StampaPeriodica ,
Valdagno
,
aprile
-
Il
palazzotto
dei
conti
di
Valdagno
è
una
moderna
costruzione
massiccia
di
pietra
biancastra
,
con
due
avancorpi
che
sporgono
e
fan
pensare
a
torri
d
'
angolo
rimaste
incomplete
,
ed
una
decorazione
di
falsi
merli
.
Grandi
alberi
verdi
chiudono
la
corte
silenziosa
,
dove
si
intravedono
due
grossi
cani
che
si
disputano
un
osso
ed
a
tratti
la
divisa
di
tela
coloniale
di
una
guardia
giurata
.
Gira
tutto
intorno
un
alto
muro
,
rotto
a
tratti
da
cancelli
chiusi
.
Il
castello
si
leva
sulla
cima
di
una
breve
collinetta
,
che
domina
il
grigio
complesso
degli
stabilimenti
,
e
la
cittadina
,
distesa
sulle
rive
dell
'
Agno
,
un
torrentaccio
sassoso
che
percorre
tutta
la
vallata
,
per
gettarsi
da
sinistra
nel
Bacchiglione
.
Valdagno
deve
il
suo
nome
alla
posizione
centrale
in
questa
lunga
vallata
verde
,
chiusa
in
fondo
alla
mole
grigia
del
Pasubio
.
Sulla
destra
c
'
è
il
paese
vecchio
,
sulla
sinistra
la
cittadina
nuova
,
tutta
lucida
,
pulita
ed
anonima
.
Si
chiama
Valdagno
Nuova
:
qui
sorgono
i
grossi
edifici
che
capitano
le
istituzioni
sociali
di
Marzotto
,
le
scuole
,
tutte
intestate
a
V.E.
Marzotto
(
fa
eccezione
il
Liceo
Classico
,
che
,
grazie
alle
celebrazioni
di
un
centenario
,
ha
avuto
in
sorte
il
nome
del
Trissino
)
,
lo
stadio
dei
fiori
,
la
tenuta
«
Favorita
»
,
la
grande
piazza
chiusa
in
fondo
dal
cinema
Rivoli
,
di
cui
scintilla
al
sole
l
'
immensa
facciata
di
maiolica
verde
.
Un
vento
freddo
che
vien
giù
dalle
piccole
Dolomiti
infila
le
strade
ed
il
lungofiume
,
deserti
.
I
locali
pubblici
sono
vuoti
:
il
vasto
salone
del
circolo
ENAL
è
pieno
di
tavoli
e
di
poltroncine
nichelate
,
disposte
in
bell
'
ordine
geometrico
,
ma
non
c
'
è
nessuno
a
sedere
.
Due
operai
in
un
angolo
,
giocano
silenziosamente
a
carte
.
Di
sopra
c
'
è
la
palestra
e
la
piscina
coperta
,
da
qualche
tempo
chiusa
,
e
forse
per
sempre
.
Un
giovane
negoziante
mi
spiega
che
nessuno
la
frequenta
mai
,
che
con
gli
incassi
non
recuperavano
nemmeno
un
decimo
delle
spese
per
riscaldare
l
'
acqua
,
e
perciò
han
deciso
di
chiuderla
.
Anche
lo
spazio
delle
bocce
è
deserto
.
B
mezzogiorno
di
domenica
,
ed
a
Valdagno
nuova
non
si
vede
nessuno
.
Da
qualsiasi
parte
il
visitatore
giunga
a
Valdagno
,
non
mancherà
di
scontrarsi
con
l
'
onda
circolare
del
mito
dei
Marzotto
:
i
loro
stabilimenti
,
le
loro
previdenze
sociali
,
l
'
impresa
agricola
di
Portogruaro
,
la
squadra
di
calcio
in
serie
D
,
le
rendite
immense
.
La
scuderia
di
macchine
da
corsa
,
il
premio
letterario
,
gli
alberghi
Jolly
,
i
saponi
di
bellezza
,
l
'
alta
dichiarazione
di
redditi
,
il
figlio
più
giovane
che
danza
con
la
Pampanini
.
