StampaPeriodica ,
I
Questa
fin
di
secolo
è
davvero
inaspettata
.
Chi
vorrà
figurare
il
secolo
decimonono
,
non
potrà
farlo
con
altra
immagine
che
quella
di
una
serpe
avvoltolata
sopra
se
medesima
,
che
con
la
bocca
si
morsichi
la
coda
;
tante
delle
cose
ch
'
esso
ha
detto
in
principio
rinnega
alla
fine
.
Chi
difatti
si
sarebbe
figurato
,
un
trenta
anni
fa
,
che
,
dopo
essersi
discorso
tanto
di
emancipazione
dei
giudei
,
e
averne
menato
vanto
,
come
di
grande
conquista
civile
,
desiderata
e
promossa
per
lungo
tempo
dai
filosofi
e
accettata
infine
dai
politici
,
supremamente
liberale
,
umana
,
santa
,
sarebbe
giunta
un
'
ora
in
cui
in
tutte
le
società
civili
d
'
Europa
molti
l
'
avrebbero
rimpianta
,
e
in
qualche
Stato
i
governi
,
non
trascinando
dietro
sé
l
'
opinione
che
si
chiama
pubblica
,
ma
trascinati
,
o
per
propria
risoluzione
o
da
motivi
che
son
parsi
loro
ragionevoli
,
sarebbero
ritornati
sull
'
antica
via
,
pentiti
di
averla
per
poco
abbandonata
?
Pure
è
così
;
e
noi
vecchi
,
ai
quali
brilla
tuttora
nella
mente
quell
'
ideale
di
giustizia
e
di
pace
che
ci
ha
innamorato
e
mosso
da
giovani
,
a
sentire
così
improvvise
grida
di
odio
e
di
guerra
,
restiamo
come
stupefatti
,
e
ci
domandiamo
che
sovvertimento
si
è
fatto
nelle
idee
umane
e
di
dove
è
nato
e
perché
,
e
se
le
società
,
in
cui
siamo
oramai
vissuti
,
son
destinate
a
girare
di
continuo
intorno
a
se
stesse
,
e
non
aver
nessun
avviamento
sicuro
a
meta
qualsiasi
,
e
ogni
idea
di
bene
che
lo
attragga
non
essere
infine
se
non
un
fantasma
vano
che
le
seduce
.
Come
noi
siamo
stati
giovani
,
altri
son
giovani
ora
;
ma
troppi
di
questi
hanno
sentimenti
affatto
contrari
ai
nostri
.
Quello
di
cui
noi
ci
commovevamo
,
essi
deridono
;
dove
a
noi
spunta
dagli
occhi
una
lacrima
,
s
'
atteggian
loro
le
labbra
a
sogghigno
.
Ci
par
d
'
essere
morti
,
o
che
più
non
si
viva
intorno
a
noi
.
Ma
,
forse
,
la
loro
è
malattia
passeggera
;
e
questa
ultima
speranza
ci
conforta
,
e
in
essa
speriamo
e
combattiamo
;
e
ancora
non
ci
si
spegne
nel
cuore
ogni
fiducia
di
una
vittoria
finale
,
che
ci
debba
,
che
ci
possa
,
dopo
nuovi
e
fieri
contrasti
,
sorridere
.
II
Dio
bono
!
Come
in
ogni
moto
umano
,
per
legittimi
e
desiderabili
che
siano
le
mire
e
gli
effetti
,
il
male
si
mescola
al
bene
!
E
come
non
v
'
ha
nulla
cui
possiamo
chiamar
bene
che
non
sia
in
parte
male
anche
,
nulla
che
giovi
per
modo
che
in
qualche
aspetto
e
misura
non
danneggi
anche
!
È
stato
salutare
il
moto
che
nella
ultima
metà
del
secolo
ha
ricomposto
l
'
Italia
e
la
Germania
a
nazione
,
ridata
una
vita
nazionale
all
'
Ungheria
,
e
ravvivato
lo
spirito
slavo
,
e
ricostituita
una
Bulgaria
.
Eppure
,
anche
politicamente
i
suoi
risultati
non
sono
stati
tutti
scevri
di
biasimo
e
di
dolori
;
e
i
mutamente
che
è
destinato
a
fare
,
non
sono
neanche
ora
al
termine
.
Ma
uno
è
certamente
cattivo
.
Sparsa
tra
le
nazioni
cristiane
ne
viveva
e
ne
vive
una
,
che
non
è
né
così
separata
da
ciascuna
che
le
sia
propriamente
forestiera
,
né
così
unita
che
in
nessun
aspetto
se
ne
distingua
.
Parte
una
inclinazione
sua
naturale
,
parte
un
corso
di
eventi
lungo
,
crudele
,
fatale
,
aveva
forzata
questa
nazione
a
rimanere
senza
territorio
proprio
e
vivere
,
senza
nessun
fondamento
o
ricognizione
di
diritto
pubblico
,
tra
le
altre
.
Però
quel
largo
sentimento
umano
,
che
ha
prevalso
nell
'
ultimo
terzo
del
secolo
scorso
,
e
nella
prima
metà
di
questo
,
aveva
giovato
a
sminuire
le
ripugnanze
,
che
le
nazioni
sentivano
ciascuna
verso
quella
parte
di
questa
nazione
estranea
,
che
s
'
era
infiltrata
nel
loro
seno
.
Ma
ecco
che
ora
il
sentimento
nazionale
,
rieccitato
,
rinvigorito
,
rieccita
,
rinvigorisce
quelle
ripugnanze
;
e
cotesta
nazione
giudaica
,
che
è
fuor
di
tutte
e
fuor
di
nessuna
,
che
fa
corpo
con
tutte
e
corpo
nonostante
da
sé
,
è
da
ogni
altra
risentita
straniera
,
e
ripresa
,
come
tale
,
a
odiare
.
Una
delle
modificazioni
principali
che
,
alla
fine
del
secolo
scorso
,
venne
introdotta
nell
'
ordinamento
sociale
,
fu
certamente
questa
:
che
il
lavoro
e
la
produzione
furon
lasciati
liberi
.
Ciascuno
avrebbe
dovuto
quindi
dinnanzi
fidare
sopra
di
sé
senza
guida
,
senza
consorzi
e
senza
freni
;
e
tutti
fare
a
chi
più
può
,
a
chi
meglio
può
.
Ora
,
questa
nazione
giudaica
che
,
per
un
rispetto
,
rimaneva
una
confraternita
in
mezzo
a
tutte
le
altre
che
si
discioglievano
una
confraternita
,
per
soprappiù
,
che
valicava
i
confini
di
ciascuna
delle
nazioni
in
mezzo
a
cui
dimorava
e
si
dava
la
mano
dall
'
una
all
'
altra
era
,
per
un
altro
rispetto
,
la
meglio
preparata
alla
lotta
pacifica
di
tutti
contro
tutti
,
proclamata
dalla
dissoluzione
degli
antichi
ordini
della
produzione
industriale
.
Secoli
di
angustie
tormentose
avevano
affilato
l
'
ingegno
di
quelli
che
la
componevano
.
Corporazioni
d
'
arti
,
dov
'
essa
non
potesse
penetrare
,
non
ne
esistettero
più
.
Costretta
a
forza
a
sostentare
la
vita
solo
con
miseri
e
scarsi
mestieri
,
aveva
acquistato
in
questi
un
'
abilità
senza
pari
;
minacciata
di
continuo
d
'
esser
derubata
del
suo
,
o
per
furore
di
popolo
o
per
astuzia
di
governi
bisognosi
,
s
'
era
abituata
ad
accumulare
insieme
e
nascondere
.
