StampaQuotidiana ,
L
assenza
del
pensiero
caratterizza
l
azione
politica
della
classe
dirigente
.
Provando
e
riprovando
,
è
il
motto
d
ordine
,
distolto
dalla
sua
sede
naturale
la
scienza
sperimentale
,
che
prova
e
riprova
sulla
materia
bruta
e
trasportato
alla
politica
e
all
amministrazione
,
le
quali
operano
sugli
uomini
,
che
nelle
prove
e
riprove
soffrono
,
sono
danneggiati
,
sono
taglieggiati
in
tutti
i
modi
.
Avviene
così
che
la
molla
dello
sviluppo
storico
non
sia
il
pensiero
,
ma
sia
il
dolore
,
il
male
.
Il
pensiero
,
antivedendo
le
logiche
conseguenze
di
una
premessa
,
delibera
di
operare
subito
come
se
quelle
conseguenze
si
fossero
verificate
,
e
pertanto
evita
il
male
e
la
sofferenza
:
la
storia
si
sviluppa
allora
con
una
certa
armonia
,
le
correzioni
da
introdurre
all
organizzazione
degli
istituti
necessari
per
la
convivenza
sociale
si
riducono
al
minimo
,
a
quel
minimo
di
imprevedibile
che
è
contenuto
nello
svolgimento
di
ogni
fatto
umano
.
L
assenza
di
pensiero
,
l
empirismo
che
procede
a
tastoni
per
il
provando
e
riprovando
,
lascia
che
il
male
si
accumuli
,
che
le
sofferenze
si
moltiplichino
:
quando
la
vita
ne
è
diventata
insopportabile
,
provvede
e
toglie
di
mezzo
la
premessa
,
che
di
tutto
quel
male
,
di
tutte
quelle
sofferenze
è
stata
la
sorgente
avvelenata
.
La
storia
procede
così
per
eliminazioni
di
passività
:
è
un
perenne
fallimento
,
una
perenne
revisione
di
conti
sbagliati
,
fallimento
e
sbagli
non
necessari
,
ma
dovuti
al
solo
fatto
che
gli
amministratori
non
avevano
alcuna
capacità
per
il
delicato
loro
compito
.
Riconosciamo
dunque
nel
male
il
salvatore
della
fortuna
progressiva
degli
uomini
,
la
sicurezza
che
alfine
qualcosa
si
farà
;
la
tigna
,
il
colera
,
il
vaiolo
hanno
costretto
,
con
le
stragi
d
altri
tempi
,
all
esercizio
metodico
di
norme
igieniche
che
ponessero
al
riparo
dal
ripetersi
delle
stragi
.
I
mali
che
oggi
si
verificano
costringeranno
alla
riflessione
e
ai
ripari
per
l
avvenire
.
Aspettiamo
che
la
passività
cavi
gli
occhi
,
che
rappresenti
un
pericolo
:
la
pazienza
è
ormai
diventata
la
prima
virtù
cardinale
dell
uomo
politico
e
sociale
.
Una
,
due
,
tre
,
dieci
,
venti
volte
.
Dei
malandrini
si
presentano
di
notte
a
una
portineria
.
Fanno
destare
i
dormienti
.
Si
dichiarano
agenti
di
polizia
agli
ordini
di
un
delegato
;
devono
compiere
una
perquisizione
negli
appartamenti
per
assicurarsi
che
nella
casa
non
siano
nascosti
dei
ricercati
speciali
,
ecc
.
ecc
.
Parlano
con
quella
sicurezza
e
prepotenza
che
si
addice
ai
rappresentanti
della
legge
che
sanno
di
essere
superiori
a
ogni
legge
.
Alla
minima
obiezione
distribuiscono
largamente
cazzotti
,
preludio
delle
scene
selvagge
che
si
svolgono
ai
commissariati
.
Il
cittadino
,
abbandonato
da
ogni
forza
umana
,
conoscendo
,
o
per
dolorosa
esperienza
propria
o
per
esperienza
raccontata
,
i
costumi
della
«
giustizia
»
,
lascia
l
ingresso
libero
,
e
per
una
,
due
,
tre
,
dieci
,
venti
volte
gli
appartamenti
vengono
saccheggiati
da
malandrini
.
Che
fare
?
si
domanda
il
cittadino
.
Aspettare
,
non
c
è
altro
che
aspettare
.
Che
le
gesta
si
moltiplichino
,
che
i
malandrini
acquistino
sempre
una
maggiore
fiducia
nell
impunità
,
ed
allarghino
il
campo
della
loro
azione
.
Che
divenga
loro
vittima
un
qualche
grasso
cittadino
,
che
la
grassa
proprietà
sia
in
pericolo
.
Allora
l
opinione
pubblica
sarà
satura
.
Allora
si
dirà
:
ma
perché
non
si
cerca
di
dar
modo
ai
cittadini
di
distinguere
subito
un
malandrino
da
un
agente
di
polizia
?
Perché
non
si
dà
una
divisa
a
tutti
gli
agenti
di
polizia
?
Perché
non
si
toglie
via
l
agente
in
borghese
che
determina
questi
equivoci
e
provoca
queste
possibilità
di
malfare
?
Lasciate
che
la
passività
diventi
cumulo
,
che
essa
metta
in
pericolo
di
fallimento
presso
i
benpensanti
e
gli
indifferenti
l
azienda
dell
«
ordine
»
.
Provando
e
riprovando
,
si
arriverà
a
provvedere
.
Lo
sviluppo
della
storia
è
tutto
così
,
nelle
piccole
come
nelle
grandi
cose
.
StampaQuotidiana ,
Il
popolo
italiano
ha
seguito
la
cerimonia
d
'
apertura
della
XXVI
legislatura
con
la
stessa
curiosità
con
la
quale
ha
seguito
la
corsa
ciclistica
per
il
giro
d
'
Italia
.
Ha
guardato
alla
coreografia
,
non
ha
meditato
sul
discorso
,
perché
sapeva
che
quel
discorso
stava
a
completare
la
coreografia
,
quindi
non
poteva
essere
che
insincero
ed
irreale
?
Gli
stessi
uomini
politici
manifestano
segni
di
nausea
e
stanchezza
.
Ma
malgrado
ciò
il
discorso
della
Corona
è
stato
sventrato
,
frugato
da
capo
a
fondo
,
ed
ogni
partito
si
è
sforzato
di
trarre
da
esso
il
tema
per
qualche
discorso
brillante
sia
in
laude
che
in
opposizione
al
contenuto
.
Ma
mentre
sulla
scena
politica
si
seguono
queste
banali
rappresentazioni
,
nelle
quali
tutte
le
ambizioni
umane
intessono
la
loro
menzogna
,
sullo
sfondo
giganteggia
la
maschera
sghignazzante
della
realtà
.
Ardono
per
le
vie
,
nelle
case
,
nell
'
intimità
tutte
le
passioni
di
cui
si
sente
capace
l
'
anima
umana
.
L
'
individualismo
ha
preso
il
sopravvento
sull
'
armonia
delle
collettività
operanti
ad
un
fine
.
La
vita
collettiva
si
è
spezzata
in
tante
singole
tragedie
.
Delitti
che
abbassano
e
riconducono
l
'
uomo
allo
stato
selvaggio
;
violenze
truccate
di
legalità
che
rivelano
,
sotto
la
mano
inguantata
dell
'
uomo
colto
e
aristocratico
,
il
callo
e
l
'
artiglio
del
negriero
;
torture
morali
e
materiali
che
strappano
gli
ultimi
veli
alle
ipocrisie
del
diritto
;
arbitrii
che
spezzano
i
rapporti
sociali
ma
non
osano
mettere
a
parte
i
ciarpami
delle
tradizioni
e
lanciare
la
grande
definitiva
parola
di
sfida
.
In
quest
'
ambiente
arroventato
,
slegato
,
tentennante
,
distratto
,
si
leva
un
ministro
della
monarchia
a
ripetere
,
con
la
puntualità
di
un
burocrate
,
le
menzogne
costituzionali
,
ed
a
colui
che
simboleggia
e
riassume
il
potere
monarchico
si
fanno
dire
pensieri
che
suonano
beffa
e
insulto
.
Beffa
ed
insulto
l
'
invocazione
all
'
equilibrio
delle
energie
di
lavoro
,
all
'
ordinato
ascendere
delle
classi
lavoratrici
,
alla
collaborazione
per
il
rafforzamento
dell
'
autorità
dello
Stato
!
Questo
Stato
che
vuol
farsi
paciere
fra
le
classi
a
condizione
che
la
lotta
della
classe
lavoratrice
segni
il
passo
col
cronometro
degli
interessi
di
classe
borghese
,
non
si
accorge
di
vivere
fuori
della
realtà
?
La
realtà
non
rivela
forse
tutto
un
popolo
buono
e
laborioso
sanguinante
per
mille
ferite
,
per
disoccupazione
,
fame
e
miseria
,
mentre
tutto
l
'
affarismo
agrario
e
siderurgico
minaccia
,
se
non
si
salvano
i
suoi
privilegi
,
di
affamare
l
'
Italia
del
lavoro
?
La
realtà
non
ci
fa
vedere
navi
di
emigranti
che
ritornano
,
onuste
di
proletariato
,
in
patria
,
perché
altrove
non
s
'
accettano
quelle
bestie
da
soma
?
Questo
spettro
di
Stato
incarognito
in
mille
delitti
,
questi
ministri
adusati
nell
'
arte
della
menzogna
e
del
cinismo
,
questo
canagliume
che
vuol
pontificare
dalla
cattedra
del
diritto
e
della
morale
crede
di
bendarci
gli
occhi
e
di
sollazzarci
per
non
vedere
in
faccia
la
realtà
?
La
sovranità
dello
Stato
per
placare
le
passioni
esorbitanti
?
Ma
chi
se
non
lo
Stato
ha
mandato
in
briciole
quel
poco
che
era
rimasto
di
puro
nei
rapporti
sociali
?
Lo
stesso
governo
s
'
è
fatto
brigante
e
non
osa
confessarlo
.
Il
delinquente
che
grida
viva
l
'
Italia
,
mentre
consuma
il
suo
delitto
,
spezza
tutti
gli
ostacoli
del
codice
e
non
va
in
galera
,
ma
ci
va
colui
che
vuol
tenere
fede
ad
un
'
idea
che
ha
sposato
fra
i
dolori
e
le
privazioni
e
sotto
il
giogo
del
lavoro
.
Non
si
parli
di
libertà
!
Bando
agli
omaggi
per
gli
uomini
che
dettarono
leggi
e
codificarono
i
rapporti
sociali
.
Siamo
giunti
al
punto
culminante
dei
contrasti
di
classe
,
e
la
realtà
ci
dimostra
come
il
potere
statale
vada
sempre
più
assumendo
carattere
di
oppressione
e
di
dominio
di
classe
.
Noi
non
ci
lasciamo
fuorviare
dalle
esteriorità
,
legga
o
non
legga
il
re
un
discorso
,
abbia
o
non
abbia
fiducia
un
ministero
,
si
battano
o
non
si
battano
i
partiti
per
un
progetto
di
legge
,
a
noi
la
realtà
dà
la
sensazione
che
tutto
ciò
serva
per
fare
indugiare
le
masse
operaie
,
per
farle
desistere
dagli
assalti
violenti
al
regime
.
Poiché
la
realtà
ha
gettato
per
le
vie
la
violenza
,
poiché
questa
è
partorita
dai
contrasti
di
classe
,
poiché
questa
classe
è
la
borghesia
in
orgasmo
per
ricacciare
indietro
il
proletariato
,
poiché
ovunque
trionfa
il
forte
in
barba
alle
leggi
e
alle
tradizioni
,
poiché
la
vendetta
sta
in
agguato
ovunque
porti
la
sua
attività
la
classe
operaia
,
poiché
tutto
questo
è
e
non
è
fantasia
che
valga
a
diminuire
la
portata
e
l
'
importanza
di
questi
fatti
,
noi
preferiamo
la
sincerità
dei
violenti
,
mercenari
o
non
della
borghesia
,
perché
,
rotte
le
menzogne
,
essi
stanno
insegnando
a
tutti
come
può
esercitarsi
il
dominio
di
classe
all
'
ombra
della
legalità
.
Chi
ha
fede
,
chi
solo
alla
realtà
attinge
l
'
energia
necessaria
per
combattere
le
lotte
sociali
deve
rimanere
sul
terreno
della
violenza
contro
la
violenza
e
non
subirà
umiliazioni
.
