StampaPeriodica ,
Cosa
domanda
ancora
la
storia
al
proletariato
russo
per
legittimare
e
rendere
permanenti
le
sue
conquiste
?
Quale
altra
taglia
di
sangue
e
di
sacrifizio
pretende
ancora
questa
sovrana
assoluta
del
destino
degli
uomini
?
Le
difficoltà
e
le
obiezioni
che
la
rivoluzione
proletaria
deve
superare
si
sono
rilevate
immensamente
superiori
a
quelle
di
ogni
altra
rivoluzione
del
passato
.
Queste
tendevano
solo
a
correggere
la
forma
della
proprietà
privata
e
nazionale
dei
mezzi
di
produzione
e
di
scambio
;
toccavano
una
parte
limitata
degli
aggregati
umani
.
La
rivoluzione
proletaria
è
la
massima
rivoluzione
:
poiché
vuole
abolire
la
proprietà
privata
e
nazionale
,
e
abolire
le
classi
,
essa
coinvolge
tutti
gli
uomini
,
non
solo
una
parte
di
essi
.
Obbliga
tutti
gli
uomini
a
muoversi
,
a
intervenire
nella
lotta
,
a
parteggiare
esplicitamente
.
Trasforma
la
società
fondamentalmente
:
da
organismo
pluricellulare
;
pone
a
base
della
società
nuclei
già
organici
di
società
stessa
.
Costringe
tutta
la
società
a
identificarsi
con
lo
Stato
,
vuole
che
tutti
gli
uomini
siano
consapevolezza
spirituale
e
storica
.
Perciò
la
rivoluzione
proletaria
è
sociale
:
perciò
deve
superare
difficoltà
e
obiezioni
inaudite
,
perciò
la
storia
domanda
per
il
suo
buon
riuscimento
taglie
mostruose
come
quelle
che
il
popolo
russo
è
costretto
a
pagare
.
La
rivoluzione
russa
ha
trionfato
finora
di
tutte
le
obiezioni
della
storia
.
Ha
rivelato
al
popolo
russo
una
aristocrazia
di
statisti
che
nessun
'
altra
nazione
possiede
;
sono
un
paio
di
migliaia
di
uomini
che
tutta
la
vita
hanno
dedicato
allo
studio
(
sperimentale
)
delle
scienze
politiche
ed
economiche
,
che
durante
decine
d
'
anni
d
'
esilio
hanno
analizzato
e
sviscerato
tutti
i
problemi
della
rivoluzione
,
che
nella
lotta
,
nel
duello
impari
contro
la
potenza
dello
zarismo
,
si
sono
temprati
un
carattere
d
'
acciaio
,
che
,
vivendo
a
contato
con
tutte
le
forme
della
civiltà
capitalistica
d
'
Europa
,
d
'
Asia
,
d
'
America
,
immergendosi
nelle
correnti
mondiali
dei
traffici
e
della
storia
,
hanno
acquistato
una
coscienza
di
responsabilità
esatta
e
precisa
,
fredda
e
tagliente
come
la
spada
dei
conquistatori
d
'
imperi
.
I
comunisti
russi
sono
un
ceto
dirigente
di
primo
ordine
.
Lenin
si
è
rivelato
,
testimoni
tutti
quelli
che
lo
hanno
avvicinato
,
il
più
grande
statista
dell
'
Europa
contemporanea
;
l
'
uomo
che
sprigiona
il
prestigio
,
che
infiamma
e
disciplina
i
popoli
;
l
'
uomo
che
riesce
,
nel
suo
vasto
cervello
,
a
dominare
tutte
le
energie
sociali
del
mondo
che
possono
essere
rivolte
a
benefizio
della
rivoluzione
;
che
tiene
in
iscacco
e
batte
i
più
raffinati
e
volpisti
statisti
della
routine
borghese
.
Ma
altro
è
la
dottrina
comunista
,
il
partito
politico
che
la
propugna
,
la
classe
operaia
che
la
incarna
consapevolmente
,
e
altro
è
l
'
immenso
popolo
russo
,
disfatto
,
disorganizzato
,
gettato
in
un
cupo
abisso
di
miseria
,
di
barbarie
,
di
anarchia
,
di
dissoluzione
da
una
guerra
lunga
e
disastrosa
.
La
grandezza
politica
,
il
capolavoro
storico
dei
bolscevichi
in
ciò
appunto
consiste
:
nell
'
aver
risollevato
il
gigante
caduto
,
nell
'
aver
ridato
(
o
dato
per
la
prima
volta
)
una
forma
concreta
e
dinamica
a
questo
sfacelo
,
a
questo
caos
;
nell
'
aver
saputo
saldare
la
dottrina
comunista
con
la
coscienza
collettiva
del
popolo
russo
,
nell
'
aver
gettato
le
solide
fondamenta
sulle
quali
la
società
comunista
ha
iniziato
il
suo
processo
di
sviluppo
storico
,
nell
'
avere
,
in
una
parola
,
tradotto
storicamente
nella
realtà
sperimentale
la
formula
marxista
della
dittatura
del
proletariato
.
La
rivoluzione
è
tale
e
non
una
vuota
gonfiezza
della
retorica
demagogica
,
quando
si
incarna
in
un
tipo
di
Stato
,
quando
diventa
un
sistema
organizzato
del
potere
.
Non
esiste
società
se
non
in
uno
Stato
,
che
è
la
sorgente
e
il
fine
di
ogni
diritto
e
di
ogni
dovere
,
che
è
garanzia
di
permanenza
e
di
successo
di
ogni
attività
sociale
.
La
rivoluzione
proletaria
è
tale
quando
dà
vita
e
s
'
incarna
in
uno
Stato
tipicamente
proletario
,
custode
del
diritto
proletario
,
che
svolge
le
sue
funzioni
essenziali
come
emanazione
della
vita
e
della
potenza
proletaria
.
I
bolscevichi
hanno
dato
forma
statale
alle
esperienze
storiche
della
classe
operaia
e
contadina
internazionale
;
hanno
sistemato
in
organismo
complesso
e
agilmente
articolato
la
sua
vita
più
intima
,
la
sua
tradizione
e
la
sua
storia
spirituale
e
sociale
più
profonda
e
amata
.
Hanno
rotto
col
passato
,
ma
hanno
continuato
il
passato
;
hanno
spezzato
una
tradizione
,
ma
hanno
sviluppato
ed
arricchito
la
tradizione
vitale
della
classe
proletaria
,
operaia
e
contadina
.
In
ciò
sono
stati
rivoluzionari
,
perciò
hanno
instaurato
l
'
ordine
e
la
disciplina
nuovi
.
La
rottura
è
irrevocabile
,
perché
tocca
l
'
essenziale
della
storia
,
è
senza
possibilità
di
ritorni
indietro
,
che
altrimenti
un
immane
disastro
piomberebbe
sulla
società
russa
.
Ed
ecco
iniziarsi
un
formidabile
duello
con
tutte
le
necessità
della
storia
,
dalle
più
elementari
alle
più
complesse
,
che
occorreva
incorporare
nel
nuovo
Stato
proletario
.
Bisognava
conquistare
al
nuovo
Stato
la
maggioranza
leale
del
popolo
russo
.
Bisognava
rivelare
al
popolo
russo
che
il
nuovo
Stato
era
il
suo
Stato
,
la
sua
vita
,
il
suo
spirito
,
la
sua
tradizione
,
il
suo
patrimonio
più
prezioso
.
Lo
Stato
dei
Soviet
aveva
un
ceto
dirigente
,
il
Partito
comunista
bolscevico
;
aveva
l
'
appoggio
di
una
minoranza
sociale
rappresentante
la
consapevolezza
di
classe
,
degli
interessi
vitali
e
permanenti
di
tutta
la
classe
,
gli
operai
dell
'
industria
.
Esso
è
divenuto
lo
Stato
di
tutto
il
popolo
russo
e
ciò
ha
ottenuto
la
tenace
perseveranza
del
Partito
comunista
,
la
fede
e
la
lealtà
entusiastiche
degli
operai
,
l
'
assidua
e
incessante
opera
di
propaganda
,
di
rischiaramento
,
di
educazione
degli
uomini
eccezionali
del
comunismo
russo
,
condotti
dalla
volontà
chiara
e
rettilinea
del
maestro
di
tutti
,
Nicola
Lenin
.
Il
Soviet
si
è
dimostrato
immortale
come
la
forma
di
società
organizzata
che
aderisce
plasticamente
ai
multiformi
bisogni
(
economici
e
politici
)
permanenti
e
vitali
della
grande
massa
del
popolo
russo
,
che
incarna
e
soddisfa
le
aspirazioni
e
le
speranze
di
tutti
gli
oppressi
del
mondo
.
La
guerra
lunga
e
disgraziata
aveva
lasciato
una
triste
eredità
di
miseria
,
di
barbarie
,
di
anarchia
;
l
'
organizzazione
dei
servizi
sociali
era
sfatta
;
la
compagine
umana
stessa
si
era
ridotta
a
un
'
orda
nomade
di
senza
lavoro
,
senza
volontà
,
senza
disciplina
,
materia
opaca
di
un
'
immensa
decomposizione
.
Il
nuovo
Stato
raccoglie
dalle
macerie
i
frantumi
logori
della
società
e
li
ricompone
,
li
rinsalda
:
ricrea
una
fede
,
una
disciplina
,
un
'
anima
,
una
volontà
di
lavoro
e
di
progresso
.
Compito
che
potrebbe
essere
gloria
di
un
'
intera
generazione
.
Non
basta
.
La
storia
non
è
contenta
di
questa
prova
.
Nemici
formidabili
si
drizzano
implacabilmente
contro
il
nuovo
Stato
.
Si
batte
moneta
falsa
per
corrompere
il
cittadino
,
si
stuzzica
il
suo
stomaco
affamato
.
La
Russia
viene
tagliata
da
ogni
sbocco
al
mare
,
da
ogni
traffico
,
da
ogni
solidarietà
:
viene
privata
dell
'
Ucraina
,
del
bacino
del
Donetz
,
della
Siberia
,
di
ogni
mercato
di
materia
prime
e
di
viveri
.
Su
un
fronte
di
diecimila
chilometri
bande
di
armati
minacciano
l
'
invasione
:
sollevazioni
,
tradimenti
,
vandalismi
,
atti
di
terrorismo
e
sabotaggio
vengono
pagati
.
Le
vittorie
più
clamorose
si
tramutano
,
per
tradimento
,
in
rovesci
subitanei
.
Non
importa
.
Il
potere
dei
Soviet
resiste
:
dal
caos
della
disfatta
crea
un
esercito
potente
che
diviene
la
spina
dorsale
dello
Stato
proletario
.
Premuto
da
forze
antagonistiche
immani
trova
in
sé
il
vigore
intellettuale
e
la
plasticità
storica
per
adattarsi
alla
necessità
della
contingenza
,
senza
snaturarsi
,
senza
compromettere
il
felice
processo
di
sviluppo
verso
il
comunismo
.
StampaPeriodica ,
Le
tesi
fondamentali
dell
'
Internazionale
comunista
si
possono
così
riassumere
:
1
.
la
guerra
mondiale
1914-18
rappresenta
il
verificarsi
tremendo
di
quel
momento
del
processo
di
sviluppo
della
storia
moderna
che
Marx
ha
sintetizzato
nell
'
espressione
:
la
catastrofe
del
mondo
capitalista
;
2
.
solo
la
classe
lavoratrice
può
salvare
la
società
umana
dall
'
abisso
di
barbarie
e
di
sfacelo
economico
verso
il
quale
la
spingono
le
forze
esasperate
e
impazzite
della
classe
proprietaria
,
e
può
farlo
organizzandosi
in
classe
dominante
per
imporre
la
propria
dittatura
nel
campo
politico
-
industriale
;
3
.
la
rivoluzione
proletaria
è
imposta
e
non
proposta
.
Le
condizioni
create
dalla
guerra
(
impoverimento
estremo
delle
risorse
economiche
atte
a
soddisfare
i
bisogni
elementari
della
vita
collettiva
e
individuale
,
concentrazione
dei
mezzi
di
produzione
e
di
scambio
internazionali
nelle
mani
di
una
piccola
schiera
di
detentori
,
asservimento
coloniale
di
tutti
i
paesi
del
mondo
al
capitalismo
anglosassone
,
concentrazione
,
negli
ambiti
nazionali
,
delle
forze
politiche
della
classe
proprietaria
)
possono
determinare
questi
sbocchi
:
o
la
conquista
del
potere
sociale
da
parte
della
classe
lavoratrice
,
coi
metodi
e
gli
strumenti
che
gli
sono
propri
,
per
arrestare
il
processo
di
dissolvimento
del
mondo
civile
e
gettare
le
basi
di
un
ordine
nuovo
nel
quale
sia
possibile
una
ripresa
delle
attività
utili
e
uno
slancio
vitale
energetico
e
rapido
verso
forme
più
alte
di
produzione
e
di
convivenza
;
o
la
morte
per
inedia
ed
esaurimento
di
una
gran
parte
dei
lavoratori
;
o
la
strage
in
permanenza
per
la
decimazione
sociale
fino
al
ricostituirsi
di
un
congruo
rapporto
tra
la
produzione
gestita
capitalisticamente
e
la
massa
consumatrice
.
Aderire
alla
Internazionale
comunista
significa
pertanto
essere
persuasi
dell
'
urgente
necessità
di
organizzare
la
dittatura
proletaria
,
cioè
di
atteggiare
il
movimento
proletario
nelle
forme
e
nei
modi
più
idonei
perché
il
sistema
politico
proletario
risulti
una
fase
normale
e
necessaria
nella
lotta
di
classe
combattuta
dalle
masse
operaie
e
contadine
.