Non
poteva
,
per
cansare
l
'
invidia
,
vivere
se
non
poveramente
:
era
diventata
,
così
ricca
e
atta
a
prestar
denaro
,
a
quei
saggi
d
'
interesse
,
s
'
intende
,
che
suol
prestarsi
,
quando
manca
la
sicurezza
di
riaverlo
.
Così
tra
i
molti
altri
odi
,
se
n
'
era
procurato
uno
,
che
non
è
il
meno
ardente
,
per
parte
dei
suoi
vicini
,
l
'
odio
del
creditore
;
e
sarebbe
cresciuto
per
ciò
solo
,
che
nel
nuovo
avviamento
preso
dalla
produzione
e
del
lavoro
,
si
trovava
,
se
non
in
tutto
,
certo
principalmente
nelle
sue
mani
il
nerbo
di
ogni
riuscita
,
il
denaro
.
Perché
una
nazione
doveva
mantenere
nel
suo
grembo
,
nutrire
,
proteggere
del
diritto
comune
cotesti
concorrenti
,
che
non
le
appartenevano
per
ragioni
di
stirpe
,
e
che
d
'
altra
parte
erano
i
meglio
preparati
a
vincere
?
Qui
non
è
più
un
sentimento
nuovo
che
respinge
i
giudei
e
li
scaccia
,
come
gente
caduta
in
una
rete
non
sua
,
ma
un
interesse
;
tanto
vivace
quello
,
quanto
oculato
e
sospettoso
questo
.
Pure
tra
tante
influenze
mutate
a
suo
danno
,
una
si
doveva
credere
fosse
mutata
in
suo
favore
.
La
ragione
,
talora
unica
,
talora
principalissima
,
per
la
quale
quella
nazione
giudaica
era
stata
,
non
già
soprattutto
dispersa
tra
le
altre
,
ma
soprattutto
tenuta
serva
,
bistrattata
,
martoriata
era
stata
questa
:
essa
aveva
crocifisso
l
'
Iddio
delle
nazioni
presso
le
quali
viveva
.
Al
giudice
pagano
e
romano
,
che
le
ricusava
la
condanna
a
morte
e
ripugnava
a
pronunciarla
,
aveva
gridato
per
ottenerla
:
il
sangue
suo
ricada
sopra
noi
e
i
nostri
figlioli
.
Ed
era
ricaduto
sopra
essi
e
i
lor
figlioli
cotesto
sangue
,
terribilmente
ricaduto
.
L
'
Uomo
-
Dio
,
non
voluto
riconoscere
da
essa
per
il
messia
invocato
e
aspettato
,
era
stato
riconosciuto
tale
da
tutte
quante
le
nazioni
,
che
s
'
erano
ascritte
alla
fede
in
lui
,
ed
eran
tutte
quelle
,
presso
le
quali
i
giudei
,
in
maggior
o
in
minor
numero
,
avevan
preso
stanza
.
Anche
a
coloro
dai
quali
cotesto
ucciso
non
era
creduto
Iddio
,
l
'
innocenza
della
sua
vita
e
il
sublime
sacrificio
con
cui
l
'
aveva
chiusa
,
l
'
altezza
e
la
santità
della
dottrina
predicata
da
lui
,
rendevano
orrenda
la
morte
inflittagli
e
odiosi
quelli
che
l
'
avevano
inflitta
.
Vendicarla
sopra
gli
omicidi
pareva
obbligo
e
,
certo
,
diritto
.
Ma
via
via
erano
,
dove
prima
dove
dopo
,
sorti
sentimenti
diversi
che
temperavano
questo
.
La
fede
nella
divinità
della
persona
di
Gesù
Cristo
s
'
era
andata
attenuando
tra
le
classi
,
sia
per
ingegno
sia
per
grado
sociale
,
dirigenti
;
e
insieme
con
questa
attenuazione
della
fede
era
cresciuto
l
'
ardire
di
discutere
i
motivi
della
condanna
,
e
ricercare
le
ragioni
plausibili
per
le
quali
il
popolo
ebreo
da
una
parte
e
il
magistrato
romano
dall
'
altra
avevano
voluta
e
decretata
la
morte
.
Così
,
nella
difesa
della
potestà
civile
si
trovava
altresì
la
difesa
della
volontà
popolare
che
essa
questa
volta
aveva
secondata
.
Scemato
l
'
orrore
dell
'
omicidio
,
scemava
quello
degli
omicidi
,
e
s
'
allentava
la
spinta
a
punirli
,
a
coprirli
di
sprezzo
e
proseguirli
d
'
odio
.
Ma
,
se
così
fu
sul
principio
,
non
fu
così
più
tardi
.
Questo
Gesù
,
cui
s
'
era
tanto
creduto
,
cui
si
cominciava
credere
meno
,
era
stato
un
giudeo
anche
lui
;
via
via
che
la
guerra
al
cristianesimo
s
'
esacerbò
,
prima
in
qualche
parte
delle
classi
superiori
,
poi
in
qualche
parte
delle
masse
popolari
,
se
ne
volle
ai
giudei
d
'
avergli
dato
,
come
si
sia
,
origine
;
si
ricercò
quello
che
il
cristianesimo
e
il
giudaismo
avessero
di
comune
e
contro
questo
comune
si
appuntarono
gli
strali
.
I
giudei
,
che
avevano
tanto
patito
della
opposizione
in
cui
erano
sorti
e
vissuti
col
cristianesimo
,
patirono
altresì
delle
relazioni
che
avevano
con
esso
.
Non
tutti
quelli
,
che
per
quest
'
altra
ragione
cominciarono
ad
averli
dispetto
e
li
hanno
,
sanno
ricercare
,
sceverare
dentro
di
sé
il
perché
,
né
da
quanti
rivoli
nasca
la
passione
che
li
anima
.
E
nel
caso
di
quella
di
cui
parliamo
,
dall
'
aspetto
da
cui
ne
parliamo
,
l
'
analisi
è
davvero
difficile
,
dappoiché
le
fonti
,
che
l
'
alimentarono
e
l
'
alimentano
,
sono
davvero
molteplici
.
Chi
ne
vuole
ai
giudei
,
perché
di
mezzo
a
loro
è
venuto
su
il
cristianesimo
;
chi
asserisce
invece
che
il
giudaismo
ha
deturpato
,
ha
viziato
il
cristianesimo
ricacciandosegli
dentro
,
mentre
esso
aveva
chiaramente
professato
,
nascendo
,
di
volersene
distaccare
.
Ma
che
è
questo
giudaismo
,
che
,
comunque
si
volti
,
è
principio
di
male
?
Qui
la
scienza
ha
provvisto
in
fretta
una
risposta
.
I
giudei
sono
semiti
.
Basti
dir
questo
per
intendere
come
non
si
possano
assimilare
colle
nazioni
europee
,
presso
le
quali
si
sono
ricoverati
giacché
queste
sono
ariane
.
La
ragione
,
dunque
,
della
contraddizione
,
dell
'
ostilità
,
della
irreconciliabilità
è
antica
,
profonda
,
originaria
,
insanabile
,
si
nasconde
sino
nei
germi
racchiusi
da
Dio
nel
seno
delle
stirpi
,
ch
'
egli
distinse
,
separò
,
allontanò
in
principio
.
Le
altre
ragioni
di
riluttanza
rispettiva
fra
cotesti
giudei
e
i
francesi
,
gli
italiani
,
gli
inglesi
,
i
tedeschi
,
i
russi
,
possono
essere
vere
,
ma
sono
accidentali
o
sussidiarie
;
la
ragione
sostanziale
,
fontale
,
primigenia
,
la
scaturigine
è
questa
:
che
essi
sono
semiti
,
ariani
noi
.
