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LA PASSIVITÀ ( GRAMSCI ANTONIO , 1918 )
StampaQuotidiana ,
L ’ assenza del pensiero caratterizza l ’ azione politica della classe dirigente . Provando e riprovando , è il motto d ’ ordine , distolto dalla sua sede naturale la scienza sperimentale , che prova e riprova sulla materia bruta e trasportato alla politica e all ’ amministrazione , le quali operano sugli uomini , che nelle prove e riprove soffrono , sono danneggiati , sono taglieggiati in tutti i modi . Avviene così che la molla dello sviluppo storico non sia il pensiero , ma sia il dolore , il male . Il pensiero , antivedendo le logiche conseguenze di una premessa , delibera di operare subito come se quelle conseguenze si fossero verificate , e pertanto evita il male e la sofferenza : la storia si sviluppa allora con una certa armonia , le correzioni da introdurre all ’ organizzazione degli istituti necessari per la convivenza sociale si riducono al minimo , a quel minimo di imprevedibile che è contenuto nello svolgimento di ogni fatto umano . L ’ assenza di pensiero , l ’ empirismo che procede a tastoni per il provando e riprovando , lascia che il male si accumuli , che le sofferenze si moltiplichino : quando la vita ne è diventata insopportabile , provvede e toglie di mezzo la premessa , che di tutto quel male , di tutte quelle sofferenze è stata la sorgente avvelenata . La storia procede così per eliminazioni di passività : è un perenne fallimento , una perenne revisione di conti sbagliati , fallimento e sbagli non necessari , ma dovuti al solo fatto che gli amministratori non avevano alcuna capacità per il delicato loro compito . Riconosciamo dunque nel male il salvatore della fortuna progressiva degli uomini , la sicurezza che alfine qualcosa si farà ; la tigna , il colera , il vaiolo hanno costretto , con le stragi d ’ altri tempi , all ’ esercizio metodico di norme igieniche che ponessero al riparo dal ripetersi delle stragi . I mali che oggi si verificano costringeranno alla riflessione e ai ripari per l ’ avvenire . Aspettiamo che la passività cavi gli occhi , che rappresenti un pericolo : la pazienza è ormai diventata la prima virtù cardinale dell ’ uomo politico e sociale . Una , due , tre , dieci , venti volte . Dei malandrini si presentano di notte a una portineria . Fanno destare i dormienti . Si dichiarano agenti di polizia agli ordini di un delegato ; devono compiere una perquisizione negli appartamenti per assicurarsi che nella casa non siano nascosti dei ricercati speciali , ecc . ecc . Parlano con quella sicurezza e prepotenza che si addice ai rappresentanti della legge che sanno di essere superiori a ogni legge . Alla minima obiezione distribuiscono largamente cazzotti , preludio delle scene selvagge che si svolgono ai commissariati . Il cittadino , abbandonato da ogni forza umana , conoscendo , o per dolorosa esperienza propria o per esperienza raccontata , i costumi della « giustizia » , lascia l ’ ingresso libero , e per una , due , tre , dieci , venti volte gli appartamenti vengono saccheggiati da malandrini . Che fare ? si domanda il cittadino . Aspettare , non c ’ è altro che aspettare . Che le gesta si moltiplichino , che i malandrini acquistino sempre una maggiore fiducia nell ’ impunità , ed allarghino il campo della loro azione . Che divenga loro vittima un qualche grasso cittadino , che la grassa proprietà sia in pericolo . Allora l ’ opinione pubblica sarà satura . Allora si dirà : ma perché non si cerca di dar modo ai cittadini di distinguere subito un malandrino da un agente di polizia ? Perché non si dà una divisa a tutti gli agenti di polizia ? Perché non si toglie via l ’ agente in borghese che determina questi equivoci e provoca queste possibilità di malfare ? Lasciate che la passività diventi cumulo , che essa metta in pericolo di fallimento presso i benpensanti e gli indifferenti l ’ azienda dell ’ « ordine » . Provando e riprovando , si arriverà a provvedere . Lo sviluppo della storia è tutto così , nelle piccole come nelle grandi cose .
FUORI DELLA REALTÀ ( GRAMSCI ANTONIO , 1921 )
StampaQuotidiana ,
Il popolo italiano ha seguito la cerimonia d ' apertura della XXVI legislatura con la stessa curiosità con la quale ha seguito la corsa ciclistica per il giro d ' Italia . Ha guardato alla coreografia , non ha meditato sul discorso , perché sapeva che quel discorso stava a completare la coreografia , quindi non poteva essere che insincero ed irreale ? Gli stessi uomini politici manifestano segni di nausea e stanchezza . Ma malgrado ciò il discorso della Corona è stato sventrato , frugato da capo a fondo , ed ogni partito si è sforzato di trarre da esso il tema per qualche discorso brillante sia in laude che in opposizione al contenuto . Ma mentre sulla scena politica si seguono queste banali rappresentazioni , nelle quali tutte le ambizioni umane intessono la loro menzogna , sullo sfondo giganteggia la maschera sghignazzante della realtà . Ardono per le vie , nelle case , nell ' intimità tutte le passioni di cui si sente capace l ' anima umana . L ' individualismo ha preso il sopravvento sull ' armonia delle collettività operanti ad un fine . La vita collettiva si è spezzata in tante singole tragedie . Delitti che abbassano e riconducono l ' uomo allo stato selvaggio ; violenze truccate di legalità che rivelano , sotto la mano inguantata dell ' uomo colto e aristocratico , il callo e l ' artiglio del negriero ; torture morali e materiali che strappano gli ultimi veli alle ipocrisie del diritto ; arbitrii che spezzano i rapporti sociali ma non osano mettere a parte i ciarpami delle tradizioni e lanciare la grande definitiva parola di sfida . In quest ' ambiente arroventato , slegato , tentennante , distratto , si leva un ministro della monarchia a ripetere , con la puntualità di un burocrate , le menzogne costituzionali , ed a colui che simboleggia e riassume il potere monarchico si fanno dire pensieri che suonano beffa e insulto . Beffa ed insulto l ' invocazione all ' equilibrio delle energie di lavoro , all ' ordinato ascendere delle classi lavoratrici , alla collaborazione per il rafforzamento dell ' autorità dello Stato ! Questo Stato che vuol farsi paciere fra le classi a condizione che la lotta della classe lavoratrice segni il passo col cronometro degli interessi di classe borghese , non si accorge di vivere fuori della realtà ? La realtà non rivela forse tutto un popolo buono e laborioso sanguinante per mille ferite , per disoccupazione , fame e miseria , mentre tutto l ' affarismo agrario e siderurgico minaccia , se non si salvano i suoi privilegi , di affamare l ' Italia del lavoro ? La realtà non ci fa vedere navi di emigranti che ritornano , onuste di proletariato , in patria , perché altrove non s ' accettano quelle bestie da soma ? Questo spettro di Stato incarognito in mille delitti , questi ministri adusati nell ' arte della menzogna e del cinismo , questo canagliume che vuol pontificare dalla cattedra del diritto e della morale crede di bendarci gli occhi e di sollazzarci per non vedere in faccia la realtà ? La sovranità dello Stato per placare le passioni esorbitanti ? Ma chi se non lo Stato ha mandato in briciole quel poco che era rimasto di puro nei rapporti sociali ? Lo stesso governo s ' è fatto brigante e non osa confessarlo . Il delinquente che grida viva l ' Italia , mentre consuma il suo delitto , spezza tutti gli ostacoli del codice e non va in galera , ma ci va colui che vuol tenere fede ad un ' idea che ha sposato fra i dolori e le privazioni e sotto il giogo del lavoro . Non si parli di libertà ! Bando agli omaggi per gli uomini che dettarono leggi e codificarono i rapporti sociali . Siamo giunti al punto culminante dei contrasti di classe , e la realtà ci dimostra come il potere statale vada sempre più assumendo carattere di oppressione e di dominio di classe . Noi non ci lasciamo fuorviare dalle esteriorità , legga o non legga il re un discorso , abbia o non abbia fiducia un ministero , si battano o non si battano i partiti per un progetto di legge , a noi la realtà dà la sensazione che tutto ciò serva per fare indugiare le masse operaie , per farle desistere dagli assalti violenti al regime . Poiché la realtà ha gettato per le vie la violenza , poiché questa è partorita dai contrasti di classe , poiché questa classe è la borghesia in orgasmo per ricacciare indietro il proletariato , poiché ovunque trionfa il forte in barba alle leggi e alle tradizioni , poiché la vendetta sta in agguato ovunque porti la sua attività la classe operaia , poiché tutto questo è e non è fantasia che valga a diminuire la portata e l ' importanza di questi fatti , noi preferiamo la sincerità dei violenti , mercenari o non della borghesia , perché , rotte le menzogne , essi stanno insegnando a tutti come può esercitarsi il dominio di classe all ' ombra della legalità . Chi ha fede , chi solo alla realtà attinge l ' energia necessaria per combattere le lotte sociali deve rimanere sul terreno della violenza contro la violenza e non subirà umiliazioni . Se vi è forza nel produrre , si può , si deve usare la stessa forza perché non sia conculcato il proprio diritto .
