
alla
carcerazione
ovvero
per
procurarsi
i
mezzi
di
sussistenza
durante
la
latitanza
;
4
)
dall
associato
per
delinquere
,
per
sottrarsi
all
arresto
,
alla
cattura
o
alla
carcerazione
;
5
)
nell
atto
di
commettere
taluno
dei
delitti
preveduti
dagli
artt
.
519
,
520
e
521
.
È
latitante
,
agli
effetti
della
legge
penale
,
chi
si
trovi
nelle
condizioni
indicate
nel
n
.
6
dell
art
.
61
.
577
Altre
circostanze
aggravanti
.
Ergastolo
Si
applica
la
pena
dell
ergastolo
se
il
fatto
preveduto
dall
art
.
575
è
commesso
:
1
)
contro
l
ascendente
o
il
discendente
;
2
)
col
mezzo
di
sostanze
venefiche
,
ovvero
con
un
altro
mezzo
insidioso
;
3
)
con
premeditazione
;
4
)
col
concorso
di
taluna
delle
circostanze
indicate
nei
nn
.
1
)
e
4
)
dell
art
.
61
.
La
pena
è
della
reclusione
da
ventiquattro
a
trenta
anni
,
se
il
fatto
è
commesso
contro
il
coniuge
,
il
fratello
o
la
sorella
il
padre
o
la
madre
adottivi
,
o
il
figlio
adottivo
,
o
contro
un
affine
in
linea
retta
.
578
Infanticidio
in
condizioni
di
abbandono
materiale
e
morale
La
madre
che
cagiona
la
morte
del
proprio
neonato
immediatamente
dopo
il
parto
,
o
del
feto
durante
il
parto
,
quando
il
fatto
è
determinato
da
condizioni
di
abbandono
materiale
e
morale
connesse
al
parto
,
è
punita
con
la
reclusione
da
quattro
a
dodici
anni
.
A
coloro
che
concorrono
nel
fatto
di
cui
al
primo
comma
si
applica
la
reclusione
non
inferiore
ad
anni
ventuno
.
Tuttavia
,
se
essi
hanno
agito
al
solo
scopo
di
favorire
la
madre
,
la
pena
può
essere
diminuita
da
un
terzo
a
due
terzi
.
Non
si
applicano
le
aggravanti
stabilite
dall
art
.
61
.
579
Omicidio
del
consenziente
Chiunque
cagiona
la
morte
di
un
uomo
,
col
consenso
di
lui
,
è
punito
con
la
reclusione
da
sei
a
quindici
anni
.
Non
si
applicano
le
aggravanti
indicate
nell
art
.
61
.
Si
applicano
le
disposizioni
relative
all
omicidio
se
il
fatto
è
commesso
:
1
)
contro
una
persona
minore
degli
anni
diciotto
;
2
)
contro
una
persona
inferma
di
mente
,
o
che
si
trova
in
condizioni
di
deficienza
psichica
,
per
un
altra
infermità
o
per
l
abuso
di
sostanze
alcooliche
o
stupefacenti
;
3
)
contro
una
persona
il
cui
consenso
sia
stato
dal
colpevole
estorto
con
violenza
minaccia
o
suggestione
(
613
n.2
)
,
ovvero
carpito
con
inganno
.
580
Istigazione
o
aiuto
al
suicidio
Chiunque
determina
altri
al
suicidio
o
rafforza
l
altrui
proposito
di
suicidio
,
ovvero
ne
agevola
in
qualsiasi
modo
l
esecuzione
,
è
punito
,
se
il
suicidio
avviene
,
con
la
reclusione
da
cinque
a
dodici
anni
.
Se
il
suicidio
non
avviene
,
è
punito
con
la
reclusione
da
uno
a
cinque
anni
,
sempre
che
dal
tentativo
di
suicidio
derivi
una
lesione
personale
grave
o
gravissima
.
Le
pene
sono
aumentate
se
la
persona
istigata
o
eccitata
o
aiutata
si
trova
in
una
delle
condizioni
indicate
nei
numeri
1
e
2
dell
articolo
precedente
.
Nondimeno
,
se
la
persona
suddetta
è
minore
degli
anni
quattordici
o
comunque
è
priva
della
capacità
d
intendere
o
di
volere
,
si
applicano
le
disposizioni
relative
all
omicidio
.
581
Percosse
Chiunque
percuote
taluno
,
se
dal
fatto
non
deriva
una
malattia
nel
corpo
o
nella
mente
(
582
)
,
è
punito
,
a
querela
della
persona
offesa
,
con
la
reclusione
fino
a
sei
mesi
o
con
la
multa
.
Tale
disposizione
non
si
applica
quando
la
legge
considera
la
violenza
come
elemento
costitutivo
o
come
circostanza
aggravante
di
un
altro
reato
.
582
Lesione
personale
Chiunque
cagiona
ad
alcuno
una
lesione
personale
,
dalla
quale
deriva
una
malattia
nel
corpo
o
nella
mente
,
è
punito
con
la
reclusione
da
tre
mesi
a
tre
anni
.
Se
la
malattia
ha
una
durata
non
superiore
ai
venti
giorni
e
non
concorre
alcuna
delle
circostanze
aggravanti
previste
negli
artt
.
583
e
585
,
ad
eccezione
di
quelle
indicate
nel
n
.
1
)
e
nell
ultima
parte
dell
art
.
577
,
il
delitto
è
punibile
a
querela
della
persona
offesa
.
583
Circostanze
aggravanti
La
lesione
personale
è
grave
,
e
si
applica
la
reclusione
da
tre
a
sette
anni
:
1
)
se
dal
fatto
deriva
una
malattia
che
metta
in
pericolo
la
vita
della
persona
offesa
,
ovvero
una
malattia
o
un
incapacità
di
attendere
alle
ordinarie
occupazioni
per
un
tempo
superiore
ai
quaranta
giorni
;
2
)
se
il
fatto
produce
l
indebolimento
permanente
di
un
senso
o
di
un
organo
;
La
lesione
personale
è
gravissima
,
e
si
applica
la
reclusione
da
sei
a
dodici
anni
,
se
dal
fatto
deriva
:
1
)
una
malattia
certamente
o
probabilmente
insanabile
;
2
)
la
perdita
di
un
senso
;
3
)
la
perdita
di
un
arto
,
o
una
mutilazione
che
renda
l
arto
inservibile
,
ovvero
la
perdita
dell
uso
di
un
organo
o
della
capacità
di
procreare
,
ovvero
una
permanente
e
grave
difficoltà
della
favella
;
4
)
la
deformazione
,
ovvero
lo
sfregio
permanente
del
viso
.
584
Omicidio
preterintenzionale
Chiunque
,
con
atti
diretti
a
commettere
uno
dei
delitti
preveduti
dagli
artt
.
581
e
582
cagiona
la
morte
di
un
uomo
,
è
punito
con
la
reclusione
da
dieci
a
diciotto
anni
.
585
Circostanze
aggravanti
Nei
casi
preveduti
dagli
artt
.
582
,
583
e
584
,
la
pena
è
aumentata
da
un
terzo
alla
metà
,
se
concorre
alcuna
delle
circostanze
aggravanti
prevedute
dall
art
.
576;
ed
è
aumentata
fino
a
un
terzo
,
se
concorre
alcuna
delle
circostanze
aggravanti
prevedute
dall
art
.
577
,
ovvero
se
il
fatto
è
commesso
con
armi
o
con
sostanze
corrosive
.
Agli
effetti
della
legge
penale
,
per
armi
s
intendono
:
1
)
quelle
da
sparo
e
tutte
le
altre
la
cui
destinazione
naturale
è
l
offesa
alla
persona
;
2
)
tutti
gli
strumenti
atti
ad
offendere
,
dei
quali
è
dalla
legge
vietato
il
porto
in
modo
assoluto
,
ovvero
senza
giustificato
motivo
.
Sono
assimilate
alle
armi
le
materie
esplodenti
e
i
gas
asfissianti
o
accecanti
.
586
Morte
o
lesioni
come
conseguenza
di
altro
delitto
Quando
da
un
fatto
preveduto
come
delitto
doloso
deriva
,
quale
conseguenza
non
voluta
dal
colpevole
,
la
morte
o
la
lesione
di
una
persona
,
si
applicano
le
disposizioni
dell
art
.
83
,
ma
le
pene
stabilite
negli
artt
.
589
e
590
sono
aumentate
.
587
Omicidio
e
lesione
personale
a
causa
di
onore
588
Rissa
Chiunque
partecipa
a
una
rissa
è
punito
con
la
multa
.
Se
nella
rissa
taluno
rimane
ucciso
,
o
riporta
lesione
personale
,
la
pena
,
per
il
solo
fatto
della
partecipazione
alla
rissa
,
è
della
reclusione
da
tre
mesi
a
cinque
anni
.
La
stessa
pena
si
applica
se
la
uccisione
,
o
la
lesione
personale
,
avviene
immediatamente
dopo
la
rissa
e
in
conseguenza
di
essa
.
589
Omicidio
colposo
Chiunque
cagiona
per
colpa
la
morte
di
una
persona
è
punito
con
la
reclusione
da
sei
mesi
a
cinque
anni
.
Se
il
fatto
è
commesso
con
violazione
delle
norme
sulla
disciplina
della
circolazione
stradale
o
di
quelle
per
la
prevenzione
degli
infortuni
sul
lavoro
la
pena
è
della
reclusione
da
uno
a
cinque
anni
.
Nel
caso
di
morte
di
più
persone
,
ovvero
di
morte
di
una
o
più
persone
e
di
lesioni
di
una
o
più
persone
(
84
)
,
si
applica
la
pena
che
dovrebbe
infliggersi
per
la
più
grave
delle
violazioni
commesse
aumentata
fino
al
triplo
,
ma
la
pena
non
può
superare
gli
anni
dodici
.
590
Lesioni
personali
colpose
Chiunque
cagiona
ad
altri
per
colpa
una
lesione
personale
è
punito
con
la
reclusione
fino
a
tre
mesi
o
con
la
multa
.
Se
la
lesione
è
grave
(
583
n.1
)
la
pena
è
della
reclusione
da
uno
a
sei
mesi
o
della
multa
;
se
è
gravissima
(
583
n.2
)
,
della
reclusione
da
tre
mesi
a
due
anni
o
della
multa
.
Se
i
fatti
di
cui
al
precedente
capoverso
sono
commessi
con
violazione
delle
norme
sulla
disciplina
della
circolazione
stradale
o
di
quelle
per
la
prevenzione
degli
infortuni
sul
lavoro
,
la
pena
per
le
lesioni
gravi
è
della
reclusione
da
due
a
sei
mesi
o
della
multa
,
e
la
pena
per
lesioni
gravissime
è
della
reclusione
da
sei
mesi
a
due
anni
o
della
multa
.
Nel
caso
di
lesioni
di
più
persone
si
applica
la
pena
che
dovrebbe
infliggersi
per
la
più
grave
delle
violazioni
commesse
aumentata
fino
al
triplo
;
ma
la
pena
della
reclusione
non
può
superare
gli
anni
cinque
.
Il
delitto
è
punibile
a
querela
della
persona
offesa
,
salvo
nei
casi
previsti
nel
primo
e
secondo
capoverso
,
limitatamente
ai
fatti
commessi
con
violazione
delle
norme
per
la
prevenzione
degli
infortuni
sul
lavoro
o
relative
all
igiene
del
lavoro
o
che
abbiano
determinato
una
malattia
professionale
.
591
Abbandono
di
persone
minori
o
incapaci
Chiunque
abbandona
una
persona
minore
degli
anni
quattordici
,
ovvero
una
persona
incapace
,
per
malattia
di
mente
o
di
corpo
,
per
vecchiaia
,
o
per
altra
causa
,
di
provvedere
a
se
stessa
,
e
della
quale
abbia
la
custodia
o
debba
avere
cura
è
punito
con
la
reclusione
da
sei
mesi
a
cinque
anni
.
Alla
stessa
pena
soggiace
chi
abbandona
all
estero
un
cittadino
italiano
minore
degli
anni
diciotto
a
lui
affidato
nel
territorio
dello
Stato
per
ragioni
di
lavoro
.
La
pena
è
della
reclusione
da
uno
a
sei
anni
se
dal
fatto
deriva
una
lesione
personale
,
ed
è
da
tre
a
otto
anni
se
ne
deriva
la
morte
.
Le
pene
sono
aumentate
se
il
fatto
è
commesso
dal
genitore
,
dal
figlio
,
dal
tutore
o
dal
coniuge
,
ovvero
dall
adottante
o
dall
adottato
.
592
Abbandono
di
un
neonato
per
causa
di
onore
593
Omissione
di
soccorso
Chiunque
trovando
abbandonato
o
smarrito
un
fanciullo
minore
degli
anni
dieci
,
o
un
altra
persona
incapace
di
provvedere
a
se
stessa
,
per
malattia
di
mente
o
di
corpo
,
per
vecchiaia
o
per
altra
causa
,
omette
di
darne
immediato
avviso
all
Autorità
è
punito
con
la
reclusione
fino
a
tre
mesi
o
con
la
multa
.
Alla
stessa
pena
soggiace
chi
,
trovando
un
corpo
umano
che
sia
o
sembri
inanimato
,
ovvero
una
persona
ferita
o
altrimenti
in
pericolo
,
omette
di
prestare
l
assistenza
occorrente
o
di
darne
immediato
avviso
all
Autorità
.
Se
da
siffatta
condotta
del
colpevole
deriva
una
lesione
personale
,
la
pena
è
aumentata
;
se
ne
deriva
la
morte
,
la
pena
è
raddoppiata
.
CAPO
II
DEI
DELITTI
CONTRO
L
ONORE
594
Ingiuria
Chiunque
offende
l
onore
o
il
decoro
di
una
persona
presente
è
punito
con
la
reclusione
fino
a
sei
mesi
o
con
la
multa
)
.
Alla
stessa
pena
soggiace
chi
commette
il
fatto
mediante
comunicazione
telegrafica
o
telefonica
,
o
con
scritti
o
disegni
,
diretti
alla
persona
offesa
.