L
'
antisemitismo
,
come
è
stato
chiamato
e
una
parola
trovata
è
così
grande
avviamento
,
bene
o
male
che
trovata
sia
,
alle
cose
l
'
antisemitismo
è
dovere
impreteribile
di
noi
ariani
contrastarlo
,
combatterlo
,
sterminarlo
,
qui
è
il
porro
unum
necessarium
,
è
il
mezzo
indispensabile
del
progresso
avvenire
della
civiltà
europea
,
il
solo
mezzo
di
risanarla
e
di
ravviarla
.
III
Vogliamo
,
dobbiamo
ripigliare
ciascuno
di
questi
motivi
,
esaminarli
,
discuterli
,
e
giudicare
se
e
quanto
abbiano
di
vero
?
Meglio
narrare
prima
,
come
oggi
,
in
un
grande
Stato
che
vuol
essere
civile
,
questa
miscela
triste
di
falsa
scienza
,
di
spietati
interessi
,
di
inumani
sentimenti
,
scoppi
e
operi
.
In
Russia
vive
un
numero
di
giudei
,
non
bene
accertato
,
ma
che
si
vuol
credere
ammonti
dai
quattro
ai
cinque
milioni
.
Sarebbe
come
se
in
Italia
ve
ne
fossero
poco
oltre
un
milione
.
Se
non
che
ab
antico
è
imposto
loro
l
'
obbligo
di
non
dimorare
se
non
in
una
parte
dell
'
immensa
superficie
dell
'
impero
.
Questa
parte
è
il
loro
recinto
,
un
largo
ghetto
.
Si
compone
dei
governi
di
Grodno
,
Kovno
,
Volinia
,
Podolia
,
Witebsk
e
Minsk
nella
Russia
occidentale
;
di
Varsavia
,
Radom
,
Lublin
,
Suwalky
,
Plotzk
,
Kalisch
,
Petrikow
,
Kjelz
e
Siedlitz
in
Polonia
;
della
Tauride
con
la
penisola
di
Crimea
,
Kherson
,
Jekaterinoslav
e
Bessarabia
nella
Russia
meridionale
o
nuova
;
in
complesso
di
ventun
governi
in
un
'
area
di
700.884
chilometri
,
di
cui
21.942.244
che
l
'
impero
ne
numera
,
e
con
una
popolazione
di
circa
14
milioni
tra
giudei
,
polacchi
,
lituani
,
lituini
,
tedeschi
,
tartari
,
caraiti
e
schmudgiaki
,
di
104
che
l
'
impero
ne
conta
.
Non
è
a
dire
che
nella
ristretta
cerchia
,
in
cui
devono
contenersi
,
i
giudei
siano
ora
o
fossero
mai
soggetti
al
diritto
comune
,
stessero
alla
pari
delle
altre
molte
varietà
di
popolazioni
colle
quali
convivono
.
Una
legislazione
speciale
rigida
e
capricciosa
è
stata
quella
che
li
ha
retti
;
e
,
come
a
tutte
le
cose
assurde
,
anche
a
questa
è
accaduto
di
dover
variare
spesso
,
e
,
per
consenso
tacito
di
quegli
stessi
che
ne
erano
gli
autori
,
non
è
stata
mai
osservata
a
lungo
.
Non
la
racconterò
;
ne
dirò
solo
l
'
ultimo
stadio
.
Si
può
dire
,
che
il
governo
russo
abbia
ripigliato
a
percorrerlo
nel
1882
,
con
quelle
che
son
dette
leggi
di
maggio
,
e
delle
quali
spetta
al
generale
Ignatieff
la
gloria
.
Per
esse
fu
vietato
agl
'
israeliti
di
risiedere
fuori
città
e
dei
borghi
,
eccetto
quelli
appartenenti
alle
colonie
agricole
fondate
dall
'
imperatore
Nicolò
nel
governo
di
Kherson
,
delle
quali
farò
cenno
più
in
là
.
Per
non
rischiare
che
gl
'
israeliti
diventassero
proprietari
di
terre
e
vi
risiedessero
,
fu
prescritto
che
i
contratti
,
coi
quali
avessero
comperato
,
ipotecato
o
preso
a
fitto
immobili
rurali
,
non
avrebbero
seguito
;
di
giunta
nessun
israelita
avrebbe
potuto
disporne
o
venire
nominato
fattore
.
Per
ultimo
,
nei
giorni
festivi
dei
cristiani
,
avrebbero
dovuto
far
festa
anch
'
essi
;
e
,
come
quelli
,
tener
chiusi
i
lor
magazzini
.
Quest
'
ultima
vessazione
par
piccola
;
ma
le
prime
due
importavano
che
,
persino
nell
'
angusta
cerchia
dov
'
era
loro
lecito
dimorare
,
avrebbero
dovuto
sgombrare
le
campagne
,
costretti
a
farsi
cittadini
e
ad
affollare
le
città
e
i
borghi
.
Pure
la
legge
si
contentava
di
non
essere
applicata
se
non
negli
undici
governi
russi
,
che
son
denominati
"
il
territorio
giudaico
"
,
non
nei
dieci
polacchi
.
Ma
non
tardò
a
parere
al
governo
di
aver
fatto
poco
;
e
nello
scorso
anno
questa
legislazione
,
ch
'
era
stata
detta
provvisoria
,
ebbe
carattere
definitivo
e
fu
coronata
con
altre
disposizioni
,
che
,
in
complesso
,
impongono
che
quindi
innanzi
nessun
giudeo
russo
si
stabilisca
nelle
campagne
,
in
nessuna
parte
del
paese
;
e
mentre
,
per
una
indulgenza
durata
molti
anni
,
erano
stati
lasciati
prender
dimora
e
acquistare
interessi
dove
lor
era
piaciuto
,
ora
debbano
tutti
sgombrare
via
via
;
e
radunarsi
pelle
città
e
nei
borghi
del
territorio
giudaico
.
Eccezioni
ve
ne
ha
poche
.
I
mercatanti
della
prima
ghilda
giacché
si
dividono
in
tre
,
secondo
la
quantità
del
lor
capitale
e
la
qualità
delle
operazioni
cui
si
dedicano
avrebbero
potuto
acquistar
immobili
fuori
delle
città
,
borghi
e
sobborghi
per
installarvi
fabbriche
e
altri
stabilimenti
industriali
,
quando
ne
avessero
avuta
licenza
dai
ministri
dell
'
interno
e
delle
finanze
,
e
la
superficie
del
terreno
non
oltrepassasse
un
po
'
più
di
mezzo
ettaro
.
Ancora
,
gl
'
israeliti
che
avessero
terminato
i
loro
studi
in
una
scuola
superiore
e
le
lor
famiglie
cioè
,
com
'
è
ben
dichiarato
,
il
capo
di
queste
,
la
sua
moglie
e
i
loro
figlioli
legittimi
tuttora
minorenni
sarebbero
stati
esenti
,
al
pari
di
cotesti
mercatanti
della
prima
ghilda
dai
divieti
di
non
poter
mutare
domicilio
da
una
in
altra
città
,
di
non
potere
neanche
andare
da
un
villaggio
in
un
altro
,
se
pure
i
due
villaggi
facessero
parte
di
uno
stesso
comune
,
di
non
potere
esercitare
nessun
ufficio
amministratìvo
o
comunale
pelle
campagne
,
di
non
poter
dimorare
in
luoghi
fuori
delle
città
e
dei
borghi
,
se
non
autorizzati
dietro
presentazione
d
'
un
passaporto
,
e
anche
così
di
non
potervi
rimanere
,
se
non
sino
a
che
fosse
compito
il
lavoro
,
per
il
quale
avessero
richiesto
la
licenza
:
divieti
che
avrebbero
legato
tutti
i
lor
connazionali
,
e
la
cui
rigida
osservanza
era
commessa
alla
vigilanza
e
alle
regole
del
ministero
dell
'
interno
.