IL POPOLO DELLE SCIMMIE ( GRAMSCI ANTONIO , 1921 )
StampaQuotidiana ,
Il fascismo è stata l ' ultima " rappresentazione " offerta dalla piccola borghesia urbana nel teatro della vita politica nazionale . La miserevole fine dell ' avventura fiumana è l ' ultima scena della rappresentazione . Essa può assumersi come l ' episodio più importante del processo di intima dissoluzione di questa classe della popolazione italiana . Il processo di sfacelo della piccola borghesia si inizia nell ' ultimo decennio del secolo scorso . La piccola borghesia perde ogni importanza e scade da ogni funzione vitale nel campo della produzione , con lo sviluppo della grande industria e del capitale finanziario : essa diventa pura classe politica e si specializza nel " cretinismo parlamentare " . Questo fenomeno che occupa una gran parte della storia contemporanea italiana , prende diversi nomi nelle sue varie fasi : si chiama originalmente " avvento della sinistra al potere " , diventa giolittismo , è lotta contro i tentativi kaiseristici di Umberto I , dilaga nel riformismo socialista . La piccola borghesia si incrosta nell ' istituto parlamentare : da organismo di controllo della borghesia capitalistica sulla Corona e sull ' Amministrazione pubblica , il Parlamento diviene una bottega di chiacchiere e di scandali , diviene un mezzo al parassitismo . Corrotto fino alle midolla , asservito completamente al potere governativo , il Parlamento perde ogni prestigio presso le masse popolari . Le masse popolari si persuadono che l ' unico strumento di controllo e di opposizione agli arbitri del potere amministrativo è l ' azione diretta , è la pressione dall ' esterno . La settimana rossa del giugno 1914 contro gli eccidi , è il primo grandioso intervento delle masse popolari nella scena politica , per opporsi direttamente agli arbitrii del potere , per esercitare realmente la sovranità popolare , che non trova più una qualsiasi espressione nella Camera rappresentativa : si può dire che nel giugno 1914 il parlamentarismo è , in Italia , entrato nella via della sua organica dissoluzione e col parlamentarismo la funzione politica della piccola borghesia . La piccola borghesia , che ha definitivamente perduto ogni speranza di riacquistare una funzione produttiva ( solo oggi una speranza di questo genere si riaffaccia , coi tentativi del Partito popolare per ridare importanza alla piccola proprietà agricola e coi tentativi dei funzionari della Confederazione generale del Lavoro per galvanizzare il morticino - controllo sindacale ) cerca in ogni modo di conservare una posizione di iniziativa storica : essa scimmieggia la classe operaia , scende in piazza . Questa nuova tattica si attua nei modi e nelle forme consentiti ad una classe di chiacchieroni , di scettici , di corrotti : lo svolgimento dei fatti che ha preso il nome di " radiose giornate di maggio " , con tutti i loro riflessi giornalistici , oratori , teatrali , piazzaioli durante la guerra , è come la proiezione nella realtà di una novella della jungla del Kipling : la novella del Bandar - Log , del popolo delle scimmie , il quale crede di essere superiore a tutti gli altri popoli della jungla , di possedere tutta l ' intelligenza , tutta l ' intuizione storica , tutto lo spirito rivoluzionario , tutta la sapienza di governo , ecc . , ecc . Era avvenuto questo : la piccola borghesia , che si era asservita al potere governativo attraverso la corruzione parlamentare , muta la forma della sua prestazione d ' opera , diventa antiparlamentare e cerca di corrompere la piazza . Nel periodo della guerra il Parlamento decade completamente : la piccola borghesia cerca di consolidare la sua nuova posizione e si illude di aver realmente ucciso la lotta di classe , di aver preso la direzione della classe operaia e contadina , di aver sostituito l ' idea socialista , immanente nelle masse , con uno strano e bislacco miscuglio ideologico di imperialismo nazionalista , di " vero rivoluzionarismo " , di " sindacalismo nazionale " . L ' azione diretta delle masse nei giorni 2-3- dicembre , dopo le violenze verificatesi a Roma da parte degli ufficiali contro i deputati socialisti , pone un freno all ' attività politica della piccola borghesia , che da quel momento cerca di organizzarsi e di sistemarsi intorno a padroni più ricchi e più sicuri che non sia il potere di Stato ufficiale , indebolito e esaurito dalla guerra . L ' avventura fiumana è il motivo sentimentale e il meccanismo pratico di questa organizzazione sistematica , ma appare subito evidente che la base solida dell ' organizzazione è la diretta difesa della proprietà industriale e agricola dagli assalti della classe rivoluzionaria degli operai e dei contadini poveri . Questa attività della piccola borghesia , divenuta ufficialmente " il fascismo " , non è senza conseguenza per la compagine dello Stato . Dopo aver corrotto e rovinato l ' istituto parlamentare , la piccola borghesia corrompe e rovina gli altri istituti , i fondamentali sostegni dello Stato : l ' esercito , la polizia , la magistratura . Corruzione e rovina condotte in pura perdita , senza alcun fine preciso ( l ' unico fine preciso avrebbe dovuto essere la creazione di un nuovo Stato : ma il " popolo delle scimmie " è caratterizzato appunto dall ' incapacità organica a darsi una legge , a fondare uno Stato ) : il proprietario , per difendersi , finanzia e sorregge una organizzazione privata , la quale per mascherare la sua reale natura , deve assumere atteggiamenti politici " rivoluzionari " e disgregare la più potente difesa della proprietà , lo Stato . La classe proprietaria ripete , nei riguardi del potere esecutivo , lo stesso errore che aveva commesso nei riguardi del Parlamento : crede di potersi meglio difendere dagli assalti della classe rivoluzionaria , abbandonando gli istituti del suo Stato ai capricci isterici del " popolo delle scimmie " , della piccola borghesia . La piccola borghesia , anche in questa ultima incarnazione politica del " fascismo " , si è definitivamente mostrata nella sua vera natura di serva del capitalismo e della proprietà terriera , di agente della controrivoluzione . Ma ha anche dimostrato di essere fondamentalmente incapace a svolgere un qualsiasi compito storico : il popolo delle scimmie riempie la cronaca , non crea storia , lascia traccia nel giornale , non offre materiali per scrivere libri . La piccola borghesia , dopo aver rovinato il Parlamento , sta rovinando lo Stato borghese : essa sostituisce , in sempre più larga scala , la violenza privata all ' " autorità " della legge , esercita ( e non può fare altrimenti ) questa violenza caoticamente , brutalmente , e fa sollevare contro lo Stato , contro il capitalismo , sempre più larghi strati della popolazione .