E
significa
che
"
l
'
azione
e
la
forza
del
proletariato
"
,
a
differenza
di
quanto
si
afferma
nel
programma
del
Partito
socialista
approvato
a
Genova
nel
1892
,
si
esplicherà
sotto
questo
doppio
aspetto
:
1
.
organizzazione
degli
operai
e
dei
contadini
per
unità
di
produzione
(
fabbrica
,
azienda
agricola
,
villaggio
,
città
,
regione
,
nazione
)
rivolta
ad
addestrare
le
masse
all
'
autogoverno
simultaneamente
nel
campo
industriale
e
nel
campo
politico
;
2
.
sviluppo
di
un
'
azione
sistematica
e
incessante
di
propaganda
da
parte
degli
elementi
comunisti
per
conquistare
rapidamente
i
poteri
di
questi
organismi
proletari
,
accentrarli
in
un
nuovo
tipo
di
Stato
(
lo
Stato
dei
Consigli
operai
e
contadini
)
nel
quale
si
incarnerà
la
dittatura
proletaria
,
dopo
la
dissoluzione
del
sistema
economico
-
politico
borghese
.
Queste
innovazioni
fondamentali
da
introdurre
nel
programma
del
1982
,
sono
il
risultato
delle
esperienze
concrete
attraversate
dai
lavoratori
di
Russia
,
di
Ungheria
,
di
Austria
e
di
Germania
nei
loro
tentativi
di
realizzazione
rivoluzionaria
.
Esse
sono
da
assumersi
come
inerenti
necessariamente
allo
sviluppo
industriale
della
popolazione
capitalistica
mondiale
,
perché
attuate
dagli
operai
inglesi
e
americani
,
indipendentemente
dai
contraccolpi
delle
circostanze
politiche
generali
(
disfatta
militare
ecc
.
)
,
come
riflesso
normale
della
lotta
di
classe
nei
paesi
di
più
intensa
vita
capitalistica
.
Le
esperienze
concrete
rivoluzionarie
della
classe
operaia
internazionale
si
possono
riassumere
nelle
seguenti
tesi
:
1
)
la
dittatura
del
proletariato
,
che
deve
fondare
la
società
comunista
sopprimendo
le
classi
e
gli
inguaribili
conflitti
della
società
capitalistica
,
è
il
momento
di
più
intensa
vita
dell
'
organizzazione
di
classe
dei
lavoratori
,
operai
e
contadini
;
2
)
l
'
attuale
sistema
di
organizzazione
della
classe
proletaria
:
associazione
per
mestiere
(
sindacati
)
,
per
industria
(
federazione
)
,
per
complesso
di
produzione
locale
e
nazionale
(
Camera
del
Lavoro
)
e
(
Confederazione
Generale
del
Lavoro
)
,
sorto
per
organizzare
la
concorrenza
nella
vendita
della
merce
-
lavoro
,
non
è
idoneo
,
per
questa
sua
natura
essenziale
concorrentista
,
ad
amministrare
comunisticamente
la
produzione
e
ad
incarnare
la
dittatura
del
proletariato
.
L
'
organizzazione
per
mestiere
è
stata
un
efficace
strumento
di
difesa
dei
lavoratori
,
poiché
è
riuscita
a
limitare
la
strapotenza
e
l
'
arbitrio
della
classe
capitalistica
,
imponendo
il
riconoscimento
dei
diritti
degli
oppressi
sulle
questioni
degli
orari
e
dei
salari
.
Essa
continuerà
a
svolgere
questo
suo
compito
,
durante
la
dittatura
proletaria
e
nella
società
comunista
,
funzionando
come
organismo
tecnico
che
compone
i
contrasti
di
interessi
tra
le
categorie
del
lavoro
e
unifica
nazionalmente
e
internazionalmente
le
medie
di
retribuzione
comunista
;
3
)
l
'
organizzazione
dei
lavoratori
,
che
eserciterà
il
potere
sociale
comunista
e
nel
quale
si
incarnerà
la
dittatura
proletaria
può
essere
solo
un
sistema
di
Consigli
eletti
nelle
sedi
di
lavoro
articolati
agilmente
in
modo
che
aderiscano
al
processo
di
produzione
industriale
e
agricola
,
coordinati
e
graduati
localmente
e
nazionalmente
in
modo
da
realizzare
l
'
unità
della
classe
lavoratrice
al
di
sopra
delle
categorie
determinate
dalla
divisione
del
lavoro
.
Questa
unificazione
si
verifica
anche
oggi
nelle
Camere
del
Lavoro
e
nella
Confederazione
,
ma
senza
efficacia
coesiva
delle
masse
,
perché
mero
contatto
saltuario
e
disorganico
di
uffici
centrali
e
di
individualità
dirigenti
.
Nelle
sedi
del
lavoro
questa
unificazione
sarà
invece
effettiva
e
permanente
perché
risulterà
dall
'
armonico
e
articolato
sistema
del
processo
industriale
nella
sua
vivente
immediatezza
,
perché
sarà
basata
sull
'
attività
creatrice
che
affratella
le
volontà
e
accomuna
gli
interessi
e
i
sentimenti
dei
produttori
;
4
)
solo
con
questo
tipo
di
organizzazione
si
potrà
riuscire
a
rendere
consapevoli
le
unità
di
lavoro
della
loro
capacità
a
produrre
e
a
esercitare
la
sovranità
(
la
sovranità
deve
essere
una
funzione
della
produzione
)
,
senza
bisogno
del
capitalista
e
di
una
delegazione
indeterminata
del
potere
politico
;
a
rendere
consapevoli
,
cioè
,
i
produttori
che
la
loro
comunità
organizzata
,
può
sostituire
,
nel
processo
generale
di
produzione
dei
beni
materiali
,
e
quindi
nel
processo
di
creazione
storica
,
il
proprietario
e
i
suoi
sicari
nel
potere
industriale
e
nella
responsabilità
della
produzione
;
5
)
le
unità
di
lavoro
dovranno
coordinarsi
in
organismi
superiori
,
collegati
per
interessi
locali
e
per
branche
industriali
nella
stessa
unità
territoriale
di
produzione
(
province
,
regioni
,
nazione
)
costituendo
il
sistema
dei
Consigli
.
La
sostituzione
agli
individui
proprietari
di
comunità
produttive
,
collegate
e
intrecciate
in
una
fitta
rete
di
rapporti
reciproci
tendenti
alla
tutela
di
tutti
i
diritti
e
gli
interessi
scaturienti
dal
lavoro
,
determinerà
la
soppressione
della
concorrenza
e
della
falsa
libertà
,
gettando
le
basi
dell
'
organizzazione
della
libertà
e
della
civiltà
comunista
;
6
)
amalgamati
intimamente
nella
comunità
di
produzione
,
i
lavoratori
sono
automaticamente
portati
a
esprimere
la
loro
volontà
di
potere
alla
stregua
di
principi
strettamente
inerenti
ai
rapporti
di
produzione
e
di
scambio
.
Cadranno
rapidamente
dalla
psicologia
media
proletaria
tutte
le
ideologie
mitiche
,
utopistiche
,
religiose
,
piccolo
borghesi
:
si
consoliderà
rapidamente
e
permanentemente
la
psicologia
comunista
,
lievito
costante
di
entusiasmo
rivoluzionario
,
di
tenace
perseveranza
nella
disciplina
ferrea
del
lavoro
e
della
resistenza
contro
ogni
assalto
aperto
o
subdolo
del
passato
;
7
)
il
Partito
comunista
non
può
avere
competitori
nel
mondo
intimo
del
lavoro
.
Nel
periodo
attuale
della
lotta
di
classe
,
fioriscono
i
partiti
pseudo
rivoluzionari
:
i
socialisti
cristiani
(
che
hanno
facile
presa
fra
le
masse
contadine
)
,
i
"
veri
"
socialisti
(
ex
combattenti
,
piccoli
borghesi
,
tutti
gli
irrequieti
spiriti
avidi
di
novità
purchessia
)
,
i
libertari
individualisti
(
conventicole
rumorose
di
vanità
insoddisfatte
e
di
tendenze
capricciose
e
caotiche
)
.
Questi
partiti
hanno
invaso
la
piazza
ed
assordano
i
mercati
elettorali
con
la
loro
fraseologia
vuota
e
inconcludente
,
con
le
promesse
mirabolanti
e
irresponsabili
,
con
rumorosi
solleticamenti
delle
più
basse
passioni
popolari
e
degli
egoismi
più
angusti
.
Questi
partiti
non
avranno
presa
alcuna
sugli
individui
lavoratori
,
se
questi
dovranno
esprimere
la
loro
volontà
sociale
non
più
tra
il
tumulto
e
la
confusione
della
fiera
parlamentare
,
ma
nella
comunità
di
lavoro
,
dinanzi
alla
macchina
di
cui
oggi
sono
schiavi
e
che
dovrà
diventare
loro
schiava
;
8
)
la
rivoluzione
non
è
un
atto
taumaturgico
,
è
un
processo
dialettico
di
sviluppo
storico
.
Ogni
Consiglio
di
operai
industriali
o
agricoli
che
nasce
intorno
all
'
unità
di
lavoro
è
un
punto
di
partenza
di
questo
sviluppo
,
è
una
realizzazione
comunista
.
Promuovere
il
sorgere
e
il
moltiplicarsi
di
Consigli
operai
e
contadini
,
determinare
il
collegamento
e
la
sistemazione
organica
fino
all
'
unità
nazionale
da
raggiungersi
in
un
congresso
generale
,
sviluppare
una
intensa
propaganda
per
conquistarne
la
maggioranza
,
è
il
compito
attuale
dei
comunisti
.
L
'
urgere
di
questa
nuova
fioritura
di
poteri
che
sale
irresistibilmente
dalle
grandi
masse
lavoratrici
,
determinerà
l
'
urto
violento
delle
due
classi
e
l
'
affermazione
della
dittatura
proletaria
.
Se
non
si
gettano
le
basi
del
processo
rivoluzionario
nell
'
intimità
della
vita
produttiva
,
la
rivoluzione
rimarrà
uno
sterile
appello
alla
volontà
,
un
mito
nebuloso
,
una
Morgana
fallace
:
e
il
caos
,
il
disordine
,
la
disoccupazione
,
la
fame
inghiottiranno
e
stritoleranno
le
migliori
e
più
vigorose
energie
proletarie
.
StampaPeriodica ,
Il
movimento
proletario
,
nella
sua
fase
attuale
,
tende
ad
attuare
una
rivoluzione
nell
'
organizzazione
delle
cose
materiali
e
delle
forze
fisiche
;
i
suoi
tratti
caratteristici
non
possono
essere
i
sentimenti
e
le
passioni
diffuse
nella
massa
e
che
sorreggono
la
volontà
della
massa
;
i
tratti
caratteristici
della
rivoluzione
proletaria
possono
esser
ricercati
solo
nel
partito
della
classe
operaia
,
nel
Partito
comunista
,
che
esiste
e
si
sviluppa
in
quanto
è
l
'
organizzazione
disciplinata
della
volontà
di
fondare
uno
Stato
,
della
volontà
di
dare
una
sistemazione
proletaria
all
'
ordinamento
delle
forze
fisiche
esistenti
e
di
gettare
le
basi
della
libertà
popolare
.
L
'
operaio
nella
fabbrica
ha
mansioni
meramente
esecutive
.
Egli
non
segue
il
processo
generale
del
lavoro
e
della
produzione
;
non
è
un
punto
che
si
muove
per
creare
una
linea
;
è
uno
spillo
conficcato
in
un
luogo
determinato
e
la
linea
risulta
dal
susseguirsi
degli
spilli
che
una
volontà
estranea
ha
disposto
per
i
suoi
fini
.
L
'
operaio
tende
a
portare
questo
suo
modo
di
essere
in
tutti
gli
ambienti
della
sua
vita
;
si
acconcia
facilmente
,
da
per
tutto
,
all
'
ufficio
di
esecutore
materiale
,
di
"
massa
"
guidata
da
una
volontà
estranea
alla
sua
;
è
pigro
intellettualmente
,
non
sa
e
non
vuole
prevedere
oltre
l
'
immediato
,
perciò
manca
di
ogni
criterio
nella
scelta
dei
suoi
capi
e
si
lascia
illudere
facilmente
dalle
promesse
;
vuol
credere
di
poter
ottenere
senza
un
grande
sforzo
da
parte
sua
e
senza
dover
pensare
troppo
.
Il
Partito
comunista
è
lo
strumento
e
la
forma
storica
del
processo
di
intima
liberazione
per
cui
l
'
operaio
da
esecutore
diviene
iniziatore
,
da
massa
diviene
capo
e
guida
,
da
braccio
diviene
cervello
e
volontà
;
nella
formazione
del
Partito
comunista
è
dato
cogliere
il
germe
della
libertà
che
avrà
il
suo
sviluppo
e
la
sua
piena
espansione
dopo
che
lo
Stato
operaio
avrà
organizzato
le
condizioni
materiali
necessarie
.
Il
Partito
comunista
,
anche
come
mera
organizzazione
si
è
rivelato
forma
particolare
della
rivoluzione
proletaria
.
Nessuna
rivoluzione
del
passato
ha
conosciuto
i
partiti
;
essi
sono
nati
dopo
la
rivoluzione
borghese
e
si
sono
decomposti
nel
terreno
della
democrazia
parlamentare
.
Anche
in
questo
campo
si
è
verificata
l
'
idea
marxista
che
il
capitalismo
crea
forze
che
poi
non
riesce
a
dominare
.
I
partiti
democratici
servivano
a
indicare
uomini
politici
di
valore
e
a
farli
trionfare
nella
concorrenza
politica
;
oggi
gli
uomini
di
governo
sono
imposti
dalle
banche
,
dai
grandi
giornali
,
dalle
associazioni
industriali
;
i
partiti
si
sono
decomposti
in
una
molteplicità
di
cricche
personali
.
Il
Partito
comunista
,
sorgendo
dalle
ceneri
dei
partiti
socialisti
,
ripudia
le
sue
origini
democratiche
e
parlamentari
e
rivela
i
suoi
caratteri
essenziali
che
sono
originali
nella
storia
:
la
rivoluzione
russa
è
la
rivoluzione
compiuta
dagli
uomini
organizzati
nel
Partito
comunista
,
che
nel
partito
si
sono
plasmati
una
personalità
nuova
,
hanno
acquistato
nuovi
sentimenti
,
hanno
realizzato
una
vita
morale
che
tende
a
divenire
coscienza
universale
e
fine
per
tutti
gli
uomini
.