Né
bastò
:
nell
'
aprile
di
quest
'
anno
,
quando
nel
1891
fu
nominato
governatore
generale
di
Mosca
il
granduca
Sergio
,
fu
dal
governo
imperiale
emanata
quest
'
ordinanza
a
modo
di
dono
:
«
a
principiar
da
oggi
cioè
dal
22
aprile
,
data
del
decreto
sarà
proibito
ai
macchinisti
,
ai
distillatori
,
ai
birrai
,
come
altresì
a
ogni
sorta
di
padroni
e
operai
giudei
di
venire
a
stabilirsi
nella
città
o
governo
di
Mosca
dal
territorio
del
lor
domicilio
legale
o
da
ogni
altra
parte
della
Russia
e
per
di
più
il
ministro
dell
'
interno
,
d
'
accordo
col
governatore
generale
di
Mosca
,
potrà
prendere
quelle
disposizioni
che
giudicherà
convenevoli
per
espellere
da
Mosca
i
macchinisti
,
i
distillatori
,
i
birrai
,
i
padroni
e
operai
giudei
che
vi
fossero
attualmente
stabiliti
,
e
ricondurli
nel
territori
del
domicilio
legale
»
.
Più
tardi
,
di
un
egual
beneficio
è
stata
onorata
Pietroburgo
.
Le
quali
disposizioni
pare
che
siano
la
revoca
in
genere
,
quanto
a
queste
due
città
,
di
una
concessione
che
gli
artigiani
di
valore
avevano
già
di
risiedervi
.
Ed
è
stata
poi
limitata
anche
rispetto
alle
altre
;
giacché
da
per
tutto
gli
artigiani
di
questa
qualità
,
che
,
fidando
su
quello
che
pareva
loro
un
diritto
,
erano
andati
a
porvi
dimora
,
sono
ora
dall
'
autorità
di
polizia
,
assoggettati
a
un
esame
,
dal
quale
non
escono
a
salvamento
se
gli
esaminatori
non
si
persuadono
che
la
loro
pratica
e
teorica
cognizione
dell
'
arte
è
perfetta
,
e
se
,
a
ogni
modo
,
non
hanno
abbastanza
commissioni
per
campare
la
vita
.
L
'
artigiano
giudeo
non
deve
,
quindi
,
sapere
soltanto
l
'
arte
per
essere
lasciato
dove
sta
,
ma
guarentire
all
'
autorìtà
gli
avventori
.
IV
O
che
è
dunque
?
Che
scalpori
sono
questi
?
Chi
s
'
ammazza
?
Chi
s
'
affama
?
O
non
sarà
padrone
un
governo
di
collocare
una
gente
estranea
al
suo
popolo
,
dove
gli
pare
che
a
questo
non
ne
venga
danno
,
poiché
è
persuaso
che
altrove
gliene
viene
danno
?
Certo
,
la
bolla
di
Paolo
IV
Cum
nimis
absurdum
del
14
luglio
1555
era
men
mite
di
questa
del
Cesare
russo
,
eccettoché
in
ciò
,
che
i
giudei
,
che
costringeva
a
vivere
dentro
un
recinto
chiuso
,
vi
si
dovevano
raccogliere
non
da
tutte
le
lontane
regioni
di
un
immenso
territorio
di
un
vastissimo
Stato
,
ma
dai
vari
rioni
di
una
città
.
Del
rimanente
non
li
dannava
a
morte
né
li
affamava
;
vietava
loro
di
possedere
beni
immobili
sì
rurali
che
urbani
,
e
li
obbligava
a
vendere
issofatto
quelli
che
possedevano
;
o
non
s
'
era
lor
vietato
ab
antico
?
E
non
avrebbero
potuto
costruire
sinagoghe
nuove
,
né
abbellire
le
vecchie
;
bisognava
che
si
contentassero
di
sinagoghe
mezzo
dirute
e
sudicie
in
cui
adunarsi
a
pregare
.
Bisognava
che
portassero
addosso
qualcosa
che
li
distinguesse
:
un
berretto
giallo
gli
uomini
,
un
fazzoletto
di
drappo
giallo
sul
capo
le
donne
.
Non
avrebbero
potuto
servirsi
di
nutrici
e
di
domestici
cristiani
.
Non
avrebbero
potuto
farsi
dare
del
"
signore
"
.
La
domenica
avrebbero
dovuto
far
festa
.
Occupazioni
ne
eran
loro
proibite
parecchie
:
non
affittaiuoli
,
non
gerenti
,
non
intraprenditori
,
non
coloni
,
non
cassieri
,
non
economi
,
non
intendenti
,
non
sensali
,
non
mezzani
di
matrimonio
,
non
ostetrici
:
nelle
case
dei
cristiani
non
esercitare
nessun
ufficio
,
non
entrare
in
trattative
di
affari
con
cristiani
,
non
lavorare
insieme
,
non
rivestire
nessun
ufficio
nelle
loro
case
,
non
commerciare
in
frumento
od
orzo
o
altri
commestibili
;
solo
lecito
a
essi
ars
strazzariae
seu
cenciariae
,
ut
vulgu
dicunt
,
cioè
comprare
e
vendere
roba
vecchia
;
fare
,
come
pur
fanno
,
i
ferravecchi
.
Persino
la
medicina
era
loro
interdetta
,
arte
in
cui
avevano
un
'
antica
reputazione
,
e
avean
servito
persino
vescovi
e
papi
.
E
nessuno
scongiuro
mancava
alla
bolla
,
e
in
eterno
i
suoi
divieti
,
i
suoi
comandi
sarebbero
durati
.
Ed
eran
dei
più
lievi
e
soavi
e
sopportabili
,
che
emanassero
da
autorità
di
governo
a
quei
tempi
:
giacché
i
pontefici
hanno
fama
meritata
d
'
essere
stati
coi
giudei
i
più
benevoli
dei
principi
,
il
che
non
crederebbe
nessuno
,
che
leggesse
solo
le
loro
bolle
,
e
non
le
comparasse
coi
decreti
degli
altri
.
Però
alla
bolla
di
Paolo
IV
,
pontefice
ardente
e
cocciuto
,
succedette
quello
che
a
siffatte
violenze
suole
accadere
:
persino
quelli
cui
è
commesso
l
'
eseguirle
cercano
e
trovano
modo
di
eluderle
.
V
V
'
ha
strazi
magari
anche
maggiori
che
non
sia
la
morte
.
Essere
cacciati
via
dove
si
è
abituati
a
vivere
;
di
dove
s
'
ha
modo
di
guadagnare
il
pane
ai
genitori
,
alla
moglie
,
ai
figlioli
,
a
sé
;
di
dove
v
'
ha
chi
ti
conosce
,
ti
sorride
,
ti
stima
;
cacciati
via
,
e
sotto
la
sferza
di
gendarmi
o
di
soldati
,
angariati
,
spremuti
,
rubati
da
ufficiali
di
polizia
,
menati
dove
tutto
è
nuovo
,
tutto
vi
respinge
,
dove
trovate
chiusa
ogni
strada
,
non
v
'
è
spazio
per
voi
,
e
stenterete
oggi
,
stenterete
domani
,
e
v
'
affogherà
una
miseria
sconsolata
,
continua
,
senza
luce
,
senza
speranza
.
