StampaPeriodica ,
È
strano
come
i
pregiudizi
s
'
impongano
anche
a
coloro
che
credono
di
non
averne
.
Per
non
dire
altro
,
la
questione
suscitata
da
Emilio
Zola
circa
il
romanzo
sperimentale
ha
fatto
veder
chiaro
che
molti
ingegni
,
i
quali
si
credono
e
si
proclamano
liberi
,
hanno
invece
la
ferrea
palla
e
la
catena
attaccata
come
i
galeotti
.
Stranissimo
poi
è
che
certe
teorie
trovino
appunto
i
nemici
più
fieri
là
dove
dovrebbero
trovare
dei
naturali
alleati
;
dico
nel
campo
dei
repubblicani
,
od
almeno
tra
coloro
che
,
senza
militare
attivamente
nelle
schiere
repubblicane
,
vanno
un
po
'
più
avanti
che
non
sia
lecito
ad
un
sostenitore
del
presente
disordine
di
cose
.
Per
giudicare
la
loro
avversione
alla
letteratura
che
cerca
di
sostituire
lo
studio
della
verità
alla
fecondità
della
immaginazione
,
ripetono
quel
che
hanno
ripetuto
gli
scrittori
di
teorie
politiche
ed
i
seguaci
di
Nicolò
Machiavelli
,
cioè
che
la
repubblica
non
può
esistere
che
basata
sulla
virtù
;
ed
aggiungono
che
la
letteratura
sperimentale
,
essendo
necessariamente
immorale
,
deve
essere
respinta
da
ogni
convinto
e
sincero
repubblicano
.
La
repubblica
deve
essere
basata
sulla
virtù
?
Questa
affermazione
mi
è
sempre
sembrata
una
di
quelle
magnifiche
sciocchezze
che
proferiva
l
'
egregio
signor
Prudhomme
,
il
faceto
e
maestoso
personaggio
inventato
da
Enrico
Monnier
.
Ma
quale
virtù
?
Fate
solo
questa
innocente
domanda
,
quale
virtù
?
e
la
magnifica
frase
cade
in
rovina
.
Delle
virtù
ce
ne
sono
di
millanta
tipi
.
C
'
è
,
per
esempio
,
la
virtù
secondo
i
cattolici
.
Vorremo
essere
virtuosi
a
quel
modo
e
tendere
la
guancia
sinistra
a
chi
schiaffeggiò
la
destra
?
Bella
repubblica
sarà
quella
che
si
fonda
su
quella
virtù
!
Direte
che
la
virtù
cattolica
non
è
virtù
,
e
sia
.
Ma
quale
sarà
dunque
questa
benedettissima
qualità
che
deve
servire
di
fondamento
a
questa
benedettissima
repubblica
?
C
'
è
per
voi
un
assoluto
,
una
morale
superiore
alle
evoluzioni
civili
e
sociali
?
E
se
c
'
è
,
qual
'
è
?
Non
basta
ripetere
i
due
o
tre
assiomi
del
diritto
romano
,
del
decalogo
o
della
dichiarazione
dei
diritti
dell
'
uomo
.
La
condotta
è
qualche
cosa
di
troppo
complesso
perché
due
o
tre
massime
sante
possano
valere
a
darci
una
norma
sicura
nelle
mille
contingenze
della
vita
.
E
stringendo
le
cose
,
e
venendo
alla
conclusione
,
bisogna
confessare
che
questa
virtù
necessaria
alla
solidità
della
repubblica
è
la
virtù
repubblicana
.
La
quale
,
ch
'
io
sappia
,
non
ha
mai
imposto
la
esclusione
del
romanzo
sperimentale
come
pericolosa
agli
ordini
civili
,
perché
,
tra
le
altre
cose
,
ha
bisogno
ancora
di
essere
messa
al
mondo
,
povera
virtù
,
di
crescere
e
di
farsi
capire
.
Non
lanciamo
dunque
anatemi
in
nome
di
un
vangelo
che
non
è
stato
ancora
scritto
.
Ma
,
si
dice
,
il
romanzo
sperimentale
è
la
stessa
cosa
della
pornografia
,
e
quindi
ecc
.
ecc
.
Adagio
!
Chi
ve
lo
ha
detto
?
Per
me
,
intanto
,
in
questa
affermazione
trovo
o
una
ignoranza
crassa
o
una
malafede
cattolica
.
Io
non
capisco
e
non
capirò
mai
che
si
dica
,
per
esempio
,
che
la
lirica
è
la
laudazione
di
madonna
Laura
,
perché
il
Petrarca
nel
suo
canzoniere
ha
lodato
madonna
Laura
.
C
'
è
un
romanzo
realista
che
rasenta
il
pornografico
?
Ammettiamolo
,
benché
i
romanzi
dello
Zola
non
siano
per
me
in
quel
caso
.
E
che
per
ciò
?
Direte
che
le
novelle
sono
di
necessità
pornografiche
perché
il
Boccaccio
è
di
manica
larga
?
Eppure
ci
sono
le
novelle
del
padre
Cesari
che
seccherebbero
il
mare
a
forza
di
pudicizia
.
Qui
si
confonde
una
questione
di
metodo
con
una
questione
di
tendenza
;
qui
si
giudica
tutto
il
poema
cavalleresco
dal
solo
canto
di
Fiammetta
.
