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StampaQuotidiana ,
Abbiamo visitato con piacere l ' ufficio centrale telefonico impiantato fra noi sotto la direzione dell ' egregio cav . Salmeri . Son veramente da vedersi i vari apparati ed il modo come funzionano i numerosi fili che sono sparsi in gran parte della città e mettono in comunicazione l ' ufficio centrale e i vari abbonati . È un vero prodigio della scienza . Noi crediamo che questa rete telefonica sarà maggiormente estesa essendo grande la utilità che se ne può ricavare .
StampaQuotidiana ,
Non è guari da che una giovine coppia si presentò nell ' albergo ... Erano due novelli sposi , che venivano a passare la luna di miele . Siccome le stanze eran tutte affittate , il proprietario , uomo di risorse . aveva fatto levare le bagnarole dalla sua gran sala da bagno e ne avea fatto una camera da letto molto ben messa . Questa camera toccò ai nuovi maritati . Durante la notte , la giovane sposa , volendo chiamare una delle inservienti , cerca con la mano nell ' oscurità il cordone del campanello , ed allorché crede d ' averlo toccato , tira con forza . Disgraziatamente si era sbagliata , giacché avea messa la mano sulla corda di una doccia al di sopra della sua testa . Immediatamente un diluvio di acqua ghiacciata , capace di raffreddare lo stesso entusiasmo di due giovani sposi , cade con fracasso spaventevole sulla testa dei medesimi . Si può facilmente immaginare il comico spettacolo di questi due sfortunati agitantisi nell ' oscurità . Il marito spaventato allunga alla sua volta il braccio e s ' impossessa con frenesia dell ' estremità di un altro cordone pendente dalla sua parte e lo tira col massimo furore . Per tutta risposta un diluvio d ' acqua , questa volta bollente , cade a rovesci . Degli urli escono dalla camera dei poveri sposi , quando i domestici accorrono e sfondano la porta . Veggono la sala a metà piena d ' acqua e la giovine sposa montata come una scimmia sulla schiena del marito , che grida come un ossesso , mentre il povero uomo cercava a tentoni la porta fra le tenebre . Quale prima notte di nozze ? Oh ! ... Qual prima notte di nozze .
StampaQuotidiana ,
Verso le quattro pomeridiane di mercoledì il comm . Emanuele Notarbartolo di San Giovanni , Direttore generale del Banco di Sicilia , accompagnato da due campieri armati si dirigeva a cavallo dal paese di Sciara alla stazione ferroviaria omonima per far ritorno a Palermo col treno che di colà passa alle sei pomeridiane . Ad una svolta della strada un carabiniere e quattro bersaglieri intimarono loro di fermarsi spianando i fucili . Il comm . Notarbartolo credendo forse che quei militari l ' avessero preso per un sequestrato in mezzo a due briganti , affrettavasi ad assicurare la pattuglia che quei due erano suoi familiari , che peraltro avevano i permessi d ' armi in regola . Fu loro intimato di scendere da cavallo e di mostrar questi permessi . Obbedito all ' ingiunzione il Notarbartolo e i suoi due familiari furono in un batter d ' occhi disarmati . Questi ultimi furono fatti ritornare al paese e il Notarbartolo fu bendato e condotto via da quei malandrini che si eran affrettati a svestirsi delle mentite divise . Pare che pel riscatto si domandino 75.000 lire . Finora nulla si sa intorno alla sorte del sequestrato . Noi facciam voti che egli possa in breve esser restituito alla famiglia sano ed incolume e con noi fan questi voti tutti coloro che nel Notarbartolo stimano la fermezza del carattere e le doti personali . Dopoché i briganti si furono impadroniti del commendatore Notarbartolo , lo condussero in un boschetto ed ivi gli fecero sapere che essi non avevano avuto la intenzione di sequestrar lui ma il figlio del Principe . Gli dissero inoltre che la taglia da loro pretesa era di lire 75.000 al che Notarbartolo replicava non potere in alcun modo pagare sì vistosa somma . I briganti insistettero perché egli scrivesse alla famiglia . Il Notarbartolo per far che questa fosse informata del fatto scrisse e consegnò il suo biglietto e un anello che portava sempre al dito ad una delle due persone che lo accompagnava , la quale li recò alla famiglia la stessa sera del dodici a mezzanotte . La dimani il 13 col treno delle sei e cinquantacinque ant . questa stessa persona partiva con la somma di 7.600 lire in oro , ma tornava tosto con la risposta che i briganti esigevano il pagamento dell ' intera taglia prima di lasciar libero il sequestrato . Parecchi giorni durarono le trattative che ebbero termine col rilascio del comm . Notarbartolo dietro il pagamento della somma di L . 