StampaPeriodica ,
...
L
'
Europa
ha
bisogno
che
la
sua
politica
divenga
una
religione
.
Il
Fascismo
che
è
un
'
idea
,
un
movimento
spirituale
,
che
trae
la
sua
vita
da
rispondenze
storiche
e
nazionali
,
ha
dato
quest
'
anima
alla
sua
azione
.
Un
principio
di
unione
europea
,
la
redenzione
futura
di
una
gente
non
può
uscire
che
da
un
organismo
dottrinale
e
gerarchico
,
che
da
una
unità
spirituale
.
In
ciò
è
il
significato
del
potenziarsi
di
un
organismo
dottrinale
e
gerarchico
.
Si
va
verso
una
unità
religiosa
europea
.
È
innegabile
che
la
civiltà
dei
popoli
europei
deriva
dall
'
Italia
:
tale
civiltà
è
sempre
cattolica
nella
sua
origine
.
Se
l
'
occidente
si
vuole
salvare
dall
'
ovest
e
dall
'
est
,
la
fatalità
degli
eventi
storici
gli
impone
il
ritorno
a
quelle
fedi
che
sole
possono
salvare
la
nostra
civiltà
occidentale
;
il
ritorno
ai
principi
da
cui
nacque
questa
civiltà
.
L
'
occidente
deve
andare
a
Roma
,
all
'
idea
che
da
essa
sorge
.
Il
Fascismo
riprende
la
tradizione
mediterranea
:
lo
spirito
romano
nutre
la
sua
fede
per
questa
divina
speranza
di
grandezza
,
che
abbiamo
...
Né
si
tenti
di
fare
del
Mediterraneo
un
lago
gallico
e
di
Roma
una
succursale
di
Parigi
e
Mosca
.
Attualmente
,
mentre
a
Ginevra
si
sogna
una
Eurasia
,
mentre
la
civiltà
nelle
degenerazioni
del
progresso
meccanico
tende
all
'
ovest
nei
suoi
sviluppi
intesi
a
sopraffare
lo
spirito
d
'
Europa
e
per
cui
angosciosa
si
alza
la
domanda
:
"
America
o
Mosca
,
"
noi
giovani
italiani
di
Mussolini
affermiamo
la
tradizione
europea
nella
romanità
.
Nella
romanità
latina
temperata
dal
cattolicesimo
:
concezione
integrale
,
adunque
,
per
non
dire
classica
.
Far
risorgere
i
valori
dello
spirito
è
compito
europeo
del
Fascismo
,
che
nel
nome
di
una
funzione
spirituale
romana
dovrà
vincere
il
male
intimo
dell
'
angosciata
Europa
.
Il
Fascismo
è
antieuropeo
poiché
il
popolo
nostro
ha
raggiunto
la
sua
unità
spirituale
:
essa
è
profonda
data
la
sua
tradizione
storica
.
In
Italia
il
popolo
ha
una
fede
comune
ed
un
Capo
:
Mussolini
.
Noi
siamo
l
'
Antieuropa
,
perché
combattiamo
le
idee
democratiche
,
comuniste
,
che
attualmente
dominano
lo
spirito
europeo
.
Siamo
l
'
Antieuropa
,
per
la
lotta
che
dobbiamo
sostenere
in
nome
della
nostra
libertà
,
del
nostro
sviluppo
di
popolo
proletario
contro
le
varie
plutocrazie
europee
,
che
tendono
a
soverchiare
ed
a
soffocare
la
nostra
forza
di
espansione
.
Siamo
l
'
Antieuropa
,
perché
mentre
i
popoli
europei
si
accalcano
nelle
metropoli
meccaniche
,
sentine
d
'
ogni
corruzione
,
mostruose
interpretazioni
della
vita
moderna
,
noi
italiani
torniamo
alla
terra
non
per
retrocedere
ma
per
fondare
su
di
essa
e
ritrovarvi
il
profondo
spirito
della
nostra
tradizione
secolare
e
mediterranea
.
Siamo
l
'
Antieuropa
perché
mentre
in
taluni
popoli
europei
imperversa
il
malthusianismo
,
noialtri
italiani
tenacemente
progrediamo
,
quasi
fosse
a
proteggerci
la
divinità
nel
cammino
fecondo
della
lotta
demografica
.
Siamo
antieuropei
adunque
perché
siamo
contro
le
città
tentacolari
,
le
plutocrazie
,
il
bolscevismo
,
contro
la
concezione
e
la
pratica
individualistica
e
materialistica
della
democrazia
di
tutte
le
gradazioni
,
perché
siamo
contro
la
decrepita
civiltà
europea
parlamentaristica
e
internazionalistica
.
Noi
siamo
l
'
Eresia
della
moderna
Europa
.