Se
vi
è
forza
nel
produrre
,
si
può
,
si
deve
usare
la
stessa
forza
perché
non
sia
conculcato
il
proprio
diritto
.
StampaQuotidiana ,
Il
fascismo
è
stata
l
'
ultima
"
rappresentazione
"
offerta
dalla
piccola
borghesia
urbana
nel
teatro
della
vita
politica
nazionale
.
La
miserevole
fine
dell
'
avventura
fiumana
è
l
'
ultima
scena
della
rappresentazione
.
Essa
può
assumersi
come
l
'
episodio
più
importante
del
processo
di
intima
dissoluzione
di
questa
classe
della
popolazione
italiana
.
Il
processo
di
sfacelo
della
piccola
borghesia
si
inizia
nell
'
ultimo
decennio
del
secolo
scorso
.
La
piccola
borghesia
perde
ogni
importanza
e
scade
da
ogni
funzione
vitale
nel
campo
della
produzione
,
con
lo
sviluppo
della
grande
industria
e
del
capitale
finanziario
:
essa
diventa
pura
classe
politica
e
si
specializza
nel
"
cretinismo
parlamentare
"
.
Questo
fenomeno
che
occupa
una
gran
parte
della
storia
contemporanea
italiana
,
prende
diversi
nomi
nelle
sue
varie
fasi
:
si
chiama
originalmente
"
avvento
della
sinistra
al
potere
"
,
diventa
giolittismo
,
è
lotta
contro
i
tentativi
kaiseristici
di
Umberto
I
,
dilaga
nel
riformismo
socialista
.
La
piccola
borghesia
si
incrosta
nell
'
istituto
parlamentare
:
da
organismo
di
controllo
della
borghesia
capitalistica
sulla
Corona
e
sull
'
Amministrazione
pubblica
,
il
Parlamento
diviene
una
bottega
di
chiacchiere
e
di
scandali
,
diviene
un
mezzo
al
parassitismo
.
Corrotto
fino
alle
midolla
,
asservito
completamente
al
potere
governativo
,
il
Parlamento
perde
ogni
prestigio
presso
le
masse
popolari
.
Le
masse
popolari
si
persuadono
che
l
'
unico
strumento
di
controllo
e
di
opposizione
agli
arbitri
del
potere
amministrativo
è
l
'
azione
diretta
,
è
la
pressione
dall
'
esterno
.
La
settimana
rossa
del
giugno
1914
contro
gli
eccidi
,
è
il
primo
grandioso
intervento
delle
masse
popolari
nella
scena
politica
,
per
opporsi
direttamente
agli
arbitrii
del
potere
,
per
esercitare
realmente
la
sovranità
popolare
,
che
non
trova
più
una
qualsiasi
espressione
nella
Camera
rappresentativa
:
si
può
dire
che
nel
giugno
1914
il
parlamentarismo
è
,
in
Italia
,
entrato
nella
via
della
sua
organica
dissoluzione
e
col
parlamentarismo
la
funzione
politica
della
piccola
borghesia
.
La
piccola
borghesia
,
che
ha
definitivamente
perduto
ogni
speranza
di
riacquistare
una
funzione
produttiva
(
solo
oggi
una
speranza
di
questo
genere
si
riaffaccia
,
coi
tentativi
del
Partito
popolare
per
ridare
importanza
alla
piccola
proprietà
agricola
e
coi
tentativi
dei
funzionari
della
Confederazione
generale
del
Lavoro
per
galvanizzare
il
morticino
-
controllo
sindacale
)
cerca
in
ogni
modo
di
conservare
una
posizione
di
iniziativa
storica
:
essa
scimmieggia
la
classe
operaia
,
scende
in
piazza
.
Questa
nuova
tattica
si
attua
nei
modi
e
nelle
forme
consentiti
ad
una
classe
di
chiacchieroni
,
di
scettici
,
di
corrotti
:
lo
svolgimento
dei
fatti
che
ha
preso
il
nome
di
"
radiose
giornate
di
maggio
"
,
con
tutti
i
loro
riflessi
giornalistici
,
oratori
,
teatrali
,
piazzaioli
durante
la
guerra
,
è
come
la
proiezione
nella
realtà
di
una
novella
della
jungla
del
Kipling
:
la
novella
del
Bandar
-
Log
,
del
popolo
delle
scimmie
,
il
quale
crede
di
essere
superiore
a
tutti
gli
altri
popoli
della
jungla
,
di
possedere
tutta
l
'
intelligenza
,
tutta
l
'
intuizione
storica
,
tutto
lo
spirito
rivoluzionario
,
tutta
la
sapienza
di
governo
,
ecc
.
,
ecc
.
Era
avvenuto
questo
:
la
piccola
borghesia
,
che
si
era
asservita
al
potere
governativo
attraverso
la
corruzione
parlamentare
,
muta
la
forma
della
sua
prestazione
d
'
opera
,
diventa
antiparlamentare
e
cerca
di
corrompere
la
piazza
.
Nel
periodo
della
guerra
il
Parlamento
decade
completamente
:
la
piccola
borghesia
cerca
di
consolidare
la
sua
nuova
posizione
e
si
illude
di
aver
realmente
ucciso
la
lotta
di
classe
,
di
aver
preso
la
direzione
della
classe
operaia
e
contadina
,
di
aver
sostituito
l
'
idea
socialista
,
immanente
nelle
masse
,
con
uno
strano
e
bislacco
miscuglio
ideologico
di
imperialismo
nazionalista
,
di
"
vero
rivoluzionarismo
"
,
di
"
sindacalismo
nazionale
"
.
L
'
azione
diretta
delle
masse
nei
giorni
2-3-
dicembre
,
dopo
le
violenze
verificatesi
a
Roma
da
parte
degli
ufficiali
contro
i
deputati
socialisti
,
pone
un
freno
all
'
attività
politica
della
piccola
borghesia
,
che
da
quel
momento
cerca
di
organizzarsi
e
di
sistemarsi
intorno
a
padroni
più
ricchi
e
più
sicuri
che
non
sia
il
potere
di
Stato
ufficiale
,
indebolito
e
esaurito
dalla
guerra
.
L
'
avventura
fiumana
è
il
motivo
sentimentale
e
il
meccanismo
pratico
di
questa
organizzazione
sistematica
,
ma
appare
subito
evidente
che
la
base
solida
dell
'
organizzazione
è
la
diretta
difesa
della
proprietà
industriale
e
agricola
dagli
assalti
della
classe
rivoluzionaria
degli
operai
e
dei
contadini
poveri
.
Questa
attività
della
piccola
borghesia
,
divenuta
ufficialmente
"
il
fascismo
"
,
non
è
senza
conseguenza
per
la
compagine
dello
Stato
.
Dopo
aver
corrotto
e
rovinato
l
'
istituto
parlamentare
,
la
piccola
borghesia
corrompe
e
rovina
gli
altri
istituti
,
i
fondamentali
sostegni
dello
Stato
:
l
'
esercito
,
la
polizia
,
la
magistratura
.
Corruzione
e
rovina
condotte
in
pura
perdita
,
senza
alcun
fine
preciso
(
l
'
unico
fine
preciso
avrebbe
dovuto
essere
la
creazione
di
un
nuovo
Stato
:
ma
il
"
popolo
delle
scimmie
"
è
caratterizzato
appunto
dall
'
incapacità
organica
a
darsi
una
legge
,
a
fondare
uno
Stato
)
:
il
proprietario
,
per
difendersi
,
finanzia
e
sorregge
una
organizzazione
privata
,
la
quale
per
mascherare
la
sua
reale
natura
,
deve
assumere
atteggiamenti
politici
"
rivoluzionari
"
e
disgregare
la
più
potente
difesa
della
proprietà
,
lo
Stato
.
La
classe
proprietaria
ripete
,
nei
riguardi
del
potere
esecutivo
,
lo
stesso
errore
che
aveva
commesso
nei
riguardi
del
Parlamento
:
crede
di
potersi
meglio
difendere
dagli
assalti
della
classe
rivoluzionaria
,
abbandonando
gli
istituti
del
suo
Stato
ai
capricci
isterici
del
"
popolo
delle
scimmie
"
,
della
piccola
borghesia
.
La
piccola
borghesia
,
anche
in
questa
ultima
incarnazione
politica
del
"
fascismo
"
,
si
è
definitivamente
mostrata
nella
sua
vera
natura
di
serva
del
capitalismo
e
della
proprietà
terriera
,
di
agente
della
controrivoluzione
.
Ma
ha
anche
dimostrato
di
essere
fondamentalmente
incapace
a
svolgere
un
qualsiasi
compito
storico
:
il
popolo
delle
scimmie
riempie
la
cronaca
,
non
crea
storia
,
lascia
traccia
nel
giornale
,
non
offre
materiali
per
scrivere
libri
.
La
piccola
borghesia
,
dopo
aver
rovinato
il
Parlamento
,
sta
rovinando
lo
Stato
borghese
:
essa
sostituisce
,
in
sempre
più
larga
scala
,
la
violenza
privata
all
'
"
autorità
"
della
legge
,
esercita
(
e
non
può
fare
altrimenti
)
questa
violenza
caoticamente
,
brutalmente
,
e
fa
sollevare
contro
lo
Stato
,
contro
il
capitalismo
,
sempre
più
larghi
strati
della
popolazione
.
StampaQuotidiana ,
I
provvedimenti
contro
la
disoccupazione
sono
stati
discussi
alla
Camera
per
ultimi
,
come
un
affare
qualunque
che
interessasse
una
ristretta
categoria
di
una
piccola
borgata
.
Dal
modo
con
cui
essi
sono
stati
discussi
ed
approvati
,
un
fatto
risulta
evidente
:
la
certezza
che
i
provvedimenti
lasceranno
il
tempo
che
trovano
e
che
la
loro
approvazione
ha
solo
valore
formale
,
per
gli
sciocchi
che
ancora
si
illudono
sull
'
utilità
dei
tornei
accademici
parlamentari
.
La
Camera
è
,
nella
sua
maggioranza
,
persuasa
che
la
disoccupazione
non
ha
rimedi
e
che
quelli
proposti
devono
solo
servire
a
mostrare
l
'
apparente
buona
volontà
del
governo
a
risolvere
la
crisi
.
Non
ci
sono
ormai
che
i
socialisti
,
i
quali
credono
che
il
governo
con
una
saggia
politica
di
lavori
pubblici
possa
far
qualche
cosa
per
il
milione
di
operai
disoccupati
.
Governo
e
rappresentanza
parlamentare
borghese
sanno
ottimamente
che
la
crisi
non
può
avere
altra
soluzione
che
l
'
affamamento
di
una
parte
della
classe
operaia
e
contadina
.
Certo
essi
trovano
legittimo
che
questo
avvenga
,
poiché
per
loro
entra
nel
corso
naturale
delle
cose
.
Essi
spiegano
la
crisi
come
una
calamità
sociale
alla
quale
gli
operai
devono
sottomettersi
con
lo
stesso
animo
con
cui
affrontano
una
carestia
.
Il
governo
,
come
rappresentanza
borghese
,
e
tanto
più
in
quanto
vuole
apparire
di
essere
con
tutto
il
popolo
,
studia
progetti
,
presenta
disegni
di
legge
,
li
approva
,
per
far
credere
che
esso
si
interessa
realmente
alla
vita
degli
operai
e
contadini
.
Esiste
un
limite
però
:
esiste
il
limite
della
proprietà
privata
,
che
non
può
essere
violato
.
L
'
affamamento
degli
operai
non
può
giustificare
che
si
debba
ridurre
il
profitto
capitalistico
o
meglio
violare
il
diritto
della
proprietà
privata
.
Governo
e
rappresentanza
borghesi
sono
dunque
coerenti
,
quando
approvano
disegni
di
legge
che
lasciano
il
tempo
che
trovano
.
Essi
hanno
sempre
una
scusa
a
portata
di
mano
:
la
difesa
del
proprio
privilegio
e
l
'
impossibilità
di
fare
di
più
,
senza
correre
il
rischio
di
perire
.
Facendo
rispettare
questo
limite
,
i
governi
borghesi
sono
convinti
di
agire
realmente
anche
nell
'
interesse
dei
lavoratori
.
