StampaPeriodica ,
L
'
imperativo
demografico
del
Duce
,
non
di
oggi
ma
dal
giorno
in
cui
assunse
il
timone
d
'
Italia
,
è
cosa
di
sì
vasta
e
capitale
importanza
per
cui
anche
la
donna
deve
sentirsene
parte
direttamente
in
causa
.
Anche
in
Italia
,
come
altrove
,
si
sposa
poco
.
Perché
?
Il
Camerata
Leone
Cantori
che
,
nel
numero
di
Aprile
,
commentando
il
discorso
quinquennale
del
Duce
,
scrisse
egli
pure
sull
'
argomento
,
sembra
-
va
quasi
voler
addossare
tutta
la
colpa
ai
soli
uomini
.
Non
è
esatto
.
La
colpa
è
in
parti
uguali
fra
l
'
uomo
e
la
donna
.
Se
il
futuro
marito
in
-
fatti
accusa
che
700
lire
mensili
non
bastano
egli
non
ha
tutti
i
torti
o
ha
torto
solo
per
metà
.
Siamo
in
sede
di
giustizia
e
giustizia
deve
esser
re
-
sa
a
tutti
:
quando
una
donna
entra
in
una
casa
ha
oggi
tante
e
tali
esigenze
che
davvero
le
700
lire
sono
piuttosto
pochine
...
Le
esigenze
della
donna
moderna
sono
troppe
e
l
'
uomo
,
per
non
essere
infelice
,
abbandona
gli
altari
che
consacrano
le
nozze
.
Settecento
lire
men
-
sili
,
per
un
artigiano
o
un
piccolo
impiegato
,
sono
più
che
bastevoli
a
mantenere
una
famiglia
.
Ma
come
e
quando
sono
bastevoli
?
In
rapporto
ad
una
vita
normale
senza
strappi
,
sopratutto
senza
troppo
affollarsi
di
desideri
e
di
falsi
bisogni
superiori
allo
stato
nel
quale
ciascuno
si
trova
.
Esiste
questo
rapporto
oggi
?
Per
l
'
uomo
?
Il
Cantori
ha
già
detto
di
no
.
Per
la
donna
?
Neppure
.
Una
donna
moderna
vuole
vestire
bene
anche
se
moglie
d
'
un
artigiano
,
competere
almeno
per
le
vie
con
la
donna
del
ricco
.
Vuole
inoltre
brillare
,
farsi
vedere
,
ammirare
e
se
possibile
magari
innocentemente
corteggiare
...
Con
500
lire
o
poco
più
la
famiglia
deve
pensare
alla
casa
,
al
vitto
,
ai
figli
e
alle
necessità
dell
'
uomo
che
egli
pure
vuole
e
deve
vestirsi
,
soddisfar
-
si
e
divertirsi
come
la
sua
compagna
.
Può
bastare
lo
stipendio
a
colmare
tutte
queste
esigenze
?
Evidentemente
no
.
Si
dirà
:
neghi
lo
sposo
alla
sua
donna
la
loro
soddisfazione
.
Si
pro
-
vi
!
La
pace
coniugale
è
rotta
...
Si
potrà
giungere
a
tanto
di
cambiare
la
donna
?
Una
cosa
è
però
certa
:
che
bisogna
aiutare
il
genere
umano
a
migliorarsi
e
a
credere
nelle
vere
gioie
della
vita
.
Dire
aiutare
significa
dire
semplificare
la
vita
moderna
,
sfrondarla
di
troppe
inutili
cure
e
ridicole
necessità
che
,
ogni
giorno
che
passa
,
rendono
l
'
uomo
sempre
più
schiavo
o
di
un
pezzo
di
stoffa
o
d
'
un
anello
o
di
un
paio
di
scarpe
.
Semplificare
la
vita
,
renderla
meno
artificiale
e
convenzionale
,
cioè
più
umana
,
meno
di
apparenze
e
più
di
sostanza
,
non
è
solo
corollario
di
un
problema
demografico
ma
anche
pregiudiziale
di
un
problema
morale
e
di
primato
di
popolo
.
Per
la
sanità
e
la
moltiplicazione
della
razza
occorre
spezzare
l
'
attrazione
,
il
fascino
e
il
soggiogamento
delle
tentacolari
metropoli
ove
maggiori
sono
i
desideri
e
continuamente
mutevoli
,
e
più
infiniti
i
così
detti
bisogni
non
naturali
ma
"civili."
Sotto
questo
punto
di
vista
,
l
'
anti
-
urbanesimo
di
Mussolini
è
come
il
San
Giovanni
che
annunciava
e
preparava
la
strada
di
Cristo
!