StampaQuotidiana ,
Alto
,
snello
,
bruno
,
due
occhi
vivaci
,
e
mobilissimi
,
il
nuovo
sottosegretario
all
'
Economia
nazionale
,
colpisce
subito
per
il
suo
parlare
franco
e
breve
.
Musacchio
ha
postato
i
suoi
pezzi
ed
è
necessario
conversare
.
Sono
qui
mi
dice
il
prof
.
Serpieri
quasi
inaspettatamente
.
Lunedì
scorso
fui
invitato
dal
prefetto
di
Firenze
di
venire
a
Roma
dove
mi
chiamava
l
'
on
.
Acerbo
.
Il
sottosegretario
alla
Presidenza
,
fascisticamente
,
a
nome
dell
'
on
.
Mussolini
,
mi
invitò
ad
assumere
il
sottosegretariato
all
'
Economia
nazionale
.
Io
rimasi
un
po
'
stupito
ed
incerto
.
Per
ventiquattr
'
ore
fui
tormentato
da
mille
dubbi
.
Il
pensiero
di
lasciare
i
miei
studi
preferiti
e
la
tranquillità
del
mio
lavoro
mi
faceva
esitare
.
Ma
alla
fine
mi
decisi
.
Ed
ora
eccomi
qua
...
E
quali
sono
i
suoi
propositi
?
È
questa
una
domanda
alla
quale
non
saprei
sull
'
istante
rispondere
.
Sono
un
tecnico
modesto
che
non
ha
altra
ambizione
che
di
servire
il
Paese
e
l
'
Uomo
insigne
che
oggi
regge
le
fortune
d
'
Italia
.
E
non
ho
,
perciò
,
programmi
preparati
.
Ho
bisogno
d
'
un
periodo
,
più
o
meno
lungo
,
di
adattamento
ai
nuovi
doveri
cui
sono
stato
chiamato
.
Certo
la
mia
è
e
sarà
la
voce
d
'
un
uomo
che
ha
vissuto
in
continuo
contatto
con
le
molteplici
e
varie
necessità
della
nostra
agricoltura
,
e
mi
lusingo
che
questa
mia
voce
serena
potrà
essere
di
beneficio
e
di
giovamento
allo
sviluppo
e
alla
prosperità
della
nostra
economia
agraria
.
Perciò
vorrei
considerare
la
mia
nuova
funzione
di
governo
né
più
né
meno
che
la
continuazione
logica
di
quelle
che
sono
state
sinora
la
mia
opera
e
la
mia
attività
.
Quindi
nessuno
sforzo
di
originalità
e
di
novità
,
ma
vigilanza
assidua
e
amorosa
delle
varie
questioni
che
attendono
una
soluzione
,
o
solo
l
'
avviamento
a
una
soluzione
.
Ma
quali
sono
le
sue
idee
generali
sull
'
attuale
situazione
agraria
?
Anche
questa
è
una
domanda
alla
quale
non
si
può
rispondere
direttamente
.
Io
penso
che
,
più
che
considerarlo
generalmente
,
e
però
genericamente
,
il
problema
agrario
va
esaminato
e
studiato
nelle
sue
singole
questioni
concrete
,
senza
apriorismi
e
formalismi
,
ma
sul
terreno
obiettivo
della
realtà
economica
.
La
quale
,
in
verità
,
è
complessa
e
varia
specie
nel
campo
agricolo
,
da
regione
a
regione
e
importa
,
quindi
,
soluzioni
diverse
secondo
le
diverse
peculiarità
regionali
.
Ora
io
mi
propongo
,
in
collaborazione
dell
'
illustre
senatore
Corbino
,
di
studiare
,
con
criterio
obiettivo
,
questi
problemi
che
,
per
la
varietà
delle
cause
che
li
determinano
,
non
ammettono
soluzioni
uniche
e
generali
.
Bisogna
studiare
e
risolvere
i
problemi
non
della
agricoltura
italiana
ma
,
come
diceva
Stefano
Jacini
,
delle
agricolture
italiane
.
Questi
sono
i
miei
propositi
e
mi
auguro
che
colla
buona
volontà
cooperi
anche
la
buona
fortuna
per
attuarli
.
Eccellenza
,
e
la
questione
del
Mezzogiorno
?
Non
è
possibile
proporsi
di
favorire
lo
sviluppo
agricolo
senza
pensare
al
Mezzogiorno
.
E
con
grandissimo
amore
mi
auguro
che
un
uomo
del
settentrione
,
possa
fare
un
po
'
di
bene
all
'
agricoltura
meridionale
.
Ma
ripeto
per
il
Mezzogiorno
quello
che
ho
detto
in
genere
per
il
nostro
paese
.
Anche
per
il
Mezzogiorno
è
necessario
,
se
si
vuole
contribuire
alla
sua
prosperità
,
impostare
chiaramente
e
serenamente
il
problema
,
fuori
d
'
ogni
preconcetto
dottrinario
,
soprattutto
senza
formule
prestabilite
.
Dieci
anni
fa
d
'
ogni
parte
si
gridava
che
solo
il
rimboschimento
avrebbe
risolto
la
crisi
meridionale
.
Adesso
siamo
alla
moda
delle
bonifiche
e
delle
irrigazioni
e
non
v
'
è
soluzione
che
non
sia
,
più
o
meno
,
perseguita
attraverso
l
'
uno
o
l
'
altro
sistema
.
Certo
il
bosco
può
essere
utile
a
una
regione
,
come
altrove
possono
essere
necessarie
le
bonifiche
.
Ma
non
è
possibile
confondere
i
bisogni
della
Campania
con
quelli
della
Sicilia
.
Generalizzare
,
in
materia
economica
e
particolarmente
nel
campo
agricolo
è
un
grave
e
insidioso
errore
.
E
quanto
al
Mezzogiorno
,
definire
isolatamente
i
vari
problemi
,
questo
bisogna
.
La
Basilicata
presenta
problemi
ed
esigenze
diversi
da
quelli
della
Puglia
e
della
Calabria
e
solo
da
una
specificazione
di
queste
varie
individualità
è
possibile
che
derivi
finalmente
una
conoscenza
più
diretta
e
più
realistica
del
cosiddetto
problema
del
Mezzogiorno
.
La
vita
agraria
è
necessariamente
locale
ed
io
mi
considererei
felice
se
,
collaborando
con
il
mio
ministro
riuscissi
a
dare
a
questa
vita
quegli
organi
locali
,
che
oggi
mancano
e
che
costringono
gli
organi
centrali
a
disimpegnare
funzioni
che
non
sono
loro
proprie
,
con
danno
generale
del
paese
e
dello
Stato
.
Il
prof
.
Serpieri
,
che
parla
a
scatti
,
con
acuta
precisione
di
frase
,
che
rivela
precisione
e
chiarezza
di
pensiero
,
dopo
una
breve
pausa
accenna
a
concludere
:
Questo
che
ho
rapidamente
riassunto
,
è
un
programma
notevole
,
che
abbisogna
,
per
essere
attuato
,
di
vasta
preparazione
e
di
molto
lavoro
.
E
spero
che
da
esso
deriveranno
al
nostro
paese
e
alla
nostra
agricoltura
benefici
incalcolabili
.