La
pena
è
della
reclusione
fino
a
un
anno
o
della
multa
,
se
l
offesa
consiste
nell
attribuzione
di
un
fatto
determinato
.
Le
pene
sono
aumentate
qualora
l
offesa
sia
commessa
in
presenza
di
più
persone
.
595
Diffamazione
Chiunque
,
fuori
dei
casi
indicati
nell
articolo
precedente
,
comunicando
con
più
persone
,
offende
l
altrui
reputazione
,
è
punito
con
la
reclusione
fino
a
un
anno
o
con
la
multa
.
Se
l
offesa
consiste
nell
attribuzione
di
un
fatto
determinato
,
la
pena
è
della
reclusione
fino
a
due
anni
,
ovvero
della
multa
.
Se
l
offesa
è
recata
col
mezzo
della
stampa
o
con
qualsiasi
altro
mezzo
di
pubblicità
,
ovvero
in
atto
pubblico
,
la
pena
è
della
reclusione
da
sei
mesi
a
tre
anni
o
della
multa
.
Se
l
offesa
è
recata
a
un
Corpo
politico
,
amministrativo
o
giudiziario
,
o
ad
una
sua
rappresentanza
,
o
ad
una
Autorità
costituita
in
collegio
,
le
pene
sono
aumentate
.
596
Esclusione
della
prova
liberatoria
Il
colpevole
dei
delitti
preveduti
dai
due
articoli
precedenti
non
è
ammesso
a
provare
,
a
sua
discolpa
,
la
verità
o
la
notorietà
del
fatto
attribuito
alla
persona
offesa
.
Tuttavia
,
quando
l
offesa
consiste
nell
attribuzione
di
un
fatto
determinato
,
la
persona
offesa
e
l
offensore
possono
,
d
accordo
,
prima
che
sia
pronunciata
sentenza
irrevocabile
,
deferire
ad
un
giurì
d
onore
il
giudizio
sulla
verità
del
fatto
medesimo
.
Quando
l
offesa
consiste
nell
attribuzione
di
un
fatto
determinato
,
la
prova
della
verità
del
fatto
medesimo
è
però
sempre
ammessa
nel
procedimento
penale
:
1
)
se
la
persona
offesa
è
un
pubblico
ufficiale
ed
il
fatto
ad
esso
attribuito
si
riferisce
all
esercizio
delle
sue
funzioni
;
2
)
se
per
il
fatto
attribuito
alla
persona
offesa
è
tuttora
aperto
o
si
inizia
contro
di
essa
un
procedimento
penale
;
3
)
se
il
querelante
domanda
formalmente
che
il
giudizio
si
estenda
ad
accertare
la
verità
o
la
falsità
del
fatto
ad
esso
attribuito
.
Se
la
verità
del
fatto
è
provata
o
se
per
esso
la
persona
,
a
cui
il
fatto
è
attribuito
,
è
per
esso
condannata
dopo
l
attribuzione
del
fatto
medesimo
,
l
autore
dell
imputazione
non
è
punibile
,
salvo
che
i
modi
usati
non
rendano
per
se
stessi
applicabili
le
disposizioni
dell
art
.
594
,
comma
1°
,
ovvero
dell
art
.
595
,
comma
1°
.
596-bis
Diffamazione
col
mezzo
della
stampa
Se
il
delitto
di
diffamazione
è
commesso
col
mezzo
della
stampa
le
disposizioni
dell
articolo
precedente
si
applicano
anche
al
direttore
o
vice
-
direttore
responsabile
,
all
editore
e
allo
stampatore
,
per
i
reati
preveduti
negli
artt
.
57
,
57-bis
e
58
.
597
Querela
della
persona
offesa
ed
estinzione
del
reato
I
delitti
preveduti
dagli
artt
.
594
e
595
sono
punibili
a
querela
della
persona
offesa
.
Se
la
persona
offesa
e
l
offensore
hanno
esercitato
la
facoltà
indicata
nel
capoverso
dell
articolo
precedente
,
la
querela
si
considera
tacitamente
rinunciata
o
rimessa
.
Se
la
persona
offesa
muore
prima
che
sia
decorso
il
termine
per
proporre
la
querela
,
o
se
si
tratta
di
offesa
alla
memoria
di
un
defunto
,
possono
proporre
querela
i
prossimi
congiunti
,
l
adottante
e
l
adottato
.
In
tali
casi
,
e
altresì
in
quello
in
cui
la
persona
offesa
muoia
dopo
avere
proposto
la
querela
la
facoltà
indicata
nel
capoverso
dell
articolo
precedente
,
spetta
ai
prossimi
congiunti
,
all
adottante
e
all
adottato
.
598
Offese
in
scritti
e
discorsi
pronunciati
dinanzi
alle
Autorità
giudiziarie
o
amministrative
Non
sono
punibili
le
offese
contenute
negli
scritti
presentati
o
nei
discorsi
pronunciati
dalle
parti
o
dai
loro
patrocinatori
nei
procedimenti
dinanzi
all
Autorità
giudiziaria
,
ovvero
dinanzi
a
un
Autorità
amministrativa
,
quando
le
offese
concernono
l
oggetto
della
causa
o
del
ricorso
amministrativo
.
Il
giudice
,
pronunciando
nella
causa
,
può
oltre
ai
provvedimenti
disciplinari
,
ordinare
la
soppressione
o
la
cancellazione
in
tutto
o
in
parte
,
delle
scritture
offensive
,
e
assegnare
alla
persona
offesa
una
somma
a
titolo
di
risarcimento
del
danno
non
patrimoniale
.
Qualora
si
tratti
di
scritture
per
le
quali
la
soppressione
o
cancellazione
non
possa
eseguirsi
,
è
fatta
sulle
medesime
annotazione
della
sentenza
.
599
Ritorsione
e
provocazione
Nei
casi
preveduti
dall
art
.
594
,
se
le
offese
sono
reciproche
,
il
giudice
può
dichiarare
non
punibili
uno
o
entrambi
gli
offensori
.
Non
è
punibile
chi
ha
commesso
alcuno
dei
fatti
preveduti
dagli
artt
.
594
e
595
nello
stato
d
ira
determinato
da
un
fatto
ingiusto
altrui
,
e
subito
dopo
di
esso
.
La
disposizione
della
prima
parte
di
questo
articolo
si
applica
anche
all
offensore
che
non
abbia
proposto
querela
per
le
offese
ricevute
.
CAPO
III
DEI
DELITTI
CONTRO
LA
LIBERTÀ
INDIVIDUALE
SEZIONE
I
Dei
delitti
contro
la
personalità
individuale
600
Riduzione
o
mantenimento
in
schiavitù
o
in
servitù
]
Chiunque
esercita
su
una
persona
poteri
corrispondenti
a
quelli
del
diritto
di
proprietà
ovvero
chiunque
riduce
o
mantiene
una
persona
in
uno
stato
di
soggezione
continuativa
,
costringendola
a
prestazioni
lavorative
o
sessuali
ovvero
all
'
accattonaggio
o
comunque
a
prestazioni
che
ne
comportino
lo
sfruttamento
,
è
punito
con
la
reclusione
da
otto
a
venti
anni
.
La
riduzione
o
il
mantenimento
nello
stato
di
soggezione
ha
luogo
quando
la
condotta
è
attuata
mediante
violenza
,
minaccia
,
inganno
,
abuso
di
autorità
o
approfittamento
di
una
situazione
di
inferiorità
fisica
o
psichica
o
di
una
situazione
di
necessità
,
o
mediante
la
promessa
o
la
dazione
di
somme
di
denaro
o
di
altri
vantaggi
a
chi
ha
autorità
sulla
persona
.
601
Tratta
di
persone
Chiunque
commette
tratta
di
persona
che
si
trova
nelle
condizioni
di
cui
all
'
articolo
600
ovvero
,
al
fine
di
commettere
i
delitti
di
cui
al
primo
comma
del
medesimo
articolo
,
la
induce
mediante
inganno
o
la
costringe
mediante
violenza
,
minaccia
,
abuso
di
autorità
o
approfittamento
di
una
situazione
di
inferiorità
fisica
o
psichica
o
di
una
situazione
di
necessità
,
o
mediante
promessa
o
dazione
di
somme
di
denaro
o
di
altri
vantaggi
alla
persona
che
su
di
essa
ha
autorità
,
a
fare
ingresso
o
a
soggiornare
o
a
uscire
dal
territorio
dello
Stato
o
a
trasferirsi
al
suo
interno
,
è
punito
con
la
reclusione
da
otto
a
venti
anni
.
La
pena
è
aumentata
da
un
terzo
alla
metà
se
i
delitti
di
cui
al
presente
articolo
sono
commessi
in
danno
di
minore
degli
anni
diciotto
o
sono
diretti
allo
sfruttamento
della
prostituzione
o
al
fine
di
sottoporre
la
persona
offesa
al
prelievo
di
organi
.
602
Acquisto
e
alienazione
di
schiavi
Chiunque
,
fuori
dei
casi
indicati
nell
'
articolo
601
,
acquista
o
aliena
o
cede
una
persona
che
si
trova
in
una
delle
condizioni
di
cui
all
'
articolo
600
è
punito
con
la
reclusione
da
otto
a
venti
anni
.
La
pena
è
aumentata
da
un
terzo
alla
metà
se
la
persona
offesa
è
minore
degli
anni
diciotto
ovvero
se
i
fatti
di
cui
al
primo
comma
sono
diretti
allo
sfruttamento
della
prostituzione
o
al
fine
di
sottoporre
la
persona
offesa
al
prelievo
di
organi
.
603
Plagio
Chiunque
sottopone
una
persona
al
proprio
potere
,
un
modo
da
ridurla
in
totale
stato
di
soggezione
,
è
punito
con
la
reclusione
da
cinque
a
quindici
anni
.
604
Fatto
commesso
all
estero
in
danno
di
cittadino
italiano
Le
disposizioni
di
questa
sezione
si
applicano
altresì
,
quando
il
fatto
è
commesso
all
estero
da
cittadino
italiano
ovvero
,
in
danno
di
cittadino
italiano
,
ovvero
da
cittadino
straniero
in
concorso
con
cittadino
italiano
.
In
quest
ultima
ipotesi
il
cittadino
straniero
è
punibile
quando
si
tratta
di
delitto
per
il
quale
è
prevista
la
pena
della
reclusione
non
inferiore
nel
massimo
a
cinque
anni
e
quando
vi
è
stata
richiesta
del
Ministro
di
grazia
e
giustizia
.
SEZIONE
II
Dei
delitti
contro
la
libertà
personale
605
Sequestro
di
persona
Chiunque
priva
taluno
della
libertà
personale
è
punito
con
la
reclusione
da
sei
mesi
a
otto
anni
.
La
pena
è
della
reclusione
da
uno
a
dieci
anni
,
se
il
fatto
è
commesso
:
1
)
in
danno
di
un
ascendente
,
di
un
discendente
o
del
coniuge
;
2
)
da
un
pubblico
ufficiale
,
con
abuso
dei
poteri
inerenti
alle
sue
funzioni
.
606
Arresto
illegale
Il
pubblico
ufficiale
che
procede
ad
un
arresto
,
abusando
dei
poteri
inerenti
alle
sue
funzioni
,
è
punito
con
la
reclusione
fino
a
tre
anni
.
607
Indebita
limitazione
di
libertà
personale
Il
pubblico
ufficiale
,
che
,
essendo
preposto
o
addetto
a
un
carcere
giudiziario
o
ad
uno
stabilimento
destinato
all
esecuzione
di
una
pena
o
di
una
misura
di
sicurezza
,
vi
riceve
taluno
senza
un
ordine
dell
Autorità
competente
,
o
non
obbedisce
all
ordine
di
liberazione
dato
da
questa
Autorità
,
ovvero
indebitamente
protrae
l
esecuzione
della
pena
o
della
misura
di
sicurezza
,
è
punito
con
la
reclusione
fino
a
tre
anni
.
608
Abuso
di
autorità
contro
arrestati
o
detenuti
Il
pubblico
ufficiale
,
che
sottopone
a
misure
di
rigore
non
consentite
dalla
legge
una
persona
arrestata
o
detenuta
di
cui
egli
abbia
la
custodia
,
anche
temporanea
,
o
che
sia
a
lui
affidata
in
esecuzione
di
un
provvedimento
dell
Autorità
competente
,
è
punito
con
la
reclusione
fino
a
trenta
mesi
.
La
stessa
pena
si
applica
se
il
fatto
è
commesso
da
un
altro
pubblico
ufficiale
rivestito
,
per
ragione
del
suo
ufficio
,
di
una
qualsiasi
autorità
sulla
persona
custodita
.
609
Perquisizione
e
ispezione
personali
arbitrarie
Il
pubblico
ufficiale
,
che
,
abusando
dei
poteri
inerenti
alle
sue
funzioni
,
esegue
una
perquisizione
o
un
ispezione
personale
,
è
punito
con
la
reclusione
fino
ad
un
anno
.
SEZIONE
III
Dei
delitti
contro
la
libertà
morale
610
Violenza
privata
Chiunque
,
con
violenza
o
minaccia
costringe
altri
a
fare
,
tollerare
od
omettere
qualche
cosa
è
punito
con
la
reclusione
fino
a
quattro
anni
.
La
pena
è
aumentata
se
concorrono
e
condizioni
prevedute
dall
art
.
339
.
611
Violenza
o
minaccia
per
costringere
a
commettere
un
reato
Chiunque
usa
violenza
o
minaccia
per
costringere
o
determinare
altri
a
commettere
un
fatto
costituente
reato
è
punito
con
la
reclusione
fino
a
cinque
anni
.
La
pena
è
aumentata
(
64
)
se
concorrono
le
condizioni
prevedute
dall
art
.
339
.
612
Minaccia
Chiunque
minaccia
ad
altri
un
ingiusto
danno
è
punito
,
a
querela
della
persona
offesa
,
con
la
multa
.
Se
la
minaccia
è
grave
,
o
è
fatta
in
uno
dei
modi
indicati
nell
art
.
339
,
la
pena
è
della
reclusione
fino
a
un
anno
e
si
procede
d
ufficio
.