I
partiti
politici
sono
il
riflesso
e
la
nomenclatura
delle
classi
sociali
.
Essi
sorgono
,
si
sviluppano
,
si
decompongono
,
si
rinnovano
,
a
seconda
che
i
diversi
strati
delle
classi
sociali
in
lotta
subiscono
spostamenti
di
reale
portata
storica
,
vedono
radicalmente
mutate
le
loro
condizioni
di
esistenza
e
di
sviluppo
,
acquistano
una
maggiore
e
più
chiara
consapevolezza
di
sé
e
dei
propri
vitali
interessi
.
Nell
'
attuale
periodo
storico
e
in
conseguenza
della
guerra
imperialista
che
ha
profondamente
mutato
la
struttura
dell
'
apparecchio
nazionale
e
internazionale
di
produzione
e
di
scambio
,
è
divenuta
caratteristica
la
rapidità
con
cui
si
svolge
il
processo
di
dissociazione
dei
partiti
politici
tradizionali
,
nati
sul
terreno
della
democrazia
parlamentare
,
e
del
sorgere
di
nuove
organizzazioni
politiche
:
questo
processo
generale
ubbidisce
a
una
intima
logica
implacabile
,
sostanziata
dalle
sfaldature
delle
vecchie
classi
e
dei
vecchi
ceti
e
dai
vertiginosi
trapassi
da
una
condizione
ad
un
'
altra
di
interi
strati
della
popolazione
in
tutto
il
territorio
dello
Stato
,
in
tutto
il
territorio
del
dominio
capitalistico
.
Il
Partito
socialista
si
dice
assertore
delle
dottrine
marxiste
;
il
partito
dovrebbe
quindi
avere
,
in
queste
dottrine
,
una
bussola
per
orientarsi
nel
groviglio
degli
avvenimenti
,
dovrebbe
possedere
quella
capacità
di
previsione
storica
che
caratterizza
i
seguaci
intelligenti
della
dialettica
marxista
,
dovrebbe
avere
un
piano
generale
d
'
azione
,
basato
su
questa
previsione
storica
,
ed
essere
in
grado
di
lanciare
alla
classe
operaia
in
lotta
parole
d
'
ordine
chiare
e
precise
;
invece
il
Partito
socialista
,
il
partito
assertore
del
marxismo
in
Italia
,
è
,
come
il
Partito
popolare
,
come
il
partito
delle
classi
più
arretrate
della
popolazione
italiana
,
esposto
a
tutte
le
pressioni
delle
masse
e
si
muove
e
si
differenzia
quando
già
le
masse
si
sono
spostate
e
differenziate
.
In
verità
questo
Partito
socialista
,
che
si
proclama
guida
e
maestro
delle
masse
,
altro
non
è
che
un
povero
notaio
che
registra
le
operazioni
compiute
spontaneamente
dalle
masse
;
questo
povero
Partito
socialista
,
che
si
proclama
capo
della
classe
operaia
,
altro
non
è
che
gli
impedimenta
dell
'
esercito
proletario
.
Se
questo
strano
procedere
del
Partito
socialista
,
se
questa
bizzarra
condizione
del
partito
politico
della
classe
operaia
non
hanno
finora
provocato
una
catastrofe
,
gli
è
che
in
mezzo
alla
classe
operaia
,
nelle
sezioni
urbane
del
Partito
,
nei
sindacati
,
nelle
fabbriche
,
nei
villaggi
,
esistono
gruppi
energici
di
comunisti
consapevoli
del
loro
ufficio
storico
,
energici
e
accorti
nell
'
azione
,
capaci
di
guidare
e
di
educare
le
masse
locali
del
proletariato
;
gli
è
che
esiste
potenzialmente
,
nel
seno
del
Partito
socialista
,
un
Partito
comunista
al
quale
non
manca
che
l
'
organizzazione
esplicita
,
la
centralizzazione
e
una
sua
disciplina
per
svilupparsi
rapidamente
,
conquistare
e
rinnovare
la
compagine
del
partito
della
classe
operaia
,
dare
un
nuovo
indirizzo
alla
Confederazione
Generale
del
Lavoro
e
al
movimento
cooperativo
.
Il
problema
immediato
di
questo
periodo
,
che
succede
alla
lotta
degli
operai
metallurgici
e
precede
il
congresso
in
cui
il
Partito
deve
assumere
un
atteggiamento
serio
e
preciso
di
fronte
all
'
Internazionale
comunista
,
è
appunto
quello
di
organizzare
e
centralizzare
queste
forze
comuniste
già
esistenti
e
operanti
.
Il
Partito
socialista
,
di
giorno
in
giorno
,
con
una
rapidità
fulminea
,
si
decompone
e
va
in
sfacelo
;
le
tendenze
in
un
brevissimo
giro
di
tempo
,
hanno
già
acquistato
una
nuova
configurazione
;
messi
di
fronte
alle
responsabilità
dell
'
azione
storica
e
agli
impegni
assunti
nell
'
aderire
all
'
Internazionale
comunista
,
gli
uomini
e
i
gruppi
si
sono
scompigliati
,
si
sono
spostati
;
l
'
equivoco
centrista
e
opportunista
ha
guadagnato
una
parte
della
direzione
del
Partito
,
ha
gettato
il
turbamento
e
la
confusione
nelle
sezioni
.
Dovere
dei
comunisti
,
in
questo
generale
venir
meno
delle
coscienze
,
delle
fedi
,
della
volontà
,
in
questo
imperversare
di
bassezze
,
di
viltà
,
di
disfattismi
è
quello
di
stringersi
fortemente
in
gruppi
,
di
affiatarsi
,
di
tenersi
pronti
alle
parole
d
'
ordine
che
verranno
lanciate
.
I
comunisti
sinceri
e
disinteressati
,
sulla
base
delle
tesi
approvate
dal
II
Congresso
della
III
Internazionale
,
sulla
base
della
leale
disciplina
alla
suprema
autorità
del
movimento
operaio
mondiale
,
devono
svolgere
il
lavoro
necessario
perché
,
nel
più
breve
tempo
possibile
,
sia
costituita
la
frazione
comunista
del
Partito
socialista
italiano
,
che
,
per
il
buon
nome
del
proletariato
italiano
,
deve
,
nel
Congresso
di
Firenze
,
diventare
,
di
nome
e
di
fatto
,
Partito
comunista
italiano
,
sezione
della
III
Internazionale
comunista
;
perché
la
frazione
comunista
si
costituisca
con
un
apparecchio
direttivo
organico
e
fortemente
centralizzato
,
con
proprie
articolazioni
disciplinate
in
tutti
gli
ambienti
dove
lavora
,
si
riunisce
e
lotta
la
classe
operaia
,
con
un
complesso
di
servizi
e
di
strumenti
per
il
controllo
,
per
l
'
azione
,
per
la
propaganda
che
la
pongano
in
condizioni
di
funzionare
e
di
svilupparsi
fin
da
oggi
come
un
vero
e
proprio
partito
.
I
comunisti
,
che
nella
lotta
metallurgica
hanno
,
con
la
loro
energia
e
il
loro
spirito
di
iniziativa
,
salvato
da
un
disastro
la
classe
operaia
,
devono
giungere
fino
alle
ultime
conclusioni
del
loro
atteggiamento
e
della
loro
azione
:
salvare
la
compagine
primordiale
(
ricostruendola
)
del
partito
della
classe
operaia
,
dare
al
proletariato
italiano
il
Partito
comunista
che
sia
capace
di
organizzare
lo
Stato
operaio
e
le
condizioni
per
l
'
avvento
della
società
comunista
.
StampaPeriodica ,
La
rivoluzione
comunista
attua
l
'
autonomia
del
produttore
nel
campo
economico
e
nel
campo
politico
.
L
'
azione
politica
della
classe
operaia
(
rivolta
a
instaurare
la
dittatura
,
a
creare
lo
Stato
operaio
)
acquista
valore
storico
reale
solo
quando
è
funzione
dello
sviluppo
di
condizioni
economiche
nuove
,
ricche
di
possibilità
,
avide
di
espandersi
e
di
consolidarsi
definitivamente
.
Perché
l
'
azione
politica
abbia
buon
esito
deve
coincidere
con
un
'
azione
economica
.
La
rivoluzione
comunista
è
il
riconoscimento
storico
di
fatti
preesistenti
economici
,
che
essa
rivela
,
che
essa
difende
energicamente
da
ogni
tentativo
reazionario
,
che
essa
fa
diventare
diritto
,
ai
quali
,
cioè
,
da
una
forma
organica
e
una
sistemazione
.
Ecco
perché
la
costruzione
dei
Soviet
politici
comunisti
non
può
che
succedere
storicamente
a
una
fioritura
e
a
una
prima
sistemazione
dei
Consigli
di
fabbrica
.
Il
Consiglio
di
fabbrica
e
il
sistema
dei
Consigli
di
fabbrica
saggia
e
rivela
in
prima
istanza
le
nuove
posizioni
che
nel
campo
della
produzione
occupa
la
classe
operaia
;
dà
alla
classe
operaia
consapevolezza
del
suo
valore
attuale
,
della
sua
reale
funzione
,
della
sua
responsabilità
,
del
suo
avvenire
.
La
classe
operaia
trae
le
conseguenze
dalla
somma
di
esperienze
positive
che
i
singoli
individui
compiono
personalmente
,
acquista
la
psicologia
e
il
carattere
di
classe
dominante
,
e
si
organizza
come
tale
,
cioè
crea
il
Soviet
politico
,
instaura
la
dittatura
.
Ogni
operaio
,
per
costituire
il
Consiglio
,
ha
dovuto
prendere
coscienza
della
sua
posizione
nel
campo
economico
.
Ha
sentito
di
essere
inizialmente
inserito
in
una
unità
elementare
,
la
squadra
di
reparto
,
e
ha
sentito
che
le
innovazioni
tecniche
apportate
nell
'
attrezzatura
delle
macchine
hanno
mutato
i
suoi
rapporti
col
tecnico
:
l
'
operaio
ha
meno
bisogno
di
prima
del
tecnico
,
del
maestro
d
'
arte
,
ha
quindi
acquistato
una
maggiore
autonomia
,
può
disciplinarsi
da
sé
.
Anche
la
figura
del
tecnico
è
mutata
:
i
suoi
rapporti
con
l
'
industriale
sono
completamente
trasformati
:
egli
non
è
più
una
persona
di
fiducia
,
un
agente
degli
interessi
capitalistici
;
poiché
l
'
operaio
può
fare
a
meno
del
tecnico
per
una
infinità
di
atti
del
lavoro
,
il
tecnico
come
agente
disciplinare
diventa
ingombrante
:
il
tecnico
si
riduce
anch
'
egli
a
produttore
,
connesso
al
capitalista
dai
nudi
e
crudi
rapporti
di
sfruttato
e
sfruttatore
.
La
sua
psicologia
perde
le
incrostazioni
piccolo
-
borghesi
e
diventa
proletaria
,
diventa
rivoluzionaria
.
Le
innovazioni
industriali
e
l
'
acquistata
maggiore
capacità
professionale
,
permettono
all
'
operaio
una
maggiore
autonomia
,
lo
collocano
in
una
superiore
posizione
industriale
.
Ma
il
mutamento
di
rapporti
gerarchici
e
di
indispensabilità
non
si
limita
alla
squadra
di
lavorazione
,
all
'
unità
elementare
che
dà
vita
al
reparto
e
alla
fabbrica
.
Ogni
squadra
di
lavorazione
esprime
nella
persona
del
commissario
la
coscienza
unitaria
che
ha
acquistato
del
proprio
grado
di
autonomia
e
di
autodisciplina
nel
lavoro
,
e
assume
figura
concreta
nel
reparto
e
nella
fabbrica
.
Ogni
Consiglio
di
fabbrica
(
assemblea
dei
commissari
)
esprime
nelle
persone
dei
componenti
il
comitato
esecutivo
la
coscienza
unitaria
che
gli
operai
di
tutta
la
fabbrica
hanno
acquistato
della
loro
posizione
nel
campo
industriale
.
Il
comitato
esecutivo
può
accorgersi
del
come
sia
avvenuto
per
la
figura
del
direttore
della
fabbrica
lo
stesso
mutamento
di
figura
che
ogni
operaio
constata
nel
tecnico
.
La
fabbrica
non
è
indipendente
:
non
esiste
nella
fabbrica
l
'
imprenditore
-
proprietario
,
che
abbia
la
capacità
mercantile
(
stimolata
dall
'
interesse
legato
alla
proprietà
privata
)
di
comprare
bene
le
materie
prime
e
di
vendere
meglio
l
'
oggetto
fabbricato
.
Queste
funzioni
si
sono
spostate
dalla
fabbrica
singola
al
sistema
di
fabbriche
possedute
da
una
stessa
ditta
.
E
non
basta
:
esse
si
raccolgono
in
una
banca
o
in
un
sistema
di
banche
che
si
sono
assunte
l
'
ufficio
reale
di
fornitrici
di
materie
prime
e
accaparratrici
dei
mercati
di
vendita
.
Ma
durante
la
guerra
,
per
le
necessità
della
guerra
,
non
è
lo
Stato
divenuto
l
'
approvvigionatore
di
materie
prime
per
l
'
industria
,
il
distributore
di
esse
secondo
un
piano
prestabilito
,
il
compratore
unico
della
produzione
?
Dov
'
è
dunque
andata
a
finire
la
figura
economica
dell
'
imprenditore
-
proprietario
,
del
capitano
d
'
industria
,
che
è
indispensabile
alla
produzione
,
che
fa
fiorire
la
fabbrica
con
la
sua
preveggenza
,
con
le
sue
iniziative
,
con
lo
stimolo
dell
'
interesse
individuale
?