Cacciati
via
;
e
forzati
a
lasciarvi
dietro
il
campo
,
la
casa
e
quanto
avete
al
mondo
:
o
di
vendere
a
precipizio
ogni
cosa
,
a
chi
,
appunto
,
per
spogliarvi
,
v
'
ha
assalito
di
calunnie
,
v
'
ha
perseguitato
di
accuse
,
v
'
ha
ricoperto
d
'
infamia
,
perché
si
generasse
una
opinione
siffatta
,
che
qualunque
torto
vi
si
infliggesse
,
paresse
lecito
,
lodevole
,
doveroso
l
'
infliggervelo
.
Che
crepacuore
non
deve
esser
questo
?
Che
morte
all
'
anima
prima
,
al
corpo
poi
?
Come
non
vi
dovete
rodere
dentro
a
vedervi
trattati
così
,
non
una
volta
,
ma
più
volte
nella
vita
?
A
essere
persuasi
,
che
se
vi
si
lascia
qualche
anno
di
pace
,
non
si
fa
,
se
non
perché
vi
prepariate
alla
prossima
rapina
e
la
facciate
fruttuosa
?
Con
quale
bestemmia
sul
labbro
non
darete
l
'
ultimo
fiato
?
Come
non
contrarrete
,
per
sfuggire
a
una
vicenda
così
triste
,
l
'
abitudine
dell
'
inchinarvi
disprezzando
,
del
fingere
e
del
mentire
?
Come
non
accumulerete
nell
'
animo
un
infinito
odio
verso
i
vostri
persecutori
?
Come
l
'
odio
non
sarà
tanto
più
velenoso
,
quanto
più
è
forzato
a
rimanere
nascosto
?
Come
non
concepirete
il
desiderio
di
annientarla
una
società
così
crudele
contro
di
voi
?
E
se
non
potete
annientarla
questa
società
tutta
quanta
,
almeno
tormentarvi
qualcuno
,
ridurvi
qualcuno
povero
,
arricchire
a
suo
danno
;
e
poiché
della
ricchezza
vi
manca
e
dovete
celare
ogni
altra
gioia
,
prenderne
almen
questa
,
il
vendicarvi
con
essa
di
prepotenti
,
che
non
potete
in
niente
altro
e
con
niente
altro
umiliare
,
vincere
,
calpestare
?
Pure
quelle
violenze
che
si
son
lette
nella
bolla
di
Paolo
IV
e
nelle
ordinanze
di
Alessandro
III
non
sono
le
maggiori
che
ai
giudei
si
son
fatte
durante
i
secoli
;
così
gravi
,
così
tormentose
come
pur
sono
,
si
può
considerarle
come
delle
minori
:
impallidiscono
al
paragone
delle
stragi
sommarie
,
delle
morti
fra
i
tormenti
,
dei
tormenti
non
smessi
prima
che
vi
sia
uscita
di
bocca
la
menzogna
che
s
'
aspetta
o
la
verità
cui
si
agogna
,
e
smessi
oggi
per
ricominciare
domani
,
fra
gli
insulti
,
i
dileggi
,
le
battiture
,
gli
oltraggi
,
ogni
sorta
di
minacce
e
di
vituperi
che
piagano
l
'
anima
e
curvano
la
persona
.
Chi
può
credere
,
che
una
gente
trattata
così
non
abbia
contratto
qualche
difetto
d
'
indole
?
Chi
vorrà
meravigliare
,
se
l
'
avesse
contratto
?
Perché
una
gente
,
cui
si
mostri
ogni
giorno
che
vi
sentite
separati
da
essa
,
non
dovrebbe
sentirsi
separata
da
voi
?
Perché
,
minacciata
ogni
giorno
e
impotente
contro
le
minacce
,
non
dovrebbe
avere
imparato
a
difendersene
con
ogni
arte
sottile
e
persino
subdola
?
Perché
,
forzata
a
rinunciare
a
tante
occupazioni
atte
a
sostentare
nobilmente
la
vita
,
non
avrebbe
dovuto
acquistare
l
'
abitudine
di
quelle
che
vi
paiono
sordide
?
I
cristiani
,
poiché
cristiani
sono
stati
,
hanno
essi
fatto
colle
loro
mani
poco
meno
che
tutto
quello
che
lor
dispiace
nei
giudei
;
e
dopo
averlo
fatto
,
non
è
loro
rimasto
come
l
'
hanno
inteso
assai
prima
e
assai
meglio
le
loro
nazioni
latine
che
non
le
tedesche
,
e
,
più
arretrate
,
le
slave
se
non
un
obbligo
:
disfarlo
.
E
così
sono
stati
e
saranno
cristiani
davvero
;
poiché
Cristo
,
morendo
,
ha
pronunciata
quella
parola
di
perdono
,
che
non
solo
attesta
la
bontà
dell
'
animo
suo
,
ma
l
'
altezza
della
sua
mente
;
non
solo
prova
che
era
infinita
nel
suo
cuore
la
pietà
verso
l
'
uomo
,
ma
infinita
altresì
la
sua
intelligenza
del
corso
delle
umane
e
delle
divine
cose
,
e
dell
'
ufficio
supremo
e
universalmente
salutare
che
la
sua
morte
vi
adempieva
.
Si
fanno
agli
israeliti
strane
censure
.
Si
dice
che
non
amino
fare
i
soldati
?
Perché
amerebbero
?
Vivere
tre
o
cinque
anni
in
mezzo
a
gente
che
ti
colma
d
'
ingiurie
e
ti
abbevera
di
disprezzo
,
e
,
scorsi
i
quali
,
tu
non
sarai
contento
di
pari
agli
altri
coi
quali
hai
convissuto
,
anzi
non
sarai
neanche
libero
di
andare
a
vivere
dove
ti
piaccia
nella
tua
patria
stessa
,
non
è
cosa
che
possa
gradire
a
nessuno
.
Del
resto
,
anche
il
paesano
russo
fa
il
poter
suo
per
esimersi
dal
servizio
militare
.
E
in
Italia
non
si
sente
che
il
giudeo
vi
sia
più
restio
d
'
altri
,
appunto
perché
non
è
più
messo
a
diversa
condizione
di
altri
.
Né
è
meno
strana
censura
l
'
altra
che
non
amino
di
coltivare
la
terra
.
Dio
buono
,
se
si
vieta
loro
di
acquistarla
o
di
abitarvi
!
Arnold
White
,
che
,
per
incarico
del
barone
Hirsch
,
è
andato
a
visitare
gli
ebrei
di
Russia
,
per
giudicare
se
e
quali
fossero
in
grado
di
emigrare
e
di
allogarsi
a
coloni
altrove
,
ed
è
stato
aiutato
nella
sua
ispezione
dal
governo
stesso
cui
piace
che
vadan
via
,
ha
visto
anche
quelle
colonie
fondate
,
come
ho
detto
dianzi
,
da
Nicolò
nel
governo
di
Kherson
per
consiglio
datogliene
da
Mosè
Montefiore
nel
1846
.
Ora
,
egli
attesta
che
la
popolazione
che
le
abita
è
attiva
,
in
buon
arnese
,
riarsa
dal
sole
,
forte
di
muscoli
,
insomma
contrassegnata
di
tutte
le
doti
proprie
d
'
una
gente
campagnola
della
più
alta
qualità
;
e
per
quanto
ha
sentito
dai
proprietari
russi
dei
dintorni
,
che
li
adoperano
,
non
ha
vizi
eccettoché
matrimoni
troppo
per
tempo
,
imprevidenti
e
fecondi
,
non
devano
essere
considerati
un
vizio
.
E
ve
n
'
ha
30.000
,
ed
educano
tutti
i
lor
figlioli
,
e
non
pare
che
nessuno
fallisca
,
giacché
v
'
ha
una
fame
e
una
sete
di
sapere
,
che
si
potrebbe
persin
dire
morbosa
.