Ora
ai
socialisti
,
come
rappresentanza
proletaria
,
se
non
fossero
quello
che
sono
sarebbe
spettato
di
smascherare
questa
politica
di
classe
dei
governi
borghesi
e
d
'
opporvi
una
politica
propria
,
la
quale
non
potesse
lasciare
più
alcun
dubbio
nell
'
animo
dei
lavoratori
.
Ma
i
socialisti
si
pongono
anch
'
essi
sul
piano
delle
illusioni
e
perdono
il
loro
tempo
a
discutere
questo
o
quell
'
altro
articolo
di
progetto
di
legge
,
come
se
la
disoccupazione
,
specie
nel
periodo
attuale
,
possa
davvero
trovare
la
soluzione
nella
proposta
di
uno
o
più
emendamenti
,
che
accrescano
magari
il
sussidio
giornaliero
all
'
operaio
senza
lavoro
.
Far
credere
alle
grandi
masse
di
operai
disoccupati
che
essi
possono
guardare
con
fiducia
nell
'
opera
di
aiuto
del
governo
,
è
volerle
mantenere
nell
'
inganno
.
Oggi
che
il
numero
dei
disoccupati
va
rapidamente
crescendo
e
che
la
classe
padronale
non
ha
più
alcuno
scrupolo
nel
mettere
sul
lastrico
centinaia
di
migliaia
di
famiglie
operaie
,
altra
parola
d
'
ordine
si
richiederebbe
da
coloro
che
hanno
ricevuto
il
loro
mandato
dalla
classe
lavoratrice
.
Ma
la
realtà
è
fuori
del
Parlamento
.
Gli
organizzatori
operai
che
in
questo
avrebbero
dovuto
far
risuonare
forte
la
voce
di
protesta
dei
lavoratori
,
che
soffrono
nella
fame
e
nella
miseria
,
si
sono
limitati
invece
a
proporre
qualche
emendamento
al
disegno
di
legge
governativo
.
Intanto
che
gli
operai
disoccupati
crescono
e
che
la
fame
miete
sempre
maggiori
vittime
in
mezzo
alle
loro
famiglie
,
questa
condotta
parlamentare
degli
organizzatori
operai
non
può
che
giudicarsi
ingannevole
e
traditrice
.
Essa
ribadisce
l
'
illusione
che
si
tratti
di
uomini
di
governo
e
d
'
indirizzo
politico
,
mentre
la
quistione
sostanziale
è
nel
regime
.
E
'
questo
che
si
deve
additare
alle
masse
operaie
come
la
causa
dei
loro
mali
che
si
deve
prima
togliere
di
mezzo
,
per
giungere
alla
loro
liberazione
da
essi
.
Tutto
il
resto
è
retorica
,
accademia
;
ora
che
la
Camera
ha
di
fatto
approvato
i
provvedimenti
contro
la
disoccupazione
,
non
siamo
cattivi
profeti
dicendo
che
la
crisi
continuerà
a
rendersi
più
acuta
nel
paese
.
A
questo
non
ci
prepara
forse
l
'
offensiva
degli
industriali
per
la
riduzione
dei
salari
?
Già
i
tessili
sono
alla
vigilia
del
loro
sciopero
generale
in
tutta
Italia
,
se
i
padroni
non
accedono
alle
proposte
della
Federazione
.
Anche
in
ciò
non
bisogna
creare
illusioni
.
Nessun
aiuto
gli
operai
hanno
da
sperare
dall
'
intervento
dello
Stato
.
Gli
operai
ricordano
a
che
cosa
è
servito
l
'
intervento
di
Giolitti
nella
vertenza
metallurgica
;
né
hanno
dimenticato
i
frutti
che
ha
portato
in
Inghilterra
l
'
intervento
di
Lloyd
George
nella
vertenza
dei
minatori
.
Nel
primo
come
nell
'
altro
caso
,
il
governo
non
è
intervenuto
che
per
sviare
dai
suoi
propositi
di
lotta
e
di
resistenza
la
classe
operaia
,
consegnandola
,
con
la
complicità
dei
suoi
organizzatori
,
alla
volontà
padronale
.
La
classe
operaia
non
ha
nulla
da
sperare
da
questo
o
da
quell
'
altro
ministro
;
la
classe
operaia
non
può
fare
affidamento
che
in
se
stessa
.
Ogni
decreto
,
ogni
disegno
di
legge
non
sono
che
pezzi
di
carta
per
i
padroni
,
la
cui
volontà
può
trovare
un
limite
solo
nella
forza
medesima
degli
operai
e
non
mai
negli
organi
dello
Stato
.
Chi
dalla
tribuna
parlamentare
o
in
un
comizio
,
si
vale
della
sua
autorità
,
del
suo
prestigio
,
per
far
credere
alle
masse
che
oggi
la
soluzione
della
crisi
possa
essere
all
'
infuori
dell
'
abbattimento
dello
Stato
borghese
,
non
si
merita
titolo
diverso
da
quello
di
traditore
.
Tanto
se
si
tratti
di
combattere
contro
la
disoccupazione
che
contro
la
riduzione
dei
salari
,
il
governo
e
i
suoi
organi
non
possono
essere
che
coi
padroni
.
Gli
operai
ricordino
il
decreto
di
controllo
com
'
è
andato
a
finire
e
stiano
in
guardia
da
qualunque
intervento
dello
Stato
nelle
loro
lotte
contro
la
classe
padronale
.
La
sola
verità
che
essi
non
devono
dimenticare
mai
è
che
dai
padroni
otterranno
sempre
tanto
per
quanto
saranno
forti
e
che
oggi
l
'
unica
via
di
salvezza
consiste
non
nell
'
attendersi
aiuti
e
provvedimenti
dai
governi
della
borghesia
,
ma
nel
lottare
per
il
loro
abbattimento
definitivo
.
Non
è
inutile
se
si
ripete
una
volta
di
più
che
tutti
i
problemi
inerenti
alla
vita
della
classe
operaia
oggi
possono
trovare
la
loro
soluzione
solo
nella
conquista
del
potere
politico
da
parte
di
essa
.
Ogni
altra
via
non
può
condurre
che
a
soluzioni
parziali
ed
ingannevoli
per
la
classe
operaia
.
StampaQuotidiana ,
Stamane
,
verso
le
dieci
,
nei
pressi
di
Cascina
Vica
,
cioè
a
pochi
passi
da
Rivoli
,
un
muletto
,
impauritosi
del
tram
che
sopraggiungeva
,
corse
attraverso
al
binario
e
,
incespicando
,
si
abbatté
a
terra
,
cosicché
la
motrice
,
invano
frenata
a
tutta
forza
,
gli
fu
sopra
,
stroncandolo
completamente
.
All
improvviso
sobbalzo
che
ne
ricevette
tutto
il
convoglio
,
si
unirono
le
alte
grida
strazianti
del
fanciullo
che
custodiva
...
così
bene
il
muletto
,
per
cui
una
vera
folla
di
passeggeri
,
sgomenti
,
atterriti
,
credendo
che
il
travolto
fosse
il
fanciullo
,
precipitò
dalle
vetture
;
qualche
donna
svenne
,
fu
insomma
un
episodio
di
paura
e
di
pietà
.
Accertata
la
realtà
del
caso
,
cominciarono
i
ragionari
dei
passeggeri
,
reduci
dal
bagno
emotivo
;
cominciò
il
quarto
d
ora
di
storia
del
muletto
,
diventato
vivo
nella
mente
e
nel
cuore
degli
uomini
!
Le
donne
specialmente
con
un
lungo
sospiro
di
soddisfazione
mormoravano
un
«
meno
male
!
si
tratta
soltanto
di
un
muletto
»
.
Un
soldato
fiorentino
,
solidamente
imboscato
,
faceva
notare
invece
,
come
ne
facesse
un
commosso
funebre
elogio
,
ch
i
muletto
poteva
,
costare
du
boni
fogli
da
mille
!
Oh
dimmi
la
verità
,
fiorentino
spirito
bizzarro
sotto
quel
grigio
-
verde
di
imboscato
eroico
palpita
un
generoso
cuore
di
negoziante
di
vaccine
,
cavalli
e
specie
affini
!
non
me
lo
negare
.
Ed
ora
che
sarà
di
te
,
povero
muletto
?
Non
sei
mai
stato
così
vivo
,
come
oggi
che
tu
sei
morto
!
non
altrimenti
avviene
per
gli
uomini
,
credilo
.
Domani
tu
sarai
portato
a
Torino
:
il
mercatante
dirà
di
te
che
eri
giovane
,
bello
e
gagliardo
,
che
sei
stato
reciso
da
morte
violenta
,
come
un
fiore
,
che
tu
non
eri
una
rozza
esausta
,
una
bestia
avvizzita
,
consunta
dai
malanni
,
come
si
suole
portare
al
macello
.
Con
quale
eloquenza
diranno
le
tue
lodi
i
mercatanti
,
o
povero
muletto
!
La
tua
giovinezza
e
floridezza
sarà
esaltata
.
E
una
nobiltà
nuova
ti
attende
sicuramente
:
tu
entrerai
,
fatto
a
brani
,
in
uno
spaccio
di
carne
equina
;
ma
che
mulo
?
cavallo
,
il
nobile
cavallo
sarai
,
altro
che
mulo
;
e
sarai
ricercato
,
pagato
stupidamente
bene
,
masticato
anche
da
aristocratiche
,
ignoranti
mascelle
;
guarda
un
po
quanto
onore
ti
attende
!
E
,
ahimé
,
anche
vitello
tu
diventerai
!
e
dico
ahimé
,
perché
,
uso
purtroppo
agli
intrugli
del
trattore
,
farse
sarò
una
tua
vittima
anch
io
.
Ecco
tu
entrerai
sotto
forma
di
una
bella
portata
di
vitello
,
stufatino
,
in
guazzetto
,
con
certi
intingoli
da
far
gola
all
Artusi
e
a
Stecchetti
.
Cameriere
!
ma
questa
carne
è
coriacea
,
è
tigliosa
,
è
immasticabile
!
Ma
che
?
È
vitello
sano
,
giovanissimo
,
e
che
vuole
?
tempi
grami
questi
e
poi
c
è
ancora
il
caldo
,
non
si
può
tenere
la
carne
sotto
pelle
,
per
la
necessaria
frollatura
,
ci
vuole
un
po
di
tolleranza
,
d
altronde
,
tenuto
calcolo
di
questo
difettuccio
,
noi
non
le
facciamo
pagare
la
porzione
di
vitello
che
miserabili
dieci
lire
.
Povero
muletto
,
la
morte
ti
ha
conferito
due
gradi
di
dignità
:
di
vitello
e
di
cavallo
,
il
nobile
amico
dell
uomo
;
i
mercatanti
si
contendono
la
tua
spoglia
,
i
consumatori
ti
pagano
imperialmente
:
non
rammaricarti
di
essere
morto
.
StampaPeriodica ,
Compagni
!
La
nuova
forma
che
la
commissione
interna
ha
assunto
nella
vostra
officina
con
la
nomina
dei
commissari
di
reparto
e
le
discussioni
che
hanno
preceduto
e
accompagnato
questa
trasformazione
non
sono
passate
inavvertite
nel
campo
operaio
e
padronale
torinese
.
Da
una
parte
si
accingono
a
imitarvi
le
maestranze
di
altri
stabilimenti
della
città
e
della
provincia
,
dall
'
altra
i
proprietari
e
i
loro
agenti
diretti
,
gli
organizzatori
delle
grandi
imprese
industriali
,
guardano
a
questo
movimento
con
interesse
crescente
e
si
chiedono
e
chiedono
a
voi
quale
può
essere
lo
scopo
cui
esso
tende
,
quale
il
programma
che
la
classe
operaia
torinese
si
propone
di
realizzare
.
Noi
sappiamo
che
a
determinare
questo
movimento
il
nostro
giornale
ha
non
poco
contribuito
.
In
esso
la
questione
è
stata
esaminata
da
un
punto
di
vista
teorico
e
generale
,
non
solo
,
ma
sono
stati
raccolti
ed
esposti
i
risultati
delle
esperienze
di
altri
paesi
,
per
fornire
gli
elementi
per
lo
studio
delle
applicazioni
pratiche
.
Noi
sappiamo
però
che
l
'
opera
nostra
ha
avuto
un
valore
in
quanto
essa
ha
soddisfatto
un
bisogno
,
ha
favorito
il
concretarsi
di
un
'
aspirazione
che
era
latente
nella
coscienza
delle
masse
lavoratrici
.