Essa
è
svanita
,
si
è
liquefatta
nel
processo
di
sviluppo
dello
strumento
del
lavoro
,
nel
processo
di
sviluppo
di
rapporti
tecnici
ed
economici
che
costituiscono
le
condizioni
della
produzione
e
del
lavoro
.
Il
capitano
d
'
industria
è
diventato
cavaliere
d
'
industria
,
si
annida
nelle
banche
,
nei
salotti
,
nei
corridoi
ministeriali
e
parlamentari
,
nelle
borse
.
Il
proprietario
del
capitale
è
divenuto
un
ramo
secco
nel
campo
della
produzione
.
Poiché
egli
non
è
più
indispensabile
,
poiché
le
sue
funzioni
storiche
sono
atrofizzate
,
egli
diventa
un
mero
agente
di
polizia
,
egli
pone
i
suoi
"
diritti
"
immediatamente
nelle
mani
dello
Stato
perché
li
difenda
spietatamente
.
Lo
Stato
diventa
così
l
'
unico
proprietario
dello
strumento
di
lavoro
,
assume
tutte
le
funzioni
tradizionali
dell
'
imprenditore
,
diventa
la
macchina
impersonale
che
compra
e
distribuisce
le
materie
prime
,
che
impone
un
piano
di
produzione
,
che
compra
i
prodotti
e
li
distribuisce
:
lo
Stato
dei
politicanti
,
degli
avventurieri
,
dei
bricconi
.
Conseguenze
:
aumento
della
forza
armata
poliziesca
,
aumento
caotico
della
burocrazia
incompetente
,
tentativo
di
assorbire
tutti
i
malcontenti
della
piccola
borghesia
avida
di
ozio
,
e
creazione
a
questo
scopo
di
organismi
parassitari
all
'
infinito
.
Il
numero
dei
non
produttori
aumenta
morbosamente
,
supera
ogni
limite
consentito
dalla
potenzialità
dell
'
apparato
di
produzione
.
Si
lavora
e
non
si
produce
,
si
lavora
affannosamente
e
la
produzione
cala
continuamente
.
Perché
si
è
formato
un
abisso
spalancato
,
una
fauce
immane
che
inghiotte
e
annienta
il
lavoro
,
annienta
la
produttività
.
Le
ore
non
pagate
del
lavoro
operaio
non
servono
più
a
dare
incremento
alla
ricchezza
dei
capitalisti
:
servono
a
sfamare
l
'
avidità
della
sterminata
moltitudine
di
agenti
,
di
funzionari
,
di
oziosi
,
servono
a
sfamare
chi
lavora
direttamente
per
questa
turba
di
inutili
parassiti
.
E
nessuno
è
responsabile
,
e
nessuno
può
essere
colpito
:
sempre
dappertutto
lo
Stato
borghese
,
con
la
sua
forza
armata
,
lo
Stato
borghese
che
è
diventato
il
gerente
dello
strumento
di
lavoro
che
si
decompone
,
che
va
in
pezzi
,
che
viene
ipotecato
e
sarà
venduto
all
'
incanto
nel
mercato
internazionale
dei
ferrivecchi
logori
e
inutili
...
Così
si
è
sviluppato
lo
strumento
di
lavoro
,
il
sistema
dei
rapporti
economici
e
sociali
.
La
classe
operaia
ha
acquistato
un
altissimo
grado
di
autonomia
nel
campo
della
produzione
,
poiché
lo
sviluppo
della
tecnica
industriale
e
commerciale
ha
soppresso
tutte
le
funzioni
utili
inerenti
alla
proprietà
privata
,
alla
persona
del
capitalista
.
La
persona
del
privato
proprietario
automaticamente
espulsa
dal
campo
immediato
della
produzione
,
si
è
annidata
nel
potere
di
Stato
,
monopolizzatore
della
distillazione
del
profitto
.
La
forza
armata
tiene
la
classe
operaia
in
una
schiavitù
politica
ed
economica
divenuta
antistorica
,
divenuta
fonte
di
decomposizione
e
di
rovina
.
La
classe
operaia
si
stringe
intorno
alle
macchine
,
crea
i
suoi
istituti
rappresentativi
come
funzione
del
lavoro
,
come
funzione
della
conquistata
autonomia
,
della
conquistata
coscienza
di
autogoverno
.
Il
Consiglio
di
fabbrica
è
la
base
delle
sue
esperienze
positive
,
della
presa
di
possesso
dello
strumento
di
lavoro
,
è
la
base
solida
del
processo
che
deve
culminare
nella
dittatura
,
nella
conquista
del
potere
di
Stato
da
rivolgere
alla
distruzione
del
caos
,
della
cancrena
che
minaccia
di
soffocare
la
società
degli
uomini
,
che
corrompe
e
dissolve
la
società
degli
uomini
.
StampaPeriodica ,
La
produzione
industriale
deve
essere
controllata
direttamente
dagli
operai
organizzati
per
azienda
;
l
'
attività
di
controllo
deve
essere
unificata
e
coordinata
attraverso
organismi
sindacali
puramente
operai
;
gli
operai
e
i
socialisti
non
possono
concepire
come
utile
ai
loro
interessi
e
alle
loro
aspirazioni
un
controllo
sull
'
industria
esercitato
dai
funzionari
(
corrotti
,
venali
,
non
revocabili
)
dello
Stato
capitalista
,
una
forma
di
controllo
sull
'
industria
che
altro
non
può
significare
che
un
risorgere
dei
comitati
di
mobilitazione
industriale
utile
solo
al
parassitismo
capitalista
.
Il
motto
"
la
terra
ai
contadini
"
deve
essere
inteso
nel
senso
che
le
aziende
agricole
e
le
fattorie
moderne
devono
essere
controllate
dagli
operai
agricoli
organizzati
per
azienda
agricola
e
per
fattoria
,
deve
significare
che
le
terre
a
cultura
estensiva
devono
essere
amministrate
dai
Consigli
dei
contadini
poveri
dei
villaggi
e
delle
borgate
agricole
;
gli
operai
agricoli
,
i
contadini
poveri
rivoluzionari
,
e
i
socialisti
consapevoli
non
possono
concepire
come
utili
ai
loro
interessi
e
alle
loro
aspirazioni
,
non
possono
concepire
come
utile
ai
fini
dell
'
educazione
proletaria
,
indispensabile
per
una
repubblica
comunista
,
la
propaganda
per
le
"
terre
incolte
o
mal
coltivate
"
.
Questa
propaganda
non
può
non
avere
per
risultato
che
una
mostruosa
diffamazione
del
socialismo
.
Cosa
ottiene
un
contadino
povero
invadendo
una
terra
incolta
o
mal
coltivata
?
Senza
macchine
,
senza
abitazione
sul
luogo
del
lavoro
,
senza
credito
per
attendere
il
tempo
del
raccolto
,
senza
istituzioni
cooperative
che
acquistino
il
raccolto
stesso
(
se
il
contadino
arriva
al
raccolto
senza
prima
essersi
impiccato
al
più
forte
arbusto
delle
boscaglie
,
o
al
meno
tisico
fico
selvatico
,
della
terra
incolta
!
)
e
lo
salvino
dalle
grinfie
degli
usurai
,
cosa
può
ottenere
un
contadino
povero
dall
'
invasione
?
Egli
soddisfa
,
in
un
primo
momento
,
i
suoi
istinti
di
proprietario
,
sazia
la
sua
primitiva
avidità
di
terra
;
ma
in
un
secondo
momento
,
quando
s
'
accorge
che
le
braccia
non
bastano
per
scassare
una
terra
che
solo
la
dinamite
può
squarciare
,
quando
s
'
accorge
che
sono
necessarie
le
sementi
e
i
concimi
e
gli
strumenti
di
lavoro
,
e
pensa
che
nessuno
gli
darà
tutte
queste
cose
indispensabili
,
e
pensa
alla
serie
futura
dei
giorni
e
delle
notti
da
passare
in
una
terra
senza
casa
,
senza
acqua
,
con
la
malaria
,
il
contadino
sente
la
sua
impotenza
,
la
sua
solitudine
,
la
sua
disperata
condizione
,
e
diventa
un
brigante
,
non
un
rivoluzionario
,
diventa
un
assassino
dei
"
signori
"
,
non
un
lottatore
per
il
comunismo
.
Perciò
gli
operai
e
i
contadini
rivoluzionari
e
i
socialisti
consapevoli
non
hanno
visto
un
riflesso
dei
loro
interessi
e
delle
loro
aspirazioni
nelle
iniziative
parlamentari
per
il
controllo
dell
'
industria
e
per
le
terre
"
incolte
o
mal
coltivate
"
;
hanno
visto
in
queste
iniziative
solo
il
"
cretinismo
"
parlamentare
,
l
'
illusione
riformista
e
opportunista
,
hanno
visto
la
controrivoluzione
.
Eppure
l
'
azione
parlamentare
avrebbe
potuto
essere
utile
:
avrebbe
potuto
servire
per
informare
tutti
gli
operai
e
tutti
i
contadini
dei
termini
esatti
del
problema
industriale
e
agricolo
e
dei
mezzi
necessari
e
sufficienti
per
risolverlo
.
Avrebbe
potuto
servire
per
far
conoscere
alla
grande
massa
dei
contadini
di
tutta
Italia
che
la
soluzione
del
problema
agricolo
può
essere
attuata
solo
dagli
operai
urbani
dell
'
Italia
settentrionale
,
può
essere
attuata
solo
dalla
dittatura
proletaria
.
La
borghesia
settentrionale
ha
soggiogato
l
'
Italia
meridionale
e
le
isole
e
le
ha
ridotte
a
colonie
di
sfruttamento
;
il
proletariato
settentrionale
,
emancipando
se
stesso
dalla
schiavitù
capitalistica
,
emanciperà
le
masse
contadine
settentrionali
asservite
alla
banca
e
all
'
industrialismo
parassitario
del
Settentrione
.
La
rigenerazione
economica
e
politica
dei
contadini
non
deve
essere
ricercata
in
una
divisione
delle
terre
incolte
o
mal
coltivate
,
ma
nella
solidarietà
del
proletariato
industriale
,
che
ha
bisogno
,
a
sua
volta
,
della
solidarietà
dei
contadini
,
che
ha
"
interesse
"
acché
il
capitalismo
non
rinasca
economicamente
dalla
proprietà
terriera
e
ha
interesse
acché
l
'
Italia
meridionale
e
le
isole
non
diventino
una
base
militare
di
controrivoluzione
capitalista
.
Imponendo
il
controllo
operaio
sull
'
industria
,
il
proletariato
rivolgerà
l
'
industria
alla
produzione
di
macchine
agricole
per
i
contadini
,
di
stoffe
e
calzature
per
i
contadini
,
di
luce
elettrica
per
i
contadini
,
impedirà
che
l
'
industria
e
la
banca
sfruttino
i
contadini
e
li
soggioghino
come
schiavi
alle
casseforti
.
Spezzando
l
'
autocrazia
nella
fabbrica
,
spezzando
l
'
apparato
oppressivo
dello
Stato
capitalista
,
instaurando
lo
Stato
operaio
che
soggioghi
i
capitalisti
alla
legge
del
lavoro
utile
,
gli
operai
spezzeranno
tutte
le
catene
che
tengono
avvinghiato
il
contadino
alla
sua
miseria
,
alla
sua
disperazione
;
instaurando
la
dittatura
operaia
,
avendo
in
mano
le
industrie
e
le
banche
,
il
proletariato
rivolgerà
l
'
enorme
potenza
dell
'
organizzazione
statale
per
sostenere
i
contadini
nella
loro
lotta
contro
i
proprietari
e
contro
la
natura
e
contro
la
miseria
;
darà
il
credito
ai
contadini
,
istituirà
le
cooperative
,
garantirà
la
sicurezza
personale
e
dei
beni
contro
i
saccheggiatori
,
farà
le
opere
pubbliche
di
risanamento
e
di
irrigazione
.
Farà
tutto
questo
perché
è
suo
interesse
dare
incremento
alla
produzione
agricola
,
perché
è
suo
interesse
rivolgere
la
produzione
industriale
a
lavoro
utile
di
pace
e
di
fratellanza
tra
città
e
campagna
,
tra
Settentrione
e
Mezzogiorno
.
In
questo
senso
gli
operai
e
i
contadini
consapevoli
devono
volere
sia
rivolta
l
'
azione
parlamentare
socialista
:
a
compiere
opera
di
educazione
rivoluzionaria
nelle
grandi
masse
,
a
unificare
i
sentimenti
e
le
aspirazioni
delle
grandi
masse
nella
comprensione
del
programma
comunista
,
a
diffondere
incessantemente
la
persuasione
che
i
problemi
attuali
dell
'
economia
industriale
e
agricola
possono
essere
risolti
solo
fuori
del
Parlamento
,
contro
il
Parlamento
,
dallo
Stato
operaio
.
StampaPeriodica ,
Il
sindacato
non
è
questa
o
quella
definizione
del
sindacato
:
il
sindacato
diventa
una
determinata
definizione
e
cioè
assume
una
determinata
figura
storica
in
quanto
le
forze
e
la
volontà
operaie
che
lo
costituiscono
gli
imprimono
quell
'
indirizzo
e
pongono
alla
sua
azione
quel
fine
che
sono
affermati
nella
definizione
.
Obiettivamente
il
sindacato
è
la
forma
che
la
merce
-
lavoro
assume
e
sola
può
assumere
in
regime
capitalista
quando
si
organizza
per
dominare
il
mercato
:
questa
forma
è
un
ufficio
costituito
di
funzionari
,
tecnici
(
quando
sono
tecnici
)
dell
'
organizzazione
,
specialisti
(
quando
sono
specialisti
)
nell
'
arte
di
concentrare
e
di
guidare
le
forze
operaie
in
modo
da
stabilire
con
la
potenza
del
capitale
un
equilibrio
vantaggioso
alla
classe
operaia
.