È
vero
,
aggiunge
,
che
la
coltivazione
a
occhi
inglesi
non
pare
in
tutto
buona
e
aggiunge
il
perché
ma
sarebbero
capaci
di
migliorarla
,
ché
la
lor
condizione
morale
e
fisica
è
addirittura
mirabile
.
VI
All
'
adunanza
che
,
presieduta
dal
gonfaloniere
,
fu
tenuta
in
Londra
il
10
dicembre
dell
'
anno
scorso
,
un
duca
,
il
duca
di
Westminster
,
fu
quello
che
propose
una
risoluzione
,
e
un
vescovo
,
il
vescovo
di
Ripon
,
e
un
reverendo
gliela
appoggiarono
.
La
risoluzione
fu
questa
:
«
l
'
adunanza
deplora
profondamente
le
sofferenze
inflitte
di
nuovo
ai
giudei
di
Russia
,
per
effetto
di
leggi
e
di
disposizioni
rigorose
ed
eccezionali
;
e
ritiene
che
in
questi
dieci
ultimi
anni
del
XIX
secolo
la
libertà
religiosa
dovrebbe
essere
riconosciuta
,
come
un
principio
di
diritto
naturale
,
da
tutte
le
comunità
cristiane
»
.
Io
non
dubito
punto
che
,
se
non
tutti
i
sacerdoti
cattolici
approverebbero
la
seconda
parte
della
risoluzione
,
o
forse
non
l
'
approverebbero
se
non
pochi
,
tutti
accetterebbero
la
prima
.
Giacché
bisogna
dire
il
vero
:
non
soltanto
ora
,
ma
sempre
,
il
sacerdote
cattolico
,
e
in
Roma
e
fuori
,
non
è
mai
stato
il
più
fiero
nemico
dei
giudei
;
e
,
certo
,
in
guardia
sempre
che
non
prevalessero
e
signoreggiassero
le
società
cristiane
,
e
proclive
a
tenerli
segregati
e
da
parte
,
perché
la
lor
dottrina
e
i
lor
dinieghi
non
le
infestassero
,
non
ha
,
il
più
delle
volte
,
voluto
che
si
fosse
crudeli
contro
di
loro
.
Il
giudeo
ramingo
,
senza
patria
,
solo
in
mezzo
alla
folla
,
segnato
a
dito
,
gli
era
prova
una
prova
che
non
bisognava
cancellare
o
spegnere
della
vittoria
di
Cristo
.
Ma
se
il
sacerdote
chiuso
nei
cancelli
di
una
fede
rigida
non
ha
creduto
che
dai
giudei
potesse
trarre
altrimenti
che
così
una
prova
della
vittoria
di
Cristo
,
noi
,
cristiani
anche
,
dobbiamo
trarne
in
altro
modo
una
prova
ancor
più
lampante
.
Dobbiamo
mostrare
ai
giudei
che
questo
lor
compaesano
ha
accesa
nei
cuori
dei
suoi
fedeli
una
face
di
carità
,
che
liquefa
ogni
odio
e
attuta
ogni
dissenso
.
L
'
effetto
di
una
condotta
davvero
cristiana
verso
i
giudei
,
com
'
è
stata
l
'
emancipazione
proclamatane
in
Francia
alla
fine
del
secolo
scorso
,
non
si
può
ancora
vedere
tutto
;
è
scorso
troppo
poco
tempo
dacché
l
'
esempio
è
stato
seguito
altrove
;
e
del
resto
anche
cento
anni
sono
pochi
al
paragone
delle
cifre
a
due
migliaia
,
dacché
,
quando
più
,
quando
men
peggio
,
dove
più
,
dove
men
peggio
,
n
'
era
o
n
'
è
stata
seguita
un
'
altra
.
Come
noi
in
Italia
abbiam
fatto
cittadino
il
giudeo
,
e
come
s
'
è
fatto
oramai
in
così
gran
parte
dell
'
Europa
civile
,
così
si
faccia
nel
resto
degli
Stati
;
e
non
ve
ne
sia
più
nessuno
,
in
cui
,
tanto
negli
ordini
civili
che
nei
politici
,
si
metta
differenza
di
diritto
tra
lui
e
gli
altri
:
e
allora
andrebbe
cessando
a
mano
a
mano
,
insieme
con
alcune
particolarità
dell
'
indole
sua
,
quella
particolarità
di
sentimenti
,
che
nella
società
si
mantiene
tuttora
viva
verso
di
lui
.
La
mutazione
non
potrà
portare
intero
l
'
effetto
suo
,
se
non
ha
luogo
in
tutti
gli
Stati
d
'
Europa
.
Il
giudeo
non
si
sentirà
cittadino
del
tutto
in
nessun
Stato
,
se
tuttora
non
è
tale
in
qualcuno
.
Non
visitiamo
più
nei
figlioli
l
'
errore
dei
padri
;
lasciando
tutti
liberi
della
propria
coscienza
,
ravviveremo
tanto
più
la
nostra
quanto
più
rispetteremo
l
'
altrui
.
VII
Quelle
tre
tradizioni
di
ripugnanza
e
di
avversione
rinnovate
si
andranno
rimpiattando
sicché
non
s
'
estinguano
,
giacché
sono
ragioni
false
.
Il
giudeo
appare
un
elemento
riluttante
,
a
parte
,
a
sé
,
nella
nazione
in
cui
vive
,
perché
s
'
è
operato
verso
di
esso
per
secoli
,
come
appunto
si
doveva
perché
questo
effetto
seguisse
.
Quando
si
fosse
operato
al
contrario
,
e
da
secoli
invece
fosse
stato
considerato
,
come
si
fa
da
qualche
anno
negli
Stati
più
profondamente
e
veramente
inciviliti
,
quelle
punte
che
gli
rendono
aspri
i
contatti
coi
suoi
connazionali
,
si
sarebbero
smussate
.
Certo
avrebbe
continuato
a
fare
coi
suoi
un
consorzio
distinto
quanto
al
credo
religioso
che
professa
.
Ma
,
oltreché
questo
credo
non
è
in
tutto
opposto
a
quello
di
coloro
coi
quali
convive
,
anzi
si
regge
sullo
stesso
fondamento
,
e
l
'
israelita
è
l
'
antenato
del
cristiano
,
un
appartarsi
di
una
società
dal
rimanente
per
ragione
religiosa
,
non
è
,
nelle
presenti
condizioni
,
cosa
durevole
.
Nessuna
società
è
libera
oggi
da
dissensi
religiosi
,
persino
da
quello
supremo
che
è
il
negare
la
religione
stessa
.
Pareva
un
progresso
assicurato
e
fortunato
questo
,
della
pacifica
convivenza
in
comune
delle
diverse
credenze
,
col
diritto
riservato
a
ciascuna
di
meritare
meglio
dell
'
uman
genere
e
di
Dio
con
la
santità
della
vita
e
l
'
altezza
e
la
larghezza
del
pensiero
:
un
pensiero
assicurato
e
felice
questo
,
che
alle
diverse
credenze
chiede
soltanto
di
aggiungere
stimolo
all
'
intelletto
e
al
cuore
,
e
di
spegnere
nell
'
ardore
della
carità
ogni
lotta
,
ch
'
esacerbi
,
amareggi
,
mova
a
sdegno
e
inebbri
di
sangue
.
Giacché
,
oltre
questo
,
non
v
'
ha
altro
.
Il
giudeo
non
è
puro
semita
;
e
noi
abbiamo
del
semitismo
radicato
nelle
nostre
menti
così
profondo
,
che
nessuno
ne
lo
sradicherebbe
.
Chi
può
affermare
che
la
più
gran
parte
dei
giudei
che
ora
ci
sono
non
discenda
da
quei
proseliti
,
ch
'
essi
facevano
in
ciascuna
nazione
già
prima
che
nascesse
Cristo
,
e
continuarono
a
fare
dopo
lui
morto
?
