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> autore_s:"Gatto Alfonso"
StampaQuotidiana ,
LEGNAGO , 22 . - Gavroche ne ha fatto una delle sue . Sabato , a Este , è entrato di soppiatto in tutte le case ed ha lasciato in alcune un volantino verde , su cui era scritto : « È arrivato il poeta pellegrino » , in altre un volantino rosso in cui era stampato a grandi lettere : « Arriva Mao » . L ' arciprete in canonica si è attaccato subito al telefono per parlare col collega di Montagnana , ormai celebre nel padovano più del papa per aver annunciato ai suoi fedeli che , domenica prossima 28 agosto , farà un falò in piazza di tutta la stampa anticattolica . Gavroche , che era invisibile nella sacrestia , ha stenografato il colloquio segreto che si è svolto tra i due prelati . - Qui , a Este , è arrivato il poeta pellegrino . Ma che scherzi sono questi ? Di " pellegrina " non c ' era soltanto la Madonna che portiamo a girare durante la notte per le vie ? Lei , che legge i giornali , è informata per caso che Mao sia giunto già in Italia ? - Come , un poeta pellegrino ? È un titolo abusivo . Ne parli subito col maresciallo . E la popolazione che fa ? Ma chi è questo Mao , benedetto figliolo , l ' ha visto in faccia ? - Sento che in piazza stanno applaudendo . Sono tutti usciti di casa per andargli incontro . È un poeta vero , in carne ed ossa , per quanto riesco a vedere . È pellegrino sul serio , è tutto impolverato ... - Di pellegrina non c ' è che la nostra Madonna . Un uomo in carne ed ossa che parli , non potrà essere altro che il diavolo , un comunista . Si affacci al balcone e gli ricordi che è uno scomunicato . Lo dico sempre io , bisognerà pur arrivare un giorno a bruciarli tutti in piazza ... - Lo chiamano Mao , è la stessa persona , vivaddio . - La guardi bene , è un cinese ? - Non mi sembra . - Che lingua parla ? - Non sento , ma lo capiscono tutti . - Lo scomunichi allora in latino , ma subito : non c ' è tempo da perdere . Proprio in quel momento entravo in canonica umilmente e dicevo all ' arciprete : « Provi ad ascoltare questi versi : - Non più peccati o vergine - Non più l ' orrendo vizio - il tuo candore fulgido - divenga l ' ideale - a cui si ispira il giovane - mentre passion l ' assale . Le sembra conveniente parlare così alla Vergine ? » - Ma chi è lei ? - Sono Mao , il poeta pellegrino . È rimasto senza parola . Quel benedetto angelo di Gavroche , sempre invisibile , mi aveva attaccato sul capo una grande aureola e tutta la sacrestia ne era illuminata come se fossimo insieme su una nuvola del paradiso . All ' annuncio di questo piccolo miracolo al lampo di magnesio , l ' arciprete di Montagnana si era messo a letto , minacciando i fedeli di chiudere tutte le porte delle vecchie mura che cingono il paese , pur di non far passare la nostra macchina . Ma a Este , sull ' altissimo pennone della piazza , il gran pavese di bandierine multicolori sventolava all ' orizzonte e , come un faro , indicava la via ai compagni dei paesi vicini . Non c ' era nulla da fare . Il Fortini , complice di Gavroche nell ' avermi dato quel nome di " pellegrino " , si portava già col nostro omnibus sulla piazza della vicina città , dove si annunciano prossime le tenebre del Medioevo . « Compagni , noi portiamo il sole - cantava Fortini , mentre l ' angelo gli suggeriva le parole all ' orecchio - e il sole illumina le tenebre » . Era diventato un evangelista , pronto a farsi bruciare , insieme con i suoi libri sul rogo dell ' arciprete di Montagnana , che per prudenza se ne stava in casa con tutte le imposte chiuse . " l ' Unità " aveva tanti compagni intorno , giunti dai paesi lontani . E il vecchio e caro Martina le aveva portato in dono , a nome di tutti gli amici di Padova , una targa lucida , come d ' oro . Legnago è così vicina a Este , che congedandosi a mezzanotte , molti compagni ci dissero di voler passare insieme con noi anche la domenica nella bella cittadina dell ' Adige . Partendo da Montagnana in prima mattina , abbiamo fatto a passo d ' uomo una lunga passeggiata insieme , incontro ai compagni che ci aspettavano con le bandiere a San Vito di Nogera . Da tanti giorni gli amici di Legnago ci facevano giungere i propri telegrammi e i propri messaggi sul giornale : erano stati i primi a rispondere al nostro appello , contenti che il calendario li avesse favoriti . Hanno avuto , finalmente , una giornata di festa e nella loro città , dove l ' estate si era un ' altra volta distesa lungo i grandi viali , la carovana è passata fendendo spesso la folla domenicale e innalzando alto il nome del giornale e del Partito . Nella grande sala della Casa del Popolo , dove per tutto il pomeriggio insieme col compagno Lucarelli , segretario della Federazione di Verona , avevo tenuto una riunione con tutti i responsabili di Sezione del Basso Veronese , sino a tarda notte si è ballato freneticamente . Palloncini di tutti i colori pendevano dal soffitto , bambini con tutte le facce ballavano con le mamme e soldati di ogni Arma davano il braccio alle ragazze , mentre dai finestroni aperti entrava la musica delle giostre vicine e splendevano le grandi lampade ad acetilene dei cocomerai . Io mi ricordavo del Sud e il compagno Crocco , tenendo per mano le sue due gemelle , mi confidava di essere nato anche lui su un golfo che , a quell ' ora , aveva acceso tutti i suoi lumi . Ma non avevamo nostalgia . « Il nostro Partito - lui diceva - veramente sta facendo l ' unità d ' Italia . Era tempo » .