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Migrazioni ( Eco Umberto , 1990 )
StampaPeriodica ,
Martedì scorso , mentre tutti i giornali dedicavano numerosi articoli alle tensioni fiorentine , su la Repubblica appariva una vignetta di Bucchi : rappresentava due silhouette , un ' Africa enorme e incombente , un ' Italia minuscola ; accanto , una Firenze che non era rappresentabile neppure con un puntino ( e sotto c ' era scritto " Dove vogliono più polizia " ) . Sul Corriere della Sera si riassumeva la storia delle mutazioni climatiche sul nostro pianeta dal 4000 a.C. a oggi . E da questa rassegna emergeva che a mano a mano la fertilità o l ' aridità di un continente provocavano immense migrazioni che hanno cambiato il volto del pianeta e creato le civiltà che oggi conosciamo o per esperienza diretta o per ricostruzione storica . Oggi , di fronte al cosiddetto problema degli extracomunitari ( grazioso eufemismo che , come è stato già notato , dovrebbe comprendere anche gli svizzeri e i turisti tetani ) , problema che interessa tutte le nazioni europee , continuiamo a ragionare come se ci trovassimo di fronte a un fenomeno di immigrazione . Si ha immigrazione quando alcune centinaia di migliaia di cittadini di un paese sovrappopolato vogliono andare a vivere in un altro paese ( per esempio gli italiani in Australia ) . Ed è naturale che il paese ospitante debba regolare il flusso di immigrazione secondo le proprie capacità di accoglienza , come va da sé che abbia il diritto di arrestare o espellere gli immigrati che delinquono - così come d ' altra parte ha il dovere di arrestare , se delinquono , sia i propri cittadini che i turisti ricchi che portano valuta pregiata . Ma oggi , in Europa , non ci troviamo di fronte a un fenomeno di immigrazione . Ci troviamo di fronte a un fenomeno migratorio . Certo non ha l ' aspetto violento e travolgente delle invasioni dei popoli germanici in Italia , Francia e Spagna , non ha la virulenza dell ' espansione araba dopo l ' Egira , non ha la lentezza di quei flussi imprecisi che hanno portato popoli oscuri dall ' Asia all ' Oceania e forse alle Americhe , muovendosi sopra lingue di terra ormai sommerse . Ma è un altro capitolo della storia del pianeta che ha visto le civiltà formarsi e dissolversi sull ' onda di grandi flussi migratori , prima dall ' Ovest verso l ' Est ( ma ne sappiamo pochissimo ) , poi dall ' Est verso l ' Ovest , iniziando con un movimento millenario dalle sorgenti dell ' Indo alle Colonne d ' Ercole , e poi in quattro secoli dalle Colonne d ' Ercole alla California e alla Terra del Fuoco . Ora la migrazione , inavvertibile perché assume l ' aspetto di un viaggio in aereo e di una sosta all ' ufficio stranieri della questura , o dello sbarco clandestino , avviene da un Sud sempre più arido e affamato verso il Nord . Sembra una immigrazione , ma è una migrazione , è un evento storico di portata incalcolabile , non avviene per transito di orde che non lasciano più crescer l ' erba dove sono passati i loro cavalli , ma a grappoli discreti e sottomessi , e però non prenderà secoli o millenni , ma decenni . E come tutte le grandi migrazioni avrà come risultato finale un riassetto etnico delle terre di destinazione , un inesorabile cambiamento dei costumi , una inarrestabile ibridazione che muterà statisticamente il colore della pelle , dei capelli , degli occhi delle popolazioni , così come non molti normanni hanno installato in Sicilia dei tipi umani biondi e con gli occhi azzurri . Le grandi migrazioni , almeno in periodo storico , sono temute : dapprincipio si tenta di evitarle , gli imperatori romani erigono un vallum qua e uno là , mandano le quadrate legioni in avanti per sottomettere gli intrusi che avanzano ; poi vengono a patti e disciplinano le prime installazioni , quindi allargano la cittadinanza romana a tutti i sudditi dell ' impero , ma alla fine sulle rovine della romanità si formano i cosiddetti regni romano - barbarici che sono l ' origine dei nostri paesi europei , delle lingue che oggi orgogliosamente parliamo , delle nostre istituzioni politiche e sociali . Quando sulle autostrade lombarde troviamo località che si chiamano italianamente Usmate , Biandrate , abbiamo dimenticato che sono desinenze longobarde . D ' altra parte , da dove venivano quei sorrisi etruschi che ritroviamo ancora su tanti volti dell ' Italia centrale ? Le grandi migrazioni non si arrestano . Ci si prepara semplicemente a vivere una nuova stagione della cultura afroeuropea .