Contro
l
'
Europa
di
Parigi
,
di
Mosca
,
di
Ginevra
,
la
nostra
Antieuropa
ha
il
nome
di
Roma
.
Instaureremo
l
'
unità
religiosa
d
'
Europa
onde
fondare
il
ritorno
agli
ideali
.
Il
Fascismo
,
come
idea
dell
'
Italia
moderna
e
classica
è
il
restauratore
di
una
civiltà
:
Roma
è
il
centro
morale
di
azione
.
È
l
'
Antieuropa
.
È
l
'
insorgere
dell
'
occidente
romano
contro
l
'
occidente
usurpatore
:
la
supremazia
di
Parigi
è
solo
un
'
apparenza
.
L
'
Italia
si
prepara
a
svolgere
la
sua
azione
di
primato
:
è
l
'
Antieuropa
che
ha
in
sé
il
germe
dinamico
dell
'
unità
e
della
civiltà
.
Nella
instabile
Europa
noi
siamo
perciò
gli
eresiarchi
che
preparano
gli
sviluppi
della
verità
storica
.
Noi
siamo
l
'
Antieuropa
in
funzione
europea
.
StampaPeriodica ,
Non
è
possibile
che
gli
uomini
dabbene
chiudano
gli
occhi
su
quanto
avviene
in
una
parte
del
campo
editoriale
italiano
,
perché
,
se
così
fosse
,
ci
sarebbe
proprio
da
disperare
del
coraggio
e
dello
spirito
animatore
di
noi
stessi
.
Se
scorri
il
catalogo
,
sia
pure
di
una
modestissima
casa
editrice
,
per
tre
quarti
non
fai
che
leggere
nomi
di
stranieri
più
o
meno
illustri
,
che
oggi
si
scovano
tutte
le
mediocrità
franciose
,
slavate
,
standardizzate
e
si
ammanniscono
piatti
conditi
di
tutte
le
droghe
e
dopo
i
nomi
ostrogoti
,
titoli
sensazionali
.
È
un
eccesso
di
libertà
che
bisogna
energicamente
curare
.
Il
sano
spirito
italiano
non
bisogna
turbarlo
e
deturparlo
con
le
infezioni
d
'
Oltralpe
;
perderlo
contraffacendolo
;
contaminarlo
.
Lo
spirito
italiano
non
ha
nessuna
necessità
nemmeno
del
"
genio
slavo
,
"
il
quale
può
essere
solo
materia
di
studio
per
coloro
che
avendo
già
formata
una
salda
spiritualità
non
c
'
è
pericolo
ne
siano
ammorbati
.
La
nostra
forza
consiste
sopra
tutto
nel
conservare
intatti
i
nostri
valori
,
anzi
nel
rinsaldarli
e
affinarli
,
per
renderli
meglio
adeguati
all
'
aspra
lotta
che
si
combatte
oggi
in
tutti
i
settori
dell
'
attività
umana
.
Non
abbiamo
noi
necessità
di
"
europeizzarci
,
"
ma
è
l
'
Europa
che
deve
,
se
vuole
continuare
vita
indipendente
e
vigorosa
,
abbeverarsi
a
queste
pure
fonti
italiche
e
assorbirne
tutte
le
sane
,
vitali
,
eterne
energie
.
Il
resto
è
zavorra
...
StampaPeriodica ,
L
'
operaio
dev
'
essere
istruito
:
s
'
istruisca
l
'
operaio
,
e
cadranno
innanzi
a
lui
l
'
impostura
,
e
la
tirannide
.
Queste
parole
,
se
volete
saperlo
,
sono
di
un
eroe
del
nostro
secolo
dallo
stile
laconico
,
dette
in
una
tornata
democratica
in
Genova
.
L
eroe
però
non
si
avvide
,
che
in
senso
assai
diverso
da
quello
in
cui
furono
pronunziate
suonarono
una
grande
verità
,
una
di
quelle
verità
,
ch
escono
sovente
di
bocca
anche
agli
stessi
nemici
della
verità
;
come
,
a
cagione
d
esempio
,
se
ne
sentirono
dalla
bocca
di
un
Balaano
indovino
,
e
di
Caifa
,
il
peggiore
forse
dei
nemici
del
Redentore
.
Or
bene
siccome
appunto
suonano
una
grande
verità
,
così
il
Veridico
se
ne
serve
in
questa
prima
comparsa
per
far
conoscere
il
bisogno
che
ha
il
popolo
operaio
di
essere
istruito
,
ed
annunziare
,
che
non
mancherà
mai
nelle
sue
colonne
un
articolo
diretto
a
questa
istruzione
.
Ma
parliamo
chiaro
;
perché
questa
dev
essere
sempre
la
sua
divisa
,
di
quale
istruzione
credete
voi
che
si
parli
qui
?
chi
sa
a
che
stramberie
andate
voi
pensando
.