L
'
onda
del
mito
qualche
volta
ci
arriva
anche
riflessa
,
ed
ecco
infatti
cosa
scrive
su
di
un
numero
di
Le
Monde
(
4
novembre
'53
)
Marcel
Chaminade
:
«
Tutto
è
chiaro
e
pulito
,
immacolato
,
come
un
giocattolo
nuovo
appena
tirato
fuori
dalla
scatola
.
Un
giocattolo
nuovo
,
appunto
,
che
non
diverte
nessuno
.
Questa
cittadina
lucida
,
anonima
e
triste
ci
sembra
di
conoscerla
già
,
di
averla
letta
da
qualche
parte
:
ecco
,
pare
una
cittadina
sovietica
,
conce
la
descriverebbe
un
"
liberale
di
sinistra
"
.
La
fortuna
di
Marzotto
cominciò
più
di
cento
anni
or
sono
,
nel
1838
,
quando
il
fondatore
,
nonno
ed
omonimo
dell
'
attuale
conte
di
Valdagno
,
mise
su
una
piccola
fabbrica
di
12
operai
,
con
un
capitale
di
2.000
lire
;
a
quel
tempo
Valdagno
era
un
paesino
di
3.000
abitanti
.
Quarant
'
anni
dopo
la
popolazione
era
raddoppiata
,
e
gli
operai
erano
saliti
a
400
.
Tre
anni
più
tardi
,
nel
1879
,
un
altro
stabilimento
fu
aperto
nella
frazione
di
Maglio
,
ed
al
principio
del
secolo
l
'
industria
di
Marzotto
aveva
già
una
consistenza
notevole
,
con
1.700
operai
,
che
salivano
a
3.000
nel
1920
ed
a
6.000
nel
1931
,
quando
si
aprirono
altri
stabilimenti
a
Manerbio
,
Brugherio
,
Mortara
.
Finalmente
,
all
'
inizio
della
seconda
guerra
mondiale
,
si
aprivano
anche
le
fabbriche
di
Brebbio
e
di
Pisa
.
Oggi
,
Valdagno
,
con
le
vicine
frazioni
,
è
una
cittadina
di
quasi
trentamila
abitanti
,
che
lavorano
tutti
,
direttamente
o
no
,
per
i
Marzotto
.
Gli
stabilimenti
producono
diciassette
chilometri
di
tessuti
al
giorno
,
impiegando
oltre
7000
operai
e
500
impiegati
.
Gli
operai
sono
quasi
tutti
di
recente
origine
contadina
;
molti
conservano
una
loro
piccola
proprietà
al
paese
di
provenienza
,
Cornedo
,
Castelgamberto
,
Trissino
,
Brogliano
,
Recoaro
:
quasi
duemilacinquecento
in
tutto
,
che
ogni
giorno
vengono
al
lavoro
con
il
treno
di
Marzotto
,
o
con
gli
autobus
di
Marzotto
.
Agli
inizi
del
'52
la
direzione
mise
in
programma
il
licenziamento
di
1500
operai
:
impianti
più
moderni
consentivano
la
stessa
produzione
con
6.000
operai
.
I
licenziamenti
non
si
fecero
,
ma
in
cambio
oggi
metà
del
personale
lavora
ad
orario
ridotto
,
4
o
6
ore
:
sono
i
reparti
di
filatura
,
cardatura
,
pettinatura
,
mentre
i
tessitori
lavorano
a
pieno
regime
,
anzi
,
hanno
turni
quotidiani
di
nove
ore
.
Il
lavoro
dei
tessitori
è
pagato
in
ragione
di
46,70
lire
per
ora
,
oltre
la
contingenza
,
purché
sia
raggiunta
la
norma
giornaliera
di
30mila
battiti
:
sopra
la
norma
si
retribuisce
il
cottimo
,
sotto
la
norma
si
applicano
multe
.
In
complesso
,
lavorando
a
ritmo
di
cottimo
,
l
'
operaio
qualificato
Lorenzo
Griffani
mi
dice
che
raggiungeva
,
con
moglie
ed
un
figlio
a
carico
,
le
45.000
lire
mensili
.
Il
giovane
Carpanini
,
che
fa
i
il
magazziniere
,
e
che
è
stato
campione
veneto
dei
pesi
piuma
,
mi
mostra
il
foglio
paga
:
mamma
e
sorella
a
carico
,
il
totale
è
di
35.929
lire
.