Lo
sviluppo
dell
'
organizzazione
sindacale
è
caratterizzato
da
questi
due
fatti
:
1
)
il
sindacato
abbraccia
una
sempre
maggior
quantità
di
effettivi
operai
,
cioè
incorpora
nella
disciplina
della
sua
forma
una
sempre
maggior
quantità
di
effettivi
operai
;
2
)
il
sindacato
concentra
e
generalizza
la
sua
forma
fino
a
riporre
in
un
ufficio
centrale
il
potere
della
disciplina
e
del
movimento
:
esso
cioè
si
stacca
dalle
masse
che
ha
irregimentato
,
si
pone
fuori
dal
gioco
dei
capricci
,
delle
velleità
delle
volubilità
che
sono
proprie
delle
grandi
masse
tumultuose
.
Così
il
sindacato
diventa
capace
a
contrarre
patti
,
ad
assumersi
impegni
:
così
esso
costringe
l
'
imprenditore
ad
accettare
una
legalità
che
è
condizionata
dalla
fiducia
che
l
'
imprenditore
ha
nella
capacità
del
sindacato
di
ottenere
da
parte
delle
masse
operaie
il
rispetto
degli
obblighi
contratti
.
L
'
avvento
di
una
legalità
industriale
è
stata
una
grande
conquista
della
classe
operaia
,
ma
essa
non
è
l
'
ultima
e
definitiva
conquista
:
la
legalità
industriale
ha
migliorato
le
condizioni
della
vita
materiale
della
classe
operaia
,
ma
essa
non
è
più
che
un
compromesso
,
che
è
stato
necessario
compiere
,
che
sarà
necessario
sopportare
fin
quando
i
rapporti
di
forza
saranno
sfavorevoli
alla
classe
operaia
.
Se
i
funzionari
dell
'
organizzazione
sindacale
considerano
la
legalità
industriale
come
un
compromesso
necessario
,
ma
non
perpetuamente
,
se
essi
rivolgono
tutti
i
mezzi
di
cui
il
sindacato
può
disporre
per
migliorare
i
rapporti
di
forza
in
senso
favorevole
alla
classe
operaia
,
se
essi
svolgono
tutto
il
lavoro
di
preparazione
spirituale
e
materiale
necessario
perché
la
classe
operaia
possa
in
un
momento
determinato
iniziare
un
'
offensiva
vittoriosa
contro
il
capitale
e
sottometterlo
alla
sua
legge
,
allora
il
sindacato
è
uno
strumento
rivoluzionario
,
allora
la
disciplina
sindacale
,
per
quanto
è
rivolta
a
far
rispettare
dagli
operai
la
legalità
industriale
,
è
la
disciplina
rivoluzionaria
.
I
rapporti
che
devono
intercorrere
tra
sindacato
e
Consiglio
di
fabbrica
debbono
essere
considerati
da
questo
punto
di
vista
:
dal
giudizio
che
si
dà
sulla
natura
e
il
valore
della
legalità
industriale
.
Il
Consiglio
è
la
negazione
della
legalità
industriale
,
tende
ad
annientarla
in
ogni
istante
,
tende
incessantemente
a
condurre
la
classe
operaia
alla
conquista
del
potere
industriale
,
a
far
diventare
la
classe
operaia
la
fonte
del
potere
industriale
.
Il
sindacato
è
un
elemento
della
legalità
,
e
deve
proporsi
di
farla
rispettare
dai
suoi
organizzati
.
Il
sindacato
è
responsabile
verso
gli
industriali
,
ma
è
responsabile
verso
i
suoi
organizzati
:
esso
garantisce
la
continuità
del
lavoro
e
del
salario
,
e
cioè
del
pane
e
del
tetto
,
all
'
operaio
e
alla
famiglia
dell
'
operaio
.
Il
Consiglio
tende
,
per
la
sua
spontaneità
rivoluzionaria
,
a
scatenare
in
ogni
momento
la
guerra
delle
classi
;
il
sindacato
,
per
la
sua
forma
burocratica
,
tende
a
non
lasciare
che
la
guerra
di
classe
venga
mai
scatenata
.
I
rapporti
tra
le
due
istituzioni
devono
tendere
a
creare
una
situazione
in
cui
non
avvenga
che
un
impulso
capriccioso
del
Consiglio
determini
un
passo
indietro
della
classe
operaia
,
determini
una
sconfitta
della
classe
operaia
,
una
situazione
cioè
in
cui
il
Consiglio
accetti
e
faccia
propria
la
disciplina
del
sindacato
,
e
a
creare
una
situazione
in
cui
il
carattere
rivoluzionario
del
Consiglio
abbia
un
influsso
sul
sindacato
,
sia
un
reagente
che
dissolva
la
burocrazia
e
il
funzionarismo
sindacale
.
Il
Consiglio
vorrebbe
uscire
,
in
ogni
momento
,
dalla
legalità
industriale
:
il
Consiglio
è
la
massa
,
sfruttata
,
tiranneggiata
,
costretta
al
lavoro
servile
,
e
perciò
tende
a
universalizzare
ogni
ribellione
,
a
dare
valore
e
portata
risolutiva
a
ogni
suo
atto
di
potere
.
Il
sindacato
,
come
ufficio
responsabile
in
solido
della
legalità
,
tende
ad
universalizzare
e
perpetuare
la
legalità
.
I
rapporti
tra
sindacato
e
Consiglio
devono
creare
le
condizioni
in
cui
l
'
uscita
dalla
legalità
,
l
'
offensiva
della
classe
operaia
,
avvenga
quando
la
classe
operaia
ha
quel
minimo
di
preparazione
che
si
ritiene
indispensabile
per
vincere
durevolmente
.
I
rapporti
tra
sindacato
e
Consiglio
non
possono
essere
stabiliti
da
altro
legame
che
non
sia
questo
:
la
maggioranza
o
una
parte
cospicua
degli
elettori
del
Consiglio
sono
organizzati
nel
sindacato
.
Ogni
tentativo
di
legare
con
rapporti
di
dipendenza
gerarchica
i
due
istituti
non
può
condurre
che
all
'
annientamento
di
entrambi
.
Se
la
concezione
che
fa
del
Consiglio
un
mero
strumento
di
lotta
sindacale
si
materializza
in
una
disciplina
burocratica
e
in
una
facoltà
di
controllo
diretto
del
sindacato
sul
Consiglio
,
il
Consiglio
si
isterilisce
come
espansione
rivoluzionaria
,
come
forma
dello
sviluppo
reale
della
rivoluzione
proletaria
che
tende
spontaneamente
a
creare
nuovi
modi
di
produzione
e
di
lavoro
,
nuovi
modi
di
disciplina
,
che
tende
a
creare
la
società
comunista
.
Poiché
il
Consiglio
nasce
indipendentemente
dalla
posizione
che
la
classe
operaia
è
venuta
acquistando
nel
campo
della
produzione
industriale
,
poiché
il
Consiglio
è
una
necessità
storica
della
classe
operaia
,
il
tentativo
di
subordinarlo
gerarchicamente
al
sindacato
determinerebbe
prima
o
poi
un
cozzo
tra
le
due
istituzioni
.
La
forza
del
Consiglio
consiste
nel
fatto
che
esso
aderisce
alla
coscienza
della
massa
operaia
,
è
la
stessa
coscienza
della
massa
operaia
che
vuole
emanciparsi
autonomamente
,
che
vuole
affermare
la
sua
libertà
di
iniziativa
nella
creazione
della
storia
:
tutta
la
massa
partecipa
alla
vita
del
Consiglio
e
sente
di
essere
qualcosa
per
questa
attività
.
Alla
vita
del
sindacato
partecipa
un
numero
strettissimo
di
organizzati
;
la
forza
reale
del
sindacato
è
in
questo
fatto
,
ma
in
questo
fatto
è
anche
una
debolezza
che
può
essere
messa
alla
prova
senza
gravissimi
pericoli
.
Se
d
'
altronde
il
sindacato
poggiasse
direttamente
sui
Consigli
,
non
per
dominarli
,
ma
per
diventarne
la
forma
superiore
,
si
rifletterebbe
nel
sindacato
la
tendenza
propria
dei
Consigli
a
uscire
ogni
istante
dalla
legalità
industriale
,
a
scatenare
in
qualsiasi
momento
l
'
azione
risolutiva
della
guerra
di
classe
.
Il
sindacato
perderebbe
la
sua
capacità
a
contrarre
impegni
,
perderebbe
il
suo
carattere
di
forza
disciplinatrice
e
regolatrice
delle
forze
impulsive
della
classe
operaia
.
Se
gli
organizzati
stabiliscono
nel
sindacato
una
disciplina
rivoluzionaria
,
stabiliscono
una
disciplina
che
appaia
alla
massa
come
una
necessità
per
il
trionfo
della
rivoluzione
operaia
e
non
come
una
servitù
verso
il
capitale
,
questa
disciplina
verrà
indubbiamente
accettata
e
fatta
propria
dal
Consiglio
,
diverrà
la
forma
naturale
dell
'
azione
svolta
dal
Consiglio
.
Se
l
'
ufficio
del
sindacato
diventa
un
organismo
di
preparazione
rivoluzionaria
,
e
tale
appare
alle
masse
per
l
'
azione
che
riesce
a
svolgere
,
per
gli
uomini
che
lo
compongono
,
per
la
propaganda
che
sviluppa
,
allora
il
suo
carattere
concentrato
e
assoluto
sarà
visto
dalle
masse
come
una
maggiore
forza
rivoluzionaria
,
come
una
condizione
in
più
(
e
delle
più
importanti
)
per
il
successo
della
lotta
impegnata
a
fondo
.
Nella
realtà
italiana
,
il
funzionario
sindacale
concepisce
la
legalità
industriale
come
una
perpetuità
.
Egli
troppo
spesso
la
difende
da
un
punto
di
vista
che
è
lo
stesso
punto
di
vista
del
proprietario
.
Egli
vede
solo
caos
e
arbitrio
in
tutto
quanto
succede
tra
la
massa
operaia
:
egli
non
universalizza
l
'
atto
di
ribellione
dell
'
operaio
alla
disciplina
capitalistica
come
ribellione
,
ma
come
materialità
dell
'
atto
che
può
essere
in
sé
e
per
sé
triviale
.
Così
è
avvenuto
che
la
storiella
dell
'
"
impermeabile
del
facchino
"
abbia
avuto
la
stessa
diffusione
e
sia
stata
interpretata
dalla
stupidità
giornalistica
allo
stesso
modo
della
storiella
sulla
"
socializzazione
delle
donne
in
Russia
"
.
In
queste
condizioni
la
disciplina
sindacale
non
può
essere
che
un
servizio
reso
al
capitale
;
in
queste
condizioni
ogni
tentativo
di
subordinare
il
Consiglio
al
sindacato
non
può
essere
giudicato
che
reazionario
.
I
comunisti
,
in
quanto
vogliono
che
l
'
atto
rivoluzionario
sia
,
per
quanto
è
possibile
,
cosciente
e
responsabile
,
vogliono
una
scelta
,
per
quanto
può
essere
una
scelta
,
del
momento
di
scatenare
l
'
offensiva
operaia
rimanga
alla
parte
più
cosciente
e
responsabile
della
classe
operaia
,
a
quella
parte
che
è
organizzata
nel
Partito
socialista
e
che
più
attivamente
partecipa
alla
vita
dell
'
organizzazione
.
Perciò
i
comunisti
non
possono
volere
che
il
sindacato
perda
della
sua
energia
disciplinatrice
e
della
sua
concentrazione
sistematica
.
I
comunisti
,
costituendosi
in
gruppi
organizzati
permanentemente
nei
sindacati
e
nelle
fabbriche
,
devono
trasportare
nei
sindacati
e
nelle
fabbriche
le
loro
concezioni
,
le
tesi
,
la
tattica
della
III
Internazionale
,
devono
influenzare
la
disciplina
sindacale
e
determinare
i
fini
,
devono
influenzare
le
deliberazioni
dei
Consigli
di
fabbrica
e
far
diventare
coscienza
e
creazione
rivoluzionaria
gli
impulsi
alla
ribellione
che
scaturiscono
dalla
situazione
che
il
capitalismo
crea
alla
classe
operaia
.
I
comunisti
del
Partito
hanno
il
maggiore
interesse
,
perché
su
di
essi
pesa
la
maggiore
responsabilità
storica
,
a
suscitare
,
con
la
loro
azione
incessante
,
tra
i
diversi
istituti
della
classe
operaia
,
rapporti
di
compenetrazione
e
di
naturale
indipendenza
che
vivifichino
la
disciplina
e
l
'
organizzazione
con
lo
spirito
rivoluzionario
.
StampaPeriodica ,
Piccola
borghesia
Gli
avvenimenti
del
2-3
dicembre
sono
un
episodio
culminante
della
lotta
delle
classi
.
La
lotta
non
fu
tra
proletari
e
capitalisti
(
questa
lotta
si
svolge
organicamente
,
come
lotta
per
i
salari
e
per
gli
orari
e
come
lavorìo
tenace
e
paziente
per
la
creazione
di
un
apparecchio
di
governo
della
produzione
e
delle
masse
di
uomini
che
sostituisca
l
'
attuale
apparecchio
di
Stato
borghese
)
;
fu
tra
proletari
e
piccoli
e
medi
borghesi
.
La
lotta
è
stata
,
in
ultima
analisi
,
per
la
difesa
dello
Stato
liberale
democratico
dalle
strettoie
in
cui
lo
tiene
prigioniero
una
parte
della
classe
borghese
,
la
peggiore
,
la
più
vile
,
la
più
inutile
,
la
più
parassitaria
:
la
piccola
e
media
borghesia
,
la
borghesia
"
intellettuale
"
(
detta
"
intellettuale
"
perché
entrata
in
possesso
,
attraverso
la
facile
e
scorrevole
carriera
della
scuola
media
,
di
piccoli
e
medi
titoli
di
studio
generali
)
,
la
borghesia
dei
funzionari
pubblici
padre
-
figlio
,
dei
bottegai
,
dei
piccoli
proprietari
industriali
e
agricoli
,
commercianti
in
città
usurai
nelle
campagne
.
