StampaPeriodica ,
Nella
breve
prefazione
al
suo
interessantissimo
libro
«
La
Corsica
vista
da
un
vagabondo
»
(
Ed
.
Giusti
-
Livorno
)
,
Minuto
Grosso
termina
con
questa
frase
:
«
Italiani
,
una
dolcissima
terra
vi
attende
!
Italiani
,
andate
in
Corsica
!
»
.
L
'
invocazione
giunge
quanto
mai
opportuna
.
Gli
Italiani
ignorano
la
Corsica
non
solo
materialmente
,
ma
soprattutto
moralmente
.
Da
pochi
anni
soltanto
e
naturalmente
per
merito
del
fascismo
sono
sorti
in
Italia
piccoli
centri
di
propaganda
Corsa
:
segnatamente
a
Livorno
e
a
Milano
.
Ma
la
grande
massa
della
popolazione
ignora
la
Corsica
;
non
si
interessa
di
questa
«
isola
di
bellezza
»
pur
tanto
vicina
a
noi
e
non
sa
che
su
questa
terra
vivono
altri
nostri
fratelli
che
di
noi
hanno
la
stessa
lingua
armoniosa
e
di
noi
la
stessa
grande
madre
.
Ora
tutto
ciò
è
un
male
.
Bisogna
che
l
'
Italia
fascista
e
segnatamente
le
classi
più
intellettuali
si
sveglino
da
questo
torpore
vergognoso
:
bisogna
che
l
'
Italia
guardi
con
affetto
a
questa
sua
figlia
;
bisogna
che
l
'
Italia
s
'
interessi
di
un
problema
còrso
,
e
di
un
irredentismo
còrso
così
come
s
'
interessa
di
un
problema
Dalmata
,
e
di
un
irredentismo
Dalmata
.
Sembra
quasi
impossibile
pensare
che
quella
grande
massa
bruna
che
si
erge
sull
'
orizzonte
del
mare
della
costa
toscana
sia
francese
;
è
doloroso
pensare
che
questo
azzurro
lago
italiano
che
si
chiama
mare
Tirreno
abbia
una
soluzione
di
continuità
proprio
in
quell
'
isola
che
per
tante
ragioni
è
forse
la
più
italiana
di
tutte
le
altre
.
E
queste
tante
ragioni
sono
geografiche
,
sono
geologiche
,
sono
storiche
,
artistiche
,
linguistiche
.
Per
andare
da
Livorno
a
Bastia
non
occorrono
più
di
tre
ore
di
navigazione
;
la
conformazione
geologica
della
Corsica
è
del
tutto
simile
a
quella
della
Sardegna
e
di
molte
altre
regioni
italiane
del
versante
tirrenico
;
la
Corsica
in
tutti
i
tempi
è
sempre
stata
al
fianco
dell
'
Italia
;
l
'
arte
Corsa
ha
i
suoi
più
gloriosi
monumenti
nelle
chiese
della
repubblica
Pisana
;
infine
il
dialetto
Corso
è
il
più
italiano
e
vorrei
dire
il
più
toscano
di
tutti
gli
altri
dialetti
d
'
Italia
.
Non
è
vero
che
i
Corsi
d
'
oggi
siano
antiitaliani
,
ossia
francesi
.
Vi
è
la
classe
degli
impiegati
importata
dalla
Francia
e
che
per
ragioni
facili
a
comprendersi
è
fedelissima
alla
nostra
graziosa
cugina
;
ma
la
grande
maggioranza
della
popolazione
è
autonomista
;
e
le
classi
più
intellettuali
si
orientano
tutte
decisamente
verso
la
grande
madre
comune
:
Roma
.
I
Corsi
se
hanno
un
malato
in
casa
non
lo
mandano
nelle
cliniche
di
Marsiglia
,
ma
in
quelle
di
Livorno
e
di
Pisa
,
e
gli
studenti
Corsi
frequentano
più
volentieri
le
nostre
Università
di
quelle
francesi
.
Come
tutti
sanno
,
la
Francia
tiene
la
Corsica
in
uno
stato
di
completo
abbandono
come
la
meno
redditizia
delle
sue
colonie
.
La
Francia
si
serve
della
Corsica
come
vivaio
di
uomini
giovani
e
di
soldati
;
ma
proibisce
ai
Corsi
di
parlare
la
lingua
italiana
,
trascura
i
suoi
bisogni
,
ignora
le
sue
necessità
.
Malservita
da
lente
linee
di
navigazione
,
povera
di
ferrovie
e
di
strade
,
immiserita
da
vaste
zone
di
malaria
,
mancante
assolutamente
di
ogni
industria
e
con
una
agricoltura
ancora
allo
stato
primitivo
,
la
Corsica
sente
fiaccarsi
le
sue
energie
e
morire
le
sue
volontà
in
questo
stato
di
abbandono
in
cui
la
tiene
il
governo
di
Parigi
;
proprio
quando
ha
davanti
agli
occhi
l
'
esempio
luminoso
della
Sardegna
che
per
virtù
del
fascismo
,
bonifica
i
suoi
terreni
,
apre
strade
,
canali
,
ferrovie
,
crea
laghi
artificiali
,
popola
le
sue
campagne
,
si
rinnova
materialmente
e
spiritualmente
in
un
fervore
di
vita
che
è
un
sicuro
auspicio
per
l
'
avvenire
.
Attraverso
la
stampa
,
abbiamo
potuto
conoscere
anche
noi
il
malcontento
e
la
sorda
ribellione
che
serpeggiano
giustamente
nell
'
isola
bella
e
dimenticata
;
e
il
nostro
cuore
si
è
rivolto
con
più
accorato
affetto
verso
quei
nostri
fratelli
disgraziati
.
Oggi
la
Francia
,
che
vede
sfuggirsi
inesorabilmente
l
'
anima
della
Corsica
,
tenta
la
sua
ultima
carta
;
e
mentre
proibisce
la
diffusione
della
lingua
e
dei
giornali
italiani
nell
'
isola
,
cerca
di
creare
con
una
propaganda
subdola
e
maligna
una
coscienza
antiitaliana
e
antifascista
nei
Corsi
,
facendo
loro
credere
in
un
'
Italia
di
mire
imperialistiche
su
l
'
isola
medesima
.
Al
tempo
stesso
essa
arma
le
coste
e
fortifica
i
porti
corsi
contro
di
noi
;
e
manda
a
presidiare
l
'
isola
i
reggimenti
dei
Senegalesi
.
Tutto
questo
lascia
,
come
sempre
,
perfettamente
tranquilla
l
'
Italia
fascista
che
non
agogna
grandi
imperi
come
certe
...
repubbliche
democratiche
,
ma
che
però
guarda
con
vigile
amore
ai
suoi
figli
più
infelici
.
«
Pensare
alla
Corsica
»
ecco
il
nostro
programma
in
risposta
ai
cannoni
del
bieco
livore
francese
.
«
Pensare
alla
Corsica
:
amare
la
Corsica
»
.
Col
pensiero
del
fratello
che
sogna
colui
che
è
della
sua
stessa
origine
e
che
è
lontano
,
coll
'
amore
del
fratello
che
tende
le
braccia
verso
colui
che
parla
il
suo
stesso
dolcissimo
idioma
,
e
che
a
lui
si
rivolge
con
affetto
nella
speranza
e
nella
certezza
di
un
avvenire
migliore
.