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> autore_s:"Gatto Alfonso"
StampaQuotidiana ,
Mentre i generali atlantici se ne stavano riuniti a Londra a pensare alla guerra , noi passavamo le giornate a segnare su una grande carta geografica aperta sul tavolo le tappe della nostra avanzata . Vedevamo le grandi strade napoleoniche , adoravamo già il verde della laguna , e i fiori dei prati alpini , salutavamo fuggendo città e paesi , fiumi e monti , ci fermavamo alla porta delle piccole Sezioni a stringere la mano ai compagni e a raccomandar loro la data del prossimo appuntamento . Che stavamo combinando ? Ulisse seguiva le nostre manovre dall ' alto , caricando la pipa . Terenzi da Roma ci telefonava gli ultimi accordi e i nomi dei componenti la carovana . Una spedizione polare ? No . Soltanto un " Giro d ' Italia " . Come , dopo tanti e tanti chilometri di strada che sono passati sui giornali attraverso le corrispondenze di quattro o cinque tours in Europa , ancora un ' altra corsa a tappe ? E chi sono i corridori ? E ci saranno gli assi ? Piano , piano , amici lettori . Questo " Giro d ' Italia " ha una storia tutta sua e merita che voi la conosciate . I corridori ci sono e hanno il loro bravo motore a prua e il vento in poppa . Gli assi ci sono pure : Fortini , asso del volante . E io stesso , Gatto , sono o non sono un asso , un assiolo almeno se mi piace cantare ? Un piccolo spunto personale c ' è stato . Occorre che ve lo confessi . Con due Giri d ' Italia sulle spalle , alla ruota di Coppi e di Bartali , quest ' anno , per tante ragioni , mi sono visto lasciare a casa . Come faccio - mi son detto - a salutare tanti e tanti compagni , che m ' aspettavano per strada ? Sarò così ingrato con loro da continuare a vederli solo all ' orizzonte ? Non sia mai detto . Io vado a cercarli , sia pure con qualche mese di ritardo . Questa volta , invece che di ciclismo , parleremo di noi , proprio di noi , de " l ' Unità " . Ecco , il pensiero era chiaramente formulato . " l ' Unità " va a visitare i suoi milioni di lettori , va a far festa in piazza davanti alle loro case dove non si ferma mai nessuno . E con noi porteremo parole , canti , film da proiettare , stampa da conoscere e da far leggere . La nostra gloriosa macchina - che ha vetrine per i libri , tetto apribile , altoparlanti e sorprese tutte da vedere - sarà insieme tribuna e cabina di proiezione , bottega di libraio e redazione volante . Noi stessi parleremo ai compagni , scriveremo di loro , canteremo con loro , saremo insomma in mezzo a loro in carne e ossa , come si dice . Migliaia e migliaia di Comuni ha l ' Italia : tutti buoni da scoprire , tutti meritevoli da salutare . Ma , come si fa per la prima volta a toccarli tutti ? Questo era il nostro problema . Alle prese con le carte geografiche , non riuscivamo mai a deciderci . « Cominciamo col Veneto - ci siamo detti - continuiamo per la Lombardia e per l ' Emilia : poco più di un mese a disposizione per le tre regioni , dal 12 agosto al 14 settembre . Trentuno paesi o città , da raggiungere per un giorno , è un bell ' itinerario . Convenitene » . ( E pensate ancora : 31 corrispondenze da inviare al giornale , trentuno comizi da tenere , senza contare i chilometri che tracceremo in questo nostro bizzarro itinerario ) . Studiate attentamente i grafici della nostra corsa a tappe . Vi convincerete che non abbiamo scelto a caso e che ai paesi e alle città fissati potranno convenire compagni e amici della provincia e della zona per trovarsi insieme con noi . Comunque , lungo le strade , ove essi incontreranno la nostra macchina , potranno fermarla e sentirsi salutati e visitati dal suo passaggio . Noi non correremo indifferentemente da un traguardo all ' altro , saremo affacciati a tutti i paesi che attraverseremo e in ogni Sezione , in ogni cellula riconosceremo volentieri una stazione , sia pure volante , del nostro viaggio . Perché noi non siamo noi stessi , ma il giornale , " l ' Unità " . Considerate che dopo il 15 settembre il nostro " giro " continuerà per altre regioni e per altre provincie d ' Italia , a Nord ancora e poi al Centro e al Sud . Spetterà agli amici e ai compagni del Veneto , della Lombardia e dell ' Emilia di saper organizzare per la loro parte la festa nei luoghi di tappa , sia in base alle disposizioni indispensabili date dalla Direzione e dalla Segreteria di redazione del nostro giornale , sia mostrando di aver iniziative e idee che integrino il nostro programma o per lo meno , aiutino a realizzarlo . E attenti alla data fissata per ogni tappa , noi ci atterremo strettamente ad essa , a meno che circostanze davvero eccezionali e imprevedibili non ce l ' impediscano . In questi giorni che ancora mancano alla partenza , avremo modo ancora d ' intenderci : poi la parola sarà data ai nostri incontri . Nelle sere di festa avremo in comune parole , cori , allegria . Celebreremo la vita e l ' Italia sulle piazze nelle notti stellate . Molte stelle cadranno sulla nostra bandiera , sulle nostre case , sulle nostre teste . Ed esprimeremo , a vederle cadere , tutti lo stesso desiderio : che il popolo possa sempre così ritrovarsi in pace nel riposo dopo un giorno di lavoro e che alla nostra lotta e alla vittoria della causa del socialismo siano intenti in ogni famiglia , in ogni casa , tutti gli italiani di buona volontà .