Per
questo
così
rapidamente
ci
siamo
intesi
,
per
questo
così
sicuramente
si
è
potuto
passare
dalla
discussione
alla
realizzazione
.
Il
bisogno
,
l
'
aspirazione
da
cui
trae
la
sua
origine
il
movimento
rinnovatore
dell
'
organizzazione
operaia
da
voi
iniziato
,
sono
,
crediamo
noi
,
nelle
cose
stesse
,
sono
una
conseguenza
diretta
del
punto
cui
è
giunto
,
nel
suo
sviluppo
,
l
'
organismo
sociale
ed
economico
basato
sull
'
appropriazione
privata
dei
mezzi
di
scambio
e
di
produzione
.
Oggigiorno
l
'
operaio
dell
'
officina
e
il
contadino
delle
campagne
,
il
minatore
inglese
e
il
mugik
russo
,
i
lavoratori
tutti
del
mondo
intero
,
in
modo
più
o
meno
sicuro
,
sentono
in
modo
più
o
meno
diretto
quella
verità
che
gli
uomini
di
studio
avevano
previsto
,
e
di
cui
vengono
acquistando
certezza
sempre
maggiore
,
quando
osservano
gli
eventi
di
questo
periodo
della
storia
dell
'
umanità
:
siamo
giunti
al
punto
in
cui
la
classe
lavoratrice
,
se
vuole
non
venir
meno
al
compito
di
ricostruzione
che
è
nei
suoi
fatti
e
nella
sua
volontà
,
deve
incominciare
a
ordinarsi
in
modo
positivo
e
adeguato
al
fine
da
raggiungere
.
E
se
è
vero
che
la
società
nuova
sarà
basata
sul
lavoro
e
sul
coordinamento
delle
energie
dei
produttori
,
i
luoghi
dove
si
lavora
,
dove
i
produttori
vivono
e
operano
in
comune
,
saranno
domani
i
centri
dell
'
organismo
sociale
e
dovranno
prendere
il
posto
degli
enti
direttivi
della
società
odierna
.
Come
,
nei
primi
tempi
della
lotta
operaia
,
l
'
organizzazione
per
mestiere
era
quella
che
meglio
si
prestava
agli
scopi
di
difesa
,
alle
necessità
delle
battaglie
per
il
miglioramento
economico
e
disciplinare
immediato
,
così
oggi
,
che
incominciano
a
delinearsi
e
sempre
maggior
consistenza
vengono
prendendo
nelle
menti
degli
operai
gli
scopi
ricostruttivi
,
è
necessario
sorga
accanto
e
in
sostegno
della
prima
,
una
organizzazione
per
fabbrica
,
vera
scuola
delle
capacità
ricostruttive
dei
lavoratori
.
La
massa
operaia
deve
prepararsi
effettivamente
all
'
acquisto
della
completa
padronanza
di
se
stessa
,
e
il
primo
passo
su
questa
via
sta
nel
suo
più
saldo
disciplinarsi
,
nell
'
officina
,
in
modo
autonomo
,
spontaneo
e
libero
.
Né
si
può
negare
che
la
disciplina
che
col
nuovo
sistema
verrà
instaurata
condurrà
a
un
miglioramento
della
produzione
,
ma
questo
non
è
altro
che
il
verificarsi
di
una
tesi
del
socialismo
:
quanto
più
le
forze
produttive
umane
,
emancipandosi
dalla
schiavitù
cui
il
capitalismo
le
vorrebbe
per
sempre
condannate
,
prendono
coscienza
di
sé
,
si
liberano
e
liberamente
si
organizzano
,
tanto
migliore
tende
a
diventare
il
modo
della
loro
utilizzazione
:
l
'
uomo
lavorerà
sempre
meglio
dello
schiavo
.
A
coloro
poi
che
obiettano
che
in
questo
modo
si
viene
a
collaborare
con
i
nostri
avversari
,
con
i
proprietari
delle
aziende
,
noi
rispondiamo
che
invece
questo
è
l
'
unico
mezzo
di
dominio
,
perché
la
classe
operaia
concepisce
la
possibilità
di
fare
da
sé
e
di
fare
bene
:
anzi
,
essa
acquista
di
giorno
in
giorno
più
chiara
la
certezza
di
essere
sola
capace
di
salvare
il
mondo
intiero
dalla
rovina
e
dalla
desolazione
.
Perciò
ogni
azione
che
voi
imprenderete
,
ogni
battaglia
che
sarà
data
sotto
la
vostra
guida
sarà
illuminata
dalla
luce
del
fine
ultimo
che
è
negli
animi
e
nelle
intenzioni
di
tutti
voi
.
Un
grandissimo
valore
acquisteranno
quindi
anche
gli
atti
apparentemente
di
poca
importanza
nei
quali
si
esplicherà
il
mandato
a
voi
conferito
.
Eletti
da
una
maestranza
nella
quale
sono
ancora
numerosi
gli
elementi
disorganizzati
,
vostra
prima
cura
sarà
certamente
quella
di
farli
entrare
nelle
file
dell
'
organizzazione
,
opera
che
del
resto
vi
sarà
facilitata
dal
fatto
che
essi
troveranno
in
voi
chi
sarà
sempre
pronto
a
difenderli
,
a
guidarli
,
ad
avviarli
alla
vita
della
fabbrica
.
Voi
mostrerete
loro
con
l
'
esempio
che
la
forza
dell
'
operaio
è
tutta
nell
'
unione
e
nella
solidarietà
coi
suoi
compagni
.
Così
pure
a
voi
spetterà
l
'
invigilare
affinché
nei
reparti
vengano
rispettate
le
regole
di
lavoro
fissate
dalle
federazioni
di
mestiere
e
accettate
nei
concordati
,
poiché
in
questo
campo
anche
una
lieve
deroga
ai
principi
stabiliti
può
talora
costituire
una
offesa
grave
ai
diritti
e
alla
personalità
dell
'
operaio
,
di
cui
voi
sarete
rigidi
e
tenaci
difensori
e
custodi
.
E
siccome
in
mezzo
agli
operai
e
al
lavoro
voi
stessi
vivrete
di
continuo
,
potrete
essere
in
grado
di
conoscere
le
modificazioni
imposte
dal
progresso
tecnico
della
produzione
e
dalla
progredita
coscienza
e
capacità
dei
lavoratori
stessi
.
In
questo
modo
si
verrà
costituendo
un
costume
di
officina
,
germe
primo
della
vera
ed
effettiva
legislazione
del
lavoro
,
cioè
delle
leggi
che
i
produttori
elaboreranno
e
daranno
a
sé
stessi
.
Noi
siamo
certi
che
l
'
importanza
di
questo
fatto
non
vi
sfugge
,
che
esso
è
evidente
davanti
alle
menti
di
tutte
le
maestranze
che
con
prontezza
ed
entusiasmo
hanno
compreso
il
valore
e
il
significato
dell
'
opera
che
voi
vi
proponete
di
fare
:
si
inizia
l
'
intervento
attivo
nel
campo
tecnico
e
in
quello
disciplinare
,
delle
forze
stesse
del
lavoro
.
Nel
campo
tecnico
voi
potrete
da
un
lato
compiere
un
utilissimo
lavoro
informativo
,
raccogliendo
dati
e
materiali
preziosi
sia
per
le
federazioni
di
mestiere
che
per
gli
enti
centrali
e
direttive
delle
nuove
organizzazioni
di
officina
.
Voi
curerete
inoltre
che
gli
operai
del
reparto
acquistino
una
sempre
maggiore
capacità
,
e
farete
sparire
i
meschini
sentimenti
di
gelosia
professionale
che
ancora
li
fanno
essere
divisi
e
discordi
;
li
allenerete
così
per
il
giorno
in
cui
,
dovendo
lavorare
non
più
per
il
padrone
ma
per
sé
,
sarà
loro
necessario
essere
uniti
e
solidali
,
per
accrescere
la
forza
del
grande
esercito
proletario
,
di
cui
essi
sono
le
cellule
prime
.
Perché
non
potreste
far
sorgere
,
nell
'
officina
stessa
,
appositi
reparti
di
istruzione
,
vere
scuole
professionali
,
ove
ogni
operaio
,
sollevandosi
dalla
fatica
che
abbruttisce
,
possa
aprire
la
mente
alla
conoscenza
dei
processi
di
produzione
,
e
migliorare
se
stesso
?
Certamente
,
per
fare
tutto
ciò
sarà
necessaria
della
disciplina
,
ma
la
disciplina
che
voi
richiederete
alla
massa
operaia
sarà
ben
diversa
da
quella
che
il
padrone
imponeva
e
pretendeva
,
forte
del
diritto
di
proprietà
che
costituisce
a
lui
una
posizione
di
privilegio
.
Voi
sarete
forti
di
un
altro
diritto
,
quello
del
lavoro
che
dopo
essere
stato
per
secoli
strumento
nelle
mani
dei
suoi
sfruttatori
oggi
vuole
redimersi
,
vuole
dirigersi
da
se
stesso
.
Il
vostro
potere
,
opposto
a
quello
dei
padroni
e
dei
suoi
ufficiali
,
rappresenterà
di
fronte
alle
forze
del
passato
,
le
libere
forze
dell
'
avvenire
,
che
attendono
la
loro
ora
,
e
la
preparano
,
sapendo
che
essa
sarà
l
'
ora
della
redenzione
da
ogni
schiavitù
.
E
così
gli
organi
centrali
che
sorgeranno
per
ogni
gruppo
di
reparti
,
per
ogni
gruppo
di
fabbriche
,
per
ogni
città
,
per
ogni
regione
,
fino
ad
un
supremo
Consiglio
operaio
nazionale
,
proseguiranno
,
allargheranno
,
intensificheranno
l
'
opera
di
controllo
,
di
preparazione
e
di
ordinamento
della
classe
intiera
a
scopi
di
conquista
e
di
governo
.
Il
cammino
non
sarà
breve
,
né
facile
,
lo
sappiamo
:
molte
difficoltà
sorgeranno
e
vi
saranno
opposte
,
e
per
superarle
occorrerà
fare
uso
di
grande
abilità
,
occorrerà
forse
talora
fare
appello
alla
forza
della
classe
organizzata
,
occorrerà
sempre
essere
animati
e
spinti
all
'
azione
da
una
grande
fede
,
ma
quello
che
più
importa
,
o
compagni
,
è
che
gli
operai
,
sotto
la
guida
vostra
e
di
coloro
che
vi
imiteranno
,
acquistino
la
viva
certezza
di
camminare
ormai
,
sicuri
della
meta
,
sulla
grande
via
dell
'
avvenire
.
StampaPeriodica ,
L
'
officina
metallurgica
Brevetti
-
Fiat
-
prima
in
Italia
-
ha
costituito
il
Consiglio
dei
commissari
di
fabbrica
.
E
'
la
prima
realizzazione
concreta
di
una
tesi
sostenuta
dall
'
"
Ordine
Nuovo
"
;
l
'
avvenimento
,
che
ha
colmato
di
entusiasmo
e
di
fervore
attivo
gli
animi
di
quei
nostri
compagni
operai
,
appartiene
quindi
,
un
po
'
,
anche
a
noi
.
Rapidamente
l
'
esempio
si
moltiplicherà
nelle
officine
torinesi
:
la
massa
operaia
sente
di
aver
iniziato
l
'
attuazione
di
una
esperienza
sindacale
assolutamente
nuova
in
Italia
,
di
aver
trovato
la
possibilità
,
coi
suoi
propri
mezzi
e
i
suoi
propri
fini
di
classe
oppressa
e
sfruttata
,
di
crearsi
gli
strumenti
più
idonei
per
determinare
una
perfetta
coesione
della
classe
lavoratrice
,
gli
strumenti
più
idonei
per
realizzare
,
già
fin
d
'
ora
,
l
'
autogoverno
della
massa
,
di
aver
iniziato
,
come
appunto
disse
un
operaio
della
Brevetti
,
la
marcia
"
nella
"
rivoluzione
e
non
più
verso
la
rivoluzione
.
La
costituzione
del
Consiglio
avvenne
con
una
rapidità
e
una
disciplina
mirabili
,
sebbene
si
trattasse
di
una
prima
esperienza
:
prova
di
quanto
i
metodi
proletari
della
delegazione
di
funzioni
siano
superiori
in
sé
ai
metodi
parlamentari
propri
della
borghesia
.