613
Stato
di
incapacità
procurato
mediante
violenza
Chiunque
,
mediante
suggestione
ipnotica
o
in
veglia
,
o
mediante
somministrazione
di
sostanze
alcooliche
o
stupefacenti
,
o
con
qualsiasi
altro
mezzo
,
pone
una
persona
,
senza
il
consenso
di
lei
,
in
stato
d
incapacità
d
intendere
o
di
volere
,
è
punito
con
la
reclusione
fino
a
un
anno
.
Il
consenso
dato
dalle
persone
indicate
nell
ultimo
capoverso
dell
art
.
579
non
esclude
la
punibilità
.
La
pena
è
della
reclusione
fino
a
cinque
anni
:
1
)
se
il
colpevole
ha
agito
col
fine
di
far
commettere
un
reato
;
2
)
se
la
persona
resa
incapace
commette
,
in
tale
stato
,
un
fatto
preveduto
dalla
legge
come
delitto
.
SEZIONE
IV
Dei
delitti
contro
la
inviolabilità
del
domicilio
614
Violazione
di
domicilio
Chiunque
s
introduce
nell
abitazione
altrui
,
o
in
un
altro
luogo
di
privata
dimora
,
o
nelle
appartenenze
di
essi
,
contro
la
volontà
espressa
o
tacita
di
chi
ha
il
diritto
di
escluderlo
,
ovvero
vi
s
introduce
clandestinamente
e
con
inganno
,
è
punito
con
la
reclusione
fino
a
tre
anni
.
Alla
stessa
pena
soggiace
chi
si
trattiene
nei
detti
luoghi
contro
l
espressa
volontà
di
chi
ha
il
diritto
di
escluderlo
,
ovvero
vi
si
trattiene
clandestinamente
o
con
inganno
.
Il
delitto
è
punibile
a
querela
della
persona
offesa
.
La
pena
è
da
uno
a
cinque
anni
,
e
si
procede
d
ufficio
,
se
il
fatto
è
commesso
con
violenza
sulle
cose
(
392-2
)
,
o
alle
persone
,
ovvero
se
il
colpevole
è
palesemente
armato
.
615
Violazione
di
domicilio
commessa
da
un
pubblico
ufficiale
Il
pubblico
ufficiale
,
che
,
abusando
dei
poteri
inerenti
alle
sue
funzioni
,
s
introduce
o
si
trattiene
nei
luoghi
indicati
nell
articolo
precedente
,
è
punito
con
la
reclusione
da
uno
a
cinque
anni
.
Se
l
abuso
consiste
nell
introdursi
nei
detti
luoghi
senza
l
osservanza
delle
formalità
prescritte
dalla
legge
,
la
pena
è
della
reclusione
fino
a
un
anno
.
SEZIONE
V
Dei
delitti
contro
la
inviolabilità
dei
segreti
616
Violazione
,
sottrazione
e
soppressione
di
corrispondenza
Chiunque
prende
cognizione
del
contenuto
di
una
corrispondenza
chiusa
,
a
lui
non
diretta
,
ovvero
sottrae
o
distrae
,
al
fine
di
prenderne
o
di
farne
da
altri
prendere
cognizione
,
una
corrispondenza
chiusa
o
aperta
,
a
lui
non
diretta
,
ovvero
,
in
tutto
o
in
parte
,
la
distrugge
o
sopprime
,
è
punito
,
se
il
fatto
non
è
preveduto
come
reato
da
altra
disposizione
di
legge
,
con
la
reclusione
fino
a
un
anno
o
con
la
multa
.
Se
il
colpevole
,
senza
giusta
causa
,
rivela
,
in
tutto
o
in
parte
,
il
contenuto
della
corrispondenza
,
è
punito
,
se
dal
fatto
deriva
nocumento
ed
il
fatto
medesimo
non
costituisce
un
più
grave
reato
,
con
la
reclusione
fino
a
tre
anni
.
Il
delitto
è
punibile
a
querela
della
persona
offesa
.
Agli
effetti
delle
disposizioni
di
questa
sezione
,
per
"
corrispondenza
"
si
intende
quella
epistolare
,
telegrafica
,
telefonica
,
informatica
o
telematica
ovvero
effettuata
con
ogni
altra
forma
di
comunicazione
a
distanza
.
617
Cognizione
,
interruzione
o
impedimento
illeciti
di
comunicazioni
o
conversazioni
telegrafiche
o
telefoniche
Chiunque
,
fraudolentemente
,
prende
cognizione
di
una
comunicazione
o
di
una
conversazione
,
telefoniche
o
telegrafiche
,
tra
altre
persone
o
comunque
a
lui
non
dirette
,
ovvero
le
interrompe
o
le
impedisce
è
punito
con
la
reclusione
da
sei
mesi
a
quattro
anni
.
Salvo
che
il
fatto
costituisca
più
grave
reato
,
la
stessa
pena
si
applica
a
chiunque
rivela
,
mediante
qualsiasi
mezzo
di
informazione
al
pubblico
,
in
tutto
o
in
parte
,
il
contenuto
delle
comunicazioni
o
delle
conversazioni
indicate
nella
prima
parte
di
questo
articolo
.
I
delitti
sono
punibili
a
querela
della
persona
offesa
;
tuttavia
si
procede
d
ufficio
e
la
pena
è
della
reclusione
da
uno
a
cinque
anni
se
il
fatto
è
commesso
in
danno
di
un
pubblico
ufficiale
o
di
un
incaricato
di
un
pubblico
servizio
nell
esercizio
o
a
causa
delle
funzioni
o
del
servizio
,
ovvero
da
un
pubblico
ufficiale
o
da
un
incaricato
di
un
pubblico
servizio
con
abuso
dei
poteri
o
con
violazione
dei
doveri
inerenti
alla
funzione
o
servizio
,
o
da
chi
esercita
anche
abusivamente
la
professione
di
investigatore
privato
.
618
Rivelazioni
del
contenuto
di
corrispondenza
Chiunque
,
fuori
dei
casi
preveduti
dall
art
.
616
,
essendo
venuto
abusivamente
a
cognizione
del
contenuto
di
una
corrispondenza
a
lui
non
diretta
,
che
doveva
rimanere
segreta
,
senza
giusta
causa
lo
rivela
,
in
tutto
o
in
parte
,
è
punito
,
se
dal
fatto
deriva
nocumento
,
con
la
reclusione
fino
a
sei
mesi
o
con
la
multa
.
Il
delitto
è
punibile
a
querela
della
persona
offesa
.
619
Violazione
,
sottrazione
e
soppressione
di
corrispondenza
commesse
da
persona
addetta
al
servizio
delle
poste
,
dei
telegrafi
o
dei
telefoni
L
addetto
al
servizio
delle
poste
,
dei
telegrafi
o
dei
telefoni
,
il
quale
,
abusando
di
tale
qualità
,
commette
alcuno
dei
fatti
preveduti
dalla
prima
parte
dell
art
.
616
,
è
punito
con
la
reclusione
da
sei
mesi
a
tre
anni
.
Se
il
colpevole
,
senza
giusta
causa
,
rivela
,
in
tutto
o
in
parte
,
il
contenuto
della
corrispondenza
,
è
punito
,
qualora
il
fatto
non
costituisca
un
più
grave
reato
,
con
la
reclusione
da
sei
mesi
a
cinque
anni
e
con
la
multa
.
620
Rivelazione
del
contenuto
di
corrispondenza
,
commessa
da
persona
addetta
al
servizio
delle
poste
,
dei
telegrafi
o
dei
telefoni
L
addetto
al
servizio
delle
poste
,
dei
telegrafi
o
dei
telefoni
,
che
,
avendo
notizia
in
questa
sua
qualità
,
del
contenuto
di
una
corrispondenza
aperta
,
o
di
una
comunicazione
telegrafica
,
o
di
una
conversazione
telefonica
(
623-bis
)
,
lo
rivela
senza
giusta
causa
ad
altri
che
non
sia
il
destinatario
,
ovvero
a
una
persona
diversa
da
quelle
tra
le
quali
la
comunicazione
o
la
conversazione
è
interceduta
,
è
punito
con
la
reclusione
da
sei
mesi
a
tre
anni
.
621
Rivelazione
del
contenuto
di
documenti
segreti
Chiunque
,
essendo
venuto
abusivamente
a
cognizione
del
contenuto
,
che
debba
rimanere
segreto
,
di
altrui
atti
o
documenti
,
pubblici
o
privati
,
non
costituenti
corrispondenza
,
lo
rivela
,
senza
giusta
causa
,
ovvero
lo
impiega
a
proprio
o
altrui
profitto
,
è
punito
,
se
dal
fatto
deriva
nocumento
,
con
la
reclusione
fino
a
tre
anni
o
con
la
multa
.
Agli
effetti
della
disposizione
di
cui
al
primo
comma
è
considerato
documento
anche
qualunque
supporto
informatico
contenente
dati
,
informazioni
o
programmi
.
Il
delitto
è
punibile
a
querela
della
persona
offesa
.
622
Rivelazione
di
segreto
professionale
Chiunque
,
avendo
notizia
,
per
ragione
del
proprio
stato
o
ufficio
,
o
della
propria
professione
o
arte
,
di
un
segreto
,
lo
rivela
senza
giusta
causa
,
ovvero
lo
impiega
a
proprio
o
altrui
profitto
,
è
punito
se
dal
fatto
può
derivare
nocumento
,
con
la
reclusione
fino
a
un
anno
o
con
la
multa
.
La
pena
è
aggravata
se
il
fatto
è
commesso
da
amministratori
,
direttori
generali
,
sindaci
o
liquidatori
o
se
è
commesso
da
chi
svolge
la
revisione
contabile
della
società
Il
delitto
è
punibile
a
querela
della
persona
offesa
623
Rivelazione
di
segreti
scientifici
o
industriali
Chiunque
,
venuto
a
cognizione
per
ragioni
del
suo
stato
o
ufficio
,
o
della
sua
professione
o
arte
,
di
notizie
destinate
a
rimanere
segrete
,
sopra
scoperte
o
invenzioni
scientifiche
o
applicazioni
industriali
,
le
rivela
o
le
impiega
a
proprio
o
altrui
profitto
,
è
punito
con
la
reclusione
fino
a
due
anni
.
Il
delitto
è
punibile
a
querela
della
persona
offesa
.
623-bis
Altre
comunicazioni
e
conversazioni
Le
disposizioni
contenute
nella
presente
sezione
,
relative
alle
comunicazioni
e
conversazioni
telegrafiche
,
telefoniche
,
informatiche
o
telematiche
,
si
applicano
a
qualunque
altra
trasmissione
a
distanza
di
suoni
,
immagini
od
altri
dati
.
TITOLO
XIII
DEI
DELITTI
CONTRO
IL
PATRIMONIO
CAPO
I
DEI
DELITTI
CONTRO
IL
PATRIMONIO
MEDIANTE
VIOLENZA
ALLE
COSE
O
ALLE
PERSONE
624
Furto
Chiunque
s
impossessa
della
cosa
mobile
altrui
,
sottraendola
a
chi
la
detiene
,
al
fine
di
trarne
profitto
per
sé
o
per
altri
,
è
punito
con
la
reclusione
da
sei
mesi
a
tre
anni
e
con
la
multa
.
Agli
effetti
della
legge
penale
,
si
considera
cosa
mobile
anche
l
energia
elettrica
e
ogni
altra
energia
che
abbia
un
valore
economico
.
Il
delitto
è
punibile
a
querela
della
persona
offesa
,
salvo
che
ricorra
una
o
più
delle
circostanze
di
cui
agli
articoli
61
,
n.7
)
e
625
.
625
Circostanze
aggravanti
La
pena
per
il
fatto
previsto
dall
'
articolo
624
è
della
reclusione
da
uno
a
sei
anni
e
della
multa
:
1
)
Se
il
colpevole
,
per
commettere
il
fatto
,
si
introduce
o
si
trattiene
in
un
edificio
o
in
un
altro
luogo
destinato
ad
abitazione
)
;
2
)
se
il
colpevole
usa
violenza
sulle
cose
o
si
vale
di
un
qualsiasi
mezzo
fraudolento
;
3
)
se
il
colpevole
porta
in
dosso
armi
o
narcotici
,
senza
farne
uso
;
4
)
se
il
fatto
è
commesso
con
destrezza
ovvero
strappando
la
cosa
di
mano
o
di
dosso
alla
persona
;
5
)
se
il
fatto
è
commesso
da
tre
o
più
persone
,
ovvero
anche
da
una
sola
,
che
sia
travisata
o
simuli
la
qualità
di
pubblico
ufficiale
o
d
incaricato
di
un
pubblico
servizio
;
6
)
se
il
fatto
è
commesso
sul
bagaglio
dei
viaggiatori
in
ogni
specie
di
veicoli
,
nelle
stazioni
,
negli
scali
o
banchine
,
negli
alberghi
o
in
altri
esercizi
ove
si
somministrano
cibi
o
bevande
;
7
)
se
il
fatto
è
commesso
su
cose
esistenti
in
uffici
o
stabilimenti
pubblici
,
o
sottoposte
a
sequestro
o
a
pignoramento
,
o
esposte
per
necessità
o
per
consuetudine
o
per
destinazione
alla
pubblica
fede
,
o
destinate
a
pubblico
servizio
o
a
pubblica
utilità
,
difesa
o
reverenza
;
8
)
se
il
fatto
è
commesso
su
tre
o
più
capi
di
bestiame
raccolti
in
gregge
o
in
mandria
,
ovvero
su
animali
bovini
o
equini
,
anche
non
raccolti
in
mandria
.
Se
concorrono
due
o
più
delle
circostanze
prevedute
dai
numeri
precedenti
,
ovvero
se
una
di
tali
circostanze
concorre
con
altra
fra
quelle
indicate
nell
art
.
61
,
la
pena
è
della
reclusione
da
tre
a
dieci
anni
e
della
multa
.