Siamo
in
buona
fede
,
se
è
possibile
.
Quando
mai
i
difensori
del
romanzo
sperimentale
affermarono
che
si
debba
esser
pornografi
?
Quando
mai
fu
dimostrato
che
non
si
possa
fare
un
romanzo
sperimentale
,
realista
,
che
sia
morale
?
Perché
dunque
queste
sentenze
a
priori
,
che
si
sentono
tutti
i
giorni
schizzar
fuori
dalle
caste
bocche
dei
critici
pudibondi
contro
questo
povero
sperimentalismo
?
Eppure
,
qual
è
il
canone
primo
degli
sperimentalisti
nell
'
arte
?
Essi
vi
dicono
:
fino
ad
ora
per
essere
buon
romanziere
bisognava
essere
uomo
di
grande
fantasia
,
di
imaginazione
feconda
.
Ora
queste
facoltà
sono
stimabili
,
eccellenti
,
ma
non
è
per
mezzo
loro
che
ci
avvicineremo
alla
verità
.
Le
altre
arti
hanno
cominciato
da
un
pezzo
a
studiare
dal
vero
,
e
il
romanzo
non
fa
parte
anch
'
esso
dell
'
arte
rappresentativa
?
L
'
imaginazione
è
una
bella
qualità
,
ma
l
'
ideale
del
romanzo
sarà
dunque
quello
di
Giulio
Verne
?
L
'
imaginazione
non
deve
essere
esclusa
,
s
'
intende
.
Dice
il
chimico
che
sperimenta
:
come
si
comporterà
il
tale
metallo
immerso
nell
'
acido
tale
?
E
il
romanziere
:
come
si
comporta
il
carattere
tale
quando
si
trova
nella
tale
circostanza
?
Come
si
vede
,
la
fantasia
non
è
esclusa
,
poiché
a
lei
spetta
di
cercare
l
'
occasione
,
di
trovare
la
circostanza
nella
quale
mettere
a
sperimento
un
carattere
.
Ma
il
carattere
,
l
'
occasione
e
le
relazioni
intermedie
non
spettano
più
alla
fantasia
,
che
deve
limitarsi
a
metterle
in
presenza
tra
loro
.
Devono
essere
desunte
dal
vero
,
e
non
può
essere
lecito
,
in
questa
forma
letteraria
,
d
'
inventare
carattere
e
modo
di
condursi
di
una
persona
imaginaria
in
faccia
ad
avvenimenti
inventati
.
Si
tratta
insomma
di
mettere
la
fantasia
al
posto
che
le
spetta
.
Non
si
faccia
la
storia
nuda
e
cruda
,
ma
non
si
facciano
nemmeno
i
racconti
delle
fate
.
Che
cosa
ci
sia
di
scandaloso
e
di
pornografico
in
queste
massime
,
davvero
non
saprei
vedere
.
Ma
è
necessario
,
pure
,
per
la
letteratura
virtuosa
,
che
il
protagonista
sia
un
eroe
,
la
donna
un
angelo
,
il
tiranno
un
mostro
d
'
iniquità
,
e
così
via
.
È
il
sistema
del
teatro
a
soggetto
,
dove
il
carattere
d
'
Arlecchino
,
di
Pantalone
e
di
Brighella
era
già
fatto
e
stabilito
.
Invece
,
nella
verità
,
non
si
è
che
in
rarissime
eccezioni
completamente
virtuosi
o
completamente
birbanti
.
In
generale
,
si
vive
oscillando
tra
le
azioni
indifferenti
;
e
quando
succede
qualche
avvenimento
critico
dove
bisogna
decidersi
o
per
la
soluzione
retta
o
per
la
curva
,
pochissimi
sono
quelli
che
non
abbiano
un
quarto
d
'
ora
,
un
minuto
di
esitazione
.
Perché
dunque
gli
eroi
dovranno
sempiternamente
essere
l
'
eccezione
?
Perché
dunque
non
staremo
un
poco
alla
verità
,
lasciando
in
pace
i
tipi
imaginari
platonicamente
preferiti
?
E
pornografia
,
questa
?
Chi
è
senza
peccato
tiri
la
prima
pietra
,
diceva
quello
.
Il
giusto
cade
sette
volte
al
giorno
,
diceva
quell
'
altro
.
E
ci
ostineremo
a
imaginare
eroi
che
non
peccano
e
non
cadono
mai
?
In
questo
caso
i
romanzi
diventano
pericolosi
come
se
fossero
pornografici
.
Una
gentile
signora
,
dice
il
Mérimée
,
se
non
sbaglio
,
visitando
lo
studio
di
un
illustre
scultore
,
guardava
le
Veneri
e
le
altre
splendide
nudità
marmoree
con
occhio
poco
benigno
,
e
disse
finalmente
che
gli
uomini
fanno
male
a
guardare
e
tenere
in
casa
simili
statue
.
La
loro
imaginazione
si
sregola
,
si
guasta
,
e
pretendono
poi
dalle
povere
donne
quel
che
non
possono
avere
,
una
bellezza
che
si
avvicini
alla
perfezione
.
La
signora
diceva
bene
.
Facciamo
un
po
'
degli
eroi
meno
meravigliosi
,
perché
le
ragazze
,
queste
ragazze
che
stanno
tanto
a
cuore
ai
critici
virtuosi
,
non
si
guastino
la
testa
.