StampaQuotidiana ,
In
Giovanni
Boine
può
avvertirsi
una
preoccupazione
centrale
di
eticità
che
egli
venne
chiudendo
duramente
in
sè
stesso
.
Invero
le
sue
simpatie
per
la
religione
non
erano
in
fondo
che
una
forma
di
culto
della
personalità
,
rimasto
l
'
elemento
fondamentale
e
quasi
il
segno
di
una
ricca
spiritualità
nei
migliori
dei
vociani
,
come
reazione
deliberata
al
pericolo
degli
schematismi
filosofici
.
Boine
cominciò
col
Rinnovamento
e
si
pose
in
termini
di
cultura
il
problema
della
religione
come
problema
di
tradizione
e
di
storia
.
Ma
nonostante
tutti
gli
sforzi
,
rimane
già
in
questo
preludio
il
peso
di
una
preoccupazione
personale
,
quasi
fisica
,
che
vuol
trovare
l
'
unità
nelle
frammentarie
esasperate
espressioni
di
se
stesso
.
La
polemica
col
Croce
lo
individua
perfettamente
nel
suo
bisogno
di
valori
individuali
,
di
esperienze
intime
e
nell
'
esaltazione
,
che
il
Croce
canzonò
crudelmente
,
della
propria
oscurità
e
incompletezza
contro
l
'
altrui
sistemazione
.
C
'
era
nel
Boine
,
nella
sua
sconsolata
solitudine
una
paura
del
rigorismo
filosofico
che
gli
faceva
esaltare
nella
religione
la
possibilità
di
una
storia
più
umana
.
Egli
si
trovava
psicologicamente
assai
più
vicino
agli
sforzi
fogazzariani
di
quel
che
non
immaginasse
e
della
stessa
natura
immorale
era
quel
suo
pensare
la
fede
con
torturante
voluttà
,
come
annientamento
ognora
sentito
della
libertà
per
opera
dell
'
imposizione
e
quell
'
intendere
l
'
inconoscibile
in
funzione
del
pensiero
,
come
un
'
eterna
allontanantesi
e
risorgente
illusione
.
Ma
,
conscio
dell
'
immoralità
di
certe
conciliazioni
,
Boine
voleva
qualche
cosa
di
più
ferrigno
che
la
filosofia
dolce
della
leggenda
e
del
rito
e
delle
sentimentali
emozioni
.
Si
separò
dal
Rinnovamento
perché
non
ne
condivideva
le
intenzioni
pratiche
,
di
rinnovamento
ecclesiastico
,
perché
gli
ripugnava
l
'
agire
per
gli
altri
,
tutto
chiuso
e
incerto
di
sé
stesso
,
e
sentiva
il
bisogno
di
negare
almeno
in
loro
quell
'
ambiguità
di
fiacche
coscienze
e
di
estetica
religiosità
che
avvertiva
latente
in
sé
.
Gli
ripugnava
l
'
apostolato
come
la
semplicità
romantica
.
Educato
alla
rudezza
di
mistici
,
aveva
bisogno
di
aspirare
almeno
alla
verità
,
di
ribellarsi
alle
angosciose
incertezze
e
all
'
impotenza
intima
.
Accostatosi
alla
Voce
,
scrisse
l
'
Esperienza
religiosa
che
è
come
la
prova
del
fuoco
della
sua
incapacità
di
decidersi
tra
religione
e
filosofia
.
Di
questo
dissidio
parve
che
egli
si
accontentasse
aspramente
senza
decidersi
al
dilemma
né
sperare
conciliazioni
.
Cerca
sconsolatamente
il
vero
Dio
sapendo
di
non
trovarlo
.
Le
sue
doti
di
speculazione
non
bastavano
per
sollevarlo
alla
razionale
certezza
.
Incapace
di
dedizione
e
di
amore
,
non
poteva
credere
.
Da
queste
insoddisfazioni
e
da
questi
difetti
nasce
la
sua
disposizione
all
'
arte
,
qualcosa
di
non
spontaneo
,
di
duro
,
di
acerbo
,
ma
con
tentativi
e
conquiste
improvvise
di
profondità
.
Ci
sono
certi
caratteri
di
letteratura
ascetica
e
di
racconti
di
edificazione
(
a
parte
gli
intenti
)
,
un
certo
pudore
nell
'
affrontare
la
materia
e
una
scontentezza
costante
di
uscire
da
sé
per
obbiettivare
ciò
che
non
era
ancora
certo
e
sereno
.
Aveva
bisogno
di
esperienze
per
nascondere
un
po
'
il
suo
egoismo
e
la
sua
tortura
.
(
E
perciò
scrisse
addirittura
di
questioni
politiche
,
di
coltivazione
degli
ulivi
in
Liguria
,
di
decentramento
,
ecc
.
)
.
L
'
arte
sua
recava
il
vizio
di
origine
di
una
filosofia
non
chiara
.
Il
nucleo
ne
era
robusto
ma
non
specifico
,
e
interrotto
.