Non
vi
stancate
il
capo
,
vi
risponde
il
Ve
-
ridico
in
due
parole
:
di
quella
,
di
cui
maggiormente
v
è
oggi
bisogno
,
dell
istruzione
religiosa
anzitutto
;
perché
la
sola
religione
è
l
unica
,
vera
,
solidissima
base
d
ogni
civiltà
,
d
ogni
perfezionamento
,
d
ogni
educazione
,
e
ben
essere
dei
popoli
.
Senza
la
religione
,
siatene
sicuri
,
il
mondo
sociale
non
può
durarla
a
lungo
,
ma
è
necessario
che
si
sfaceli
e
cada
in
un
orribile
caos
,
in
cui
perduta
ogni
norma
del
lecito
e
dell
illecito
,
del
giusto
e
dell
ingiusto
,
del
vero
e
del
falso
non
si
conoscono
più
i
nomi
di
diritto
,
di
proprietà
,
di
onestà
,
di
soggezione
,
ma
solo
quelli
del
delitto
,
del
sacrilegio
,
della
rapina
,
del
libertinaggio
,
dell
'
anarchia
.
Esaminate
,
ma
spassionatamente
,
i
fatti
che
accadono
poco
lungi
da
noi
,
e
conoscerete
se
sia
proprio
il
Veridico
che
parla
.
E
a
questo
orribile
caos
appunto
i
moderni
sedicenti
rigeneratori
cercano
di
educare
i
popoli
,
sottraendoli
totalmente
con
mille
arti
infernali
ad
ogni
idea
di
Dio
,
di
religione
,
di
anima
,
d
immortalità
,
ed
informandoli
invece
all
oscenità
,
alla
licenza
,
alle
turpitudini
,
alle
bestemmie
.
E
tutto
questo
sapete
perché
?
per
formare
in
seguito
del
popolo
operaio
un
automa
,
ossia
per
meglio
intenderci
,
un
materiale
instromento
nelle
loro
mani
,
che
corrisponda
e
serva
fedelmente
ai
loro
perversi
disegni
.
Il
volgo
,
scusatemi
,
ma
son
Veridico
e
non
posso
tacere
la
verità
,
il
volgo
è
ordinariamente
ignorante
,
e
nella
sua
ignoranza
serve
a
meraviglia
di
eco
e
di
portavoce
,
grida
sovente
al
lupo
,
solo
perché
sente
gridare
gli
altri
,
e
si
lascia
facilmente
allettare
come
il
pesce
dall
esca
,
che
nasconde
l
'
amo
avvelenato
destinato
a
privarlo
dolosamente
di
vita
.
Il
Veridico
adunque
non
la
risparmierà
a
fatica
per
dimostrare
al
popolo
la
verità
,
e
la
santità
della
religione
che
professa
,
il
rispetto
,
che
perciò
le
deve
coll
onestà
della
vita
.
Oltre
a
ciò
si
adopererà
nello
smascherare
le
ipocrisie
dei
maligni
,
nel
confutare
gli
errori
degli
empi
,
nel
ribattere
le
massime
perverse
anticattoliche
della
giornata
a
solo
fine
di
preservare
questo
popolo
,
per
quanto
è
possibile
,
dal
torrente
della
corruzione
e
del
pervertimento
,
in
una
parola
farlo
essere
geloso
del
più
prezioso
tesoro
che
possieda
,
della
religione
cioè
e
della
fede
.
Verificata
così
la
prima
parte
della
sentenza
dell
eroe
,
istruito
cioè
il
popolo
nei
religiosi
doveri
,
si
verificherà
ancora
la
seconda
,
cioè
cadranno
innanzi
a
lui
l
'
impostura
e
la
tirannide
.
In
altri
termini
non
sarà
così
facile
a
piegarsi
come
fragile
canna
ad
ogni
soffio
di
perversa
dottrina
;
saprà
discernere
i
lupi
sotto
la
pelle
d
agnello
;
saprà
schermirsi
dalle
loro
insidie
maligne
,
e
l
impostura
e
l
ipocrisia
non
potendo
far
più
breccia
nel
popolo
,
sarà
costretta
a
cadere
senza
meno
esecrata
e
maledetta
da
tutti
.
Questo
popolo
allora
sarà
veramente
libero
dalla
tirannide
e
dalla
schiavitù
,
a
cui
gli
umanitari
del
nostro
secolo
vogliono
ad
ogni
costo
ridurlo
.
Quale
sia
questa
tirannide
e
schiavitù
,
il
Veridico
non
si
prende
la
pena
di
spiegarlo
,
perché
troppo
chiaramente
lo
dicono
quei
popoli
infelici
,
che
già
ne
sperimentano
i
lagrimevoli
effetti
nel
dispotismo
,
nell
oppressione
,
nella
fame
,
nella
miseria
,
nelle
imposte
,
nell
immoralità
,
nella
irreligione
,
nelle
ruine
immense
di
anime
,
di
corpo
,
di
sostanze
,
di
tutto
.