ILLUSIONI ( GRAMSCI ANTONIO , 1921 )
StampaQuotidiana ,
I provvedimenti contro la disoccupazione sono stati discussi alla Camera per ultimi , come un affare qualunque che interessasse una ristretta categoria di una piccola borgata . Dal modo con cui essi sono stati discussi ed approvati , un fatto risulta evidente : la certezza che i provvedimenti lasceranno il tempo che trovano e che la loro approvazione ha solo valore formale , per gli sciocchi che ancora si illudono sull ' utilità dei tornei accademici parlamentari . La Camera è , nella sua maggioranza , persuasa che la disoccupazione non ha rimedi e che quelli proposti devono solo servire a mostrare l ' apparente buona volontà del governo a risolvere la crisi . Non ci sono ormai che i socialisti , i quali credono che il governo con una saggia politica di lavori pubblici possa far qualche cosa per il milione di operai disoccupati . Governo e rappresentanza parlamentare borghese sanno ottimamente che la crisi non può avere altra soluzione che l ' affamamento di una parte della classe operaia e contadina . Certo essi trovano legittimo che questo avvenga , poiché per loro entra nel corso naturale delle cose . Essi spiegano la crisi come una calamità sociale alla quale gli operai devono sottomettersi con lo stesso animo con cui affrontano una carestia . Il governo , come rappresentanza borghese , e tanto più in quanto vuole apparire di essere con tutto il popolo , studia progetti , presenta disegni di legge , li approva , per far credere che esso si interessa realmente alla vita degli operai e contadini . Esiste un limite però : esiste il limite della proprietà privata , che non può essere violato . L ' affamamento degli operai non può giustificare che si debba ridurre il profitto capitalistico o meglio violare il diritto della proprietà privata . Governo e rappresentanza borghesi sono dunque coerenti , quando approvano disegni di legge che lasciano il tempo che trovano . Essi hanno sempre una scusa a portata di mano : la difesa del proprio privilegio e l ' impossibilità di fare di più , senza correre il rischio di perire . Facendo rispettare questo limite , i governi borghesi sono convinti di agire realmente anche nell ' interesse dei lavoratori . Ora ai socialisti , come rappresentanza proletaria , se non fossero quello che sono sarebbe spettato di smascherare questa politica di classe dei governi borghesi e d ' opporvi una politica propria , la quale non potesse lasciare più alcun dubbio nell ' animo dei lavoratori . Ma i socialisti si pongono anch ' essi sul piano delle illusioni e perdono il loro tempo a discutere questo o quell ' altro articolo di progetto di legge , come se la disoccupazione , specie nel periodo attuale , possa davvero trovare la soluzione nella proposta di uno o più emendamenti , che accrescano magari il sussidio giornaliero all ' operaio senza lavoro . Far credere alle grandi masse di operai disoccupati che essi possono guardare con fiducia nell ' opera di aiuto del governo , è volerle mantenere nell ' inganno . Oggi che il numero dei disoccupati va rapidamente crescendo e che la classe padronale non ha più alcuno scrupolo nel mettere sul lastrico centinaia di migliaia di famiglie operaie , altra parola d ' ordine si richiederebbe da coloro che hanno ricevuto il loro mandato dalla classe lavoratrice . Ma la realtà è fuori del Parlamento . Gli organizzatori operai che in questo avrebbero dovuto far risuonare forte la voce di protesta dei lavoratori , che soffrono nella fame e nella miseria , si sono limitati invece a proporre qualche emendamento al disegno di legge governativo . Intanto che gli operai disoccupati crescono e che la fame miete sempre maggiori vittime in mezzo alle loro famiglie , questa condotta parlamentare degli organizzatori operai non può che giudicarsi ingannevole e traditrice . Essa ribadisce l ' illusione che si tratti di uomini di governo e d ' indirizzo politico , mentre la quistione sostanziale è nel regime . E ' questo che si deve additare alle masse operaie come la causa dei loro mali che si deve prima togliere di mezzo , per giungere alla loro liberazione da essi . Tutto il resto è retorica , accademia ; ora che la Camera ha di fatto approvato i provvedimenti contro la disoccupazione , non siamo cattivi profeti dicendo che la crisi continuerà a rendersi più acuta nel paese . A questo non ci prepara forse l ' offensiva degli industriali per la riduzione dei salari ? Già i tessili sono alla vigilia del loro sciopero generale in tutta Italia , se i padroni non accedono alle proposte della Federazione . Anche in ciò non bisogna creare illusioni . Nessun aiuto gli operai hanno da sperare dall ' intervento dello Stato . Gli operai ricordano a che cosa è servito l ' intervento di Giolitti nella vertenza metallurgica ; né hanno dimenticato i frutti che ha portato in Inghilterra l ' intervento di Lloyd George nella vertenza dei minatori . Nel primo come nell ' altro caso , il governo non è intervenuto che per sviare dai suoi propositi di lotta e di resistenza la classe operaia , consegnandola , con la complicità dei suoi organizzatori , alla volontà padronale . La classe operaia non ha nulla da sperare da questo o da quell ' altro ministro ; la classe operaia non può fare affidamento che in se stessa . Ogni decreto , ogni disegno di legge non sono che pezzi di carta per i padroni , la cui volontà può trovare un limite solo nella forza medesima degli operai e non mai negli organi dello Stato . Chi dalla tribuna parlamentare o in un comizio , si vale della sua autorità , del suo prestigio , per far credere alle masse che oggi la soluzione della crisi possa essere all ' infuori dell ' abbattimento dello Stato borghese , non si merita titolo diverso da quello di traditore . Tanto se si tratti di combattere contro la disoccupazione che contro la riduzione dei salari , il governo e i suoi organi non possono essere che coi padroni . Gli operai ricordino il decreto di controllo com ' è andato a finire e stiano in guardia da qualunque intervento dello Stato nelle loro lotte contro la classe padronale . La sola verità che essi non devono dimenticare mai è che dai padroni otterranno sempre tanto per quanto saranno forti e che oggi l ' unica via di salvezza consiste non nell ' attendersi aiuti e provvedimenti dai governi della borghesia , ma nel lottare per il loro abbattimento definitivo . Non è inutile se si ripete una volta di più che tutti i problemi inerenti alla vita della classe operaia oggi possono trovare la loro soluzione solo nella conquista del potere politico da parte di essa . Ogni altra via non può condurre che a soluzioni parziali ed ingannevoli per la classe operaia .
CHE NE SARÀ DEL MULETTO? ( GRAMSCI ANTONIO , 1918 )
StampaQuotidiana ,
Stamane , verso le dieci , nei pressi di Cascina Vica , cioè a pochi passi da Rivoli , un muletto , impauritosi del tram che sopraggiungeva , corse attraverso al binario e , incespicando , si abbatté a terra , cosicché la motrice , invano frenata a tutta forza , gli fu sopra , stroncandolo completamente . All ’ improvviso sobbalzo che ne ricevette tutto il convoglio , si unirono le alte grida strazianti del fanciullo che custodiva ... così bene il muletto , per cui una vera folla di passeggeri , sgomenti , atterriti , credendo che il travolto fosse il fanciullo , precipitò dalle vetture ; qualche donna svenne , fu insomma un episodio di paura e di pietà . Accertata la realtà del caso , cominciarono i ragionari dei passeggeri , reduci dal bagno emotivo ; cominciò il quarto d ’ ora di storia del muletto , diventato vivo nella mente e nel cuore degli uomini ! Le donne specialmente con un lungo sospiro di soddisfazione mormoravano un « meno male ! si tratta soltanto di un muletto » . Un soldato fiorentino , solidamente imboscato , faceva notare invece , come ne facesse un commosso funebre elogio , ch ’ i muletto poteva , costare du boni fogli da mille ! Oh dimmi la verità , fiorentino spirito bizzarro sotto quel grigio - verde di imboscato eroico palpita un generoso cuore di negoziante di vaccine , cavalli e specie affini ! non me lo negare . Ed ora che sarà di te , povero muletto ? Non sei mai stato così vivo , come oggi che tu sei morto ! non altrimenti avviene per gli uomini , credilo . Domani tu sarai portato a Torino : il mercatante dirà di te che eri giovane , bello e gagliardo , che sei stato reciso da morte violenta , come un fiore , che tu non eri una rozza esausta , una bestia avvizzita , consunta dai malanni , come si suole portare al macello . Con quale eloquenza diranno le tue lodi i mercatanti , o povero muletto ! La tua giovinezza e floridezza sarà esaltata . E una nobiltà nuova ti attende sicuramente : tu entrerai , fatto a brani , in uno spaccio di carne equina ; ma che mulo ? cavallo , il nobile cavallo sarai , altro che mulo ; e sarai ricercato , pagato stupidamente bene , masticato anche da aristocratiche , ignoranti mascelle ; guarda un po ’ quanto onore ti attende ! E , ahimé , anche vitello tu diventerai ! e dico ahimé , perché , uso purtroppo agli intrugli del trattore , farse sarò una tua vittima anch ’ io . Ecco tu entrerai sotto forma di una bella portata di vitello , stufatino , in guazzetto , con certi intingoli da far gola all ’ Artusi e a Stecchetti . Cameriere ! ma questa carne è coriacea , è tigliosa , è immasticabile ! Ma che ? È vitello sano , giovanissimo , e che vuole ? tempi grami questi e poi c ’ è ancora il caldo , non si può tenere la carne sotto pelle , per la necessaria frollatura , ci vuole un po ’ di tolleranza , d ’ altronde , tenuto calcolo di questo difettuccio , noi non le facciamo pagare la porzione di vitello che miserabili dieci lire . Povero muletto , la morte ti ha conferito due gradi di dignità : di vitello e di cavallo , il nobile amico dell ’ uomo ; i mercatanti si contendono la tua spoglia , i consumatori ti pagano imperialmente : non rammaricarti di essere morto .