626
Furti
punibili
a
querela
dell
offeso
Si
applica
la
reclusione
fino
a
un
anno
ovvero
la
multa
,
e
il
delitto
è
punibile
a
querela
della
persona
offesa
:
1
)
se
il
colpevole
ha
agito
al
solo
scopo
di
fare
uso
momentaneo
della
cosa
sottratta
,
e
questa
,
dopo
l
uso
momentaneo
,
è
stata
immediatamente
restituita
;
2
)
se
il
fatto
è
commesso
su
cose
di
tenue
valore
,
per
provvedere
a
un
grave
ed
urgente
bisogno
;
3
)
se
il
fatto
consiste
nello
spigolare
rastrellare
o
raspollare
nei
fondi
altrui
,
non
ancora
spogliati
interamente
del
raccolto
.
Tali
disposizioni
non
si
applicano
se
concorre
taluna
delle
circostanze
indicate
nei
nn
.
1
)
,
2
)
,
3
)
e
4
)
dell
articolo
precedente
.
627
Sottrazione
di
cose
comuni
Il
comproprietario
,
socio
o
coerede
che
,
per
procurare
a
sé
o
ad
altri
un
profitto
,
s
impossessa
della
cosa
comune
,
sottraendola
a
chi
la
detiene
,
è
punito
,
a
querela
della
persona
offesa
)
,
con
la
reclusione
fino
a
due
anni
o
con
la
multa
.
Non
è
punibile
chi
commette
il
fatto
su
cose
fungibili
,
se
il
valore
di
esse
non
eccede
la
quota
a
lui
spettante
.
628
Rapina
Chiunque
,
per
procurare
a
sé
o
ad
altri
un
ingiusto
profitto
,
mediante
violenza
alla
persona
o
minaccia
,
s
impossessa
della
cosa
mobile
altrui
,
sottraendola
a
chi
la
detiene
,
è
punito
con
la
reclusione
da
tre
a
dieci
anni
e
con
la
multa
.
Alla
stessa
pena
soggiace
chi
adopera
violenza
o
minaccia
immediatamente
dopo
la
sottrazione
,
per
assicurare
a
sé
o
ad
altri
il
possesso
della
cosa
sottratta
,
o
per
procurare
a
sé
o
ad
altri
l
impunità
.
La
pena
è
della
reclusione
da
quattro
anni
e
sei
mesi
a
venti
anni
e
della
multa
:
1
)
se
la
violenza
o
minaccia
è
commessa
con
armi
o
da
persona
travisata
,
o
da
più
persone
riunite
;
2
)
se
la
violenza
consiste
nel
porre
taluno
in
stato
di
incapacità
di
volere
o
di
agire
;
3
)
se
la
violenza
o
minaccia
è
posta
un
essere
da
persona
che
fa
parte
dell
associazione
.
629
Estorsione
Chiunque
,
mediante
violenza
o
minaccia
,
costringendo
taluno
a
fare
o
ad
omettere
qualche
cosa
,
procura
a
sé
o
ad
altri
un
ingiusto
profitto
con
altrui
danno
,
è
punito
con
la
reclusione
da
cinque
a
dieci
anni
e
con
la
multa
.
La
pena
è
della
reclusione
da
sei
a
venti
anni
e
della
multa
.
630
Sequestro
di
persona
a
scopo
di
estorsione
Chiunque
sequestra
una
persona
allo
scopo
di
conseguire
,
per
sé
o
per
altri
,
un
ingiusto
profitto
come
prezzo
della
liberazione
,
è
punito
con
la
reclusione
da
venticinque
a
trenta
anni
Se
dal
sequestro
deriva
comunque
la
morte
,
quale
conseguenza
non
voluta
dal
reo
,
della
persona
sequestrata
(
586
)
,
il
colpevole
è
punito
con
la
reclusione
di
anni
trenta
.
Se
il
colpevole
cagiona
la
morte
del
sequestrato
si
applica
la
pena
dell
ergastolo
.
Al
concorrente
che
,
dissociandosi
dagli
altri
,
si
adopera
un
modo
che
il
soggetto
passivo
riacquisti
la
libertà
,
senza
che
tale
risultato
sia
conseguenza
del
prezzo
della
liberazione
,
si
applicano
le
pene
previste
dall
art
.
605
.
Se
tuttavia
il
soggetto
passivo
muore
,
in
conseguenza
del
sequestro
,
dopo
la
liberazione
la
pena
è
della
reclusione
da
sei
a
quindici
anni
.
Nei
confronti
del
concorrente
che
,
dissociandosi
dagli
altri
,
si
adopera
,
al
di
fuori
del
caso
previsto
dal
comma
precedente
per
evitare
che
l
attività
delittuosa
sia
portata
a
conseguenze
ulteriori
ovvero
aiuta
concretamente
l
autorità
di
polizia
o
l
autorità
giudiziaria
nella
raccolta
di
prove
decisive
per
l
individuazione
o
la
cattura
dei
concorrenti
,
la
pena
dell
ergastolo
è
sostituita
da
quella
della
reclusione
da
dodici
a
venti
anni
e
le
altre
pene
sono
diminuite
da
un
terzo
a
due
terzi
.
Quando
ricorre
una
circostanza
attenuante
,
alla
pena
prevista
dal
secondo
comma
è
sostituita
la
reclusione
da
venti
a
ventiquattro
anni
;
alla
pena
prevista
dal
terzo
comma
è
sostituita
la
reclusione
da
ventiquattro
a
trenta
anni
.
Se
concorrono
più
circostanze
attenuanti
la
pena
da
applicare
per
effetto
delle
diminuzioni
non
può
essere
inferiore
a
dieci
anni
,
nell
ipotesi
prevista
dal
secondo
comma
,
ed
a
quindici
anni
,
nell
ipotesi
prevista
dal
terzo
comma
.
I
limiti
di
pena
preveduti
nel
comma
precedente
possono
essere
superati
allorché
ricorrono
le
circostanze
attenuanti
di
cui
ai
quinto
comma
del
presente
articolo
.
631
Usurpazione
Chiunque
,
per
appropriarsi
,
un
tutto
in
parte
,
dell
altrui
cosa
immobile
,
ne
rimuove
o
altera
i
termini
è
punito
,
a
querela
della
persona
offesa
,
con
la
reclusione
fino
a
tre
anni
e
con
la
multa
.
632
Deviazione
di
acque
e
modificazione
dello
stato
dei
luoghi
Chiunque
,
per
procurare
a
sé
o
ad
altri
un
ingiusto
profitto
,
devia
acque
,
ovvero
immuta
nell
altrui
proprietà
lo
stato
dei
luoghi
,
è
punito
,
a
querela
della
persona
offesa
,
con
la
reclusione
fino
a
tre
anni
e
con
la
multa
.
633
Invasione
di
terreni
o
edifici
Chiunque
invade
arbitrariamente
terreni
o
edifici
altrui
,
pubblici
o
privati
,
al
fine
di
occuparli
o
di
trarne
altrimenti
profitto
,
è
punito
,
a
querela
della
persona
offesa
,
con
la
reclusione
fino
a
due
anni
o
con
la
multa
.
Le
pene
si
applicano
congiuntamente
,
e
si
procede
d
ufficio
,
se
il
fatto
è
commesso
da
più
di
cinque
persone
,
di
cui
una
almeno
palesemente
armata
,
ovvero
da
più
di
dieci
persone
anche
senza
armi
.
634
Turbativa
violenta
del
possesso
di
cose
immobili
Chiunque
,
fuori
dei
casi
indicati
nell
articolo
precedente
,
turba
,
con
violenza
alla
persona
o
con
minaccia
,
l
altrui
pacifico
possesso
di
cose
immobili
,
è
punito
con
la
reclusione
fino
a
due
anni
e
con
la
multa
.
Il
fatto
si
considera
compiuto
con
violenza
o
minaccia
quando
è
commesso
da
più
di
dieci
persone
.
635
Danneggiamento
Chiunque
distrugge
,
disperde
,
deteriora
o
rende
,
in
tutto
o
un
parte
,
inservibili
cose
mobili
o
immobili
altrui
è
punito
,
a
querela
della
persona
offesa
,
con
la
reclusione
fino
a
un
anno
o
con
la
multa
.
La
pena
è
della
reclusione
da
sei
mesi
a
tre
anni
e
si
procede
d
ufficio
,
se
il
fatto
è
commesso
:
1
)
con
violenza
alla
persona
o
con
minaccia
;
2
)
da
datori
di
lavoro
un
occasione
di
serrate
,
o
da
lavoratori
un
occasione
di
sciopero
,
ovvero
un
occasione
di
alcuno
dei
delitti
preveduti
dagli
articoli
330
,
331
e
333;
3
)
su
edifici
pubblici
o
destinati
a
uso
pubblico
o
all
esercizio
di
un
culto
,
o
su
altre
delle
cose
indicate
nel
n
.
7
)
dell
art
.
625;
4
)
sopra
opere
destinate
all
irrigazione
;
5
)
sopra
piantate
di
viti
,
di
alberi
o
arbusti
fruttiferi
,
o
su
boschi
selve
o
foreste
,
ovvero
su
vivai
forestali
destinati
al
rimboschimento
.
636
Introduzione
o
abbandono
di
animali
nel
fondo
altrui
e
pascolo
abusivo
Chiunque
introduce
o
abbandona
animali
un
gregge
o
in
mandria
nel
fondo
altrui
è
punito
con
la
multa
.
Se
l
introduzione
o
l
abbandono
di
animali
,
anche
non
raccolti
in
gregge
o
in
mandria
,
avviene
per
farli
pascolare
nel
fondo
altrui
,
la
pena
è
della
reclusione
fino
a
un
anno
o
della
multa
.
Qualora
il
pascolo
avvenga
,
ovvero
dalla
introduzione
o
dall
abbandono
degli
animali
il
fondo
sia
stato
danneggiato
,
il
colpevole
è
punito
con
la
reclusione
fino
a
due
anni
e
con
la
multa
.
Il
delitto
è
punibile
a
querela
della
persona
offesa
.
637
Ingresso
abusivo
nel
fondo
altrui
Chiunque
senza
necessità
entra
nel
fondo
altrui
recinto
da
fosso
,
da
siepe
viva
o
da
un
altro
stabile
riparo
è
punito
,
a
querela
della
persona
offesa
,
con
la
multa
.
638
Uccisione
o
danneggiamento
di
animali
altrui
Chiunque
senza
necessità
uccide
o
rende
inservibili
o
comunque
deteriora
animali
che
appartengono
ad
altri
è
punito
,
a
querela
della
persona
offesa
(
120-126
)
,
con
la
reclusione
fino
a
un
anno
o
con
la
multa
.
La
pena
è
della
reclusione
da
sei
mesi
a
quattro
anni
,
e
si
procede
d
ufficio
,
se
il
fatto
è
commesso
su
tre
o
più
capi
di
bestiame
raccolti
in
gregge
o
in
mandria
,
ovvero
su
animali
bovini
o
equini
,
anche
non
raccolti
un
mandria
.
Non
è
punibile
chi
commette
il
fatto
sopra
volatili
sorpresi
nei
fondi
da
lui
posseduti
e
nel
momento
in
cui
gli
recano
danno
.
639
Deturpamento
e
imbrattamento
di
cose
altrui
Chiunque
,
fuori
dei
casi
preveduti
dall
art
.
635
,
deturpa
o
imbratta
cose
mobili
o
immobili
altrui
è
punito
,
a
querela
della
persona
offesa
(
120-126
)
,
con
la
multa
)
.
639-bis
Casi
di
esclusione
della
perseguibilità
a
querela
Nei
casi
previsti
dagli
artt
.
631
,
632
,
633
e
636
si
procede
d
ufficio
se
si
tratta
di
acque
terreni
,
fondi
o
edifici
pubblici
o
destinati
ad
uso
pubblico
.
CAPO
II
DEI
DELITTI
CONTRO
IL
PATRIMONIO
MEDIANTE
FRODE
640
Truffa
Chiunque
,
con
artifizi
o
raggiri
,
inducendo
taluno
in
errore
,
procura
a
sé
o
ad
altri
un
ingiusto
profitto
con
altrui
danno
,
è
punito
con
la
reclusione
da
sei
mesi
a
tre
anni
e
con
la
multa
.
La
pena
è
della
reclusione
da
uno
a
cinque
anni
e
della
multa
:
1
)
se
il
fatto
è
commesso
a
danno
dello
Stato
o
di
un
altro
ente
pubblico
o
col
pretesto
di
fare
esonerare
taluno
dal
servizio
militare
;
2
)
se
il
fatto
è
commesso
ingenerando
nella
persona
offesa
il
timore
di
un
pericolo
immaginario
o
l
erroneo
convincimento
di
dovere
eseguire
un
ordine
dell
Autorità
.
Il
delitto
è
punibile
a
querela
della
persona
offesa
,
salvo
che
ricorra
taluna
delle
circostanze
previste
dal
capoverso
precedente
o
un
altra
circostanza
aggravante
.
Se
il
fatto
è
commesso
a
danno
del
Servizio
sanitario
nazionale
da
professionisti
sanitari
dipendenti
dal
medesimo
Servizio
o
con
esso
convenzionati
,
ovvero
responsabili
di
strutture
sanitarie
accreditate
per
l
'
erogazione
di
prestazioni
clinico
-
diagnostiche
,
la
pena
pecuniaria
di
cui
al
secondo
comma
è
decuplicata
.
È
sempre
ordinata
la
confisca
delle
cose
che
servirono
o
furono
destinate
a
commettere
il
reato
o
delle
cose
che
ne
sono
il
prodotto
o
il
profitto
.
Il
provvedimento
che
definisce
il
giudizio
deve
essere
comunicato
al
competente
ordine
o
collegio
professionale
di
appartenenza
che
,
valutati
gli
atti
,
dispone
la
radiazione
dalla
professione
del
responsabile
.
641
Insolvenza
fraudolenta
Chiunque
,
dissimulando
il
proprio
stato
d
insolvenza
,
contrae
un
obbligazione
col
proposito
di
non
adempierla
è
punito
,
a
querela
della
persona
offesa
,
qualora
la
obbligazione
non
sia
adempiuta
,
con
la
reclusione
fino
a
due
anni
o
con
la
multa
.
L
adempimento
dell
obbligazione
avvenuto
prima
della
condanna
estingue
il
reato
.