ProsaGiuridica ,
Vittorio
Emanuele
III
per
Grazia
di
Dio
e
per
la
Volontà
della
Nazione
Re
d
'
Italia
e
di
Albania
Imperatore
d
'
Etiopia
Il
Senato
e
la
Camera
dei
Fasci
e
delle
Corporazioni
,
a
mezzo
delle
loro
Commissioni
legislative
,
hanno
approvato
;
Noi
abbiamo
sanzionato
e
promulghiamo
quanto
segue
:
Articolo
unico
L
'
Ente
di
gestione
e
liquidazione
immobiliare
,
istituito
con
l
'
art
.
11
del
R
.
decreto
-
legge
9
febbraio
1939-XVII
,
n
.
126
,
convertito
nella
legge
2
giugno
1939-XVII
,
n
.
739
,
è
autorizzato
a
delegare
agli
Istituti
di
credito
fondiario
,
di
cui
all
'
art
.
12
del
decreto
medesimo
,
la
gestione
e
la
vendita
dei
beni
immobili
che
a
detto
Ente
siano
attribuiti
anche
con
provvedimenti
successivi
al
citato
R
.
decreto
-
legge
9
febbraio
1939-XVII
,
n
.
126
.
Gli
Istituti
indicati
nel
comma
precedente
sono
autorizzati
ad
esercitare
le
funzioni
di
cui
al
comma
stesso
anche
in
deroga
ai
rispettivi
ordinamenti
o
statuti
.
La
presente
legge
entrerà
in
vigore
nel
giorno
stesso
della
sua
pubblicazione
nella
Gazzetta
Ufficiale
del
Regno
.
Ordiniamo
che
la
presente
,
munita
del
sigillo
dello
Stato
,
sia
inserta
nella
Raccolta
ufficiale
delle
leggi
e
dei
decreti
del
Regno
d
'
Italia
,
mandando
a
chiunque
spetti
di
osservarla
e
di
farla
osservare
come
legge
dello
Stato
.
Dato
a
Roma
,
addì
24
febbraio
1941-XIX
Vittorio
Emanuele
Mussolini
,
Di
Revel
Visto
:
(
ai
sensi
del
R
.
decreto
20
febbraio
1941-XIX
,
n
.
76
)
Mussolini
StampaPeriodica ,
...
Date
a
Cesare
.
La
politica
religiosa
di
Mussolini
.
Il
Duce
non
ha
bisogno
di
riconoscimenti
:
ma
certo
,
Cesare
ha
in
lui
parlato
ed
agito
con
una
coscienza
di
sé
che
non
poteva
essere
più
vasta
.
Esaminiamo
il
te
-
sto
inedito
del
Trattato
e
del
Concordato
,
secondo
le
primitive
richieste
della
Santa
Sede
,
e
mettiamolo
in
relazione
col
testo
definitivo
:
scorgete
nitido
il
Mussolini
dei
discorsi
parlamentari
;
tutto
quanto
potesse
intaccare
i
primi
principi
asseriti
in
quei
discorsi
è
sparito
senz
'
altro
.
Le
parole
che
scrisse
Gioacchino
Volpe
,
quando
taluno
pensava
turbato
ad
una
sorta
di
abdicazione
,
ad
una
fusione
dello
Stato
nella
Chiesa
,
"
lo
Stato
Italiano
con
l
'
alto
sentimento
di
se
stesso
,
che
ha
raggiunto
,
pur
dando
alla
Chiesa
più
largo
campo
per
muoversi
,
anzi
appunto
per
questo
,
vigilerà
che
essa
non
trabocchi
,
"
sono
divinatorie
.
Ma
il
Volpe
è
quello
storico
che
ognuno
conosce
,
e
sa
bene
come
non
si
possa
tradire
la
sto
-
ria
;
ma
anche
l
'
on
.
Mussolini
sa
questo
:
di
qui
il
realismo
della
sua
politica
e
la
sua
forza
meravigliosa
.
Raccogliendo
in
volume
le
discussioni
parlamentari
sul
problema
dei
rapporti
fra
Stato
e
Chiesa
dal
'61
al
'70
,
egli
,
che
tutte
le
conosceva
e
le
teneva
presenti
nel
periodo
delle
trattative
,
ha
voluto
come
documentare
,
se
ve
ne
fosse
stato
bisogno
,
la
profondità
ideale
del
suo
agire
.
Un
'
azione
sempre
decisa
,
ma
meditata
,
saggiata
,
tormentata
col
richiamo
continuo
ad
un
'
idea
accolta
per
intero
nella
sua
maestà
,
e
resa
pura
da
ogni
elemento
estrinseco
.