Chi
può
dire
quanto
sangue
giudaico
scorra
in
vene
ariane
,
quanto
sangue
ariano
in
vene
giudaiche
?
Leggi
ecclesiastiche
e
civili
,
perché
ciò
non
succedesse
,
ne
sono
state
fatte
molte
e
ripetutamente
;
ma
,
appunto
perché
molte
e
ripetute
,
provano
che
la
cosa
succedeva
.
Anche
oggi
il
divieto
ecclesiastico
dura
,
se
il
civile
è
obliterato
;
ma
chi
ignora
,
che
soprattutto
nelle
alte
classi
i
matrimoni
tra
giudei
e
cristiani
,
se
non
sono
comuni
,
neanche
sono
insoliti
?
Ma
fosse
pure
altrimenti
,
e
i
giudei
fossero
rimasti
puri
semiti
:
che
perciò
?
Che
vuol
dire
essere
semita
?
So
che
una
scienza
frettolosa
ha
disegnato
del
semita
un
tipo
rigido
,
a
tratti
precisi
,
quanto
a
visi
,
linguaggio
,
carattere
morale
,
coscienza
religiosa
e
via
via
:
ma
so
anche
che
la
dipintura
non
regge
avanti
a
una
esatta
e
piena
cognizione
della
storia
.
Se
il
giudeo
è
andato
sviluppando
un
tipo
suo
ab
antico
,
l
'
ha
fatto
in
contrasto
coi
semiti
che
aveva
a
destra
e
a
manca
;
egli
è
stato
un
semita
sui
generis
,
che
,
dopo
avere
fatto
germogliare
e
crescere
dentro
di
sé
un
pensiero
religioso
e
morale
suo
proprio
,
l
'
ha
innestato
sopra
un
tronco
non
suo
.
D
'
altronde
semiti
e
ariani
sono
di
razza
caucasia
,
e
come
le
due
prime
sono
generalizzazioni
di
alcuni
solo
dei
fattori
di
una
razza
,
così
la
terza
è
la
generalizzazione
di
altri
.
Coteste
specie
o
generi
li
formiamo
come
possiamo
,
e
,
dopo
averli
formati
,
bisogna
andarci
attorno
con
le
forci
perché
non
prendano
maggior
posto
di
quanto
loro
spetta
.
Ma
non
fosse
così
,
e
si
dovesse
pure
loro
accordare
un
valore
assoluto
:
sono
cotesti
semiti
così
discosti
dagli
ariani
come
sono
i
magiari
?
Certo
no
;
ora
chi
distingue
i
magiari
da
ogni
altro
popolo
civile
di
Europa
per
modo
che
niente
di
europeo
si
possa
assimilare
da
loro
,
e
niente
di
loro
assimilare
da
ogni
altro
popolo
di
Europa
?
Coteste
son
lustre
,
che
,
per
parere
scientifiche
,
non
hanno
perciò
più
ragione
o
var
lore
di
fare
ostacolo
al
retto
e
al
vero
.
VIII
Leggevo
giorni
sono
questa
conversazione
:
«
questi
birbi
di
giude
vanno
riducendo
mendichi
in
questi
dintorni
tutti
i
cristiani
»
mi
assicurava
un
bottegaio
russo
in
una
città
del
recinto
.
«
Col
combinarsi
a
loro
danno
?
»
chiesi
.
«
No
»
.
«
Col
corromperli
?
»
«
No
,
ma
col
truffare
addirittura
e
malfare
»
fu
la
replica
enfatica
,
però
tale
che
mi
dette
più
curiosità
che
non
mi
facesse
sorpresa
;
sicché
io
chiesi
qualche
fatto
.
«
Fatti
?
Ma
se
non
rifiniscono
di
truffarci
e
frodarci
.
Non
fanno
altro
.
Guardate
.
Noi
facciamo
largo
commercio
di
uova
e
di
polli
e
comperiamo
tutto
quanto
ci
riesce
dai
contadini
che
li
portano
al
mercato
.
Orbé
,
questi
infernali
crocifissori
di
Cristo
escono
prima
di
giorno
forse
non
sono
neanche
andati
a
letto
tutta
la
notte
innanzi
,
e
vanno
incontro
ai
contadini
prima
che
siano
vicini
alla
città
.
E
quanto
v
'
è
a
comprare
,
tanto
comprano
,
e
i
contadini
glielo
vendono
a
miglior
mercato
perché
risparmiano
la
noia
e
la
spesa
di
venire
in
città
;
e
così
ci
tagliano
l
'
erba
sotto
ai
piedi
;
«
Bene
,
ripigliai
,
ma
perché
non
vi
levate
più
per
tempo
,
e
non
vi
fate
incontro
ai
contadini
un
po
'
più
lontano
dalla
città
?
»
La
domanda
fu
imprudente
;
m
'
accorsi
allo
sguardo
di
dispregio
,
con
cui
il
mio
interlocutore
mi
squadrò
:
intesi
che
dovevo
smettere
.
Le
lagnanze
dei
cristiani
mi
paion
tutte
dello
stesso
genere
.
Abbiamo
fatta
più
vigile
e
più
agile
una
gente
vigile
e
agile
per
natura
,
e
ci
duole
che
sia
tale
.
Non
si
ubriacano
:
e
poiché
i
cristiani
lo
fanno
,
danno
loro
da
bere
,
non
perché
l
'
ubriachezza
piaccia
loro
a
vedere
,
ma
perché
ne
cavan
denaro
.
Mettono
un
soldo
sopra
l
'
altro
e
risparmiano
:
e
lo
tirano
di
tasca
a
chi
ama
spendere
,
anziché
risparmiare
.
I
giudei
avranno
vizi
come
virtù
proprie
;
,
son
difficili
,
credo
,
sopra
essi
come
sopra
altri
i
giudizi
complessivi
,
e
sdruccioli
e
mendaci
;
v
'
hanno
giudei
,
come
v
'
hanno
cristiani
,
provvisti
di
tal
vizio
e
di
tal
virtù
,
e
altri
provvisti
di
tal
altra
virtù
e
di
tal
altro
vizio
.
A
ogni
modo
,
io
non
vedo
prova
,
che
di
ciò
di
cui
più
s
'
accusano
i
primi
,
non
si
possono
accusare
anche
i
secondi
.
Se
di
quelli
v
'
ha
molti
acri
al
lucro
,
v
'
ha
molti
acri
al
lucro
di
questi
.
Ho
conosciuto
giudei
eccellenti
,
come
cristiani
eccellenti
.
I
modi
tenuti
da
quelli
negli
affari
d
'
industria
e
di
banca
non
sono
diversi
dai
modi
tenuti
da
questi
.
E
v
'
ha
ricchi
divenuti
tali
per
via
non
retta
,
o
che
spendono
male
il
loro
denaro
tra
gli
uni
e
tra
gli
altri
.
Se
noi
togliamo
quelle
abitudini
e
quelle
attitudini
che
i
giudei
hanno
contratto
per
effetto
della
condizione
in
cui
son
rimasti
per
così
lungo
tempo
,
e
in
Russia
,
in
Rumenia
,
in
alcuni
paesi
musulmani
rimangono
ancora
,
a
me
non
riesce
di
scorgere
in
che
altro
i
giudei
in
complesso
siano
diversi
dai
cristiani
in
complesso
.