Si
tratta
insomma
dei
minimi
contrattuali
.
Diversa
è
la
situazione
degli
impiegati
,
che
si
staccano
nettamente
dagli
operai
per
una
sorta
di
partecipazione
agli
utili
,
per
mezzo
di
un
premio
mensile
di
produzione
.
Un
impiegato
amministrativo
,
diti
categoria
,
riceve
ogni
mese
circa
60mila
lire
,
oltre
al
premio
che
si
aggira
sulle
15mila
.
Man
mano
che
si
sale
nella
scala
gerarchica
dell
'
apparato
burocratico
,
che
è
massiccio
,
e
forse
sproporzionato
(
500
impiegati
,
oltre
a
200
guardie
giurate
)
crescono
anche
gli
stipendi
,
in
misura
geometrica
,
e
di
conseguenza
cresce
anche
il
tono
della
vita
e
del
costume
.
Gli
impiegati
di
grado
più
alto
ed
i
dirigenti
di
azienda
hanno
le
loro
villette
,
dai
nomi
esotici
(
«
Candia
»
,
«
Capri
»
,
«
Marocco
»
)
possiedono
una
macchina
,
frequentano
locali
riservati
,
si
cimentano
,
ogni
domenica
,
nel
tiro
a
volo
,
in
cima
al
monte
Miravalle
.
Agli
operai
sono
riservate
le
istituzioni
sociali
e
ricreative
,
il
maggior
vanto
sociale
dei
Marzotto
.
Alcune
sono
a
Valdagno
,
come
la
maternità
,
l
'
asilo
nido
,
l
'
orfanotrofio
,
la
poliambulanza
,
la
casa
di
riposo
,
il
ricreatorio
femminile
,
il
circolo
operaio
,
la
scuola
di
musica
,
solfeggio
,
canto
e
giardinaggio
;
altre
sono
in
montagna
,
come
la
colonia
alpina
«
Dolomiti
»
,
od
al
mare
come
il
villaggio
di
Fesolo
.
Grande
posto
si
è
fatto
alle
istituzioni
sportive
:
la
palestra
,
la
squadra
ciclistica
,
quella
di
hockey
a
rotelle
,
quella
di
pallacanestro
,
il
circolo
alpinistico
,
i
campi
di
tennis
,
la
sezione
di
scherma
,
il
gruppo
pugilistico
,
le
due
piscine
per
il
nuoto
ed
i
tuffi
,
le
bocce
ed
il
ping
-
pong
.
In
complesso
circa
400
giovani
sono
interessati
a
questa
attività
sportiva
.
Stranamente
limitata
è
invece
la
piccola
e
disorganica
biblioteca
del
CRAL
:
4.100
volumi
,
in
gran
parte
di
inferiore
od
infima
narrativa
:
una
recente
deliberazione
consiliare
l
'
ha
tolta
al
circolo
operaio
,
per
costituire
il
primo
nucleo
della
Biblioteca
Comunale
,
che
si
chiamerà
,
naturalmente
,
«V.E
.
Marzotto
»
.
Tutto
il
complesso
di
attività
sociali
e
ricreative
ha
avuto
,
nel
'49-'50
,
un
bilancio
di
circa
120
milioni
,
coperti
per
due
terzi
dai
rimborsi
degli
operai
,
per
un
terzo
dalla
direzione
.
Ogni
operaio
ha
diritto
ad
un
appartamento
di
quattro
o
cinque
stanze
,
per
cui
paga
60.000
lire
annue
:
il
licenziamento
provoca
automaticamente
,
a
distanza
di
quattro
mesi
,
la
rescissione
del
contratto
d
'
affitto
.
Su
che
cosa
si
fonda
,
in
definitiva
,
il
mito
dei
Marzotto
,
perché
tale
,
ormai
,
lo
possiamo
considerare
?
Marzotto
ha
potuto
creare
la
sua
industria
,
con
i
suoi
metodi
,
in
questa
lontana
valle
del
vicentino
,
quasi
ai
confini
con
il
Trentino
;
i
suoi
esperimenti
in
altre
parti
d
'
Italia
,
per
esempio
in
Toscana
,
hanno
dato
,
e
non
poteva
essere
diversamente
,
risultati
negativi
.