Quando
,
infatti
,
l
'
on
.
Mussolini
disse
che
egli
compiva
il
Risorgimento
,
e
custodiva
nel
Concordato
l
'
anima
più
genuina
della
Nazione
,
criticando
quelle
discussioni
mostrò
tutta
la
spregiudicatezza
e
in
uno
la
fede
del
vero
uomo
politico
che
sa
distingue
-
re
l
'
empirico
mutevole
dall
'
ideale
che
non
si
può
tradire
.
Lontano
del
pari
,
adunque
,
dai
due
eccessi
contrari
e
maligni
:
elevare
la
diplomatica
a
ideologia
,
invilire
l
'
idea
nel
patteggiamento
;
errore
il
primo
che
fiaccò
spesso
i
nostri
padri
,
il
secondo
che
corrompe
molti
empirici
.
Tanta
precisa
chiarezza
rende
i
due
discorsi
del
Duce
,
come
il
libro
del
Missiroli
,
che
quelli
minutamente
commenta
in
ogni
loro
motivo
,
corpus
del
pensiero
dello
Stato
al
riguardo
;
la
bussola
,
per
dir
così
,
che
dovrà
guidarci
nei
futuri
viaggi
di
politica
ecclesiastica
...
StampaPeriodica ,
Dopo
il
caso
scandaloso
del
pennaiolo
giudio
Guido
Verona
,
che
ha
tentato
di
rimpolpettare
i
Promessi
Sposi
con
la
sua
indecente
prosa
da
salumiere
,
ecco
che
mi
salta
fuori
un
altro
imbrattacarte
ad
alta
tiratura
,
l
'
innominabile
Pitigrilli
,
il
quale
,
leggo
su
di
un
giornale
,
"
è
stato
invitato
a
Padova
,
da
quei
Sindacati
intellettuali
fascisti
,
a
tenere
una
conferenza
,
presenti
le
notabilità
cittadine
.
"
Mi
congratulo
anzitutto
con
"
quei
Sindacati
intellettuali
fascisti
"
per
l
'
iniziativa
geniale
,
e
mi
auguro
che
il
diletto
sia
stato
pari
alla
fama
dell
'
illustre
conferenziere
.
Ma
fuor
dagli
scherzi
dico
che
"
quei
Sindacati
intellettuali
"
debbono
essere
piuttosto
a
corto
di
argomenti
per
invitare
Pitigrilli
al
secolo
Gino
Segre
autore
della
Cintura
di
castità
e
della
Vergine
a
18
carati
e
di
altri
nobilissimi
scritti
,
come
si
vede
perfettamente
intonati
allo
stile
fascista
.
Può
darsi
che
il
sig
.
Segre
abbia
anche
una
tessera
fascista
in
tasca
,
ma
non
per
questo
egli
è
meno
antifascista
,
perché
non
è
ammissibile
che
uno
faccia
il
fascista
a
parole
e
demolisca
a
fatti
ciò
che
il
Fascismo
intende
creare
nella
vita
dello
spirito
.
Sarebbe
un
po
'
troppo
comodo
!
StampaQuotidiana ,
Dopo
aver
colpito
Gerbi
e
Petit
Breton
,
la
mala
sorte
si
è
abbattuta
sopra
Pavesi
.
Un
forte
per
équipe
.
Non
c
'
è
che
la
terna
delle
Rudge
che
si
sia
fino
ad
oggi
salvata
,
avendo
annientato
Cuniolo
lo
scacco
della
prima
tappa
col
trionfo
della
seconda
.
Ma
il
povero
Pavesi
,
l
'
uomo
che
aveva
leoninamente
sostenuto
il
nome
italiano
,
e
portato
al
successo
,
in
uno
dei
più
splendidi
Giri
di
Francia
"
-
ma
il
Pavesi
modesto
,
forte
e
tenace
,
che
era
uno
dei
favoriti
della
grande
corsa
italiana
,
ha
dovuto
buttarsi
a
terra
,
vinto
dal
destino
che
,
in
questa
gagliarda
competizione
sembra
voler
fiaccare
tutti
i
migliori
.
Una
ferita
che
pareva
benissimo
chiusa
,
riapertasi
nello
sforzo
di
una
tappa
lunga
e
pesante
,
lo
ha
schiantato
di
colpo
.
E
il
più
forte
e
il
più
buono
degli
atleti
,
Giovanni
,
lo
ha
raccolto
così
sulla
strada
,
come
un
bambino
,
e
lo
ha
riportato
,
nella
sua
automobile
,
a
Bologna
,
a
piangervi
uno
spezzato
sogno
di
gloria
.
StampaQuotidiana ,
Con
questo
titolo
il
"
Corriere
Italiano
"
pubblica
la
seguente
nota
:
L
'
on
.
