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> autore_s:"Baget Bozzo Gianni"
Decentriamo, ma con judicio ( Baget Bozzo Gianni , 2000 )
StampaPeriodica ,
Sì all ' autonomia amministrativa , occhio a quella fiscale I referendum regionali sono un prezzo politico per chiudere la questione dello scisma del Nord , un fatto spirituale e sociale che ha dominato la vita italiana degli anni Novanta ; una vera crisi della Nazione come forma dell ' Italia . Per questo i referendum consultivi sono ancora carichi di una potenza mitica come se essi dovessero segnare un evento spirituale nella figure del rifacimento istituzionale . E non sarà così perché le esigenze dell ' unità di un sistema giuridico , economico , sociale nazionale si impongono nella società mondiale molto più di quando accadesse quando vigeva intatta la sovranità statale . I vincoli internazionali rafforzano , non indeboliscono le esigenze della certezza e dell ' eguaglianza del diritto in ogni parte dello Stato . La capacità di imposizione fiscale delle regioni non può essere sopravvalutata . Le regioni a statuto speciale già esistenti ce l ' hanno e non ne hanno mai fatto uso . L ' autonomia regionale ha un senso solo se determina una diminuzione del peso burocratico e consente una maggiore disponibilità all ' esigenza della società civile . Ma si deve tenere conto che la società civile non è la terra degli angeli e che le lobby esistono ancora , rese più forti dalla fine dei partiti storici . Le decisioni che contano saranno sempre prese a livello nazionale proprio perché lo Stato nazionale è l ' agente inevitabile del sistema internazionale . In una società ormai internazionalizzata , le nazioni acquistano come sistemi economici e sociali il peso che hanno perso come sovranità nazionale . Vi è inoltre il rischio che la moltiplicazione delle fonti di diritto aumenti i vincoli e quindi i poteri della burocrazia e le difficoltà amministrative poste all ' azione del cittadino . Si è visto che difficoltà ha avuto a imporsi la legge Bassanini , il corpo morto che la burocrazia ha contrapposto all ' iniziativa del governo . Quello che è proposto con i referendum consultivi delle regioni padane è un decentramento di compiti alle regioni che lo chiederanno . Con ciò avremmo altre regioni a statuto speciale , che comporterà in altro modo il trasferimento di mezzi dallo Stato alle regioni . Questo è un processo nazionale che deve essere governato a livello nazionale e che richiede un contratto tra le regioni settentrionali a quelle meridionali . Per questo è valido l ' impegno posto dal presidente del Piemonte Ghigo per trovare una piattaforma comune con le regioni di sinistra . Infine merito di Berlusconi è di essere riuscito a porre in termini di decentramento ciò che era nato in forma di rivoluzione . Sul piano etico politico , la riforma ha importanza maggiore che sul piano amministrativo . Si tratta di deporre l ' ormai scomposto mito del Risorgimento e le criminalizzazioni che ne sono seguite e di recuperare la storia dell ' Italia preunitaria . Sarebbe un bel sogno se sul tricolore giacobino che Ciampi esalta si potessero porre i simboli delle repubbliche marinare che combatterono contro la pressione islamica . E ' certo che la nuova legislatura sarà finalmente costituente se il centrodestra , che ha posto con la riforma regionale il superamento della Costituzione del '48 , potrà finalmente portare fuori il Paese dalla crisi esistenziale dell ' identità della sinistra .