Le
elezioni
avvennero
senza
che
si
interrompesse
il
lavoro
della
produzione
industriale
,
e
anche
per
questo
lato
gli
operai
dimostrarono
la
superiorità
dei
loro
sistemi
sui
sistemi
borghesi
:
le
lezioni
borghesi
sono
una
fiera
di
vanità
,
il
trionfo
della
demagogia
,
della
gazzarra
,
delle
più
basse
passioni
;
le
elezioni
d
'
officina
avvengono
semplicemente
come
riflesso
del
lavoro
,
tra
l
'
immane
ansare
di
tutto
l
'
apparato
industriale
di
produzione
,
e
gli
operai
,
che
non
si
staccano
dall
'
opera
loro
creatrice
,
conservano
tutta
la
purezza
del
carattere
,
e
il
loro
voto
è
anch
'
esso
una
produzione
,
è
anch
'
esso
un
momento
dell
'
attività
creatrice
,
perché
riassumendo
in
pochi
una
funzione
necessaria
della
vita
sociale
degli
individui
,
determina
un
risparmio
di
energie
,
una
concentrazione
armonica
e
potente
degli
sforzi
rivolti
al
fine
di
trionfare
nella
lotta
di
classe
fino
al
raggiungimento
dello
scopo
massimo
:
la
liberazione
del
lavoro
dalla
schiavitù
del
capitale
.
Alla
costituzione
del
Consiglio
di
fabbrica
parteciparono
tutti
gli
operai
della
Brevetti
(
su
circa
2000
operai
si
verificarono
appena
tre
o
quattro
astensioni
)
,
organizzati
e
disorganizzati
:
i
commissari
risultarono
tutti
eletti
fra
gli
organizzati
(
eccetto
uno
che
si
è
dimesso
)
.
Le
elezioni
avvennero
per
reparto
,
e
,
in
ogni
reparto
,
per
lavorazione
,
in
modo
che
ogni
mestiere
ha
i
suoi
commissari
capaci
e
competenti
.
Ricordiamo
i
loro
nomi
,
i
nomi
dei
primi
deputati
operai
eletti
direttamente
dalla
massa
proletaria
,
coi
suoi
propri
metodi
,
nel
suo
dominio
specifico
,
il
dominio
del
lavoro
:
REPARTO
UTILENSERIA
-
Torneria
:
Pacotto
;
Macchine
:
Baudino
;
Aggiustatori
:
Micheletto
;
Manutenzione
:
Aghemo
.
REPARTO
TORNERIA
-
Griffa
,
Leone
,
Scicchetto
,
Norgia
,
Franco
.
REPARTO
BRONZERIA
-
Torneria
:
Garello
,
Ghisio
;
Frese
:
Fasce
;
Trapani
:
Montano
;
Torni
assi
:
Bassi
,
De
Prosperi
,
Canale
.
REPARTO
PREPARAZIONE
MONTAGGIO
-
Rettifiche
:
Orecchia
;
Frese
:
Fracchia
,
Brusotto
;
Trapani
:
Magnetti
,
Bodo
;
taglio
ruote
:
Tosatto
.
REPARTO
CALDERAI
-
Regis
,
Graziano
.
REPARTO
FONDERIA
-
Bertolone
,
Perone
,
Audino
.
LAVORAZIONI
AGGIUNTE
-
Collaudo
:
Etipe
;
Bolloneria
:
Baldo
;
Sbavatori
:
Primo
;
Alesatrici
:
Castagna
;
Magazzino
:
Longhi
.
StampaPeriodica ,
La
concentrazione
capitalistica
,
determinata
dal
modo
di
produzione
,
produce
una
corrispondente
concentrazione
di
masse
umane
lavoratrici
.
In
questo
fatto
bisogna
cercare
l
'
origine
di
tutte
le
tesi
rivoluzionarie
del
marxismo
,
bisogna
cercare
le
condizioni
del
costume
nuovo
proletario
,
dell
'
ordine
nuovo
comunista
destinato
a
sostituire
il
costume
borghese
,
il
disordine
capitalistico
generato
dalla
libera
concorrenza
e
dalla
lotta
di
classe
.
Nella
sfera
dell
'
attività
generale
capitalistica
,
anche
il
lavoratore
opera
sul
piano
della
libera
concorrenza
,
è
un
individuo
-
cittadino
.
Ma
le
condizioni
di
partenza
della
lotta
non
sono
uguali
per
tutti
,
nello
stesso
tempo
:
l
'
esistenza
della
proprietà
privata
pone
la
minoranza
sociale
in
condizioni
di
privilegio
,
rende
impari
la
lotta
.
Il
lavoratore
è
continuamente
esposto
ai
rischi
più
micidiali
:
la
sua
vita
stessa
elementare
,
la
sua
cultura
,
la
vita
e
l
'
avvenire
della
sua
famiglia
sono
esposti
ai
contraccolpi
bruschi
delle
variazioni
del
mercato
del
lavoro
.
Il
lavoratore
tenta
allora
di
uscire
dalla
sfera
della
concorrenza
e
dell
'
individualismo
.
Il
principio
associativo
e
solidaristico
diventa
essenziale
della
classe
lavoratrice
,
muta
la
psicologia
e
i
costumi
degli
operai
e
contadini
.
Sorgono
istituti
e
organi
nei
quali
questo
principio
si
incarna
;
sulla
base
di
essi
si
inizia
il
processo
di
sviluppo
storico
che
conduce
al
comunismo
dei
mezzi
di
produzione
e
di
scambio
.
L
'
associazionismo
può
e
deve
essere
assunto
come
il
fatto
essenziale
della
rivoluzione
proletaria
.
Dipendentemente
da
questa
tendenza
storica
sono
sorti
nel
periodo
precedente
all
'
attuale
(
che
possiamo
chiamare
periodo
della
I
e
II
Internazionale
o
periodo
di
reclutamento
)
e
si
sono
sviluppati
i
Partiti
socialisti
e
i
sindacati
professionali
.
Lo
sviluppo
di
queste
istituzioni
proletarie
e
di
tutto
il
movimento
proletario
in
genere
non
fu
però
autonomo
,
non
ubbidiva
a
leggi
proprie
immanenti
nella
vita
e
nella
esperienza
storica
della
classe
lavoratrice
sfruttata
.
Le
leggi
della
storia
erano
dettate
dalla
classe
proprietaria
organizzata
nello
Stato
.
Lo
Stato
è
sempre
stato
il
protagonista
della
storia
,
perché
nei
suoi
organi
si
accentra
la
potenza
della
classe
proprietaria
,
nello
Stato
la
classe
proprietaria
si
disciplina
e
si
compone
in
unità
,
sopra
i
dissidi
e
i
cozzi
della
concorrenza
,
per
mantenere
intatta
la
condizione
di
privilegio
nella
fase
suprema
della
concorrenza
stessa
:
la
lotta
di
classe
per
il
potere
,
per
la
preminenza
nella
direzione
e
nel
disciplinamento
della
società
.
In
questo
periodo
il
movimento
proletario
fu
solo
una
funzione
della
libera
concorrenza
capitalistica
.
Le
istituzioni
proletarie
dovettero
assumere
una
forma
non
per
legge
interna
,
ma
per
legge
esterna
,
sotto
la
pressione
formidabile
di
avvenimenti
e
di
coercizioni
dipendenti
dalla
concorrenza
capitalistica
.
Da
ciò
hanno
tratto
origine
gli
intimi
conflitti
,
le
deviazioni
,
i
tentennamenti
,
i
compromessi
che
caratterizzano
tutto
il
periodo
di
vita
del
movimento
proletario
precedente
all
'
attuale
,
e
che
hanno
culminato
nella
bancarotta
della
II
Internazionale
.
Alcune
correnti
del
movimento
socialista
e
proletario
avevano
posto
esplicitamente
come
fatto
essenziale
della
rivoluzione
l
'
organizzazione
operaia
di
mestiere
,
e
su
questa
base
fondavano
la
loro
propaganda
e
la
loro
azione
.
Il
movimento
sindacalista
parve
,
per
un
momento
,
essere
il
vero
interprete
del
marxismo
,
vero
interprete
della
verità
.
L
'
errore
del
sindacalismo
consiste
in
ciò
:
nell
'
assumere
come
fatto
permanente
,
come
forma
perenne
dell
'
associazionismo
,
il
sindacato
professionale
nella
forma
e
con
le
funzioni
attuali
,
che
sono
imposte
e
non
proposte
,
e
quindi
non
possono
avere
una
linea
costante
e
prevedibile
di
sviluppo
.
Il
sindacalismo
,
che
si
presentò
come
iniziatore
di
una
tradizione
liberista
"
spontaneista
"
,
è
stato
in
verità
uno
dei
tanti
camuffamenti
dello
spirito
giacobino
e
astratto
.
Da
ciò
gli
errori
della
corrente
sindacalista
,
che
non
riuscì
a
sostituire
il
Partito
socialista
nel
compito
di
educare
alla
rivoluzione
la
classe
lavoratrice
.
Gli
operai
e
i
contadini
sentivano
che
,
per
tutto
il
periodo
in
cui
la
classe
proletaria
e
lo
Stato
democratico
-
parlamentare
dettano
le
leggi
della
storia
,
ogni
tentativo
d
'
evasione
dalla
sfera
di
queste
leggi
è
inane
e
ridicolo
.
E
'
certo
che
nella
configurazione
generale
assunta
dalla
società
colla
produzione
industriale
,
ogni
uomo
può
attivamente
partecipare
alla
vita
e
modificare
l
'
ambiente
solo
in
quanto
opera
come
individuo
cittadino
,
membro
dello
Stato
democratico
-
parlamentare
.
L
'
esperienza
liberale
non
è
vana
e
non
può
essere
superata
se
non
dopo
averla
fatta
.
L
'
apoliticismo
degli
apolitici
fu
solo
una
degenerazione
della
politica
:
negare
e
combattere
lo
Stato
è
fatto
politico
tanto
quanto
inserirsi
nell
'
attività
generale
storica
che
si
unifica
nel
Parlamento
e
nei
comuni
,
istituzioni
popolari
dello
Stato
.
Varia
la
qualità
del
fatto
politico
:
i
sindacalisti
lavorano
fuori
dalla
realtà
,
e
quindi
la
loro
politica
era
fondamentalmente
errata
;
i
socialisti
parlamentaristi
lavoravano
nell
'
intimo
delle
cose
,
potevano
sbagliare
(
commisero
anzi
molti
e
pesanti
sbagli
)
ma
non
errarono
nel
senso
della
loro
azione
e
perciò
trionfarono
nella
"
concorrenza
"
;
le
grandi
masse
,
quelle
che
con
il
loro
intervento
modificano
obiettivamente
i
rapporti
sociali
,
si
organizzarono
intorno
al
Partito
socialista
.
Nonostante
tutti
gli
sbagli
e
le
manchevolezze
,
il
Partito
riuscì
,
in
ultima
analisi
,
nella
sua
missione
:
far
diventare
qualcosa
il
proletariato
che
prima
era
nulla
,
dargli
una
consapevolezza
,
dare
al
movimento
di
liberazione
un
senso
diritto
e
vitale
che
corrispondeva
,
nelle
linee
generali
,
al
processo
di
sviluppo
storico
della
società
umana
.
Lo
sbaglio
più
grave
del
movimento
socialista
è
stato
di
natura
simile
a
quello
dei
sindacalisti
.
Partecipando
all
'
attività
generale
della
società
umana
nello
Stato
,
i
socialisti
dimenticarono
che
la
loro
posizione
doveva
mantenersi
essenzialmente
di
critica
,
di
antitesi
.
Si
lasciarono
assorbire
dalla
realtà
,
non
la
dominarono
.
I
comunisti
marxisti
devono
caratterizzarsi
per
una
psicologia
che
possiamo
chiamare
"
maieutica
"
(
metodo
di
interrogare
l
'
interlocutore
per
aiutarlo
a
mettere
in
luce
il
suo
pensiero
)
.
La
loro
azione
non
è
di
abbandono
al
corso
degli
avvenimenti
determinati
dalle
leggi
della
concorrenza
borghese
,
ma
di
aspettazione
critica
.
La
storia
è
un
continuo
farsi
,
è
quindi
essenzialmente
imprevedibile
.