Questa
lotta
si
è
svolta
nell
'
unica
forma
in
cui
poteva
svolgersi
:
disordinatamente
,
tumultuosamente
,
con
una
razzìa
condotta
per
le
strade
e
per
le
piazze
al
fine
di
liberare
le
strade
e
le
piazze
da
una
invasione
di
locuste
putride
e
voraci
.
Ma
questa
lotta
,
indirettamente
sia
pure
,
era
connessa
all
'
altra
lotta
,
alla
superiore
lotta
di
classi
tra
proletari
e
capitalisti
:
la
piccola
e
media
borghesia
è
infatti
la
barriera
di
umanità
corrotta
,
dissoluta
,
putrescente
con
cui
il
capitalismo
difende
il
suo
potere
economico
e
politico
,
umanità
servile
,
abietta
,
umanità
di
sicari
e
di
lacché
,
divenuta
oggi
la
"
serva
padrona
"
che
vuole
prelevare
sulla
produzione
taglie
superiori
non
solo
alla
massa
di
salario
percepita
dalla
classe
lavoratrice
,
ma
alle
stesse
taglie
prelevate
dai
capitalisti
;
espellerla
dal
campo
sociale
,
come
si
espelle
una
volata
di
locuste
da
un
campo
semidistrutto
,
col
ferro
e
col
fuoco
,
significa
alleggerire
l
'
apparato
nazionale
di
produzione
e
di
scambio
da
una
plumbea
bardatura
che
lo
soffoca
e
gli
impedisce
di
funzionare
,
significa
purificare
l
'
ambiente
sociale
e
trovarsi
contro
l
'
avversario
specifico
:
la
classe
dei
capitalisti
proprietari
dei
mezzi
di
produzione
e
di
scambio
.
La
guerra
ha
messo
in
valore
la
piccola
e
media
borghesia
.
Nella
guerra
e
per
la
guerra
,
l
'
apparecchio
capitalistico
di
governo
economico
e
di
governo
politico
si
è
militarizzato
:
la
fabbrica
è
diventata
una
caserma
,
la
città
è
diventata
una
caserma
,
la
nazione
è
diventata
una
caserma
.
Tutte
le
attività
di
interesse
generale
sono
state
nazionalizzate
,
burocratizzate
,
militarizzate
.
Per
attuare
questa
mostruosa
costruzione
lo
Stato
e
le
minori
associazioni
capitalistiche
fecero
la
mobilitazione
in
massa
della
piccola
e
media
borghesia
.
Senza
che
avessero
una
preparazione
culturale
e
spirituale
,
decine
e
decine
di
migliaia
di
individui
furono
fatti
affluire
dal
fondo
dei
villaggi
e
delle
borgate
meridionali
,
dai
retrobottega
degli
esercizi
paterni
,
dai
banchi
invano
scaldati
delle
scuole
medie
e
superiori
,
dalle
redazioni
dei
giornali
di
ricatto
,
dalle
rigatterie
dei
sobborghi
cittadini
,
da
tutti
i
ghetti
dove
marcisce
e
si
decompone
la
poltroneria
,
la
vigliaccheria
,
la
boria
dei
frantumi
e
dei
detriti
sociali
depositati
da
secoli
di
servilismo
e
di
dominio
degli
stranieri
e
dei
preti
sulla
nazione
italiana
;
e
fu
loro
dato
uno
stipendio
da
indispensabili
e
insostituibili
,
e
fu
loro
affidato
il
governo
delle
masse
di
uomini
,
nelle
fabbriche
,
nelle
città
,
nelle
caserme
,
nelle
trincee
del
fronte
.
Bene
armati
,
ben
pasciuti
,
non
sottoposti
a
nessun
controllo
,
nella
possibilità
di
soddisfare
impunemente
le
tre
passioni
che
i
pessimisti
reputano
originarie
e
insopprimibili
della
natura
umana
:
la
passione
del
potere
assoluto
sugli
altri
uomini
,
la
passione
di
possedere
molte
donne
,
la
passione
di
possedere
molti
quattrini
per
comprare
piaceri
e
lusso
,
queste
decine
e
decine
di
migliaia
di
corrotti
,
di
poltroni
,
di
dissoluti
si
tengono
stretti
al
mostruoso
apparato
militare
-
burocratico
costruito
durante
la
guerra
.
Vogliono
continuare
a
governare
le
masse
di
uomini
,
ad
essere
investiti
di
una
assoluta
verità
sulla
vita
e
sulla
morte
delle
masse
di
uomini
;
organizzano
pogroms
contro
i
proletari
,
contro
i
socialisti
,
tengono
le
piazze
e
le
vie
sotto
un
regime
di
terrore
.
Le
elezioni
parlamentari
hanno
mostrato
che
le
masse
di
uomini
vogliono
essere
guidate
e
governate
da
socialisti
,
che
le
masse
di
uomini
vogliono
una
costituzione
sociale
in
cui
chi
non
produce
,
chi
non
lavora
,
non
mangia
.
Questi
signori
,
che
continuano
a
prelevare
sul
reddito
della
produzione
nazionale
e
sul
credito
estero
dello
Stato
una
taglia
di
un
miliardo
al
mese
,
che
gridano
sui
tetti
la
loro
passione
nazionalista
e
si
fanno
mantenere
dalla
patria
,
che
per
mantenerli
nell
'
ozio
,
nel
lusso
,
nel
piacere
si
vende
agli
americani
,
questi
signori
,
interroriti
per
l
'
imminente
pericolo
,
hanno
organizzato
subito
i
pogroms
,
contro
i
deputati
socialisti
.
E
dalle
officine
,
dai
cantieri
,
dai
laboratori
,
dagli
arsenali
di
tutte
le
città
italiane
,
subito
,
come
una
parola
d
'
ordine
,
appunto
come
succedeva
in
Russia
e
in
Polonia
quando
i
cento
Neri
tentavano
scatenare
pogroms
gli
ebrei
,
per
annegare
in
una
palude
di
barbarie
e
di
dissolutezza
ogni
piccolo
anelito
di
libertà
,
subito
gli
operai
irruppero
nelle
vie
centrali
della
città
e
spazzarono
via
le
locuste
piccolo
-
borghesi
,
gli
organizzatori
di
pogroms
i
professionisti
della
poltroneria
.
E
'
stato
questo
un
episodio
,
in
fondo
,
di
"
liberalismo
"
.
Si
era
formato
un
modo
di
guadagno
senza
lavoro
,
senza
responsabilità
,
senza
alee
;
oggi
questo
modo
di
guadagno
ha
anch
'
esso
le
sue
alee
,
le
sue
preoccupazioni
,
i
suoi
pericoli
.
Lotta
di
classe
,
guerra
di
contadini
.
Il
caso
ha
voluto
che
le
giornate
di
sciopero
e
di
gravi
tumulti
in
tutta
l
'
Italia
superiore
o
media
coincidessero
con
lo
scoppio
spontaneo
di
una
insurrezione
di
popolo
in
una
zona
tipica
dell
'
Italia
meridionale
,
nel
territorio
di
Andria
.
L
'
attenzione
che
si
è
prestata
all
'
insurrezione
del
proletariato
delle
città
contro
quella
parte
della
casta
piccolo
-
borghese
che
ha
acquistato
durante
la
guerra
una
fisionomia
militaristica
,
e
ora
non
vuol
perderla
,
e
contro
la
polizia
,
ha
deviato
gli
sguardi
da
Andria
,
ha
impedito
che
si
desse
l
'
esatto
rilievo
agli
avvenimenti
di
laggiù
,
che
essi
fossero
apprezzati
nel
loro
giusto
valore
.
Noi
speriamo
di
poter
fornire
ai
nostri
lettori
importanti
dati
di
osservazione
diretta
delle
cause
e
dello
svolgimento
dei
fatti
,
e
ci
limitiamo
per
ora
a
notare
come
il
caso
,
facendo
coincidere
le
due
sommosse
,
abbia
fornito
quasi
un
modello
di
ciò
che
dovrà
essere
la
rivoluzione
italiana
.
Da
una
parte
il
proletariato
nel
senso
stretto
della
parola
,
cioè
gli
operai
dell
'
industria
e
dell
'
agricoltura
specializzata
,
dall
'
altra
i
contadini
poveri
:
ecco
le
due
ali
dell
'
esercito
rivoluzionario
.
Gli
operai
di
città
sono
rivoluzionari
per
educazione
,
li
ha
resi
tali
lo
svolgimento
della
coscienza
e
la
formazione
della
persona
nella
fabbrica
,
cellula
dello
sfruttamento
del
lavoro
;
gli
operai
di
città
guardano
oggi
alla
fabbrica
come
al
luogo
in
cui
si
deve
iniziare
la
liberazione
,
al
centro
di
irradiazione
del
movimento
di
riscossa
:
perciò
il
loro
movimento
è
sano
,
è
forte
e
sarà
vittorioso
.
Gli
operai
sono
destinati
ad
essere
,
nella
insurrezione
cittadina
,
l
'
elemento
estremo
e
ordinatore
a
un
tempo
,
quello
che
non
lascerà
che
la
macchina
messa
in
moto
si
arresti
e
la
terrà
sulla
giusta
via
;
essi
rappresentano
sin
d
'
ora
l
'
intervento
nella
rivoluzione
delle
grandi
masse
,
e
personificano
in
modo
vivente
l
'
interesse
e
la
volontà
delle
masse
stesse
.
Nelle
campagne
dobbiamo
contare
soprattutto
sull
'
azione
e
sull
'
appoggio
dei
contadini
poveri
,
dei
"
senza
terra
"
.
Essi
saranno
spinti
a
muoversi
dal
bisogno
di
risolvere
il
problema
della
vita
,
come
ieri
i
contadini
di
Andria
,
dal
bisogno
di
lottare
per
il
pane
,
non
solo
,
ma
dallo
stesso
continuo
bisogno
,
dal
pericolo
sempre
incombente
della
morte
per
la
fame
o
per
il
piombo
,
saranno
obbligati
a
far
pressione
sulle
altre
parti
della
popolazione
agricola
,
per
costringerle
a
creare
anche
nelle
campagne
un
organismo
di
controllo
,
il
consiglio
dei
contadini
,
pur
lasciando
sussistere
le
forme
intermedie
di
appropriazione
privata
del
terreno
(
piccola
proprietà
)
,
farà
opera
di
coesione
e
di
trasformazione
psicologica
e
tecnica
,
sarà
la
base
della
vita
comune
nelle
campagne
,
il
centro
attraverso
il
quale
gli
elementi
rivoluzionari
potranno
far
valere
in
modo
continuo
e
concreto
la
loro
volontà
.
Oggi
bisogna
che
anche
i
contadini
sappiano
quello
che
vi
è
da
fare
,
che
l
'
azione
loro
getti
radici
profonde
e
tenaci
,
aderendo
come
quella
degli
operai
,
al
processo
produttivo
della
ricchezza
.
Come
gli
uni
guardano
alla
fabbrica
,
gli
altri
debbono
incominciare
a
guardare
al
campo
come
alla
futura
comunità
di
lavoro
.
La
sommossa
di
Andria
ci
dice
che
il
problema
è
maturo
:
è
il
problema
,
in
fondo
,
di
tutto
il
Mezzogiorno
italiano
,
il
problema
della
effettiva
conquista
della
terra
da
parte
di
chi
la
lavora
.
Il
nostro
Partito
ha
l
'
obbligo
di
porselo
e
di
risolverlo
.
La
conquista
della
terra
si
prepara
oggi
con
le
stesse
armi
con
le
quali
gli
operai
preparano
la
conquista
della
fabbrica
,
cioè
formando
gli
organismi
che
permettano
alla
massa
che
lavora
di
governarsi
da
sé
,
sul
luogo
del
suo
lavoro
.
Il
movimento
degli
operai
e
quello
dei
contadini
confluiscono
naturalmente
in
una
sola
direzione
,
nella
creazione
degli
organi
del
potere
proletario
.
La
rivoluzione
russa
ha
trovato
appunto
la
sua
forza
e
la
sua
salvezza
nel
fatto
che
in
Russia
operai
e
contadini
,
partendo
da
punti
opposti
,
mossi
da
sentimenti
diversi
,
si
ritrovarono
riuniti
per
uno
scopo
comune
,
in
una
lotta
unica
,
perché
entrambi
si
convinsero
alla
prova
di
non
potersi
liberare
dall
'
oppressione
dei
padroni
,
se
non
dando
alla
propria
organizzazione
di
conquista
una
forma
che
permettesse
di
eliminare
direttamente
lo
sfruttatore
dal
campo
della
produzione
.
Questa
forma
fu
il
Consiglio
,
fu
il
Soviet
.
La
lotta
di
classe
e
la
guerra
dei
contadini
unirono
in
tal
modo
le
loro
sorti
in
modo
inscindibile
ed
ebbero
un
esito
comune
nella
costituzione
di
un
organismo
direttivo
di
tutta
la
vita
del
paese
.
Da
noi
il
problema
si
pone
negli
stessi
termini
.
L
'
operaio
e
il
contadino
debbono
collaborare
in
modo
concreto
inquadrando
le
loro
forze
in
uno
stesso
organismo
.
La
sommossa
li
ha
trovati
uniti
e
concordi
.
Il
controllo
della
fabbrica
e
la
conquista
delle
terre
debbono
essere
un
problema
unico
.
Settentrione
e
Mezzogiorno
debbono
compiere
insieme
lo
stesso
lavoro
,
preparare
insieme
la
trasformazione
della
nazione
in
comunità
produttiva
.
Deve
apparire
sempre
più
chiaro
che
soltanto
i
lavoratori
sono
oggi
in
grado
di
risolvere
e
in
un
modo
"
unitario
"
il
problema
del
Mezzogiorno
;
il
problema
dell
'
unità
che
tre
generazioni
borghesi
hanno
lasciato
insoluto
,
verrà
risolto
dagli
operai
e
dai
contadini
collaboranti
in
una
forma
di
politica
comune
,
nella
forma
politica
nella
quale
essi
riusciranno
ad
organizzare
e
a
rendere
vittoriosa
la
loro
dittatura
.