642
Fraudolenta
distruzione
della
cosa
propria
e
mutilazione
fraudolenta
della
propria
persona
Chiunque
,
al
fine
di
conseguire
per
sé
o
per
altri
il
prezzo
di
un
assicurazione
contro
infortuni
,
distrugge
,
disperde
,
deteriora
od
occulta
cose
di
sua
proprietà
è
punito
con
la
reclusione
da
sei
mesi
a
tre
anni
e
con
la
multa
.
Alla
stessa
pena
soggiace
chi
,
alfine
predetto
,
cagiona
a
se
stesso
una
lesione
personale
,
o
aggrava
le
conseguenze
della
lesione
personale
prodotta
dall
infortunio
.
Se
il
colpevole
consegue
l
intento
,
la
pena
è
aumentata
.
Le
disposizioni
di
questo
articolo
si
applicano
anche
se
il
fatto
è
commesso
all
estero
,
in
danno
di
un
assicuratore
italiano
,
che
eserciti
la
sua
industria
nel
territorio
dello
Stato
;
ma
il
delitto
è
punibile
a
querela
della
persona
offesa
.
643
Circonvenzione
di
persone
incapaci
Chiunque
,
per
procurare
a
sé
o
ad
altri
un
profitto
,
abusando
dei
bisogni
,
delle
passioni
o
della
inesperienza
di
una
persona
minore
,
ovvero
abusando
dello
stato
d
infermità
o
deficienza
psichica
di
una
persona
,
anche
se
non
interdetta
o
inabilitata
,
la
induce
a
compiere
un
atto
,
che
importi
qualsiasi
effetto
giuridico
per
lei
o
per
altri
dannoso
,
è
punito
con
la
reclusione
da
due
a
sei
anni
e
con
la
multa
.
644
Usura
Chiunque
,
fuori
dei
casi
previsti
dall
articolo
643
,
si
fa
dare
o
promettere
,
sotto
qualsiasi
forma
,
per
sé
o
per
altri
,
in
corrispettivo
di
una
prestazione
di
denaro
o
di
altra
utilità
,
interessi
o
altri
vantaggi
usurari
,
è
punito
con
la
reclusione
da
uno
a
sei
anni
e
con
la
multa
.
Alla
stessa
pena
soggiace
chi
,
fuori
del
caso
di
concorso
nel
delitto
previsto
dal
primo
comma
,
procura
a
taluno
una
somma
di
denaro
od
altra
utilità
,
facendo
dare
o
promettere
,
a
sé
o
ad
altri
,
per
la
mediazione
,
un
compenso
usurario
(
649
)
.
La
legge
stabilisce
il
limite
oltre
il
quale
gli
interessi
sono
sempre
usurari
.
Sono
altresì
usurari
gli
interessi
,
anche
se
inferiori
a
tale
limite
,
e
altri
vantaggi
o
compensi
che
,
avuto
riguardo
alle
concrete
modalità
del
fatto
e
al
tasso
medio
praticato
per
operazioni
similari
,
risultano
comunque
sproporzionati
rispetto
alla
prestazione
di
denaro
o
di
altra
utilità
,
ovvero
all
opera
di
mediazione
,
quando
chi
li
ha
dati
o
promessi
si
trova
in
condizioni
,
di
difficoltà
economica
o
finanziaria
.
Per
la
determinazione
del
tasso
di
interesse
usurario
si
tiene
conto
delle
commissioni
,
remunerazioni
a
qualsiasi
titolo
e
delle
spese
,
escluse
quelle
per
imposte
e
tasse
,
collegate
alla
erogazione
del
credito
.
Le
pene
per
i
fatti
di
cui
al
primo
e
secondo
comma
sono
aumentate
da
un
terzo
alla
metà
:
1
)
se
il
colpevole
ha
agito
nell
esercizio
di
una
attività
professionale
,
bancaria
o
di
intermediazione
finanziaria
mobiliare
;
2
)
se
il
colpevole
ha
richiesto
in
garanzia
partecipazioni
o
quote
societarie
o
aziendali
o
proprietà
immobiliari
;
3
)
se
il
reato
é
commesso
in
danno
di
chi
si
trova
in
stato
di
bisogno
;
4
)
se
il
reato
é
commesso
in
danno
di
chi
svolge
attività
imprenditoriale
,
professionale
o
artigianale
;
5
)
se
il
reato
é
commesso
da
persona
sottoposta
con
provvedimento
definitivo
alla
misura
di
prevenzione
della
sorveglianza
speciale
durante
il
periodo
previsto
di
applicazione
e
fino
a
tre
anni
dal
momento
in
cui
é
cessata
l
esecuzione
.
Nel
caso
di
condanna
,
o
di
applicazione
di
pena
ai
sensi
del
Codice
di
procedura
penale
,
per
uno
dei
delitti
di
cui
al
presente
articolo
,
é
sempre
ordinata
la
confisca
dei
beni
che
costituiscono
prezzo
o
profitto
del
reato
ovvero
di
somme
di
denaro
,
beni
ed
utilità
di
cui
il
reo
ha
la
disponibilità
anche
per
interposta
persona
per
un
importo
pari
al
valore
degli
interessi
o
degli
altri
vantaggi
o
compensi
usurari
,
salvi
i
diritti
della
persona
offesa
dal
reato
alle
restituzioni
e
al
risarcimento
dei
danni
.
645
Frode
in
emigrazione
Chiunque
con
mendaci
asserzioni
o
con
false
notizie
eccitando
taluno
ad
emigrare
,
o
avviandolo
a
paese
diverso
da
quello
nel
quale
voleva
recarsi
,
si
fa
consegnare
o
promettere
,
per
sé
o
per
altri
,
denaro
o
altra
utilità
,
come
compenso
per
farlo
emigrare
,
è
punito
con
la
reclusione
da
uno
a
cinque
anni
e
con
la
multa
.
La
pena
è
aumentata
se
il
fatto
è
commesso
a
danno
di
due
o
più
persone
.
646
Appropriazione
indebita
Chiunque
,
per
procurare
a
sé
o
ad
altri
un
ingiusto
profitto
,
si
appropria
il
denaro
o
la
cosa
mobile
altrui
di
cui
abbia
,
a
qualsiasi
titolo
,
il
possesso
,
è
punito
,
a
querela
della
persona
offesa
,
con
la
reclusione
fino
a
tre
anni
e
con
la
multa
.
Se
il
fatto
è
commesso
su
cose
possedute
a
titolo
di
deposito
necessario
,
la
pena
è
aumentata
.
Si
procede
d
ufficio
,
se
ricorre
la
circostanza
indicata
nel
capoverso
precedente
o
taluna
delle
circostanze
indicate
nel
n
.
11
dell
art
.
61
.
647
Appropriazione
di
cose
smarrite
,
del
tesoro
o
di
cose
avute
per
errore
o
caso
fortuito
È
punito
,
a
querela
della
persona
offesa
,
con
la
reclusione
fino
a
un
anno
o
con
la
multa
:
1
)
chiunque
,
avendo
trovato
denaro
o
cose
da
altri
smarrite
,
se
li
appropria
,
senza
osservare
le
prescrizioni
della
legge
civile
sull
acquisto
della
proprietà
di
cose
trovate
;
2
)
chiunque
,
avendo
trovato
un
tesoro
,
si
appropria
,
in
tutto
o
un
parte
,
la
quota
dovuta
al
proprietario
del
fondo
3
)
chiunque
si
appropria
cose
,
delle
quali
sia
venuto
in
possesso
per
errore
altrui
o
per
caso
fortuito
.
Nei
casi
preveduti
dai
nn
.
1
)
e
3
)
,
se
il
colpevole
conosceva
il
proprietario
della
cosa
che
si
è
appropriata
,
la
pena
è
della
reclusione
fino
a
due
anni
e
della
multa
.
48
Ricettazione
Fuori
dei
casi
di
concorso
nel
reato
,
chi
,
al
fine
di
procurare
a
sé
o
ad
altri
un
profitto
,
acquista
,
riceve
od
occulta
denaro
o
cose
provenienti
da
un
qualsiasi
delitto
,
o
comunque
si
intromette
nel
farle
acquistare
,
ricevere
od
occultare
,
è
punito
con
la
reclusione
da
due
ad
otto
anni
e
con
la
multa
.
La
pena
è
della
reclusione
sino
a
sei
anni
e
della
multa
,
se
il
fatto
è
di
particolare
tenuità
.
Le
disposizioni
di
questo
articolo
si
applicano
anche
quando
l
autore
del
delitto
,
da
cui
il
denaro
o
le
cose
provengono
non
è
imputabile
o
non
è
punibile
(
649
)
ovvero
quando
manchi
una
condizione
di
procedibilità
riferita
a
tale
delitto
.
CAPO
III
DISPOSIZIONI
COMUNI
AI
CAPI
PRECEDENTI
649
Non
punibilità
e
querela
della
persona
offesa
,
per
fatti
commessi
a
danno
di
congiunti
Non
è
punibile
chi
ha
commesso
alcuno
dei
fatti
preveduti
da
questo
Titolo
in
danno
:
1
)
del
coniuge
non
legalmente
separato
;
2
)
di
un
ascendente
o
discendente
o
di
un
affine
in
linea
retta
ovvero
dell
adottante
o
dell
adottato
;
3
)
di
un
fratello
o
di
una
sorella
che
con
lui
convivano
.
I
fatti
preveduti
da
questo
Titolo
sono
punibili
a
querela
della
persona
offesa
,
se
commessi
a
danno
del
coniuge
legalmente
separato
,
ovvero
del
fratello
o
della
sorella
che
non
convivano
con
l
autore
del
fatto
,
ovvero
dello
zio
o
del
nipote
o
dell
affine
in
secondo
grado
con
lui
conviventi
.
Le
disposizioni
di
questo
articolo
non
si
applicano
ai
delitti
preveduti
dagli
artt
.
628
,
629
e
630
e
ad
ogni
altro
delitto
contro
il
patrimonio
che
sia
commesso
con
violenza
alle
persone
.
LIBRO
III
DELLE
CONTRAVVENZIONI
IN
PARTICOLARE
TITOLO
I
DELLE
CONTRAVVENZIONI
DI
POLIZIA
CAPO
I
DELLE
CONTRAVVENZIONI
CONCERNENTI
LA
POLIZIA
DI
SICUREZZA
SEZIONE
I
Delle
contravvenzioni
concernenti
l
ordine
pubblico
e
la
tranquillità
pubblica
§
1
Delle
contravvenzioni
concernenti
l
inosservanza
dei
provvedimenti
di
polizia
e
le
manifestazioni
sediziose
e
pericolose
650
Inosservanza
dei
provvedimenti
dell
Autorità
Chiunque
non
osserva
un
provvedimento
legalmente
dato
dall
Autorità
per
ragione
di
giustizia
o
di
sicurezza
pubblica
,
o
d
ordine
pubblico
o
d
igiene
,
è
punito
,
se
il
fatto
non
costituisce
un
più
grave
reato
,
con
l
arresto
fino
a
tre
mesi
o
con
l
ammenda
.
651
Rifiuto
d
indicazioni
sulla
propria
identità
personale
Chiunque
,
richiesto
da
un
pubblico
ufficiale
nell
esercizio
delle
sue
funzioni
,
rifiuta
di
dare
indicazioni
sulla
propria
identità
personale
,
sul
proprio
stato
,
o
su
altre
qualità
personali
,
è
punito
con
l
arresto
fino
a
un
mese
o
con
l
ammenda
.
652
Rifiuto
di
prestare
la
propria
opera
in
occasione
di
un
tumulto
Chiunque
in
occasione
di
un
tumulto
o
di
un
pubblico
infortunio
o
di
un
comune
pericolo
,
ovvero
nella
flagranza
di
un
reato
,
rifiuta
,
senza
giusto
motivo
,
di
prestare
il
proprio
aiuto
o
la
propria
opera
,
ovvero
di
dare
le
informazioni
o
le
indicazioni
che
gli
siano
richieste
da
un
pubblico
ufficiale
o
da
una
persona
incaricata
di
un
pubblico
servizio
,
nell
esercizio
delle
funzioni
o
del
servizio
,
è
punito
con
l
arresto
fino
a
tre
mesi
o
con
l
ammenda
.
Se
il
colpevole
dà
informazioni
o
indicazioni
mendaci
,
è
punito
con
l
arresto
da
uno
a
sei
mesi
ovvero
con
l
ammenda
.
653
Formazione
di
corpi
armati
non
diretti
a
commettere
reati
Chiunque
,
senza
autorizzazione
,
forma
un
corpo
armato
non
diretto
a
commettere
reati
è
punito
con
l
arresto
fino
a
un
anno
.
654
Grida
e
manifestazioni
sediziose
Chiunque
,
in
una
riunione
che
sia
da
considerare
privata
a
norma
del
n
.
3
)
dell
art
.
266
ovvero
in
un
luogo
pubblico
,
aperto
o
esposto
al
pubblico
,
compie
manifestazioni
o
emette
grida
sediziose
è
punito
,
se
il
fatto
non
costituisce
un
più
grave
reato
,
con
l
arresto
fino
a
un
anno
.
655
Radunata
sediziosa
Chiunque
fa
parte
di
una
radunata
sediziosa
di
dieci
o
più
persone
è
punito
,
per
il
solo
fatto
della
partecipazione
,
con
l
arresto
fino
a
un
anno
.
Se
chi
fa
parte
della
radunata
è
armato
la
pena
è
dell
arresto
non
inferiore
a
sei
mesi
.
Non
è
punibile
chi
,
prima
dell
ingiunzione
dell
Autorità
,
o
per
obbedire
ad
essa
si
ritira
dalla
radunata
.
656
Pubblicazione
o
diffusione
di
notizie
false
,
esagerate
o
tendenziose
,
atte
a
turbare
l
ordine
pubblico
Chiunque
pubblica
o
diffonde
notizie
false
,
esagerate
o
tendenziose
,
per
le
quali
possa
essere
turbato
l
ordine
pubblico
,
è
punito
,
se
il
fatto
non
costituisce
un
più
grave
reato
,
con
l
arresto
fino
a
tre
mesi
o
con
l
ammenda
.