Matteotti
,
non
contento
di
esercitare
nell
'
aula
della
Camera
dei
Deputati
la
sua
dialettica
irritante
,
alimentato
da
una
inarrivabile
acidità
di
spirito
,
si
diletta
a
sparlare
dell
'
Italia
e
del
Fascismo
all
'
Estero
.
Per
un
deputato
riformista
che
non
si
perita
di
riconoscere
-
bontà
sua
!
-
la
realtà
della
nazione
,
il
diramare
per
esempio
in
Inghilterra
(
nella
rivista
"
The
Statist
"
)
pensierini
di
questo
genere
è
una
cosa
che
consola
.
Un
pezzetto
a
titolo
di
saggio
:
Tre
quarti
d
'
Italia
sono
poveri
ed
hanno
bisogno
di
lavoro
e
di
capitale
per
occupare
la
popolazione
in
continuo
aumento
.
Col
tenere
compressa
la
popolazione
,
il
Fascismo
può
far
credere
agli
osservatori
stranieri
che
in
Italia
regna
la
pace
e
la
tranquillità
,
ma
esso
non
ha
risolto
alcuno
dei
problemi
vitali
della
vita
economica
e
sociale
italiana
.
Il
presente
ritorno
ad
uno
stato
di
violenza
e
di
irrequietezza
spirituale
,
eredità
della
passata
dominazione
di
governi
stranieri
,
impedirà
certamente
il
raggiungimento
di
quel
completo
sviluppo
che
le
energie
della
razza
potrebbero
altrimenti
realizzare
.
E
poi
andate
a
dire
che
gli
unitari
non
riconoscono
la
"
realtà
concreta
"
della
Patria
che
sono
l
'
antifascismo
e
l
'
antinazione
.
Alla
grazia
!
come
dicono
in
Toscana
.
StampaQuotidiana ,
Commenti
dei
giornali
Le
dimissioni
dell
'
on
.
Finzi
e
del
commendator
Cesare
Rossi
sono
oggetto
di
commenti
da
parte
dei
giornali
della
capitale
.
L
"
'
Osservatore
Romano
"
esorta
a
non
prestare
troppa
facile
fede
a
questo
fenomeno
del
resto
naturale
nella
generale
concitazione
ed
aggiunge
che
la
verità
è
in
marcia
ed
è
ormai
,
per
tutto
lo
stato
d
'
animo
creatosi
intorno
al
misfatto
e
per
il
severo
procedere
delle
autorità
,
assolutamente
infrenabile
.
L
'
opera
della
magistratura
è
già
successa
a
quella
del
potere
esecutivo
.
Non
resta
pertanto
,
nell
'
interesse
della
giustizia
e
per
il
buon
vivere
,
che
attendere
fiduciosamente
.
L
'
editoriale
del
"
Corriere
d
'
Italia
"
segnala
l
'
importanza
che
ebbero
le
parole
dell
'
on
.
Delcroix
quando
disse
come
l
'
orrenda
violenza
compiuta
su
di
un
deputato
dell
'
opposizione
apparisse
un
nefando
tentativo
di
render
vani
i
propositi
di
concordia
,
e
di
pacificazione
espressi
nel
discorso
della
Corona
e
affermati
nel
discorso
dell
'
on
.
Mussolini
.
Lo
stesso
on
.
Mussolini
ricordò
come
con
quel
suo
discorso
egli
avesse
voluto
superare
le
pressioni
dell
'
assemblea
parlamentare
e
pronunziare
una
parola
in
base
alla
quale
"
una
specie
di
détente
si
era
determinata
nell
'
assemblea
e
nel
paese
una
situazione
di
concordia
e
di
pacificazione
.
"
"
Io
potevo
dire
-
ha
soggiunto
l
'
on
.
Mussolini
-
di
essere
giunto
quasi
al
termine
della
mia
fatica
verso
la
ricostruzione
morale
ed
ecco
che
quest
'
opera
minaccia
di
essere
vana
...
"
L
'
accorata
sincerità
di
queste
parole
,
dice
l
'
articolo
del
"
Corriere
d
'
Italia
"
è
indiscutibile
.
La
dirittura
dei
propositi
dell
'
on
.
Mussolini
è
stata
ed
è
evidente
.
La
sua
ferma
volontà
di
determinare
una
nuova
situazione
di
pace
interna
sopprimendo
il
triste
fenomeno
della
violenza
e
nonostante
che
alcune
manifestazioni
delle
sue
parole
abbiano
potuto
essere
in
passato
male
interpretate
,
è
innegabile
.
"
E
veramente
notevole
-
continua
il
giornale
-
è
il
fatto
che
tutta
la
maggioranza
della
Camera
abbia
fatto
eco
con
slancio
di
convinzione
alla
solenne
affermazione
del
grande
mutilato
di
guerra
e
del
Capo
del
Governo
.