Ha
potuto
far
questo
in
una
provincia
italiana
storicamente
assuefatta
alla
scarsa
autonomia
,
ed
alla
soggezione
,
fosse
quella
dei
Longobardi
,
dei
Da
Romano
,
di
Padova
,
di
Venezia
,
degli
Asburgo
.
L
'
infanzia
della
Controriforma
,
ed
in
generale
del
clero
cattolico
,
si
è
fatta
e
si
fa
sentire
in
maniera
determinante
.
Le
crociate
antiblasfeme
che
ancor
oggi
si
organizzano
con
successo
nel
vicentino
,
sarebbero
incomprensibili
in
altre
parti
d
'
Italia
.
I
cartelli
che
propongono
di
sostituire
la
bestemmia
con
espressioni
foneticamente
simili
,
ma
innocue
(
Orcocane
,
Sallustio
,
Sacripante
)
farebbero
ridere
altrove
:
qui
le
prendon
sul
serio
,
pro
o
contro
,
quasi
tutti
.
E
Marzotto
non
a
caso
ha
affidato
a
preti
e
monache
la
direzione
dei
suoi
istituti
sociali
.
A
Valdagno
si
contano
otto
parrocchie
,
ciascuna
con
almeno
tre
sacerdoti
.
l
;
arcipretura
è
una
carica
assai
ambita
,
anche
perché
due
ex
arcipreti
sono
diventati
vescovi
a
Reggio
Emilia
ed
a
Pordenone
.
La
popolazione
,
come
si
è
detto
,
è
tutta
di
formazione
contadina
:
ancor
oggi
si
dice
,
fra
gli
operai
,
«
andare
a
far
opera
»
per
significare
«
recarsi
in
fabbrica
»
:
un
'
espressione
tolta
di
peso
dal
gergo
della
campagna
.
«
Servo
»
e
«
serva
»
per
«
operaio
«
è
di
uso
comune
;
e
per
nulla
offensivo
.
Non
c
'
è
un
tono
di
rimpianto
in
questa
frase
,
che
leggiamo
in
una
pubblicazione
ufficiale
commemorativa
:
«
L
'
arte
della
lana
aveva
ottenuto
dalla
chiesa
che
i
preti
raccomandassero
dall
'
altare
il
lavoro
bel
fatto
-
pena
-
in
caso
contrario
-
un
'
ammonizione
,
una
seconda
ammonizione
e
poi
addirittura
la
scomunica
,
oltre
a
una
multa
da
portare
in
chiesa
,
specialmente
se
s
'
era
commesso
il
reato
di
annaspare
la
matassa
con
più
di
un
filo
»
.
La
corporazione
della
lana
appunto
:
si
tende
,
licenziando
un
operaio
,
a
sostituirgli
un
altro
membro
della
sua
stessa
famiglia
,
meglio
se
dell
'
altro
sesso
:
la
percentuale
delle
donne
supera
già
largamente
la
metà
,
e
tende
a
crescere
.
Le
donne
,
oltre
che
economicamente
più
utili
,
sono
anche
più
facili
a
governare
;
gli
uomini
è
meglio
che
restino
legati
alla
terra
,
a
coltivare
il
poderetto
.
In
seno
alla
corporazione
si
tende
a
creare
la
casta
chiusa
:
in
questo
senso
vogliono
avere
le
alte
retribuzioni
degli
impiegati
,
ed
i
risultati
finora
raggiunti
,
cioè
l
'
isolamento
rispetto
agli
operai
,
ne
sono
una
conferma
.
Nell
'
interno
della
categoria
si
mira
a
diffondere
uno
spirito
particolare
.
La
direzione
ha
redatto
una
sorta
di
vademecum
dell
'
impiegata
modello
,
con
una
serie
di
consigli
,
seguiti
da
un
quiz
sul
quale
l
'
impiegata
può
controllare
il
suo
grado
di
perfezione
,
e
cercare
di
elevarlo
:
«
Se
non
ti
senti
di
farlo
non
elogiare
il
tuo
superiore
,
perché
noi
qui
non
ti
si
dice
di
essere
ipocrita
;
ma
se
ricorderai
che
gli
elogi
schietti
fanno
sempre
piacere
a
tutti
,
non
lascerai
occasione
favorevole
per
parlare
bene
di
lui
»
.