StampaPeriodica ,
Compagni ! La nuova forma che la commissione interna ha assunto nella vostra officina con la nomina dei commissari di reparto e le discussioni che hanno preceduto e accompagnato questa trasformazione non sono passate inavvertite nel campo operaio e padronale torinese . Da una parte si accingono a imitarvi le maestranze di altri stabilimenti della città e della provincia , dall ' altra i proprietari e i loro agenti diretti , gli organizzatori delle grandi imprese industriali , guardano a questo movimento con interesse crescente e si chiedono e chiedono a voi quale può essere lo scopo cui esso tende , quale il programma che la classe operaia torinese si propone di realizzare . Noi sappiamo che a determinare questo movimento il nostro giornale ha non poco contribuito . In esso la questione è stata esaminata da un punto di vista teorico e generale , non solo , ma sono stati raccolti ed esposti i risultati delle esperienze di altri paesi , per fornire gli elementi per lo studio delle applicazioni pratiche . Noi sappiamo però che l ' opera nostra ha avuto un valore in quanto essa ha soddisfatto un bisogno , ha favorito il concretarsi di un ' aspirazione che era latente nella coscienza delle masse lavoratrici . Per questo così rapidamente ci siamo intesi , per questo così sicuramente si è potuto passare dalla discussione alla realizzazione . Il bisogno , l ' aspirazione da cui trae la sua origine il movimento rinnovatore dell ' organizzazione operaia da voi iniziato , sono , crediamo noi , nelle cose stesse , sono una conseguenza diretta del punto cui è giunto , nel suo sviluppo , l ' organismo sociale ed economico basato sull ' appropriazione privata dei mezzi di scambio e di produzione . Oggigiorno l ' operaio dell ' officina e il contadino delle campagne , il minatore inglese e il mugik russo , i lavoratori tutti del mondo intero , in modo più o meno sicuro , sentono in modo più o meno diretto quella verità che gli uomini di studio avevano previsto , e di cui vengono acquistando certezza sempre maggiore , quando osservano gli eventi di questo periodo della storia dell ' umanità : siamo giunti al punto in cui la classe lavoratrice , se vuole non venir meno al compito di ricostruzione che è nei suoi fatti e nella sua volontà , deve incominciare a ordinarsi in modo positivo e adeguato al fine da raggiungere . E se è vero che la società nuova sarà basata sul lavoro e sul coordinamento delle energie dei produttori , i luoghi dove si lavora , dove i produttori vivono e operano in comune , saranno domani i centri dell ' organismo sociale e dovranno prendere il posto degli enti direttivi della società odierna . Come , nei primi tempi della lotta operaia , l ' organizzazione per mestiere era quella che meglio si prestava agli scopi di difesa , alle necessità delle battaglie per il miglioramento economico e disciplinare immediato , così oggi , che incominciano a delinearsi e sempre maggior consistenza vengono prendendo nelle menti degli operai gli scopi ricostruttivi , è necessario sorga accanto e in sostegno della prima , una organizzazione per fabbrica , vera scuola delle capacità ricostruttive dei lavoratori . La massa operaia deve prepararsi effettivamente all ' acquisto della completa padronanza di se stessa , e il primo passo su questa via sta nel suo più saldo disciplinarsi , nell ' officina , in modo autonomo , spontaneo e libero . Né si può negare che la disciplina che col nuovo sistema verrà instaurata condurrà a un miglioramento della produzione , ma questo non è altro che il verificarsi di una tesi del socialismo : quanto più le forze produttive umane , emancipandosi dalla schiavitù cui il capitalismo le vorrebbe per sempre condannate , prendono coscienza di sé , si liberano e liberamente si organizzano , tanto migliore tende a diventare il modo della loro utilizzazione : l ' uomo lavorerà sempre meglio dello schiavo . A coloro poi che obiettano che in questo modo si viene a collaborare con i nostri avversari , con i proprietari delle aziende , noi rispondiamo che invece questo è l ' unico mezzo di dominio , perché la classe operaia concepisce la possibilità di fare da sé e di fare bene : anzi , essa acquista di giorno in giorno più chiara la certezza di essere sola capace di salvare il mondo intiero dalla rovina e dalla desolazione . Perciò ogni azione che voi imprenderete , ogni battaglia che sarà data sotto la vostra guida sarà illuminata dalla luce del fine ultimo che è negli animi e nelle intenzioni di tutti voi . Un grandissimo valore acquisteranno quindi anche gli atti apparentemente di poca importanza nei quali si esplicherà il mandato a voi conferito . Eletti da una maestranza nella quale sono ancora numerosi gli elementi disorganizzati , vostra prima cura sarà certamente quella di farli entrare nelle file dell ' organizzazione , opera che del resto vi sarà facilitata dal fatto che essi troveranno in voi chi sarà sempre pronto a difenderli , a guidarli , ad avviarli alla vita della fabbrica . Voi mostrerete loro con l ' esempio che la forza dell ' operaio è tutta nell ' unione e nella solidarietà coi suoi compagni . Così pure a voi spetterà l ' invigilare affinché nei reparti vengano rispettate le regole di lavoro fissate dalle federazioni di mestiere e accettate nei concordati , poiché in questo campo anche una lieve deroga ai principi stabiliti può talora costituire una offesa grave ai diritti e alla personalità dell ' operaio , di cui voi sarete rigidi e tenaci difensori e custodi . E siccome in mezzo agli operai e al lavoro voi stessi vivrete di continuo , potrete essere in grado di conoscere le modificazioni imposte dal progresso tecnico della produzione e dalla progredita coscienza e capacità dei lavoratori stessi . In questo modo si verrà costituendo un costume di officina , germe primo della vera ed effettiva legislazione del lavoro , cioè delle leggi che i produttori elaboreranno e daranno a sé stessi . Noi siamo certi che l ' importanza di questo fatto non vi sfugge , che esso è evidente davanti alle menti di tutte le maestranze che con prontezza ed entusiasmo hanno compreso il valore e il significato dell ' opera che voi vi proponete di fare : si inizia l ' intervento attivo nel campo tecnico e in quello disciplinare , delle forze stesse del lavoro . Nel campo tecnico voi potrete da un lato compiere un utilissimo lavoro informativo , raccogliendo dati e materiali preziosi sia per le federazioni di mestiere che per gli enti centrali e direttive delle nuove organizzazioni di officina . Voi curerete inoltre che gli operai del reparto acquistino una sempre maggiore capacità , e farete sparire i meschini sentimenti di gelosia professionale che ancora li fanno essere divisi e discordi ; li allenerete così per il giorno in cui , dovendo lavorare non più per il padrone ma per sé , sarà loro necessario essere uniti e solidali , per accrescere la forza del grande esercito proletario , di cui essi sono le cellule prime . Perché non potreste far sorgere , nell ' officina stessa , appositi reparti di istruzione , vere scuole professionali , ove ogni operaio , sollevandosi dalla fatica che abbruttisce , possa aprire la mente alla conoscenza dei processi di produzione , e migliorare se stesso ? Certamente , per fare tutto ciò sarà necessaria della disciplina , ma la disciplina che voi richiederete alla massa operaia sarà ben diversa da quella che il padrone imponeva e pretendeva , forte del diritto di proprietà che costituisce a lui una posizione di privilegio . Voi sarete forti di un altro diritto , quello del lavoro che dopo essere stato per secoli strumento nelle mani dei suoi sfruttatori oggi vuole redimersi , vuole dirigersi da se stesso . Il vostro potere , opposto a quello dei padroni e dei suoi ufficiali , rappresenterà di fronte alle forze del passato , le libere forze dell ' avvenire , che attendono la loro ora , e la preparano , sapendo che essa sarà l ' ora della redenzione da ogni schiavitù . E così gli organi centrali che sorgeranno per ogni gruppo di reparti , per ogni gruppo di fabbriche , per ogni città , per ogni regione , fino ad un supremo Consiglio operaio nazionale , proseguiranno , allargheranno , intensificheranno l ' opera di controllo , di preparazione e di ordinamento della classe intiera a scopi di conquista e di governo . Il cammino non sarà breve , né facile , lo sappiamo : molte difficoltà sorgeranno e vi saranno opposte , e per superarle occorrerà fare uso di grande abilità , occorrerà forse talora fare appello alla forza della classe organizzata , occorrerà sempre essere animati e spinti all ' azione da una grande fede , ma quello che più importa , o compagni , è che gli operai , sotto la guida vostra e di coloro che vi imiteranno , acquistino la viva certezza di camminare ormai , sicuri della meta , sulla grande via dell ' avvenire .
