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LA RIFORMA SCOLASTICA IN PERICOLO ( CROCE BENEDETTO , 1923 )
StampaQuotidiana ,
Caro Direttore , Che una larga riforma scolastica , come quella elaborata e messa in atto dal ministro Gentile , dovesse levare , insieme con le strida e i lamenti di coloro che se ne tengono danneggiati , serie opposizioni di principi o anche censure giustificate in questo o quel particolare , è cosa naturale . Ma l ' opposizione , che contro essa ora si manifesta in più giornali , mostra tali sembianze , da far dubitare che , per lo meno , si mescoli , in questo caso , al « naturale » una buona dose di « artificiale » . Troppa violenza , troppa insistenza , troppa enfasi , troppo metodo , troppa passione : quanta , in verità , non ce n ' è stata mai in Italia ( e specialmente in certi circoli ) per le sorti della scuola . Troppa grazia , dunque ; e questa sovrabbondanza di grazia induce a qualche sospetto circa la sua genuinità . Sarà vero quel che tutti ripetono in questi giorni : che si tratti di un motto d ' ordine , partito dalle labbra di un sommo sacerdote , a cui gli adepti rumorosamente fanno eco ? ( Et dixit Josue ad omnnem Israel : Vociferamini ! ) Inclino a credervi , perché vedo che in quelle polemiche si tace studiosamente proprio della questione , che più deve scottare , l ' insegnamento religioso : quasi si direbbe per non mettere sulle tracce della qualità ed origine dell ' opposizione . E poi ( concludeva , parlando con me , candidamente , l ' altra sera un amico , acerrimo antifascista ) , sarà questa , in ogni caso , una « prima breccia » , che speriamo di aprire nel « fascismo » . Operazione guerresca , senza dubbio , lecita , ma che non dovrebbe spingere a passar sopra alla scuola italiana come a un corpo vile . Certo , molta brava gente , che non ha tenuto dietro ai dibattiti sui problemi della scuola e non è in grado di sincerarsi da sé , rimane turbata quando vede nei giornali aperta una rubrica speciale , che par quella dell ' eruzione dell ' Etna ( ed è esagerata come fu quella ! ) . E parecchi , desiderosi di sapere che cosa debbano pensarne , si rivolgono a me , che non ho di certo tempo né voglia di somministrare lezioni di pedagogia e didattica e di storia delle istituzioni scolastiche italiane ; e perciò , rispondendo e rassicurando , ricorro volentieri ad argomenti di persuasione , alquanto estrinseci , come estrinseco è il turbamento di quella brava gente . E , per esempio , dico loro : Sono molti decenni che gl ' insegnanti italiani di scuole medie accusano , come causa fondamentale del cattivo andamento della scuola , la folla degli scolari inadatti , e che gl ' insegnanti delle Università si dolgono della insufficiente preparazione dei giovani che entrano nelle Università , e della nessuna garanzia delle lauree ch ' essi sono costretti a conferire . E sono almeno venti anni che un gruppo di studiosi ed educatori italiani ha indagato questi malanni , esaminato le condizioni della scuola , ricercato i rimedi , scritto libri su tali argomenti , promosso ampi dibattiti . Ora il più autorevole di questi studiosi , colui che ai problemi della scuola ha consacrato il meglio del suo animo e del suo pensiero , il Gentile , ripigliando i disegni di legge de ' suoi predecessori , che le vicende politiche fecero incagliare , raccoglie in una serie di norme legislative il frutto di lunghi e ardenti desideri , di accorate e industri fatiche . Non vi pare che si possa e si debba aver fiducia che da tale opera sia per uscire gran bene ? Da quanto tempo non si è più avuto , e quando si riavrà , un ministro competente e volenteroso al pari del Gentile ? Con le riserve generiche che convien fare per ogni cosa umana , si può stare tranquilli che la sua è opera di uomo del mestiere e non di un guastamestieri ; con le riserve che si possono muovere circa tale o tal altra disposizione particolare , si può tenere per certo che le linee essenziali del nuovo ordinamento sono tracciate con vigore e sicurezza . E dico altra volta : Quantunque per mia parte mi accordi nei concetti direttivi col Gentile , sono preso anch ' io , nel leggere i decreti di quella riforma , dall ' onesto dubbio , che sempre si affaccia quando dal programma e dal proposito si passa all ' esecuzione e all ' attuazione : il dubbio che non si sia tenuto sempre conto pieno della realtà effettuale e non si siano ben calcolate certe reazioni e ripercussioni . E perciò ho voluto in varie occasioni interrogare con ogni libertà e confidenza provetti insegnanti e capi d ' istituti , circa il giudizio che essi coscienziosamente si erano formati della riforma odierna . Or , dunque , essi , sul fondamento dell ' esperienza che hanno della scuola italiana , mi hanno risposto che stimano la riforma eccellente , e che , se si darà tempo al tempo , sarà principio di vera rigenerazione . Ovvio che io debba attribuire maggiore importanza al parere di questi insegnanti , di cui conosco la cultura , l ' intelligenza e la probità , che non al chiacchiericcio dei facili censori o al poco disinteressato biasimo degli insegnanti inetti e pigri . E credo che mi si possa imitare in questa ragionevole preferenza . E dico ancora : Quale meraviglia che l ' apertura dell ' anno scolastico , che in Italia da lungo tempo , a causa dei cattivi ordinamenti , riesce travagliosissima , sia stata anche quest ' anno travagliosa , non più a causa dei cattivi ordinamenti ma anzi a causa dell ' abolizione e della sostituzione che se ne è fatta ? Ma non bisogna spaventarsi troppo presto . Tra un paio di mesi quasi non si serberà più memoria delle querele e accuse di questi giorni , perché le cose avranno preso il loro assetto . Ricordo che , quando disposi una sorta di discentramento per l ' assegnazione delle « supplenze » , i giornali furono tutti pieni di proteste contro di me , contro la confusione che io avevo introdotta in quella parte , e che solo un « filosofo » , uso alle « astrattezze » ecc . , poteva improvvidamente suscitare ecc . ; e io , che avevo intanto lasciato il Ministero , non mi curai di rispondere . Senonché , qualche mese dopo , per mera curiosità , scrissi in via privata al Direttore generale dell ' istruzione media per sapere quali fossero stati veramente gli effetti di quella mia riforma ; e il Direttore generale m ' informò che i benefici erano stati grandi , e che ormai nessuno si lamentava più . Si rifletta che una o due persone , colpite nei loro comodi e lucri , fanno chiasso per cento , e descrivono in aspetto di disastro nazionale , ciò che non è forse nemmeno un loro disastro personale . Ma c ' è qualche altra cosa che vorrei poi dire a coloro che sono veramente solleciti del bene della scuola , del bene dell ' Italia ; ed è di star vigili al giuoco che ora si tenta , e che è di arrestare e mandare in aria le riforme scolastiche del Gentile . Noi avevamo in Italia non già un ordinamento , ma un groviglio di scuole e di ordinamenti scolastici , sorti in modo occasionale e contradittorio , sovente sotto lo stimolo d ' interessi che non erano né di educazione né d ' istruzione . Mercé l ' opera del Gentile , si ha ora invece un ordinamento saldo , razionale e coerente , indirizzato al rinvigorimento del pensiero , del carattere e della cultura italiana . Potrà ben essere corretto o ritoccato in qualche parte , ma è ben piantato e capace di svolgimento . Dovremmo , a seguire l ' impeto e le mire degli oppositori , tornare rassegnatamente alla baraonda di prima ? Dovremmo , da ora in poi , reputare priva di ogni speranza l ' opera di qualsiasi uomo , per esperto che sia , il quale si accinga a dare un avviamento severo e pensato alla scuola italiana ? Sono sicuro che gli assalti furiosi , ai quali oggi è esposta l ' opera del Gentile , non conseguiranno il loro intento ; ma vorrei che coloro che li conducono , o coloro che li approvano , considerassero che essi , nel caso che vincessero , assumerebbero una ben grave responsabilità , caricherebbero di un grosso peso la loro coscienza . Per impazienza polemica o per fini di partito e di polemica e di tattica politica , avrebbero tolto alla lungamente auspicata riforma della scuola italiana un ' occasione , che non si ripresenterà mai più . Mi abbia con cordiali saluti , ecc .