E
più
avanti
:
«
Se
devi
rispondere
al
telefono
ricordati
che
in
quel
momento
tu
sei
la
voce
della
ditta
e
quindi
devi
dare
ad
essa
la
massima
musicalità
»
.
La
norma
che
riguarda
il
parlare
al
telefono
è
seguita
da
un
'
altra
,
che
raccomanda
il
silenzio
:
«
Una
buona
norma
per
vivere
tranquilla
è
tacere
.
Taci
sui
tuoi
dispiaceri
personali
,
sui
pettegolezzi
d
'
ufficio
e
non
di
ufficio
.
TACI
PRINCIPALMENTE
sui
segreti
del
tuo
lavoro
.
Se
vieni
a
conoscenza
di
qualche
notizia
o
di
qualche
rapporto
confidenziale
non
divulgarlo
.
Questa
è
una
buona
norma
per
far
carriera
e
per
farsi
benvolere
»
.
L
'
opuscolo
è
dedicato
«
a
tutte
le
impiegate
d
'
Italia
»
che
desiderano
«
far
carriera
e
guadagnare
»
.
È
l
'
unica
vera
forma
di
cultura
che
Marzotto
riesca
ad
elaborare
.
Del
premio
letterario
che
è
una
manifestazione
grossolana
,
mastoide
e
culturalmente
insignificante
,
anche
se
ben
dotata
di
milioni
,
gli
operai
non
hanno
avuto
tempo
e
modo
di
occuparsi
.
Ricordano
appena
che
quella
sera
,
sulla
piazza
principale
,
c
'
erano
molte
macchine
in
più
e
che
a
notte
alta
arrivò
Alida
Valli
.
Mettere
Marzotto
sulla
stessa
linea
di
Olivetti
o
di
Pellizzari
sarebbe
un
grave
errore
d
'
impostazione
.
Sugli
operai
si
agisce
fomentando
un
facile
campanilismo
.
Le
imprese
sociali
son
quasi
tutte
ristrette
alla
valle
dell
'
Agro
,
e
son
tutte
di
chiaro
intento
propagandistico
:
la
squadra
di
calcio
che
gioca
in
serie
il
è
ciò
che
entusiasma
i
tifosi
valdagnesi
,
e
si
realizzano
infatti
incassi
da
grande
città
.
Quando
c
'
è
la
partita
con
la
squadra
di
Vicenza
,
comperata
di
recente
dalle
lane
Rossi
,
un
'
industria
concorrente
,
alla
normale
onda
di
tifo
della
provincia
contro
il
capoluogo
si
accavallano
motivi
di
rivalità
industriale
.
La
fortuna
politica
di
uno
dei
Marzotto
,
recentemente
eletto
alla
Camera
,
si
fonda
anche
su
questo
:
«
Se
Marzotto
non
vince
,
porta
via
gli
stabilimenti
»
.
La
campagna
fu
condotta
in
maniera
che
è
rimasta
proverbiale
,
a
base
di
fiaschi
di
vino
,
pacchetti
di
sigarette
,
e
democratiche
manate
sulle
spalle
.
Tutto
il
resto
è
magnificenza
,
che
sta
fra
il
fasto
di
una
corte
rinascimentale
e
gli
hobbies
di
un
industriale
americaneggiante
;
chi
ritiene
che
,
con
la
candidatura
del
figlio
Vittorio
,
il
vecchio
conte
abbia
voluto
crearsi
una
piattaforma
per
sostenere
la
sua
politica
industriale
,
probabilmente
sbaglia
.
Marzotto
,
che
riceve
normalmente
in
casa
sua
onorevoli
,
ministri
,
alti
prelati
,
e
persino
il
presidente
della
Repubblica
,
ha
ben
altre
maniglie
a
portata
di
mano
.
La
realtà
è
che
il
conte
ha
aspirato
invano
,
per
anni
,
durante
e
dopo
il
fascismo
,
al
laticlavio
:
non
ottenendolo
,
la
presenza
alla
Camera
di
uno
dei
figli
lo
compensa
in
qualche
modo
della
sua
assenza
fra
i
padri
coscritti
.