657
Grida
o
notizie
atte
a
turbare
la
tranquillità
pubblica
o
privata
Chiunque
,
con
lo
scopo
di
smerciare
o
distribuire
scritti
o
disegni
in
luogo
pubblico
,
ovvero
aperto
o
esposto
al
pubblico
,
annuncia
o
grida
notizie
,
dalle
quali
possa
essere
turbata
la
tranquillità
pubblica
o
privata
,
è
punito
con
l
ammenda
.
658
Procurato
allarme
presso
l
Autorità
Chiunque
,
annunziando
disastri
,
infortuni
o
pericoli
inesistenti
,
suscita
allarme
presso
l
Autorità
,
o
presso
enti
o
persone
che
esercitano
un
pubblico
servizio
è
punito
con
l
arresto
fino
a
sei
mesi
o
con
l
ammenda
.
659
Disturbo
delle
occupazioni
o
del
riposo
delle
persone
Chiunque
,
mediante
schiamazzi
o
rumori
,
ovvero
abusando
di
strumenti
sonori
o
di
segnalazioni
acustiche
,
ovvero
suscitando
o
non
impedendo
strepiti
di
animali
,
disturba
le
occupazioni
o
il
riposo
delle
persone
,
ovvero
gli
spettacoli
,
i
ritrovi
o
i
trattenimenti
pubblici
,
è
punito
con
l
arresto
fino
a
tre
mesi
o
con
l
ammenda
.
Si
applica
l
ammenda
a
chi
esercita
una
professione
o
un
mestiere
rumoroso
contro
le
disposizioni
della
legge
o
le
prescrizioni
dell
Autorità
.
660
Molestia
o
disturbo
alle
persone
Chiunque
,
in
un
luogo
pubblico
o
aperto
al
pubblico
,
ovvero
col
mezzo
del
telefono
,
per
petulanza
o
per
altro
biasimevole
motivo
,
reca
a
taluno
molestia
o
disturbo
è
punito
con
l
arresto
fino
a
sei
mesi
o
con
l
ammenda
.
661
Abuso
della
credulità
popolare
Chiunque
,
pubblicamente
(
266
n.4
)
,
cerca
con
qualsiasi
impostura
,
anche
gratuitamente
,
di
abusare
della
credulità
popolare
è
punito
,
se
dal
fatto
può
derivare
un
turbamento
dell
ordine
pubblico
,
con
l
arresto
fino
a
tre
mesi
o
con
l
ammenda
.
§
2
Delle
contravvenzioni
concernenti
la
vigilanza
sui
mezzi
di
pubblicità
662
Esercizio
abusivo
dell
arte
tipografica
663
Vendita
,
distribuzione
o
affissione
abusiva
di
scritti
o
disegni
Chiunque
,
in
un
luogo
pubblico
o
aperto
al
pubblico
,
vende
o
distribuisce
o
mette
comunque
in
circolazione
scritti
o
disegni
,
senza
avere
ottenuto
l
autorizzazione
richiesta
dalla
legge
,
è
punito
con
l
arresto
fino
a
un
mese
e
con
l
ammenda
.
Alla
stessa
pena
soggiace
chiunque
,
senza
licenza
dell
Autorità
o
senza
osservarne
le
prescrizioni
,
in
luogo
pubblico
,
aperto
o
esposto
al
pubblico
,
affigge
scritti
o
disegni
,
o
fa
uso
di
mezzi
luminosi
o
acustici
per
comunicazioni
al
pubblico
,
o
comunque
colloca
iscrizioni
o
disegni
.
Le
disposizioni
dei
commi
1
e
2
non
si
applicano
all
affissione
di
scritti
o
disegni
fuori
dai
luoghi
destinati
dall
autorità
competente
.
664
Distruzione
in
deterioramento
di
affissioni
Chiunque
stacca
,
lacera
o
rende
comunque
inservibili
o
illeggibili
scritti
o
disegni
,
fatti
affiggere
dalle
Autorità
civili
o
da
quelle
ecclesiastiche
,
è
punito
con
l
ammenda
.
Se
si
tratta
di
scritti
o
disegni
fatti
affiggere
da
privati
,
nei
luoghi
e
nei
modi
consentiti
dalla
legge
o
dall
Autorità
,
la
pena
è
dell
ammenda
.
§
3
Delle
contravvenzioni
concernenti
la
vigilanza
su
talune
industrie
e
sugli
spettacoli
pubblici
665
Agenzie
di
affari
ed
esercizi
pubblici
non
autorizzati
o
vietati
]
666
Spettacoli
o
trattenimenti
pubblici
senza
licenza
Chiunque
,
senza
la
licenza
dell
Autorità
,
in
un
luogo
pubblico
o
aperto
o
esposto
al
pubblico
,
dà
spettacoli
o
trattenimenti
di
qualsiasi
natura
,
o
apre
circoli
o
sale
da
ballo
o
di
audizione
,
è
punito
con
l
ammenda
.
Se
la
licenza
è
stata
negata
,
revocata
o
sospesa
,
la
pena
è
dell
arresto
fino
a
un
mese
.
667
Esecuzione
abusiva
di
azioni
destinate
a
essere
riprodotte
col
cinematografo
]
668
Rappresentazioni
teatrali
o
cinematografiche
abusive
Chiunque
recita
in
pubblico
drammi
o
altre
opere
,
ovvero
dà
in
pubblico
produzioni
teatrali
di
qualunque
genere
,
senza
averli
prima
comunicati
all
Autorità
,
è
punito
con
l
arresto
fino
a
sei
mesi
o
con
l
ammenda
.
Alla
stessa
pena
soggiace
chi
fa
rappresentare
in
pubblico
pellicole
cinematografiche
,
non
sottoposte
prima
alla
revisione
dell
Autorità
.
Se
il
fatto
è
commesso
contro
il
divieto
dell
Autorità
,
la
pena
pecuniaria
e
la
pena
detentiva
sono
applicate
congiuntamente
.
Il
fatto
si
considera
commesso
in
pubblico
se
ricorre
taluna
delle
circostanze
indicate
nei
nn
.
2
)
e
3
)
dell
art
.
266
.
§
4
Delle
contravvenzioni
concernenti
la
vigilanza
sui
mestieri
girovaghi
e
la
prevenzione
dell
accattonaggio
669
Esercizio
abusivo
di
mestieri
girovaghi
Chiunque
esercita
un
mestiere
girovago
senza
la
licenza
dell
Autorità
o
senza
osservare
le
altre
prescrizioni
stabilite
dalla
legge
è
punito
con
la
sanzione
amministrativa
del
pagamento
di
una
somma
di
denaro
.
Alla
stessa
sanzione
soggiace
il
genitore
o
il
tutore
che
impiega
in
mestieri
girovaghi
un
minore
degli
anni
diciotto
,
senza
che
questi
abbia
ottenuto
la
licenza
o
abbia
osservato
le
altre
prescrizioni
di
legge
.
670
Mendicità
Chiunque
mendica
in
luogo
pubblico
o
aperto
al
pubblico
è
punito
con
l
arresto
fino
a
tre
mesi
.
La
pena
è
dell
arresto
da
uno
a
sei
mesi
se
il
fatto
è
commesso
in
modo
ripugnante
o
vessatorio
,
ovvero
simulando
deformità
o
malattie
,
o
adoperando
altri
mezzi
fraudolenti
per
destare
l
altrui
pietà
.
671
Impiego
di
minori
nell
accattonaggio
Chiunque
si
vale
,
per
mendicare
,
di
una
persona
minore
degli
anni
quattordici
o
comunque
,
non
imputabile
,
la
quale
sia
sottoposta
alla
sua
autorità
o
affidata
alla
sua
custodia
o
vigilanza
,
ovvero
permette
che
tale
persona
mendichi
,
o
che
altri
se
ne
valga
per
mendicare
,
è
punito
con
l
arresto
da
tre
mesi
a
un
anno
.
Qualora
il
fatto
sia
commesso
dal
genitore
o
dal
tutore
,
la
condanna
importa
la
sospensione
dall
esercizio
della
potestà
dei
genitori
o
dall
ufficio
di
tutore
.
SEZIONE
II
Delle
contravvenzioni
concernenti
l
incolumità
pubblica
§
1
Delle
contravvenzioni
concernenti
l
incolumità
delle
persone
nei
luoghi
di
pubblico
transito
o
nelle
abitazioni
672
Omessa
custodia
e
mal
governo
di
animali
Chiunque
lascia
liberi
,
o
non
custodisce
con
le
debite
cautele
,
animali
pericolosi
da
lui
posseduti
,
o
ne
affida
la
custodia
a
persona
inesperta
,
è
punito
con
la
sanzione
amministrativa
del
pagamento
di
una
somma
di
denaro
.
Alla
stessa
sanzione
soggiace
:
1
)
chi
,
nei
luoghi
aperti
,
abbandona
a
sé
stessi
animali
da
tiro
,
da
soma
o
da
corsa
,
o
li
lascia
comunque
senza
custodia
,
anche
se
non
siano
disciolti
,
o
li
attacca
o
conduce
in
modo
da
esporre
a
pericolo
l
incolumità
pubblica
,
ovvero
li
affida
a
persona
inesperta
;
2
)
chi
aizza
o
spaventa
animali
,
in
modo
da
mettere
in
pericolo
l
incolumità
delle
persone
.
673
Omesso
collocamento
o
rimozione
di
segnali
o
ripari
Chiunque
omette
di
collocare
i
segnali
o
i
ripari
prescritti
dalla
legge
o
dall
Autorità
per
impedire
pericoli
alle
persone
in
un
luogo
di
pubblico
transito
,
ovvero
rimuove
i
segnali
o
i
ripari
suddetti
o
spegne
i
fanali
collocati
come
segnali
,
è
punito
con
l
arresto
fino
a
tre
mesi
o
con
l
ammenda
.
Alla
stessa
pena
soggiace
chi
rimuove
apparecchi
o
segnali
diversi
da
quelli
indicati
nella
disposizione
precedente
e
destinati
a
un
servizio
pubblico
o
di
pubblica
necessità
,
ovvero
spegne
i
fanali
della
pubblica
illuminazione
.
674
Getto
pericoloso
di
cose
Chiunque
getta
o
versa
,
in
un
luogo
di
pubblico
transito
o
in
un
luogo
privato
ma
di
comune
o
di
altrui
uso
,
cose
atte
a
offendere
o
imbrattare
o
molestare
persone
,
ovvero
,
nei
casi
non
consentiti
dalla
legge
,
provoca
emissioni
di
gas
,
di
vapori
o
di
fumo
,
atti
a
cagionare
tali
effetti
,
è
punito
con
l
arresto
fino
a
un
mese
o
con
l
ammenda
.
675
Collocamento
pericoloso
di
cose
Chiunque
,
senza
le
debite
cautele
,
pone
o
sospende
cose
,
che
,
cadendo
in
un
luogo
di
pubblico
transito
,
o
in
un
luogo
privato
ma
di
comune
o
di
altrui
uso
,
possano
offendere
o
imbrattare
o
molestare
persone
,
è
punito
con
l
ammenda
.
676
Rovina
di
edifici
o
di
altre
costruzioni
Chiunque
ha
avuto
parte
nel
progetto
o
nei
lavori
concernenti
un
edificio
o
un
altra
costruzione
,
che
poi
,
per
sua
colpa
,
rovini
,
è
punito
con
l
ammenda
.
Se
dal
fatto
è
derivato
pericolo
alle
persone
,
la
pena
è
dell
arresto
fino
a
sei
mesi
ovvero
dell
ammenda
.
677
Omissione
di
lavori
in
edifici
o
costruzioni
che
minacciano
rovina
Il
proprietario
di
un
edificio
o
di
una
costruzione
che
minacci
rovina
ovvero
chi
è
per
lui
obbligato
alla
conservazione
o
alla
vigilanza
dell
edificio
o
della
costruzione
,
il
quale
omette
di
provvedere
ai
lavori
necessari
per
rimuovere
il
pericolo
è
punito
con
l
ammenda
.
Alla
stessa
pena
soggiace
chi
,
avendone
l
obbligo
,
omette
di
rimuovere
il
pericolo
cagionato
dall
avvenuta
rovina
di
un
edificio
o
di
una
costruzione
.
Se
dai
fatti
preveduti
dalle
disposizioni
precedenti
deriva
pericolo
per
le
persone
,
la
pena
è
dell
arresto
fino
a
sei
mesi
o
dell
ammenda
.
§
2
Delle
contravvenzioni
concernenti
la
prevenzione
di
infortuni
nelle
industrie
o
nella
custodia
di
materie
esplodenti
678
Fabbricazione
o
commercio
abusivi
di
materie
esplodenti
Chiunque
,
senza
la
licenza
dell
Autorità
o
senza
le
prescritte
cautele
,
fabbrica
o
introduce
nello
Stato
,
ovvero
tiene
in
deposito
o
vende
o
trasporta
materie
esplodenti
o
sostanze
destinate
alla
composizione
o
alla
fabbricazione
di
esse
,
è
punito
con
l
arresto
fino
a
diciotto
mesi
e
con
l
ammenda
.
679
Omessa
denuncia
di
materie
esplodenti
Chiunque
omette
di
denunciare
all
Autorità
che
egli
detiene
materie
esplodenti
di
qualsiasi
specie
,
ovvero
materie
infiammabili
,
pericolose
per
la
loro
qualità
o
quantità
,
è
punito
con
l
arresto
fino
a
dodici
mesi
o
con
l
ammenda
.
Soggiace
all
ammenda
chiunque
,
avendo
notizia
che
in
luogo
da
lui
abitato
si
trovano
materie
esplodenti
omette
di
farne
denuncia
all
Autorità
.
Nel
caso
di
trasgressione
all
ordine
,
legalmente
dato
dall
Autorità
,
di
consegnare
,
nei
termini
prescritti
,
le
materie
esplodenti
la
pena
è
dell
arresto
da
tre
mesi
a
tre
anni
o
dell
ammenda
.