StampaPeriodica ,
L
'
organizzazione
proletaria
che
si
riassume
,
come
espressione
totale
della
massa
operaia
e
contadina
,
negli
uffici
centrali
della
Confederazione
del
Lavoro
,
attraversa
una
crisi
costituzionale
simile
per
natura
alla
crisi
in
cui
vanamente
si
dibatte
lo
Stato
democratico
parlamentare
.
La
crisi
è
crisi
di
potere
e
di
sovranità
.
La
soluzione
dell
'
una
sarà
soluzione
dell
'
altra
,
poiché
,
risolvendo
il
problema
della
volontà
di
potenza
nell
'
ambito
della
loro
organizzazione
di
classe
,
i
lavoratori
arriveranno
a
creare
l
'
impalcatura
organica
del
loro
Stato
e
vittoriosamente
la
contrapporranno
allo
Stato
parlamentare
.
Gli
operai
sentono
che
il
complesso
della
"
loro
"
organizzazione
è
diventato
tale
enorme
apparato
,
che
ha
finito
per
ubbidire
a
leggi
proprie
,
intime
alla
sua
struttura
e
al
suo
complicato
funzionamento
,
ma
estranee
alla
massa
che
ha
acquistato
coscienza
dalla
sua
missione
storica
di
classe
rivoluzionaria
.
Sentono
che
la
loro
volontà
di
potenza
non
riesce
ad
esprimersi
,
in
un
senso
netto
e
preciso
,
attraverso
le
attuali
gerarchie
istituzionali
.
Sentono
che
anche
in
casa
loro
,
nella
casa
che
hanno
costruito
tenacemente
,
con
sforzi
pazienti
cementandola
col
sangue
e
le
lacrime
,
la
macchina
schiaccia
l
'
uomo
,
il
funzionarismo
isterilisce
lo
spirito
creatore
e
il
dilettantismo
banale
e
verbalistico
tenta
invano
di
nascondere
l
'
assenza
di
concetti
precisi
sulle
necessità
della
produzione
industriale
e
la
nessuna
comprensione
della
psicologia
delle
masse
proletarie
.
Gli
operai
si
irritano
per
queste
condizioni
di
fatto
,
ma
sono
individualmente
impotenti
a
modificarle
;
le
parole
e
le
volontà
dei
singoli
uomini
sono
troppo
piccola
cosa
in
confronto
delle
leggi
ferree
inerenti
alla
struttura
dell
'
apparato
sindacale
.
I
leaders
dell
'
organizzazione
non
si
accorgono
di
questa
crisi
profonda
e
diffusa
.
Quanto
più
chiaramente
appare
che
la
classe
operaia
non
è
composta
in
forme
aderenti
alla
sua
reale
struttura
storica
,
quanto
più
risulta
che
la
classe
operaia
non
è
inquadrata
in
una
confederazione
che
incessantemente
si
adatti
alle
leggi
che
governano
l
'
intimo
processo
di
sviluppo
storico
reale
della
classe
stessa
;
tanto
più
questi
leaders
si
ostinano
nella
cecità
e
si
sforzano
di
comporre
"
giuridicamente
"
i
dissidi
e
i
conflitti
.
Spiriti
eminentemente
burocratici
,
essi
credono
che
una
condizione
obiettiva
,
radicata
nella
psicologia
quale
si
sviluppa
nelle
esperienze
vive
dell
'
officina
,
possa
essere
superata
con
un
discorso
che
muove
gli
affetti
,
e
con
un
ordine
del
giorno
votato
all
'
unanimità
in
un
'
assemblea
abbruttita
dal
frastuono
e
dalle
lungaggini
oratorie
.
Oggi
essi
si
sforzano
di
porsi
all
'
altezza
dei
tempi
"
e
,
tanto
per
dimostrare
che
sono
anche
capaci
di
"
meditare
aspramente
"
,
rivogano
le
vecchie
e
logore
ideologie
sindacaliste
,
insistendo
penosamente
nello
stabilire
rapporti
di
identità
tra
il
Soviet
e
il
sindacato
,
insistendo
penosamente
nell
'
affermare
che
il
sistema
attuale
di
organizzazione
sindacale
costituisce
il
sistema
di
forze
in
cui
deve
incarnarsi
la
dittatura
proletaria
.
Il
sindacato
,
nella
forma
in
cui
esiste
attualmente
nei
paesi
dell
'
Europa
occidentale
,
è
un
tipo
di
organizzazione
non
solo
diverso
essenzialmente
dal
Soviet
,
ma
diverso
anche
,
e
in
modo
notevole
,
dal
sindacato
quale
sempre
più
viene
sviluppandosi
nella
repubblica
comunista
rossa
.
I
sindacati
di
mestiere
,
le
Camere
del
Lavoro
,
le
federazioni
industriali
,
la
Confederazione
Generale
del
Lavoro
sono
il
tipo
di
organizzazione
proletaria
specifico
del
periodo
della
storia
dominato
dal
capitale
.
In
un
certo
senso
si
può
sostenere
che
esso
è
parte
integrante
della
società
capitalistica
,
e
ha
una
funzione
che
è
inerente
al
regime
di
proprietà
privata
.
In
questo
periodo
,
nel
quale
gli
individui
valgono
in
quanto
sono
proprietari
di
merce
e
commerciano
la
loro
proprietà
,
anche
gli
operai
hanno
dovuto
ubbidire
alle
leggi
ferree
della
necessità
generale
e
sono
diventati
mercanti
dell
'
unica
loro
proprietà
,
la
forza
-
lavoro
e
l
'
intelligenza
professionale
.
Più
esposti
ai
rischi
della
concorrenza
,
gli
operai
hanno
accumulato
la
loro
proprietà
in
"
ditte
"
sempre
più
vaste
e
comprensive
,
hanno
creato
questo
enorme
apparato
di
concentrazione
di
carne
da
fatica
,
hanno
imposto
prezzi
e
orari
e
hanno
disciplinato
il
mercato
.
Hanno
assunto
dal
di
fuori
o
hanno
espresso
dal
loro
seno
un
personale
d
'
amministrazione
di
fiducia
,
esperto
in
questo
genere
di
speculazioni
,
in
grado
di
dominare
le
condizioni
del
mercato
,
capace
di
stipular
contratti
,
di
valutare
le
alee
commerciali
,
di
iniziare
operazioni
economicamente
utili
.
La
natura
essenziale
del
sindacato
è
concorrentista
,
non
è
comunista
.
Il
sindacato
non
può
essere
strumento
di
rinnovazione
radicale
della
società
:
esso
può
offrire
al
proletariato
dei
provetti
burocrati
,
degli
esperti
tecnici
in
questioni
industriali
d
'
indole
generale
,
non
può
essere
la
base
del
potere
proletario
.
Esso
non
offre
nessuna
possibilità
di
scelta
delle
individualità
proletarie
capaci
e
degne
di
dirigere
la
società
,
da
esso
non
possono
esprimersi
le
gerarchie
in
cui
si
incarni
lo
slancio
vitale
,
il
ritmo
del
progresso
della
società
comunista
.
La
dittatura
proletaria
può
incarnarsi
in
un
tipo
di
organizzazione
che
sia
specifico
dell
'
attività
propria
dei
produttori
e
non
dei
salariati
,
schiavi
del
capitale
.
Il
Consiglio
di
fabbrica
è
la
cellula
prima
di
questa
organizzazione
.
Poiché
nel
Consiglio
tutte
le
branche
del
lavoro
sono
rappresentate
,
proporzionalmente
al
contributo
che
ogni
mestiere
e
ogni
branca
di
lavoro
dà
alla
elaborazione
dell
'
oggetto
che
la
fabbrica
produce
per
la
collettività
,
l
'
istituzione
è
di
classe
,
è
sociale
.
La
sua
ragion
d
'
essere
è
nel
lavoro
,
è
nella
produzione
industriale
,
in
un
fatto
cioè
permanente
e
non
già
nel
salario
,
nella
divisione
delle
classi
,
in
un
fatto
cioè
transitorio
e
che
appunto
si
vuole
superare
.
Perciò
il
Consiglio
realizza
l
'
unità
della
classe
lavoratrice
,
dà
alle
masse
una
coesione
e
una
forma
che
sono
della
stessa
natura
della
coesione
e
della
forma
che
la
massa
assume
nell
'
organizzazione
generale
della
società
.
Il
Consiglio
di
fabbrica
è
il
modello
dello
Stato
proletario
.
Tutti
i
problemi
che
sono
inerenti
all
'
organizzazione
dello
Stato
proletario
,
sono
inerenti
all
'
organizzazione
del
Consiglio
.
Nell
'
uno
e
nell
'
altro
il
concetto
di
cittadino
decade
,
e
subentra
il
concetto
di
compagno
:
la
collaborazione
per
produrre
bene
e
utilmente
sviluppa
la
solidarietà
,
moltiplica
i
legami
di
affetto
e
fratellanza
.
Ognuno
è
indispensabile
,
ognuno
è
al
suo
posto
,
e
ognuno
ha
una
funzione
e
un
posto
.
Anche
il
più
ignorante
e
il
più
arretrato
degli
operai
,
anche
il
più
vanitoso
e
il
più
"
civile
"
degli
ingegneri
finisce
col
convincersi
di
questa
verità
nelle
esperienze
dell
'
organizzazione
di
fabbrica
:
tutti
finiscono
per
acquistare
una
coscienza
comunista
per
comprendere
il
gran
passo
in
avanti
che
l
'
economia
comunista
rappresenta
sull
'
economia
capitalistica
.
Il
Consiglio
è
il
più
idoneo
organo
di
educazione
reciproca
e
di
sviluppo
del
nuovo
spirito
sociale
che
il
proletariato
sia
riuscito
a
esprimere
dall
'
esperienza
viva
e
feconda
della
comunità
di
lavoro
.
La
solidarietà
operaia
che
nel
sindacato
si
sviluppava
nella
lotta
contro
il
capitalismo
,
nella
sofferenza
e
nel
sacrificio
,
nel
Consiglio
è
positiva
,
è
permanente
,
è
incarnata
anche
nel
più
trascurabile
dei
momenti
della
produzione
industriale
,
è
contenuta
nella
coscienza
gioiosa
di
essere
un
tutto
organico
,
un
sistema
omogeneo
e
compatto
che
lavorando
utilmente
,
che
producendo
disinteressatamente
la
ricchezza
sociale
,
afferma
la
sua
sovranità
,
attua
il
suo
potere
e
la
sua
libertà
creatrice
della
storia
.
L
'
esistenza
di
una
organizzazione
,
nella
quale
la
classe
lavoratrice
sia
inquadrata
nella
sua
omogeneità
di
classe
produttrice
,
e
la
quale
renda
possibile
una
spontanea
e
libera
fioritura
di
gerarchie
e
di
individualità
degne
e
capaci
,
avrà
riflessi
importanti
e
fondamentali
nella
costituzione
e
nello
spirito
che
anima
l
'
attività
dei
sindacati
.
Il
Consiglio
di
fabbrica
si
fonda
anch
'
esso
sul
mestiere
.
In
ogni
reparto
gli
operai
si
distinguono
in
squadre
e
ogni
squadra
è
una
unità
di
lavoro
(
di
mestiere
)
:
il
Consiglio
è
costituito
appunto
dai
commissari
che
gli
operai
eleggono
per
mestiere
(
squadra
)
di
reparto
.
Ma
il
sindacato
si
basa
sull
'
individuo
,
il
Consiglio
si
basa
sull
'
unità
organica
e
concreta
del
mestiere
che
si
attua
nel
disciplinamento
del
processo
industriale
.
La
squadra
(
il
mestiere
)
sente
di
essere
distinta
nel
copro
omogeneo
della
classe
,
ma
nel
momento
stesso
si
sente
ingranata
nel
sistema
di
disciplina
e
di
ordine
che
rende
possibile
,
con
l
'
esatto
e
preciso
suo
funzionamento
,
lo
sviluppo
della
produzione
.
Come
interesse
economico
e
politico
il
mestiere
è
parte
indistinta
e
solidale
perfettamente
col
corpo
della
classe
;
se
ne
distingue
come
interesse
tecnico
e
come
sviluppo
del
particolare
strumento
che
adopera
nel
lavoro
.
Allo
stesso
modo
tutte
le
industrie
sono
omogenee
e
solidali
nel
fine
di
realizzare
una
perfetta
produzione
,
distribuzione
e
accumulazione
sociale
della
ricchezza
;
ma
ogni
industria
ha
interessi
distinti
per
quanto
riguarda
l
'
organizzazione
tecnica
della
sua
specifica
attività
.
L
'
esistenza
del
Consiglio
dà
agli
operai
la
diretta
responsabilità
della
produzione
,
li
conduce
a
migliorare
il
lavoro
,
instaura
una
disciplina
cosciente
e
volontaria
,
crea
la
psicologia
del
produttore
,
del
creatore
di
storia
.
Gli
operai
portano
nel
sindacato
questa
nuova
coscienza
e
dalla
semplice
attività
di
lotta
di
classe
,
il
sindacato
si
dedica
al
lavoro
fondamentale
di
imprimere
alla
vita
economica
e
alla
tecnica
del
lavoro
una
nuova
configurazione
,
si
dedica
a
elaborare
la
forma
di
vita
economica
e
di
tecnica
professionale
che
è
propria
della
civiltà
comunista
.
In
questo
senso
i
sindacati
,
che
sono
costituiti
con
gli
operai
migliori
e
più
consapevoli
,
attuano
il
momento
supremo
della
lotta
di
classe
e
della
dittatura
del
proletariato
:
essi
creano
le
condizioni
obiettive
in
cui
le
classi
non
possono
più
esistere
né
rinascere
.
Questo
fanno
in
Russia
i
sindacati
di
industria
.
Essi
sono
diventati
gli
organismi
in
cui
tutte
le
singole
imprese
di
una
certa
industria
si
amalgamano
,
si
connettono
,
si
articolano
,
formando
una
grande
unità
industriale
.