Ma
ciò
non
significa
che
"
tutto
"
sia
imprevedibile
nel
farsi
della
storia
,
che
cioè
la
storia
sia
dominio
dell
'
arbitrio
e
del
capriccio
irresponsabile
.
La
storia
è
insieme
libertà
e
necessità
.
Le
istituzioni
,
nel
cui
sviluppo
e
nella
cui
attività
la
storia
si
incarna
,
sono
sorte
e
si
mantengono
perché
hanno
un
compito
e
una
missione
da
realizzare
.
Sono
sorte
e
si
sono
sviluppate
determinate
condizioni
obiettive
di
produzione
dei
beni
materiali
e
di
consapevolezza
spirituale
degli
uomini
.
Se
queste
condizioni
obiettive
,
che
per
la
loro
natura
meccanica
sono
commensurabili
quasi
matematicamente
,
mutano
,
muta
anche
la
somma
di
rapporti
che
regolano
e
informano
la
società
umana
,
muta
il
grado
di
consapevolezza
degli
uomini
;
la
configurazione
sociale
si
trasforma
,
le
istituzioni
tradizionali
si
immiseriscono
,
sono
adeguate
al
loro
compito
,
diventano
ingombranti
e
micidiali
.
Se
nel
farsi
della
storia
l
'
intelligenza
fosse
incapace
a
togliere
un
ritmo
,
a
stabilire
un
processo
,
la
vita
della
civiltà
sarebbe
impossibile
:
il
genio
politico
si
riconosce
appunto
da
questa
capacità
di
impadronirsi
del
maggior
numero
possibile
di
termini
concreti
necessari
e
sufficienti
per
fissare
un
processo
di
sviluppo
e
della
capacità
quindi
di
anticipare
il
futuro
prossimo
e
remoto
e
sulla
linea
di
questa
intuizione
impostare
l
'
attività
di
uno
Stato
,
arrischiare
la
fortuna
di
un
popolo
.
In
questo
senso
Carlo
Marx
è
stato
di
gran
lunga
il
più
grande
dei
geni
politici
contemporanei
.
I
socialisti
hanno
,
supinamente
spesso
,
accertato
la
realtà
storica
prodotto
dell
'
iniziativa
capitalistica
;
sono
caduti
nell
'
errore
di
psicologia
degli
economisti
liberali
:
credere
alla
perpetuità
delle
istituzioni
dello
Stato
democratico
,
alla
loro
fondamentale
perfezione
.
Secondo
loro
la
forma
delle
istituzioni
democratiche
può
essere
corretta
,
qua
e
là
ritoccata
,
ma
deve
essere
rispettata
fondamentalmente
.
Un
esempio
di
questa
psicologia
angustamente
vanitosa
è
data
dal
giudizio
minossico
di
Filippo
Turati
,
secondo
il
quale
il
parlamento
sta
al
Soviet
come
la
città
all
'
orda
barbarica
.
Da
questa
errata
concezione
del
divenire
storico
,
dalla
pratica
annosa
del
compromesso
e
da
una
tattica
"
cretinamente
"
parlamentarista
,
nasce
la
formula
odierna
sulla
"
conquista
dello
Stato
"
.
Noi
siamo
persuasi
,
dopo
le
esperienze
rivoluzionarie
della
Russia
,
dell
'
Ungheria
e
della
Germania
,
che
lo
Stato
socialista
non
può
incarnarsi
nelle
istituzioni
dello
Stato
capitalista
,
ma
è
una
creazione
fondamentalmente
nuova
per
rispetto
ad
esse
,
se
non
per
rispetto
alla
storia
del
proletariato
.
Le
istituzioni
dello
Stato
capitalista
sono
organizzate
ai
fini
della
libera
concorrenza
:
non
basta
mutare
il
personale
per
indirizzare
in
un
altro
senso
la
loro
attività
.
Lo
Stato
socialista
non
è
ancora
il
comunismo
,
cioè
l
'
instauramento
di
una
pratica
e
di
un
costume
economico
solidaristico
,
ma
è
lo
Stato
di
transizione
che
ha
il
compito
di
sopprimere
la
concorrenza
con
la
soppressione
della
proprietà
privata
,
delle
classi
,
delle
economie
nazionali
:
questo
compito
non
può
essere
attuato
dalla
democrazia
parlamentare
.
La
formula
"
conquista
dello
Stato
"
deve
essere
intesa
in
questo
senso
:
creazione
di
un
nuovo
tipo
di
Stato
,
generato
dalla
esperienza
associativa
della
classe
proletaria
,
e
sostituzione
di
esso
allo
Stato
democratico
-
parlamentare
.
E
qui
ritorniamo
al
punto
di
partenza
.
Abbiamo
detto
che
le
istituzioni
del
movimento
socialista
e
proletario
del
periodo
precedente
all
'
attuale
,
non
si
sono
sviluppate
autonomamente
,
ma
come
risultato
della
configurazione
generale
della
società
umana
dominata
dalle
leggi
sovrane
del
capitalismo
.
La
guerra
ha
capovolto
la
situazione
strategica
della
lotta
di
classe
.
I
capitalisti
hanno
perduto
la
preminenza
;
la
loro
libertà
è
limitata
;
il
loro
potere
è
annullato
.
La
concentrazione
capitalistica
è
arrivata
al
massimo
sviluppo
consentitole
,
realizzando
il
monopolio
mondiale
della
produzione
e
degli
scambi
.
La
corrispondente
concentrazione
delle
masse
lavoratrici
ha
dato
una
potenza
inaudita
alla
classe
proletaria
rivoluzionaria
.
Le
istituzioni
tradizionali
del
movimento
sono
diventate
incapaci
a
contenere
tanto
rigoglio
di
vita
rivoluzionaria
.
La
loro
stessa
forma
è
inadeguata
al
disciplinamento
delle
forze
inseritesi
nel
processo
storico
consapevole
.
Esse
non
sono
morte
.
Nate
come
funzione
della
libera
concorrenza
,
devono
continuare
a
sussistere
fino
alla
soppressione
di
ogni
residuo
di
concorrenza
,
fino
alla
completa
espressione
delle
classi
e
dei
partiti
,
fino
alla
fusione
delle
dittature
proletarie
nazionali
nell
'
Internazionale
comunista
.
Ma
accanto
ad
esse
devono
sorgere
e
svilupparsi
istituzioni
di
tipo
nuovo
,
di
tipo
statale
,
che
appunto
sostituiranno
le
istituzioni
private
e
pubbliche
dello
Stato
democratico
parlamentare
.
Istituzioni
che
sostituiscano
la
persona
del
capitalista
nelle
funzioni
amministrative
e
nel
potere
industriale
,
e
realizzino
l
'
autonomia
del
produttore
nella
fabbrica
;
istituzioni
capaci
di
assumere
il
potere
direttivo
di
tutte
le
funzioni
inerenti
al
complesso
sistema
di
rapporti
di
produzione
e
di
scambio
che
legano
i
reparti
di
una
fabbrica
tra
di
loro
,
costituendo
l
'
unità
economica
elementare
,
che
legano
le
varie
attività
dell
'
industria
agricola
,
che
per
piani
orizzontali
e
verticali
devono
costituire
l
'
armonioso
edifizio
della
economia
nazionale
ed
internazionale
,
liberato
dalla
tirannia
ingombrante
e
parassitaria
dei
privati
proprietari
.
Ma
la
spinta
e
l
'
entusiasmo
rivoluzionario
sono
stati
più
fervidi
nel
proletariato
dell
'
Europa
occidentale
.
Ma
ci
pare
che
alla
coscienza
lucida
ed
esatta
del
fine
non
si
accompagni
una
coscienza
altrettanto
lucida
ed
esatta
dei
mezzi
idonei
,
nel
momento
attuale
,
al
raggiungimento
del
fine
stesso
.
Si
è
ormai
radicata
la
convinzione
nelle
masse
che
lo
Stato
proletario
è
incarnato
in
un
sistema
di
Consigli
di
operai
,
contadini
e
soldati
.
Non
si
è
ancora
formata
una
concezione
tattica
che
assicuri
obiettivamente
la
creazione
di
questo
Stato
.
E
'
necessario
perciò
creare
fin
d
'
ora
una
rete
di
istituzioni
proletarie
,
radicate
nella
coscienza
delle
grandi
masse
,
sicura
della
disciplina
e
della
fedeltà
permanente
delle
grandi
masse
,
nelle
quali
la
classe
degli
operai
e
dei
contadini
,
nella
sua
totalità
,
assuma
una
forma
ricca
di
dinamismo
e
di
possibilità
di
sviluppo
.
E
'
certo
che
se
oggi
,
nelle
condizioni
attuali
di
organizzazione
proletaria
,
un
movimento
di
masse
si
verificasse
con
carattere
rivoluzionario
,
i
risultati
si
consoliderebbero
in
una
pura
correzione
formale
dello
Stato
democratico
,
si
risolverebbero
in
un
aumento
di
potere
della
Camera
dei
deputati
(
attraverso
una
assemblea
costituente
)
e
nella
assunzione
al
potere
dei
socialisti
pasticcioni
anticomunisti
.
L
'
esperienza
germanica
e
austriaca
deve
insegnare
qualcosa
.
Le
forze
dello
Stato
democratico
e
della
classe
capitalistica
sono
ancora
immense
:
non
bisogna
dissimularsi
che
il
capitalismo
si
regge
specialmente
per
l
'
opera
dei
suoi
sicofanti
e
dei
suoi
lacchè
,
e
la
semenza
di
tale
genia
non
è
certo
sparita
.
La
creazione
dello
Stato
proletario
non
è
,
insomma
,
un
atto
taumaturgico
:
è
anch
'
essa
un
farsi
,
è
un
processo
di
sviluppo
.
Presuppone
un
lavoro
preparatorio
di
sistemazione
e
di
propaganda
.
Bisogna
dare
maggiori
poteri
alle
istituzioni
proletarie
di
fabbrica
già
esistenti
,
farne
sorgere
di
simili
nei
villaggi
,
ottenere
che
gli
uomini
che
le
compongono
siano
dei
comunisti
consapevoli
della
missione
rivoluzionaria
che
l
'
istituzione
deve
assolvere
.
Altrimenti
tutto
il
nostro
entusiasmo
,
tutta
la
fede
delle
masse
lavoratrici
non
riuscirà
ad
impedire
che
la
rivoluzione
si
componga
miseramente
in
un
nuovo
Parlamento
di
imbroglioni
,
di
fatui
e
di
irresponsabili
,
e
che
nuovi
e
più
spaventosi
sacrifizi
siano
resi
necessari
per
l
'
avvento
dello
Stato
dei
proletari
.
StampaPeriodica ,
Un
problema
si
impone
oggi
assillante
a
ogni
socialista
che
senta
vivo
il
senso
della
responsabilità
storica
che
incombe
sulla
classe
lavoratrice
e
sul
Partito
che
della
missione
di
questa
classe
rappresenta
la
consapevolezza
critica
e
operante
.
Come
dominare
le
immense
forze
sociali
che
la
guerra
ha
scatenato
?
Come
disciplinarle
e
dar
loro
una
forma
politica
che
contenga
in
sé
la
virtù
di
svilupparsi
normalmente
,
di
integrarsi
continuamente
,
fino
a
diventare
l
'
ossatura
dello
Stato
socialista
nel
quale
si
incarnerà
la
dittatura
del
proletariato
?
Come
saldare
il
presente
all
'
avvenire
,
soddisfacendo
le
urgenti
necessità
del
presente
e
utilmente
lavorando
per
creare
e
"
anticipare
"
l
'
avvenire
?
Questo
scritto
vuole
essere
uno
stimolo
a
pensare
e
ad
operare
;
vuole
essere
un
invito
ai
migliori
e
più
consapevoli
operai
perché
riflettano
e
,
ognuno
nella
sfera
della
propria
competenza
e
della
propria
azione
,
collaborino
alla
soluzione
del
problema
,
facendo
convergere
sui
termini
di
esso
l
'
attenzione
dei
compagni
e
delle
associazioni
.
Solo
da
un
lavoro
comune
e
solidale
di
rischiaramento
,
di
persuasione
e
di
educazione
reciproca
nascerà
l
'
azione
concreta
di
costruzione
.
Lo
Stato
socialista
esiste
già
potenzialmente
negli
istituti
di
vita
sociale
caratteristici
della
classe
lavoratrice
sfruttata
.