680
Circostanze
aggravanti
Le
pene
per
le
contravvenzioni
prevedute
dai
due
articoli
precedenti
sono
aumentate
se
il
fatto
è
commesso
da
alcuna
delle
persone
alle
quali
la
legge
vieta
di
concedere
la
licenza
,
ovvero
se
questa
è
stata
negata
o
revocata
.
681
Apertura
abusiva
di
luoghi
di
pubblico
spettacolo
o
trattenimento
Chiunque
apre
o
tiene
aperti
luoghi
di
pubblico
spettacolo
,
trattenimento
o
ritrovo
,
senza
avere
osservato
le
prescrizioni
dell
Autorità
a
tutela
della
incolumità
pubblica
,
è
punito
con
l
arresto
fino
a
sei
mesi
e
con
l
ammenda
.
SEZIONE
III
Delle
contravvenzioni
concernenti
la
prevenzione
di
talune
specie
di
reati
§
1
Delle
contravvenzioni
concernenti
la
tutela
preventiva
dei
segreti
682
Ingresso
arbitrario
in
luoghi
,
ove
l
accesso
è
vietato
nell
interesse
militare
dello
Stato
Chiunque
s
introduce
in
luoghi
,
nei
quali
l
accesso
è
vietato
nell
interesse
militare
dello
Stato
,
è
punito
,
se
il
fatto
non
costituisce
un
più
grave
reato
,
con
l
arresto
da
tre
mesi
a
un
anno
,
ovvero
con
l
ammenda
.
683
Pubblicazione
delle
discussioni
o
delle
deliberazioni
segrete
di
una
delle
Camere
Chiunque
,
senza
autorizzazione
,
pubblica
col
mezzo
della
stampa
,
o
con
un
altro
dei
mezzi
indicati
nell
art
.
662
,
anche
per
riassunto
,
il
contenuto
delle
discussioni
o
delle
deliberazioni
segrete
del
Senato
o
della
Camera
dei
deputati
è
punito
,
qualora
il
fatto
non
costituisca
un
più
grave
reato
,
con
l
arresto
fino
a
trenta
giorni
o
con
l
ammenda
.
684
Pubblicazione
arbitraria
di
atti
di
un
procedimento
penale
Chiunque
pubblica
,
in
tutto
o
in
parte
,
anche
per
riassunto
o
a
guisa
d
informazione
,
atti
o
documenti
di
un
procedimento
penale
,
di
cui
sia
vietata
per
legge
la
pubblicazione
,
e
punito
con
l
arresto
fino
a
trenta
giorni
o
con
l
ammenda
.
685
Indebita
pubblicazione
di
notizie
concernenti
un
procedimento
penale
Chiunque
pubblica
i
nomi
dei
giudici
,
con
l
indicazione
dei
voti
individuali
che
ad
essi
si
attribuiscono
nelle
deliberazioni
prese
in
un
procedimento
penale
,
è
punito
con
l
arresto
fino
a
quindici
giorni
o
con
l
ammenda
.
§
2
Delle
contravvenzioni
concernenti
la
prevenzione
dell
alcoolismo
e
dei
delitti
commessi
in
stato
di
ubriachezza
686
Fabbricazione
o
commercio
abusivi
di
liquori
o
droghe
,
o
di
sostanze
destinate
alla
loro
composizione
Chiunque
,
contro
il
divieto
della
legge
ovvero
senza
osservare
le
prescrizioni
della
legge
o
dell
autorità
fabbrica
,
o
introduce
nello
Stato
droghe
,
liquori
o
altre
bevande
alcooliche
,
ovvero
detiene
per
vendere
o
vende
droghe
,
è
punito
con
l
arresto
fino
a
un
anno
o
con
l
ammenda
.
Alla
stessa
pena
soggiace
chi
,
senza
osservare
le
prescrizioni
della
legge
o
dell
Autorità
,
fabbrica
o
introduce
nello
Stato
sostanze
destinate
alla
composizione
di
liquori
o
droghe
.
687
Consumo
di
bevande
alcooliche
in
tempo
di
vendita
non
consentita
Chiunque
acquista
o
consuma
,
in
un
esercizio
pubblico
,
bevande
alcooliche
fuori
del
tempo
in
cui
ne
è
permessa
la
vendita
,
è
punito
con
la
sanzione
amministrativa
del
pagamento
di
una
somma
di
denaro
.
688
Ubriachezza
Chiunque
,
in
luogo
pubblico
o
aperto
al
pubblico
,
è
colto
in
stato
di
manifesta
ubriachezza
è
punito
con
l
arresto
fino
a
sei
mesi
o
con
l
ammenda
.
La
pena
è
dell
arresto
da
tre
a
sei
mesi
se
il
fatto
è
commesso
da
chi
ha
già
riportato
una
condanna
per
delitto
non
colposo
contro
la
vita
o
l
incolumità
individuale
.
La
pena
è
aumentata
se
la
ubriachezza
è
abituale
(
94
n.2
,
221
,
234-2
)
.
689
Somministrazione
di
bevande
alcooliche
a
minori
o
a
infermi
di
mente
L
esercente
un
osteria
o
un
altro
pubblico
spaccio
di
cibi
o
di
bevande
,
il
quale
somministra
,
in
un
luogo
pubblico
o
aperto
al
pubblico
,
bevande
alcooliche
a
un
minore
degli
anni
sedici
,
o
a
persona
che
appaia
affetta
da
malattia
di
mente
,
o
che
si
trovi
in
manifeste
condizioni
di
deficienza
psichica
a
causa
di
un
altra
infermità
,
è
punito
con
l
arresto
fino
a
un
anno
.
Se
dal
fatto
deriva
l
ubriachezza
,
la
pena
è
aumentata
.
La
condanna
importa
la
sospensione
dall
esercizio
.
690
Determinazione
in
altri
dello
stato
di
ubriachezza
Chiunque
,
in
un
luogo
pubblico
o
aperto
al
pubblico
,
cagiona
la
ubriachezza
altrui
,
somministrando
bevande
alcooliche
,
è
punito
con
l
arresto
fino
a
sei
mesi
o
con
l
ammenda
.
691
Somministrazione
di
bevande
alcooliche
a
persona
in
stato
di
manifesta
ubriachezza
Chiunque
somministra
bevande
alcooliche
a
una
persona
in
stato
di
manifesta
ubriachezza
,
è
punito
con
l
arresto
da
tre
mesi
a
un
anno
.
Qualora
il
colpevole
sia
esercente
un
osteria
o
un
altro
pubblico
spaccio
di
cibi
o
bevande
,
la
condanna
importa
la
sospensione
dall
esercizio
.
§
3
Delle
contravvenzioni
concernenti
la
prevenzione
di
delitti
contro
la
fede
pubblica
692
Detenzione
di
misure
e
pesi
illegali
Chiunque
,
nell
esercizio
di
un
attività
commerciale
,
o
in
uno
spaccio
aperto
al
pubblico
,
detiene
misure
o
pesi
diversi
da
quelli
stabiliti
dalla
legge
,
ovvero
usa
misure
o
pesi
senza
osservare
le
prescrizioni
di
legge
,
è
punito
con
l
ammenda
.
Se
il
colpevole
ha
già
riportato
una
condanna
per
delitti
contro
il
patrimonio
(
624-648-ter
)
,
o
contro
la
fede
pubblica
(
453-498
)
,
o
contro
l
economia
pubblica
,
l
industria
o
il
commercio
o
per
altri
delitti
della
stessa
indole
,
può
essere
sottoposto
alla
libertà
vigilata
.
693
Rifiuto
di
monete
aventi
corso
legale
Chiunque
rifiuta
di
ricevere
,
per
il
loro
valore
,
monete
aventi
corso
legale
nello
Stato
,
è
punito
con
la
sanzione
amministrativa
del
pagamento
di
una
somma
di
denaro
.
694
Omessa
consegna
di
monete
riconosciute
contraffatte
Chiunque
,
avendo
ricevuto
come
genuine
,
monete
contraffatte
o
alterate
,
non
le
consegna
all
Autorità
entro
tre
giorni
da
quello
in
cui
ne
ha
conosciuto
la
falsità
o
l
alterazione
,
indicandone
la
provenienza
se
la
conosce
,
è
punito
con
la
sanzione
amministrativa
del
pagamento
di
una
somma
di
denaro
.
§
4
Delle
contravvenzioni
concernenti
la
prevenzione
di
delitti
contro
la
vita
e
l
incolumità
individuale
695
Fabbricazione
o
commercio
non
autorizzati
di
armi
Chiunque
,
senza
la
licenza
dell
Autorità
,
fabbrica
o
introduce
nello
Stato
(
42
)
,
o
esporta
,
o
pone
comunque
in
vendita
armi
(
704
)
,
ovvero
ne
fa
raccolta
per
ragioni
di
commercio
o
d
industria
,
è
punito
con
l
arresto
fino
a
tre
anni
e
con
l
ammenda
.
Non
si
applica
la
pena
dell
arresto
,
qualora
si
tratti
di
collezioni
di
armi
artistiche
,
rare
o
antiche
.
696
Vendita
ambulante
di
armi
Chiunque
esercita
la
vendita
ambulante
di
armi
è
punito
con
l
arresto
fino
a
tre
anni
e
con
l
ammenda
.
697
Detenzione
abusiva
di
armi
Chiunque
detiene
armi
o
munizioni
senza
averne
fatto
denuncia
all
Autorità
quando
la
denuncia
è
richiesta
,
è
punito
con
l
arresto
fino
a
dodici
mesi
o
con
l
ammenda
.
Chiunque
,
avendo
notizia
che
in
un
luogo
da
lui
abitato
si
trovano
armi
o
munizioni
,
omette
di
farne
denuncia
all
autorità
,
è
punito
con
l
arresto
fino
a
due
mesi
o
con
l
ammenda
.
698
Omessa
consegna
di
armi
Chiunque
trasgredisce
all
ordine
,
legalmente
dato
dall
Autorità
,
di
consegnare
nei
termini
prescritti
le
armi
o
le
munizioni
da
lui
detenute
,
è
punito
con
l
arresto
non
inferiore
a
nove
mesi
o
con
l
ammenda
(
700
,
701
)
.
699
Porto
abusivo
di
armi
Chiunque
senza
la
licenza
dell
Autorità
,
quando
la
licenza
è
richiesta
,
porta
un
arma
fuori
dalla
propria
abitazione
o
delle
appartenenze
di
essa
,
è
punito
con
l
arresto
fino
a
diciotto
mesi
.
Soggiace
all
arresto
da
diciotto
mesi
a
tre
anni
chi
,
fuori
della
propria
abitazione
o
delle
appartenenze
di
essa
,
porta
un
arma
per
cui
non
è
ammessa
licenza
.
Se
alcuno
dei
fatti
preveduti
dalle
disposizioni
precedenti
è
commesso
in
luogo
ove
sia
concorso
o
adunanza
di
persone
,
o
di
notte
in
un
luogo
abitato
,
le
pene
sono
aumentate
.
700
Circostanze
aggravanti
Nei
casi
preveduti
dagli
articoli
precedenti
,
la
pena
è
aumentata
(
64
)
qualora
concorra
taluna
delle
circostanze
indicate
nell
art
.
680
.
701
Misura
di
sicurezza
Il
condannato
per
alcuna
delle
contravvenzioni
prevedute
dagli
articoli
precedenti
può
essere
sottoposto
alla
libertà
vigilata
.
702
Omessa
custodia
di
armi
703
Accensioni
ed
esplosioni
pericolose
Chiunque
,
senza
la
licenza
dell
Autorità
,
in
un
luogo
abitato
o
nelle
sue
adiacenze
,
o
lungo
una
pubblica
via
o
in
direzione
di
essa
spara
armi
da
fuoco
,
accende
fuochi
d
artificio
,
o
lancia
razzi
,
o
innalza
aerostati
con
fiamme
,
o
in
genere
,
fa
accensioni
o
esplosioni
pericolose
,
è
punito
con
l
ammenda
.
Se
il
fatto
è
commesso
in
un
luogo
ove
sia
adunanza
o
concorso
di
persone
,
la
pena
è
dell
arresto
fino
a
un
mese
.
704
Armi
Agli
effetti
delle
disposizioni
precedenti
,
per
armi
si
intendono
:
1
)
quelle
indicate
nel
n
.
1
)
del
capoverso
dell
art
.
585;
2
)
le
bombe
,
qualsiasi
macchina
o
involucro
contenente
materie
esplodenti
,
e
i
gas
asfissianti
o
accecanti
.
§
5
Delle
contravvenzioni
concernenti
la
prevenzione
di
delitti
contro
il
patrimonio
705
Commercio
non
autorizzato
di
cose
preziose
Chiunque
,
senza
la
licenza
dell
Autorità
o
senza
osservare
le
prescrizioni
della
legge
fabbrica
o
pone
in
commercio
cose
preziose
,
o
compie
su
esse
operazioni
di
mediazione
o
esercita
altre
simili
industrie
,
arti
o
attività
,
è
punito
con
l
arresto
fino
a
tre
mesi
o
con
l
ammenda
.
706
Commercio
clandestino
di
cose
antiche
707
Possesso
ingiustificato
di
chiavi
alterate
o
di
grimaldelli
Chiunque
,
essendo
stato
condannato
per
delitti
determinati
da
motivi
di
lucro
,
o
per
contravvenzioni
concernenti
la
prevenzione
di
delitti
contro
il
patrimonio
(
o
per
mendicità
,
o
essendo
ammonito
o
sottoposto
a
una
misura
di
sicurezza
personale
o
a
cauzione
di
buona
condotta
,
è
colto
in
possesso
di
chiavi
alterate
o
contraffatte
,
ovvero
di
chiavi
genuine
o
di
strumenti
atti
ad
aprire
o
a
sforzare
serrature
,
dei
quali
non
giustifichi
l
attuale
destinazione
,
è
punito
con
l
arresto
da
sei
mesi
a
due
anni
.
708
Possesso
ingiustificato
di
valori
Chiunque
,
trovandosi
nelle
condizioni
personali
indicate
nell
articolo
precedente
è
colto
in
possesso
di
denaro
o
di
oggetti
di
valore
,
o
di
altre
cose
non
confacenti
al
suo
stato
,
e
dei
quali
non
giustifichi
la
provenienza
,
è
punito
con
l
arresto
da
tre
mesi
a
un
anno
.