Le
concorrenze
sperperatrici
vengono
eliminate
,
i
grandi
servizi
amministrativi
,
di
rifornimento
,
di
distribuzione
e
di
accumulamento
,
vengono
unificati
in
grandi
centrali
.
I
sistemi
di
lavoro
,
i
segreti
di
fabbricazione
,
le
nuove
applicazioni
diventano
immediatamente
comuni
a
tutta
l
'
industria
.
La
molteplicità
di
funzioni
burocratiche
e
disciplinari
inerente
ai
rapporti
di
proprietà
privata
e
alla
impresa
individuale
,
viene
ridotta
alle
pure
necessità
industriali
.
L
'
applicazione
dei
principi
sindacali
all
'
industria
tessile
ha
permesso
in
Russia
una
riduzione
burocratica
da
100.000
impiegati
a
3.500
.
L
'
organizzazione
per
fabbrica
compone
la
classe
(
tutta
la
classe
)
in
una
unità
omogenea
e
cosa
che
aderisce
plasticamente
al
processo
industriale
di
produzione
e
lo
domina
per
impadronirsene
definitivamente
.
Nell
'
organizzazione
per
fabbrica
si
incarna
dunque
la
dittatura
proletaria
,
lo
Stato
comunista
che
distrugge
il
dominio
di
classe
nelle
superstrutture
politiche
e
nei
suoi
ingranaggi
generali
.
I
sindacati
di
mestiere
e
di
industria
sono
le
solide
vertebre
del
gran
corpo
proletario
.
Essi
elaborano
le
esperienze
individuali
e
locali
,
e
le
accumulano
,
attuando
quel
conguagliamento
nazionale
delle
condizioni
di
lavoro
e
di
produzione
sul
quale
concretamente
si
basa
l
'
uguaglianza
comunista
.
Ma
perché
sia
possibile
imprimere
ai
sindacati
questa
direzione
positivamente
classista
e
comunista
è
necessario
che
gli
operai
rivolgano
tutta
la
loro
volontà
e
la
loro
fede
al
consolidamento
e
alla
diffusione
dei
Consigli
,
all
'
unificazione
organica
della
classe
lavoratrice
.
Su
questo
fondamentale
omogeneo
e
solido
fioriranno
e
si
svilupperanno
tutte
le
superiori
strutture
della
dittatura
e
dell
'
economia
comunista
.
StampaQuotidiana ,
Avevamo
quasi
quasi
finito
per
credere
alla
serietà
degli
storici
ed
alla
loro
esattezza
.
Tanti
volumi
,
saggi
e
contributi
,
tanto
minuzioso
,
paziente
esame
dei
fatti
più
remoti
e
più
insignificanti
,
non
potevano
non
impressionare
favorevolmente
,
e
dinanzi
alla
serie
interminabile
di
volumi
che
ci
descrivevano
con
la
massima
precisione
le
vicende
di
una
battaglia
punico
-
romana
,
d
'
una
lotta
elettorale
greca
,
o
gli
amori
omosessuali
di
un
imperatore
qualsiasi
,
il
volto
dei
profani
rimaneva
attonito
e
credevamo
,
credevamo
fiduciosamente
.
Ma
ahimè
,
la
storia
oggi
la
fanno
i
giornali
,
e
i
giornalisti
hanno
rovinato
anche
il
mestiere
degli
storici
.
In
un
altro
periodo
,
nel
quale
sia
possibile
,
più
calmi
e
meno
premuti
dall
'
affannoso
precipitare
degli
avvenimenti
,
riandare
la
storia
che
oggi
viviamo
e
sorriderne
,
quale
magnifico
tema
per
un
elogio
della
menzogna
!
Ma
quale
terribile
manifestazione
della
impossibilità
di
conoscere
la
verità
vera
anche
dei
fatti
più
noti
e
più
prossimi
!
La
storia
documentata
delle
nostre
epoche
non
vale
in
verità
più
delle
leggende
e
dei
miti
che
di
bocca
in
bocca
,
di
generazione
in
generazione
si
tramandavano
i
popoli
antichi
che
non
avevano
scrittura
,
né
biblioteche
e
non
conoscevano
il
metodo
moderno
critico
e
positivo
.
Due
giorni
or
sono
un
quotidiano
torinese
annunciava
seriamente
che
«
gli
austriaci
fuggono
così
in
fretta
che
neppure
la
cavalleria
russa
può
raggiungerli
...
»
Ed
è
di
ieri
la
fantasmagorica
storia
di
Issa
Borlettinaz
,
un
capobanda
albanese
che
in
due
o
tre
mesi
la
«
Stampa
»
riuscì
a
far
marciare
per
i
turchi
contro
i
serbi
,
per
questi
contro
quelli
e
,
dopo
averlo
ammazzato
e
fatto
risuscitare
,
a
spedirlo
in
guerra
a
fianco
dei
greci
contro
i
serbi
.
Ed
ai
giornali
fanno
degno
riscontro
i
libri
.
Nell
'
Italie
en
guerre
,
pubblicato
in
questi
giorni
da
Henri
Charriaut
in
una
biblioteca
di
filosofia
scientifica
,
edita
a
Parigi
dal
Flammarion
(
e
mi
assicurano
che
autore
e
editore
passano
in
Francia
per
persone
serie
)
,
ho
letto
delle
storielle
graziosissime
sui
socialisti
italiani
e
sul
nostro
contegno
.
Naturalmente
la
storia
dei
periodo
precedente
l
'
intervento
italiano
,
quella
delle
giornate
di
maggio
,
l
'
esame
delle
tendenze
e
del
contegno
dei
vari
partiti
politici
,
è
fatta
nel
solito
modo
partigiano
e
stupido
.
Ma
vi
sono
dei
particolari
semplicemente
buffi
.
Turati
avrebbe
detto
a
suoi
colleghi
della
direzione
del
partito
:
«
Quanto
il
Kaiser
e
Francesco
Giuseppe
vi
hanno
pagato
?
»
«
Il
socialista
Südekum
arrivò
a
Roma
con
le
mani
piene
per
ampie
distribuzioni
...
»
«
Il
settarismo
dei
discorsi
di
Claudio
Treves
fece
ribrezzo
anche
a
dei
neutralisti
e
a
dei
socialisti
»
.
E
non
poteva
mancare
l
'
accenno
ai
marchi
tedeschi
:
«
Il
Partito
socialista
rifiutò
le
200
000
lire
(
di
Greulich
)
-
e
questo
gesto
lo
onora
-
ma
tutti
sono
convinti
in
Italia
che
la
manna
germanica
non
fu
da
molti
sdegnata
»
.
E
si
citano
dei
fatti
e
si
fanno
dei
nomi
.
Un
collaboratore
del
«
Correspondent
»
ha
raccontato
:
«
Da
molto
tempo
numerose
organizzazioni
operaie
di
tendenza
rivoluzionaria
sono
sostenute
finanziariamente
da
possenti
sindacati
socialisti
tedeschi
.
Si
tratta
specialmente
delle
Federazioni
dei
muratori
e
dei
metallurgici
,
i
segretariati
delle
quali
ricevono
importanti
sussidi
da
oltre
Reno
»
.
Oh
Buozzi
,
Colombino
e
Quaglino
,
rivoluzionari
e
pagati
dai
tedeschi
!
Chi
vi
conosce
più
.
E
riportando
un
brano
del
nostro
«
Grido
»
commemorante
il
compagno
Marchetti
,
caduto
in
guerra
,
il
bravo
autore
commette
qualche
leggera
svista
.
Diceva
l
'
articolo
:
«
partì
con
la
sua
fede
»
.
Traduce
:
«
il
était
parti
avec
foi
»
.
Ed
in
seguito
:
«
L
'
avvocato
Caldara
,
il
sindaco
socialista
di
Milano
,
proclamò
il
suo
accordo
con
Mussolini
»
.
Ed
ancora
:
«
A
Roma
l
'
Unione
socialista
approvò
Mussolini
»
.
Così
si
scrive
,
oggi
,
la
storia
.
La
quale
,
come
insegnano
Cicerone
e
la
pedagogia
sperimentale
,
è
«
la
maestra
della
vita
»
.
StampaQuotidiana ,
Sono
i
giorni
della
réclame
per
gli
abbonamenti
.
I
direttori
e
gli
amministratori
dei
giornali
borghesi
rassettano
la
loro
vetrina
,
passano
una
mano
di
vernice
sulla
loro
insegna
e
richiamano
l
'
attenzione
del
passante
(
cioè
del
lettore
)
sulla
loro
merce
.
La
merce
è
quel
foglio
a
quattro
o
sei
pagine
che
va
ogni
mattino
od
ogni
sera
a
iniettare
nello
spirito
del
lettore
le
maniere
di
sentire
e
di
giudicare
i
fatti
dell
'
attuale
politica
,
che
convengono
ai
produttori
e
venditori
di
carta
stampata
.
Vogliamo
tentare
di
discorrere
,
con
gli
operai
specialmente
,
dell
'
importanza
e
della
gravità
di
quell
'
atto
apparentemente
così
innocente
,
che
consiste
nel
scegliere
il
giornale
cui
si
vuole
abbonarsi
.
E
'
una
scelta
piena
di
insidie
e
di
pericoli
che
dovrebbe
essere
fatta
con
coscienza
,
con
criterio
e
dopo
maturata
riflessione
.
Anzitutto
l
'
operaio
deve
negare
recisamente
qualsiasi
solidarietà
col
giornale
borghese
.
Egli
dovrebbe
ricordarsi
sempre
,
sempre
,
sempre
,
che
il
giornale
borghese
(
qualunque
sia
la
sua
tinta
)
è
uno
strumento
di
lotta
mosso
da
idee
e
da
interessi
che
sono
in
contrasto
coi
suoi
.
Tutto
ciò
che
stampa
è
costantemente
influenzato
da
un
'
idea
:
servire
la
classe
dominante
,
che
si
traduce
ineluttabilmente
in
un
fatto
:
combattere
la
classe
lavoratrice
.
E
difatti
,
dalla
prima
all
'
ultima
riga
,
il
giornale
borghese
sente
e
rivela
questa
preoccupazione
.
Ma
il
bello
,
cioè
il
brutto
,
sta
in
ciò
:
che
invece
di
domandare
quattrini
alla
classe
borghese
per
essere
sostenuto
nell
'
opera
di
difesa
spietata
in
suo
favore
,
il
giornale
borghese
riesce
a
farsi
pagare
...
dalla
stessa
classe
lavoratrice
che
egli
combatte
sempre
.
E
la
classe
lavoratrice
paga
,
puntualmente
,
generosamente
.
Centinaia
di
migliaia
di
operai
,
danno
regolarmente
ogni
giorno
il
loro
soldino
al
giornale
borghese
,
concorrendo
così
a
creare
la
sua
potenza
.
Perché
?
Se
lo
domandate
al
primo
operaio
che
vedete
nel
tram
o
per
la
via
con
un
foglio
borghese
spiegato
dinanzi
,
voi
vi
sentite
rispondere
:
"
Perché
ho
bisogno
di
sapere
cosa
c
'
è
di
nuovo
"
.
E
non
gli
passa
neanche
per
la
mente
che
le
notizie
e
gli
ingredienti
coi
quali
sono
cucinate
possono
essere
esposti
con
un
'
arte
che
diriga
il
suo
pensiero
e
influisca
sul
suo
spirito
in
un
determinato
senso
.
Eppure
egli
sa
che
il
tal
giornale
è
codino
,
che
il
tal
altro
è
palancaio
,
che
il
terzo
,
il
quarto
,
il
quinto
,
sono
legati
a
gruppi
politici
che
hanno
interessi
diametralmente
opposti
ai
suoi
.
Tutti
i
giorni
poi
,
capita
a
questo
stesso
operaio
di
poter
constatare
personalmente
che
i
giornali
borghesi
raccontano
i
fatti
anche
più
semplici
in
modo
di
favorire
la
classe
borghese
e
la
politica
borghese
a
danno
della
politica
e
della
classe
proletaria
.
Scoppia
uno
sciopero
?
Per
il
giornale
borghese
gli
operai
hanno
sempre
torto
.
Avviene
una
dimostrazione
?
I
dimostranti
,
sol
perché
siano
operai
,
sono
sempre
dei
turbolenti
,
dei
faziosi
,
dei
teppisti
.
Il
governo
emana
una
legge
?
E
'
sempre
buona
,
utile
e
giusta
,
anche
se
è
...
viceversa
.
Si
svolge
una
lotta
elettorale
,
politica
od
amministrativa
?
I
candidati
e
i
programmi
migliori
sono
sempre
quelli
dei
partiti
borghesi
.
E
non
parliamo
di
tutti
i
fatti
che
il
giornale
borghese
o
tace
,
o
travisa
,
o
falsifica
,
per
ingannare
,
illudere
,
e
mantenere
nell
'
ignoranza
il
pubblico
dei
lavoratori
.
Malgrado
ciò
,
l
'
acquiescenza
colpevole
dell
'
operaio
verso
il
giornale
borghese
è
senza
limiti
.
Bisogna
reagire
contro
di
essa
e
richiamare
l
'
operaio
all
'
esatta
valutazione
della
realtà
.
Bisogna
dire
e
ripetere
che
quel
soldino
buttato
là
distrattamente
nella
mano
dello
strillone
è
un
proiettile
consegnato
al
giornale
borghese
che
lo
scaglierà
poi
,
al
momento
opportuno
,
contro
la
massa
operaia
.
Se
gli
operai
si
persuadessero
di
questa
elementarissima
verità
,
imparerebbero
a
boicottare
la
stampa
borghese
con
quella
stessa
compattezza
e
disciplina
con
cui
la
borghesia
boicotta
i
giornali
degli
operai
,
cioè
la
stampa
socialista
.
Non
date
aiuti
di
danaro
alla
stampa
borghese
che
è
vostra
avversaria
:
ecco
quale
deve
essere
il
nostro
grido
di
guerra
in
questo
momento
che
è
caratterizzato
dalla
campagna
per
gli
abbonamenti
fatta
da
tutti
i
giornali
borghesi
.
Boicottateli
,
boicottateli
,
boicottateli
!