51.000 , 25.000 delle quali in oro . Arrivo del Comm . Notarbartolo . Ieri alle 4 sparsasi la voce che il comm . Notarbartolo dovesse arrivare col treno delle 8,05 pomeridiane molte delle persone accorse approfittando del treno in partenza alle 5,35 pomeridiane andarono ad incontrarlo ad Altavilla da dove tornarono insieme a lui . Sin dalle 7,30 la stazione di Palermo era piena di distintissime persone che volevan tutte essere le prime a salutare l ' amico o il parente affezionato , il distinto cittadino . Entrato il treno nella stazione , il primo a scendere da un compartimento di prima classe fu il comm . Notarbartolo , il quale preso a braccia dagli amici si diresse a grandissimo stento verso la porta di uscita , dove attendevalo la carrozza che doveva condurlo a casa . Descrivere l ' accoglienza che gli fu fatta è impossibile ; le grida di viva Notarbartolo ! erano imponentissime , la commozione degli astanti immensa . La via Merlo dove sta il comm . Notarbartolo , era illuminata a lampioncini , la carrozza poté percorrerla a stento tanta era la folla che aspettava per vederlo ; finalmente riuscì a penetrare nel cortile del palazzo Merlo , dove fu seguita da un grandissimo numero di carrozze che gli conducevano dalla stazione i parenti ed amici . Sul tardi il comm . Notabartolo dovette affacciarsi al balcone per ringraziare i cittadini che accalcati nella strettissima via Merlo lo salutavano con le grida di evviva Notarbartolo e con ripetuto batter di mani .
I TRAMWAYS A PALERMO ( - , 1882 )
StampaQuotidiana ,
Questa mane si è attivato dalla Direzione dei tramways un servizio ordinario di omnibus dalla stazione della ferrovia meridionale per via Maqueda al Politeama con partenza a 20 minuti e coincidenza al Politeama colla linea dei tramways . È con piacere che abbiamo veduto inaugurato un tal servizio , che speriamo veder esteso ad altri punti della città . E in ciò facciamo assegnamento nell ' egregio direttore dei tramways il quale non trascura mezzi per render più facili le comunicazioni nella nostra città , di che dobbiamo sapergli grato .
StampaQuotidiana ,
Abbiamo ieri visitato con piacere questo magnifico Albergo tenuto dai fratelli Ragusa . Situato in una posizione ridente , in mezzo a giardini e serre , con veduta del mare , può dirsi uno dei più deliziosi luoghi , ed affascinanti , in cui il forestiero , che viene a visitare la città nostra , a respirarne le aure imbalsamate e salutifere , trova tutto il confortabile , e tutte le comodità , tutte le delizie che nei più grandi alberghi del continente non sempre si trovano . Stanze ben arredate , sale splendidissime per conversazione , sale di lettura , e poi ampi terrazzi , serre ridentissime , giardini verdeggianti e profumati , insomma tutto che puossi desiderare di più ricco , di più bello , di più incantevole . Non parliamo della cucina , affidata ad abile cuoco , né del servizio , al quale son destinati camerieri italiani , francesi , tedeschi , affinché i forestieri possano far uso della loro lingua ove non conoscano il nostro idioma . L ' Hôtel des Palmes fa onore alla nostra città , fa onore ai fratelli Ragusa che ne sono i proprietari , i quali meritano tutta la lode per avervi impiegato vistosi capitali creando un albergo degno di Palermo . Noi auguriamo ogni fortuna a questi giovani egregi , i quali serbano le tradizioni paterne , cercano col lavoro di accrescere i capitali col lavoro acquistati , e hanno il coraggio delle grandi imprese , senza il quale nulla può farsi di proficuo e di fecondo . È qui il luogo di ripetere il detto del poeta latino : Audaces fortuna juvat !