L
'
on
.
Mussolini
insomma
è
in
tale
posizione
da
avere
la
fiducia
dell
'
opinione
pubblica
e
a
lui
guardano
tutti
gli
italiani
convinti
che
egli
possa
trarre
il
paese
sulle
vie
di
una
ristabilita
concordia
feconda
di
bene
e
convinti
anche
dall
'
altra
parte
che
all
'
infuori
di
questa
speranza
e
di
questa
fiducia
altro
non
si
veda
oggi
se
non
un
vuoto
tremendo
,
se
non
l
'
angosciosa
prospettiva
di
un
'
insanabile
discordia
civile
.
Ma
l
'
on
.
Mussolini
deve
agire
con
quel
massimo
di
risolutezza
di
cui
egli
è
senza
dubbio
capace
.
"
E
dopo
aver
osservato
che
elementi
pessimi
del
Fascismo
hanno
con
i
loro
atti
criminosi
offerto
occasione
all
'
opposizione
e
accennato
alle
voci
di
scandali
che
circolano
nella
sovreccitata
opinione
pubblica
dichiarando
di
attendere
dall
'
on
.
Mussolini
un
'
azione
radicalmente
epuratrice
,
conclude
:
"
Dai
banchi
della
maggioranza
e
dal
banco
del
Governo
furono
dette
ieri
alla
Camera
parole
che
spargono
sull
'
angoscia
dell
'
ora
il
balsamo
della
speranza
e
della
fiducia
che
quelle
parole
non
siano
state
dette
al
vento
.
Questo
è
ciò
che
attendono
oggi
tutti
coloro
i
quali
da
ogni
parte
e
prima
che
ad
ogni
altra
cosa
guardano
al
bene
della
Patria
.
"
A
un
di
presso
ha
avuto
stamane
la
stessa
intonazione
il
"
Messaggero
,
"
prima
ancora
che
fossero
note
le
dimissioni
dell
'
on
.
Finzi
.
Il
"
Messaggero
"
esprime
infatti
piena
fiducia
che
il
Presidente
saprà
vibrare
la
scure
invocata
dall
'
on
.
Delcroix
.
Però
si
rileva
che
il
"
Messaggero
"
insisteva
particolarmente
sulla
responsabilità
del
direttore
del
giornale
concorrente
.
Noi
apprezziamo
in
altissimo
grado
il
gesto
veramente
nobile
compiuto
dall
'
on
.
Finzi
e
dal
comm
.
Cesare
Rossi
offrendo
le
loro
dimissioni
dalle
cariche
che
occupavano
e
mettendosi
a
disposizione
del
Capo
del
Governo
e
dell
'
opinione
pubblica
che
vede
in
Benito
Mussolini
l
'
interprete
sicuro
e
infallibile
della
volontà
del
paese
.
Ora
ogni
polemica
deve
essere
infrenata
,
ogni
discussione
eccessiva
deve
essere
troncata
.
Parliamo
sovrattutto
alla
stampa
e
per
la
stampa
;
il
Paese
non
vuoi
essere
gettato
a
nessun
costo
in
una
crisi
di
nervosismo
e
di
disorientamento
.
Ora
la
Giustizia
farà
tutto
ed
intero
il
suo
dovere
e
nessuno
potrà
esercitare
pressioni
di
alcun
genere
in
nessun
senso
per
lo
svolgimento
del
mandato
sovrano
dei
giudici
.
Ogni
nevrastenia
scandalistica
deve
cessare
.
Ma
dopo
il
sacrificio
spontaneamente
compiuto
per
dare
soddisfazione
all
'
opinione
pubblica
da
parte
di
Aldo
Finzi
e
di
Cesare
Rossi
,
dopo
questo
gesto
di
grande
nobiltà
e
di
grande
generosità
tutti
i
mormoratori
dei
giorni
e
dei
mesi
passati
hanno
il
sacrosanto
dovere
di
dire
alla
Giustizia
quello
che
sanno
,
altrimenti
noi
avremo
il
sacrosanto
diritto
di
additarli
al
disprezzo
del
Paese
,
trattandoli
come
volgari
calunniatori
.
Luce
ci
voleva
e
luce
sarà
fatta
,
piena
ed
assoluta
.
Per
quanto
riguarda
la
compagine
del
Governo
essa
è
saldissima
.
Se
vi
sono
fra
gli
oppositori
di
quelli
che
si
illudono
di
giungere
attraverso
i
dolorosi
avvenimenti
di
questi
giorni
ad
una
crisi
di
Governo
fascista
,
ad
una
crisi
del
regime
fascista
,
questi
devono
immediatamente
disilludersi
.
Il
Governo
rimane
inflessibile
al
suo
posto
.
