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> autore_s:"Bianciardi Luciano"
LE UNTORELLE DI VIALE EZIO ( Bianciardi Luciano , 1964 )
StampaQuotidiana ,
Qualche volta , se la portiera non riesce a bloccarle , ti arrivano fin sull ' uscio di casa . Suonano alle otto del mattino , tu apri con gli occhi gonfi di sonno , ed eccola lì , impalata , con la borsa a braccia che recita : « Siamo lieti di offrirle questo nuovo prodotto per la casa , di cui la sua signora potrà constatare immediatamente i vantaggi » . Ti mette in mano una scatola di qualcosa , poi continua : « Per aprire la scatola basta premere sull ' angolo superiore e strappare leggermente » . Ci sono poi quelle dei buoni - sconto per l ' acquisto di un dentifricio anticarie al fluoro superlativo formato medio a sole lire 100 invece di 130 . Il buono è valido se reca : il timbro del fornitore , la linguetta di chiusura dell ' astuccio , il nome , il cognome e l ' indirizzo del mittente . Queste ragazze arrivano fino alla cassetta delle lettere e te l ' imbottiscono . Girano a gruppi di tre o quattro con una borsa a tracolla , un modulo , una penna a sfera e un gessetto . Il gessetto serve per marcare il marciapiede , dinanzi alla casa in cui entrano , con una sigla , cioè due lettere , di cui la prima è l ' iniziale della spettabile ditta , la seconda il contrassegno della ragazza . In questo modo , la capogruppo sa momento per momento dove lei è . E quando esce , accanto alla sigla traccia una punta di freccia , orientata secondo la parte dove s ' incammina . Al cantone doppia punta di freccia , segno che la ragazza ha svoltato . L ' altra mattina una di queste povere untorelle batteva viale Ezio , dove sono più che altro i villini dei pensionati di trenta anni fa . Cercava di raggiungere la cassetta , appesa al muro dalla parte di dentro , dietro il cancellino . Ma dietro il cancellino c ' era , a guardia , un cane lupo , che a ogni azzardo della manina saltava su ringhiando e mostrando le zanne . Chissà come , la ragazza ha vinto , ha imbucato i suoi buoni , poi si è chinata a tracciare la doppia punta di freccia , perché lì viale Ezio ( generale romano ) finisce e si va in Marco Terenzio Varrone ( storico romano ) : una strada privata , cioè senza asfalto e senza luci . Dopo buio ci vanno altre ragazze , che fanno ben altro mestiere , e lasciano per terra ben altri contrassegni del loro passaggio .