StampaQuotidiana ,
L ' ingegnere Sada , milanese , ha ultimato il nuovo teatro Massimo di Catania , al quale darà il suo nome Vincenzo Bellini . Il nuovo teatro sorge dove era un giorno l ' arena Pacini ; ha la facciata sullo stile del Rinascimento , e si compone di due ordini di archeggiate sovrapposte ; undici busti di illustri musicisti adornano la facciata . Due altri , uno dello stile del 1500 l ' altro dello stile 1600 , danno accesso al teatro , del quale la platea misura 22 metri di lunghezza e 19 di larghezza . È alto 22 metri e mezzo , ha quattro ordini di palchi e un quinto , parte a palchi parte a gallerie ; nel centro del soffitto campeggia un quadro : l ' apoteosi di Bellini . Il palcoscenico è uno dei più grandi d ' Italia : è alto 22 metri e lungo 33 . L ' illuminazione è di 1500 fiammelle : il sipario è d ' amianto , numerosissime le uscite e ampie e sei immensi serbatoi d ' acqua sul palcoscenico , che in un minuto allagherebbero uno spazio di 60 metri cubi . Quest ' opera colossale , che sarà un trionfo per l ' ingegnere Sada e per gli artisti che con lui collaborano , s ' inaugurerà nella prossima primavera .
ProsaGiuridica ,
Vittorio Emanuele III per Grazia di Dio e per la Volontà della Nazione Re d ' Italia Imperatore d ' Etiopia Visto l ' art . 3 , n . 2 , della legge 31 gennaio 1926-IV , n . 100; Ritenuta la necessità assoluta ed urgente di dettare disposizioni per la difesa della razza nella scuola italiana ; Udito il Consiglio dei Ministri ; Sulla proposta del Nostro Ministro Segretario di Stato per l ' educazione nazionale , di concerto con quello per le finanze ; Abbiamo decretato e decretiamo ; Art . 1 . All ' ufficio di insegnante nelle scuole statali o parastatali di qualsiasi ordine e grado e nelle scuole non governative , ai cui studi sia riconosciuto effetto legale , non potranno essere ammesse persone di razza ebraica , anche se siano state comprese in graduatorie di concorso anteriormente al presente decreto ; nè potranno essere ammesse all ' assistentato universitario , nè al conseguimento dell ' abilitazione alla libera docenza . Art . 2 . Alle scuole di qualsiasi ordine e grado , ai cui studi sia riconosciuto effetto legale , non potranno essere iscritti alunni di razza ebraica . Art . 3 . A datare dal 16 ottobre 1938-XVI tutti gli insegnanti di razza ebraica che appartengano ai ruoli per le scuole di cui al precedente art . 1 , saranno sospesi dal servizio ; sono a tal fine equiparati al personale insegnante i presidi e direttori delle scuole anzidette , gli aiuti e assistenti universitari , il personale di vigilanza delle scuole elementari . Analogamente i liberi docenti di razza ebraica saranno sospesi dall ' esercizio della libera docenza . Art . 4 . I membri di razza ebraica delle Accademie , degli Istituti e delle Associazioni di scienze , lettere ed arti , cesseranno di far parte delle dette istituzioni a datare dal 16 ottobre 1938-XVI . Art . 5 . In deroga al precedente art . 2 potranno in via transitoria essere ammessi a proseguire gli studi universitari studenti di razza ebraica , già iscritti a istituti di istruzione superiore nei passati anni accademici . Art . 6 . Agli effetti del presente decreto - legge è considerato di razza ebraica colui che è nato da genitori entrambi di razza ebraica , anche se egli professi religione diversa da quella ebraica . Art . 7 . Il presente decreto - legge , che entrerà in vigore alla data della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del Regno , sarà presentato al Parlamento per la sua conversione in legge . Il Ministro per l ' educazione nazionale è autorizzato a presentare il relativo disegno di legge . Ordiniamo che il presente decreto , munito del sigillo dello Stato , sia inserto nella raccolta delle leggi e dei decreti del Regno d ' Italia , mandando a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare . Dato a San Rossore , addì 5 settembre 1938 - Anno XVI Vittorio Emanuele Mussolini , Bottai , Di Revel Visto il Guardasigilli : Solmi