E
si
può
forse
affermare
che
un
piccolo
consorzio
,
com
'
essi
sono
,
di
gente
tanto
esercitata
dall
'
odio
altrui
,
tanto
spronata
al
guadagno
,
tanto
astretta
al
risparmio
,
tanto
attenta
a
guardarsi
da
ogni
parte
,
tanto
accanita
al
lavoro
,
esso
è
servito
di
stimolo
ai
consorzi
più
larghi
,
nel
cui
mezzo
ha
condotta
la
vita
,
e
ha
piuttosto
accresciuta
,
in
loro
,
anziché
diminuita
la
lena
a
combattere
le
battaglie
ogni
giorno
.
Ciò
che
importa
ora
è
ch
'
essa
si
senta
non
nemica
,
ma
amica
,
e
sia
sentita
non
nemica
,
ma
amica
.
Il
che
non
è
in
tutto
così
oggi
,
ma
sarà
domani
;
quando
come
in
Italia
,
così
altrove
se
ne
prenda
la
via
.
Li
faremo
migliori
verso
di
noi
,
se
diventeremo
migliori
di
loro
.
A
ogni
modo
,
io
non
credo
che
troverebbe
prove
davvero
convincenti
chi
affermasse
che
oggi
si
trovano
più
giudei
tra
i
partiti
intesi
a
sovvertire
gli
ordini
politici
o
sociali
attuali
,
che
tra
i
partiti
intesi
a
conservarli
.
Sarebbe
più
sicuro
affermare
e
facile
dimostrare
il
contrario
.
E
v
'
ha
qualcosa
nei
giudei
che
noi
ci
potremmo
appropriare
non
senza
frutto
;
giacché
,
come
n
'
è
esempio
un
nostro
uomo
di
Stato
,
anzi
ministro
,
la
lunga
loro
storia
che
si
divide
come
in
due
parti
,
ha
generato
nella
lor
mente
due
qualità
che
paiono
opposte
e
non
conciliabili
:
una
grande
idealità
e
una
praticità
non
minore
.
IX
A
ogni
modo
,
gli
strazi
dei
giudei
di
Russia
sono
ora
fuor
di
misura
.
Sperare
che
per
volontà
del
governo
siano
temperati
o
cessino
,
è
un
illudersi
.
Il
governo
si
è
indotto
a
infliggerli
da
un
complesso
di
pregiudizi
,
che
non
si
dissipano
presto
.
La
foga
della
persecuzione
non
sarà
spezzata
che
dall
'
impossibilità
di
menarla
al
fine
desiderato
.
Dopo
che
avrà
prodotto
infiniti
dolori
,
si
fermerà
prima
di
averlo
raggiunto
,
come
è
già
succeduto
altre
volte
;
ma
intanto
i
dolori
vi
sono
,
e
terribili
.
E
opera
civile
,
cristiana
l
'
alleviarli
.
Uno
scrittore
del
quale
nessuno
non
russo
può
vantare
maggiore
cognizione
della
Russia
,
ha
narrato
già
l
'
anno
scorso
,
quanta
e
che
forma
di
strazi
cade
sulle
spalle
dei
giudei
russi
:
«
Più
di
centomila
famiglie
,
scrive
,
forse
duecentomila
,
cioè
un
milione
di
persone
,
saranno
costrette
di
abbandonare
le
loro
case
e
i
loro
affari
per
emigrare
verso
le
province
del
recinto
ebraico
,
a
occidente
.
Là
,
alle
porte
della
città
della
Lituania
e
della
Piccola
Russia
,
che
dovranno
esser
loro
assegnate
per
residenza
,
questi
ottocento
,
novecento
o
più
mila
emigranti
incontreranno
altri
convogli
di
esuli
,
quasi
altrettanto
numerosi
,
i
giudei
espulsi
dalle
campagne
di
queste
stesse
province
,
per
essere
accantonati
nelle
città
»
.
Né
in
tutte
.
Kiev
,
la
città
santa
,
ha
il
privilegio
di
essere
chiusa
a
cotesti
"
cani
di
giudei
"
.
Altre
si
chiuderanno
da
sé
;
più
vivaci
vi
sono
i
commerci
,
più
ripugneranno
a
riceverli
.
Oltreché
i
giudei
non
possono
prendere
dimora
a
minor
distanza
di
50
verste
un
po
'
più
di
50
chilometri
dalla
frontiera
austriaca
;
il
divieto
si
estenderà
alla
frontiera
prussiana
;
anzi
si
sarebbe
prolungata
,
dicono
,
del
doppio
.
Così
si
sarebbe
ancora
ristretto
lo
spazio
in
cui
cotesta
gente
povera
,
della
quale
lo
stesso
scrittore
dice
di
non
averne
mai
vista
una
più
povera
al
mondo
,
si
deve
ammassare
.
Potrà
?
Certo
no
;
nello
sforzo
di
mutar
sede
deve
in
gran
parte
morire
.
E
n
'
è
morta
,
e
ne
muore
già
per
il
modo
in
cui
è
menata
ai
luoghi
in
cui
si
deve
restringere
.
Giacché
v
'
è
menata
,
a
modo
di
gregge
,
a
forza
e
a
tappe
;
e
i
racconti
dei
crudeli
trattamenti
e
delle
spoliazioni
frodolente
,
cui
sono
soggetti
per
strada
,
son
tali
che
n
'
empirei
più
pagine
,
con
non
minore
raccapriccio
dei
miei
lettori
che
non
sia
stato
a
leggerle
il
mio
.
Tanta
barbarie
s
'
annida
nell
'
uomo
che
si
chiama
civile
!
Forse
nell
'
uomo
,
per
civile
che
si
vanti
,
si
trova
a
grattarlo
,
il
barbaro
.
Era
naturale
che
in
tutta
quanta
l
'
Europa
cotesti
racconti
muovessero
a
compassione
e
a
sdegno
degli
uomini
,
o
giudei
o
cristiani
,
che
ne
sono
ancora
capaci
,
a
cui
l
'
interesse
o
la
vanità
non
chiude
la
bocca
avanti
alle
ingiustizie
umane
,
solo
perché
sono
potenti
quelli
che
le
commettono
.
In
ogni
parte
d
'
Europa
si
è
levato
un
grido
:
persino
gli
antisemitici
hanno
sentito
pietà
e
terrore
.
Non
volevano
questo
,
non
volevano
tanto
;
ché
le
persecuzioni
ai
nostri
giorni
hanno
questo
di
più
stupido
ancora
,
che
non
avessero
prima
:
l
'
effetto
che
producono
in
quelli
che
ne
sono
uditori
o
spettatori
,
è
tale
da
doverle
fermare
innanzi
che
abbiano
raggiunto
la
meta
prefissa
.
Cotesti
giudei
,
bisogna
che
in
maggior
o
minor
numero
escano
di
Russia
,
se
non
devono
soccombervi
tutti
.
Ma
dove
andranno
e
come
?
Chi
dà
loro
il
denaro
del
viaggio
?
Chi
quello
necessario
ai
primi
giorni
delle
nuove
dimore
?
Qui
è
il
campo
,
dove
si
deve
esercitare
la
carità
dei
giudei
e
dei
cristiani
insieme
;
e
unire
i
loro
sforzi
in
un
fine
comune
di
salvezza
e
di
redenzione
,
per
il
presente
e
per
l
'
avvenire
.
Giacché
solo
nell
'
opera
di
questa
carità
,
voluta
fortemente
,
fortemente
esercitata
,
d
'
una
carità
,
che
non
separa
,
ma
unisce
,
che
non
distingue
ma
accomuna
,
che
sotto
ogni
differenza
che
divide
uomo
da
uomo
,
sente
l
'
uomo
e
non
altro
che
questo
,
è
la
soluzione
definitiva
della
questione
giudaica
,
come
di
tante
altre
che
dilacerano
oggi
le
società
nostre
.
Il
precetto
non
è
tanto
cristiano
,
che
non
sia
anche
giudaico
.