709
Omessa
denuncia
di
cose
provenienti
da
delitto
Chiunque
,
avendo
ricevuto
denaro
o
acquistato
o
comunque
avuto
cose
provenienti
da
delitto
,
senza
conoscerne
la
provenienza
,
omette
,
dopo
averla
conosciuta
,
di
darne
immediato
avviso
all
Autorità
è
punito
con
l
arresto
fino
a
sei
mesi
o
con
l
ammenda
.
710
Vendita
o
consegna
di
chiavi
o
grimaldelli
a
persona
sconosciuta
Chiunque
fabbrica
chiavi
di
qualsiasi
specie
,
su
richiesta
di
persona
diversa
dal
proprietario
o
possessore
del
luogo
o
dell
oggetto
a
cui
le
chiavi
sono
destinate
,
o
da
un
incaricato
di
essi
,
ovvero
,
esercitando
il
mestiere
di
fabbro
,
chiavaiuolo
o
un
altro
simile
mestiere
,
consegna
o
vende
a
chicchessia
grimaldelli
o
altri
strumenti
atti
ad
aprire
o
a
sforzare
serrature
,
è
punito
con
l
arresto
fino
a
sei
mesi
e
con
l
ammenda
.
711
Apertura
arbitraria
di
luoghi
o
di
oggetti
Chiunque
,
esercitando
il
mestiere
di
fabbro
o
di
chiavaiuolo
,
ovvero
un
altro
simile
mestiere
,
apre
serrature
o
altri
congegni
analoghi
apposti
a
difesa
di
un
luogo
o
dl
un
oggetto
,
su
domanda
di
chi
non
sia
da
lui
conosciuto
come
proprietario
o
possessore
del
luogo
o
dell
oggetto
,
o
come
un
loro
incaricato
,
è
punito
con
l
arresto
fino
a
tre
mesi
o
con
l
ammenda
.
712
Acquisto
di
cose
di
sospetta
provenienza
Chiunque
,
senza
averne
prima
accertata
la
legittima
provenienza
,
acquista
o
riceve
a
qualsiasi
titolo
cose
,
che
per
la
loro
qualità
o
per
la
condizione
di
chi
le
offre
o
per
la
entità
del
prezzo
,
si
abbia
motivo
di
sospettare
che
provengano
da
reato
,
è
punito
con
l
arresto
fino
a
sei
mesi
o
con
l
ammenda
.
Alla
stessa
pena
soggiace
chi
si
adopera
per
fare
acquistare
o
ricevere
a
qualsiasi
titolo
alcuna
delle
cose
suindicate
,
senza
averne
prima
accertata
la
legittima
provenienza
.
713
Misura
di
sicurezza
Il
condannato
per
alcuna
delle
contravvenzioni
prevedute
dagli
articoli
precedenti
può
essere
sottoposto
alla
libertà
vigilata
.
§
6
Delle
contravvenzioni
concernenti
la
custodia
di
minori
o
di
persone
detenute
714
Omessa
o
non
autorizzata
custodia
,
in
manicomi
o
in
riformatori
,
di
alienati
di
mente
o
di
minori
]
715
Omessa
o
non
autorizzata
custodia
privata
di
alienati
di
mente
716
Omesso
avviso
all
Autorità
dell
evasione
o
fuga
di
minori
Il
pubblico
ufficiale
o
l
addetto
a
uno
stabilimento
destinato
alla
esecuzione
di
pene
o
di
misure
di
sicurezza
,
ovvero
ad
un
riformatorio
pubblico
,
che
omette
di
dare
immediato
avviso
all
Autorità
dell
evasione
o
della
fuga
di
persona
ivi
detenuta
o
ricoverata
,
è
punito
con
l
ammenda
.
La
stessa
disposizione
si
applica
a
chi
per
legge
o
per
provvedimento
dell
Autorità
è
stata
affidata
una
persona
a
scopo
di
custodia
o
di
vigilanza
.
717
Omessa
denuncia
di
malattie
di
mente
o
di
gravi
infermità
psichiche
pericolose
CAPO
II
DELLE
CONTRAVVENZIONI
CONCERNENTI
LA
POLIZIA
AMMINISTRATIVA
SOCIALE
SEZIONE
I
Delle
contravvenzioni
concernenti
la
polizia
dei
costumi
718
Esercizio
di
giuochi
d
azzardo
Chiunque
,
in
un
luogo
pubblico
o
aperto
al
pubblico
,
o
in
circoli
privati
di
qualunque
specie
,
tiene
un
giuoco
d
azzardo
o
lo
agevola
è
punito
con
l
arresto
da
tre
mesi
ad
un
anno
e
con
l
ammenda
.
Se
il
colpevole
è
un
contravventore
abituale
o
professionale
,
alla
libertà
vigilata
può
essere
aggiunta
la
cauzione
di
buona
condotta
(
237
)
.
719
Circostanze
aggravanti
La
pena
per
il
reato
preveduto
dall
articolo
precedente
è
raddoppiata
:
1
)
se
il
colpevole
ha
istituito
o
tenuto
una
casa
da
giuoco
;
2
)
se
il
fatto
è
commesso
in
un
pubblico
esercizio
;
3
)
se
sono
impegnate
nel
giuoco
poste
rilevanti
;
4
)
se
fra
coloro
che
partecipano
al
giuoco
sono
persone
minori
degli
anni
diciotto
.
720
Partecipazione
a
giuochi
d
azzardo
Chiunque
,
in
un
luogo
pubblico
o
aperto
al
pubblico
,
o
in
circoli
privati
di
qualunque
specie
,
senza
esser
concorso
nella
contravvenzione
preveduta
dall
art
.
718
,
è
colto
mentre
prende
parte
al
giuoco
di
azzardo
,
è
punito
con
l
arresto
fino
a
sei
mesi
o
con
l
ammenda
.
La
pena
è
aumentata
(
64
)
:
1
)
nel
caso
di
sorpresa
in
una
casa
da
giuoco
o
in
pubblico
esercizio
;
2
)
per
coloro
che
hanno
impegnato
nel
giuoco
poste
rilevanti
.
721
Elementi
essenziali
del
giuoco
d
azzardo
.
Case
da
giuoco
Agli
effetti
delle
disposizioni
precedenti
:
1
)
sono
giuochi
di
azzardo
quelli
nei
quali
ricorre
il
fine
di
lucro
e
la
vincita
o
la
perdita
è
interamente
o
quasi
interamente
aleatoria
;
2
)
sono
case
da
giuoco
i
luoghi
di
convegno
destinati
al
giuoco
d
azzardo
,
anche
se
privati
,
e
anche
se
lo
scopo
del
giuoco
è
sotto
qualsiasi
forma
dissimulato
.
722
Pena
accessoria
e
misura
di
sicurezza
La
condanna
per
alcuna
delle
contravvenzioni
prevedute
dagli
articoli
precedenti
importa
la
pubblicazione
della
sentenza
È
sempre
ordinata
la
confisca
del
denaro
esposto
nel
giuoco
e
degli
arnesi
od
oggetti
ad
esso
destinati
.
723
Esercizio
abusivo
di
un
giuoco
non
d
azzardo
Chiunque
,
essendo
autorizzato
a
tenere
sale
da
giuoco
o
da
bigliardo
,
tollera
che
vi
si
facciano
giuochi
non
d
azzardo
,
ma
tuttavia
vietati
dall
Autorità
,
è
punito
con
l
ammenda
.
Nei
casi
preveduti
dai
numeri
3
e
4
dell
art
.
719
,
si
applica
l
arresto
fino
a
tre
mesi
o
l
ammenda
.
Per
chi
sia
colto
mentre
prende
parte
al
giuoco
,
la
pena
è
l
ammenda
.
724
Bestemmia
e
manifestazioni
oltraggiose
verso
i
defunti
Chiunque
pubblicamente
bestemmia
,
con
invettive
o
parole
oltraggiose
,
contro
la
Divinità
o
i
Simboli
o
le
Persone
venerati
nella
religione
dello
Stato
,
è
punito
con
l
ammenda
.
Alla
stessa
pena
soggiace
chi
compie
qualsiasi
pubblica
manifestazione
oltraggiosa
verso
i
defunti
.
725
Commercio
di
scritti
,
disegni
o
altri
oggetti
contrari
alla
pubblica
decenza
Chiunque
espone
alla
pubblica
vista
o
,
in
luogo
pubblico
o
aperto
al
pubblico
,
offre
in
vendita
o
distribuisce
scritti
,
disegni
o
qualsiasi
altro
oggetto
figurato
,
che
offenda
la
pubblica
decenza
,
è
punito
con
l
ammenda
.
726
Atti
contrari
alla
pubblica
decenza
.
Turpiloquio
Chiunque
,
in
un
luogo
pubblico
o
aperto
o
esposto
al
pubblico
,
compie
atti
contrari
alla
pubblica
decenza
è
punito
con
l
arresto
fino
a
un
mese
o
con
l
ammenda
.
727
Maltrattamento
di
animali
Chiunque
incrudelisce
verso
animali
senza
necessità
o
li
sottopone
a
strazio
o
sevizie
o
comportamenti
e
fatiche
insopportabili
per
le
loro
caratteristiche
ovvero
li
adopera
in
giuochi
,
spettacoli
o
lavori
insostenibili
per
la
loro
natura
,
valutata
secondo
le
loro
caratteristiche
anche
etologiche
o
li
detiene
in
condizioni
incompatibili
con
la
loro
natura
o
abbandona
animali
domestici
o
che
abbiano
acquisito
abitudini
della
cattività
è
punito
con
ammenda
.
La
pena
è
aumentata
se
il
fatto
è
commesso
con
mezzi
particolarmente
dolorosi
,
quale
modalità
del
traffico
,
del
commercio
,
del
trasporto
,
dell
allevamento
,
della
mattazione
o
di
uno
spettacolo
di
animali
,
o
se
causa
la
morte
dell
animale
:
in
questi
casi
la
condanna
comporta
la
pubblicazione
della
sentenza
e
la
confisca
degli
animali
oggetto
del
maltrattamento
,
salvo
che
appartengano
a
persone
estranee
al
reato
.
Nel
caso
di
recidiva
la
condanna
comporta
l
interdizione
dall
esercizio
dell
attività
di
commercio
,
di
trasporto
,
di
allevamento
,
di
mattazione
o
di
spettacolo
.
Chiunque
organizza
o
partecipa
a
spettacoli
o
manifestazioni
che
comportino
strazio
o
sevizie
per
gli
animali
è
punito
con
l
ammenda
.
La
condanna
comporta
la
sospensione
per
almeno
tre
mesi
della
licenza
inerente
l
attività
commerciale
o
di
servizio
e
,
in
caso
di
morte
degli
animali
o
di
recidiva
,
l
interdizione
dall
esercizio
dell
attività
svolta
.
Qualora
i
fatti
di
cui
ai
commi
precedenti
siano
commessi
in
relazione
all
esercizio
di
scommesse
clandestine
la
pena
è
aumentata
della
metà
e
la
condanna
comporta
la
sospensione
della
licenza
di
attività
commerciale
,
di
trasporto
o
di
allevamento
per
almeno
dodici
mesi
.
SEZIONE
II
Delle
contravvenzioni
concernenti
la
polizia
sanitaria
728
Trattamento
idoneo
a
sopprimere
la
coscienza
o
la
volontà
altrui
Chiunque
pone
taluno
,
col
suo
consenso
,
in
stato
di
narcosi
o
d
ipnotismo
,
o
esegue
su
lui
un
trattamento
che
ne
sopprima
la
coscienza
o
la
volontà
,
è
punito
,
se
dal
fatto
deriva
pericolo
per
l
incolumità
della
persona
,
con
l
arresto
da
uno
a
sei
mesi
o
con
l
ammenda
.
Tale
disposizione
non
si
applica
se
il
fatto
è
commesso
,
a
scopo
scientifico
o
di
cura
,
da
chi
esercita
una
professione
sanitaria
.
729
Abuso
di
sostanze
stupefacenti
730
Somministrazione
a
minori
di
sostanze
velenose
o
nocive
Chiunque
,
essendo
autorizzato
alla
vendita
o
al
commercio
di
medicinali
,
consegna
a
persona
minore
degli
anni
sedici
sostanze
velenose
o
stupefacenti
,
anche
su
prescrizione
medica
,
è
punito
con
l
ammenda
.
Soggiace
all
ammenda
chi
vende
o
somministra
tabacco
a
persona
minore
degli
anni
quattordici
.
TITOLO
II
DELLE
CONTRAVVENZIONI
CONCERNENTI
L
ATTIVITÀ
SOCIALE
DELLA
PUBBLICA
AMMINISTRAZIONE
731
Inosservanza
dell
obbligo
dell
istruzione
elementare
dei
minori
Chiunque
,
rivestito
di
autorità
o
incaricato
della
vigilanza
sopra
un
minore
,
omette
,
senza
giusto
motivo
,
d
impartirgli
o
di
fargli
impartire
l
istruzione
elementare
è
punito
con
l
ammenda
.
732
Omesso
avviamento
dei
minori
al
lavoro
733
Danneggiamento
al
patrimonio
archeologico
storico
o
artistico
nazionale
Chiunque
distrugge
,
deteriora
o
comunque
danneggia
un
monumento
o
un
altra
cosa
propria
di
cui
gli
sia
noto
il
rilevante
pregio
,
è
punito
,
se
dal
fatto
deriva
un
nocumento
al
patrimonio
archeologico
,
storico
o
artistico
nazionale
con
l
arresto
fino
a
un
anno
o
con
l
ammenda
.
734
Distruzione
o
deturpamento
di
bellezze
naturali
Chiunque
,
mediante
costruzioni
,
demolizioni
,
o
in
qualsiasi
altro
modo
,
distrugge
o
altera
le
bellezze
naturali
dei
luoghi
soggetti
alla
speciale
protezione
dell
Autorità
,
è
punito
con
l
ammenda
.