StampaPeriodica ,
Il 21 Aprile i lavoratori e i produttori italiani conosceranno i principi costitutivi della Carta del Lavoro . Il documento , come è stato già detto , non ha un contenuto giuridico di carattere formale , ma vuole essere , all ' infuori della legge , una base di orientamento di tutta la vita del lavoro . La Carta del Lavoro si presenta perciò con un aspetto tutto originale e con un carattere spiccatamente e decisamente rivoluzionario . Superamento dei Diritti dell ' Uomo Poiché il Regime fascista compie oggi una solenne dichiarazione di diritti , vi sarà certamente chi vorrà porre l ' atto odierno a confronto con i " Diritti dell ' Uomo " e tutte le conquiste della Rivoluzione Francese . Vediamo in quale luce storica si presenta la Carta del Lavoro nei confronti dei Diritti dell ' Uomo . Essa acquista un indubbio e deciso significato di superamento . I lavoratori e i produttori di oggi , nel nostro e negli altri paesi , prima di essere cittadini furono uomini e come uomini furono schiavi . Il crollo della società feudale fu una grande conquista dello spirito umano , che dette forma di dignità civile alla lotta politica e affermò il concetto della Nazione , come patrimonio della collettività . Negare il beneficio di quelle conquiste significherebbe negare la storia . Ma vediamo in quale concetto la Carta del Lavoro rappresenta il superamento , lo svi - luppo storico e non l ' antitesi della Rivoluzione francese . Gli " immortali principii " rappresentavano soprattutto una affermazione egualitaria . Oggi la Rivoluzione Nera compie anche un ' affermazione egualitaria proclamando la parità di tutti i cittadini come produttori e come lavoratori . Oggi il Fascismo afferma i diritti del lavoro e la supremazia assoluta della Nazione sui cittadini . Né l ' uno né l ' altro concetto sono in antitesi alla Rivoluzione francese , in quanto né alcuna parità dei cittadini come lavoratori potrebbe esistere se non si riconoscesse come cosa ovvia l ' uguaglianza dei cittadini quali uomini , né potrebbe esistere supremazia di Nazione dove esisteva una supremazia di caste . Perciò la Carta del Lavoro , nel suo concetto egualitario e nell ' affermazione dei diritti del lavoro , non è una antitesi , ma un superamento dei Diritti dell ' Uomo ...
AL POPOLO BASSO ( - , 1861 )
StampaPeriodica ,
Fra tutti quelli che formano la intera popolazione , o nazione o società come vuoi chiamarla , si è stabilita ’ na distinzione di tre classi , nobili , mezzo ceto e basso ceto . Ma questa distinzione è cosa troppo vecchia , e la fecero l ’ avarizia , la superbia e l ’ apparenza ; l ’ avarizia che altro Dio non ha , fuori del denaro , e per essa chi è più ricco è lo migliore : la superbia , che perché l ’ antenati sono stati qualche gran cosa , crede che gli altri l ’ hanno a stimare pure ’ na gran cosa , come se uno non avesse a essere stimato per quello che è , ma per quello che furono l ’ antenati suoi ; e finalmente l ’ apparenza , perché tutti quanti vogliamo giudicare con gli occhi della fronte e non con quelli della ragione . Questa distinzione dunque non mi piace : e persuaditi che per legge nessuno è figlio della gallina bianca . Non credere che lo nobile e lo signore avessero qualche dritto sopra di te , popolo basso , no . Essi hanno tanto dritto sopra di te , quanto dritto hai tu sopra di loro ; ma senti però , e mettici anche questo , che essi hanno tanti obblighi verso di te , quanti obblighi hai tu verso di loro . Senti , e tieni a mente questo : Iddio nella sua infinita sapienza e misericordia non ha dato a nessun uomo dritto sopra un altro uomo ; ma non ha fatto tutti l ’ uomene uguali . Rifletti dunque bene , popolo basso , e non avvilirti tanto , credendoti per obbligo condannato a stare sempre sotto . Alza