Di
qui
la
frammentarietà
e
la
sterilità
delle
ricerche
metriche
,
delle
assonanze
,
del
periodo
musicale
che
lasciano
un
senso
di
aridità
.
E
'
un
'
anima
in
pena
.
Certi
cupi
abbandoni
ricordano
Slataper
,
ma
vi
manca
il
maestro
di
vita
,
la
consolazione
dell
'
espandersi
:
era
condannato
a
un
perpetuo
irrigidimento
.
Nel
Peccato
c
'
è
lo
sforzo
costruttivo
più
profondo
e
complesso
.
Ma
se
si
ricercano
esigenze
d
'
arte
bisogna
convenire
che
il
tentativo
pecca
di
troppe
lungaggini
,
e
lo
stile
urta
per
quel
monologare
insistente
,
complicato
di
parentesi
che
non
sono
mai
un
limpido
chiarimento
,
ma
sovrapposizioni
critiche
esasperate
o
spunti
ironici
di
pessimo
gusto
o
divagazioni
scomposte
che
egli
vuol
accumulare
perché
gli
effetti
siano
più
intensi
,
incapace
di
un
dominio
reale
e
sereno
.
Non
si
vince
un
senso
di
oppressione
.
"
L
'
intenzione
generale
,
dice
egli
stesso
in
Plausi
e
botte
,
era
di
rappresentare
quel
lirico
intrecciarsi
di
molto
pensiero
sulla
scarsezza
di
pochi
fatti
;
quel
continuo
sconfinare
della
poca
cronistoria
esteriore
nella
contraddittoria
,
nella
dolorosa
,
angosciata
complessità
del
pensare
che
è
la
vita
di
molti
e
la
mia
;
intenzione
di
esprimere
in
complessità
,
una
compresenza
di
cose
diverse
nella
brevità
dell
'
attimo
,
dentro
una
apparente
povertà
di
vita
"
.
Ma
i
risultati
di
questo
sintetismo
convulso
condannano
le
intenzioni
,
per
l
'
infecondità
della
fantasia
e
l
'
assenza
di
buon
gusto
:
incalzano
le
preoccupazioni
e
i
ripensamenti
per
la
smania
non
già
di
chiarire
ma
di
concettualizzare
.
I
Frantumi
segnano
il
logico
svolgimento
di
questa
violenta
disciplina
,
di
questa
repressa
frammentarietà
.
Abolite
le
parentesi
,
abbiamo
prosa
ritmica
,
tenui
spunti
lirici
,
impressioni
,
notazioni
;
ma
sono
l
'
esperienza
naturale
,
tormentata
e
ancora
gretta
,
non
trasfigurata
.
Il
meglio
in
fatto
di
risulta
ti
lirici
è
nelle
Prosette
quasi
serene
,
dove
troviamo
un
Boine
elegiaco
,
idillico
,
con
una
commozione
raccolta
e
melodica
.
Questa
malinconia
non
è
molto
lontana
da
Gozzano
,
da
Corazzini
,
da
Palazzeschi
,
ma
c
'
è
un
senso
di
incertezza
e
di
predisposizione
all
'
armonia
più
umile
e
ritrosa
,
quasi
un
pudore
contenuto
;
benché
l
'
oggettivazione
non
si
liberi
da
certi
riferimenti
non
belli
in
cui
riappaiono
i
limiti
chiusi
dell
'
uomo
,
attraverso
certi
freddi
e
leziosi
concettini
.
Pesava
su
di
lui
una
condanna
irrimediabile
.
Al
suo
orgoglio
,
alla
sua
solitudine
è
negata
la
confidenza
del
creare
.
Era
,
come
dice
Papini
,
della
"
razza
triste
dei
solitari
,
con
pruriti
di
apostolo
,
con
brividi
di
santità
,
con
estenuazioni
di
misticismo
"
.
Ossia
il
suo
tormento
non
riusciva
a
sollevarsi
dalle
forme
inferiori
,
da
sofferenze
quasi
fisiche
.
Tormenti
,
non
ancora
pensieri
.
Certe
sue
ricerche
di
complessità
,
certe
finzioni
di
costruttività
lirica
sono
dolorosamente
tragiche
,
perché
assistiamo
al
loro
sfarsi
,
nolente
il
poeta
,
come
se
egli
avesse
disposti
tutti
i
materiali
e
accarezzate
fantasie
già
approssimative
e
adatte
,
ma
un
male
oscuro
e
un
'
impotenza
finalmente
avvertita
ne
sconvolgessero
la
sintesi
sperata
.
La
sua
tesi
sull
'
arte
identica
con
la
filosofia
,
l
'
importanza
che
egli
si
ostinava
ad
attribuire
al
contenuto
esprimevano
una
dura
esigenza
personale
,
un
'
aspra
confessione
.
La
sua
filosofia
non
poteva
avere
se
non
un
valore
di
esperienza
,
a
tutti
gli
sforzi
degli
altri
il
suo
sforzo
rimaneva
estraneo
;
egli
doveva
accontentarsi
della
sua
storia
e
della
sua
teoria
.