CRONACHE DELL''ORDINE NUOVO' ( GRAMSCI ANTONIO , 1919 )
StampaPeriodica ,
L ' officina metallurgica Brevetti - Fiat - prima in Italia - ha costituito il Consiglio dei commissari di fabbrica . E ' la prima realizzazione concreta di una tesi sostenuta dall ' " Ordine Nuovo " ; l ' avvenimento , che ha colmato di entusiasmo e di fervore attivo gli animi di quei nostri compagni operai , appartiene quindi , un po ' , anche a noi . Rapidamente l ' esempio si moltiplicherà nelle officine torinesi : la massa operaia sente di aver iniziato l ' attuazione di una esperienza sindacale assolutamente nuova in Italia , di aver trovato la possibilità , coi suoi propri mezzi e i suoi propri fini di classe oppressa e sfruttata , di crearsi gli strumenti più idonei per determinare una perfetta coesione della classe lavoratrice , gli strumenti più idonei per realizzare , già fin d ' ora , l ' autogoverno della massa , di aver iniziato , come appunto disse un operaio della Brevetti , la marcia " nella " rivoluzione e non più verso la rivoluzione . La costituzione del Consiglio avvenne con una rapidità e una disciplina mirabili , sebbene si trattasse di una prima esperienza : prova di quanto i metodi proletari della delegazione di funzioni siano superiori in sé ai metodi parlamentari propri della borghesia . Le elezioni avvennero senza che si interrompesse il lavoro della produzione industriale , e anche per questo lato gli operai dimostrarono la superiorità dei loro sistemi sui sistemi borghesi : le lezioni borghesi sono una fiera di vanità , il trionfo della demagogia , della gazzarra , delle più basse passioni ; le elezioni d ' officina avvengono semplicemente come riflesso del lavoro , tra l ' immane ansare di tutto l ' apparato industriale di produzione , e gli operai , che non si staccano dall ' opera loro creatrice , conservano tutta la purezza del carattere , e il loro voto è anch ' esso una produzione , è anch ' esso un momento dell ' attività creatrice , perché riassumendo in pochi una funzione necessaria della vita sociale degli individui , determina un risparmio di energie , una concentrazione armonica e potente degli sforzi rivolti al fine di trionfare nella lotta di classe fino al raggiungimento dello scopo massimo : la liberazione del lavoro dalla schiavitù del capitale . Alla costituzione del Consiglio di fabbrica parteciparono tutti gli operai della Brevetti ( su circa 2000 operai si verificarono appena tre o quattro astensioni ) , organizzati e disorganizzati : i commissari risultarono tutti eletti fra gli organizzati ( eccetto uno che si è dimesso ) . Le elezioni avvennero per reparto , e , in ogni reparto , per lavorazione , in modo che ogni mestiere ha i suoi commissari capaci e competenti . Ricordiamo i loro nomi , i nomi dei primi deputati operai eletti direttamente dalla massa proletaria , coi suoi propri metodi , nel suo dominio specifico , il dominio del lavoro : REPARTO UTILENSERIA - Torneria : Pacotto ; Macchine : Baudino ; Aggiustatori : Micheletto ; Manutenzione : Aghemo . REPARTO TORNERIA - Griffa , Leone , Scicchetto , Norgia , Franco . REPARTO BRONZERIA - Torneria : Garello , Ghisio ; Frese : Fasce ; Trapani : Montano ; Torni assi : Bassi , De Prosperi , Canale . REPARTO PREPARAZIONE MONTAGGIO - Rettifiche : Orecchia ; Frese : Fracchia , Brusotto ; Trapani : Magnetti , Bodo ; taglio ruote : Tosatto . REPARTO CALDERAI - Regis , Graziano . REPARTO FONDERIA - Bertolone , Perone , Audino . LAVORAZIONI AGGIUNTE - Collaudo : Etipe ; Bolloneria : Baldo ; Sbavatori : Primo ; Alesatrici : Castagna ; Magazzino : Longhi .
LA CONQUISTA DELLO STATO ( GRAMSCI ANTONIO , 1919 )
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La concentrazione capitalistica , determinata dal modo di produzione , produce una corrispondente concentrazione di masse umane lavoratrici . In questo fatto bisogna cercare l ' origine di tutte le tesi rivoluzionarie del marxismo , bisogna cercare le condizioni del costume nuovo proletario , dell ' ordine nuovo comunista destinato a sostituire il costume borghese , il disordine capitalistico generato dalla libera concorrenza e dalla lotta di classe . Nella sfera dell ' attività generale capitalistica , anche il lavoratore opera sul piano della libera concorrenza , è un individuo - cittadino . Ma le condizioni di partenza della lotta non sono uguali per tutti , nello stesso tempo : l ' esistenza della proprietà privata pone la minoranza sociale in condizioni di privilegio , rende impari la lotta . Il lavoratore è continuamente esposto ai rischi più micidiali : la sua vita stessa elementare , la sua cultura , la vita e l ' avvenire della sua famiglia sono esposti ai contraccolpi bruschi delle variazioni del mercato del lavoro . Il lavoratore tenta allora di uscire dalla sfera della concorrenza e dell ' individualismo . Il principio associativo e solidaristico diventa essenziale della classe lavoratrice , muta la psicologia e i costumi degli operai e contadini . Sorgono istituti e organi nei quali questo principio si incarna ; sulla base di essi si inizia il processo di sviluppo storico che conduce al comunismo dei mezzi di produzione e di scambio . L ' associazionismo può e deve essere assunto come il fatto essenziale della rivoluzione proletaria . Dipendentemente da questa tendenza storica sono sorti nel periodo precedente all ' attuale ( che possiamo chiamare periodo della I e II Internazionale o periodo di reclutamento ) e si sono sviluppati i Partiti socialisti e i sindacati professionali . Lo sviluppo di queste istituzioni proletarie e di tutto il movimento proletario in genere non fu però autonomo , non ubbidiva a leggi proprie immanenti nella vita e nella esperienza storica della classe lavoratrice sfruttata . Le leggi della storia erano dettate dalla classe proprietaria organizzata nello Stato . Lo Stato è sempre stato il protagonista della storia , perché nei suoi organi si accentra la potenza della classe proprietaria , nello Stato la classe proprietaria si disciplina e si compone in unità , sopra i dissidi e i cozzi della concorrenza , per mantenere intatta la condizione di privilegio nella fase suprema della concorrenza stessa : la lotta di classe per il potere , per la preminenza nella direzione e nel disciplinamento della società . In questo periodo il movimento proletario fu solo una funzione della libera concorrenza capitalistica . Le istituzioni proletarie dovettero assumere una forma non per legge interna , ma per legge esterna , sotto la pressione formidabile di avvenimenti e di coercizioni dipendenti dalla concorrenza capitalistica . Da ciò hanno tratto origine gli intimi conflitti , le deviazioni , i tentennamenti , i compromessi che caratterizzano tutto il periodo di vita del movimento proletario precedente all ' attuale , e che hanno culminato nella bancarotta della II Internazionale . Alcune correnti del movimento socialista e proletario avevano posto esplicitamente come fatto essenziale della rivoluzione l ' organizzazione operaia di mestiere , e su questa base fondavano la loro propaganda e la loro azione . Il movimento sindacalista parve , per un momento , essere il vero interprete del marxismo , vero interprete della verità . L ' errore del sindacalismo consiste in ciò : nell ' assumere come fatto permanente , come forma perenne dell ' associazionismo , il sindacato professionale nella forma e con le funzioni attuali , che sono imposte e non proposte , e quindi non possono avere una linea costante e prevedibile di sviluppo . Il sindacalismo , che si presentò come iniziatore di una tradizione liberista " spontaneista " , è stato in verità uno dei tanti camuffamenti dello spirito giacobino e astratto . Da ciò gli errori della corrente sindacalista , che non riuscì a sostituire il Partito socialista nel compito di educare alla rivoluzione la classe lavoratrice . Gli operai e i contadini sentivano che , per tutto il periodo in cui la classe proletaria e lo Stato democratico - parlamentare dettano le leggi della storia , ogni tentativo d ' evasione dalla sfera di queste leggi è inane e ridicolo . E ' certo che nella configurazione generale assunta dalla società colla produzione industriale , ogni uomo può attivamente partecipare alla vita e modificare l ' ambiente solo in quanto opera come individuo cittadino , membro dello Stato democratico - parlamentare . L ' esperienza liberale non è vana e non può essere superata se non dopo averla fatta . L ' apoliticismo degli apolitici fu solo una degenerazione della politica : negare e combattere lo Stato è fatto politico tanto quanto inserirsi nell ' attività generale storica che si unifica nel Parlamento e nei comuni , istituzioni popolari dello Stato . Varia la qualità del fatto politico : i sindacalisti lavorano fuori dalla realtà , e quindi la loro politica era fondamentalmente errata ; i socialisti parlamentaristi lavoravano nell ' intimo delle cose , potevano sbagliare ( commisero anzi molti e pesanti sbagli ) ma non errarono nel senso della loro azione e perciò trionfarono nella " concorrenza " ; le grandi masse , quelle che con il loro intervento modificano obiettivamente