Collegare
tra
di
loro
questa
istituti
,
coordinarli
e
subordinarli
in
una
gerarchia
di
competenze
e
di
poteri
,
accentrarli
fortemente
,
pur
rispettando
le
necessarie
autonomie
e
articolazioni
,
significa
creare
già
fin
d
'
ora
una
vera
e
propria
democrazia
operaia
,
in
contrapposizione
efficiente
ed
attiva
con
lo
Stato
borghese
,
preparata
già
fin
d
'
ora
a
sostituire
lo
Stato
borghese
in
tutte
le
sue
funzioni
essenziali
di
gestione
e
di
dominio
del
patrimonio
nazionale
.
Il
movimento
operaio
è
oggi
diretto
dal
Partito
socialista
e
dalla
Confederazione
del
Lavoro
;
ma
l
'
esercizio
del
potere
sociale
del
Partito
e
della
Confederazione
si
attua
,
per
la
grande
massa
lavoratrice
,
indirettamente
,
per
forza
di
prestigio
e
d
'
entusiasmo
,
per
pressione
autoritaria
,
per
inerzia
persino
.
La
sfera
di
prestigio
del
Partito
si
amplia
quotidianamente
,
attinge
strati
popolari
finora
inesplorati
,
suscita
consenso
e
desiderio
di
lavorare
proficuamente
per
l
'
avvento
del
comunismo
in
gruppi
e
individui
finora
assenti
dalla
lotta
politica
.
E
'
necessario
dare
una
forma
politica
e
una
disciplina
permanente
a
queste
energie
disordinate
e
caotiche
,
assorbirle
,
comporle
e
potenziarle
,
fare
della
classe
proletaria
e
semiproletaria
una
società
organizzata
che
si
educhi
,
che
si
faccia
una
esperienza
,
che
acquisti
una
consapevolezza
responsabile
dei
doveri
che
incombono
alle
classi
arrivate
al
potere
dello
Stato
.
Il
Partito
socialista
e
i
sindacati
professionali
non
possono
assorbire
tutta
la
classe
lavoratrice
,
che
attraverso
un
lavorio
di
anni
e
di
decine
di
anni
.
Essi
non
si
identificheranno
immediatamente
con
lo
Stato
proletario
;
nelle
Repubbliche
comuniste
infatti
essi
continuano
a
sussistere
indipendentemente
dallo
Stato
,
come
istituti
di
propulsione
(
il
Partito
)
o
di
controllo
e
di
realizzazione
parziale
(
i
sindacati
)
.
Il
Partito
deve
continuare
ad
essere
l
'
organo
di
educazione
comunista
,
il
focolare
della
fede
,
il
depositario
della
dottrina
,
il
potere
supremo
che
armonizza
e
conduce
alla
meta
le
forze
organizzate
e
disciplinate
della
classe
operaia
e
contadina
.
Appunto
per
svolgere
rigidamente
questo
suo
ufficio
,
il
Partito
non
può
spalancare
le
porte
all
'
invasione
di
nuovi
aderenti
,
non
abituati
all
'
esercizio
della
responsabilità
e
della
disciplina
.
Ma
la
vita
sociale
della
classe
lavoratrice
è
ricca
di
istituti
,
si
articola
in
molteplici
attività
.
Questi
istituti
e
queste
attività
bisogna
appunto
sviluppare
,
organizzare
complessivamente
,
collegare
in
un
sistema
vasto
e
agilmente
articolato
che
assorba
e
disciplini
l
'
intera
la
classe
lavoratrice
.
L
'
officina
con
le
sue
commissioni
interne
,
i
circoli
socialisti
,
le
comunità
contadine
,
sono
i
centri
di
vita
proletaria
nei
quali
occorre
direttamente
lavorare
.
Le
commissioni
interne
sono
organi
di
democrazia
operaia
che
occorre
liberare
dalle
limitazioni
imposte
dagli
imprenditori
,
e
ai
quali
occorre
infondere
vita
nuova
ed
energia
.
Oggi
le
commissioni
interne
limitano
il
potere
del
capitalista
nella
fabbrica
e
svolgono
funzioni
di
arbitrato
e
di
disciplina
.
Sviluppate
ed
arricchite
,
dovranno
essere
domani
gli
organi
di
potere
proletario
che
sostituisce
il
capitalista
in
tutte
le
sue
funzioni
utili
di
direzione
e
di
amministrazione
.
Già
fin
d
'
ora
gli
operai
dovrebbero
procedere
alla
elezione
di
vaste
assemblee
di
delegati
,
scelti
fra
i
migliori
e
più
consapevoli
compagni
,
sulla
parola
d
'
ordine
:
"
Tutto
il
potere
dell
'
officina
ai
comitati
d
'
officina
"
,
coordinata
all
'
altra
:
"
Tutto
il
potere
dello
Stato
ai
Consigli
operai
e
contadini
"
.
Un
vasta
campo
di
propaganda
concreta
rivoluzionaria
si
aprirebbe
per
i
comunisti
organizzati
nel
Partito
e
nei
circoli
rionali
.
I
circoli
,
d
'
accordo
con
le
sezioni
urbane
,
dovrebbero
fare
un
censimento
delle
forze
operaie
della
zona
,
e
diventare
la
sede
del
consiglio
rionale
dei
delegati
dell
'
officina
,
il
ganglio
che
annoda
e
accentra
tutte
le
energie
proletarie
del
rione
.
I
sistemi
elettorali
potrebbero
variare
a
seconda
della
vastità
delle
officine
:
si
dovrebbe
cercare
però
di
far
eleggere
un
delegato
ogni
15
operai
divisi
per
categoria
(
come
si
fa
nelle
officine
inglesi
)
,
arrivando
,
per
elezioni
graduali
,
a
un
comitato
di
delegati
di
fabbrica
che
comprenda
rappresentanti
di
tutto
il
complesso
del
lavoro
(
operai
,
impiegati
,
tecnici
)
.
Nel
comitato
rionale
dovrebbe
tendersi
a
incorporare
delegati
anche
delle
altre
categorie
di
lavoratori
abitanti
nel
rione
:
camerieri
,
vetturini
,
tranvieri
,
ferrovieri
,
spazzini
,
impiegati
,
privati
,
commessi
,
ecc
.
Il
comitato
rionale
dovrebbe
essere
emanazione
di
tutta
la
classe
lavoratrice
abitante
nel
rione
,
emanazione
e
legittima
e
autorevole
,
capace
di
far
rispettare
una
disciplina
,
investita
del
potere
,
spontaneamente
delegato
,
ed
ordinare
la
cessazione
immediata
e
integrale
di
ogni
lavoro
in
tutto
il
rione
.
I
comitati
rionali
si
ingrandirebbero
in
commissariati
urbani
,
controllati
e
disciplinati
dal
Partito
socialista
e
dalle
federazioni
di
mestiere
.
Un
tale
sistema
di
democrazia
operaia
(
integrato
con
organizzazioni
equivalenti
di
contadini
)
darebbe
una
forma
e
una
disciplina
alle
masse
,
sarebbe
una
magnifica
scuola
di
esperienza
politica
e
amministrativa
,
inquadrerebbe
le
masse
fino
all
'
ultimo
uomo
,
abituandole
alla
tenacia
e
alla
perseveranza
,
abituandole
a
considerarsi
come
un
esercito
in
campo
che
ha
bisogno
di
una
ferma
coesione
se
non
vuole
essere
distrutto
e
ridotto
in
schiavitù
.
Ogni
fabbrica
costruirebbe
uno
o
più
reggimenti
di
questo
esercito
,
coi
suoi
caporali
,
coi
suoi
servizi
di
collegamento
,
con
la
sua
ufficialità
,
col
suo
stato
maggiore
,
poteri
delegati
per
libera
elezione
,
non
imposti
autoritariamente
.
Attraverso
i
comizi
,
tenuti
all
'
interno
dell
'
officina
,
con
l
'
opera
incessante
di
propaganda
e
di
persuasione
sviluppata
dagli
elementi
più
consapevoli
,
si
otterrebbe
una
trasformazione
radicale
della
psicologia
operaia
,
si
renderebbe
la
massa
meglio
preparata
e
capace
all
'
esercizio
del
potere
,
si
diffonderebbe
una
coscienza
dei
doveri
e
dei
diritti
del
compagno
e
del
lavoratore
,
concreta
ed
efficiente
perché
generata
spontaneamente
dall
'
esperienza
viva
e
storica
.
Abbiamo
già
detto
:
questi
rapidi
appunti
si
propongono
solo
di
stimolare
il
pensiero
e
all
'
azione
.
Ogni
aspetto
del
problema
meriterebbe
una
vasta
e
profonda
trattazione
,
delucidazioni
,
integrazioni
sussidiarie
e
coordinate
.
Ma
la
soluzione
concreta
e
integrale
dei
problemi
di
vita
socialista
può
essere
data
solo
dalla
pratica
comunista
:
la
discussione
in
comune
,
che
modifica
simpaticamente
le
coscienze
unificandole
e
colmandole
di
entusiasmo
operoso
.
Dire
la
verità
,
arrivare
insieme
alla
verità
,
è
compiere
azione
comunista
e
rivoluzionaria
.
La
formula
"
dittatura
del
proletariato
"
deve
finire
di
essere
solo
una
formula
,
un
'
occasione
per
sfoggiare
fraseologia
rivoluzionaria
.
Chi
vuole
il
fine
,
deve
volere
anche
i
mezzi
.
La
dittatura
del
proletariato
è
l
'
instaurazione
di
un
nuovo
Stato
,
tipicamente
proletario
,
nel
quale
confluiscono
le
esperienze
istituzionali
della
classe
oppressa
,
nel
quale
la
vita
sociale
della
classe
operaia
e
contadina
diventa
sistema
diffuso
e
fortemente
organizzato
.
Questo
Stato
non
si
improvvisa
:
i
comunisti
bolscevichi
russi
per
otto
mesi
lavorano
a
diffondere
e
far
diventare
concreta
la
parola
d
'
ordine
:
tutto
il
potere
ai
Soviet
,
ed
i
Soviet
erano
noti
agli
operai
russi
fin
dal
1905
.
I
comunisti
devono
far
tesoro
dell
'
esperienza
russa
ed
economizzare
tempo
e
lavoro
:
l
'
opera
di
ricostruzione
domanderà
per
sé
tanto
tempo
e
tanto
lavoro
,
che
ogni
giorno
e
ogni
atto
dovrebbe
poterle
essere
destinato
.
StampaPeriodica ,
La
lotta
di
classe
internazionale
è
culminata
nella
vittoria
degli
operai
e
contadini
di
due
proletariati
internazionali
.
In
Russia
e
in
Ungheria
gli
operai
e
i
contadini
hanno
instaurato
la
dittatura
proletaria
e
tanto
in
Russia
che
in
Ungheria
la
dittatura
dovette
sostenere
un
'
aspra
battaglia
non
solo
contro
la
classe
borghese
,
ma
anche
contro
i
sindacati
:
il
conflitto
tra
la
dittatura
e
i
sindacati
fu
anzi
una
delle
cause
della
caduta
del
Soviet
ungherese
,
poiché
i
sindacati
,
se
mai
apertamente
tentarono
di
rovesciare
la
dittatura
,
operarono
sempre
come
organismi
"
disfattisti
"
della
rivoluzione
e
incessantemente
seminarono
lo
sconforto
e
la
vigliaccheria
tra
gli
operai
e
i
soldati
rossi
.
Un
esame
anche
rapido
,
delle
ragioni
e
delle
condizioni
di
questo
conflitto
non
può
non
essere
utile
all
'
educazione
rivoluzionaria
delle
masse
,
le
quali
,
se
devono
convincersi
che
il
sindacato
è
forse
l
'
organismo
proletario
più
importante
della
rivoluzione
comunista
,
perché
su
di
esso
deve
fondarsi
la
socializzazione
dell
'
industria
,
perché
esso
deve
creare
le
condizioni
in
cui
l
'
impresa
privata
sparisce
e
non
può
più
rinascere
,
devono
anche
convincersi
della
necessità
di
creare
,
prima
della
rivoluzione
,
le
condizioni
psicologiche
e
obiettive
nelle
quali
sia
impossibile
ogni
conflitto
e
ogni
dualismo
di
potere
tra
i
vari
organismi
in
cui
si
incarni
la
lotta
della
classe
proletaria
contro
il
capitalismo
.