In
tutto
questo
c
'
è
qualcosa
di
patologico
.
Le
sue
critiche
(
Plausi
e
botte
)
sono
ciò
che
vi
può
essere
di
meno
critico
,
prive
di
aderenze
a
problemi
di
gusto
,
per
quanto
anch
'
egli
avesse
letto
i
suoi
classici
e
fatte
le
sue
notazioni
di
stile
.
Acre
sempre
,
compatto
,
senza
possibilità
di
sfumature
o
di
signorile
acutezza
,
negato
a
ogni
versatilità
,
egli
conserva
come
un
odio
cieco
per
la
letteratura
,
intesa
la
letteratura
non
soltanto
come
estetismo
,
ma
genericamente
come
sicurezza
formale
.
Vuole
delle
crisi
d
'
anima
,
vuole
la
sua
crisi
d
'
anima
.
E
lo
trovate
in
eterna
polemica
per
ragioni
di
severità
etica
;
incontentabile
verso
sé
stesso
,
sfoga
con
gli
altri
la
sua
sofferenza
e
volubilità
.
Nei
suoi
plausi
e
nelle
sue
botte
manca
non
soltanto
una
continuità
e
consistenza
di
giudizio
,
ma
anche
ogni
ideale
assiduo
e
ogni
attitudine
a
comprendere
un
'
esperienza
etica
.
Ed
è
vano
cercare
una
linea
di
svolgimento
e
di
progresso
.
Abbandonato
alle
sue
irrequietudini
non
riusciva
a
salvarsi
dai
suoi
vizi
,
anzi
li
veniva
facendo
sempre
più
esclusivi
e
vividi
.
Riesce
a
scrivere
le
sue
pagine
migliori
quando
è
costretto
ad
abbandonare
finalmente
la
chiusa
contemplazione
di
sé
stesso
per
comunicare
con
gli
altri
,
per
esempio
nella
Ferita
non
chiusa
.
Il
suo
stile
rivela
impreviste
risorse
polemiche
e
una
certa
virtù
tra
comica
e
satirica
tanto
più
efficace
in
quanto
sa
di
chiuso
e
di
lontananza
.
Certo
si
tratta
più
di
impressione
e
di
effetto
pittoresco
che
di
approfondimenti
stilistici
sicuri
,
ma
il
saggio
Di
certe
pagine
mistiche
per
esempio
è
pensato
con
rara
efficacia
.
Nella
polemica
con
Prezzolini
ci
sono
dei
tratti
irosi
,
quasi
di
livore
,
in
cui
tuttavia
il
suo
odio
per
la
pratica
riesce
ad
esprimersi
,
la
sua
angustia
provinciale
a
teorizzarsi
,
attraverso
il
fraintendimento
della
tesi
centrale
dell
'
idealismo
militante
.
Tra
molte
lungaggini
di
pedanteria
filosofica
e
di
ritorsioni
polemiche
spunta
fuori
un
bel
ritratto
di
Prezzolini
,
dettato
limpidamente
dal
furore
.
Anche
le
sue
complessità
stilistiche
,
le
sue
parentesi
si
possono
qui
tollerare
meglio
perché
corrispondono
ora
alla
vivacità
polemica
,
ora
alla
reale
abbondanza
delle
cose
che
ha
da
dire
e
al
movimento
del
discorso
.
Ma
soltanto
in
un
'
operetta
minore
,
nei
Discorsi
militari
il
Boine
è
riuscito
ad
andar
diritto
allo
scopo
che
si
era
prefisso
mettendo
una
maschera
tra
pedante
e
tra
retorica
al
suo
discorrere
scapigliato
.
Il
suo
rigorismo
trovava
un
valido
modello
nel
Regolamento
di
disciplina
che
s
'
era
proposto
d
'
imitare
e
d
'
esporre
.
I
dubbi
sono
repressi
dall
'
intonazione
didascalica
.
Tutto
il
discorso
ha
un
aspetto
di
ordine
e
di
obiettività
che
non
si
sarebbe
sospettato
.
Qui
si
vede
come
l
'
ingegno
del
Boine
fosse
più
ricco
di
quel
che
egli
non
lo
volle
e
suscettibile
se
non
di
una
disciplina
totale
,
nata
dall
'
interno
,
almeno
di
una
certa
dignità
versatile
.
Ma
la
sua
è
la
storia
dolorante
di
una
fibra
che
non
poteva
reggere
alla
fatica
di
dare
una
composizione
ai
tormenti
intimi
;
le
sue
attitudini
erano
incapaci
di
concentrarsi
;
la
sua
fantasia
rifuggiva
dalle
figurazioni
riposate
.
Non
si
può
leggere
Boine
senza
provare
la
disperata
commozione
di
un
destino
incompiuto
,
di
una
volontà
eroica
cui
mancarono
i
muscoli
.