i rapporti sociali , si organizzarono intorno al Partito socialista . Nonostante tutti gli sbagli e le manchevolezze , il Partito riuscì , in ultima analisi , nella sua missione : far diventare qualcosa il proletariato che prima era nulla , dargli una consapevolezza , dare al movimento di liberazione un senso diritto e vitale che corrispondeva , nelle linee generali , al processo di sviluppo storico della società umana . Lo sbaglio più grave del movimento socialista è stato di natura simile a quello dei sindacalisti . Partecipando all ' attività generale della società umana nello Stato , i socialisti dimenticarono che la loro posizione doveva mantenersi essenzialmente di critica , di antitesi . Si lasciarono assorbire dalla realtà , non la dominarono . I comunisti marxisti devono caratterizzarsi per una psicologia che possiamo chiamare " maieutica " ( metodo di interrogare l ' interlocutore per aiutarlo a mettere in luce il suo pensiero ) . La loro azione non è di abbandono al corso degli avvenimenti determinati dalle leggi della concorrenza borghese , ma di aspettazione critica . La storia è un continuo farsi , è quindi essenzialmente imprevedibile . Ma ciò non significa che " tutto " sia imprevedibile nel farsi della storia , che cioè la storia sia dominio dell ' arbitrio e del capriccio irresponsabile . La storia è insieme libertà e necessità . Le istituzioni , nel cui sviluppo e nella cui attività la storia si incarna , sono sorte e si mantengono perché hanno un compito e una missione da realizzare . Sono sorte e si sono sviluppate determinate condizioni obiettive di produzione dei beni materiali e di consapevolezza spirituale degli uomini . Se queste condizioni obiettive , che per la loro natura meccanica sono commensurabili quasi matematicamente , mutano , muta anche la somma di rapporti che regolano e informano la società umana , muta il grado di consapevolezza degli uomini ; la configurazione sociale si trasforma , le istituzioni tradizionali si immiseriscono , sono adeguate al loro compito , diventano ingombranti e micidiali . Se nel farsi della storia l ' intelligenza fosse incapace a togliere un ritmo , a stabilire un processo , la vita della civiltà sarebbe impossibile : il genio politico si riconosce appunto da questa capacità di impadronirsi del maggior numero possibile di termini concreti necessari e sufficienti per fissare un processo di sviluppo e della capacità quindi di anticipare il futuro prossimo e remoto e sulla linea di questa intuizione impostare l ' attività di uno Stato , arrischiare la fortuna di un popolo . In questo senso Carlo Marx è stato di gran lunga il più grande dei geni politici contemporanei . I socialisti hanno , supinamente spesso , accertato la realtà storica prodotto dell ' iniziativa capitalistica ; sono caduti nell ' errore di psicologia degli economisti liberali : credere alla perpetuità delle istituzioni dello Stato democratico , alla loro fondamentale perfezione . Secondo loro la forma delle istituzioni democratiche può essere corretta , qua e là ritoccata , ma deve essere rispettata fondamentalmente . Un esempio di questa psicologia angustamente vanitosa è data dal giudizio minossico di Filippo Turati , secondo il quale il parlamento sta al Soviet come la città all ' orda barbarica . Da questa errata concezione del divenire storico , dalla pratica annosa del compromesso e da una tattica " cretinamente " parlamentarista , nasce la formula odierna sulla " conquista dello Stato " . Noi siamo persuasi , dopo le esperienze rivoluzionarie della Russia , dell ' Ungheria e della Germania , che lo Stato socialista non può incarnarsi nelle istituzioni dello Stato capitalista , ma è una creazione fondamentalmente nuova per rispetto ad esse , se non per rispetto alla storia del proletariato . Le istituzioni dello Stato capitalista sono organizzate ai fini della libera concorrenza : non basta mutare il personale per indirizzare in un altro senso la loro attività . Lo Stato socialista non è ancora il comunismo , cioè l ' instauramento di una pratica e di un costume economico solidaristico , ma è lo Stato di transizione che ha il compito di sopprimere la concorrenza con la soppressione della proprietà privata , delle classi , delle economie nazionali : questo compito non può essere attuato dalla democrazia parlamentare . La formula " conquista dello Stato " deve essere intesa in questo senso : creazione di un nuovo tipo di Stato , generato dalla esperienza associativa della classe proletaria , e sostituzione di esso allo Stato democratico - parlamentare . E qui ritorniamo al punto di partenza . Abbiamo detto che le istituzioni del movimento socialista e proletario del periodo precedente all ' attuale , non si sono sviluppate autonomamente , ma come risultato della configurazione generale della società umana dominata dalle leggi sovrane del capitalismo . La guerra ha capovolto la situazione strategica della lotta di classe . I capitalisti hanno perduto la preminenza ; la loro libertà è limitata ; il loro potere è annullato . La concentrazione capitalistica è arrivata al massimo sviluppo consentitole , realizzando il monopolio mondiale della produzione e degli scambi . La corrispondente concentrazione delle masse lavoratrici ha dato una potenza inaudita alla classe proletaria rivoluzionaria . Le istituzioni tradizionali del movimento sono diventate incapaci a contenere tanto rigoglio di vita rivoluzionaria . La loro stessa forma è inadeguata al disciplinamento delle forze inseritesi nel processo storico consapevole . Esse non sono morte . Nate come funzione della libera concorrenza , devono continuare a sussistere fino alla soppressione di ogni residuo di concorrenza , fino alla completa espressione delle classi e dei partiti , fino alla fusione delle dittature proletarie nazionali nell ' Internazionale comunista . Ma accanto ad esse devono sorgere e svilupparsi istituzioni di tipo nuovo , di tipo statale , che appunto sostituiranno le istituzioni private e pubbliche dello Stato democratico parlamentare . Istituzioni che sostituiscano la persona del capitalista nelle funzioni amministrative e nel potere industriale , e realizzino l ' autonomia del produttore nella fabbrica ; istituzioni capaci di assumere il potere direttivo di tutte le funzioni inerenti al complesso sistema di rapporti di produzione e di scambio che legano i reparti di una fabbrica tra di loro , costituendo l ' unità economica elementare , che legano le varie attività dell ' industria agricola , che per piani orizzontali e verticali devono costituire l ' armonioso edifizio della economia nazionale ed internazionale , liberato dalla tirannia ingombrante e parassitaria dei privati proprietari . Ma la spinta e l ' entusiasmo rivoluzionario sono stati più fervidi nel proletariato dell ' Europa occidentale . Ma ci pare che alla coscienza lucida ed esatta del fine non si accompagni una coscienza altrettanto lucida ed esatta dei mezzi idonei , nel momento attuale , al raggiungimento del fine stesso . Si è ormai radicata la convinzione nelle masse che lo Stato proletario è incarnato in un sistema di Consigli di operai , contadini e soldati . Non si è ancora formata una concezione tattica che assicuri obiettivamente la creazione di questo Stato . E ' necessario perciò creare fin d ' ora una rete di istituzioni proletarie , radicate nella coscienza delle grandi masse , sicura della disciplina e della fedeltà permanente delle grandi masse , nelle quali la classe degli operai e dei contadini , nella sua totalità , assuma una forma ricca di dinamismo e di possibilità di sviluppo . E ' certo che se oggi , nelle condizioni attuali di organizzazione proletaria , un movimento di masse si verificasse con carattere rivoluzionario , i risultati si consoliderebbero in una pura correzione formale dello Stato democratico , si risolverebbero in un aumento di potere della Camera dei deputati ( attraverso una assemblea costituente ) e nella assunzione al potere dei socialisti pasticcioni anticomunisti . L ' esperienza germanica e austriaca deve insegnare qualcosa . Le forze dello Stato democratico e della classe capitalistica sono ancora immense : non bisogna dissimularsi che il capitalismo si regge specialmente per l ' opera dei suoi sicofanti e dei suoi lacchè , e la semenza di tale genia non è certo sparita . La creazione dello Stato proletario non è , insomma , un atto taumaturgico : è anch ' essa un farsi , è un processo di sviluppo . Presuppone un lavoro preparatorio di sistemazione e di propaganda . Bisogna dare maggiori poteri alle istituzioni proletarie di fabbrica già esistenti , farne sorgere di simili nei villaggi , ottenere che gli uomini che le compongono siano dei comunisti consapevoli della missione rivoluzionaria che l ' istituzione deve assolvere . Altrimenti tutto il nostro entusiasmo , tutta la fede delle masse lavoratrici non riuscirà ad impedire che la rivoluzione si componga miseramente in un nuovo Parlamento di imbroglioni , di fatui e di irresponsabili , e che nuovi e più spaventosi sacrifizi siano resi necessari per l ' avvento dello Stato dei proletari .