Anche
le
prodezze
automobilistiche
di
Giannino
,
che
han
scandalizzato
la
ben
pensante
borghesia
vicentina
,
a
conti
fatti
sono
una
forma
di
magnificenza
che
si
traduce
in
mito
,
ed
in
tanta
efficace
pubblicità
.
Un
giovane
intellettuale
di
Valdagno
,
che
è
consigliere
comunale
di
parte
socialdemocratica
,
mi
dice
che
i
bilanci
del
comune
son
sempre
in
sospeso
perché
non
si
sa
quanto
pagherà
il
maggior
contribuente
:
il
conte
infatti
non
riceve
,
come
tutti
i
cittadini
,
la
normale
cartella
delle
imposte
,
compilata
dall
'
ufficio
.
Lui
stesso
stabilisce
quanto
darà
;
ed
ogni
anno
aggiunge
,
munificamente
,
un
regalo
extra
,
per
far
la
scuola
nuova
,
od
illuminare
una
strada
.
La
lotta
politica
a
Valdagno
è
scialba
,
ed
in
pratica
i
partiti
politici
,
eccettuato
quello
comunista
,
che
è
un
gruppo
piuttosto
piccolo
,
ma
abbastanza
attivo
,
non
esistono
.
La
Democrazia
cristiana
ha
il
suo
punto
di
forza
nell
'
azione
delle
parrocchie
:
ottenne
più
di
10mila
voti
nel
'45
,
ma
il
7
giugno
se
li
vide
dimezzare
dalla
concorrenza
dei
liberali
,
e
cioè
da
Marzotto
,
la
cui
presenza
nella
campagna
elettorale
determinò
anche
lo
sfasciamento
dei
socialdemocratici
,
che
puntarono
nelle
amministrative
del
'51
e
avevano
avuto
più
di
3.000
suffragi
,
e
si
son
ridotti
a
prenderne
162
.
I
5.370
voti
di
Marzotto
sono
chiaramente
voti
padronali
;
il
Blocco
Nazionale
,
infatti
,
non
ottenne
,
il
18
aprile
,
più
di
200
voti
.
I
partiti
di
sinistra
hanno
ottenuto
circa
duemila
voti
,
quattrocento
in
più
rispetto
al
18
aprile
.
Ed
ecco
la
situazione
sindacale
.
Nelle
ultime
elezioni
,
per
la
Commissione
Interna
,
si
sono
avuti
5.605
votanti
(
altissimo
perciò
il
numero
degli
astenuti
)
e
4.989
voti
validi
(
260
schede
nulle
e
356
bianche
)
.
La
CISL
ha
raccolto
2205
voti
;
1941
sono
andati
alla
FIOT
(
aderente
alla
CGIL
)
:
343
ad
una
lista
indipendente
,
chiaramente
sostenuta
dalla
direzione
;
per
la
prima
volta
,
e
solo
nella
sezione
elettorale
di
Valdagno
,
ha
fatto
capolino
la
lista
fascista
della
CISNAL
,
ottenendo
305
voti
.
I
seggi
in
Commissione
Interna
sono
così
divisi
:
10
alla
CISL
,
9
alla
CGIL
,
2
agli
indipendenti
ed
1
alla
CISNAL
.
La
lista
indipendente
,
come
era
da
prevedersi
,
ha
avuto
largo
successo
(
quasi
la
maggioranza
)
fra
gli
impiegati
.
I
poteri
della
Commissione
Interna
,
come
sta
accadendo
in
quasi
tutte
le
industrie
italiane
,
si
van
restringendo
:
uno
dei
membri
della
vecchia
CI
,
l
'
operaio
specializzato
Lorenzo
Griffani
,
è
stato
sospeso
di
recente
per
aver
attaccato
la
direzione
sudi
un
foglio
di
partito
.
Aspetta
il
licenziamento
.
Manca
qualsiasi
forma
di
direzione
operaia
nelle
istituzioni
sociali
e
ricreative
;
al
Circolo
ENAL
non
elegge
un
comitato
direttivo
sin
dal
1945
ed
a
conti
fatti
è
questa
la
ragione
per
cui
gli
operai
non
si
divertono
con
il
giocattolo
n
uovo
di
papà
Marzotto
.
A
mano
a
mano
che
diventano
maggiorenni
,
decidono
di
scegliere
da
sé
i
loro
divertimenti
e
tutta
la
loro
vita
.