ProsaGiuridica ,
Vittorio
Emanuele
III
per
Grazia
di
Dio
e
per
la
Volontà
della
Nazione
Re
d
'
Italia
e
di
Albania
Imperatore
d
'
Etiopia
Il
Senato
e
la
Camera
dei
Fasci
e
delle
Corporazioni
,
a
mezzo
delle
loro
Commissioni
legislative
,
hanno
approvato
;
Noi
abbiamo
sanzionato
e
promulghiamo
quanto
segue
:
Art
.
1
.
È
nulla
la
condizione
che
subordina
il
conseguimento
di
un
'
eredità
o
di
un
legato
alla
appartenenza
del
beneficato
alla
religione
israelitica
o
che
priva
questi
dell
'
eredità
o
del
legato
nel
caso
di
abbandono
della
religione
medesima
.
Questa
disposizione
non
si
applica
ai
nati
da
genitori
appartenenti
entrambi
alla
razza
ebraica
.
La
predetta
nullità
ha
effetto
anche
nei
riguardi
delle
successioni
aperte
prima
dell
'
entrata
in
vigore
della
presente
legge
e
per
le
quali
non
sia
ancora
intervenuta
convenzione
o
sentenza
definitiva
in
ordine
alla
decadenza
dell
'
erede
o
del
legatario
.
Art
.
2
.
I
cittadini
appartenenti
alla
razza
ebraica
non
discriminati
ai
termini
dell
'
art
.
14
del
R
.
decreto
-
legge
17
novembre
1938-XVII
,
n
.
1728
,
convertito
nella
legge
5
gennaio
1939-XVII
,
n
.
274
,
che
avessero
mutato
il
proprio
cognome
in
altro
che
non
riveli
l
'
origine
ebraica
,
debbono
riprendere
l
'
originario
cognome
ebraico
.
Tali
cambiamenti
possono
essere
disposti
anche
d
'
ufficio
.
Art
.
3
.
I
cittadini
italiani
nati
da
padre
ebreo
e
da
madre
non
appartenente
alla
razza
ebraica
,
che
ai
termini
dell
'
art
.
8
,
ultimo
comma
,
del
R
.
decreto
-
legge
17
novembre
1938-XVII
,
n
.
1728
,
non
sono
considerati
di
razza
ebraica
,
possono
ottenere
di
sostituire
,
al
loro
cognome
,
quello
originario
della
madre
.
Art
.
4
.
I
cittadini
italiani
non
appartenenti
alla
razza
ebraica
,
che
abbiano
cognomi
notoriamente
diffusi
tra
gli
appartenenti
a
detta
razza
,
possono
ottenere
il
cambiamento
del
loro
cognome
.
Art
.
5
.
I
cambiamenti
di
cognome
,
previsti
dagli
articoli
2
,
3
,
e
4
,
sono
disposti
dal
Ministro
per
l
'
interno
,
di
concerto
con
quello
per
la
grazia
e
la
giustizia
,
prescindendo
dalla
procedura
stabilita
dal
R
.
decreto
15
novembre
1865
,
n
.
2602
,
sull
'
ordinamento
dello
stato
civile
e
con
esenzione
,
in
ogni
caso
,
dalla
tassa
di
concessione
governativa
.
I
provvedimenti
adottati
nei
casi
di
cui
agli
articoli
2
,
3
e
4
sono
pubblicati
per
estratto
nella
Gazzetta
Ufficiale
del
Regno
e
nel
Foglio
annunzi
della
provincia
di
residenza
del
richiedente
;
contro
di
essi
è
ammessa
opposizione
,
da
chiunque
vi
abbia
interesse
,
nel
termine
di
trenta
giorni
dalla
data
dell
'
ultima
pubblicazione
.
Sull
'
opposizione
decide
il
Ministro
per
l
'
interno
,
di
concerto
con
il
Ministro
per
la
grazia
e
la
giustizia
,
con
provvedimento
insindacabile
.
Se
non
è
stata
proposta
opposizione
nel
termine
anzidetto
,
ovvero
se
l
'
opposizione
è
stata
respinta
,
il
provvedimento
è
annotato
nei
registri
dello
stato
civile
e
della
popolazione
.
Art
.
6
.
La
presente
legge
entrerà
in
vigore
il
giorno
della
sua
pubblicazione
nella
Gazzetta
Ufficiale
del
Regno
.
Ordiniamo
che
la
presente
,
munita
del
sigillo
dello
Stato
,
sia
inserta
nella
Raccolta
ufficiale
delle
leggi
e
dei
decreti
del
Regno
d
'
Italia
,
mandando
a
chiunque
spetti
di
osservarla
e
di
farla
osservare
come
legge
dello
Stato
.
Dato
a
San
Rossore
,
addì
13
luglio
1939-XVII
Vittorio
Emanuele
Mussolini
,
Solmi
,
Di
Revel
Visto
il
Guardasigilli
:
Grandi