DEMOCRAZIA OPERAIA ( GRAMSCI ANTONIO , 1919 )
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Un problema si impone oggi assillante a ogni socialista che senta vivo il senso della responsabilità storica che incombe sulla classe lavoratrice e sul Partito che della missione di questa classe rappresenta la consapevolezza critica e operante . Come dominare le immense forze sociali che la guerra ha scatenato ? Come disciplinarle e dar loro una forma politica che contenga in sé la virtù di svilupparsi normalmente , di integrarsi continuamente , fino a diventare l ' ossatura dello Stato socialista nel quale si incarnerà la dittatura del proletariato ? Come saldare il presente all ' avvenire , soddisfacendo le urgenti necessità del presente e utilmente lavorando per creare e " anticipare " l ' avvenire ? Questo scritto vuole essere uno stimolo a pensare e ad operare ; vuole essere un invito ai migliori e più consapevoli operai perché riflettano e , ognuno nella sfera della propria competenza e della propria azione , collaborino alla soluzione del problema , facendo convergere sui termini di esso l ' attenzione dei compagni e delle associazioni . Solo da un lavoro comune e solidale di rischiaramento , di persuasione e di educazione reciproca nascerà l ' azione concreta di costruzione . Lo Stato socialista esiste già potenzialmente negli istituti di vita sociale caratteristici della classe lavoratrice sfruttata . Collegare tra di loro questa istituti , coordinarli e subordinarli in una gerarchia di competenze e di poteri , accentrarli fortemente , pur rispettando le necessarie autonomie e articolazioni , significa creare già fin d ' ora una vera e propria democrazia operaia , in contrapposizione efficiente ed attiva con lo Stato borghese , preparata già fin d ' ora a sostituire lo Stato borghese in tutte le sue funzioni essenziali di gestione e di dominio del patrimonio nazionale . Il movimento operaio è oggi diretto dal Partito socialista e dalla Confederazione del Lavoro ; ma l ' esercizio del potere sociale del Partito e della Confederazione si attua , per la grande massa lavoratrice , indirettamente , per forza di prestigio e d ' entusiasmo , per pressione autoritaria , per inerzia persino . La sfera di prestigio del Partito si amplia quotidianamente , attinge strati popolari finora inesplorati , suscita consenso e desiderio di lavorare proficuamente per l ' avvento del comunismo in gruppi e individui finora assenti dalla lotta politica . E ' necessario dare una forma politica e una disciplina permanente a queste energie disordinate e caotiche , assorbirle , comporle e potenziarle , fare della classe proletaria e semiproletaria una società organizzata che si educhi , che si faccia una esperienza , che acquisti una consapevolezza responsabile dei doveri che incombono alle classi arrivate al potere dello Stato . Il Partito socialista e i sindacati professionali non possono assorbire tutta la classe lavoratrice , che attraverso un lavorio di anni e di decine di anni . Essi non si identificheranno immediatamente con lo Stato proletario ; nelle Repubbliche comuniste infatti essi continuano a sussistere indipendentemente dallo Stato , come istituti di propulsione ( il Partito ) o di controllo e di realizzazione parziale ( i sindacati ) . Il Partito deve continuare ad essere l ' organo di educazione comunista , il focolare della fede , il depositario della dottrina , il potere supremo che armonizza e conduce alla meta le forze organizzate e disciplinate della classe operaia e contadina . Appunto per svolgere rigidamente questo suo ufficio , il Partito non può spalancare le porte all ' invasione di nuovi aderenti , non abituati all ' esercizio della responsabilità e della disciplina . Ma la vita sociale della classe lavoratrice è ricca di istituti , si articola in molteplici attività . Questi istituti e queste attività bisogna appunto sviluppare , organizzare complessivamente , collegare in un sistema vasto e agilmente articolato che assorba e disciplini l ' intera la classe lavoratrice . L ' officina con le sue commissioni interne , i circoli socialisti , le comunità contadine , sono i centri di vita proletaria nei quali occorre direttamente lavorare . Le commissioni interne sono organi di democrazia operaia che occorre liberare dalle limitazioni imposte dagli imprenditori , e ai quali occorre infondere vita nuova ed energia . Oggi le commissioni interne limitano il potere del capitalista nella fabbrica e svolgono funzioni di arbitrato e di disciplina . Sviluppate ed arricchite , dovranno essere domani gli organi di potere proletario che sostituisce il capitalista in tutte le sue funzioni utili di direzione e di amministrazione . Già fin d ' ora gli operai dovrebbero procedere alla elezione di vaste assemblee di delegati , scelti fra i migliori e più consapevoli compagni , sulla parola d ' ordine : " Tutto il potere dell ' officina ai comitati d ' officina " , coordinata all ' altra : " Tutto il potere dello Stato ai Consigli operai e contadini " . Un vasta campo di propaganda concreta rivoluzionaria si aprirebbe per i comunisti organizzati nel Partito e nei circoli rionali . I circoli , d ' accordo con le sezioni urbane , dovrebbero fare un censimento delle forze operaie della zona , e diventare la sede del consiglio rionale dei delegati dell ' officina , il ganglio che annoda e accentra tutte le energie proletarie del rione . I sistemi elettorali potrebbero variare a seconda della vastità delle officine : si dovrebbe cercare però di far eleggere un delegato ogni 15 operai divisi per categoria ( come si fa nelle officine inglesi ) , arrivando , per elezioni graduali , a un comitato di delegati di fabbrica che comprenda rappresentanti di tutto il complesso del lavoro ( operai , impiegati , tecnici ) . Nel comitato rionale dovrebbe tendersi a incorporare delegati anche delle altre categorie di lavoratori abitanti nel rione : camerieri , vetturini , tranvieri , ferrovieri , spazzini , impiegati , privati , commessi , ecc . Il comitato rionale dovrebbe essere emanazione di tutta la classe lavoratrice abitante nel rione , emanazione e legittima e autorevole , capace di far rispettare una disciplina , investita del potere , spontaneamente delegato , ed ordinare la cessazione immediata e integrale di ogni lavoro in tutto il rione . I comitati rionali si ingrandirebbero in commissariati urbani , controllati e disciplinati dal Partito socialista e dalle federazioni di mestiere . Un tale sistema di democrazia operaia ( integrato con organizzazioni equivalenti di contadini ) darebbe una forma e una disciplina alle masse , sarebbe una magnifica scuola di esperienza politica e amministrativa , inquadrerebbe le masse fino all ' ultimo uomo , abituandole alla tenacia e alla perseveranza , abituandole a considerarsi come un esercito in campo che ha bisogno di una ferma coesione se non vuole essere distrutto e ridotto in schiavitù . Ogni fabbrica costruirebbe uno o più reggimenti di questo esercito , coi suoi caporali , coi suoi servizi di collegamento , con la sua ufficialità , col suo stato maggiore , poteri delegati per libera elezione , non imposti autoritariamente . Attraverso i comizi , tenuti all ' interno dell ' officina , con l ' opera incessante di propaganda e di persuasione sviluppata dagli elementi più consapevoli , si otterrebbe una trasformazione radicale della psicologia operaia , si renderebbe la massa meglio preparata e capace all ' esercizio del potere , si diffonderebbe una coscienza dei doveri e dei diritti del compagno e del lavoratore , concreta ed efficiente perché generata spontaneamente dall ' esperienza viva e storica . Abbiamo già detto : questi rapidi appunti si propongono solo di stimolare il pensiero e all ' azione . Ogni aspetto del problema meriterebbe una vasta e profonda trattazione , delucidazioni , integrazioni sussidiarie e coordinate . Ma la soluzione concreta e integrale dei problemi di vita socialista può essere data solo dalla pratica comunista : la discussione in comune , che modifica simpaticamente le coscienze unificandole e colmandole di entusiasmo operoso . Dire la verità , arrivare insieme alla verità , è compiere azione comunista e rivoluzionaria . La formula " dittatura del proletariato " deve finire di essere solo una formula , un ' occasione per sfoggiare fraseologia rivoluzionaria . Chi vuole il fine , deve volere anche i mezzi . La dittatura del proletariato è l ' instaurazione di un nuovo Stato , tipicamente proletario , nel quale confluiscono le esperienze istituzionali della classe oppressa , nel quale la vita sociale della classe operaia e contadina diventa sistema diffuso e fortemente organizzato . Questo Stato non si improvvisa : i comunisti bolscevichi russi per otto mesi lavorano a diffondere e far diventare concreta la parola d ' ordine : tutto il potere ai Soviet , ed i Soviet erano noti agli operai russi fin dal 1905 . I comunisti devono far tesoro dell ' esperienza russa ed economizzare tempo e lavoro : l ' opera di ricostruzione domanderà per sé tanto tempo e tanto lavoro , che ogni giorno e ogni atto dovrebbe poterle essere destinato .