La
lotta
di
classe
ha
assunto
in
tutti
i
paesi
d
'
Europa
e
del
mondo
un
carattere
nettamente
rivoluzionario
.
La
concezione
,
che
è
propria
della
III
Internazionale
,
secondo
la
quale
la
lotta
di
classe
deve
essere
rivolta
all
'
instaurazione
della
dittatura
proletaria
,
ha
il
sopravvento
sulla
ideologia
democratica
e
si
diffonde
irresistibilmente
nelle
masse
.
I
Partiti
socialisti
aderiscono
alla
III
Internazionale
o
almeno
si
atteggiano
secondo
i
principi
fondamentali
elaborati
al
Congresso
di
Mosca
;
i
sindacati
invece
sono
rimasti
fedeli
alla
"
vera
democrazia
"
e
non
trascurano
nessuna
occasione
per
indurre
o
costringere
gli
operai
a
dichiararsi
avversari
della
dittatura
e
non
attuare
manifestazioni
di
solidarietà
con
la
Russia
dei
Soviet
.
Questo
atteggiamento
dei
sindacati
fu
rapidamente
superato
in
Russia
,
poiché
allo
sviluppo
delle
organizzazioni
di
mestiere
e
d
'
industria
si
accompagnò
parallelamente
e
con
ritmo
più
accelerato
lo
sviluppo
dei
Consigli
d
'
officina
;
esso
ha
invece
eroso
la
base
del
potere
proletario
in
Ungheria
,
ha
determinato
in
Germania
immani
carneficine
di
operai
comunisti
e
la
nascita
del
fenomeno
Noske
,
ha
determinato
in
Francia
il
fallimento
dello
sciopero
generale
del
20-21
luglio
e
il
consolidarsi
del
regime
di
Clemenceau
,
ha
impedito
finora
ogni
intervento
diretto
degli
operai
inglesi
nella
lotta
politica
e
minaccia
di
scindere
profondamente
e
pericolosamente
le
forze
proletarie
in
tutti
i
paesi
.
I
Partiti
Socialisti
acquistano
sempre
più
un
profilo
nettamente
rivoluzionario
e
internazionalista
;
i
sindacati
invece
tendono
a
incarnare
la
teoria
(
!
)
e
la
tattica
dell
'
opportunismo
riformista
e
a
diventare
organismi
meramente
nazionali
.
Ne
nasce
uno
stato
di
cose
insostenibile
,
una
condizione
di
confusione
permanente
e
di
debolezza
cronica
per
la
classe
lavoratrice
,
che
aumentano
lo
squilibrio
generale
della
società
e
favoriscono
il
pullulare
dei
fermenti
di
disgregazione
morale
e
di
imbarbarimento
.
I
sindacati
hanno
organizzato
gli
operai
secondo
i
principi
della
lotta
di
classe
e
sono
stati
essi
stessi
le
prime
forme
organiche
di
questa
lotta
.
Gli
organizzatori
hanno
sempre
detto
che
solo
la
lotta
di
classe
può
condurre
il
proletariato
alla
sua
emancipazione
e
che
l
'
organizzazione
sindacale
ha
precisamente
il
fine
di
sopprimere
il
profitto
individuale
e
lo
sfruttamento
dell
'
uomo
sull
'
uomo
,
poiché
essa
si
propone
di
eliminare
il
capitalista
(
il
proprietario
privato
)
dal
processo
industriale
di
produzione
e
di
eliminare
quindi
le
classi
.
Ma
i
sindacati
non
potevano
attuare
immediatamente
questo
fine
e
pertanto
essi
rivolsero
tutta
la
loro
forza
al
fine
immediato
di
migliorare
le
condizioni
di
vita
del
proletariato
,
domandando
più
alti
salari
,
diminuiti
orari
di
lavoro
,
un
corpo
di
legislazione
sociale
.
I
movimenti
successero
ai
movimenti
,
gli
scioperi
agli
scioperi
,
la
condizione
di
vita
dei
lavoratori
divenne
relativamente
migliore
.
Ma
tutti
i
risultati
,
tutte
le
vittorie
dell
'
azione
sindacale
si
fondano
sulle
basi
antiche
:
il
principio
della
proprietà
privata
resta
intatto
e
forte
,
l
'
ordine
della
produzione
capitalistica
e
lo
sfruttamento
dell
'
uomo
sull
'
uomo
restano
intatti
e
anzi
si
complicano
in
forme
nuove
.
La
giornata
di
otto
ore
,
l
'
aumento
del
salario
,
i
benefici
della
legislazione
sociale
non
toccano
il
profitto
;
gli
squilibri
che
immediatamente
l
'
azione
sindacale
determina
nel
saggio
del
profitto
si
compongono
e
trovano
una
sistemazione
nuova
nel
gioco
della
libera
concorrenza
per
le
nazioni
a
economia
mondiale
come
l
'
Inghilterra
e
la
Germania
,
nel
protezionismo
per
le
nazioni
a
economia
limitata
come
la
Francia
e
l
'
Italia
.
Il
capitalismo
cioè
riversa
o
sulle
masse
amorfe
nazionali
o
sulle
masse
coloniali
le
accresciute
spese
generali
della
produzione
industriale
.
L
'
azione
sindacale
si
rivela
così
assolutamente
incapace
a
superare
nel
suo
dominio
e
con
i
suoi
mezzi
,
la
società
capitalista
,
si
rivela
incapace
a
condurre
il
proletariato
alla
sua
emancipazione
,
a
condurre
il
proletariato
all
'
attuazione
del
fine
alto
e
universale
che
si
era
inizialmente
proposto
.
Secondo
le
dottrine
sindacaliste
,
i
sindacati
avrebbero
dovuto
servire
a
educare
gli
operai
alla
gestione
della
produzione
.
Poiché
i
sindacati
di
industria
,
si
disse
,
sono
un
riflesso
integrale
di
una
determinata
industria
,
essi
diventeranno
i
quadri
della
competenza
operaia
per
la
gestione
di
quella
determinata
industria
;
le
cariche
sindacali
serviranno
a
rendere
possibile
una
scelta
degli
operai
migliori
,
dei
più
studiosi
,
dei
più
intelligenti
,
dei
più
atti
a
impadronirsi
del
complesso
meccanismo
della
produzione
e
degli
scambi
.
I
leaders
operai
dell
'
industria
del
cuoio
saranno
i
più
capaci
a
gestire
questa
industria
,
e
così
per
l
'
industria
metallurgica
,
per
l
'
industria
del
libro
,
ecc
.
Illusione
colossale
.
La
scelta
dei
leaders
sindacali
non
avvenne
mai
per
criteri
di
competenza
industriale
,
ma
di
competenza
meramente
giuridica
,
burocratica
o
demagogica
.
E
quanto
più
le
organizzazioni
andarono
ingrandendosi
,
quanto
più
frequente
fu
il
loro
intervento
nella
lotta
di
classe
,
quanto
più
diffusa
e
profonda
la
loro
azione
,
e
tanto
più
divenne
necessario
ridurre
l
'
ufficio
dirigente
a
ufficio
puramente
amministrativo
e
contabile
,
tanto
più
la
capacità
tecnica
industriale
divenne
un
non
valore
ed
ebbe
il
sopravvento
la
capacità
burocratica
e
commerciale
.
Si
venne
così
costituendo
una
vera
e
propria
casta
di
funzionari
e
giornalisti
sindacali
,
con
una
psicologia
di
corpo
assolutamente
in
contrasto
con
la
psicologia
degli
operai
,
la
quale
ha
finito
con
l
'
assumere
in
confronto
alla
massa
operaia
la
stessa
posizione
della
burocrazia
governativa
in
confronto
dello
Stato
parlamentare
:
è
la
burocrazia
che
regna
e
governa
.
La
dittatura
proletaria
vuole
sopprimere
l
'
ordine
della
produzione
capitalistica
,
vuole
sopprimere
la
proprietà
privata
,
perché
solo
così
può
essere
soppresso
lo
sfruttamento
dell
'
uomo
sull
'
uomo
.
La
dittatura
proletaria
vuole
sopprimere
la
differenza
delle
classi
,
vuole
sopprimere
la
lotta
delle
classi
,
perché
solo
così
può
essere
completa
l
'
emancipazione
sociale
della
classe
lavoratrice
.
Per
ottenere
questo
fine
il
Partito
comunista
educa
il
proletariato
a
organizzare
la
sua
potenza
di
classe
,
a
servirsi
di
questa
potenza
armata
per
dominare
la
classe
borghese
e
determinare
le
condizioni
in
cui
la
classe
sfruttatrice
sia
soppressa
e
non
possa
rinascere
.
Il
compito
del
Partito
comunista
nella
dittatura
è
dunque
questo
:
organizzare
potentemente
e
definitivamente
la
classe
degli
operai
e
contadini
in
classe
dominante
,
controllare
che
tutti
gli
organismi
del
nuovo
Stato
svolgano
realmente
opera
rivoluzionaria
,
e
rompere
i
diritti
e
i
rapporti
antichi
inerenti
al
principio
della
proprietà
privata
.
Ma
quest
'
azione
distruttiva
e
di
controllo
deve
essere
immediatamente
accompagnata
da
un
'
opera
positiva
di
creazione
di
produzione
.
Se
quest
'
opera
non
riesce
,
è
vana
la
forza
politica
,
la
dittatura
non
può
reggersi
:
nessuna
società
può
reggersi
senza
la
produzione
,
e
tanto
meno
la
dittatura
che
,
attuandosi
nelle
condizioni
di
sfacelo
economico
prodotto
da
cinque
anni
di
guerra
esasperata
e
da
mesi
e
mesi
di
terrorismo
armato
borghese
,
ha
bisogno
anzi
di
una
intensa
produzione
.
Ed
ecco
il
vasto
e
magnifico
compito
che
dovrebbe
aprirsi
all
'
attività
dei
sindacati
d
'
industria
.
Essi
appunto
dovranno
attuare
la
socializzazione
,
essi
dovranno
iniziare
un
ordine
nuovo
di
produzione
,
in
cui
l
'
impresa
sia
basata
non
sulla
volontà
di
lucro
del
proprietario
,
ma
sull
'
interesse
solidale
della
comunità
sociale
che
per
ogni
branca
industriale
esce
dall
'
indistinto
generico
e
si
concreta
nel
sindacato
operaio
corrispondente
.
Nel
Soviet
ungherese
i
sindacati
si
sono
astenuti
da
ogni
lavoro
creatore
.
Politicamente
i
funzionari
sindacali
suscitarono
continui
ostacoli
alla
dittatura
,
costituendo
uno
Stato
nello
Stato
,
economicamente
rimasero
inerti
:
più
di
una
volta
le
fabbriche
dovettero
essere
socializzate
contro
la
volontà
dei
sindacati
.
Ma
i
leaders
delle
organizzazioni
ungheresi
erano
limitati
spiritualmente
,
avevano
una
psicologia
burocratico
-
riformista
,
e
temevano
continuamente
di
perdere
il
potere
che
avevano
fino
ad
allora
esercitato
sugli
operai
.
Poiché
la
funzione
per
cui
il
sindacato
si
era
sviluppato
fino
alla
dittatura
era
inerente
al
predominio
della
classe
borghese
,
e
poiché
i
funzionari
non
avevano
una
capacità
tecnica
industriale
,
essi
sostenevano
l
'
immaturità
della
classe
proletaria
alla
gestione
diretta
della
produzione
,
essi
sostenevano
la
"
vera
"
democrazia
,
cioè
la
conservazione
della
borghesia
nelle
sue
posizioni
principali
di
classe
proletaria
,
essi
volevano
perpetuare
ed
esasperare
l
'
era
dei
concordati
,
dei
contratti
di
lavoro
,
della
legislazione
sociale
,
per
essere
in
grado
di
far
valere
la
loro
competenza
.
Essi
volevano
che
si
attendesse
la
...
rivoluzione
internazionale
,
non
potendo
comprendere
che
la
rivoluzione
internazionale
si
manifestava
appunto
in
Ungheria
con
la
rivoluzione
ungherese
,
in
Russia
con
la
rivoluzione
russa
,
in
tutta
l
'
Europa
con
gli
scioperi
generali
,
con
i
pronunciamenti
militari
,
con
le
condizioni
di
vita
rese
impossibili
alla
classe
lavoratrice
dalle
conseguenze
della
guerra
.