la testa : e senza pretendere di uscire a forza dalla condizione nella quale Iddio ti ha posto e ti vuole , dí senza paura : “ Io per l ’ animo che tengo e per il cuore che mi sento , sono eguale a tutti li più gran signori che ci stanno sopra la terra : e tra me e li gran signori non c ’ è altra differenza che quella che nasce dall ’ uso che facciamo di quest ’ anima e di questo cuore : la buona gente , nobile o snobile , ricca o povera ha da stare naturalmente sopra : la gente cattiva nobile o snobile , ricca o povera , ha da stare naturalmente sotto . " Finora tu , popolo basso , sei stato l ’ ultimo , non per la condizione tua , no , ma per i tuoi difetti : mo , alza la testa , e fatti uguale agli altri , non per la condizione , ma per la virtù . I tuoi difetti sono stati prodotti dal passato dispotismo : ora , se tu vuoi , la libertà t ’ innalzerà , perché ti saprà educare . Impara e ti farai sentire e rispettare : e nobili e ceto medio si leveranno il cappello in faccia a la virtù del popolano . Fino a mo sei stato temuto come la tigre , come la peste , come il cane affamato : da oggi ’ nnanzi t ’ avrai a far temere come si teme la spada de la giustizia . A lo cane affamato o li si tira ’ na pietra ’ n fronte o li si getta un pezzo di pane per farlo star quieto : in faccia a lo giudice uno o s ’ ha da difendere con buone ragioni , o ha da essere condannato . Ma lo giudice ( tienilo a mente buono ) lo giudice ha da avere con sé la giustizia e la legge , e non la superbia e lo capriccio .
ProsaGiuridica ,
Vittorio Emanuele III per Grazia di Dio e per la Volontà della Nazione Re d ' Italia Imperatore d ' Etiopia Veduto il testo unico delle leggi e delle norme giuridiche sulla istruzione elementare , post - elementare e sulle opere di integrazione , approvato con il R . decreto 5 febbraio 1928 - VI , n . 577 , e successive modificazioni ; Veduto l ' art . 3 , n . 2 , della legge 31 gennaio 1926 - IV , n . 100; Riconosciuta la necessità assoluta ed urgente di dare uno speciale ordinamento alla istruzione elementare dei fanciulli di razza ebraica ; Udito il Consiglio dei Ministri ; Sulla proposta del nostro Ministro Sottosegretario di Stato per l ' educazione nazionale , di concerto con quello per le finanze ; Abbiamo decretato e decretiamo : Art . 1 . Per i fanciulli di razza ebraica sono istituite a spese dello Stato speciali sezioni di scuola elementare nelle località in cui il numero di essi non sia inferiore a dieci . I relativi insegnanti potranno essere di razza ebraica . Art . 2 . Le comunità possono aprire , con l ' autorizzazione del Ministero per l ' educazione nazionale , scuole elementari , con effetti legali , per i fanciulli di razza ebraica . Per gli scrutini e per gli esami nelle dette scuole il Regio provveditore agli studi nomina un commissario . Nelle scuole elementari di cui ai comma precedenti , sono svolti i programmi stabiliti per le scuole di Stato ; salvo per ciò che concerne l ' insegnamento della religione cattolica . Art . 3 . Nelle scuole elementari per i fanciulli di razza ebraica sono adottati i libri di testo di Stati , con opportuni arrangiamenti , approvati dal Ministero dell ' educazione nazionale . Le spese relative sono a carico delle comunità israelitiche . Art . 4 . Il presente decreto , che andrà in vigore il giorno della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del Regno , sarà presentato al Parlamento per la conversione in legge . Il Ministro proponente , è autorizzato alla presentazione del relativo disegno di legge . Ordiniamo che il presente decreto , munito del sigillo dello Stato , sia inserto nella raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d ' Italia , mandando a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare . Dato a San Rossore , addì 23 settembre 1938 - Anno XVI Vittorio Emanuele Mussolini , Bottai , Di Revel Visto il Guardasigilli : Solmi