I SINDACATI E LA DITTATURA ( GRAMSCI ANTONIO , 1919 )
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La lotta di classe internazionale è culminata nella vittoria degli operai e contadini di due proletariati internazionali . In Russia e in Ungheria gli operai e i contadini hanno instaurato la dittatura proletaria e tanto in Russia che in Ungheria la dittatura dovette sostenere un ' aspra battaglia non solo contro la classe borghese , ma anche contro i sindacati : il conflitto tra la dittatura e i sindacati fu anzi una delle cause della caduta del Soviet ungherese , poiché i sindacati , se mai apertamente tentarono di rovesciare la dittatura , operarono sempre come organismi " disfattisti " della rivoluzione e incessantemente seminarono lo sconforto e la vigliaccheria tra gli operai e i soldati rossi . Un esame anche rapido , delle ragioni e delle condizioni di questo conflitto non può non essere utile all ' educazione rivoluzionaria delle masse , le quali , se devono convincersi che il sindacato è forse l ' organismo proletario più importante della rivoluzione comunista , perché su di esso deve fondarsi la socializzazione dell ' industria , perché esso deve creare le condizioni in cui l ' impresa privata sparisce e non può più rinascere , devono anche convincersi della necessità di creare , prima della rivoluzione , le condizioni psicologiche e obiettive nelle quali sia impossibile ogni conflitto e ogni dualismo di potere tra i vari organismi in cui si incarni la lotta della classe proletaria contro il capitalismo . La lotta di classe ha assunto in tutti i paesi d ' Europa e del mondo un carattere nettamente rivoluzionario . La concezione , che è propria della III Internazionale , secondo la quale la lotta di classe deve essere rivolta all ' instaurazione della dittatura proletaria , ha il sopravvento sulla ideologia democratica e si diffonde irresistibilmente nelle masse . I Partiti socialisti aderiscono alla III Internazionale o almeno si atteggiano secondo i principi fondamentali elaborati al Congresso di Mosca ; i sindacati invece sono rimasti fedeli alla " vera democrazia " e non trascurano nessuna occasione per indurre o costringere gli operai a dichiararsi avversari della dittatura e non attuare manifestazioni di solidarietà con la Russia dei Soviet . Questo atteggiamento dei sindacati fu rapidamente superato in Russia , poiché allo sviluppo delle organizzazioni di mestiere e d ' industria si accompagnò parallelamente e con ritmo più accelerato lo sviluppo dei Consigli d ' officina ; esso ha invece eroso la base del potere proletario in Ungheria , ha determinato in Germania immani carneficine di operai comunisti e la nascita del fenomeno Noske , ha determinato in Francia il fallimento dello sciopero generale del 20-21 luglio e il consolidarsi del regime di Clemenceau , ha impedito finora ogni intervento diretto degli operai inglesi nella lotta politica e minaccia di scindere profondamente e pericolosamente le forze proletarie in tutti i paesi . I Partiti Socialisti acquistano sempre più un profilo nettamente rivoluzionario e internazionalista ; i sindacati invece tendono a incarnare la teoria ( ! ) e la tattica dell ' opportunismo riformista e a diventare organismi meramente nazionali . Ne nasce uno stato di cose insostenibile , una condizione di confusione permanente e di debolezza cronica per la classe lavoratrice , che aumentano lo squilibrio generale della società e favoriscono il pullulare dei fermenti di disgregazione morale e di imbarbarimento . I sindacati hanno organizzato gli operai secondo i principi della lotta di classe e sono stati essi stessi le prime forme organiche di questa lotta . Gli organizzatori hanno sempre detto che solo la lotta di classe può condurre il proletariato alla sua emancipazione e che l ' organizzazione sindacale ha precisamente il fine di sopprimere il profitto individuale e lo sfruttamento dell ' uomo sull ' uomo , poiché essa si propone di eliminare il capitalista ( il proprietario privato ) dal processo industriale di produzione e di eliminare quindi le classi . Ma i sindacati non potevano attuare immediatamente questo fine e pertanto essi rivolsero tutta la loro forza al fine immediato di migliorare le condizioni di vita del proletariato , domandando più alti salari , diminuiti orari di lavoro , un corpo di legislazione sociale . I movimenti successero ai movimenti , gli scioperi agli scioperi , la condizione di vita dei lavoratori divenne relativamente migliore . Ma tutti i risultati , tutte le vittorie dell ' azione sindacale si fondano sulle basi antiche : il principio della proprietà privata resta intatto e forte , l ' ordine della produzione capitalistica e lo sfruttamento dell ' uomo sull ' uomo restano intatti e anzi si complicano in forme nuove . La giornata di otto ore , l ' aumento del salario , i benefici della legislazione sociale non toccano il profitto ; gli squilibri che immediatamente l ' azione sindacale determina nel saggio del profitto si compongono e trovano una sistemazione nuova nel gioco della libera concorrenza per le nazioni a economia mondiale come l ' Inghilterra e la Germania , nel protezionismo per le nazioni a economia limitata come la Francia e l ' Italia . Il capitalismo cioè riversa o sulle masse amorfe nazionali o sulle masse coloniali le accresciute spese generali della produzione industriale . L ' azione sindacale si rivela così assolutamente incapace a superare nel suo dominio e con i suoi mezzi , la società capitalista , si rivela incapace a condurre il proletariato alla sua emancipazione , a condurre il proletariato all ' attuazione del fine alto e universale che si era inizialmente proposto . Secondo le dottrine sindacaliste , i sindacati avrebbero dovuto servire a educare gli operai alla gestione della produzione . Poiché i sindacati di industria , si disse , sono un riflesso integrale di una determinata industria , essi diventeranno i quadri della competenza operaia per la gestione di quella determinata industria ; le cariche sindacali serviranno a rendere possibile una scelta degli operai migliori , dei più studiosi , dei più intelligenti , dei più atti a impadronirsi del complesso meccanismo della produzione e degli scambi . I leaders operai dell ' industria del cuoio saranno i più capaci a gestire questa industria , e così per l ' industria metallurgica , per l ' industria del libro , ecc . Illusione colossale . La scelta dei leaders sindacali non avvenne mai per criteri di competenza industriale , ma di competenza meramente giuridica , burocratica o demagogica . E quanto più le organizzazioni andarono ingrandendosi , quanto più frequente fu il loro intervento nella lotta di classe , quanto più diffusa e profonda la loro azione , e tanto più divenne necessario ridurre l ' ufficio dirigente a ufficio puramente amministrativo e contabile , tanto più la capacità tecnica industriale divenne un non valore ed ebbe il sopravvento la capacità burocratica e commerciale . Si venne così costituendo una vera e propria casta di funzionari e giornalisti sindacali , con una psicologia di corpo assolutamente in contrasto con la psicologia degli operai , la quale ha finito con l ' assumere in confronto alla massa operaia la stessa posizione della burocrazia governativa in confronto dello Stato parlamentare : è la burocrazia che regna e governa . La dittatura proletaria vuole sopprimere l ' ordine della produzione capitalistica , vuole sopprimere la proprietà privata , perché solo così può essere soppresso lo sfruttamento dell ' uomo sull ' uomo . La dittatura proletaria vuole sopprimere la differenza delle classi , vuole sopprimere la lotta delle classi , perché solo così può essere completa l ' emancipazione sociale della classe lavoratrice . Per ottenere questo fine il Partito comunista educa il proletariato a organizzare la sua potenza di classe , a servirsi di questa potenza armata per dominare la classe borghese e determinare le condizioni in cui la classe sfruttatrice sia soppressa e non possa rinascere . Il compito del Partito comunista nella dittatura è dunque questo : organizzare potentemente e definitivamente la classe degli operai e contadini in classe dominante , controllare che tutti gli organismi del nuovo Stato svolgano realmente opera rivoluzionaria , e rompere i diritti e i rapporti antichi inerenti al principio della proprietà privata . Ma quest ' azione distruttiva e di controllo deve essere immediatamente accompagnata da un ' opera positiva di creazione di produzione . Se quest ' opera non riesce , è vana la forza politica , la dittatura non può reggersi : nessuna società può reggersi senza la produzione , e tanto meno la dittatura che , attuandosi nelle condizioni di sfacelo economico prodotto da cinque anni di guerra esasperata e da mesi e mesi di terrorismo armato borghese , ha bisogno anzi di una intensa produzione . Ed ecco il vasto e magnifico compito che dovrebbe aprirsi all ' attività dei sindacati d ' industria . Essi appunto dovranno attuare la socializzazione , essi dovranno iniziare un ordine nuovo di produzione , in cui l ' impresa sia basata non sulla volontà di lucro del proprietario , ma sull ' interesse solidale della comunità sociale che per ogni branca industriale esce dall ' indistinto generico e si concreta nel sindacato operaio corrispondente . Nel Soviet ungherese i sindacati si sono astenuti da ogni lavoro creatore . Politicamente i funzionari sindacali suscitarono continui ostacoli alla dittatura , costituendo uno Stato nello Stato , economicamente rimasero inerti : più di una volta le fabbriche dovettero essere socializzate contro la volontà dei sindacati . Ma i leaders delle organizzazioni ungheresi erano limitati spiritualmente , avevano una psicologia burocratico - riformista , e temevano continuamente di perdere il potere che avevano fino ad allora esercitato sugli operai . Poiché la funzione per cui il sindacato si era sviluppato fino alla dittatura era inerente al predominio della classe borghese , e poiché i funzionari non avevano una capacità tecnica industriale , essi sostenevano l ' immaturità della classe proletaria alla gestione diretta della produzione , essi sostenevano la " vera " democrazia , cioè la conservazione della borghesia nelle sue posizioni principali di classe proletaria , essi volevano perpetuare ed esasperare l ' era dei concordati , dei contratti di lavoro , della legislazione sociale , per essere in grado di far valere la loro competenza . Essi volevano che si attendesse la ... rivoluzione internazionale , non potendo comprendere che la rivoluzione internazionale si manifestava appunto in Ungheria con la rivoluzione ungherese , in Russia con la rivoluzione russa , in tutta l ' Europa con gli scioperi generali , con i pronunciamenti militari , con le condizioni di vita rese impossibili alla classe lavoratrice dalle conseguenze della guerra .